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COMINCIANO GIA' A FARE ORDINE
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UN’ALTRA GENIALATA DELLA MAGGIORANZA:
DEL CVI1 PRENDONO 16.500€ DI AFFITTO
E NE RESTITUISCONO 15.000 DI CONTRIBUTO
Non c'era bisogno di una laurea all'UniBG per concludere l'assegnazione
della gestione del CVI1 riuscendo nella fantastica impresa di
riscuotere 16.500 euro di affitto all'anno e restituirne 15.000 per le
tariffe agevolate.
In pratica l'hanno regalato via.
Bisogna dire che la sindaca Gamba e la sua dirigente dei servizi
sociali Caligiuri nonchè la segretaria comunale Criscuoli dopo la
cappellata del CVI2 adesso ne hanno concluso un'altra anche col CVI1.
Dopo un costosissimo faldone di studi pagati dal comune hanno
scodellato la soluzione dello zero a zero. Per la precisione: 16.500 a
15.000. Che non è poi granche lontano dallo zero a zero. Alla fine dei
dieci anni di affitto al vincitore della gara il Comu- ne ci avrà
rimesso non meno di 100mila euro di spese inutilmente anticipate. Senza
contare le sorprese che verranno fuori visto che i due CVI sono una
autentica fabbrica di (sgradite) sorprese per il Comune.
C'era da aspettarselo e –per quel che già scrivemmo- ha vinto la gara
chi solo poteva vincerla: colui che sa vita e miracoli che possono
derivare dalla gestione del centro sportivo. Solo uno che aveva in mano
il polso della gestione della parte più lucrosa degli impianti poteva
formulare una proposta ragionevolmente furba e intelligente. Ed infatti
così è stato.
(...)
PUTIN IL BAU BAU DELL'EUROPA
La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, risponde
il 17 novembre via Facebook al testo del direttore di Repubblica
Molinari pubblicato quattro giorni prima:”Ho letto con entusiasmo il
Suo articolo, dottor Maurizio Molinari, su Repubblica. Era da molto
tempo che non vedevo un’assurdità così deliziosa”. E accusa Molinari
–la morsa di Putin sull’Unione Europea- di non conoscere nulla di ciò
di cui parla. Risposta aggressiva, densa di toni irridenti. L’articolo
di Molinari e la risposta della Zakharova li trovate in testata.
Lasciando perdere le sfumature del linguaggio bisogna dire che Molinari
ha messo in riga molto bene tutta una serie di fatti per dimostrare la
sua tesi e siccome Molinari non è un ingenuo (un direttore di un
quotidiano della FIAT non è mai un ingenuo) anche se fa sempre finta di
esserlo, anche stavolta ha messo in collegamento una sequenza di fatti
(veri) dimenticando (o facendo finta di non saperli) quello che c’è
dall’altra parte di quei fatti.
Dall’altra parte inteso come quello che UE, NATO e Germania stanno
praticando da almeno trent’anni ad ovest dell’impero domestico
putiniano.
(...)
PRESENTAZIONE DEL PNRR: CHI C'ERA DEL COMUNE DI CURNO?
Una volta quando c'erano i partiti fortemente strutturati e presenti
nella società i libri di testo per imparare a fare politica erano i
piccoli volumi della Piccola Biblioteca Einaudi o quelli della collana
Il Punto o la collana Universale degli Editori Riuniti. Volumi di
picola dimensione ma densi di cultura e informazione. Vai a leggere chi
erano-sono gli autori e scopri che sono stati i costruttori
dell'Italia: quelli che ci hanno messi al settimo ottavo posto tra i
paesi industrializzati. Erano tutti autori di livello nazionale se non
internazionale che pubblicavano: al tempo c'era solo il libro di carta.
Siamo cresciuti, senza internet ne cellulari, nella situazione per cui
questi autori ce li sentivamo accanto. Avere letto un loro libro
significava per noi conoscerli come compagni di vita e di scuola. Molto
spesso venivano a fare conferenze qui da noi. In genere non comparivano
mai in televisione dove non esistevano i talkshow.
(...)
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UN’ALTRA GENIALATA DELLA MAGGIORANZA:
DEL CVI1 PRENDONO 16.500€ DI AFFITTO
E NE RESTITUISCONO 15.000 DI CONTRIBUTO
Non c'era bisogno di una laurea all'UniBG per concludere l'assegnazione
della gestione del CVI1 riuscendo nella fantastica impresa di
riscuotere 16.500 euro di affitto all'anno e restituirne 15.000 per le
tariffe agevolate.
In pratica l'hanno regalato via.
Bisogna dire che la sindaca Gamba e la sua dirigente dei servizi
sociali Caligiuri nonchè la segretaria comunale Criscuoli dopo la
cappellata del CVI2 adesso ne hanno concluso un'altra anche col CVI1.
Dopo un costosissimo faldone di studi pagati dal comune hanno
scodellato la soluzione dello zero a zero. Per la precisione: 16.500 a
15.000. Che non è poi granche lontano dallo zero a zero. Alla fine dei
dieci anni di affitto al vincitore della gara il Comu- ne ci avrà
rimesso non meno di 100mila euro di spese inutilmente anticipate. Senza
contare le sorprese che verranno fuori visto che i due CVI sono una
autentica fabbrica di (sgradite) sorprese per il Comune.
C'era da aspettarselo e –per quel che già scrivemmo- ha vinto la gara
chi solo poteva vincerla: colui che sa vita e miracoli che possono
derivare dalla gestione del centro sportivo. Solo uno che aveva in mano
il polso della gestione della parte più lucrosa degli impianti poteva
formulare una proposta ragionevolmente furba e intelligente. Ed infatti
così è stato.
Invece nessuno di quelli del GS Marigolda si sono proprio degnati
neanche di partecipare alla gara per il CVI2, massicciamente e
orridamente schifati del maltrattamento subito a opera della sindaca
Gamba.
Quindi una minoranza di cittadini di Curno potran no godere di un
impianto che vale almeno 4-5 milioni di euro senza che gli “altri”
cittadini possano trarre qualche vantaggio.
Già avevamo sollevato la questione che la gara d'appalto era falsata in
partenza proprio partendo dal fatto che l'operatore già presente sul
terreno – la società “Tennis Curno” il cui animatore proprietario è il
vincitore della gara d'appalto- - possedeva naturalmente un insieme di
informazioni dettagliatissime che nessun altro operatore poteva neanche
lontanamente inventarsi. Toccava a chi ha scritto il capitolato
mettere a disposizione dei concorrenti le medesime informazioni ma così
non è stato e quindi… ha vinto chi doveva vincere.
Del resto il Comune di Curno non poteva che calare le braghe dal
momento che dopo il casino combinato col CVI2, chiunque sapeva di avere
a che fare con un soggetto fallito politicamente e quanto a
cultura gestionale e quindi chi aveva già le mani in pasta aveva il
coltello per il manico.
L'operazione politica condotta dalla maggioranza di regalare a una
consistente minoranza un impianto sportivo –regalia vagamente
mascherata da una socialità finta e ridotta ai minimi termini- come
voto di scambio se era fallita con la vicenda del CVI2-GS
Marigolda, stavolta è invece perfettamente riuscita.
Alla Marigolda l'orgoglio volontario e professionale di chi aveva
creato e mantenuto per mezzo secolo con le proprie mani il CVI2 ha
giustamente rifiutato lo scambio sfanculando il comune e la
maggioranza. Invece al CVI ha vinto la classica furbizia cattolica del
privatizzare il pubblico fingendone la socialità. Pronti a tradire
qualora costi e qualità degli accessi diventino insoddisfacenti.
E la Gamba, che quanto a capacità di fare politica non ha nemmeno
superato l'asilo, ha rabberciato la soluzione conveniente dal momento
che nella Commissione Giudicatrice, oltre ai due funzionari bresciani
Lanzoni e Caromani “capitati li per dovere d'ufficio” era composta da
due funzionari comunali –Carminati e Origlia- nominati e pagati dalla
giunta Gamba.
Detto questo noi restiamo del parere che un Comune non deve fare
concorrenza ai privati nei servizi NON essenziali com'è il tennis.
C'erano buone ragioni perché nel 1968 venisse costruito un campo da
tennis ma queste buone ragioni oggi non esistono più. Come non esistono
per un tendone da padel. Invece il Paese oggi ha bisogno di spazi verdi
ampi puliti ordinati: non con piante di mezzo secolo sotto le quali
marcisci di umidità… .
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PUTIN IL BAU BAU DELL'EUROPA
La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, risponde
il 17 novembre via Facebook al testo del direttore di Repubblica
Molinari pubblicato quattro giorni prima:”Ho letto con entusiasmo il
Suo articolo, dottor Maurizio Molinari, su Repubblica. Era da molto
tempo che non vedevo un’assurdità così deliziosa”. E accusa Molinari
–la morsa di Putin sull’Unione Europea- di non conoscere nulla di ciò
di cui parla. Risposta aggressiva, densa di toni irridenti. L’articolo
di Molinari e la risposta della Zakharova li trovate in testata.
Lasciando perdere le sfumature del linguaggio bisogna dire che Molinari
ha messo in riga molto bene tutta una serie di fatti per dimostrare la
sua tesi e siccome Molinari non è un ingenuo (un direttore di un
quotidiano della FIAT non è mai un ingenuo) anche se fa sempre finta di
esserlo, anche stavolta ha messo in collegamento una sequenza di fatti
(veri) dimenticando (o facendo finta di non saperli) quello che c’è
dall’altra parte di quei fatti.
Dall’altra parte inteso come quello che UE, NATO e Germania stanno
praticando da almeno trent’anni ad ovest dell’impero domestico
putiniano.
Lo si vede benissimo in queste due carte tratte da Limes (Limes non è
certo filo putiniano) e quel che le carte non dicono è il come e il
perché si sono create le situazioni condizioni illustrate nella due
tavole.
Fuori dubbio che la strategia di UE, NATO e Germania di “portare la
democrazia” nei paesi più ad ovest dell’ex impero sovietico
miracolosamente non è stata identica al drammatico caos che la NATO ha
combinato in Libia Siria Iraq Afganistan. Altrettanto certo è che le
popolazioni di queste terre europee non stavano nella condizione delle
popolazioni libiche siriane irachene afgane.
Ma alla fine –o dal principio: IL FINE- è sempre stato lo stesso:
renderli paesi satelliti prima di tutto della Germania e quindi
dell’UE. Della Germania in primis e poi derivando della Francia poi.
Lateralmente anche dell’Italia visto che l’Italia settentrionale ha un
sistema industriale integratissimo con quello tedesco piuttosto che con
quello francese.
La debolezza politica e il basso livello di democrazia dei governi
delle nazioni dell’ex impero sovietico oggi inserite nell’UE a trazione
tedesca non è frutto di una “tara” storica di quelle popolazioni ma è
stata la condizione sine qua non era possibile che entrassero in UE a
trazione tedesca. Quei popoli, quei paesi dovevano prestare alla
Germania -e quindi indirettamente anche all’UE- tutto il buono
possibile: bassi salari ai lavoratori, tenersi le industrie molto
inquinanti, un generoso mercato di consumatori affamati del benessere
occidentale.
Percorrere l’ex Germania dell’Est e percorrere questi Paesi assorbiti
nell’orbita tedesca non è come percorrere la Germania dell’Ovest. Non è
percorre la Lombardia l’Emilia il Veneto. Lo si vede e lo si annusa
perfino.
Poi ormai è evidente che nei paesi c.d. civili certe operazioni come
avvengono nel nord Africa e nel Medio Oriente non sono possibili. L’UE
conquista le nazioni dell’ex impero sovietico col benessere e
l’ideologia liberista che rimbambisce chi non la conosce e
provata sulla pelle e dall’altro.
Come risposta di Putin l’'intento del Cremlino é quindi quello di
generare crisi parallele per stringere in una morsa l'Unione europea:
da una parte il rischio di invasione militare in Ucraina contro un
governo che vuole rapporti più stretti con Bruxelles, dall'altra il
rischio di una invasione di profughi in Polonia per far esplodere le
tensioni interne all'Ue proprio sul tema dei migranti. La Polonia di
Mateusz Morawiecki – insieme all’Ungheria di Victor Orbàn – è infatti
un nervo scoperto dell’intera impalcatura europea, e la mossa di
Mosca-Minsk può essere un grimaldello per forzare nuove frizioni
all’interno dell’Unione sul tema fondamentale dei flussi migratori, che
appare oggi la chiave di volta di qualunque politica comunitaria.
In tutta questa abilità della Merkel nella costruzione di un impero
economico sovranazionale che sostanzialmente è il motore dell’UE quello
che stupisce è per esempio il non avere compreso che il bisogno di
energia dell’UE soddisfatto massicciamente dalla Russia putiniana è il
tallone d’Achille dell’Unione. Una visione germanocentrontrica dell’UE
nel mondo che non vede e prevede cosa stanno combinando Putin e Erdogan
come se il Mediterraneo – con le risorse energetiche che vi si stanno
via via svelando- fosse un elemento marginale.
Merkel ed UE non hanno compreso che gli USA hanno abbandonato l’Europa
al proprio destino non solo perché gli Europei spendevano troppo poco
per mantenere la NATO (che ormai pare interessi poco anche agli USA) ma
perché gli USA sono diventati autosufficienti in materia energetica.
Possono giocare sul mercato internazionale importando l’energia
che costa meno che in patria per conservare le proprie riserve.
L’Europa e nemmeno la Germania possono fare altrettanto. Figuriamoci
l’Italia che s’è auto evirata perfino in Libia. Sull’uscio di casa. I
poderosi oleodotti che a nord e sud arrivano dall’est e dal sud est
mettono l’UE in condizione di dovere trattare col cappello in mano e lo
sguardo basso. Non permettono all’UE di fissare negli occhi gli
autocrati che stanno ad est. Una UE talmente idiota da non avere creato
nemmeno riserve energetiche per almeno sei mesi se non un anno.
Gli USA avendo raggiunto ed essendosi assicurati l’autosufficienza
energetica adesso si misurano con una Cina che sa di essere in
condizione di sconfiggerli. Do per certo che nei prossimi decenni non
ci saranno guerre nucleari ma continueranno centinaia di conflitti
locali insieme ai problemi ambientali. Fa drammatico spavento
osservare la coppia Meloni & Salvini immaginare un futuro italiano
simile a quello ungherese polacco. Fa drammatico spavento vedere un PD
messo com’é.
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PRESENTAZIONE DEL PNRR: CHI C'ERA DEL COMUNE DI CURNO?
Una volta quando c'erano i partiti fortemente strutturati e presenti
nella società i libri di testo per imparare a fare politica erano i
piccoli volumi della Piccola Biblioteca Einaudi o quelli della collana
Il Punto o la collana Universale degli Editori Riuniti. Volumi di
picola dimensione ma densi di cultura e informazione. Vai a leggere chi
erano-sono gli autori e scopri che sono stati i costruttori
dell'Italia: quelli che ci hanno messi al settimo ottavo posto tra i
paesi industrializzati. Erano tutti autori di livello nazionale se non
internazionale che pubblicavano: al tempo c'era solo il libro di carta.
Siamo cresciuti, senza internet ne cellulari, nella situazione per cui
questi autori ce li sentivamo accanto. Avere letto un loro libro
significava per noi conoscerli come compagni di vita e di scuola. Molto
spesso venivano a fare conferenze qui da noi. In genere non comparivano
mai in televisione dove non esistevano i talkshow.
Oggi scopri che la lista elettorale Vivere Curno cavalca il sovranismo
culturale provinciale. La crescita abnorme delle università provinciali
inventate dalla Dc per smontare ogni potenziale futuro '68 ha generato
un piccolo esercito di docenti le cui pubblicazione quasi mai
raggiungono un pubblico nazionale.
E così ecco scodellate 4 conferenze (e il dibattito? boh) pre
elettorali con l'avviso criptico che “gli incontri avranno un taglio
comunicativo e coinvolgente, approfondiranno tematiche di attualità a
livello generale per poi declinarle nella realtà Curnese”. Interessante
che l'aggettivo curnese abbia la C maiuscola. Si comprende come sia già
ordinato che la banda dovrà suonare il programma della sindaca in
carica e candidata al secondo mandato.
Sovranismo culturale molto provinciale perché quando leggi che il primo
relatore verso la città porosa è il direttore di un microscopico
giardino botanico COMUNALE (avete letto bene: di un comune, nemmeno
dell'UniBG) seguito da due docenti dell'università provinciale che
vorrebbero insegnare a noi poveri beoti di un comune bello da
vivere come saremo nel 2030, beh, gli diciamo: grazie, cerchiamo altri
maestri. Abbiamo bisogno di ben altri maestri.
Avessero invitato il prefetto Tomas Morosinotto dell'Orto Botanico
dell'Università di Padova c'andremmo pure in ginocchio pur di sentirlo
e invece al paese bello da vivere basta ed avanza l'intelligenza
locale. Quella che a furia di fare scienza s'è messa a fare il
doposcuola come l'oratorio.
Tra i vari relatori c'è una bellissima Sabrina Piscina che scopriamo
essere stata entertrainer dall'Oratorio di Curno, volunteer staff di
Orobicambiente: associazione per la tutela ambientale Città di Bergamo
e i suoi colli, educator sempre all'Oratorio di Curno, programmer and
accuntant all'Istituto Tecnico Belotti di Bergamo, bachelor's degree e
computer engineering all'UniBG, computer engineering al Fachhochschule
Technikum Wien e adesso master degree-Computer Engineering sempre
all'UniBG.
Direi un pedigree perfetto per essere il prossimo assessore
all'urbanistica del paese bello da vivere, degna successora dell'arch.
Vito Conti ?.
Compare pure Nicola Cremaschi di Legambiente Bergamo, Daniele Rocchetti
delle ACLI uno dei creatori di Molte Fedi sotto lo stesso cielo e
Lorena Moretti della onlus San Vincenzo de Paoli.
Nel mazzo ci sono cascati pure un milanese –Francesco Maran
assessore a Milano- e Francesco Bergamelli segretario
comunale a Lissone ma dal cognome prettamente bergamasco. Francesco
Maran come assessore della giunta Sala ha perso l'assessorato
all'urbanistica verde agricoltura nella giunta Sala 1 e nella
Sala2 l'hanno declassato assegnandoli il problema della casa e
dei quartieri.
Nel frattempo la sindaca Gamba ha dimenticato che esiste un PNRR e non
ha mandato nemmeno un progettino per la creazione, coi soldi UE, del
c.d. Orto Botanico a Curno che vista la presenza del Vivaio Forestale
Regionale e viste le dimensioni degli spazi previsti, potrebbe
diventare una forza culturale ed economica che muta in buona parte la
monocultura commerciale del nostro territorio. Ma tanto vale. Quando ti
accontenti di una mano di sovranismo culturale provinciale, alla fine
ti restano in mano dei begli bla bla bla. Di maestri provinciali che la
cultura ignora.
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