A GUARDARE ALLE COLLINE  27SETTEMBRE 2021

























































Di cosa parliamo in questa pagina.






















GENERALESSE SENZA TRUPPA
Della seduta consigliare del 29 aprile 2021 non è stata pubblicata la videoregistrazione perché in qualche parte qualche consigliere ha violato il regolamento. Ovvio che a nessuno dei 12 intelligentissimi consiglieri comunali non sia venuto MAI in mente di cancellare quei pochi secondi di videoregistrazione dove qualcuno di loro viola il mitico regolamento che…si sono approvati all'unanimità i consiglieri stessi.
Del resto mica per caso siamo a Curno e quindi… il mondo gira al rovescio.
E così di quella seduta esistono solo i verbali ed ora – a distanza di quasi cinque mesi viene pubblicata una delibera di consiglio comunale del 13 luglio 2021 (n. 36 del 13 luglio '21) dove c'è la risposta orale della sindaca a “delle interrogazioni che ha fatto mettere a protocollo” la consigliera Carrara.
Argomento delle interrogazioni sarebbe la mancanza di personale in alcuni uffici comunali.
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L'IMPERO TEDESCO DOPO MERKEL
Le elezioni tedesche interessano al resto d'Europa per via della rigidità del patto di stabilità e crescita e dell'obbligo di contenere il deficit entro il 3%. Figurarsi noi Italiani. Scrive l'ISPI che “Con ogni probabilità il Consiglio approverà la proposta della Commissione di tenere congelato il Patto ancora fino al 2022. Con il previsto rimbalzo del Pil sembrerebbe che nel 2023 si possa tornare allo status quo. Si ritornerà quindi allo stesso Patto?
Dopo oltre venti anni dall'entrata in vigore del Patto si sono accumulate regole di politica fiscale basate su quattro diverse variabili: deficit, debito, spesa e saldo del bilancio strutturale. Per quest'ultimo è richiesto il calcolo del livello di Pil in una situazione né di boom economico né di recessione; essendo questa situazione del tutto teorica e non osservabile possono utilizzarsi diverse metodologie come fanno, ad esempio, Commissione Europea, FMI e OCSE. Tutta questa complessità trova forma nel vademecum al Patto che la Commissione pubblica fin dal 2013: l'ultima edizione consta di ben 108 pagine dove l'oggettività iniziale, fonte di stupidità (Prodi dixit), è stata sacrificata sull'altare della flessibilità e della negoziazione tra Paesi e Commissione. La prova? nonostante multiple violazioni, nessun Paese ha mai pagato alcuna sanzione. Ma poi, che senso avere multare un Paese che ha già problemi di bilancio? Già prima del Covid la Commissione europea aveva avviato, nel febbraio 2020, un dibattito pubblico sull'efficacia della sorveglianza economica. Adesso il quadro è cambiato drammaticamente, basta guardare il salto del debito pubblico: la media dei 19 Paesi dell'area euro passerà, dal 2019 al 2021, dal 72,3% all'87,6%”.
Basta però osservare la carta di mezza Europa su questa pagina per capire che la Germania dopo l'unificazione del 1990, adottando una politica che ha visto coincidere le pesanti iniziative NATO di “annessione-liberazione” di molti paesi alla periferia dell'Unione Sovietica ha consentito la creazione di un impero (reich?) economico tedesco che ormai è il nucleo economico-politico dell'UE semplice o allargata.
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le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!


























PER VEDERLA 1:1












































































































































































































GENERALESSE SENZA TRUPPA
Della seduta consigliare del 29 aprile 2021 non è stata pubblicata la videoregistrazione perché in qualche parte qualche consigliere ha violato il regolamento. Ovvio che a nessuno dei 12 intelligentissimi consiglieri comunali non sia venuto MAI in mente di cancellare quei pochi secondi di videoregistrazione dove qualcuno di loro viola il mitico regolamento che…si sono approvati all'unanimità i consiglieri stessi.
Del resto mica per caso siamo a Curno e quindi… il mondo gira al rovescio.
E così di quella seduta esistono solo i verbali ed ora – a distanza di quasi cinque mesi viene pubblicata una delibera di consiglio comunale del 13 luglio 2021 (n. 36 del 13 luglio '21) dove c'è la risposta orale della sindaca a “delle interrogazioni che ha fatto mettere a protocollo” la consigliera Carrara.
Argomento delle interrogazioni sarebbe la mancanza di personale in alcuni uffici comunali.
La sindaca risponde: Purtroppo per l'attuale normativa è possibile sostituire eventuale personale che va via se si è all'interno di una fascia determinata dal rapporto tra il valore delle spese del personale e il valore delle entrate correnti ricorrenti: IMU, TARI, TASI, al netto del fondo svalutazione crediti, che sia all'interno di una determinata percentuale. Ci sono tre fasce: la fascia diciamo “bianca”: quelli che non hanno problemi e quindi sono anche “sottodimensionati” in teoria, per cui se qualcuno va via possono assumere; ci sono poi quelli della fascia diciamo “grigia” che sono quelli che devono dimostrare nel giro di 5 anni di rientrare all'interno della percentuale della fascia bianca e ci sono quelli, per così dire “neri” che non possono neanche ipotizzare di fare nulla. [NOTA: questa distinzione per fasce  è una invenzione della sindaca Gamba: non c'è scritta nella legge]Ad oggi se si fa il valore del rapporto della spesa del personale diviso il valore delle entrate correnti, dove non si possono considerare ad esempio il recupero evasione IMU, evasione TARI, non si possono considerare, ma non consideriamo nemmeno, ahimè per il nostro comune la base dell'IMU che va direttamente allo stato, se noi facciamo questo rapporto noi siamo nella fascia grigia. Quindi dobbiamo riuscire a dimostrare che, o attraverso la diminuzione delle spese del personale o all'aumento delle entrate rientriamo all'interno della fascia che ci permetterà di assumere.
In buona sostanza la sindaca  dice ma non può dire che (1) il  personale del comune è troppo anziano e quindi costoso e poco professionalizzato tanto è vero che (2) la quantità di crediti non riscossi (evasione IMU e TARI e multe stradali ) fanno si che il Comune sia collocato tra quegli enti che rendono precaria la situazione verso un potenziale dissesto nel caso aumentasse ancora il costo del personale. La sindaca sottolinea come non sia possibile inserire tra le entrate stabili l'IMU che va in massima parte allo Stato e di conseguenza questa favorisce lo scivolamento del Comune tra gli enti con bilancio potenzialmente in dissesto e pertanto non può assumere personale nuovo.
Il personale degli enti locali essendo assunto per  concorso (e quindi automaticamente scelto clientelarmente dalla politica e dai sindacati: basta vedere come sono composte le commissioni deputate alla valutazione dei candidati) non può essere licenziato e pertanto questo va in autogestione nel senso che diventa un elemento a se stante rispetto all'andamento dei bisogni della popolazione.
La situazione cui è arrivato il Comune di Curno viene da lontano e in particolare dai tempi del governo della Lega e del Centrodestra per cui sostanzialmente oggi come oggi il Comune di Curno ha circa 300mila euro di crediti non riscossi per l'IMU,  circa 50mila euro di crediti TASI cui bisogna aggiungere la TARI e le multe non riscosse (non siamo riusciti a trovare le relative delibere). Stimiamo ci siano 800mila euro da riscuotere. Oltre a un milione da chiedere a quei consiglieri dc-pci-psi che votarono la «delibera  Leggeri» che ci è costata un sentenza pesantissima.
Contrariamente a quanto afferma la sindaca Gamba “il Sindaco specifica che la parte urbanistica è coperta, è andato via il tecnico che si occupa della manutenzione e dei lavori pubblici, poi la responsabile c'è” a noi pare che sia l'ufficio con minori professionalità e personale e soprattutto un ufficio dal quale più che … arrivare si industriano a fuggire. Poi arriva il bello: “se però posiamo lo sguardo sull'ufficio tecnico, e parliamo sulla polizia locale, perché non è solo l'ufficio tecnico ma anche la polizia locale, secondo me nella polizia locale dovremmo avere almeno due persone in più noi per come è strutturato il nostro territorio”.
Che il Comune debba avere molti pizzardoni è encomiabile (danno soprattutto sicurezza alle nonnine e generano entrate molto ben mirate) però la sindaca Gamba dovrebbe fare una riflessione sulle ragioni per cui NESSUNA grande opera pubblica del nostro Comune giunge a compimento nei tempi previsti oltre al fatto che a opera compiuta – vedi nuova Rodari- c'è sempre una coda di beghe legali per lavori fatti male.
Ci sono poi altre riflessioni da fare. La sindaca e la segretaria comunale. Le gaffes inanellate dalla sindaca nella vicenda del CVI2 dimostrano  che non ha le qualità relazionali necessarie  per fare il sindaco. E' anche il carattere dell'intera maggioranza  dominata dalle madamine di estrazione piccolo borghese, piuttosto bullette. Quanto alla segretaria comunale noi restiamo del parere che è una persona che proprio non capiamo cosa intenda dire quando parla. Abbiamo rinunciato a parlarle per non litigare. Non abbiamo fatto il classico ma l'italiano lo comprendiamo benissimo.

In buona sostanza a partire dal primo governo di centrosinistra della sindaca Morelli la compagine politica e sociale che sostiene e vota questa maggioranza non è stata in grado di strutturare il personale del comune in maniera adeguata, pur tenendo conto delle ferree leggi nazionali sul rientro del debito pubblico.

C'è poi la parte squisitamente politica. Se l'ufficio tecnico avesse visto un  netto ricambio dell'assessore di riferimento con la sua dipartita (c'ha le zampe addosso da quasi trent'anni perché il  c.d. centrosinistra non ha nessuna alternativa o non la vuole trovare... … il che è più probabile)  e l'allontanamento di due dirigenti la situazione non sarebbe ridotta ad… essere una stazione di autobus. E dire che –meno male!-  la ragioneria è finalmente in mano molto professionali mentre appare ancora carente la parte tributaria. Meno male anche lo spostamento dell'ex dirigente dei lavori pubblici. Tutto arrivato comunque troppo tardi. Purtroppo il Comune non è a metà del guado: è ancora troppo vicino alla sponda.
In compenso questo caos va a vantaggio della pletora di liberi professionisti che a prezzacci prestano lo loro opera: speriamo che abbiano sempre il metro lungo 100 centimetri.


L'IMPERO TEDESCO DOPO MERKEL
Le elezioni tedesche interessano al resto d'Europa per via della rigidità del patto di stabilità e crescita e dell'obbligo di contenere il deficit entro il 3%. Figurarsi noi Italiani. Scrive l'ISPI che “Con ogni probabilità il Consiglio approverà la proposta della Commissione di tenere congelato il Patto ancora fino al 2022. Con il previsto rimbalzo del Pil sembrerebbe che nel 2023 si possa tornare allo status quo. Si ritornerà quindi allo stesso Patto?
Dopo oltre venti anni dall'entrata in vigore del Patto si sono accumulate regole di politica fiscale basate su quattro diverse variabili: deficit, debito, spesa e saldo del bilancio strutturale. Per quest'ultimo è richiesto il calcolo del livello di Pil in una situazione né di boom economico né di recessione; essendo questa situazione del tutto teorica e non osservabile possono utilizzarsi diverse metodologie come fanno, ad esempio, Commissione Europea, FMI e OCSE. Tutta questa complessità trova forma nel vademecum al Patto che la Commissione pubblica fin dal 2013: l'ultima edizione consta di ben 108 pagine dove l'oggettività iniziale, fonte di stupidità (Prodi dixit), è stata sacrificata sull'altare della flessibilità e della negoziazione tra Paesi e Commissione. La prova? nonostante multiple violazioni, nessun Paese ha mai pagato alcuna sanzione. Ma poi, che senso avere multare un Paese che ha già problemi di bilancio? Già prima del Covid la Commissione europea aveva avviato, nel febbraio 2020, un dibattito pubblico sull'efficacia della sorveglianza economica. Adesso il quadro è cambiato drammaticamente, basta guardare il salto del debito pubblico: la media dei 19 Paesi dell'area euro passerà, dal 2019 al 2021, dal 72,3% all'87,6%”.
Basta però osservare la carta di mezza Europa su questa pagina per capire che la Germania dopo l'unificazione del 1990, adottando una politica che ha visto coincidere le pesanti iniziative NATO di “annessione-liberazione” di molti paesi alla periferia dell'Unione Sovietica ha consentito la creazione di un impero (reich?) economico tedesco che ormai è il nucleo economico-politico dell'UE semplice o allargata.
Non si tratta solo di un impero economico che vede la Germania come soggetto creativo e traente ma c'è la lingua tedesca (comunemente  conosciuta e parlata in gran parte degli stati satelliti) che lega e salda l'insieme.
La Germania (ma non solo lei: pure molti industriali italiani) ha tratto enormi vantaggi dalla creazione di questo impero prima di tutto perché lo sviluppo industriale dei paesi via via “liberati dal giogo sovietico” ed uniti all'UE è stato pagato dall'Europa e la poderosa unione dei bassi salari, di  sistemi di governo decisamente autoritari e un welfare ancora modesto hanno consentito di spostare e fare accumulare il profitto nella sola Germania.
Il messaggio trumpiamo all'Europa di aumentare le spese per la propria partecipazione alla NATO è stato sostanzialmente accolto  dai soli paesi ex satelliti dell'URSS che hanno aggiornato i propri sistemi d'arma con acquisti nell'Occidente. Alla fine sia Trump che il suo successore Biden hanno “abbandonato” l'Europa al proprio destino dando impulso all'AUKUS e al Quad nell'area cino-indiana.
Se poi ci aggiungiamo che gli USA sono ormai sostanzialmente autonomi sotto il profilo energetico pure partecipando ancora a livello mondiale al mercato dell'energia, noi Europei siamo legati al nordAfrica, al Medio Oriente e soprattutto alla Russia. La Germania sopra tutti cui arrivano “tubi da gas russo” sia da nord che da sud.
Sostanzialmente gli USA hanno deciso-compreso che l'Europa ha un destino politico energetico del tutto diverso dal proprio e quindi adesso tocca a lei –tocca a noi europei- modificare i nostri bilanci tagliando welfare ed aumentando le spese militari perché –sia che si crei un esercito europeo- sarà necessario che ciascun paese aumenti le spese militari sia restando in ambito NATO sia creando qualcosa di nuovo ed autonomo.
Il prossimo cancelliere tedesco – che vedremo all'opera non prima dell'anno prossimo se non primavera 2022- non credo che porrà molta attenzione al patto di stabilità in generale (che abbiano imparato che la BCE può comprare debito pubblico alla grande?) piuttosto che ai costi della transizione energetica ed alla questione della difesa europea. Che finora viene intesa ancora con l'idea della guerra fredda.
Insomma la sfera del mondo si sta spaccando e rimettendo insieme. L'Europa si allontana un po' dagli USA (oppure gli USA si allontanano dall'Europa) mentre la Russia si rende necessariamente più vicina all'Europa mentre il nord Africa e il Medio Oriente per adesso sono abbandonati ancora al loro caos.
Forse adesso l'Europa e la Germania in primis debbono porsi l'obiettivo di aggrappare la Russia a noi piuttosto che vederla solo come un pozzo di gas. Sarà una bella battaglia con un Putin  che può restare in s ella  fino al 2036. Sempre a Dio piacendo.

FURBATE SINDACALI
Il Comune di Curno s'è fatto assegnare per 19 anni dall'Agenzia delle Entrate “mq. 4.200 di area demaniale a titolo gratuito lungo ex alveo fiume Brembo nel Comune di Curno per interventi di tutela, valorizzazione e ripristino della connessione ecologica del fiume con esclusivi interventi al patrimonio arboreo ed arbustivo” di sponda del fiume Brembo a partire dalla foce del torrente Quisa nel fiume fino al confine con Treviolo. Il patto siglato anche dalla Regione  (nel 2017) consente come si legge nell'atto esclusivamente la manutenzione del soprassuolo. Non ci vuole molto a comprendere che spalmando su una lunghezza di 1200 mt una superficie di 4200 mq il Comune si ritrova in mano una striscia di 3,5 mt di larghezza. Praticamente niente tenendo conto che sulla base delle indicazioni topografiche inserite nell'accordo,  tutta l'area alle foce del Quisa dove scorrono due dei suoi antichi letti, ha una dimensione di 15-17.000 mq.
Il Comune affida quindi a due scappati dalla lisciva (come al solito li sceglie tra gli amici che si fanno pagare di meno) la redazione di un “Piano di riqualificazione, gestione e manutenzione naturalistica delle aree demaniali e della pista ciclopedonale lungo la sponda sinistra del fiume Brembo”. Non si sa se il Comune abbia consegnato ai due anche  copia dell'accordo o meno  e così si scopre che  il piano redatto dai due scappati dalla lisciva ipotizza niente meno che il Comune  vada a tagliare l'erba dei prati dei coltivatori confinanti e – già che ci sono!-  che rifacciano la pavimentazione dei sentieri  dentro il fiume esattamente com'è la pista pedonale-ciclabile.
Del tutto casualmente proprio al di fuori dell'abitazione della sindaca –abita a meno di 50 mt in linea d'aria- è previsto uno degli interventi di  “furto d'erba” travestito da sfalcio di manutenzione di area demaniale PERO' non concessa al Comune.
Questo giochetto  fa tornare in mente un altro fatto quando la stessa sindaca era assessore allo sport e “non si accorse” che la  sua dirigente aveva allungato abusivamente di due anni la convenzione Comune-Polisportiva. Per eminente interesse politico in danno dei cittadini. Mettere il mondo davanti al fatto compiuto sfidando i cittadini danneggiati a farci causa e confidando  nella lunghezza della giustizia così che la patata bollente sarà definita dopo cinque lustri da chissà chi.
Come in tutti i progetti e le opere pubbliche a partire dalla sindacatura Morelli poi a quella della Serra e adesso a quella della Gamba contengono sempre degli aspetti politici che se uno li valuta non comprende se sono piccole vendette verso gli avversari politici, delle ambizioni frustate dopo cent'anni di professione oppure semplicemente segno di maleducazione e offesa dei valori altrui. Vedi il “trattamento” riservato dalla sindaca Gamba  al GS Marigolda ed a quel quartiere in generale oppure la decisione della sindaca Morelli di costruire quell'aeroporto chiamato scuola Rodari.