A GUARDARE ALLE COLLINE  20AGOSTO2021

























































Di cosa parliamo in questa pagina.






















AFGANISTAN: SE IL MERLO DA FUORI DI MATTO CON GLI "ITALIBANI"
Oggi il Francesco Merlo dalle pagine di Repubblica spiana il suo kalashnikov di 967 parole contro quelli che “sedotti dai mullah arrivano gli italiban di destra e di sinistra dimenticano che l'ingresso della NATO in Afaganistan fu la prima necessaria risposta alla guerra contro l'Occidente che l'islamismo fanatico aveva dichiarato con l'attacco alle due torri e l'eccidio di quei nostri fratelli, bianchi, neri, ispanici, e anche arabi”. Quindi anche noi  apparteniamo secondo Merlo al gruppo dei “talebanini, gli “italiban”, quelli che l'orrore del terrorismo è comunque meglio dell'orrore dell'Occidente.
Capisco che Merlo debba difendere il proprio posto di lavoro e quindi debba stare dalla parte della Fiat ma a Merlo e a tutta la stampa mainstream schierata in un solo coro in difesa dell'intervento NATO gli ricordiamo alcuni passaggi.
1 - Viene detto da media mainstream che la fuga della NATO e dei suoi accoliti dall'Afganistan poteva essere organizzata meglio. Primo tra tutti fare partire tutta la popolazione afgana che aveva collaborato cogli occidentali.  Però nessuno sa quanti siano : 10mila? 50mila? 100mila? e nemmeno nessuno sa dove  sarebbero stati collocati visto che poi non sono pacchi ma occorre anche tenere conto dei loro desideri. Il problema è che quel “meglio” non esiste ma esiste solo il caos che vediamo. Tutto si può fare meglio ma siccome non è fatto, conta zero.
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BERGAMASCHI CON 37,3 MILIARDI IN BANCA
MA SENZA STRADE E FERROVIE E DUE OSPEDALI MEZZO CHIUSI
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INDOTTRINAMENTO DI UNA MINORE
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L'ORGANO PALESTRATO DI SANTA MARIA ASSUNTA
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LA STORIACCIA DELLA CURNO-VALBREMBO
Mentre la Provincia colleziona un'altra figuraccia imponendo agli sfortunati abitanti e turisti della Valle Brembana tre settimane di chiusura della galleria di Zogno  in quanto l'azienda che dovrebbe  tenere sotto controllo  l'arteria (sta nelle Marche e i controlli li effettua da remoto) perché il presidente “scadente” della provincia non ha avuto ne la forza di convincerla a non mandare tutto il personale in ferie  e nemmeno il coraggio di aprire la tratta al traffico (ai primi di agosto) mettendo sul posto tre pattuglie della polizia provinciale e delle forze dell'ordine, ecco che  viene scodellata l'ultima notizia sulla Curno-Valbrembo, sempre per stare in tema.
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le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!







































































































































































































































AFGANISTAN: SE IL MERLO DA FUORI DI MATTO COGLI "ITALIBANI"
Oggi il Francesco Merlo dalle pagine di Repubblica spiana il suo kalashnikov di 967 parole contro quelli che “sedotti dai mullah arrivano gli italiban di destra e di sinistra dimenticano che l'ingresso della NATO in Afaganistan fu la prima necessaria risposta alla guerra contro l'Occidente che l'islamismo fanatico aveva dichiarato con l'attacco alle due torri e l'eccidio di quei nostri fratelli, bianchi, neri, ispanici, e anche arabi”. Quindi anche noi  apparteniamo secondo Merlo al gruppo dei “talebanini, gli “italiban”, quelli che l'orrore del terrorismo è comunque meglio dell'orrore dell'Occidente.
Capisco che Merlo debba difendere il proprio posto di lavoro e quindi debba stare dalla parte della Fiat ma a Merlo e a tutta la stampa mainstream schierata in un solo coro in difesa dell'intervento NATO gli ricordiamo alcuni passaggi.
1 - Viene detto da media mainstream che la fuga della NATO e dei suoi accoliti dall'Afganistan poteva essere organizzata meglio. Primo tra tutti fare partire tutta la popolazione afgana che aveva collaborato cogli occidentali.  Però nessuno sa quanti siano : 10mila? 50mila? 100mila? e nemmeno nessuno sa dove  sarebbero stati collocati visto che poi non sono pacchi ma occorre anche tenere conto dei loro desideri. Il problema è che quel “meglio” non esiste ma esiste solo il caos che vediamo. Tutto si può fare meglio ma siccome non è fatto, conta zero.

2 – L'accordo di Doha è del 29 febbraio 2020. Quel giorno, mentre il mondo sta precipitando nell'epidemia che la dittatura cinese ha nascosto per settimane, le delegazioni mettono fine a un'occupazione militare cominciata l'8 ottobre 2001. Era la risposta all'attacco a New York e Washington dell'11 settembre, quasi tremila morti nel giro di una mattinata, orchestrato dai terroristi di Osama Bin Laden, ben protetto nelle sue roccaforti afghane. Viene immediata una domanda: come mai in 18 mesi  nessun afgano che collaborava cogli occidentali ha deciso di allontanarsi dal paese e chiedere asilo politico negli USA o altrove o tornare a casa?. Questo fatto, coniugato col crollo immediato dell'esercito agfano, dimostra come quel Paese fosse del tutto convinto di essere sotto dominazione e quindi protezione NATO che NON sarebbe mai terminata.

3 –Nessuno ma proprio nessuno dei paesi della NATO aveva pensato a un Piano A e un Piano B convinti non fossero necessari… tanto noi resteremo per sempre li…

4 – Fuori dubbio che i talibani non sono credibili nelle loro promesse ma  nei primi giorni vediamo una forza di occupazione che  lascia partire tutti quelli che vogliono ma il problema sta nel fatto che chi deve portarli via non é… in grado ne sa dove portarli. Quindi tutto lo starnazzare dei media contro i tagliagole per adesso resta solo uno starnazzare.

5 – Domani ?. Il domani è nelle mani di dio, si dovrebbe dire dal momento che bisogna attendere lo sviluppo della situazione. Certo è che l'Occidente non ha ancora deciso quanti come dove accogliere gli eventuali esuli. Della serie: io sono talmente convinto di avere ragione che non m'importa di pensare di avere forse anche torto: ovviamente i padroni sono quelli che hanno sempre ragione.

6 – L'improvvisa presa del potere da parte dei talibani dimostra che la NATO era presente con una concezione  imperialista nel Paese tanto da essere convinta di essere il dominus perpetuo. Dio è convinto di essere l'inizio e la fine del mondo. Talibani a parte.

7 – Scrive Merlo che “gli italiban di destra e di sinistra dimenticano che l'ingresso della NATO in Afaganistan fu la prima necessaria risposta alla guerra contro l'Occidente che l'islamismo fanatico aveva dichiarato con l'attacco alle due torri e l'eccidio di quei nostri fratelli, bianchi, neri, ispanici, e anche arab”. Basta aprire la pagina di wikipedia sugli attentati del terrorismo islamico post 2001 per verificare che l'ingresso della NATO in Afganistan  non ha debellato un bel nulla. C'è in atto uno scontro tra due mondi differenti e questo scontro va gestito non trasformandolo in un formidabile strumento per creare PIL sia nei paesi occupanti che in  quello occupato.

8 – La questione energetica e ambientale. Nel 2001 gli USA dipendevano dall'estero per  il 30-40% delle proprie esigenze energetiche. Nel 2021 gli USA sono o possono essere perfettamente autosufficienti. Per adesso le risorse energetiche e minerarie del territorio afgano non sono state del tutto individuate quantificate e non esiste nemmeno l'idea del che farne. Probabile che  diventi anch'esso un pozzo di metano e di petrolio come le nazuioni circostanti ma per adesso l'Afganistan sta in piedi coi soldi ricavati dall'oppio e dagli aiuti NATO. L'Occidente abbia il coraggio di dire che non ha ne soldi ne voglia di investire in Afganistan per levare di mezzo l'oppio e sostituire i 100 miliardi che  venivano spesi ogni mese per l'occupazione militare.

9 -  Filippo Grandi  commissario UNHCR dice che in Afganis- tan esistono già 3-4 milioni di cittadini che si sono allontanati da casa per salvarsi su una popolazione di 38 milioni e che l’UNHCR assiste  circa 16 milioni di Afgani. Tutto questo dopo 20 anni di presenza dell’Occidente.


BERGAMASCHI CON 37,3 MILIARDI IN BANCA
MA SENZA STRADE E FERROVIE
E DUE OSPEDALI MEZZO CHIUSI
Basta scorrere il Bugiardino o le pagine bergamasche del Corriere per rendersi conto della “fame di soldi” che affligge la Provincia di Bergamo  (non l'istituzione di via Tasso: il popolo bergamasco) per quanto riguarda trasporti e infrastrutture stradali.
  Ci occorre l'interramento della ferrovia da Curno a Seriate e il raddoppio tra Carnate e Bergamo
  Ci occorre deviare l'A4 da Dalmine a Seriate lungo la circonvallazione sud (senza pedaggio) e il rafforzamento delle tratte in ingresso-uscita dalla città. Questo per “liberare” la Città di Bergamo da quelle “Due Mura” che sono la ferrovia e l'autostrada.
  Ci occorrono le due tratte delle T2 e T1  da Bergamo a Piazza Brembana e da Albino ad Ardesio.
  Occorre finire il tratto della SP470 dir da  Paladina e Sedrina dentro una canna diretta.
  Occorre un potenziamento dell'Asse Interurbano da Bonate Sopra a Seriate con l'aggiunta di una corsia (da due a tre) per ogni ordine di marcia.
Trassi di trovare  almeno tre miliardi di fondi per realizzare gran parte di queste opere, tenendo conto che una parte potrebbe arrivare dalla Regione e dallo Stato.

Non si comprende come mai non sia possibile che la Repubblica Italiana non decida che un parte di questi risparmi delle famiglie e delle imprese “provinciali” anziché stare parcheggiate in mano alle banche che comunque li usano per speculazioni continue e sulle quali ci guadagnano, che sia possibile che fino al 10% del “risparmio provinciale”  non sia destinabile ad un titolo di debito pubblico da remunerare p.e. 1/2 o  ¼ di punto superiore al corrispondente nazionale qualora sia impiegato per infrastrutture locali

INDOTTRINAMENTO DI UNA MINORE
Ieri è comparso sul sito di Vivere Curno questo post per mano della sindaca Gamba. Sarebbe stato interessante leggere la (ormai famosa?) tesina di promozione di  fine terza media, fatto salvo che abbiamo qualche perplessità nel porre a una ragazzina e per di più minorenne temi così complessi che sicuramente –a meno non siano ispirati dalle Suore Orsoline o da L'Eco di Bergamo- hanno qualcosa a che fare coll'indirizzamento ideologico. Famigliare o scolastico. Vero che le ragazzine a 13 anni sono più sveglie di noi maschietti. Vero che in tempo di telebani meglio svegliarle alla svelta prima finiscano involontarie spose bambine. Vero che dalle parti di Treviglio una 14enne ha accoltellato ed ammazzato la madre. Vero che è comune vedere passeggiare ragazzine con le braghe che coprono solo le mezze chiappe superiori. Ma qui c'è puzza di indirizzamento ideologico. Un po' come quando le mandavano obbligatoriamente a dottrina dalle suore.

L'ORGANO PALESTRATO
Da parecchi mesi la chiesa parrocchiale del paese bello da vivere ha il suo organo collocato sopra la porta principale. Le pie donne del cappuccino ante prima Messa  ciacolano sia stato un dono post mortem di un parrocchiano generoso. Chi regala gli scaffali  al comune, chi regala un pianoforte di cartone pressato al comune che lo piazza in biblioteca (sic!?). Chi regala un organo alla chiesa anche se -sempre per diceria degli addetti ai lavori- pare che l'organo gli sia venuto via ad un prezzaccio in quanto chi l'aveva fatto fabbricare (da una ditta di Curno con sede a Mapello?) all'origine non l'ha più voluto e quindi il dono a Curno ha fatto guadagnare mezzo paradiso al donatore e un buon incasso all'organaro. Probabile che abbiamo bisogno di un paio di occhiali nuovi ma ci pare che l'oggetto piuttosto siffredico sia leggermente sproporzionato con l'insieme anche se questo ci fa comprendere le lodi delle pie donne. Pensavamo che per l'inaugurazione chiamassero il tedesco Christoph Schönfelder oppure la russa (per parità di genere)  Marina Tchebourkina e invece non abbiamo visto-sentito nulla. Certo è che anche stavolta i cittadini del paese bello da vivere non hanno mancato di farsi notare: chi ce

LA STORIACCIA DELLA CURNO-VALBREMBO
Mentre la Provincia colleziona un'altra figuraccia imponendo agli sfortunati abitanti e turisti della Valle Brembana tre settimane di chiusura della galleria di Zogno  in quanto l'azienda che dovrebbe  tenere sotto controllo  l'arteria (sta nelle Marche e i controlli li effettua da remoto) perché il presidente “scadente” della provincia non ha avuto ne la forza di convincerla a non mandare tutto il personale in ferie  e nemmeno il coraggio di aprire la tratta al traffico (ai primi di agosto) mettendo sul posto tre pattuglie della polizia provinciale e delle forze dell'ordine, ecco che  viene scodellata l'ultima notizia sulla Curno-Valbrembo, sempre per stare in tema. Del pezzo che potete leggere intero riprodotto a noi interessa solo la parte relativa agli allagamenti possibili del tratto di Valbrembo, che scorre in trincea per 1,7km e 250 mt in galleria sottoterra per ordine del Parco dei Colli e per creare la “Rotonda delle Cornelle” tra Mozzo e Valbrembo. Sempre sotto terra lateralmente alla strada a Valbrembo verranno realizzate tre vasche  per complessivi 700mc (più o meno il volume di tre trilocali…) per raccogliere le acque degli straventi e in aggiunta è prevista  a sud del torrente Riolo, in Comune di Mozzo, una vasca di laminazione di 7.500 mq consistente in uno scavo che abbassa il terreno di qualche metro lasciandolo coltivabile. Pare che nella zona del Pascolo dei Tedeschi saranno necessarie non meno di 6-7 di queste vasche di laminazione e  chissà come cambierà il paesaggio della zona oltre che il meteo.
Contrariamente alla vulgata in tema noi siamo convinti che  sia la Rotonda delle Cornelle che le gallerie e il tratto in trincea e adesso queste tre vasche interrate e le sette vasche di laminazione, nonché la sistemazione del corso del Riolo,  non costituiscano delle scelte razionali ma siano il solito gioco per incrementare i costi facendo leva sullo spavento che i media inducono nella popolazione di fronte  a degli allagamenti. Di sicuro ne le tre vasche interrate ne le 7 vasche di laminazione risolveranno il problema: il torrente Riolo andava intubato sotto via Briolo e condotto dentro la Quisa all'altezza del cimitero di Valbrembo. E la Rotonda delle Cornelle bastava metterla metà interrata e metà fuori terra e lasciare tutto il resto della tratta a quota zero. Il Parco si lamentava? Lasciarlo piangere e i Bergamaschi risparmiavano i 15 milioni di maggiori costi.