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ALTA CULTURA
SCIENTIFICA E CULINARIA
MEGLIO LA CLERICI D'ANTAN
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LA BALLE DEL CONTI E DELLA GAMBA
VOGLIONO FAR CREDERE DI AVERE FATTO TUTTO LORO
Seduta consigliare del 13 luglio u.s. dedicata all'approvazione (tra
l'altro) del “progetto definitivo dei lavori di realizzazione pista
ciclopedonale lungo il fiume Brembo - 1° lotto - da Via Brembo a
Treviolo - dichiarazione di pubblica utilità indifferibilità ed
urgenza”.
Ha esordito l'ass. Conti con un mega pistolotto di 19 minuti in cui ha
ricostruito in dettaglio tutte le deliberazioni che dall'autunno 2017
all'estate 2021 hanno (forse?) condotto questo progetto alla messa in
appalto. Lo scopo del lungo pistolotto – raccontato solo alla fine
dello stesso- è stato quello di smentire la (nostra) tesi secondo la
quale sostanzialmente questa operazione poggia sul nulla (anzi,
peggio…) mentre invece starebbe all'interno di programmazioni regionali
RER provinciali (fascia pedecollinare) e intercomunali (dalle Alpi al
Lilibeo si potrebbe dire visto che ci sono di mezzo comuni come Mapello
–Monte Canto di Pontida e Castelnuovo Bocca d'Adda che sta al confine
col Piacentino, ne manca uno in alta ValBrembana e uno in Valtellina )
col supporto finanziario della Fondazione Cariplo e del BIM.
(....)
LA CONVIVENZA NON SI CURA COI CARABINIERI
GLI ALPINI, LA PROTEZIONE CIVILE,
LE GUARDIE VOLONTARIE, LE TELECAMERE
(....)
Del resto con queste donne della maggioranza e in giunta non c'è da
sperare che riescano a “sentire il paese”, tranne il solito gruppo
destrorso che strepita per ogni microscorreggia. Di sentirlo lo
sentono: non sono sorde. Il fatto è che non hanno la CULTURA per
capirlo. Ma per questo c'è un assessore ad hoc: il Cavagna che istalla
telecamere a raffica così che i cinesi ci possono tenere sotto
controllo.
Abbiamo le gradinate della biblioteca (e un bel palco) da utilizzare
come spazio cinema esterno e gruppi. Abbiamo gli spazi verdi dei
Briaschi, di via Veneto- Abruzzi, abbiamo degli spazi privati lungo il
fiume e in un agriturismo disponibili; c'è il giardino delle elementari
di via Emilia. Spazi verdi bellissimi ridotti con alberi invadenti. E
soprattutto abbiamo un comune pieno di soldi tratti dalla disgrazia del
covid che non riesce nemmeno a spendere ed assegnare. Niente da fare.
Le madamine vanno a comperare tutto sul mercato del c.d. terzo settore
salvo che non comperano il nulla. Imbevute di ideologia cogliona che
viola le singole libertà non sanno che governare un comune significa
rispondere a un ventaglio di idee esigenze situazioni (economiche) che
non si rispecchiano tutte nelle idee della maggioranza.
Se poi ci mettiamo che l'assessora ai servizi sociali è riuscita nella
non facile impresa di far perdere un quarto della popolazione
scolastica alle scuole pubbliche e di contro abbiamo un'assessora alla
cultura che basta sentirla parlare corri ad allacciarti le mutande alla
svelta, non deve stupire che se a Curno hai i soldi, anche d'estate te
la cavi. Se non ne hai son cazzi tuoi: vai a fare casino dove ti
capita ma stai attento ai carabinieri, volontari, protezione civile,
alpini, carabinieri volontari, telecamere spia cinesi e chi più ne ha
più ne metta.
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LA CONVIVENZA NON SI CURA COI CARABINIERI
GLI ALPINI, LA PROTEZIONE CIVILE,
LE GUARDIE VOLONTARIE, LE TELECAMERE
Nel paese bello da vivere ci sono due “appendici” che sembrano create
apposta per essere fonte di problemi di convivenza. Una è in fondo alla
antica “Strada delle Massere” che si stacca dalla rotonda tra via
Zaccagnini-via Jotti per arrivare fino a via Fermi. Un'altra è il
blocco tra via Gandhi e via Lega Lombarda (nord).
C'è anche una terza zona problematica che si individua tra il c.d.
Parco del Brolo tra i palazzi Chiesa che aggettano su via
Marconi-Curnasco e il parco tra i palazzi dei Briaschi e via Pertini.
Leggendo l' articolo della attenta Monica Sorti sul settimanale
proto leghista in tema della convivenza nei diverse parti di
Curno appare chiara come la risposta della giunta Gamba sia
militare e securitaria. Anziché interrogarsi sulle possibili ragioni
per cui periodicamente dei gruppi di ragazzi piccoli e meno piccoli
imperversano in determinate zone ecco che tutto il problema si
risolve “Per contrastare tutti questi fenomeni si sono già svolte due
riunioni dell'Osservatorio sulla sicurezza, l'organismo voluto
dall'amministrazione comunale per coordinare azioni per la sicurezza
e la cura del territorio con un'attenta analisi della situazione
effettuata con il comando della stazione dei carabinieri, la polizia
locale di Curno, la protezione civile, il rappresentante dei gruppi di
vicinato e l'assessore Claudio Cavagna, sono state individuate misure
di controllo e presidio più stringenti. «I carabinieri hanno aumentato
la loro presenza nella zona, specialmente la sera, così come la
polizia locale, che effettuerà anche dei passaggi a piedi. Abbiamo
concentrato in quest'area del paese anche i controlli notturni della
vigilanza».
Entro la fine del mese verranno poi posizionate quattro nuove
telecamere fisse lungo il percorso pedonale di via S. Jesus e
l'amministrazione ha inserito nella programmazione del lavoro degli
operai comunali tre passaggi a settimana per il controllo
dell'abbandono dei rifiuti. «Gli alpini si sono resi disponibili per
ripartire con il Progetto parchi e attuare un monitoraggio-controllo
segnalando, in caso di problemi, alle forze dell'ordine. Questi
interventi riguarderanno anche la zona del parco di via Pertini e
Turati perché anche lì, negli ultimi due mesi, abbiamo ricevuto
segnalazioni e lamentele da parte degli abitanti, dovuti alla presenza
di gruppi di ragazzini che fino a tarda notte fanno baccano e
danneggiano le installazioni». È stata anche contattata
un'associazione di ex carabinieri per chiedere il loro aiuto e
organizzare controlli sul territorio.”
E ancora: “Le forze dell'ordine hanno invitato la cittadinanza a
continuare a segnalare eventuali criticità anche a tarda sera. (…) Se
si tratta di ragazzini non dobbiamo pensare che con una denuncia
roviniamo la loro vita. Non è così. La denuncia permette alle forze
dell'ordine di iniziare un percorso che coinvolge il minore e i suoi
genitori e, quando necessario, i servizi alla persona del Comune di
residenza o, nei casi più seri, la tutela minori. Un iter che ha come
obiettivo il prendersi cura di questi giovani e delle loro famiglie,
per aiutare ragazzini e genitori a comprendere eventuali disagi o
mancanze e capire come affrontarli».
Dulcis in fundo “Si è pensato poi di intervenire anche dal punto
di vista educativo, partecipando a un bando di Regione Lombardia che
prevede il finanziamento di attività ricreative estive itineranti sul
territorio, in aggiunta a quelle già previste dal Comune. «Abbiamo
pensato di destinare queste risorse ai ragazzi minorenni facendo
attività sportive per animare le zone e per cercare di canalizzare le
loro energie».
Dopo la risposta securitaria ecco il placebo: Il sindaco sottolinea che
la situazione è sicuramente peggiorata dopo il lockdown.
«L'amministrazione e le forze dell'ordine ci sono». «Se come adulti
viviamo il territorio con una passeggiata, sedendoci sulle panchine a
chiacchierare, se accompagniamo i nostri figli al parco, se per
andare al centro commerciale passiamo per la pista ciclopedonale, se
quindi viviamo questi spazi, malintenzionati o teppistelli ne staranno
alla larga. Sarà un modo importante per prendersi cura (della
comunità)».
Insomma “osservatorio per la pubblica sicurezza” (niente poco di meno
manco fossimo un comune mafioso!) carabinieri, denunce, telecamere,
protezione civile, associazione di ex carabinieri, dossi stradali e… in
attesa dell'ennesimo contributo regionale.
Che le nostre madamine abbiano un certo stile da maresciallo di
giornata lo si constata appena aprono bocca ma neanche quando governava
la Lega di Pedretti certi discorsi s'erano sentiti e messe in atto
certe prassi con questa orgogliosa baldanza.
Persino la Lega aveva compreso che se il Comune “abbandona” a se
stesso il paese lasciando che ciascun cittadino si sbrogli da solo i
propri casini, certo è che l'istinto di aggregazione casinista presto o
tardi si concretizza in bande più o meno.
Un comune NON può abbandonare a se stesso il paese senza uno straccio
di iniziativa, distruggendo tutti i gruppi spontanei che non
s'appecora- no alla maggioranza, per poi scoprire che ogni tanto
sbottano fuori furtarelli (bisognerebbe poi verificare quanti lo siano
davvero…) e gruppi di ragazzini casinisti.
Lo scrivevamo sulla pagina 1367 che in questa estate per gli
adulti il comune non ha approntato nessuna iniziativa tranne
l'autorizzazione al parroco di fare la festa del raviolo e per i
ragazzi una serie di CRE che paiono soltanto dei doposcuola allungati o
prolungati con pochissimo sport. Anche semplice camminare in un bosco
(per esempio quei 4200 mq che la giunta gamba s'è fatta assegnare dalla
regione dentro il Brembo… sic!) per non dire in montagna o lungo il
Brembo (ci sono 20 km di percorsi all'80% in sede riservata tra Curno e
la foce del Brembo nell'Adda…).
Scrivevamo alla pagina 1362: “ nel paese bello da vivere se hai i soldi
puoi fare di tutto: perfino Pilates terza età, Yoga, Zumba, Mini
Basket, Karate nei parchi. Nei parchi di Curno? Curno ha dei
parchi?. Avete visto come hanno tagliato l'erba l'ultima volta?
L'avrebbero brucata meglio delle caprette. Sempre se hai dei soldi puoi
andare al CRE parrocchiale così ti guadagni anche la salvezza oppure
quello laico che è la copia del primo. Sempre se hai i soldi. Marigolda
Merena Lungobrembo chiuso. Via Trento-Trieste chiuso. Bisogna essere
donne madri insegnanti per NON capire che dopo due anni scolastici
(quasi del tutto) buttati via bisognava piazzare appena finite le
lezioni tutta una serie di iniziative non a pagamento: altrimenti si
divertono di più nella galleria del centro commerciale o a tirare
sacchetti di piscio in casa degli anziani… per un atterraggio morbido
nella vacanze.”
Ci hanno risposto indirettamente con questa pseudo intervista filoguidata.
Del resto con queste donne della maggioranza e in giunta non c'è da
sperare che riescano a “sentire il paese”, tranne il solito gruppo
destrorso che strepita per ogni microscorreggia. Di sentirlo lo
sentono: non sono sorde. Il fatto è che non hanno la CULTURA per
capirlo. Ma per questo c'è un assessore ad hoc: il Cavagna che
istalla telecamere a raffica così che i cinesi ci possono tenere sotto
controllo.
Abbiamo le gradinate della biblioteca (e un bel palco) da utilizzare
come spazio cinema esterno e gruppi. Abbiamo gli spazi verdi dei
Briaschi, di via Veneto- Abruzzi, abbiamo degli spazi privati lungo il
fiume e in un agriturismo disponibili; c'è il giardino delle elementari
di via Emilia. Spazi verdi bellissimi ridotti con alberi
invadenti. E soprattutto abbiamo un comune pieno di soldi tratti
dalla disgrazia del covid che non riesce nemmeno a spendere ed
assegnare. Niente da fare. Le madamine vanno a comperare tutto sul
mercato del c.d. terzo settore salvo che non comperano il nulla.
Imbevute di ideologia cogliona che viola le singole libertà non sanno
che governare un comune significa rispondere a un ventaglio di idee
esigenze situazioni (economiche) che non si rispecchiano tutte nelle
idee della maggioranza.
Se poi ci mettiamo che l'assessora ai servizi sociali è riuscita nella
non facile impresa di far perdere un quarto della popolazione
scolastica alle scuole pubbliche e di contro abbiamo un'assessora alla
cultura che basta sentirla parlare corri ad allacciarti le mutande alla
svelta, non deve stupire che se a Curno hai i soldi, anche
d'estate te la cavi. Se non ne hai son cazzi tuoi: vai a fare
casino dove ti capita ma stai attento ai carabinieri, volontari,
protezione civile, alpini, carabinieri volontari, telecamere spia
cinesi e chi più ne ha più ne metta.
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LA BALLE DEL CONTI E DELLA GAMBA
VOGLIONO FAR CREDERE DI AVERE FATTO TUTTO LORO
Seduta consigliare del 13 luglio u.s. dedicata all'approvazione (tra
l'altro) del “progetto definitivo dei lavori di realizzazione pista
ciclopedonale lungo il fiume Brembo - 1° lotto - da Via Brembo a
Treviolo - dichiarazione di pubblica utilità indifferibilità ed
urgenza”.
Ha esordito l'ass. Conti con un mega pistolotto di 19 minuti in cui ha
ricostruito in dettaglio tutte le deliberazioni che dall'autunno
2017 all'estate 2021 hanno (forse?) condotto questo progetto alla messa
in appalto. Lo scopo del lungo pistolotto – raccontato solo alla fine
dello stesso- è stato quello di smentire la (nostra) tesi secondo la
quale sostanzialmente questa operazione poggia sul nulla (anzi,
peggio…) mentre invece starebbe all'interno di programmazioni regionali
RER provinciali (fascia pedecollinare) e intercomunali (dalle Alpi al
Lilibeo si potrebbe dire visto che ci sono di mezzo comuni come Mapello
–Monte Canto di Pontida e Castelnuovo Bocca d'Adda che sta
al confine col Piacentino, ne manca uno in alta ValBrembana e uno in
Valtellina ) col supporto finanziario della Fondazione Cariplo e del
BIM.
Dietro la RER- Rete Ecologica Regionale e dietro l'idea di
interconnettere con una serie di spazi naturali il Monte Canto
(tra Pontida e Sotto il Monte e i Bedeschi) col Brembo e il Parco dei
Colli dopo quattro anni c'è ancora niente di concreto tranne una
inutile montagna di carta PDF compilata da bravi professionisti (!) che
hanno copiato-incollato studi di altri studiosi (e non) per costruire
una storia che non esiste dal momento che … basta un'occhiata a google
maps.
In realtà questa operazione era ed è mirata esclusivamente a
distribuire risorse pubbliche – i soldi della Fondazione Cariplo sono
pubblici anche se forniti dai profitti della Banca- a decine di
professionisti disoccupati che sopravvivono compilando studi –appunto-
copia incollando lavori già fatti e pubblicati da altri. Magari decenni
or sono.
Un solo esempio. Il primo studio della flora dell'Isolotto venne
eseguito dal … becchino di Curno negli anni '80. Il becchino era uno
studente di un istituto svizzero (lavorava e viveva in Svizzera prima
di vincere il concorso a Curno) che aveva avuto assegnata la stesura di
una breve tesi scolastica. Rivoltosi al Rocco Zambelli questi gli
suggerì l'idea mentre al sottoscritto toccò il compito di fotografare
le varie specie botaniche rilevate.
Da allora tutta una serie di coglioncelli si rincorrono a documentare
le orchidee presenti sull'Isolotto senza mai domandarsi come mai
siano… nate e finite li.
Coglioncelli per coglioncelli adesso qualcuno di loro s'è presa la
briga di isolare con fettucce gli spazi dove fioriscono le specie
protette col bel risultato che quando i bravi cittadini vedono il
recinto… s'avventano dentro per “cogliere il fior”.
Comprendiamo la sboronata dell'ass. Conti dal momento che il codice dei
contratti (post 2016) prevede una selva di progetti per ogni opera
pubblica visto che è frutto malefico della categoria (cui appartengono
anche i dirigenti degli uffici: ovviamente) fatto per fare soldi in
epoca di crisi economica. Il fatto è che a contraddire tutto l'elenco
di leggi e conseguenti determinazioni del comune elencato dal Conti
(non l'ha scritto lui: glielo hanno scritto la segretaria comunale e la
dirigente dei LLPP) c'è il fatto che ancora nel 2017 un progetto di una
pista ciclabile poteva essere fatto subito esecutivo senza
girovagare (e pagare…) per quattro passaggi progettuali (alcuni
particolarmente esoterici) come ha fatto il Comune di Curno.
Bisogna essere forti per trattare il progetto di una pista ciclabile in
piano a quello di un'autostrada.
Alla lunga sboronata di Conti ha fatto seguito la solita polemica
del capogruppo del centrodestra Locatelli senza i fratellini d'Italia
della fascio femminista Carrara che come al solito –per mascherare la
volontà di bloccare l'opera per avere qualche motivo di polemica
elettorale domani- s'è impantanato in disquisizioni legali
urbanistiche con la sindaca che gli rispondeva: non ci siamo affidati
solo al parere della dirigente dell'ufficio tecnico ma abbiamo chiesto
anche un parere legale. E sapete a chi si sono rivolti?. Allo studio
dove lavora un avvocato che fu candidato di FI come sindaco di Ponte
san Pietro. Da spanciarsi. Esattamente come c'era da spanciarsi quando
una comune amministrato dal centrosinistra (uno a caso: Curno) aveva
come dirigente dei lavori pubblici un sindaco di centrodestra leghista
di un comune vicino e casualmente per realizzare una biblioteca e
una scuola elementare impiegarono un quarto di secolo o giù di li.
L'oretta di dibattito politico ha anche rivelato che esiste un
accordo segreto tra il Comune ed uno dei proprietari dei terreni su cui
sorgerà la pista ciclabile che andrà esaminato con attenzione viste le
intorcionate che regolarmente combinano nel Comune di Curno.
Infatti quell'accordo andava approvato dal consiglio comunale
immediatamente dopo il punto all'OdG iniziale ma invece resta
ancora nascosto nei cassetti della giunta.
La discussione del punto all'OdG si è conclusa con una dichiarazione
della sindaca Gamba la quale ha manifestato la soddisfazione
ricordando come lei ed altri suoi amici nel lontano 2010 (avete letto
giusto: undici anni or sono) costituirono il “Comitato per il Parco del
Brembo” a Curno. Bisogna comprenderla: in campo ambientale ecologista i
figli e le figlie di Geo&Geo si credono sempre quelli che hanno
scoperto l'America.
Peccato che dall'anno 2000 esisteva un gruppo informale di amici
(Curno, Dalmine, Osio Sopra, Filago, Solza, Sotto il Monte: tutta gente
che lavorava in fabbriche chimiche e che avevano la battaglia per la
salute nel sangue) che avevano tracciato il percorso pedonale e
ciclabile sulla sponda sinistra del fiume Brembo partendo dal parco
Callioni fino alle foci del Brembo nell'Adda. Ed avevano anche messo a
posto un percorso fuoristrada sulla sponda destra (tranne tra Brembate
e Filago dov'è impossibile) operando di piccone badile falcetto
pighess.
Poi addirittura nel 2003 (17 anni or sono…) quando la Provincia
di Bergamo decise la costruzione delle condotte dell'acqua potabile dai
pozzi dei gokart di Curno all'acquedotto dell'Isola e le condotte delle
fogne di Curno alla condotta nell'Isola verso il depuratore di Brembate
chi scrive queste note pretese che nel cedere le aree necessarie
a quelle condotte la relativa strada d'accesso venisse concessa
in uso gratuito a tutti gli enti pubblici che avessero voluto creare
una pista ciclabile. Ed infatti furono i primi e ancora unici cento
metri di pista esistente.
Intento cominciava anche la moda –decennio '90- della bici da
fuoristrada ragione per cui quegli spazi cominciarono a essere percorsi
anche da ciclisti visto che di spini che stracciavano carni e foravano
gomme non ce n'erano troppi.
A loro importava poco la dichiarazione di Parco dal momento che la
legislazione esistente bastava visto che di professionalità e fondi per
la gestione del territorio a parco non ce n'erano. O facevano cacare
com'era quella del PLIS Parco Del Basso Brembo. Del resto basta
osservare adesso: che fine ha fatto la RER? Non aggiornano più nemmeno
il sito dopo tre anni. Morti: tanto le parcelle ai professionisti sono
state ormai pagate.
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