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LE CINQUE FOTO AL CENTRO PAGINA
Mettiamo in fila queste cinque immagini di fine agosto 2021. La prima è
stata scattata in Colle Aperto di Bergamo e ritrae un ragazzo seduto
dentro l'aiuola davanti al parcheggio disabili mentre sta selezionando
e mangiando la frutta che è stata abbandonata nelle cassette per terra
dopo il mercato di venerdì u.s.. Normalmente il mercato del venerdi in
Città Alta si svolge in Piazza Mascheroni (ci sono 3-4 banchetti:
frutta, formaggi, scarpe) ma stavolta c'era in corso l'allestimento
del Food Film Festival (un'invenzione del capogruppo della lista Gori
nonché proprietario del ristorante Mimmo) e quindi l'unica bancarella
che s'è presentata é stata posata in Colle Aperto. La bancarelle
abbandonano per terra i resti della loro attività perché arriva
l'autocarro della nettezza urbana a raccogliere. Il fruttivendolo aveva
abbandonato delle pesche mele pere non proprio ben messe e questo
ragazzo – vent'anni, una piccola sacca flacca in spalla, braghe al 3/4
ed a piedi nudi- quando è sceso dall'autobus ed ha visto l'autocarro
del fruttivendolo gli si è diretto addosso. Senza coltello s'è messo a
mangiare la frutta abbandonata pulendo le parti marce con le dita.
Quando abbiamo visto il tipo seduto nell'aiuola non pensavamo che
stesse mangiando la frutta scartata. Ci siamo alzati e siamo andati
presso di lui e abbiamo parlato. Ci ha detto di essere romano e di
essere in giro. In giro: chissà. Messo com'era, era messo male,
magrissimo cogli occhi infossati. L'abbiamo portato al Circolino e gli
abbiamo pagato un pranzo. Ha detto che l'avrebbe preso la sera. Sperem.
(...)
IL MEGA PIANO SCUOLA PURAMENTE ELETTORALE
Un consiglio comunale palesemente annoiato e deluso ha approvato
all'unanimità il Piano del Diritto allo Studio 2021-2022 che prevede
una spesa di 757mila euro rispetto ai 630mila dell'anno scorso (neanche
tutti spesi per via del caos pandemico). Fatto 100 l'ammontare del PdS
degli anni 2018-2019 la spesa è salita a 112 nell'anno successivo
2019-2020, é salita a 118 nel 2020-2021 e quest'anno arriva al 141% per
il 2021-2022 corrispondente a 757.122 euro.
Chi immaginasse una crescita della popolazione studentesca
corrispondente: +41% sbaglia di grosso visto che è diminuita (ma nel
PdS non ci sono i numeri relativi agli anni passati) salvo un aumento
di 4 unità dei bambini disabili che dovrebbero avere raggiunto le 27
unità tra curnesi ed esterni. Alla Rodari ci dovrebbero essere 13
disabili di cui 6 residenti in paese e 7 da fuori paese. In quella di
via Emilia ci dovrebbe essere un solo disabile residente a Curno mentre
nella scuola Pascoli ci sono 13 disabili di cui 8 residenti e 5 non
curnesi. Questi hanno bisogno di 18.500 ore di intervento di personale
specializzato per una spesa capitaria sui 12mila euro. Ma attenzione
perché in questo caso la media va presa con le pinze in quanto è del
tutto inattendibile.
(...)
LA BUGIA DI CONTI SUL CVI2
Scrivevamo sulla pagina 1345 di questo blog il 24 aprile 2021 (le date
sono importanti) che ” da un mese in qua i lavori di ristrutturazione
del CVI2 alla Marigol da sono fermi. E in corso un contrasto tra il
Comu ne e l'Impresa esecutrice perché la situazione rinvenuta dall'im
presa sotto il campo (quello di calcio) non corrisponde a quanto
contenuto nel computo metrico estimativo del progetto mandato in
appalto”.
Un mese dopo nella seduta del consiglio comunale del 29 maggio 2021 il
vicesindaco Conti in merito dei ritardi dei lavori del CVI2
rispondendo a una interrogazione della minoranza: »il RUP non ha ad
oggi rilevato errori progettuali peraltro il progetto esecutivo è stato
oggetto di validazione con atto prot. 6054 del 18.4.2019 a firma
dell'allora RUP con la collaborazione dei tecnici Ing. Carlo Manaresi e
Perito Tecnico Ernesto Stella».
Passano neanche dieci giorni dalla seduta del 29-05-2021 quando con
determinazione n. 225 del 10-06-2021 a cura della responsabile settore
lavori pubblici viene approvata una variante in corso d'opera per i
lavori di manutenzione straordinaria centro vivere insieme 2 che
prevede 87.652 euro di maggiori costi rispetto ai 549.551,41 per i
lavori a contratto.
Sostanzialmente la maggior parte dell'aumento dei costi deriva dalle
ragioni che avevamo indicato: rifacimento del fondo el campo,
dell'impianto elettrico e dei serramenti dei locali.
(...)
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LE CINQUE FOTO ALC ENTRO PAGINA
Mettiamo in fila queste cinque immagini di fine agosto 2021. La prima è
stata scattata in Colle Aperto di Bergamo e ritrae un ragazzo seduto
dentro l'aiuola davanti al parcheggio disabili mentre sta selezionando
e mangiando la frutta che è stata abbandonata nelle cassette per terra
dopo il mercato di venerdì u.s.. Normalmente il mercato del venerdi in
Città Alta si svolge in Piazza Mascheroni (ci sono 3-4 banchetti:
frutta, formaggi, scarpe) ma stavolta c'era in corso
l'allestimento del Food Film Festival (un'invenzione del capogruppo
della lista Gori nonché proprietario del ristorante Mimmo) e quindi
l'unica bancarella che s'è presentata é stata posata in Colle
Aperto. La bancarelle abbandonano per terra i resti della loro attività
perché arriva l'autocarro della nettezza urbana a raccogliere. Il
fruttivendolo aveva abbandonato delle pesche mele pere non
proprio ben messe e questo ragazzo – vent'anni, una piccola sacca
flacca in spalla, braghe al 3/4 ed a piedi nudi- quando è sceso
dall'autobus ed ha visto l'autocarro del fruttivendolo gli si è diretto
addosso. Senza coltello s'è messo a mangiare la frutta abbandonata
pulendo le parti marce con le dita.
Quando abbiamo visto il tipo seduto nell'aiuola non pensavamo che
stesse mangiando la frutta scartata. Ci siamo alzati e siamo andati
presso di lui e abbiamo parlato. Ci ha detto di essere romano e di
essere in giro. In giro: chissà. Messo com'era, era messo male,
magrissimo cogli occhi infossati. L'abbiamo portato al Circolino e gli
abbiamo pagato un pranzo. Ha detto che l'avrebbe preso la sera. Sperem.
Sempre in Colle Aperto nonostante le mezze distruzioni-riparazioni
eseguite dall'ass. Brem billa con la mitica “fontanella pendente”
[risposta: “non tocca al Comune raddrizzarla perché è di proprietà di
A2A”] la vedovella è un punto di rifornimento privilegiato di ciclisti
e turisti. Mentre di fronte un ragazzo di vent'anni si ciba della
frutta abbandonata, li circolano ciclisti attempati e non con bici
anche di 3,4,5,6,7,8,9,10mila euro.
La ragazza che vedete è una marines -si chiamava Nikol Gee-
all'aeroporto di Kabul con in braccio una bambina in bavaglino e
pigiama che i genitori le hanno dato perché sia portata fuori
dall'Afganistan. Nikol è una delle due vittime del primo attentato
dell'ISIS dopo la ri-presa dei talebani di Kabul. Ventitreenne di
Roseville, California, Gee è una delle due donne tra i 13 caduti
americani.
Il rogo delle facciate del mega condominio –“era il grattacielo più
elegante ed esclusivo del Vigentino”- ridotto a una torcia
incandescente perché costruite di materiali non ignifughi è il simbolo
dell'Italia liberata da lacci e lacciuoli come voleva la modernità
italiota che s'è gettata addosso –ed è ficcata ancora e vuole ripetersi
per altri due anni- ad azzannare il 110%. E' il simbolo della Milano
(ma anche del resto d'Italia) dei primi venti anni post duemila. Il
simbolo dell'Italia che cresce meglio della Germania post pandemia. I
pannelli incendiatisi sarebbero di invenzione svizzera tanto per non
scordarsi ma è probabile che siano stati prodotti in Italia. Dei tre
modelli quello che è andato a fuoco era il più economico imbottito da
“un nucleo di sostanze minerali difficilmente infiammabili o
ignifughe“. La frase l'hanno scritta male oppure confessano che
potevano incendiarsi e bruciare.
Oggi si scopre che i pannelli non sono della ditta svizzera ma
“qualcosa di similare” com'é scritto nel contratto di fornitura. Cioè
un prodotto taroccato anche se in vendita lecitamente: purtroppo però
brucia come un foglio di carta. Di materiali simili taroccati (costano
1/ dell'originale) ce ne sono in vendita decine e li trovi sotto i
tetti di moltissime abitazioni.
Il condominio era una bel parallelepipedo verticale senza infamia e
senza lode, sicuramente ben costruito dal punto di vista strutturale,
qualità dell'esecuzione e dei materiali impiegati salvo che poi la
proprietà ha avuto l'idea di rivestirlo di questa pannellatura per
dargli una forma più attraente. Di una nave con due vele al vento. Per
vendere meglio quel cuneo di 54 mt piantato in mezzo a nanerottoli.
Così i progettisti hanno ideato una intelaiatura a forma ovale per
reggere questi pannelli.
Noi siamo convinti che l'imbottitura di quei pannelli fosse tutt'altro
che materiale ignifugo o difficilmente infiammabile visto che bruciando
si staccavano come lembi di pelle crollando a terra.
Qui siamo nel più classico caso dove dal punto di vista
ingegneristico e burocratico tutte ma proprio tutte le carte che
certificano quei pannelli sono regolari (nel senso indicato dal
produttore…) mentre concretamente –magari sono un prodotto tarocco
rispetto all'originale… chissà?- sono tutt'altra cosa. Tutte le
carte a posto e niente in ordine insomma: la modernità italiota priva
di lacci e lacciuoli. Che non esistono nemmeno dal momento che non c'è
una norma tecnica che indica come dove quando si possono usare
quei pannelli.
Il tutto ovviamente certificato solo dal progettista e dal
direttore dei lavori sulla scorta della documentazione fornita dal
produttore ma senza che il Comune sia andato sul cantiere a verificare
se davvero le cose stavano come scritto sulla carta. I Comuni questi
controlli non li eseguono: per liberarsi di lacci e lacciuoli e per
liberare progettisti e immobiliari di lacci e lacciuoli.
Ma quel palazzo rivestito di pannelli per dargli una forma differente
rispetto al reale è il simbolo del milanese imbruttito il quale alterna
senza vergognarsi le scarpe taroccate comprate dal marocchino a quelle
comprate a 1000 euro in corso Vittorio Emanuele. Disinvolto il milanese
imbruttito. Non mi ha stupito che vi abitasse Mahmood e li vicino
Morgan. Sono i ghetti da 8mila euro al metro quadrato.
Ecco: questi primi venti anni del duemila si reggono sull'acido
jaluronico esattamente come sui pannelli che danno un'altra forma alla
facciata piatta di un cuneo di cemento. Si reggono sulle carte tutte
belle ed a posto, in ordine, perfette perfettine. Salvo che poi nel
reale c'è tanta merda.
Per fortuna non c'è scappato neanche un ferito. Più della metà degli
inquilini erano in ferie e quei pochi che c'erano col passaparola
digital-condominale se la sono svignata mettendosi in salvo.
Salvi perfino gatti e cagnolini: meno male. L'Italia politicamente
corretta lo esige. Figurarsi se il progettista di quelle opere
incendiate ha un'assicurazione che copre i danni su su fino alla
Alucobond. Ne verrà fuori una serie di processoni che dureranno
cent'anni. Forse più del palazzone.
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IL MEGA PIANO SCUOLA PURAMENTE ELETTORALE
Un consiglio comunale palesemente annoiato e deluso ha approvato
all'unanimità il Piano del Diritto allo Studio 2021-2022 che prevede
una spesa di 757mila euro rispetto ai 630mila dell'anno scorso (neanche
tutti spesi per via del caos pandemico). Fatto 100 l'ammontare del PdS
degli anni 2018-2019 la spesa è salita a 112 nell'anno successivo
2019-2020, é salita a 118 nel 2020-2021 e quest'anno arriva al 141% per
il 2021-2022 corrispondente a 757.122 euro.
Chi immaginasse una crescita della popolazione studentesca
corrispondente: +41% sbaglia di grosso visto che è diminuita (ma
nel PdS non ci sono i numeri relativi agli anni passati) salvo un
aumento di 4 unità dei bambini disabili che dovrebbero avere raggiunto
le 27 unità tra curnesi ed esterni. Alla Rodari ci dovrebbero essere 13
disabili di cui 6 residenti in paese e 7 da fuori paese. In quella di
via Emilia ci dovrebbe essere un solo disabile residente a Curno mentre
nella scuola Pascoli ci sono 13 disabili di cui 8 residenti e 5 non
curnesi. Questi hanno bisogno di 18.500 ore di intervento di personale
specializzato per una spesa capitaria sui 12mila euro. Ma attenzione
perché in questo caso la media va presa con le pinze in quanto è del
tutto inattendibile.
Ne il Comune ne la Scuola hanno compreso le mille ragioni per cui nella
scuola primaria alloggiata nella mitica Nuova Rodari che vorrebbe
essere il “gioiello” dell'ex sindaca Serra – quindi si parla di Curno
centro- li avverrà che da tre prime classi quest'anno ce ne sarà
una sola. Nella scuola di via Emilia c'era una prima classe e ne resta
ancora una. Nella new Rodari da tre classi prime si scende a una.
Il Comune si dette da fare proponendo ai genitori della scuola un
questionario per conoscere le cause dell'abbandono ma pare che abbiano
risposto solo 38 persone e quindi il valore dell'insieme resta
piuttosto labile.
Intanto la dirigente dell'istituto comprensivo è cambiata e parrebbe
ascoltando l'assessora Rota che il Comune sia riuscito a fare partire
un tavolo di confronto sul tema della fuga dalla scuola ma “sembra che”
l'opposizione maggiore stia nel corpo docente vista l'insistenza
seguita dall'assessora nel sottolineare che spetterà alla nuova
dirigente scolastica convincere il corpo insegnante di arrivare –almeno
per l'anno 2022-2023- di un altro pomeriggio (da due a tre).
A questo punto della discussione è intervenuta la sindaca la quale ha
manifestato il proprio parere (personale) che spiega la fuga degli
alunni dalla new Rodari dal fatto che la decisione di abolire il tempo
pieno sia avvenuto senza un serrato confronto del corpo
docente con i genitori, ragione per cui questi ultimi hanno perduto
fiducia nell'istituzione e quindi hanno cercato altre soluzioni
scolastiche per i propri figli.
[Un inciso: come mai la sindaca pare avere compreso questa lezione nel
caso della scuola e non l'ha compreso nel caso del Gs Marigolda-CVI2?].
L'assessora Rota ha anche sottolineato come l'iscrizione alla
scuola dipenda anche dalla qualità dell'offerta formativa proposta
dalla new Rodari che pare- dai pochi risultati acquisti dai
questionari- dipenda appunto da una certa “povertà schematicità
vecchiaia” dell'offerta proposta dalla Rodari rispeto a quanto pensano
di avere trovato gli alunni che vi sono approdati abbandonando Curno.
Insomma non c'è che da piangere sul latte versato dopo i
danni che la vecchia dirigente –da molti ritenuto assai vicina al
centrodestra- ha inflitto al mondo della scuola curnese in combutta con
un corpo docente ormai in massima parte dedito alla difesa corporativa
dei propri diritti ed a una sodo menefreghismo verso
l'istituzione nell'insieme. Ma questo è un fatto nazionale. Del
resto non poteva che essere così dal momento che il Comune solo per un
fatto politico DOVEVA mettere in atto delle azioni preventive quando
vide il cambio della direzione perché questa avrebbe condotto una
campagna di riduzione della scuola pubblica.
Il fatto è che quando una maggioranza rifiuta o fa finta di non
volere fare politica, accade sempre che la politica alla fine
vince la partita e in questo caso il danno lo pagano i curnesi sia
attraverso una spesa maldistribuita e un servizio reso di bassa qualità
rispetto al circondario.
Comunque dentro l'enorme e folle cifra di 757mila euro del PdS
c'è da dire che oltre la metà viene assorbito dall'intervento socio
educativo che vede coinvolti 37 bambini (il 5/1000 della
popolazione?) .
Che dire di questo PdS?. Che è un altro lancio elettorale della sindaca
Gamba la quale sbatterà in faccia ai Curnesi nella prossima campagna
questa enorme cifra che –badate bene- solo per una piccola parte in
fondo serve davvero ai bambini curnesi infatti il 42,2% se ne va
altrove a frequentare le elementari. Gran parte di questa cifra va in
tasca a dei soggetti privati che sostanzialmente fanno un servizio –
non si sa bene quanto qualificato visto che NON ha alcuna
certificazione indipendente, specie quello per i disabili- per il
Comune. Noi siamo convinti che questa enorme spesa sia una deriva
modello formigoniano che serve ad alimentare una qualche forma di
estesa occupazione precaria (i soggetti che danno il servizio al comune
sono in gran parte onlus e coop e sappiamo bene come funzionano i
contratti da quelle parti) che costituisce il serbatoio di voti per i
partiti maggiori con le mani in pasta: lega e pd.
Bisogna dire con nettezza che il Comune di Curno NON può subire questo
sacco delle risorse quando sostanzialmente non c'è una scuola della
qualità attesa dai genitori e non c'è nemmeno un controllo qualità
indipendente sul servizio reso. Furbi questi NEO-formigoniani: hanno
privatizzato la scuola come fosse un'azienda ma hanno dimenticato che
nelle aziende (SERIE) che un controllo qualità. Non può un Comune
spendere 757mila euro per dare lavoro di chissà quale qualità a del
personale assunto secondo criteri privatistici che vanno a
vantaggio di soli 467 cittadini curnesi su 700 aventi diritto mentre
NON ESISTE un euro di spesa per un programma-progetto destinato agli
adulti. Non può un Comune trasformare la biblioteca nell'ufficio
prenotazioni impianti e sevizi sportivi.
Prima di tutto va messo mano alla spaventosa cifra spesa per i disabili
per capire fino in fondo la qualità del servizio reso. Secondo il
Comune deve abolire tutto il pattume diversivo e concentrasi
sull'offerta di una scuola che funzioni per 5 giorni e mezzo a tempo
pieno finanziandola interamente. Terzo: il Comune deve mettere in
cantiere un investimento per la politica culturale degli adulti
che partendo da 50mila euro l'anno arrivi entro 4-5 anni ad almeno
200mila escluso il costo di funzionamento della biblioteca.
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LA BUGIA DI CONTI SUL CVI2
Scrivevamo sulla pagina 1345 di questo blog il 24 aprile 2021 (le date
sono importanti) che ” da un mese in qua i lavori di
ristrutturazione del CVI2 alla Marigol da sono fermi. E in corso un
contrasto tra il Comu ne e l'Impresa esecutrice perché la situazione
rinvenuta dall'im presa sotto il campo (quello di calcio) non
corrisponde a quanto contenuto nel computo metrico estimativo del
progetto mandato in appalto”.
Un mese dopo nella seduta del consiglio comunale del 29 maggio 2021 il
vicesindaco Conti in merito dei ritardi dei lavori del CVI2
rispondendo a una interrogazione della minoranza: »il RUP non ha ad
oggi rilevato errori progettuali peraltro il progetto esecutivo è stato
oggetto di validazione con atto prot. 6054 del 18.4.2019 a firma
dell'allora RUP con la collaborazione dei tecnici Ing. Carlo Manaresi e
Perito Tecnico Ernesto Stella».
Passano neanche dieci giorni dalla seduta del 29-05-2021 quando con
determinazione n. 225 del 10-06-2021 a cura della responsabile settore
lavori pubblici viene approvata una variante in corso d'opera per i
lavori di manutenzione straordinaria centro vivere insieme 2 che
prevede 87.652 euro di maggiori costi rispetto ai 549.551,41 per i
lavori a contratto.
Sostanzialmente la maggior parte dell'aumento dei costi deriva dalle
ragioni che avevamo indicato: rifacimento del fondo el campo,
dell'impianto elettrico e dei serramenti dei locali.
A parte il fatto che NON risultano atti ufficiali di qualche dirigente
autorizzato a nominare Manaresi e Stella come «RUP del RUP» proprio la
variante ai lavori indica che nella progettazione non hanno tenuto
conto della presenza di più strati del vecchio campo sintetico (che
ispezione ha fatto il progettista?) come per l'impianto elettrico non
c'è stato un esame sufficientemente approfondito a capire che
l'insieme esistente non era per nulla riusabile ma andava rifatto
tutto da capo. Senza contare ne la questione delle scossaline del
capannone a pagoda ne quello dei vetri isolanti. Delle due l'una. O la
politica aveva suggerito ai tecnici di contenere il più possibile le
spese salvo accorgersi che era tutto marcio oppure i tecnici hanno
lavorato male nella progettazione perché se avessero esaminato con la
dovuta professionalità l'insieme non ci sarebbe stato bisogno della
variante. Dica Conti quale delle due.
Ma il problema POLITICO sta nel fatto che l'ass. Conti nella seduta del
29 maggio ha raccontato una bugia al consiglio comunale in quanto non
poteva non sapere che era in corso di preparazione una mallopposa
variante (che non si prepara in due giorni…). L'ass. Conti –lo abbiamo
già detto- non racconta delle balle ma non racconta MAI l'intera
verità. Quindi non ha detto una bugia ma non ha detto l’intera verità.
Non è ora di smetterla?
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