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LA CASA DEI NONNI O UNA CASA DELLA SALUTE?
Basta attendere e le palle vengono a galla: come gli gnocchi.
Scrivevamo sulla pagina ultima scorsa a proposito delle dichiarazioni
degli assessori Cavagna e Conti che sinteticamente hanno descritto un
libriccino dei sogni vista la nomale celerità con cui si concretizzano
sia i progetti che gli appalti dei lavori e la finizione degli stessi.
Ascoltando la coppia (e le loro incertezze) e proiettando le loro
parole nella realtà ti viene da dire che non raccontano palle a
raffica ma non dicono mai la verità nella sua interezza ed alla fine ti
rendi conto che sulle palle sopravvivono.
Ed infatti ecco che il 4-5 agosto compare all'albo pretorio la
determinazione n.316 del 28 luglio 2021 da titolo:” coordinamento,
comunicazione e ricerca sociale per la realizzazione del centro
polifunzionale per anziani di Curno - art. 51 del d.l. 77/2021.
determina a contrarre semplificata ed impegno di spesa”.
Questo significa che i due assessori hanno venduto la pelle della lepre
senza che avessero l'autorizzazione a spenderla dal momento che non
essendo ancora pubblicata la determinazione ed almeno atteso il tempo
necessario per verificare ch qualcuno non la impugnasse, due giorni
dopo l'imboccata ordinata alla dirigente dei servizi sociali ecco
scodellata la (pseudo) giustificazione alle affermazioni in sede
consigliare dell'ass. Conti.
Con la quale assegnano ad una coppia di vispi maschietti indigeni e
titolari di un'aziendina fatta da solo loro due: “Rescogita” la somma
di 30.800 euro.
L'aspetto divertente della giunta Gamba e delle sue articolazioni nella
finta autonomia dei dirigenti sta nel fatto che tutte ma proprio tutte
quelli-e che la maggioranza individua come i soggetti iper
specializzati deputati a fornire la giustificazione delle loro
decisioni, regolarmente le cannano. Vogliamo ricordare i PEF a raffica
per i CVI?. Vogliamo ricordare il progetto di ristrutturazione del CVI2
che oltre agli errori interni aveva dimenticato un sacco di altri
lavori?. Vogliamo ricordare la palestra della Rodari che da mezza
interrata è stata messa tutta fuori terra?. Vogliamo ricordare i
lucernari della nuova Rodari aggiunti dopo?.
Vogliamo ricordare la pista cilabile lungo fiume inaccessibile agli
handicappati in carrozzella (forse la aggiustano adesso…). Ecc. ecc.
Visto che “l'Amministrazione Comunale è intenzionata a realizzare
un centro polifunzionale per la popolazione anziana di Curno, che abbia
come sede principale gli spazi presenti al piano terra della Palazzina
del Donatore di Via IV Novembre, dato atto che tale Centro non è
pensato esclusivamente come uno spazio fisico e delimitato ma diffuso
in modo capillare sul territorio di Curno, così che dalla sede
principale i servizi e le “attenzioni” si diramino in tutto il paese
grazie al sistema - comunità che si verrà a creare; atteso che gli
obiettivi che l'A.C. intende perseguire sono:
■ Fornire servizi parasanitari finalizzati a
prolungare il più possibile lo stato di benessere e autosufficienza,
specie degli anziani che vivono soli, e la cura di sé (attività
igienico sanitarie)
■ Contenere la solitudine e “curare” il sentimento di
isolamento e di abbandono; sollecitare le risorse personali residue per
placare le ansie e gli atteggiamenti depressivi tipici dell'età
avanzata (attività aggregative)
■ Aprire nuove prospettive di contatto, di incontro,
di socializzazione, mediante l'offerta di opportunità di relazioni
(attività socializzanti)
■ Migliorare la vita di relazione ed il benessere
civile attraverso il riconoscimento dei diritti sociali, l'attivazione
di “luoghi e spazi di comunicazione” e la valorizzazione delle
potenzialità residue (attività di informazione);
ritenuto, a tal fine, necessario individuare un soggetto che si occupi
di ricerca sociale, coordinamento e gestione della comunicazione e per
la realizzazione del Centro Polifunzionale per anziani di Curno,
attivare la procedura per l'affidamento del suddetto servizio; (…)
ritenuto, date le suddette premesse, di affidare il servizio di
supporto al coordinamento, alla comunicazione e collaborazione nella
ricerca sociale per la realizzazione del Centro Polifunzionale per
anziani di Curno per il periodo dal 05.08.2021 al 30.06.2022
all'operatore economico RESCOGITA SNC, per l'importo complessivo di €
30.800,00, IVA 22% compresa; dato atto altresì che il servizio di
supporto verrà strutturato in tre diverse fasi:
- fase 1 di project management, comunicazione e ricerca sociale;
- fase 2 di sviluppo, adattamento e prime valutazioni del project management;
- fase 3 comunicazione sociale e presentazione dell'attività
Ed alla fine della determinazione si precisa (per chi non l'avesse
ancora compreso che ) il fine che il contratto intende perseguire è
quello di istituire il nuovo Centro Polifunzionale per Anziani di Cumo,
di gestirne l'apertura e accompagnare nelle attività di ricerca sociale
e comunicazione, per il periodo dal 05.08.2021 al 30.06.2022.
Quindi la montagna ha partorito il classico topolino clientelare
compreso il fatto che da subito la generosa giunta Gamba elargisce
30.800 euro ad una coppia di sconosciuti titolari unici di una ditta,
naturalmente con una scelta palesemente clientelare dal momento
che glielo consente la legge.
Dopo tutta l'ampia e incomprensibile esposizione fatta dal Conti
sulla futura CASA DEI NONNI nella seduta del 30 luglio uno si aspettava
che un incarico del genere venisse affidato ad una Università o un
primario studio di livello nazionale o –se proprio vogliamo- che
fosse affidato ad un dirigente di qualche comune emilano-romagnolo che
di queste cose sono avanti qualche decennio rispetto a Curno.
Nossignori: fanno tutto da soli.
Dalle parole di Conti in consiglio comunale pareva che la CASA DEI
NONNI dovesse essere la pietra filosofale della nostra vecchiaia ed
invece si scopre che sostanzialmente procureranno di lavare il culo
agli anziani (che lo richiedono) senza usare il pulivapor a 100 gradi.
Metteranno qualcuno (pagato 10 euro all'ora?) che ne ascolti le
paranoie senza strangolarli. Faranno le punture gratis specie a
chi se ne impipa di tenere una vita leggermente più ordinata viste
le ennemila patologie che s'è tirato addosso per una pregressa e
tuttora in corso vita di stravizi. Smentiranno le notizie che i nonni
assorbono tenendo accesa per 24 ore la TV su Rete 4 e Bergamo-tv. Poi
viene il meglio espresso con parole poetiche: apriranno ai nonni delle
nuove prospettive di contatto, di incontro, di socializzazione,
mediante l'offerta di opportunità di relazioni (attività
socializzanti). Vale a dire sotto a trovare una compagna-o e fare anche
del sesso visto che anche a 99 anni fare del sesso fa bene. Lo dice
perfino la Ilaria Capua.
Quindi la CASA DEI NONNI non avrà nulla a che vedere delle “CASE DELLA
COMUNITA'” previste dalla missione 6 del PNRR
[https://www.governo.it/sites/governo.it/files/PNRR_0.pdf ]
tratta del tema della sanità. Nel librone si parte da pagina 223 ma quello che interessa in questo pezzo parte a pagina 225.
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PRIVATIZZANO PERFINO L'AUTISMO A DEGLI SCONOSCIUTI?
Ovviamente per fare la CASA DEI NONNI al piano terreno dell'ex
palazzina dell'ASL hanno dimenticato di fornire neanche il minimo di
dati statistici delle persone che finora hanno chiesto gli aiuti che
dalla palazzina dovranno propalarsi sull'orbe terrarum ma c'è da stare
sicuri che quelli finora intercettati riceveranno ampia propaganda
elettorale della sindaca Gamba e della sua coorte di eligendi (coorte
con due O).
Analogamente nel decidere una spesuccia quantificata spannometricamente
in euro 2.746.331,43 (iva esclusa) in cinque anni per l' avvio
dell'istruttoria pubblica finalizzata all'individuazione di soggetti
del terzo settore disponibili alla co-progettazione e attuazione di
interventi innovativi e sperimentali del POLO PRODUTTIVO E CENTRO STUDI
e RICERCHE per l'AUTISMO E LA DISABILITÀ INTELLETTIVA denominato
“PIANETI PROSSIMI” all'interno di uno spazio dedicato presso l'edificio
in via De Amicis, 13 cui si affiancheranno il Centro di riciclo e Riuso
“La Miniera” di Via Aldo Moro e presso la Biblioteca comunale di Via IV
Novembre, appunto per spendere 2,7 milioni iva esclusa in cinque anni
NON vengono dati quanti siano i soggetti affetti da autismo presenti
nella nostra comunità. Pare comunque che grazie a dio non superino la
dozzina anche se è possibile che vi si aggiungano anche soggeti
provenienti da altri comuni.
Insomma si spende e si spande alla grande senza neanche che i cittadini
siano informati sul quanti siano i possibili fruitori. Il tutto facendo
leva e ricatto sul fatto che non sia esattamente cristiano lasciare per
strada i più sfortunati di noi.
Che poi la soluzione prospettata sia è diventerà la più efficace non
sarà mai dimostrato dal momento che SEMPRE in questi casi il Comune
DIMENTICA di inserire nel progetto e nell'appalto il soggetto TERZO che
dovrà controllare non solo i conti ma il contenuto e l'efficacia dalla
spesa. Il che a nostro avviso alla fine della fiera diventa l'ennesimo
modo di mantenere uno stipendio al solito gruppo di amici degli amici
sfruttando il bisogno di un piccolissimo gruppo di cittadini.
Del resto basta leggere il tocolon elettorale in giallo messo qui
sopra. Il Comune di Curno è strapieno di soldi ricevuti per il covid19
– oltre 1,3 milioni di euro- talmente strapieno da non essere
riuscito nemmeno a distribuire tutti quelli che dovevano far fronte
all'emergenza sia dei cittadini che delle partite IVA. Talmente
strapieno di soldi da avere potuto destinare le ENORMI entrate normali
al pressoché completo rifacimento dei due CVI anche se –i completi
rifacimenti- mascherati da lavori appaltati a parte (dove il CVI2 ha
fatto la parte dell'acchiappatutto) sono satti una tattica per eludere
il codice degli appalti che vieta di spezzettare i lavori quando si
tratta di un unicum fisco. Ma sappiamo che a Curno accade sempre tutto
per caso.
Il tocolon elettorale della Gamba mescola sacro e profano nel senso che
in quei 209mila euro ci sono stanziamenti che stanno nel bilancio
comunale da prima che la sindaca addirittura venisse al mondo. Vale a
dire che non c'è nulla di nuovo e soprattutto NULLA DI PIU' proprio
perché la cittadinanza è talmente piena che non si perita nemmeno di
farsi avanti a domandarne anche perché ha imparato che –tranne la
carità- riceve poco o nulla mentre sono molti quelli premiati. Roba
elettorale brevimanu insomma.
Ci permettiamo di dare tre suggerimenti alla Gamba. Gli anziani
hanno bisogno di una buona dentatura, di un buon paio di occhiali ed
anche di un apparecchio acustico. Una buona vita di relazione comincia
anche da questi aggeggi.
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CURNO-PALADINA-SEDRINA: TROPPI HANNO FATTO TROPPO I FURBI
La tratta della strada SP470 dall'A4 di Dalmine verso la Valle
Brembana dall' asse interurbano di Curno fino a Paladina è già stata
oggetto di tre “oculati” attacchi dalla lobby del cemento per aumentare
i costi.
La prima botta è avvenuta con la vicenda della deviazione e del
potenziamento del corso del Riolo, il torrente che raccoglie le acque
della c.d. Conca del Pascolo dei Tedeschi per scaricarle nel torrente
Quisa col percorso il più lungo possibile: nei pressi del ponte della
Briantea da Mozzo a Ponte. Motivazione ufficiale della necessità
del cervellotico percorso e modifica delle dimensioni le recenti bombe
d'acqua che hanno affogato Valbrembo e Mozzo.
Invece di fare una condotta scavata con una talpa sotto Via per
Briolo fino al Torrente Quisa si sono generosamente applicati in
circonvoluzioni dentro la zona industriale di NO di Mozzo… senza
potenziare lo scarico a valle. Ed infatti da troiata nasce affare:
verrà creata una vasca di laminazione in quel di Valbrembo per
raccogliere le acque piovane e rilasciarle a portata più contenuta.
La seconda botta l'ha generata il Parco dei Colli sostenuto ovviamente
dalla solita lobby dei verdi di carta con l'ombelico legati ai
cementieri e trattasi e trattasi dell'interramento della tratta di
SP470 per circa un chilometro davanti a Valbrembo.
La terza botta è stata la creazione della rotonda tra Mozzo e via
per Briolo a Valbrembo sostenuta dalle necessità viabilistiche del
Parco delle Cornelle correlata con l'interramento di un lungo tratto
della strada per la valle.
Di questi giorni la polemica tra il sindaco di S. Pellegrino e il
presidente della Provincia nella quale il primo accusa il secondo
di scarso impegno nel trovare soluzione e finanziamento sia per i
vecchi tratti ma soprattutto per la Paladina-Sedrina il cui costo
di realizzazione sarebbe diventato ormai impossibile:420 milioni.
Adesso la mitica Paladina-Sedrina è o sarà una strada quasi tutta in
galleria. Finora si conosce che dovrebbe essere lunga 5,8 km di cui 4,3
in cinque gallerie differenti: Valbrembo:145 m; Sombreno :1015 m;
Sorisole:182 m; Villa d'AlmèI 1.890 m; Villa d'AlmèII :2.000 m e dovrà
sotto passare sotto quattro catene collinari-montuose, traversare sopra
o sotto due vallate e una conca per imboccare i ponti di Sedrina. 400
milioni è la cifra stimata dall'ANAS come costo dell'opera cui si
aggiungono tutte le altre spese: dall'iva alla progettazione alle aree
da acquisire alle opere di compensazione. Sperando che non ci sia
l'occulto delle tangenti.
Il progetto predisposto è assai curioso dal momento che –visto che 4,3
km su 5,8 km è tutta in galleria- anziché essere dritto tra i due punti
compie un ampio arco casualmente come volesse allungare il percorso. E
quindi i costi.
Questo lungo e inutile arco nel percorso servirà solo alla creazione di
uno svincolo tra Sorisole e Almè, svincolo di cui non c'è bisogno visto
che prima della strada nuova arriverà la T2. Quello che poi non viene
detto oltre alle cinque gallerie previste vi saranno anche quattro
ponti sui torrenti e poi sarebbe interessante vedere che strage
accadrà nella conca di Sedrina nel caso fuoriuscisse a terra.
Diciamo brutalmente che il progetto è una gran bella idea per fare
lievitare in tutti i modi i costi nella maniera più ampia possibile
quando una o due coppie di talpe avrebbero potuto scavare
velocemente ed a costi contenuti la tratta diritta (o quasi) tra i due
punti di partenza e arrivo. Diciamo da 400 a 250 milioni facendo il
paragone con altre opere simili.
A problema si aggiunge problema perché tra Comune di Bergamo
Provincia ed enti superiori (ANAS) nesusno ha deciso delle
priorità ragion per cui adesso è in progetto della tranvia T2
dalla città fino ad Almè.
Nel frattempo sul vecchio sedime della ferrovia è stata realizzata la
pista ciclabile e quindi… domani dove potrà transitare il
prolungamento della T2 verso l'alta valle?.
Adesso c'è di mezzo la Paladina-Sedrina col suo intelligente percorso
da oltre 400 milioni che vede il consenso unanime indovinate da chi?
tutti perdio!. Peccato che non ci siano i soldi.
La questione è che la Valle Brembana viene ritenuta dalle forze
politiche come una riserva di elettori rimbambiti ragion per cui gli
chiudono l'ospedale e loro imperterriti votano cdx-lega.
Li hanno fati fessi col triplo di tempo per la Curno-Paladina e loro imperterriti votano cdx-lega.
Adesso fingono di litigare sui 430 milioni della futura
Paladina-Sedrina mentre invece il problema sta tutto… nelle prossime
elezioni del 2023 perché se l'ANAS sotto il governo Draghi molla il
malloppo dei 430 milioni figuratevi come si scannano centrodestra
centrosinistra penta stellati e il resto della compagnia cantante per
zompare addosso al malloppone coi rispettivi amici.
Tanto gli elettori della Valle Brembana sono dei coglioni che votano sempre tutto senza neanche pensarci.
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