A GUARDARE ALLE COLLINE  02 NOVEMBRE 2021

























































Di cosa parliamo in questa pagina.




















INCONTRO COTER SERRA VOLPINI
Sempre nel ciclo “molte fedi sotto lo stesso cielo” l’ex sindaca di Curno Perlita Serra, tuttora capogruppo della maggioranza benché non più abitante nel paese bello da vivere ha raccontato –da Guida di Bergamo - in un filmato [https://www.youtube.com/watch?v=TRmnmVlnnDw] una breve visita lo studio dello scultore Pierantonio Volpini  (BuenosAires 1955) dentro Palazzo Terzi. Che si trova nella piazza ononima, vale a dire sul percorso che unisce il liceo classico Paolo Sarpi e l’incrocio tra via M.Lupo e G. Donizetti.
Palazzo Terzi è orientato verso levante e questa è la sua principale bellezza paesaggistica, poi c’è la piazza e di fronte – ad ovest- c’è un muro altissimo (7 mt) che regge i resti di quello che fu il Colle di Rosate. Tra il vertice del Colle di Rosate – 378 mt slm) e la via sottostante su una distanza di 50 mt c’è un dislivello di 45 mt. Va dato atto alla professionalità di chi progettò e costruì il palazzo Terzi nel creare questi sbancamenti e terrazzamenti che resistono senza problemi da oltre 350 anni. Probabilmente costava troppo  livellare del tutto il Colle di Rosate  alle due piazze  (o forse il proprietario non gradiva troppo il vicino…) e quindi si lasciò questo blocco. Da qualche parte si legge che l'architetto del palazzo fece asportare –intorno al 1750- parte del terrapieno dal giardino di fronte, di proprietà del conte Ricuperati, e trasformò quello spazio in un luogo elegante e omogeneo (elegante forse, omogeneo certo) con lo stile della facciata del palazzo. Fece costruire un muraglione che arredò con una nicchia-ninfeo nel quale è ospitata una statua. Il tutto della solita pietra serena di chissà dove se non scavata sotto il colle. Sebbene quando si passa, tutti pensino subito all'effigie dell'Atalanta (squadra di calcio cittadina) in realtà si tratta della statua raffigurante l'Architettura, sormontata da due puttini che rappresentano la Primavera e l'Estate. Per rendere tutto l'insieme omogeneo aggiunsero le statue Autunno e Inverno sulla facciata del palazzo e la Piazza diventò quella che è arrivata fino ai giorni nostri. Modello mare mosso.
La famiglia Terzi annovera tra i suoi componenti Giulio Terzi proprietario delle aree sui sorse il centro commerciale della Curno Shopping Center a Curno, già della Fiat-Rinascente-Coop. Giulio Terzi, ambasciatore italiano, divenne ministro degli esteri in quota AN nel governo Monti.
(...)

ACCORDO PD LEGA PER IL FUTURO PRESIDENTE PRIOVINCIALE?
E'  stato probabilmente raggiunto l'accordo Lega-PD per la nomina del prossimo presidente della Provincia di Bergamo nella persona dell'arch. Pasquale Gandolfi sindaco di Treviolo, al momento uno dei professionisti di fiducia della giunta Gamba cui ha affidato delle pratiche di lavori pubblici (non siamo stati in grado di scoprire quali, tranne la nomina) mentre ad una sua socia di studio hanno affidato l'attività di studio di fattibilità, progettazione definitiva esecutiva, direzione lavori,coordinamento per la sicurezza per la fornitura di arredi e connessa sistemazione del nuovo centro polifunzionale per anziani chiavi in mano,di €7.612,80. Vale a dire l'ennesima cacata di cui è espertissima la Gamba quando si tratta di arredi. Vedi ufficio dei servizi sociali.
Scrive il Bugiardino. Non hanno perso tempo i rappresentanti della lista di centrosinistra che si candiderà alle prossime ele­zioni provinciali, dopo che gio­vedì sera i sindaci della Lega hanno aperto alla possibilità di sostenere Pasquale Gandolfi alla presidenza di Via Tasso. Trovata l'intesa sul candidato presidente, ieri mattina c'è stato il primo faccia a faccia tra il centrosinistra e il centrode­stra per iniziare a ragionare sul programma. Poche parole e subito fatti, co­me dai sindaci della Lega che hanno annunciato una lista di centrodestra dove probabil­mente convoglieranno anche gli amministratori di Fratelli d'Italia: «Dopo la nostra una­nime apertura - ha detto An­drea Capelletti, coordinatore dei sindaci della Lega - ora l'obiettivo è puntare sui pro­grammi: nei prossimi giorni lavoreremo su quello che c'è dare fare per trovare una con­vergenza. Siamo due anime di­verse: questa scelta è stata fat­ta per lavorare concretamen­te, la Provincia è di tutti ed è giusto che sia rappresentata da tutti». La scelta della Lega apre un nuovo scenario sul fronte politico locale. Primo: si fa portavoce del centrode­stra. Secondo: svestiti i panni del partito provinciale duro e puro che spesso ha portato il Carroccio distante, o tutt'al più ai margini, dai posti che contano, ora ha avviato un processo di maturazione in chiave territoriale. I frutti di questo cambiamento si ve­dranno alla distanza, in Pro­vincia e non solo.
(...)

L'ITALIA CHE FA ACQUA
Viaggio in settimana in ValBrembana e fermata a SanPellegrino in un negozio tipico –uno dei pochissimi a livello provinciale che vende quel particolare tipo di merce alimentare- per un acquisto. All'entrata chiedo se posso pagare col bancomat e mi risponde che non ce l'ha.
Vado alle poste per un prelievo e verifico che c'è una fila di una ventina di persone all'aperto, vale a dire sotto l'acqua. Va bene: sono montanari e quindi. Il negoziante dove faccio le compere non ha la mascherina. Prima di me c'era un cliente –si entra uno alla volta- che esce senza mascherina.  Mi fermo per una colazione in una delle più famose pasticcerie del posto e la ragazza al banco mi mette la brioss “prendendola con le mani senza guanti”e la mette su un piattino ma col tovagliolo sotto. Forse è una di quelle che pagano tre euro l'ora.  L'Italia che fa acqua.
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le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!







































































































































































































































INCONTRI COTER SERRA VOLPINI
Sempre nel ciclo “molte fedi sotto lo stesso cielo” l’ex sindaca di Curno Perlita Serra, tuttora capogruppo della maggioranza benché non più abitante nel paese bello da vivere ha raccontato –da Guida di Bergamo - in un filmato [https://www.youtube.com/watch?v=TRmnmVlnnDw] una breve visita lo studio dello scultore Pierantonio Volpini  (BuenosAires 1955) dentro Palazzo Terzi. Che si trova nella piazza ononima, vale a dire sul percorso che unisce il liceo classico Paolo Sarpi e l’incrocio tra via M.Lupo e G. Donizetti.
Palazzo Terzi è orientato verso levante e questa è la sua principale bellezza paesaggistica, poi c’è la piazza e di fronte – ad ovest- c’è un muro altissimo (7 mt) che regge i resti di quello che fu il Colle di Rosate. Tra il vertice del Colle di Rosate – 378 mt slm) e la via sottostante su una distanza di 50 mt c’è un dislivello di 45 mt. Va dato atto alla professionalità di chi progettò e costruì il palazzo Terzi nel creare questi sbancamenti e terrazzamenti che resistono senza problemi da oltre 350 anni. Probabilmente costava troppo  livellare del tutto il Colle di Rosate  alle due piazze  (o forse il proprietario non gradiva troppo il vicino…) e quindi si lasciò questo blocco. Da qualche parte si legge che l'architetto del palazzo fece asportare –intorno al 1750- parte del terrapieno dal giardino di fronte, di proprietà del conte Ricuperati, e trasformò quello spazio in un luogo elegante e omogeneo (elegante forse, omogeneo certo) con lo stile della facciata del palazzo. Fece costruire un muraglione che arredò con una nicchia-ninfeo nel quale è ospitata una statua. Il tutto della solita pietra serena di chissà dove se non scavata sotto il colle. Sebbene quando si passa, tutti pensino subito all'effigie dell'Atalanta (squadra di calcio cittadina) in realtà si tratta della statua raffigurante l'Architettura, sormontata da due puttini che rappresentano la Primavera e l'Estate. Per rendere tutto l'insieme omogeneo aggiunsero le statue Autunno e Inverno sulla facciata del palazzo e la Piazza diventò quella che è arrivata fino ai giorni nostri. Modello mare mosso.
La famiglia Terzi annovera tra i suoi componenti Giulio Terzi proprietario delle aree sui sorse il centro commerciale della Curno Shopping Center a Curno, già della Fiat-Rinascente-Coop. Giulio Terzi, ambasciatore italiano, divenne ministro degli esteri in quota AN nel governo Monti.
Già ci viene l’orticaria all’idea di visitare un palazzo di un fascista. Orticaria al quadrato  verso un palazzo barocco. Orticaria al cubo quando passiamo nella piazza e vediamo quel muraglione “abbellito” dalla nicchia-ninfeo citata prima. Invece il cuore si apre quando si vede come hanno risolto l’enorme dislivello tra la piazza e l’androne del palazzo e la sottostante via San Giacomo, la strada che dalla città alta usciva verso il milanese. Lo sguardo corre da sud verso nord est l’imbocco della ValCavallina donde proveniva la famiglia Terzi. Un tempo nel portico dell’androne stazionava un piccolo biroccio tutto decorato simil siciliano. Chissà di chi fosse.

Detto questo per fare (modesta) concorrenza alla guida Serra tre anni or sono  facendo il tour delle Mura trovammo sdraiato e in canottiera –era un dopo pranzo di febbraio e c’era un bel sole- su una panchina sullo spalto di san Giacomo un ossuto e minuto vecchietto barba caprina abbronzatissimo. Gli chiedemmo se avesse bisogno d’aiuto (un braccio penzolava fuori la panchina) e questi scattò mettendosi seduto. Era il pittore Francesco Coter che aveva (ha) lo studio dentro Palazzo Terzi. Immediatamente ricordammo che era stato uno degli insegnanti del curnese Dario Forcella e del cittadino Stefano Caglioni al liceo artistico, personaggio –il Coter- di cui Dario mi parlava come di un nume. Chi volesse sapere  qualcosa sulla storia di Francesco Coter –classe 1937- guardi i filmati a questo [ http://www.bergamomemoria.org/testimone.php?ID=2500].  Reincontrammo Coter diverse volte sempre disteso ad abbronzarsi sulle panchine delle Mura e per così dire nacque una discreta reciproca conoscenza. Ebbi quindi occasione di essere invitato a visitare il suo studio e mi significò che questo invito dovevo prenderlo come un gran segno di benevolenza.
Come due ricci a Palazzo Terzi.

La visita-intervista della Serra allo studio dello scultore Volpini a Palazzo Terzi mi ha incuriosito perché nello stesso posto ci sono due artisti –chiamiamoli così senza offendere nessuno di quelli consacrati a livello nazionale- che basta scorrere la storia provinciale appartengono al piccolo numero di intellettuali e artisti locali ancora viventi. Personaggi minori, insomma, non certo del livello che fu di un Lorenzo Mascheroni (1750-1800) o un GianAntonio Tadini (1754-1830) pretone pure lui. Senza dimenticare quel fratone musicista ferramente anti-asburgico di Pietro Antonio Locatelli (1695-1764 ) che noi giudichiamo superiore  al Gaetano Donizetti (1797-1848) morto di sifilide meningovascolare nella casa d’angolo tra Piazza Terzi e via Donizetti appunto.

Inimmaginabile che lo spinosissimo e polemico Coter (mai compreso verso chi e per cosa) acconsentisse ad una visita intervista come quella concessa dal diplomatico e di ottime maniere che è  Volpini, salvo il fatto che dopo avere (noi) visto lo studio del Coter e vedendo quello di Volpini nel filmato troviamo maggiori somiglianze –palazzo a parte che non c’entra nulla coi due artisti: chi lo fece valeva enne volte più dei due attuali inquilini- . Come tutti gli studi-abitazione degli artisti di vecchia scuola sono dei magazizni  di ogni sorta di oggetto. Un principio che noi aborriamo. Lascio al lettore la vista dei filmati e l’autonoma stima o disistima dei due artisti. Avanti il prossimo: devo telefonare a Coter per un pranzo al Circolino e aggiornamenti di seguito.

ACCORDO PD LEGA PER IL FUTURO PRESIDENTE PRIOVINCIALE?
E'  stato probabilmente raggiunto l'accordo Lega-PD per la nomina del prossimo presidente della Provincia di Bergamo nella persona dell'arch. Pasquale Gandolfi sindaco di Treviolo, al momento uno dei professionisti di fiducia della giunta Gamba cui ha affidato delle pratiche di lavori pubblici (non siamo stati in grado di scoprire quali, tranne la nomina) mentre ad una sua socia di studio hanno affidato l'attività di studio di fattibilità, progettazione definitiva esecutiva, direzione lavori,coordinamento per la sicurezza per la fornitura di arredi e connessa sistemazione del nuovo centro polifunzionale per anziani chiavi in mano,di €7.612,80. Vale a dire l'ennesima cacata di cui è espertissima la Gamba quando si tratta di arredi. Vedi ufficio dei servizi sociali.
Scrive il Bugiardino. Non hanno perso tempo i rappresentanti della lista di centrosinistra che si candiderà alle prossime ele­zioni provinciali, dopo che gio­vedì sera i sindaci della Lega hanno aperto alla possibilità di sostenere Pasquale Gandolfi alla presidenza di Via Tasso. Trovata l'intesa sul candidato presidente, ieri mattina c'è stato il primo faccia a faccia tra il centrosinistra e il centrode­stra per iniziare a ragionare sul programma. Poche parole e subito fatti, co­me dai sindaci della Lega che hanno annunciato una lista di centrodestra dove probabil­mente convoglieranno anche gli amministratori di Fratelli d'Italia: «Dopo la nostra una­nime apertura - ha detto An­drea Capelletti, coordinatore dei sindaci della Lega - ora l'obiettivo è puntare sui pro­grammi: nei prossimi giorni lavoreremo su quello che c'è dare fare per trovare una con­vergenza. Siamo due anime di­verse: questa scelta è stata fat­ta per lavorare concretamen­te, la Provincia è di tutti ed è giusto che sia rappresentata da tutti». La scelta della Lega apre un nuovo scenario sul fronte politico locale. Primo: si fa portavoce del centrode­stra. Secondo: svestiti i panni del partito provinciale duro e puro che spesso ha portato il Carroccio distante, o tutt'al più ai margini, dai posti che contano, ora ha avviato un processo di maturazione in chiave territoriale. I frutti di questo cambiamento si ve­dranno alla distanza, in Pro­vincia e non solo.
Al tavolo delle discussioni si sono seduti anche i rappresentanti della futura lista «Pro­vincia Sostenibile - Comuni Protagonisti» sostenuta da Forza Italia e Italia Viva: pare che di spazi per ambire ad eventuali deleghe ce ne siano pochi al di fuori delle due liste che hanno già trovato un ac­cordo sul candidato presiden­te; l'orientamento è comun­que quello di sostenere Pa­squale Gandolfi: «Abbiamo ascoltato proposta di conver­genza - hanno scritto i coordi­natori della lista in una nota.
L'intesa tra i «Democratici e Civici per la Bergamasca» e i sindaci della Lega, che da sola vale circa il 60% delle preferenze alle urne, ha spiazzato gli altri contendenti, a partire dall'ex presidente della Pro­vincia, Gianfranco Gafforelli, il cui progetto di una casa dei moderati inizia a traballare: «Per me è stata una sorpresa - ha detto.
Probabilmente Gafforelli non ha ancora elaborato il lutto: la sua storia politica è conclusa. Dei sugheri bravi maneggioni  ma poco competenti si sono stancati tutti( i potenziali amici).
Del resto la situazione appare chiara. La Lega d'accordo col PD vuole isolare la corrente forza italiota di Sorte che reggeva Gafforelli e poi tutti gli enti (MIA, A2A, Aeroporto, Carisma, IU, ATB) e le partecipate che operano sul territorio sono già bene lottizzate tranne forse gli Istituti Educativi dove la Lega vorrebbe mettere un suo uomo. E dove al PD non sarebbe sgradito far fuori l'attuale presidente… che è un ex presidente PD della provincia.

Non dimenticare che il presidente della provincia dura in carica solo 4 anni e se nel frattempo decade da sindaco o consigliere comunale decade anche da presidente. Quindi Gandolfi, eletto sindaco a maggio del 2019 terminerà il suo mandato a maggio 2024 mentre come eventuale presidente della provincia inizierà nel 2022 per concludere nel 2026. Come si vede Gandolfi garantisce una elezione mediana del suo successore in quanto nel 2024 non potrà più essere rieletto sindaco in quanto avrebbe concluso due mandati.

Scommettiamo ci sia gran traffico della Gamba per essere eletta consigliere nel consiglio provinciale dove ambisce se non all'assessorato al bilancio e personale perlomeno quello alle politiche sociali e salute. Più il secondo del primo.
Sarebbe interessante che dopo tutti questi traccheggi e annusa menti e promesse di scambio dalle urne ne uscissero sconfitti. Ne dubitiamo: i soldi del PNRR fanno gola e voti a tutti.

L'ITALIA CHE FA ACQUA
Viaggio in settimana in ValBrembana e fermata a SanPellegrino in un negozio tipico –uno dei pochissimi a livello provinciale che vende quel particolare tipo di merce alimentare- per un acquisto. All'entrata chiedo se posso pagare col bancomat e mi risponde che non ce l'ha.
Vado alle poste per un prelievo e verifico che c'è una fila di una ventina di persone all'aperto, vale a dire sotto l'acqua. Va bene: sono montanari e quindi. Il negoziante dove faccio le compere non ha la mascherina. Prima di me c'era un cliente –si entra uno alla volta- che esce senza mascherina.  Mi fermo per una colazione in una delle più famose pasticcerie del posto e la ragazza al banco mi mette la brioss “prendendola con le mani senza guanti”e la mette su un piattino ma col tovagliolo sotto. Forse è una di quelle che pagano tre euro l'ora.  L'Italia che fa acqua.

Dimaro,comune tra i più importanti della ValdiSole. Colazione in un bar in centro in piedi. Entriamo con le museruole d'ordinanza e green pass aperto ma dentro nessuno la indossa e nessuno verifica il GP. Sembra un bar di camionisti: c'è di tutto. Dall'accen dino alla macchina che distribuisce preservativi (all'interno del locale vicino ai cessi?). Due cappucci e due brioss in piedi davanti al bancone: costo sette euro senza scontrino. Bisogna rifarsi delle perdite del covid. L'esterno del locale è protetto da una elegante grata metallica. Tutto è elegante in ValdiSole.  Quando esco dal bar per riprendere l'auto a fianco della mia ci sono i CC. Ci chiedono documenti personali e dell'auto. Nel frattempo arriva anche una pattuglia della GdF che si ferma sul lato opposto della piazza.
L'Italia che fa acqua.

Altro giro altra corsa. Fermata a Pieve Vecchia di Idro alla caffetteria del lago. Altro posto da turisti  di passaggio. Entriamo nella caffetteria muniti di museruola d'ordinanza e grenpass  aperto sul cellulare. Nessuno ce lo chiede e nessuno all'interno indossa la mascherina. Due tavoli si svuotano e i clienti escono. Rientrano con la mascherina in mano. Al momento del pagamento la cassiera verifica il nostro GP.
L'Italia che fa acqua.