A GUARDARE ALLE COLLINE  21 DICEMBRE 2021

























































Di cosa parliamo in questa pagina.



















SUCCEDE

COVID19:BASTA SPAVENTARE I CITTADINI
"A 24 ore dall'infezione, la variante Omicron si è replicata circa 70 volte in più rispetto alla variante Delta e al virus SARS-CoV-2 originale", così hanno affermato  in un loro documento degli scienziati di Hong Kong, documento che è attualmente in fase di revisione paritaria per la pubblicazione.
Nonostante l’elevata velocità di replicazione, Omicron si è replicato 10 volte "meno efficientemente" nei polmoni rispetto al virus originale, il che potrebbe indicare perché la malattia sembra essere meno grave in coloro che contraggono l'ultima variante.
Però i ricercatori hanno notato che "infettando molte più persone, un virus molto infettivo può causare malattie e morte più gravi anche se il virus stesso può essere meno patogeno".
Hanno notato che la gravità della malattia è determinata anche dalla risposta immunitaria dell'ospite umano ad essa, aggiungendo che alla luce di altre ricerche che suggeriscono che Omicron può aggirare l'immunità offerta dai vaccini e dalle infezioni passate, la minaccia complessiva della variante è ancora "probabile che sia molto significativo».
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PISTA PEDOCIACLIBILE LUNGO IL FIUME BREMBO:
A CURNO CERCHERANNO REPERTI ARCHEOLOGICI NELLA DISCARICA
La Giunta Gamba e la sua pletora di consulenti e funzionari hanno una stimabilissima capacità nel prendersi per il culo. Ne inventano una al giorno e fanno finta di niente nel rilevare che proprio in certe deliberazioni manca sempre l’arch. Conti che per la natura stesse delle deliberazioni ci dovrebbe stare avanti tutti col bandierone. Chissà perché. Ordunque “dato atto che il Comune di Curno in qualità di Ente attuatore del predetto intervento[ la realizzazione della pista pedociclabile  lungo una parte del fiume Brembo: ndr], ai fini della conclusione positiva del procedimento, è tenuto all’acquisizione contestuale di ogni parere, nulla osta, autorizzazioni ed assensi comunque denominati, richiesti dalla normativa vigente e preordinati alla realizzazione delle opere”.
Normalmente la funzionaria addetta a questo punto si esercita in una voluminosissimo copia incolla di norme  per dodici pagine… che in questo caso non ci sono semplicemente perché quest’idea del parere della soprintendenza per un’opera del genere è del tutto inventata. Infatti qualcuno dovrà farsi carico di pagare la parcella visto che “Si chiede pertanto che tutte le operazioni di scavo, anche di minima entità, siano effettuate con assistenza archeologica continuativa da parte di ditta specializzata in ricerche archeologiche. In caso di ritrovamento di strutture o stratigrafie di interesse archeologico queste dovranno essere oggetto di scavo archeologico stratigrafico sotto la direzione dello scrivente Ufficio al fine di valutare la compatibilità con le esigenze di tutela e le modalità di prosecuzione dell’opera in progetto.
E già: quando ci sono di mezzo dei professionisti l’é tutto tenersi il bordone: poteva mancare l’archeologo da pagarsi? Infondo anche il nuovo codice degli appalti e dei contratti è una sorta di legge per il reddito di cittadinanza delle migliaia di studi professionali. Quindi tutto torna.
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ELEZIONI PROVINCIALI: SCAMBIO PD E POI LEGA
Non c'era nessun consigliere curnese nelle quattro liste che si sono candidate per il consiglio provinciale anche se la giunta Gamba ha un legame molto forte col presidente della provincia, l'attuale sindaco di Treviolo, cui ha affidato dei progetti preliminari (che non figurano firmati da lui ma dalla dirigente) di opere che dovrebbero concorrere ai finanziamenti del PNRR. Ne abbiamo parlato alla pagina 1408-1409.
Scommettevamo che in lista ci sarebbe stata la sindaca Gamba ma non s'è presentata. Paradossalmente è stata la peggiore sindaca di razza democristiana  ma anche la più fortunata -economicamente parlando- degli ultimi 25 o 30 anni. Mai il Comune di Curno era stato imbottito di soldi com'è accaduto nella sindacatura Gamba. Inenarrabile la quantità di denari spesi inutilmente per inseguire punti puntigliosi senza cavare il ragno da classico buco facendo comunque felicissimi cooperative, onlus, professionisti di ogni categoria immaginabile nell'orbe terrarum, la parrocchia. Salvo che non c'è un'opera pubblica che sia una che sia  progettata costruita finita in maniera accettabilmente decente. Tutto un pressappoco che indica una generazione cresciuta in una scuola ormai ridotta a babysitteraggio, una università provinciale.
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le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!


































IL COVID DEL 21 DICEMBRE 21































































































































































































COVID19:BASTA SPAVENTARE I CITTADINI
"A 24 ore dall'infezione, la variante Omicron si è replicata circa 70 volte in più rispetto alla variante Delta e al virus SARS-CoV-2 originale", così hanno affermato  in un loro documento degli scienziati di Hong Kong, documento che è attualmente in fase di revisione paritaria per la pubblicazione.
Nonostante l’elevata velocità di replicazione, Omicron si è replicato 10 volte "meno efficientemente" nei polmoni rispetto al virus originale, il che potrebbe indicare perché la malattia sembra essere meno grave in coloro che contraggono l'ultima variante.
Però i ricercatori hanno notato che "infettando molte più persone, un virus molto infettivo può causare malattie e morte più gravi anche se il virus stesso può essere meno patogeno".
Hanno notato che la gravità della malattia è determinata anche dalla risposta immunitaria dell'ospite umano ad essa, aggiungendo che alla luce di altre ricerche che suggeriscono che Omicron può aggirare l'immunità offerta dai vaccini e dalle infezioni passate, la minaccia complessiva della variante è ancora "probabile che sia molto significativo».

Quindi davanti a una pandemia di cui nessuno intravede o prevede la possibile evoluzione, l’unica difesa resta sempre la medesima: vaccino 1, 2, 3, 4… volte, distanziamento interpersonale, niente assembramenti, mascherina protettiva e lavarsi spesso le zampine. Che non sono affatto condizioni gravose.
Bisogna imparare a convivere con questo virus che per fortuna oggi non è più mortale come prima dell’avvento del vaccino.
Del resto 50 morti al giorno (media nella seconda settimana di dicembre) rispetto a 60 milioni di italiani tenendo conto che nella totalità appartengono ai non vaccinati oppure a persone afflitte da altre patologie non possono certo essere prese in modo drammatico anche se a chi tocca… tocca. Ma visto che nella maggioranza dei casi se la sono cercata, prendiamola con filosofia e lasciamocela. Qualche coglione in meno in circolazione.

A distanza di quasi due anni dall’avvento del covid19, i telegiornali ed anche la stampa usano ancora lo stesso pastone, come se i 123 morti (del 16.12.2021) in TUTTA Italia fossero paragonabili ai 122 morti nella SOLA Lombardia alla data del 16 dicembre 2020. Per la precisione in Italia ci furono 680 morti il 16 dicembre 2020.

A distanza di quasi due anni stiamo assistendo di nuovo alla medesima tragedia secondo la quale il sistema sanitario starebbe al collasso o prossimo a quello. In due anni il sistema non è stato in grado di assumere e imparare la flessibilità che il covid19 impone per la sua ignota variabilità.
Addirittura il sistema sanitario che dovrebbe essere più mobile o agile della popolazione non è in grado ne di mobilitare di soddisfare le richieste di vaccinazione della popolazione. La popolazione s’è vaccinata al 90% mentre il sistema sanitario – vedi Lombardia- non è quasi più in grado di sopportare 14-15 ricoverati in TI per ciascuna provincia.

Facendo finta di non sapere che “Le prestazioni di ricovero per acuti a pazienti affetti da COVID-19, indipendentemente dal codice DRG della dimissione finale, sono remunerate maggiorando l’ordi¬naria remunerazione di cui al decreto ministeriale 18 ot¬tobre 2012 con l’incremento tariffario di cui al comma 2 del presente articolo. E che l’incremento tariffario massimo, per ciascun epi¬sodio di ricovero con durata di degenza maggiore di un giorno, è pari a 3.713 euro se il ricovero è avvenuto esclu¬sivamente in area medica e a 9.697 euro se il ricovero è transitato in terapia intensiva. In caso di dimissione del paziente per trasferimento tra strutture di ricovero e cura, l’incremento tariffario è ripartito tra le strutture in propor¬zione alla durata della degenza in ciascuna. Come prevede una legge del 19.11.2021.
Contrariamente alla narrazione venduta ai media dalla sanità nazionale – sia a livello politico che sindacale-  il sistema non si è affatto convertito ad affrontare l’evoluzione della pandemia. Senza contare che le ventidue sanità nazionali (20 regioni e due provincie autonome) contribuiscono a creare caos nell’informazione dal momento che sui media ciascuna suona la propria campana che non è affatto sintonizzata con le altre.


PISTA PEDOCIACLIBILE LUNGO IL FIUME BREMBO:
A CURNO CERCHERANNO REPERTI ARCHEOLOGICI NELLA DISCARICA
La Giunta Gamba e la sua pletora di consulenti e funzionari hanno una stimabilissima capacità nel prendersi per il culo. Ne inventano una al giorno e fanno finta di niente nel rilevare che proprio in certe deliberazioni manca sempre l’arch. Conti che per la natura stesse delle deliberazioni ci dovrebbe stare avanti tutti col bandierone. Chissà perché. Ordunque “dato atto che il Comune di Curno in qualità di Ente attuatore del predetto intervento[ la realizzazione della pista pedociclabile  lungo una parte del fiume Brembo: ndr], ai fini della conclusione positiva del procedimento, è tenuto all’acquisizione contestuale di ogni parere, nulla osta, autorizzazioni ed assensi comunque denominati, richiesti dalla normativa vigente e preordinati alla realizzazione delle opere”.
Normalmente la funzionaria addetta a questo punto si esercita in una voluminosissimo copia incolla di norme  per dodici pagine… che in questo caso non ci sono semplicemente perché quest’idea del parere della soprintendenza per un’opera del genere è del tutto inventata. Infatti qualcuno dovrà farsi carico di pagare la parcella visto che “Si chiede pertanto che tutte le operazioni di scavo, anche di minima entità, siano effettuate con assistenza archeologica continuativa da parte di ditta specializzata in ricerche archeologiche. In caso di ritrovamento di strutture o stratigrafie di interesse archeologico queste dovranno essere oggetto di scavo archeologico stratigrafico sotto la direzione dello scrivente Ufficio al fine di valutare la compatibilità con le esigenze di tutela e le modalità di prosecuzione dell’opera in progetto.
E già: quando ci sono di mezzo dei professionisti l’é tutto tenersi il bordone: poteva mancare l’archeologo da pagarsi? Infondo anche il nuovo codice degli appalti e dei contratti è una sorta di legge per il reddito di cittadinanza delle migliaia di studi professionali. Quindi tutto torna.
La giunta Gamba ha quindi richiesto l’augusto parere del soprintendente ed eccolo scodellato e debitamente motivato: “Parere. Con riferimento a quanto in oggetto, esaminata la documentazione progettuale, si segnala per quanto attiene il profilo archeologico che, nonostante si tratti di opera pubblica comportante scavi, il progetto non è stato sottoposto alla procedura di verifica preventiva dell’interesse archeologico in sede di progetto di fattibilità tecnico¬economica come previsto dal D.Lgs. 50/2016 art. 25. Si rammenta che tale procedura è una parte essenziale della progettazione di un’opera pubblica, volta a scongiurare ritrovamenti archeologici in corso d’opera che possano compromettere la fattibilità delle opere o causare scostamenti dei costi e dei cronoprogrammi dei lavori.
Si evidenzia a tal proposito che l’area di progetto presenta rischio archeologico medio, per la posizione su un terrazzo sul fiume Brembo, contesto geomorfologico favorevole all’insediamento antico, come dimostrano numerosi rinvenimenti archeologici anche nei territori dei comuni contermini, tra cui si segnala in particolare mi ritrovamento sulla sponda opposta rispetto a quella di progetto (Carta archeologica della Lombardia, La Provincia di Bergamo, p. 108; PTCP della Provincia di Bergamo - http://sit.provincia.bergamo.it/).
Si chiede pertanto che tutte le operazioni di scavo, anche di minima entità, siano effettuate con assistenza archeologica continuativa da parte di ditta specializzata in ricerche archeologiche. In caso di ritrovamento di strutture o stratigrafie di interesse archeologico queste dovranno essere oggetto di scavo archeologico stratigrafico sotto la direzione dello scrivente Ufficio (ai sensi dell’alt. 88 c.l del D.Lgs. 42/2004) al fine di valutare la compatibilità con le esigenze di tutela e le modalità di prosecuzione dell’opera in progetto. IL SOPRINTENDENTE Arch. Luca Rinaldi. I Funzionari responsabili dell’istruttoria: Stefania De Francesco”.

Esaminando la carta archeologica della Lombardia ci sono errori di localizzazioni ed assenze di informazioni clamorose (per i comuni di Curno Treviolo Ponte Presezzo e Bonate Sopra sono TUTTE ma proprio tutte errate senza contare le assenze che sono oltre il 500% rispetto alle pochissime indicate) quel che queste teste d’uovo –a partire dal Bondesan che è il deus ex machina della pista per passare al Brembilla che è il progettista e finire alla dirigente del settore Maggioni- non hanno nemmeno visto che tutto il terreno dove sorgerà la pista ciclabile è composto da argilla è ed tutto ma proprio tutto una discarica. Più o meno recente. Come sia possibile che in una discarica  ci siano reperti archeologici resta un mistero.
Semplicemente esaminando le aerofotografie dell’IGM a partire dalla prima del 1954 si poteva benissimo capire com’è che per (de)merito dei tre frantoi di Ponte Curno e Treviolo il fiume abbia eroso la sponda sinistra e quindi la Provincia abbia ordinato la discarica nel fiume dei terreni scavati dappertutto. Qualcuno si é fermato quando la provincia l’ha ordinato mentre qualcuno  va avanti ancora oggi. Tanto è vero che il Comune di Curno l’ha anche premiato raddoppiandogli il valore dell’area acquisita per fare la pista. Davvero:  alle sconcezze non c’è mai limite.
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ELEZIONI PROVINCIALI: SCAMBIO PD E POI LEGA
Non c'era nessun consigliere curnese nelle quattro liste che si sono candidate per il consiglio provinciale anche se la giunta Gamba ha un legame molto forte col presidente della provincia, l'attuale sindaco di Treviolo, cui ha affidato dei progetti preliminari (che non figurano firmati da lui ma dalla dirigente) di opere che dovrebbero concorrere ai finanziamenti del PNRR. Ne abbiamo parlato alla pagina 1408-1409.
Scommettevamo che in lista ci sarebbe stata la sindaca Gamba ma non s'è presentata. Paradossalmente è stata la peggiore sindaca di razza democristiana  ma anche la più fortunata -economicamente parlando- degli ultimi 25 o 30 anni. Mai il Comune di Curno era stato imbottito di soldi com'è accaduto nella sindacatura Gamba. Inenarrabile la quantità di denari spesi inutilmente per inseguire punti puntigliosi senza cavare il ragno da classico buco facendo comunque felicissimi cooperative, onlus, professionisti di ogni categoria immaginabile nell'orbe terrarum, la parrocchia. Salvo che non c'è un'opera pubblica che sia una che sia  progettata costruita finita in maniera accettabilmente decente. Tutto un pressappoco che indica una generazione cresciuta in una scuola ormai ridotta a babysitteraggio, una università provinciale.
Niente di nuovo visto quanto sia politicamente e culturalmente modesto questo consiglio comunale dove assessori e consiglieri delegati paiono sono ormai ridotti a dei bravi copia&incolla delle cose dette decise fatte da una sindaca leggerissimamente autoritaria.
Tralasciamo la minoranza che sta cercando di capire da che parte della destra schierarsi per ritentare di acchiappare il comune. Non ha ancora deciso cosa farà da grande.

Adesso il presidente Gandolfi governerà per due-tre anni salvo che poi terminando il secondo mandato come sindaco, dovrà cedere il posto al vicepresidente che sarà ovviamente un leghista visto il “pastrocchio draghiano” che Lega e PD hanno combinato a livello locale per confermare Gandolfi.
Come prevede la legge in provincia non esiste una giunta che affianca il presidente ma esistono soltanto dei consigliere delegati (senza stipendio…) che affiancano il presidente.
Si sa che in Italia si  aboliscono le funzioni utili e si mantengono quelle dove la politica può lucrare. Quindi le provincie sono in bolletta mentre la regione naviga nell'oro.

La Provincia di Bergamo ha davanti alcuni problemi che purtroppo non sono del tutto nelle sue mani. La Bergamasca è una provincia ricchissima: i Bergamaschi –famiglie e imprese.- hanno in banca 37-38 miliardi di risparmi. Che potrebbero essere utilizzati – ci fosse una legge nazionale  del genere- per investire  in loco piuttosto che venire in buona parte prestati altrove.

Il primo problema della Provincia sarebbe quello di unire le due valli alla città. Neanche tra 30 anni ci saranno le due ferrovie –collegate con RFI- fino a Piazza Brembana e Ardesio-Clusone. Non ci saranno nemmeno delle strade potenziate finchè si fanno progetti – vedi la Ossnega Sedrina- per far guadagnare progettistii e imprese anziché risolvere i problemi dei valligiani.  Incerto il destino di Piario e Alzano. La popolazione delle valli diminuirà mediamente dell'1% ogni anno da qui al 2050.

Tutta la parte sudorientale della provincia dalla dorsale Bergamo Treviglio fino all'Oglio non si sa bene se dovrà guardare verso Brescia o restare nell'attuale limbo. C'é ma non conta. La provincia non sa resistere all'aggancio degli affari a breve che le forze imprenditoriali tentano con l'autostrada Bergamo Treviglio oppure decidere per un potenziamento lungo la direzione Seriate-Caravaggio. Inimmaginabile.

Inimmaginabile anche l'interramento della ferrovia da Curno a Seriate e nemmeno lo spostamento dell'A4 da Dalmine sulla circonvallazione sud fino a Seriate creando  numerosi assi di penetrazione in città. Inimmaginabile anche la terza corsia su ogni direzione sull'asse interurbano. Inimmaginabile anche l'idea di una città che abbandona l'aggressione alla parte basse delle due valli e si spande  in pianura alleggerendo (de pavimentando…?) molto del costruito in città e periferia.
Il futuro del commercio internazionale pare puntare più sulla Brebemi che sull'A4 ma la provincia non detta verbo.
Per non parlare di agricoltura, di forestazione, del contenuto dei parchi. Insomma Gandolfi si troverà a governare una provincia senza soldi e senza idee.