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CE L'ABBIAMO FATTA! GLI INNESTI SONO RIUSCITI TUTTI
DOPO DUE ANNI ECCOLI
BEN VITALI
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L'OPPOSIZIONE S'E' SVEGLIATA?
Il (triste) tramonto dei "farò" de Cùren
Il titolo del nostro articolo, un po' scherzoso, che fa riferimento al
nomignolo attribuito, ingiustamente, agli abitanti di Curno, calza
invece perfettamente a questa amministrazione ed al vuoto che questa
lascerà nel 2022, quando saranno indette le elezioni amministrative:
anni di soli annunci, di "specchietti per le allodole", di "tanto fumo
e niente arrosto", con, paradossalmente, sprechi inauditi di risorse
pubbliche.
Curno avrebbe bisogno di strutture adeguate per i suoi cittadini, tra le quali:
1. un vero Centro Diurno Anziani, considerando che oltre il 25% dei
cittadini ha più di 65 anni. [la questione è che dire “centro diurno
anziani” significa tutto e niente dal momento che se si tratta di un
posto per giocare a carte c'è già, (semmai ne occorrerebbe uno anche
alla Marigolda) mentre occorrere dare indicazioni precise (come le
abbiamo date anche noi) sul contenuto e sul suo mantenimento.
Soprattutto c'è da domandarsi come mai il GAP (Gruppo Anziani e
Pensionati) nacque da solo e si organizzava da solo ed assieme alle
scuole mentre adesso è scomparso e il Comune prevarica gli anziani
invece di stimolarli all'autonomia spedendo tra di loro la solita
cooperativa che in teoria dovrebbe fare miracoli. Forse che i “vecchi
di una volta” erano più svegli del “vecchi di adesso” oppure che adesso
la Gamba li strumentalizza a fini elettoral-clientelari?]. Ovvio che
quando un gruppo vede che il Comune PAGA degli intrattenitori mentre
loro dovrebbero farlo GRATIS, questi smettano di darsi da fare. Ma la
sindaca, l'assessora addetta e la dirigente del servizio a questa
BANALE riflessione-conclusione proprio non ci arrivano da sole.]
(...)
GLI IDIOTI D'EUROPA
Domenica era partito di slancio il direttore di Repubblica Maurizio
Molinari: “la pressione militare russa ai confini con l’Ucraina e le
minacce della Repubblica Srpska contro la Bosnia-Erzegovina descrivono
la volontà di Mosca di aprire un fronte di crisi con l’Occidente
nell’Europa Sud-Orientale. Offrendo all’Unione Europea un’occasione
importante per affermare una propria politica di sicurezza comune,
accelerando il cammino del Compasso Strategico”. Già si immaginava
pronto a offrire il sangue degli altri alla patria: finalmente
mostriamo i coglioni!. Prosegue il direttore: “oggi il presidente
Vladimir Putin ha bisogno dell’Ucraina per rafforzare lo slancio
strategico russo verso il Caucaso, il Mediterraneo, i Balcani e
l’Europa al fine di rimettere in discussione a proprio favore
l’equilibrio internazionale sancito dalla fine della Guerra Fredda.
Ecco perché quanto sta maturando fra il Donbass e Banja Luka si profila
come la più seria delle sfide alla sicurezza europea: attorno alla
difesa delle rivendicazioni etnico-nazionali delle minoranze russofone
e serbe, Putin vuole iniziare a ridisegnare la mappa del Vecchio
Continente”.
Come se la Russia non navigasse liberamente nel Mediterraneo e non
avesse messo molto più di “un piede” quella che era casa nostra: la
Libia.
(...)
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L'OPPOSIZIONE S'E' SVEGLIATA?
Il (triste) tramonto dei "farò" de Cùren
Il titolo del nostro articolo, un po' scherzoso, che fa riferimento al
nomignolo attribuito, ingiustamente, agli abitanti di Curno, calza
invece perfettamente a questa amministrazione ed al vuoto che questa
lascerà nel 2022, quando saranno indette le elezioni amministrative:
anni di soli annunci, di "specchietti per le allodole", di "tanto fumo
e niente arrosto", con, paradossalmente, sprechi inauditi di risorse
pubbliche.
Curno avrebbe bisogno di strutture adeguate per i suoi cittadini, tra le quali:
1. un vero Centro Diurno Anziani, considerando che
oltre il 25% dei cittadini ha più di 65 anni. [la questione è che dire
“centro diurno anziani” significa tutto e niente dal momento che se si
tratta di un posto per giocare a carte c'è già, (semmai ne occorrerebbe
uno anche alla Marigolda) mentre occorrere dare indicazioni precise
(come le abbiamo date anche noi) sul contenuto e sul suo mantenimento.
Soprattutto c'è da domandarsi come mai il GAP (Gruppo Anziani e
Pensionati) nacque da solo e si organizzava da solo ed assieme alle
scuole mentre adesso è scomparso e il Comune prevarica gli anziani
invece di stimolarli all'autonomia spedendo tra di loro la solita
cooperativa che in teoria dovrebbe fare miracoli. Forse che i “vecchi
di una volta” erano più svegli del “vecchi di adesso” oppure che adesso
la Gamba li strumentalizza a fini elettoral-clientelari?]. Ovvio
che quando un gruppo vede che il Comune PAGA degli
intrattenitori mentre loro dovrebbero farlo GRATIS, questi smettano di
darsi da fare. Ma la sindaca, l'assessora addetta e la dirigente del
servizio a questa BANALE riflessione-conclusione proprio non ci
arrivano da sole.]
2. una nuova scuola dell'infanzia, con relativo asilo
nido, considerando che quello esistente è inadeguato per tale funzione,
essendo disposto su due piani, non avendo né un giardino né parcheggi,
oltre ad essere ormai obsoleto. [stiamo dicendo da quando hanno
liberato la vecchia Rodari di scambiare l'edificio appollaiato
sull'incrocio attuale sfigati sisma sede dalla materna S.G.B. con l'ex
scuola elementare. Qui non ricordiamo tutta la proposta ma alla fine
non ci sarebbe scambio di beni ma solo scambio di utilizzo. In questo
modo il Comune sarebbe PROPRIETARIO dell'edificiod ella scuola
materna che sarebbe gestita ancora dalla S.G.B. mentre la sede
appollaiata sull'incrocio diverrebbe sede di una parte del Comune.]
3. un parco sul Brembo importante, con una
pista ciclabile che colleghi Ponte San Pietro con Treviolo (ad oggi c'è
solo un progetto, la cui pista ciclabile non sarà però collegata con il
nuovo attraversamento realizzato da Ponte San Pietro sul torrente
Quisa, che insiste su aree pagate dall'amministrazione comunale oltre
100.000 euro, anziché, come prevede il Piano dei Servizi del P.G.T.,
acquisite con cessione di diritti edificatori, a costo zero per il
Comune!).[mi risulta che le cose non stiano così dal punto di vista
economico. Dal punto di vista progettuale tutto l'insieme è una solenne
cappellata come solo il trio Gamba Conti Bondesan potevano immaginare.]
4. una rete di piste ciclabili organica e funzionale:
quelle sulla Briantea e sulla via Fermi (a scavalco del canale Piccolo
Serio, a confine con Treviolo), riguardano progetti approvati da anni e
legati ad operazioni urbanistiche di migliaia di metri cubi, con le
costruzioni finite da anni e le piste nemmeno iniziate.[Abbiamo sempre
giudicato la pista ciclabile che va verso l'ospedale l'ennesima cazzata
del duo Gamba&Conti: immaginate la nonnina che va all'ospedale in
bici alle 17 del 6 dicembre- col borsone della biancheria di ricambio
del principe consorte ricoverato? Dove siete rimasti? Ai tempi di Carlo
Codega?). Invece il Comune di Bergamo arriverà prima di Natale con la
pista ciclabile sul confine di Curno e Curno non ha nemmeno il
progetto.]
5. un vero orto botanico, da utilizzare anche a fine
didattico per i nostri ragazzi, come polmone tra la zona commerciale
(tanto cara a questa amministrazione, che ne ha permesso un ulteriore,
spaventoso, sviluppo, i cui risultati li stiamo già vedendo, con
aumento esponenziale del traffico e dello smog, a danno dei Curnesi) e
il centro abitato di Curno: un polmone divisivo dalla zona commerciale,
e non di collegamento come previsto da questa amministrazione. [ l'Orto
Botanico per Vivere Curno NON S'HA DA FARE esattamente come la cagnata
che hanno fatto con la biblioteca (vi pare messa a posto o rabberciata
alla peggio?). Il problema è che la capogruppo di Vivere Curno è “culo
e camicia” col direttore dell'orticello di Astino e quindi non
vuole fargli concorrenza. Oltretutto lei da pensionata fa la guida
turistica e quindi in città può portare i suoi clienti. Vievre Curno ha
la mentalità del terrone statalista ragion per cui tutto deve venire
dal comune e deve essere controllato dalla politica. Quello che non
possono manovrare loro non va mai bene. Vedi che legnata hanno dato al
GS Marigolda per tentare di farlo fuori]
6. un adeguamento dei due centri sportivi, CVI1 e CVI
2, che versano in uno stato precario da anni e per i quali sono stati
sprecati, soprattutto per il CVI 2, centinaia di migliaia di euro tra
studi, consulenze, bandi e progetti, con il risultato che tutti
vediamo: un totale abbandono. [Qui dissentiamo nettamente. Curno non ha
bisogno di due CVI così come sono messi adesso. I bisogni sportivi
della società di adesso non sono più quelli del 1960. Bisogna togliere
alcuni impianti e trasformare gran parte dei CVI in spazi verdi
attrezzati cambiando del tutto le alberature che ormai rendono
inabitabili i due CVI.]
7. un vero rilancio del centro storico, con politiche
di incentivazione per la riqualificazione dello stesso, quali
rifacimento della pavimentazione e dei sotto servizi, ripristino dei
segni storici del paese (fontane, lavatoio, arredo urbano,ecc,),
revisione della toponomastica con i nomi storici delle vie, ecc., per
le quali questa amministrazione non ha nemmeno approvato le necessarie
procedure previste dalla normativa regionale, in scadenza il
31.12.2021. [Ormai il destino del centro storico è segnato se non si
sviluppa l'idea dell'Orto Botanico come un sistema complesso –tutto da
inventare- che coniughi scuola laboratori e turismo per attrarre un po'
di gente che vi abiti. Senza contare che nell'intero paese ci
sono quartieri dove trovare verde, parcheggi, percorsi pedonali
sicuri: vale a dire occorre un generale disegno di ricucitura
dell'esistente. Inimma ginabile con le testine che hanno dentro Vivere
Curno. Quelle al massimo arrivano agli esempi di via DeAmicis o via IV
Novembre o via Mascagni o via Curnasco: “casualmente” tutti ben targati
politicamente.]
Il gruppo Vivere Curno, principale sponsor di questa amministrazione
comunale assieme al PD, già in campagna elettorale da qualche mese, sta
organizzando manifestazioni per il 2022, invitando importanti esponenti
politici provinciali e regionali, organizzando incontri sul consumo del
suolo e sulla transizione ecologica per migliorare Curno: non abbiamo
parole per descrivere il trasformismo di queste persone! Hanno
approvato una variante generale al Piano di Governo del Territorio a 10
giorni dalle elezioni del 2017, inserendo volumetrie per oltre 400.000
me ed, ora, ci parlano di contenimento del consumo del suolo e di
transizione ecologica. Cari Signori, i cittadini di Curno non sono
stupidi e non dimenticano!
Nella speranza di un nuovo anno cogliamo l'occasione per augurare, a tutti i Curnesi, buon feste di Natale e buon anno!.
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GLI IDIOTI D'EUROPA
Domenica era partito di slancio il direttore di Repubblica Maurizio
Molinari: “la pressione militare russa ai confini con l’Ucraina e le
minacce della Repubblica Srpska contro la Bosnia-Erzegovina descrivono
la volontà di Mosca di aprire un fronte di crisi con l’Occidente
nell’Europa Sud-Orientale. Offrendo all’Unione Europea un’occasione
importante per affermare una propria politica di sicurezza comune,
accelerando il cammino del Compasso Strategico”. Già si immaginava
pronto a offrire il sangue degli altri alla patria: finalmente
mostriamo i coglioni!. Prosegue il direttore: “oggi il presidente
Vladimir Putin ha bisogno dell’Ucraina per rafforzare lo slancio
strategico russo verso il Caucaso, il Mediterraneo, i Balcani e
l’Europa al fine di rimettere in discussione a proprio favore
l’equilibrio internazionale sancito dalla fine della Guerra Fredda.
Ecco perché quanto sta maturando fra il Donbass e Banja Luka si profila
come la più seria delle sfide alla sicurezza europea: attorno alla
difesa delle rivendicazioni etnico-nazionali delle minoranze russofone
e serbe, Putin vuole iniziare a ridisegnare la mappa del Vecchio
Continente”.
Come se la Russia non navigasse liberamente nel Mediterraneo e non
avesse messo molto più di “un piede” quella che era casa nostra: la
Libia.
Prosegue il direttore: Sarebbe un grave errore per l’Unione Europea non
comprendere che questa crisi le impone di accelerare il percorso verso
una efficace difesa comune, capace di essere operativa in tempi
stretti. Dall’intervista all’Alto rappresentante per la Politica estera
e di Sicurezza Ue, Josep Borrell, emerge che è il momento di far
seguire alle parole i fatti accelerando il percorso del Compasso
Strategico ovvero il concetto-chiave della difesa comune che dovrà
essere adottato dall’Ue durante la presidenza di turno francese, nella
prima metà del prossimo anno. L’Italia è fra i partner più determinati
in questa direzione, al fine di consentire alla Unione Europea di
“diventare il garante della sicurezza dei propri cittadini”, in un
quadro d’intesa con la Nato, per poter disporre in tempi stretti delle
risorse necessarie per poter essere credibili sul piano strategico.
A seguire Franco Venturini si domanda se per caso “dovremo forse morire
per Kiev, come i nostri padri morirono per Danzica?”. L’America di
Biden rimprovera alla Russia di Putin di aver portato 90 mila uomini in
assetto da combattimento a ridosso del confine orientale ucraino in
previsione di «importanti atti aggressivi» , e l’avverte che se non
cambierà strada andrà incontro a «gravi conseguenze». Il Cremlino nega
di pianificare una invasione, accusa Washington di aver compiuto in
novembre una esercitazione aerea di attacco nucleare alla Russia,
ammonisce l’Occidente a non superare le «linee rosse» di Mosca e
avverte che non accetterà l’ingresso dell’Ucraina nella Nato. Ma
prosegue Venturini: “Dalla caduta del Muro di Berlino nell’89, la Nato
non ha mai smesso di allargarsi territorialmente verso Est. In modo
assolutamente lecito, accogliendo le richieste di Stati indipendenti e
con una non breve procedura. La Russia afferma invece che c’era un
accordo con l’America proprio per evitare che la Nato si avvicinasse ai
suoi nuovi confini. Ma questo accordo, se è esistito, non ha mai preso
forma scritta e impegnativa. Ora Putin cavalca il braccio di ferro
sull’Ucraina per esigere «garanzie di sicurezza» questa volta formali,
che escludano un ulteriore allargamento del territorio Nato verso
oriente. E per cominciare, escludano l’ingresso dell’Ucraina
nell’Alleanza. Cosa dovremmo fare, spiega il Cremlino, se una Ucraina
atlantica schierasse al nostro confine missili capaci di raggiungere
Mosca senza darci il tempo di approntare difese?.
La questione è che quell’allargarsi territorialmente verso Est in modo
assolutamente lecito da parte della NATO non è affatto avvenuto in
maniera davvero “lecita”. Indubbiamente non c’è stata una guerra
combattuta militarmente ma tutta giocata sui media e sull’economia che
hanno convinto quelle popolazioni a spostarsi con la Germania e
chiedere la protezione della NATO.
Se vai a vedere le economie di Estonia Lettonia Lituania Polonia
Ucraina Romania e Bulgaria sono sostanzialmente alla dipendenza della
grande industria tedesca. Senza contare la Cechia e la Slovacchia e
l’Ungheria.
A meta novembre l'Autorità in Germania ha sospeso la certificazione
perché Gazprom deve cedere la parte tedesca della rete. Il contratto di
riferimento per l'Europa balza in doppia cifra percentuale. Il via
libera al gasdotto Nordstream 2 che collega la Russia direttamente alla
Germania arriverà - se arriverà - nel 2022 inoltrato.
Alcuni sospettano che Putin abbia anche tenuto i rubinetti semichiusi
negli ultimi mesi per spingere la Germania e l’Ue ad accelerare
l’approvazione di Nord Stream 2. Altri (in particolare la Polonia, ma
anche l’Amministrazione Biden) ritengono che Putin stia utilizzando il
gas per destabilizzare l’Europa, come fa con soldati e armi al confine
dell’Ucraina e con i migranti (attraverso Alexander Lukashenka) al
confine tra Bielorussia e Polonia. Le richieste dei paesi europei alla
Russia di aumentare le forniture attraverso il mercato spot sono
rimaste inascoltate. La Moldavia si è vista tagliare il gas e il suo
contratto è stato rinnovato solo quando il governo pro occidentale ha
accettato di rimettere in discussione i suoi accordi commerciali con
l’Ue. Nel frattempo, il gasdotto “Fratellanza” che transita attraverso
l’Ucraina rimane sottoutilizzato da Gazprom, privando Kiev di entrate
finanziarie significative. Anche Yamal, che passa dalla Bielorussia,
non viene usato a pieno regime, ma Lukashenka minaccia comunque di
chiudere il transito.
Niente meno che un grosso avvertimento. Sul mercato del gas lo "stop" a
Nordstream 2 si è fatto immediatamente sentire con un brusco rialzo del
10% del prezzo, schizzato ai massimi del mese (88 euro per
megawattora). Il prezzo del gas è già protagonista da mesi di una
spirale di rialzi con evidenti ripercussioni sulle bollette. Una volta
concluso l'iter autorizzativo, il gasdotto russo-tedesco garantirebbe
55 miliardi di metri cubi di gas alla Germania e all'Europa, bypassando
però l'Ucraina, tradizionale Paese di transito dell'oro blu che arriva
dalla Russia.
L’Italia importa dalla Russia –anno 2019- il 47,1% del gas e la
riduzione del 25% della portata del gas da parte di Putini sta mettendo
in crisi le famiglie e le imprese italiane messe davanti ad
aumenti di prezzo esorbitanti.
Sorgono delle domande. Che interesse ha l’Italia a sostenere la linea
della NATO-UE che mira vieppiù a sottrarre alla Russia nazioni con la
guerra ibrida condotta finora visto che poi quelle nazioni vanno a
favorire il nostro maggiore concorrente in Ue, cioè la Germania?.
C’è un interesse da parte dell’UE a continuare a inglobare
nazioni dell’ex impero sovietico che poi finiscono governate da
soggetti criminali e inaffidabili?.
Ha senso come UE a minacciare Putin di chissà quali sanzioni quando poi
l’UE non riesce a mettersi d’accordo che sulla dimensione delle
zucchine mentre Putin ed Erdogan- altro rifiutato dall’Ue- sono
diventati padroni del Mediterraneo orientale assieme ad Israele ed
Egitto?.
Qui non è questione di porsi la domanda se vale la pena di morire per
Kiev Donbass Ucraina Krimea piuttosto che consolidare la ripresa in
atto per portarci se non altro ai livelli pre-covid19?.
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