A GUARDARE ALLE COLLINE PAGINA 1369 DEL 14 LUGLIO 2021

























































Di cosa parliamo in questa pagina.


















ALTA CULTURA
 SCIENTIFICA E CULINARIA
MEGLIO LA CLERICI D'ANTAN

LA BALLE DEL CONTI E DELLA GAMBA
VOGLIONO FAR CREDERE DI AVERE FATTO TUTTO LORO
Seduta consigliare del 13 luglio u.s. dedicata all'approvazione (tra l'altro) del “progetto definitivo dei lavori di realizzazione pista ciclopedonale lungo il fiume Brembo - 1° lotto - da Via Brembo a Treviolo - dichiarazione di pubblica utilità indifferibilità ed urgenza”.

Ha esordito l'ass. Conti con un mega pistolotto di 19 minuti in cui ha ricostruito in dettaglio tutte le deliberazioni che  dall'autunno 2017 all'estate 2021 hanno (forse?) condotto questo progetto alla messa in appalto. Lo scopo del lungo pistolotto – raccontato solo alla fine dello stesso- è stato quello di smentire la (nostra) tesi secondo la quale sostanzialmente questa operazione poggia sul nulla (anzi, peggio…) mentre invece starebbe all'interno di programmazioni regionali RER provinciali (fascia pedecollinare) e intercomunali (dalle Alpi al Lilibeo si potrebbe dire visto che ci sono di mezzo comuni come Mapello –Monte Canto di Pontida e   Castelnuovo Bocca d'Adda che sta al confine col Piacentino, ne manca uno in alta ValBrembana e uno in Valtellina ) col supporto finanziario della Fondazione Cariplo e del BIM.
(....)

LA CONVIVENZA NON SI CURA COI CARABINIERI
GLI ALPINI, LA PROTEZIONE CIVILE,
 LE GUARDIE VOLONTARIE, LE TELECAMERE
(....)
Del resto con queste donne della maggioranza e in giunta non c'è da sperare che riescano a “sentire il paese”, tranne il solito gruppo destrorso che strepita per ogni microscorreggia. Di sentirlo lo sentono: non sono sorde. Il fatto è che non hanno la CULTURA per capirlo.  Ma per questo c'è un assessore ad hoc: il Cavagna che istalla telecamere a raffica così che i cinesi ci possono tenere sotto controllo.
Abbiamo le gradinate della biblioteca (e un bel palco) da utilizzare come spazio cinema esterno e gruppi. Abbiamo gli spazi verdi dei Briaschi, di via Veneto- Abruzzi, abbiamo degli spazi privati lungo il fiume e in un agriturismo disponibili; c'è il giardino delle elementari di via Emilia. Spazi verdi bellissimi ridotti con alberi invadenti.  E soprattutto abbiamo un comune pieno di soldi tratti dalla disgrazia del covid che non riesce nemmeno a spendere ed assegnare. Niente da fare. Le madamine vanno a comperare tutto sul mercato del c.d. terzo settore salvo che non comperano il nulla. Imbevute di ideologia cogliona che viola le singole libertà non sanno che governare un comune significa rispondere a un ventaglio di idee esigenze situazioni (economiche) che non si rispecchiano tutte nelle idee della maggioranza.

Se poi ci mettiamo che l'assessora ai servizi sociali è riuscita nella non facile impresa di far perdere un quarto della popolazione scolastica alle scuole pubbliche e di contro abbiamo un'assessora alla cultura che basta sentirla parlare corri ad allacciarti le mutande alla svelta, non deve stupire che se a Curno hai i soldi, anche d'estate  te la cavi. Se non ne hai son cazzi tuoi: vai a fare casino dove ti capita  ma stai attento ai carabinieri, volontari, protezione civile, alpini, carabinieri volontari, telecamere spia cinesi e chi più ne ha più ne metta.


20 MB















































le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!























CICLABILE SUL LAGO DI COSTANZA


















































































































































































































LA CONVIVENZA NON SI CURA COI CARABINIERI
GLI ALPINI, LA PROTEZIONE CIVILE,
 LE GUARDIE VOLONTARIE, LE TELECAMERE
Nel paese bello da vivere ci sono due “appendici” che sembrano create apposta per essere fonte di problemi di convivenza. Una è in fondo alla antica “Strada delle Massere” che si stacca dalla rotonda tra via Zaccagnini-via Jotti per arrivare fino a via Fermi.  Un'altra è il blocco tra via Gandhi e via Lega Lombarda (nord).
C'è anche una terza zona problematica che si individua tra il c.d. Parco del Brolo tra i palazzi Chiesa che aggettano su via Marconi-Curnasco e il parco tra i palazzi dei Briaschi e via Pertini.
Leggendo l' articolo  della attenta Monica Sorti sul settimanale proto leghista  in tema della convivenza nei diverse parti di Curno appare  chiara come la risposta della giunta Gamba sia militare e securitaria. Anziché interrogarsi sulle possibili ragioni per cui periodicamente dei gruppi di ragazzi piccoli e meno piccoli imperversano in determinate zone  ecco che tutto il problema si risolve “Per contrastare tutti questi fenomeni si sono già svolte due riunioni dell'Osservato­rio sulla sicurezza, l'organi­smo voluto dall'amministra­zione comunale per coordi­nare azioni per la sicurezza e la cura del territorio con un'attenta analisi della situa­zione effettuata con il coman­do della stazione dei carabi­nieri, la polizia locale di Curno, la protezione civile, il rappresentante dei gruppi di vi­cinato e l'assessore Claudio Cavagna, sono state indivi­duate misure di controllo e presidio più stringenti. «I ca­rabinieri hanno aumentato la loro presenza nella zona, spe­cialmente la sera, così come la polizia locale, che effettue­rà anche dei passaggi a piedi. Abbiamo concentrato in que­st'area del paese anche i con­trolli notturni della vigilan­za».
Entro la fine del mese ver­ranno poi posizionate quattro nuove telecamere fisse lungo il percorso pedonale di via S. Jesus e l'amministrazione ha inserito nella programmazio­ne del lavoro degli operai co­munali tre passaggi a setti­mana per il controllo dell'ab­bandono dei rifiuti. «Gli al­pini si sono resi disponibili per ripartire con il Progetto parchi e attuare un monitoraggio-controllo segnalando, in caso di problemi, alle forze dell'ordine. Questi interventi riguarderanno anche la zona del parco di via Pertini e Tu­rati perché anche lì, negli ul­timi due mesi, abbiamo ri­cevuto segnalazioni e lamen­tele da parte degli abitanti, dovuti alla presenza di gruppi di ragazzini che fino a tarda notte fanno baccano e dan­neggiano le installazioni». È stata anche contattata un'as­sociazione di ex carabinieri per chiedere il loro aiuto e organizzare controlli sul ter­ritorio.”
E ancora: “Le forze dell'ordine hanno invitato la cittadinanza a con­tinuare a segnalare eventuali criticità anche a tarda sera. (…) Se si tratta di ragazzini non dobbiamo pensare che con una denuncia roviniamo la loro vita. Non è così. La denuncia permette alle forze dell'ordine di iniziare un per­corso che coinvolge il minore e i suoi genitori e, quando necessario, i servizi alla per­sona del Comune di residen­za o, nei casi più seri, la tutela minori. Un iter che ha come obiettivo il prendersi cura di questi giovani e delle loro fa­miglie, per aiutare ragazzini e genitori a comprendere even­tuali disagi o mancanze e ca­pire come affrontarli».

Dulcis in fundo  “Si è pensato poi di inter­venire anche dal punto di vi­sta educativo, partecipando a un bando di Regione Lom­bardia che prevede il finan­ziamento di attività ricreative estive itineranti sul territorio, in aggiunta a quelle già pre­viste dal Comune. «Abbiamo pensato di destinare queste risorse ai ragazzi minorenni facendo attività sportive per animare le zone e per cercare di canalizzare le loro ener­gie».

Dopo la risposta securitaria ecco il placebo: Il sindaco sottolinea che la situazione è sicuramente peggiorata dopo il lockdown. «L'amministrazione e le forze dell'ordine ci sono». «Se come adulti viviamo il territorio con una passeggiata, sedendoci sulle panchine a chiacchie­rare, se accompagniamo i no­stri figli al parco, se per an­dare al centro commerciale passiamo per la pista ciclo­pedonale, se quindi viviamo questi spazi, malintenzionati o teppistelli ne staranno alla larga. Sarà un modo impor­tante per prendersi cura (della comunità)».

Insomma “osservatorio per la pubblica sicurezza” (niente poco di meno manco fossimo un comune mafioso!) carabinieri, denunce, telecamere, protezione civile, associazione di ex carabinieri, dossi stradali e… in attesa dell'ennesimo contributo regionale.

Che le nostre madamine abbiano un certo stile da maresciallo di giornata lo si constata appena aprono bocca ma neanche quando governava la Lega di Pedretti certi discorsi s'erano sentiti e messe in atto certe prassi con questa orgogliosa baldanza.
Persino la Lega aveva compreso che se  il Comune “abbandona” a se stesso il paese lasciando che ciascun cittadino si sbrogli da solo i propri casini, certo è che l'istinto di aggregazione casinista presto o tardi si concretizza in bande più o meno.
Un comune NON può abbandonare a se stesso il paese senza uno straccio di iniziativa, distruggendo tutti i gruppi spontanei che non s'appecora- no alla maggioranza, per poi scoprire che ogni tanto sbottano fuori furtarelli (bisognerebbe poi verificare quanti lo siano davvero…) e gruppi di ragazzini casinisti.

Lo scrivevamo sulla pagina 1367 che  in questa estate per gli adulti il comune non ha approntato nessuna iniziativa tranne l'autorizzazione al parroco di fare la festa del raviolo e per i ragazzi una serie di CRE che paiono soltanto dei doposcuola allungati o prolungati con pochissimo sport. Anche semplice camminare in un bosco (per esempio quei 4200 mq che la giunta gamba s'è fatta assegnare dalla regione dentro il Brembo… sic!) per non dire in montagna o lungo il Brembo (ci sono 20 km di percorsi all'80% in sede riservata tra Curno e la foce del Brembo nell'Adda…).
Scrivevamo alla pagina 1362: “ nel paese bello da vivere se hai i soldi puoi fare di tutto: perfino Pilates terza età, Yoga, Zumba, Mini Basket, Karate nei parchi. Nei parchi di Curno? Curno ha dei parchi?.  Avete visto come hanno tagliato l'erba l'ultima volta? L'avrebbero brucata meglio delle caprette. Sempre se hai dei soldi puoi andare al CRE parrocchiale così ti guadagni anche la salvezza oppure quello laico che è la copia del primo. Sempre se hai i soldi. Marigolda Merena Lungobrembo chiuso. Via Trento-Trieste chiuso. Bisogna essere donne madri insegnanti per NON capire che dopo due anni scolastici (quasi del tutto) buttati via bisognava piazzare appena finite le lezioni tutta una serie di iniziative non a pagamento: altrimenti si divertono di più nella galleria del centro commerciale o a tirare sacchetti di piscio in casa degli anziani… per un atterraggio morbido nella vacanze.”
Ci hanno risposto indirettamente con questa pseudo intervista filoguidata.

Del resto con queste donne della maggioranza e in giunta non c'è da sperare che riescano a “sentire il paese”, tranne il solito gruppo destrorso che strepita per ogni microscorreggia. Di sentirlo lo sentono: non sono sorde. Il fatto è che non hanno la CULTURA per capirlo.  Ma per questo c'è un assessore ad hoc: il Cavagna che istalla telecamere a raffica così che i cinesi ci possono tenere sotto controllo.
Abbiamo le gradinate della biblioteca (e un bel palco) da utilizzare come spazio cinema esterno e gruppi. Abbiamo gli spazi verdi dei Briaschi, di via Veneto- Abruzzi, abbiamo degli spazi privati lungo il fiume e in un agriturismo disponibili; c'è il giardino delle elementari di via Emilia. Spazi verdi bellissimi ridotti con alberi invadenti.  E soprattutto abbiamo un comune pieno di soldi tratti dalla disgrazia del covid che non riesce nemmeno a spendere ed assegnare. Niente da fare. Le madamine vanno a comperare tutto sul mercato del c.d. terzo settore salvo che non comperano il nulla. Imbevute di ideologia cogliona che viola le singole libertà non sanno che governare un comune significa rispondere a un ventaglio di idee esigenze situazioni (economiche) che non si rispecchiano tutte nelle idee della maggioranza.

Se poi ci mettiamo che l'assessora ai servizi sociali è riuscita nella non facile impresa di far perdere un quarto della popolazione scolastica alle scuole pubbliche e di contro abbiamo un'assessora alla cultura che basta sentirla parlare corri ad allacciarti le mutande alla svelta, non deve stupire che se a Curno hai i soldi, anche d'estate  te la cavi. Se non ne hai son cazzi tuoi: vai a fare casino dove ti capita  ma stai attento ai carabinieri, volontari, protezione civile, alpini, carabinieri volontari, telecamere spia cinesi e chi più ne ha più ne metta.

LA BALLE DEL CONTI E DELLA GAMBA
VOGLIONO FAR CREDERE DI AVERE FATTO TUTTO LORO
Seduta consigliare del 13 luglio u.s. dedicata all'approvazione (tra l'altro) del “progetto definitivo dei lavori di realizzazione pista ciclopedonale lungo il fiume Brembo - 1° lotto - da Via Brembo a Treviolo - dichiarazione di pubblica utilità indifferibilità ed urgenza”.

Ha esordito l'ass. Conti con un mega pistolotto di 19 minuti in cui ha ricostruito in dettaglio tutte le deliberazioni che  dall'autunno 2017 all'estate 2021 hanno (forse?) condotto questo progetto alla messa in appalto. Lo scopo del lungo pistolotto – raccontato solo alla fine dello stesso- è stato quello di smentire la (nostra) tesi secondo la quale sostanzialmente questa operazione poggia sul nulla (anzi, peggio…) mentre invece starebbe all'interno di programmazioni regionali RER provinciali (fascia pedecollinare) e intercomunali (dalle Alpi al Lilibeo si potrebbe dire visto che ci sono di mezzo comuni come Mapello –Monte Canto di Pontida e   Castelnuovo Bocca d'Adda che sta al confine col Piacentino, ne manca uno in alta ValBrembana e uno in Valtellina ) col supporto finanziario della Fondazione Cariplo e del BIM.

Dietro la RER- Rete Ecologica Regionale e dietro l'idea di interconnettere  con una serie di spazi naturali il Monte Canto (tra Pontida e Sotto il Monte e i Bedeschi) col Brembo e il Parco dei Colli  dopo quattro anni c'è ancora niente di concreto tranne una inutile montagna di carta PDF compilata da bravi professionisti (!) che hanno copiato-incollato studi di altri studiosi (e non) per costruire una storia che non esiste dal momento che … basta un'occhiata a google maps.
In realtà questa operazione era ed è mirata esclusivamente a distribuire risorse pubbliche – i soldi della Fondazione Cariplo sono pubblici anche se forniti dai profitti della Banca- a decine di professionisti disoccupati che sopravvivono compilando studi –appunto- copia incollando lavori già fatti e pubblicati da altri. Magari decenni or sono.

Un solo esempio. Il primo studio della flora dell'Isolotto venne eseguito dal … becchino di Curno negli anni '80. Il becchino era uno studente di un istituto svizzero (lavorava e viveva in Svizzera prima di vincere il concorso a Curno) che aveva avuto assegnata la stesura di una breve tesi scolastica. Rivoltosi al Rocco Zambelli questi gli suggerì l'idea mentre al sottoscritto toccò il compito di fotografare le varie specie botaniche rilevate.
Da allora tutta una serie di coglioncelli si rincorrono a documentare le orchidee  presenti sull'Isolotto senza mai domandarsi come mai siano… nate e finite li.
Coglioncelli per coglioncelli adesso qualcuno di loro s'è presa la briga di isolare con fettucce gli spazi dove fioriscono le specie protette col bel risultato che quando i bravi cittadini vedono il recinto… s'avventano dentro per “cogliere il fior”.

Comprendiamo la sboronata dell'ass. Conti dal momento che il codice dei contratti (post 2016) prevede una selva di progetti per ogni opera pubblica visto che è frutto malefico della categoria (cui appartengono anche i dirigenti degli uffici: ovviamente) fatto per fare soldi in epoca di crisi economica. Il fatto è che a contraddire tutto l'elenco di leggi e conseguenti determinazioni del comune elencato dal Conti (non l'ha scritto lui: glielo hanno scritto la segretaria comunale e la dirigente dei LLPP) c'è il fatto che ancora nel 2017 un progetto di una pista ciclabile poteva essere fatto subito esecutivo senza  girovagare (e pagare…) per quattro passaggi progettuali (alcuni particolarmente  esoterici) come ha fatto il Comune di Curno. Bisogna essere forti per trattare il progetto di una pista ciclabile in piano a quello di un'autostrada.

 Alla lunga sboronata di Conti ha fatto seguito la solita polemica del capogruppo del centrodestra Locatelli senza i fratellini d'Italia della fascio femminista Carrara che come al solito –per mascherare la volontà di bloccare l'opera per avere qualche motivo di polemica elettorale domani-  s'è impantanato in disquisizioni legali urbanistiche con la sindaca che gli rispondeva: non ci siamo affidati solo al parere della dirigente dell'ufficio tecnico ma abbiamo chiesto anche un parere legale. E sapete a chi si sono rivolti?. Allo studio dove lavora un avvocato che fu candidato di FI come sindaco di Ponte san Pietro. Da spanciarsi. Esattamente come c'era da spanciarsi quando una comune amministrato dal centrosinistra (uno a caso: Curno) aveva come dirigente dei lavori pubblici un sindaco di centrodestra leghista di un comune vicino e casualmente per realizzare  una biblioteca e una scuola elementare impiegarono un quarto di secolo o giù di li.

L'oretta di dibattito politico ha anche  rivelato che esiste un accordo segreto tra il Comune ed uno dei proprietari dei terreni su cui sorgerà la pista ciclabile che andrà esaminato con attenzione viste le intorcionate che  regolarmente combinano nel Comune di Curno. Infatti quell'accordo andava approvato dal consiglio comunale immediatamente dopo il punto  all'OdG iniziale ma invece resta ancora nascosto nei cassetti della giunta.

La discussione del punto all'OdG si è conclusa con una dichiarazione della sindaca Gamba la quale ha  manifestato la soddisfazione ricordando come lei ed altri suoi amici nel lontano 2010 (avete letto giusto: undici anni or sono) costituirono il “Comitato per il Parco del Brembo” a Curno. Bisogna comprenderla: in campo ambientale ecologista i figli e le figlie di Geo&Geo si credono sempre quelli che hanno scoperto l'America.

Peccato che dall'anno 2000  esisteva un gruppo informale di amici (Curno, Dalmine, Osio Sopra, Filago, Solza, Sotto il Monte: tutta gente che lavorava in fabbriche chimiche e che avevano la battaglia per la salute nel sangue) che avevano tracciato il percorso pedonale e ciclabile sulla sponda sinistra del fiume Brembo partendo dal parco Callioni fino alle foci del Brembo nell'Adda. Ed avevano anche messo a posto un percorso fuoristrada sulla sponda destra (tranne tra Brembate e Filago dov'è impossibile) operando di  piccone badile falcetto pighess.
Poi addirittura nel 2003  (17 anni or sono…) quando la Provincia di Bergamo decise la costruzione delle condotte dell'acqua potabile dai pozzi dei gokart di Curno all'acquedotto dell'Isola e le condotte delle fogne di Curno alla condotta nell'Isola verso il depuratore di Brembate chi scrive queste note pretese che  nel cedere le aree necessarie a quelle condotte  la relativa strada d'accesso venisse concessa in uso gratuito a tutti gli enti pubblici che avessero voluto creare una pista ciclabile. Ed infatti furono i primi e ancora unici cento metri di pista esistente.

Intento cominciava anche la moda –decennio '90- della bici da fuoristrada ragione per cui quegli spazi cominciarono a essere percorsi anche da ciclisti visto che di spini che stracciavano carni e foravano gomme non ce n'erano troppi.
A loro importava poco la dichiarazione di Parco dal momento che la legislazione esistente bastava visto che di professionalità e fondi per la gestione del territorio a parco non ce n'erano. O facevano cacare com'era quella del PLIS Parco Del Basso Brembo. Del resto  basta osservare adesso: che fine ha fatto la RER? Non aggiornano più nemmeno il sito dopo tre anni. Morti: tanto le parcelle ai professionisti sono state ormai pagate.