A GUARDARE ALLE COLLINE  10AGOSTO 2021

























































Di cosa parliamo in questa pagina.



















I NUOVI ITALIANI
Nessuno mi toglierà mai dalla testa che  l'assenza del pubblico sugli spalti degli stadi dove si sono svolte le Olimpiadi abbia contribuito in modo assai forte a migliorare le prestazioni degli atleti per farli vincere. Penso che  il clamore degli applausi e dei fischi contribuisca seriamente a  deconcentare l'atleta e ridurne la prestazione. Ci volevano le Olimpiadi –scrive Erica Poli- per ricordarci che siamo umani. E in quanto umani dotati di una psiche, che, lo si voglia o no, ha un ruolo fondamentale in tutte le sfaccettature della nostra vita. Perché gli atleti olimpici hanno dimostrato che si vince nello sport anche grazie alla centratura mentale e all'equilibrio emotivo. Lo dichiarino loro, i campioni olimpici, come gli italiani Jacobs o Tamberi, sportivi che a quanto pare sono rimasti, se non gli ultimi, i pochi a incarnare l'archetipo dell'eroe. Ben vengano quindi gli eroi olimpici a permettere di sottolineare, oltretutto sull'onda della gioia per i loro successi, quanto la vita interiore sia fondamentale per quella esteriore, materiale, oggettiva, fattuale, che sembra costituire per molti sempre più l'unica realtà. Non si vince un oro senza aver respirato liberi dai nodi emotivi, confessa Marcell Jacobs insieme alla sua coach Nicoletta Romanazzi .
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COVID19/CONSUNTIVO 2020
CURNO SI CONFERMA OL PAIS DI FARO
Gli abitanti del paese bello da vivere non leggeranno la delibera n.21 del 29 maggio '21 di approvazione del conto consuntivo dell'anno 2020 del Comune. Specie le pagine 6-7 o le diapositive collegate. La sua lettura, al netto di un italiano abbastanza zoppicante che fa una concorrenza alle nostre pagine, permette di comprendere in che anno fortunatissimo tutto sommato siano incappati i Curnesi  al netto degli 82 morti per covid19.  Quasi tutti con parecchi altri serissimi acciacchi, primi tra tutti uno innominabile. E prenderanno coscienza di essere un popolo  fortunato sia dal punto di vista economico – almeno 1,3 milioni di incassi comunali in sovrappiù- che dal punto di vista delle numerose fragilità che la permanenza delle persone davanti ai mille canali rimbambenti della TV scatena nei cervelli . Dal lungo elenco di numeri esposti dalla sindaca appare evidente come un paese di 7500 abitanti in buona sostanza abbia suppergiù 150 famiglie in condizioni (quasi sempre) critiche. Non c'è da meravigliarsi se pensiamo a quante famiglie monocomponente –specie di sole femmine- ci sono nelle categorie sopra i 60 anni. Non c'è nemmeno da meravigliarsi che esista una microscopica porzione di cittadini di ogni età –basta leggere  le ultime informazioni che abbiamo a livello nazionale sui percettori di RdI- che vanno  e andranno continuamente assistiti perché oggettivamente sono ormai perduti ad ogni livello minimo di cittadinanza attiva.
Accade: solo che adesso ce ne accorgiamo.
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SE IL SANGA PROMETTE UN NUOVO SALTO DEL MONTONE
Come è (dovrebbe essere) noto a tutti gli Italiani, i treni circolano contromano. Colpa degli Inglesi: non tengono la destra come le automobili. Partendo da questo profondo principio oggi leggiamo sul Bugiardino che il Sanga, ex deputato piddino trombato e rieletto e nominato presidente della SACBO, comunica al popolo bergamasco che si farà il “salto del montone” tra Treviglio e Cassano d'Adda. Vi spieghiamo cosa si tratta: “la rea­lizzazione dello scavalco dei binari della linea da Bergamo rispetto a quelli della Venezia-Milano in prossimità del bivio Adda, tra Cassano e Treviglio. In questo modo i binari da Bergamo si connetteranno direttamente verso Milano senza intersecare l'alta velo­cità, evitando così le soste in attesa e l'allungamento dei tempi di percorrenza, come i pendolari sanno benissimo”. Come mai una notizia del genere arrivi dal presidente della società proprietaria dell'aeroporto è intuibile visto che entro il 2026 dovrebbe essere realizzata la bretella ferroviaria da 170 milioncini di euro tra la stazione RFI di Bergamo e il Caravaggio in vista dei Giochi Olimpici invernali 2026. Non si può non leggere la notizia come un discreto cazzotto  alle parti basse lanciato dall'ex deputato democristiano piddino verso gli attuali deputati e senatori bergamaschi della sua formazione in primis.
Sanga comunica anche che parimenti verrà raddoppiato il binario tra Montello e Rovato così che Bergamo sarà collegata con Milano e Brescia con una linea a doppio binario, in grado anche di reggere i treni TAV se non a 300km orari magari  solo un po' di meno. Sotto i cento tra BS-BG-Cassano.
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le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!























IL SUO PRANZO DI OGGI



NUOVI PAESAGGI URBANI














IL NUOVO SALTO DEL MONTONE E  IL VECCHIO































































































































































































SE IL SANGA PROMETTE IL NUOVO SALTO DEL MONTONE

Come è (dovrebbe essere) noto a tutti gli Italiani, i treni circolano contromano. Colpa degli Inglesi: non tengono la destra come le automobili. Partendo da questo profondo principio oggi leggiamo sul Bugiardino che il Sanga, ex deputato piddino trombato e rieletto e nominato presidente della SACBO, comunica al popolo bergamasco che si farà il “salto del montone” tra Treviglio e Cassano d'Adda. Vi spieghiamo cosa si tratta: “la rea­lizzazione dello scavalco dei binari della linea da Bergamo rispetto a quelli della Venezia-Milano in prossimità del bivio Adda, tra Cassano e Treviglio. In questo modo i binari da Bergamo si connetteranno direttamente verso Milano senza intersecare l'alta velo­cità, evitando così le soste in attesa e l'allungamento dei tempi di percorrenza, come i pendolari sanno benissimo”. Come mai una notizia del genere arrivi dal presidente della società proprietaria dell'aeroporto è intuibile visto che entro il 2026 dovrebbe essere realizzata la bretella ferroviaria da 170 milioncini di euro tra la stazione RFI di Bergamo e il Caravaggio in vista dei Giochi Olimpici invernali 2026. Non si può non leggere la notizia come un discreto cazzotto  alle parti basse lanciato dall'ex deputato democristiano piddino verso gli attuali deputati e senatori bergamaschi della sua formazione in primis.
Sanga comunica anche che parimenti verrà raddoppiato il binario tra Montello e Rovato così che Bergamo sarà collegata con Milano e Brescia con una linea a doppio binario, in grado anche di reggere i treni TAV se non a 300km orari magari  solo un po' di meno. Sotto i cento tra BS-BG-Cassano.

Detto questo siccome col nodo tra Brebemi, TAV, RFI e la dozzina di linee  ad alta tensione che dalla centrale di Cassano partono verso Brescia (la centrale a gas di Cassano è di proprietà A2A) che stanno a cavallo della strada provinciale Cassano-Rivolta d'Adda abbiamo avuto parecchio daffare per via della strage di territorio inutilmente inflitta in danno di una azienda agricola presente in zona,  a noi pare che di “salti del montone” la coppia maledetta RFI-TAV ne abbia già realizzati un paio e sebbene siano del secolo scorso, non hanno nemmeno cinque lustri d'età. Che per un operatore come RFI è roba da lattanti.

Il problema  del c.d. salto del montone tra la vecchia rete RFI MI-VE e la nuova rete TAV-TAC era noto e dibattuto fin da tre lustri or sono.
I due “salti del montone” già presenti li vedete nella carta ex google-maps allegata.
Il primo permette ai treni diretti da Milano verso BG-VE di passare dalla linea TAV alla linea MI-BS e quindi  verso Bergamo.
Il secondo permette ai treni provenienti da Bergamo di passare dalla linea MI-BS sul binario TAV della linea omonima diretto a Milano.
Il fatto è che il primo non è un salto del montone mentre il secondo lo è davvero.
Siccome questi passaggi- scambi li abbiamo visti –li vediamo!- parecchie volte (si sentono anche gli scricchiolii dei cerchioni che mordono  i binari sugli scambi…) adesso scopriamo che questi due salti del montone che  non hanno nemmeno un quarto di secolo verranno  abbandonati per essere sostituiti da due nuovi tratti. Scoperta: anche in RFI-TAV vige il principio per cui fare e disfare è sempre un bel lavorare. Produce Pil.

Si legge sul Bugiardino che “La relazione tra «Milano e Bergamo e quindi in una pro­spettiva a breve termine an­che con l'aeroporto di Orio al Serio viene accelerata se si sblocca finalmente il nodo dell'innesto della linea su quelle veloci» ricorda Sanga. Il cosiddetto «salto di monto­ne» è fondamentale ma da so­lo non basta: serve difatti an­che un upgrade tecnologico sulla linea tra Bergamo e Treviglio. Intervenire cioè sia sui segnali che anche sul sistema di controllo dei binari. «L'in­sieme di questi due interventi può consentire di collegare Orio, Bergamo e Milano in mezz'ora ed è questo l'obietti­vo».
Ma la questione non è così semplice dal momento che basta un viaggio in Freccia Rossa per comprendere come il collegamento ferroviario (senza fermate intermedie) tra il Caravaggio e la Centrale di Milano in mezz'ora resterà una chimera data la planimetria del percorso: immaginatevi la sgaggia  (anche col c.d. salto del montone) dei passeggeri nello sfrecciare a 200km/h nella tratta tra Treviglio ovest e Melzo. Meglio ancora  a 250 km/h.

Bergamaschi e  compagnia finitima si tolgano dalla mente che il raddoppio della ferrovia tra BS BG e Treviglio dia un risultato positivo quanto a riduzione dei tempi di percorrenza. Basta un viaggio sui nuovi treni Caravaggio e Donizetti per capire che sono ancora dei bisonti azzoppati quanto ad agilità nel movimento.

COVID19/CONSUNTIVO 2020
CURNO SI CONFERMA OL PAIS DI FARO
Gli abitanti del paese bello da vivere non leggeranno la delibera n.21 del 29 maggio '21 di approvazione del conto consuntivo dell'anno 2020 del Comune. Specie le pagine 6-7 o le diapositive collegate. La sua lettura, al netto di un italiano abbastanza zoppicante che fa una concorrenza alle nostre pagine, permette di comprendere in che anno fortunatissimo tutto sommato siano incappati i Curnesi  al netto degli 82 morti per covid19.  Quasi tutti con parecchi altri serissimi acciacchi, primi tra tutti uno innominabile. E prenderanno coscienza di essere un popolo  fortunato sia dal punto di vista economico – almeno 1,3 milioni di incassi comunali in sovrappiù- che dal punto di vista delle numerose fragilità che la permanenza delle persone davanti ai mille canali rimbambenti della TV scatena nei cervelli . Dal lungo elenco di numeri esposti dalla sindaca appare evidente come un paese di 7500 abitanti in buona sostanza abbia suppergiù 150 famiglie in condizioni (quasi sempre) critiche. Non c'è da meravigliarsi se pensiamo a quante famiglie monocomponente –specie di sole femmine- ci sono nelle categorie sopra i 60 anni. Non c'è nemmeno da meravigliarsi che esista una microscopica porzione di cittadini di ogni età –basta leggere  le ultime informazioni che abbiamo a livello nazionale sui percettori di RdI- che vanno  e andranno continuamente assistiti perché oggettivamente sono ormai perduti ad ogni livello minimo di cittadinanza attiva.
Accade: solo che adesso ce ne accorgiamo.
La lettura delle sequenza di interventi in aiuto e sollievo materiale e morale delle persone necessitanti fa comprendere come  sostanzialmente in Comune siano annegati nel classico mezzo bicchierino d'acqua –neanche il bicchiere: qui è bastato un bicchierino- perché quando leggi il numero di colloqui telefonici sostenuti dagli addetti e dividi quel numero per le ore trascorse a lavorare, vedi che non si sono spaccati la schiena scaricando sacchi di cemento.
Prendendo in esame problema dopo problema e proiettandoli sui numeri reali ci si rende conto che sostanzialmente sono annegati un mezzo bicchiere d'acqua e adesso si autocelebrano come salvatori della patria. Pensate a cosa scrissero a proposito delle bombole di ossigeno a suo tempo –pareva da quello che scrissero che in paese ci fossero dei morti per carenza del prezioso gas essendo che molti non riconsegnavano le bombole vuote  e confrontatelo  con quello che scrivono oggi: la bolla di sapone  non c'era e quindi non è nemmeno scoppiata.

Il fatto è che se certi problemi capitano addosso a personaggetti che hanno sempre vissuto col piatto pieno scodellato dalla mamma, con la camicia e le braghe stirate dalla mamma, con l'acqua calda sotto la doccia evidente che quando non hai mai affrontato un problema nella vita, quando te se ne presenta uno ti sembra di dovere salire il Cervino.
La presa per i fondelli i cittadini che i numeri nella loro crudezza  esprimono forse non la comprendono nemmeno perché con 1,3 milioni incassati dal comune per fare fronte all'avvento della pandemia, il Comune ha risposto versando pochissimo a chi ne ha fatto richiesta.  Addirittura gli sono rimasti dei soldi in banca.

Vediamo qualche esempio preso direttamente dalla delibera.
Sono stati erogati 129 buoni spesa (rispetto alle  171 domande: ma non viene spiegato come mai quelle 40 richiedenti l'abbiano chiesta…) per 39.125 euro di buoni consegnati.  Vale a dire 303 euro in due tranche a distanza di sei mesi. 50-60 euro al mese: una carità generosissima per prendere per il fondoschiena i fortunati.
Sono stati erogati bonus di sostegno all'affitto in risposta a 34 domande soddisfatte per €38.591 (fondi COVID), più altre 22 domande successivamente evase per €18.075,39. Vale a dire un contributo di 392 euro. Meno di un mese di affitto di un monolocale arredato.
Sono stati consegnate 387 volte (in sei mesi o tutto il 2020?) dei farmaci vale a dire  due al giorno in sei mesi oppure uno al giorno per tutto l'anno. Vi pare un  lavoro da poco?.
Sono stati consegnati 1062 pasti (per gli infetti di covid chiusi in casa) vale a dire 160 al mese  tradotto in cinque al giorno. Vi pare un  lavoro da poco?.
E le 53 spese portate a domicilio in sei mesi? Vi pare un  lavoro da poco?.
E i 42 colloqui con le persone anziane che frequentano il servizio del "Caffè socializzante" vi pare un lavoro da poco?

Per finire e leggere che gli illustri abitanti della case ALER di via s.Jesus-IV Novembre (35 nuclei?) sono costati al Comune oltre 20mila euro di sussidi per assisterli nei loro perenni litigi. Non li hanno presi loro ma la Caritas e la coop che svolge il servizio. Non si comprende se sono un condominio di cittadini oppure una banda di mezzi criminali da internare in un collegio.

Dal resoconto sull'emergenza covid19-2020 fatto dalla sindaca e dai suoi assessori da un lato emerge una palese difficoltà ad affrontare tutto sommato numeri di problemi modestissimi  (non immaginiamo in che caos sarebbero precipitati se ci fosse stato un terremoto con 83 vittime…) e stupisce la dichiarazione che nell'insieme si sono applicati meno di 30 volontari in un paese di 7.500 abitanti sebbene la sindaca dia atto che molti cittadini si sono arrangiati tra di loro.
Noi siamo del parere invece che proprio l'aiuto interfamigliare piuttosto che quello pubblico – che ha fatto la scorta di soldini per  destinarli a rifare i centri sportivi per darli via in affitto- sia stato il motore che ha retto più che il peso economico della pandemia sulle  famiglie il peso psicologico, continuamente alimentato dalle televisioni e dai giornali che hanno fato e proseguono tuttora nel fare a gara a seminare panico e disinformazione. Non bastasse quella dei c.d. esperti chiamati a raffica  nelle trasmissioni.
Ovvio che non si trovi in una delibera del genere – autocelebrativa ad ogni riga di testo: basta leggerle senza occhiali- una minima riflessione politica sul vuoto ideale che anima questa maggioranza. Un vuoto che pensano di riempire con pochi spiccioli di carità. A fronte di 171 domande decise 129 elargizioni per 150 euro  cadauno moltiplicata due volte. Un contributo per l'affitto di ben 392 euro. Due consegne di farmaci al giorno. Cinque pasti consegnati al giorno. La metà dei soldi destinati alle imprese rimasti sul conto del comune perché non li hanno neanche richiesti. 28 volontari su 7.500 abitanti: nulla. Il vuoto.

In questi numeri vi leggi un paese spappolato, dove i cittadini manco prendono in considerazione l'istituzione Comune salvo nei casi estremi. E dove un Comune presieduto da una sindaca maestra ma super ragioniera laureata lesina i soldini ai cittadini mente li versa a gogo  ai professionisti per progettini a raffica di opere pubbliche che si potevano chiudere con un solo. Vogliamo ricordare quanti progettini sono stai attivati 2019-2020 lungo la bretella dal via IV Novembre a via Carlinga passando davanti alle scuole?. Vogliamo ricordare il mitici PEF sul CVI regolarmente sfanculati dai potenziali operatori?.
La finiamo qui, per evitare di cadere in depressione.