A GUARDARE ALLE COLLINE  02 SETTEMBRE 2021

























































Di cosa parliamo in questa pagina.






















LE CINQUE FOTO AL CENTRO PAGINA
Mettiamo in fila queste cinque immagini di fine agosto 2021. La prima è stata scattata in Colle Aperto di Bergamo e ritrae un ragazzo seduto dentro l'aiuola davanti al parcheggio disabili mentre sta selezionando e mangiando la frutta che è stata abbandonata nelle cassette per terra dopo il mercato di venerdì u.s.. Normalmente il mercato del venerdi in Città Alta si svolge in Piazza Mascheroni (ci sono 3-4 banchetti: frutta, formaggi, scarpe) ma stavolta  c'era in corso l'allestimento del Food Film Festival (un'invenzione del capogruppo della lista Gori nonché proprietario del ristorante Mimmo) e quindi l'unica bancarella che s'è presentata é stata  posata in Colle Aperto. La bancarelle abbandonano per terra i resti della loro attività perché arriva l'autocarro della nettezza urbana a raccogliere. Il fruttivendolo aveva abbandonato delle pesche  mele pere non proprio ben messe e questo ragazzo – vent'anni, una piccola sacca flacca in spalla, braghe al 3/4 ed a piedi nudi- quando è sceso dall'autobus ed ha visto l'autocarro del fruttivendolo gli si è diretto addosso. Senza coltello s'è messo a mangiare la frutta abbandonata pulendo le parti marce con le dita.
Quando  abbiamo visto il tipo seduto nell'aiuola non pensavamo che stesse mangiando la frutta scartata. Ci siamo alzati e siamo andati presso di lui e abbiamo parlato. Ci ha detto di essere romano e di essere in giro. In giro: chissà. Messo com'era, era messo male, magrissimo cogli occhi infossati. L'abbiamo portato al Circolino e gli abbiamo pagato un pranzo. Ha detto che l'avrebbe preso la sera. Sperem.
(...)

IL MEGA PIANO SCUOLA PURAMENTE ELETTORALE
Un consiglio comunale palesemente annoiato e deluso ha approvato all'unanimità il Piano del Diritto allo Studio 2021-2022 che prevede una spesa di 757mila euro rispetto ai 630mila dell'anno scorso (neanche tutti spesi per via del caos pandemico). Fatto 100 l'ammontare del PdS degli anni 2018-2019 la spesa è salita a 112 nell'anno successivo 2019-2020, é salita a 118 nel 2020-2021 e quest'anno arriva al 141% per il 2021-2022 corrispondente a  757.122  euro.
Chi immaginasse una crescita della popolazione studentesca corrispondente: +41% sbaglia di grosso visto che è diminuita  (ma nel PdS non ci sono i numeri relativi agli anni passati) salvo  un aumento di 4 unità dei bambini disabili che dovrebbero avere raggiunto le 27 unità tra curnesi ed esterni. Alla Rodari ci dovrebbero essere 13 disabili di cui 6 residenti in paese e 7 da fuori paese. In quella di via Emilia ci dovrebbe essere un solo disabile residente a Curno mentre nella scuola Pascoli ci sono 13 disabili di cui 8 residenti e 5 non curnesi. Questi hanno bisogno di 18.500 ore di intervento di personale specializzato per una spesa capitaria sui 12mila euro. Ma attenzione perché in questo caso la media va presa con le pinze in quanto è del tutto inattendibile.
(...)

LA BUGIA DI CONTI SUL CVI2
Scrivevamo sulla pagina 1345 di questo blog il 24 aprile 2021 (le date sono importanti)  che ” da un mese in qua i lavori di ristrutturazione del CVI2 alla Marigol da sono fermi. E in corso un contrasto tra il Comu ne e l'Impresa esecutrice perché la situazione rinvenuta dall'im presa sotto il campo (quello di calcio) non corrisponde a quanto contenuto nel computo metrico estimativo del progetto mandato in appalto”.
Un mese dopo nella seduta del consiglio comunale del 29 maggio 2021 il vicesindaco Conti in  merito dei ritardi dei lavori del CVI2 rispondendo a una interrogazione della minoranza: »il RUP non ha ad oggi rilevato errori progettuali peraltro il progetto esecutivo è stato oggetto di validazione con atto prot. 6054 del 18.4.2019 a firma dell'allora RUP con la collaborazione dei tecnici Ing. Carlo Manaresi e Perito Tecnico Ernesto Stella».
Passano neanche dieci giorni dalla seduta del 29-05-2021 quando con determinazione n. 225 del 10-06-2021 a cura della responsabile settore lavori pubblici viene approvata una variante in corso d'opera per i lavori di manutenzione straordinaria centro vivere insieme 2  che prevede 87.652 euro di maggiori costi rispetto ai 549.551,41 per i lavori a contratto.
Sostanzialmente la maggior parte dell'aumento dei costi deriva dalle ragioni che avevamo indicato: rifacimento del  fondo el campo, dell'impianto elettrico e dei serramenti dei locali.
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le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!







































































































































































































































LE CINQUE FOTO ALC ENTRO PAGINA
Mettiamo in fila queste cinque immagini di fine agosto 2021. La prima è stata scattata in Colle Aperto di Bergamo e ritrae un ragazzo seduto dentro l'aiuola davanti al parcheggio disabili mentre sta selezionando e mangiando la frutta che è stata abbandonata nelle cassette per terra dopo il mercato di venerdì u.s.. Normalmente il mercato del venerdi in Città Alta si svolge in Piazza Mascheroni (ci sono 3-4 banchetti: frutta, formaggi, scarpe) ma stavolta  c'era in corso l'allestimento del Food Film Festival (un'invenzione del capogruppo della lista Gori nonché proprietario del ristorante Mimmo) e quindi l'unica bancarella che s'è presentata é stata  posata in Colle Aperto. La bancarelle abbandonano per terra i resti della loro attività perché arriva l'autocarro della nettezza urbana a raccogliere. Il fruttivendolo aveva abbandonato delle pesche  mele pere non proprio ben messe e questo ragazzo – vent'anni, una piccola sacca flacca in spalla, braghe al 3/4 ed a piedi nudi- quando è sceso dall'autobus ed ha visto l'autocarro del fruttivendolo gli si è diretto addosso. Senza coltello s'è messo a mangiare la frutta abbandonata pulendo le parti marce con le dita.
Quando  abbiamo visto il tipo seduto nell'aiuola non pensavamo che stesse mangiando la frutta scartata. Ci siamo alzati e siamo andati presso di lui e abbiamo parlato. Ci ha detto di essere romano e di essere in giro. In giro: chissà. Messo com'era, era messo male, magrissimo cogli occhi infossati. L'abbiamo portato al Circolino e gli abbiamo pagato un pranzo. Ha detto che l'avrebbe preso la sera. Sperem.

Sempre in Colle Aperto nonostante le mezze distruzioni-riparazioni eseguite dall'ass. Brem billa con la mitica  “fontanella pendente” [risposta: “non tocca al Comune raddrizzarla perché è di proprietà di A2A”] la vedovella è un punto di rifornimento privilegiato di ciclisti e turisti. Mentre di fronte un ragazzo di vent'anni si ciba della frutta abbandonata, li circolano ciclisti attempati e non con bici anche di 3,4,5,6,7,8,9,10mila euro.

La ragazza che vedete è una marines  -si chiamava Nikol Gee- all'aeroporto di Kabul con in braccio una bambina in bavaglino e pigiama che  i genitori le hanno dato perché sia portata fuori dall'Afganistan. Nikol è una delle due vittime del primo attentato dell'ISIS dopo la ri-presa dei talebani di Kabul.  Ventitreenne di Roseville, California, Gee è una delle due donne tra i 13 caduti americani.

Il rogo delle facciate del mega condominio –“era il grattacielo più elegante ed esclusivo del Vigentino”- ridotto a una torcia incandescente perché costruite di materiali non ignifughi è il simbolo dell'Italia liberata da lacci e lacciuoli come voleva la modernità italiota che s'è gettata addosso –ed è ficcata ancora e vuole ripetersi per altri due anni- ad azzannare il 110%. E' il simbolo della Milano (ma anche del resto d'Italia) dei primi venti anni post duemila. Il simbolo dell'Italia che cresce meglio della Germania post pandemia. I pannelli incendiatisi sarebbero di invenzione svizzera tanto per non scordarsi ma è probabile che siano stati prodotti in Italia. Dei tre modelli quello che è andato a fuoco era il più economico imbottito da “un nucleo di sostanze minerali difficilmente infiammabili o ignifughe“. La frase l'hanno scritta male oppure confessano che potevano incendiarsi e bruciare.
Oggi si scopre che i pannelli non sono della ditta svizzera ma “qualcosa di similare” com'é scritto nel contratto di fornitura. Cioè un prodotto taroccato anche se in vendita lecitamente: purtroppo però brucia come un foglio di carta. Di materiali simili taroccati (costano 1/ dell'originale) ce ne sono in vendita decine e li trovi sotto i tetti di moltissime abitazioni.
Il condominio era una bel parallelepipedo verticale senza infamia e senza lode, sicuramente ben costruito dal punto di vista strutturale, qualità dell'esecuzione e dei materiali impiegati salvo che poi la proprietà ha avuto l'idea di rivestirlo di questa pannellatura per dargli una forma più attraente. Di una nave con due vele al vento. Per vendere meglio quel cuneo di 54 mt piantato in mezzo a nanerottoli. Così i progettisti hanno ideato una intelaiatura a forma ovale per reggere questi pannelli.
Noi siamo convinti che l'imbottitura di quei pannelli fosse tutt'altro che materiale ignifugo o difficilmente infiammabile visto che bruciando si staccavano come lembi di pelle crollando a terra.
Qui siamo nel più classico caso dove dal punto di vista  ingegneristico e burocratico tutte ma proprio tutte le carte che certificano quei pannelli sono regolari (nel senso indicato dal produttore…) mentre concretamente –magari sono un prodotto tarocco rispetto all'originale… chissà?-  sono tutt'altra cosa. Tutte le carte a posto e niente in ordine insomma: la modernità italiota priva di lacci e lacciuoli. Che non esistono nemmeno dal momento che non c'è una norma tecnica  che indica come dove quando si possono usare quei pannelli.
Il tutto  ovviamente certificato solo dal progettista e dal direttore dei lavori sulla scorta della documentazione fornita dal produttore ma senza che il Comune sia andato sul cantiere a verificare se davvero le cose stavano come scritto sulla carta. I Comuni questi controlli non li eseguono: per liberarsi di lacci e lacciuoli e per liberare progettisti e immobiliari di lacci e lacciuoli.
Ma quel palazzo rivestito di pannelli per dargli una forma differente rispetto al reale è il simbolo del milanese imbruttito il quale alterna senza vergognarsi le scarpe taroccate comprate dal marocchino a quelle comprate a 1000 euro in corso Vittorio Emanuele. Disinvolto il milanese imbruttito. Non mi ha stupito che vi abitasse Mahmood e li vicino Morgan. Sono i ghetti da 8mila euro al metro quadrato.
Ecco: questi primi venti anni del duemila si reggono sull'acido jaluronico esattamente come sui pannelli che danno un'altra forma alla facciata piatta di un cuneo di cemento. Si reggono sulle carte tutte belle ed a posto, in ordine, perfette perfettine. Salvo che poi nel reale c'è tanta merda.
Per fortuna non c'è scappato neanche un ferito. Più della metà degli inquilini erano in ferie e quei pochi che c'erano  col passaparola digital-condominale se la sono svignata  mettendosi in salvo. Salvi perfino gatti e cagnolini: meno male. L'Italia politicamente corretta lo esige. Figurarsi se il progettista di quelle opere incendiate ha un'assicurazione che copre i danni su su fino alla Alucobond. Ne verrà fuori una serie di processoni che dureranno  cent'anni. Forse più del palazzone.

IL MEGA PIANO SCUOLA PURAMENTE ELETTORALE
Un consiglio comunale palesemente annoiato e deluso ha approvato all'unanimità il Piano del Diritto allo Studio 2021-2022 che prevede una spesa di 757mila euro rispetto ai 630mila dell'anno scorso (neanche tutti spesi per via del caos pandemico). Fatto 100 l'ammontare del PdS degli anni 2018-2019 la spesa è salita a 112 nell'anno successivo 2019-2020, é salita a 118 nel 2020-2021 e quest'anno arriva al 141% per il 2021-2022 corrispondente a  757.122  euro.
Chi immaginasse una crescita della popolazione studentesca corrispondente: +41% sbaglia di grosso visto che è diminuita  (ma nel PdS non ci sono i numeri relativi agli anni passati) salvo  un aumento di 4 unità dei bambini disabili che dovrebbero avere raggiunto le 27 unità tra curnesi ed esterni. Alla Rodari ci dovrebbero essere 13 disabili di cui 6 residenti in paese e 7 da fuori paese. In quella di via Emilia ci dovrebbe essere un solo disabile residente a Curno mentre nella scuola Pascoli ci sono 13 disabili di cui 8 residenti e 5 non curnesi. Questi hanno bisogno di 18.500 ore di intervento di personale specializzato per una spesa capitaria sui 12mila euro. Ma attenzione perché in questo caso la media va presa con le pinze in quanto è del tutto inattendibile.
Ne il Comune ne la Scuola hanno compreso le mille ragioni per cui nella scuola primaria alloggiata nella mitica Nuova Rodari che vorrebbe essere il “gioiello” dell'ex sindaca Serra – quindi si parla di Curno centro-  li avverrà che da tre prime classi quest'anno ce ne sarà una sola. Nella scuola di via Emilia c'era una prima classe e ne resta ancora una. Nella new Rodari da tre classi prime si scende a una.
Il Comune si dette da fare proponendo ai genitori della scuola un questionario per conoscere le cause dell'abbandono ma pare che abbiano risposto solo 38 persone e quindi il valore dell'insieme resta piuttosto labile.
Intanto la dirigente dell'istituto comprensivo è cambiata e parrebbe ascoltando l'assessora Rota che il Comune sia riuscito a fare partire un tavolo di confronto sul tema della fuga dalla scuola ma “sembra che” l'opposizione maggiore stia nel corpo docente vista l'insistenza seguita dall'assessora nel sottolineare che spetterà alla nuova dirigente scolastica convincere il corpo insegnante di arrivare –almeno per l'anno 2022-2023- di un altro pomeriggio (da due a tre).
A questo punto della discussione è intervenuta la sindaca la quale ha manifestato il proprio parere (personale) che spiega la fuga degli alunni dalla new Rodari dal fatto che la decisione di abolire il tempo pieno  sia avvenuto senza un  serrato confronto del corpo docente con i genitori, ragione per cui questi ultimi hanno perduto fiducia nell'istituzione e quindi hanno cercato altre soluzioni scolastiche per i propri figli.
[Un inciso: come mai la sindaca pare avere compreso questa lezione nel caso della scuola e non l'ha compreso nel caso del Gs Marigolda-CVI2?].
L'assessora Rota ha anche sottolineato come l'iscrizione  alla scuola dipenda anche dalla qualità dell'offerta formativa proposta dalla new Rodari che pare- dai pochi risultati acquisti dai questionari- dipenda appunto da una certa “povertà schematicità vecchiaia” dell'offerta proposta dalla Rodari rispeto a quanto pensano di avere trovato gli alunni che vi sono approdati abbandonando Curno.
Insomma non c'è  che da piangere sul latte versato  dopo i danni che la vecchia dirigente –da molti ritenuto assai vicina al centrodestra- ha inflitto al mondo della scuola curnese in combutta con un corpo docente ormai in massima parte dedito alla difesa corporativa dei propri diritti ed a una sodo menefreghismo verso l'istituzione  nell'insieme. Ma questo è un fatto nazionale. Del resto non poteva che essere così dal momento che il Comune solo per un fatto politico DOVEVA mettere in atto delle azioni preventive quando vide il cambio della direzione perché questa avrebbe condotto una campagna di riduzione della scuola pubblica.
Il fatto è che quando una maggioranza rifiuta o fa finta di non volere  fare politica, accade sempre che la politica alla fine vince la partita e in questo caso il danno lo pagano i curnesi sia attraverso una spesa maldistribuita e un servizio reso di bassa qualità rispetto al circondario.
Comunque  dentro l'enorme e folle cifra di 757mila euro del PdS c'è da dire che oltre la metà viene assorbito dall'intervento socio educativo che vede coinvolti  37 bambini (il 5/1000 della popolazione?) .

Che dire di questo PdS?. Che è un altro lancio elettorale della sindaca Gamba la quale sbatterà in faccia ai Curnesi nella prossima campagna questa enorme cifra che –badate bene- solo per una piccola parte in fondo serve davvero ai bambini curnesi infatti il 42,2% se ne va altrove a frequentare le elementari. Gran parte di questa cifra va in tasca a dei soggetti privati che sostanzialmente fanno un servizio – non si sa bene quanto qualificato visto che NON ha alcuna certificazione indipendente, specie quello per i disabili- per il Comune. Noi siamo convinti che questa enorme spesa sia una deriva modello formigoniano che serve ad alimentare una qualche forma di estesa occupazione precaria (i soggetti che danno il servizio al comune sono in gran parte onlus e coop e sappiamo bene come funzionano i contratti da quelle parti) che costituisce il serbatoio di voti per i partiti maggiori con le mani in pasta: lega e pd.
Bisogna dire con nettezza che il Comune di Curno NON può subire questo sacco delle risorse quando sostanzialmente non c'è una scuola della qualità attesa dai genitori e non c'è nemmeno un controllo qualità indipendente sul servizio reso. Furbi questi NEO-formigoniani: hanno privatizzato la scuola come fosse un'azienda ma hanno dimenticato che nelle aziende (SERIE) che un controllo qualità. Non può un Comune spendere 757mila euro per dare lavoro di chissà quale qualità a del personale assunto secondo criteri privatistici  che vanno a vantaggio di soli 467 cittadini curnesi su 700 aventi diritto mentre NON ESISTE un euro di spesa per un programma-progetto destinato agli adulti. Non può un Comune trasformare la biblioteca nell'ufficio prenotazioni impianti e sevizi sportivi.

Prima di tutto va messo mano alla spaventosa cifra spesa per i disabili per capire fino in fondo la qualità del servizio reso. Secondo il Comune deve abolire tutto il pattume diversivo e concentrasi sull'offerta di una scuola che funzioni per 5 giorni e mezzo a tempo pieno finanziandola interamente. Terzo: il Comune deve mettere in cantiere un investimento  per la politica culturale degli adulti che partendo da 50mila euro l'anno arrivi entro 4-5 anni ad almeno 200mila escluso il costo di funzionamento della biblioteca.


LA BUGIA DI CONTI SUL CVI2
Scrivevamo sulla pagina 1345 di questo blog il 24 aprile 2021 (le date sono importanti)  che ” da un mese in qua i lavori di ristrutturazione del CVI2 alla Marigol da sono fermi. E in corso un contrasto tra il Comu ne e l'Impresa esecutrice perché la situazione rinvenuta dall'im presa sotto il campo (quello di calcio) non corrisponde a quanto contenuto nel computo metrico estimativo del progetto mandato in appalto”.
Un mese dopo nella seduta del consiglio comunale del 29 maggio 2021 il vicesindaco Conti in  merito dei ritardi dei lavori del CVI2 rispondendo a una interrogazione della minoranza: »il RUP non ha ad oggi rilevato errori progettuali peraltro il progetto esecutivo è stato oggetto di validazione con atto prot. 6054 del 18.4.2019 a firma dell'allora RUP con la collaborazione dei tecnici Ing. Carlo Manaresi e Perito Tecnico Ernesto Stella».
Passano neanche dieci giorni dalla seduta del 29-05-2021 quando con determinazione n. 225 del 10-06-2021 a cura della responsabile settore lavori pubblici viene approvata una variante in corso d'opera per i lavori di manutenzione straordinaria centro vivere insieme 2  che prevede 87.652 euro di maggiori costi rispetto ai 549.551,41 per i lavori a contratto.
Sostanzialmente la maggior parte dell'aumento dei costi deriva dalle ragioni che avevamo indicato: rifacimento del  fondo el campo, dell'impianto elettrico e dei serramenti dei locali.

A parte il fatto che NON risultano atti ufficiali di qualche dirigente autorizzato a nominare Manaresi e Stella come «RUP del RUP» proprio la variante ai lavori indica che nella progettazione non hanno tenuto conto della presenza di più strati del vecchio campo sintetico (che ispezione ha fatto il progettista?) come per l'impianto elettrico non c'è stato un esame sufficientemente approfondito  a capire che l'insieme  esistente non era per nulla riusabile ma andava rifatto tutto da capo. Senza contare ne la questione delle scossaline del capannone a pagoda ne quello dei vetri isolanti. Delle due l'una. O la politica aveva suggerito ai tecnici di contenere il più possibile le spese salvo accorgersi che era tutto marcio oppure i tecnici hanno lavorato male nella progettazione perché se avessero esaminato con la dovuta professionalità l'insieme non ci sarebbe stato bisogno della variante. Dica Conti quale delle due.

Ma il problema POLITICO sta nel fatto che l'ass. Conti nella seduta del 29 maggio ha raccontato una bugia al consiglio comunale in quanto non poteva non sapere che era in corso di preparazione una mallopposa variante (che non si prepara in due giorni…). L'ass. Conti –lo abbiamo già detto- non racconta delle balle ma non racconta MAI l'intera verità. Quindi non ha detto una bugia ma non ha detto l’intera verità. Non è ora di smetterla?