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GENERALESSE SENZA TRUPPA
Della seduta consigliare del 29 aprile 2021 non è stata pubblicata la
videoregistrazione perché in qualche parte qualche consigliere ha
violato il regolamento. Ovvio che a nessuno dei 12 intelligentissimi
consiglieri comunali non sia venuto MAI in mente di cancellare quei
pochi secondi di videoregistrazione dove qualcuno di loro viola il
mitico regolamento che…si sono approvati all'unanimità i consiglieri
stessi.
Del resto mica per caso siamo a Curno e quindi… il mondo gira al rovescio.
E così di quella seduta esistono solo i verbali ed ora – a distanza di
quasi cinque mesi viene pubblicata una delibera di consiglio comunale
del 13 luglio 2021 (n. 36 del 13 luglio '21) dove c'è la risposta orale
della sindaca a “delle interrogazioni che ha fatto mettere a
protocollo” la consigliera Carrara.
Argomento delle interrogazioni sarebbe la mancanza di personale in alcuni uffici comunali.
(...)
L'IMPERO TEDESCO DOPO MERKEL
Le elezioni tedesche interessano al resto d'Europa per via della
rigidità del patto di stabilità e crescita e dell'obbligo di contenere
il deficit entro il 3%. Figurarsi noi Italiani. Scrive l'ISPI che “Con
ogni probabilità il Consiglio approverà la proposta della Commissione
di tenere congelato il Patto ancora fino al 2022. Con il previsto
rimbalzo del Pil sembrerebbe che nel 2023 si possa tornare allo status
quo. Si ritornerà quindi allo stesso Patto?
Dopo oltre venti anni dall'entrata in vigore del Patto si sono
accumulate regole di politica fiscale basate su quattro diverse
variabili: deficit, debito, spesa e saldo del bilancio strutturale. Per
quest'ultimo è richiesto il calcolo del livello di Pil in una
situazione né di boom economico né di recessione; essendo questa
situazione del tutto teorica e non osservabile possono utilizzarsi
diverse metodologie come fanno, ad esempio, Commissione Europea, FMI e
OCSE. Tutta questa complessità trova forma nel vademecum al Patto che
la Commissione pubblica fin dal 2013: l'ultima edizione consta di ben
108 pagine dove l'oggettività iniziale, fonte di stupidità (Prodi
dixit), è stata sacrificata sull'altare della flessibilità e della
negoziazione tra Paesi e Commissione. La prova? nonostante multiple
violazioni, nessun Paese ha mai pagato alcuna sanzione. Ma poi, che
senso avere multare un Paese che ha già problemi di bilancio? Già prima
del Covid la Commissione europea aveva avviato, nel febbraio 2020, un
dibattito pubblico sull'efficacia della sorveglianza economica. Adesso
il quadro è cambiato drammaticamente, basta guardare il salto del
debito pubblico: la media dei 19 Paesi dell'area euro passerà, dal 2019
al 2021, dal 72,3% all'87,6%”.
Basta però osservare la carta di mezza Europa su questa pagina per
capire che la Germania dopo l'unificazione del 1990, adottando una
politica che ha visto coincidere le pesanti iniziative NATO di
“annessione-liberazione” di molti paesi alla periferia dell'Unione
Sovietica ha consentito la creazione di un impero (reich?) economico
tedesco che ormai è il nucleo economico-politico dell'UE semplice o
allargata.
(...)
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GENERALESSE SENZA TRUPPA
Della seduta consigliare del 29 aprile 2021 non è stata pubblicata la
videoregistrazione perché in qualche parte qualche consigliere ha
violato il regolamento. Ovvio che a nessuno dei 12 intelligentissimi
consiglieri comunali non sia venuto MAI in mente di cancellare quei
pochi secondi di videoregistrazione dove qualcuno di loro viola il
mitico regolamento che…si sono approvati all'unanimità i consiglieri
stessi.
Del resto mica per caso siamo a Curno e quindi… il mondo gira al rovescio.
E così di quella seduta esistono solo i verbali ed ora – a distanza di
quasi cinque mesi viene pubblicata una delibera di consiglio comunale
del 13 luglio 2021 (n. 36 del 13 luglio '21) dove c'è la risposta orale
della sindaca a “delle interrogazioni che ha fatto mettere a
protocollo” la consigliera Carrara.
Argomento delle interrogazioni sarebbe la mancanza di personale in alcuni uffici comunali.
La sindaca risponde: Purtroppo per l'attuale normativa è possibile
sostituire eventuale personale che va via se si è all'interno di una
fascia determinata dal rapporto tra il valore delle spese del personale
e il valore delle entrate correnti ricorrenti: IMU, TARI, TASI, al
netto del fondo svalutazione crediti, che sia all'interno di una
determinata percentuale. Ci sono tre fasce: la fascia diciamo “bianca”:
quelli che non hanno problemi e quindi sono anche “sottodimensionati”
in teoria, per cui se qualcuno va via possono assumere; ci sono poi
quelli della fascia diciamo “grigia” che sono quelli che devono
dimostrare nel giro di 5 anni di rientrare all'interno della
percentuale della fascia bianca e ci sono quelli, per così dire “neri”
che non possono neanche ipotizzare di fare nulla. [NOTA: questa
distinzione per fasce è una invenzione della sindaca Gamba: non
c'è scritta nella legge]Ad oggi se si fa il valore del rapporto della
spesa del personale diviso il valore delle entrate correnti, dove non
si possono considerare ad esempio il recupero evasione IMU, evasione
TARI, non si possono considerare, ma non consideriamo nemmeno, ahimè
per il nostro comune la base dell'IMU che va direttamente allo stato,
se noi facciamo questo rapporto noi siamo nella fascia grigia. Quindi
dobbiamo riuscire a dimostrare che, o attraverso la diminuzione delle
spese del personale o all'aumento delle entrate rientriamo all'interno
della fascia che ci permetterà di assumere.
In buona sostanza la sindaca dice ma non può dire che (1)
il personale del comune è troppo anziano e quindi costoso e poco
professionalizzato tanto è vero che (2) la quantità di crediti non
riscossi (evasione IMU e TARI e multe stradali ) fanno si che il Comune
sia collocato tra quegli enti che rendono precaria la situazione verso
un potenziale dissesto nel caso aumentasse ancora il costo del
personale. La sindaca sottolinea come non sia possibile inserire tra le
entrate stabili l'IMU che va in massima parte allo Stato e di
conseguenza questa favorisce lo scivolamento del Comune tra gli enti
con bilancio potenzialmente in dissesto e pertanto non può assumere
personale nuovo.
Il personale degli enti locali essendo assunto per concorso (e
quindi automaticamente scelto clientelarmente dalla politica e dai
sindacati: basta vedere come sono composte le commissioni deputate alla
valutazione dei candidati) non può essere licenziato e pertanto questo
va in autogestione nel senso che diventa un elemento a se stante
rispetto all'andamento dei bisogni della popolazione.
La situazione cui è arrivato il Comune di Curno viene da lontano e in
particolare dai tempi del governo della Lega e del Centrodestra per cui
sostanzialmente oggi come oggi il Comune di Curno ha circa 300mila euro
di crediti non riscossi per l'IMU, circa 50mila euro di crediti
TASI cui bisogna aggiungere la TARI e le multe non riscosse (non siamo
riusciti a trovare le relative delibere). Stimiamo ci siano 800mila
euro da riscuotere. Oltre a un milione da chiedere a quei consiglieri
dc-pci-psi che votarono la «delibera Leggeri» che ci è costata un
sentenza pesantissima.
Contrariamente a quanto afferma la sindaca Gamba “il Sindaco specifica
che la parte urbanistica è coperta, è andato via il tecnico che si
occupa della manutenzione e dei lavori pubblici, poi la responsabile
c'è” a noi pare che sia l'ufficio con minori professionalità e
personale e soprattutto un ufficio dal quale più che … arrivare si
industriano a fuggire. Poi arriva il bello: “se però posiamo lo sguardo
sull'ufficio tecnico, e parliamo sulla polizia locale, perché non è
solo l'ufficio tecnico ma anche la polizia locale, secondo me nella
polizia locale dovremmo avere almeno due persone in più noi per come è
strutturato il nostro territorio”.
Che il Comune debba avere molti pizzardoni è encomiabile (danno
soprattutto sicurezza alle nonnine e generano entrate molto ben mirate)
però la sindaca Gamba dovrebbe fare una riflessione sulle ragioni per
cui NESSUNA grande opera pubblica del nostro Comune giunge a compimento
nei tempi previsti oltre al fatto che a opera compiuta – vedi nuova
Rodari- c'è sempre una coda di beghe legali per lavori fatti male.
Ci sono poi altre riflessioni da fare. La sindaca e la segretaria
comunale. Le gaffes inanellate dalla sindaca nella vicenda del CVI2
dimostrano che non ha le qualità relazionali necessarie per
fare il sindaco. E' anche il carattere dell'intera maggioranza
dominata dalle madamine di estrazione piccolo borghese, piuttosto
bullette. Quanto alla segretaria comunale noi restiamo del parere che è
una persona che proprio non capiamo cosa intenda dire quando parla.
Abbiamo rinunciato a parlarle per non litigare. Non abbiamo fatto il
classico ma l'italiano lo comprendiamo benissimo.
In buona sostanza a partire dal primo governo di centrosinistra della
sindaca Morelli la compagine politica e sociale che sostiene e vota
questa maggioranza non è stata in grado di strutturare il personale del
comune in maniera adeguata, pur tenendo conto delle ferree leggi
nazionali sul rientro del debito pubblico.
C'è poi la parte squisitamente politica. Se l'ufficio tecnico avesse
visto un netto ricambio dell'assessore di riferimento con la sua
dipartita (c'ha le zampe addosso da quasi trent'anni perché il
c.d. centrosinistra non ha nessuna alternativa o non la vuole
trovare... … il che è più probabile) e l'allontanamento di due
dirigenti la situazione non sarebbe ridotta ad… essere una stazione di
autobus. E dire che –meno male!- la ragioneria è finalmente in
mano molto professionali mentre appare ancora carente la parte
tributaria. Meno male anche lo spostamento dell'ex dirigente dei lavori
pubblici. Tutto arrivato comunque troppo tardi. Purtroppo il Comune non
è a metà del guado: è ancora troppo vicino alla sponda.
In compenso questo caos va a vantaggio della pletora di liberi
professionisti che a prezzacci prestano lo loro opera: speriamo che
abbiano sempre il metro lungo 100 centimetri.
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L'IMPERO TEDESCO DOPO MERKEL
Le elezioni tedesche interessano al resto d'Europa per via della
rigidità del patto di stabilità e crescita e dell'obbligo di contenere
il deficit entro il 3%. Figurarsi noi Italiani. Scrive l'ISPI che “Con
ogni probabilità il Consiglio approverà la proposta della Commissione
di tenere congelato il Patto ancora fino al 2022. Con il previsto
rimbalzo del Pil sembrerebbe che nel 2023 si possa tornare allo status
quo. Si ritornerà quindi allo stesso Patto?
Dopo oltre venti anni dall'entrata in vigore del Patto si sono
accumulate regole di politica fiscale basate su quattro diverse
variabili: deficit, debito, spesa e saldo del bilancio strutturale. Per
quest'ultimo è richiesto il calcolo del livello di Pil in una
situazione né di boom economico né di recessione; essendo questa
situazione del tutto teorica e non osservabile possono utilizzarsi
diverse metodologie come fanno, ad esempio, Commissione Europea, FMI e
OCSE. Tutta questa complessità trova forma nel vademecum al Patto che
la Commissione pubblica fin dal 2013: l'ultima edizione consta di ben
108 pagine dove l'oggettività iniziale, fonte di stupidità (Prodi
dixit), è stata sacrificata sull'altare della flessibilità e della
negoziazione tra Paesi e Commissione. La prova? nonostante multiple
violazioni, nessun Paese ha mai pagato alcuna sanzione. Ma poi, che
senso avere multare un Paese che ha già problemi di bilancio? Già prima
del Covid la Commissione europea aveva avviato, nel febbraio 2020, un
dibattito pubblico sull'efficacia della sorveglianza economica. Adesso
il quadro è cambiato drammaticamente, basta guardare il salto del
debito pubblico: la media dei 19 Paesi dell'area euro passerà, dal 2019
al 2021, dal 72,3% all'87,6%”.
Basta però osservare la carta di mezza Europa su questa pagina per
capire che la Germania dopo l'unificazione del 1990, adottando una
politica che ha visto coincidere le pesanti iniziative NATO di
“annessione-liberazione” di molti paesi alla periferia dell'Unione
Sovietica ha consentito la creazione di un impero (reich?) economico
tedesco che ormai è il nucleo economico-politico dell'UE semplice o
allargata.
Non si tratta solo di un impero economico che vede la Germania come
soggetto creativo e traente ma c'è la lingua tedesca (comunemente
conosciuta e parlata in gran parte degli stati satelliti) che lega e
salda l'insieme.
La Germania (ma non solo lei: pure molti industriali italiani) ha
tratto enormi vantaggi dalla creazione di questo impero prima di tutto
perché lo sviluppo industriale dei paesi via via “liberati dal giogo
sovietico” ed uniti all'UE è stato pagato dall'Europa e la poderosa
unione dei bassi salari, di sistemi di governo decisamente
autoritari e un welfare ancora modesto hanno consentito di spostare e
fare accumulare il profitto nella sola Germania.
Il messaggio trumpiamo all'Europa di aumentare le spese per la propria
partecipazione alla NATO è stato sostanzialmente accolto dai soli
paesi ex satelliti dell'URSS che hanno aggiornato i propri sistemi
d'arma con acquisti nell'Occidente. Alla fine sia Trump che il suo
successore Biden hanno “abbandonato” l'Europa al proprio destino dando
impulso all'AUKUS e al Quad nell'area cino-indiana.
Se poi ci aggiungiamo che gli USA sono ormai sostanzialmente autonomi
sotto il profilo energetico pure partecipando ancora a livello mondiale
al mercato dell'energia, noi Europei siamo legati al nordAfrica, al
Medio Oriente e soprattutto alla Russia. La Germania sopra tutti cui
arrivano “tubi da gas russo” sia da nord che da sud.
Sostanzialmente gli USA hanno deciso-compreso che l'Europa ha un
destino politico energetico del tutto diverso dal proprio e quindi
adesso tocca a lei –tocca a noi europei- modificare i nostri bilanci
tagliando welfare ed aumentando le spese militari perché –sia che si
crei un esercito europeo- sarà necessario che ciascun paese aumenti le
spese militari sia restando in ambito NATO sia creando qualcosa di
nuovo ed autonomo.
Il prossimo cancelliere tedesco – che vedremo all'opera non prima
dell'anno prossimo se non primavera 2022- non credo che porrà molta
attenzione al patto di stabilità in generale (che abbiano imparato che
la BCE può comprare debito pubblico alla grande?) piuttosto che ai
costi della transizione energetica ed alla questione della difesa
europea. Che finora viene intesa ancora con l'idea della guerra fredda.
Insomma la sfera del mondo si sta spaccando e rimettendo insieme.
L'Europa si allontana un po' dagli USA (oppure gli USA si allontanano
dall'Europa) mentre la Russia si rende necessariamente più vicina
all'Europa mentre il nord Africa e il Medio Oriente per adesso sono
abbandonati ancora al loro caos.
Forse adesso l'Europa e la Germania in primis debbono porsi l'obiettivo
di aggrappare la Russia a noi piuttosto che vederla solo come un pozzo
di gas. Sarà una bella battaglia con un Putin che può restare in
s ella fino al 2036. Sempre a Dio piacendo.
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FURBATE SINDACALI
Il Comune di Curno s'è fatto assegnare per 19 anni dall'Agenzia delle
Entrate “mq. 4.200 di area demaniale a titolo gratuito lungo ex alveo
fiume Brembo nel Comune di Curno per interventi di tutela,
valorizzazione e ripristino della connessione ecologica del fiume con
esclusivi interventi al patrimonio arboreo ed arbustivo” di sponda del
fiume Brembo a partire dalla foce del torrente Quisa nel fiume fino al
confine con Treviolo. Il patto siglato anche dalla Regione (nel
2017) consente come si legge nell'atto esclusivamente la manutenzione
del soprassuolo. Non ci vuole molto a comprendere che spalmando su una
lunghezza di 1200 mt una superficie di 4200 mq il Comune si ritrova in
mano una striscia di 3,5 mt di larghezza. Praticamente niente tenendo
conto che sulla base delle indicazioni topografiche inserite
nell'accordo, tutta l'area alle foce del Quisa dove scorrono due
dei suoi antichi letti, ha una dimensione di 15-17.000 mq.
Il Comune affida quindi a due scappati dalla lisciva (come al solito li
sceglie tra gli amici che si fanno pagare di meno) la redazione di un
“Piano di riqualificazione, gestione e manutenzione naturalistica delle
aree demaniali e della pista ciclopedonale lungo la sponda sinistra del
fiume Brembo”. Non si sa se il Comune abbia consegnato ai due
anche copia dell'accordo o meno e così si scopre che
il piano redatto dai due scappati dalla lisciva ipotizza niente meno
che il Comune vada a tagliare l'erba dei prati dei coltivatori
confinanti e – già che ci sono!- che rifacciano la pavimentazione
dei sentieri dentro il fiume esattamente com'è la pista
pedonale-ciclabile.
Del tutto casualmente proprio al di fuori dell'abitazione della sindaca
–abita a meno di 50 mt in linea d'aria- è previsto uno degli interventi
di “furto d'erba” travestito da sfalcio di manutenzione di area
demaniale PERO' non concessa al Comune.
Questo giochetto fa tornare in mente un altro fatto quando la
stessa sindaca era assessore allo sport e “non si accorse” che la
sua dirigente aveva allungato abusivamente di due anni la convenzione
Comune-Polisportiva. Per eminente interesse politico in danno dei
cittadini. Mettere il mondo davanti al fatto compiuto sfidando i
cittadini danneggiati a farci causa e confidando nella lunghezza
della giustizia così che la patata bollente sarà definita dopo cinque
lustri da chissà chi.
Come in tutti i progetti e le opere pubbliche a partire dalla
sindacatura Morelli poi a quella della Serra e adesso a quella della
Gamba contengono sempre degli aspetti politici che se uno li valuta non
comprende se sono piccole vendette verso gli avversari politici, delle
ambizioni frustate dopo cent'anni di professione oppure semplicemente
segno di maleducazione e offesa dei valori altrui. Vedi il
“trattamento” riservato dalla sindaca Gamba al GS Marigolda ed a
quel quartiere in generale oppure la decisione della sindaca Morelli di
costruire quell'aeroporto chiamato scuola Rodari.
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