A GUARDARE ALLE COLLINE PAGINA 1363 DEL 22 GIUGNO 2021

























































Di cosa parliamo in questa pagina.




















BERGAMASCHI DI SERIE A E DI SERIE B
MA LA POLITICA PENSA SOLO AI 400 MILIONI
Che noi Bergamaschi siamo dei “brae scecc” magari un po' troppo cojoni lo abbiamo di nuovo dimostrato con la batosta del covid19 l'anno passato. Non contenti (noi Bergamas- chi) che il sistema sanitario regionale avesse mandato al Creatore qualche migliaio di nostri fratelli e sorelle (almeno 20mila: e qualcuno se ne è andato anche senza disturbare il servizio sanitario regionale: per educazione e fare risparmiare gli ospedali ovviamente). Le ultime informazioni  note sono che al 20 ottobre 2020 ebbene, alla prima linea italiana della battaglia contro il Covid, dall'inizio dell'emer- genza sono giunti più di centotrenta milioni di euro, come è del resto possibile appurante all'indirizzo web della pagina “Il tuo aiuto è prezioso”, sul portale di Regione Lom- bardia, dove per la precisione si parla di 131.704.226,75 euro. Bisogna però aggiungere che il Covid é costato (sempre al 20 ottobre 2020: fino a giugno 2021 non c'è ancora rendicontazione) sette volte tanto alla sanità regionale: all'incirca 895 milioni di euro, come è possibile leggere alla voce Rendicontazione spese dello stesso portale. A fine maggio 2021 non esiste alcuna rendicontazione 2020-2021.
(....)

IL PAESE VERSO LE NUOVE ELEZIONI AMMINISTRATIVE
La sindaca Gamba è uno di quei sindaci che non perde occasione (in consiglio comunale o nelle assemblee) di sottolineare che lei coi partito non c'entra nulla, in particolare col PD. Non conoscessimo i mille travestimenti di cui sono stati maestri  nella storia repubblicana i  destrorsi di ogni genere che hanno governato il Paese potremmo anche crederci salvo che basta una foto a smentirli. E la foto c'é. Per carità: non ci sconvolge sapere che la Gamba sia iscritta o simpatizzi o voti il PD visto che il PD di Curno è il suo maggiore azionista elettorale e la portavoce della sua maggioranza è stata niente meno che segretaria provinciale di uno dei tanti travestimenti attuati dal duo DC-PCI fino al PD  o Italia Viva o Calenda o… metteteci chi volete voi. Va sempre bene visto che il PD gareggia coll'Atlantico quanto a numero di correnti.
Che il PD di Curno sia messo benissimo lo si evince dall'età del suo attuale segretario (84 anni?) e dal suo cursus honorum politico dal momento che sappiamo tutti che più un vino è buono… migliora quando invecchia.
Peccato che nella foto ci pare di vedere due stagionati ex consiglieri comunali del PCI che votarono con la DC e il PSI la famigerata delibera di consiglio che ha fatto guadagnare ai Leggeri la discreta somma di 630mila euro ed al Comune una legnata di pari ammontare.
(...)

FARE I SOLDI COL COVID
La quarta variazione di bilancio 2021-2023 a fronte di un avanzo previsto di 121.506,01 euro
se ne ritrova ben 784.461,40 in più portando la disponibilità a 905.967,41  euro. Ma non crediate che questo miracolo sia frutto della buona capacità di governo della Gamba e della sua compagia di madamine. Per il Comune di Curno l'anno della pandemia, oltre alla settantina di morti per covid19, ha avuto una fortuna grande come il duomo milanese avendo incassato fondi per oltre un milione di euro dal governo regione protezione civile. Tutti soldi che l'Italia  ha fatto come debito pubblico.
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le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!







































MAMMA PORCOSPINO































































































































































































BERGAMASCHI DI SERIE A E DI SERIE B
MA LA POLITICA PENSA SOLO AI 400 MILIONI
Che noi Bergamaschi siamo dei “brae scecc” magari un po' troppo cojoni lo abbiamo di nuovo dimostrato con la batosta del covid19 l'anno passato. Non contenti (noi Bergamas- chi) che il sistema sanitario regionale avesse mandato al Creatore qualche migliaio di nostri fratelli e sorelle (almeno 20mila: e qualcuno se ne è andato anche senza disturbare il servizio sanitario regionale: per educazione e fare risparmiare gli ospedali ovviamente). Le ultime informazioni  note sono che al 20 ottobre 2020 ebbene, alla prima linea italiana della battaglia contro il Covid, dall'inizio dell'emer- genza sono giunti più di centotrenta milioni di euro, come è del resto possibile appurante all'indirizzo web della pagina “Il tuo aiuto è prezioso”, sul portale di Regione Lom- bardia, dove per la precisione si parla di 131.704.226,75 euro. Bisogna però aggiungere che il Covid é costato (sempre al 20 ottobre 2020: fino a giugno 2021 non c'è ancora rendicontazione) sette volte tanto alla sanità regionale: all'incirca 895 milioni di euro, come è possibile leggere alla voce Rendicontazione spese dello stesso portale. A fine maggio 2021 non esiste alcuna rendicontazione 2020-2021.

Passati e quasi del tutto dimenticati i funerali ( solo due oggi…) sotto che bisogna ripartire ed è di ieri una pagina del Bugiardino è dedicata ad una mega intervista a Giovanni Sanga che decolla così:
 «Sono quasi500 milio­ni d'investimento sulle ferrovie bergamasche. Io non so se il nostro territorio abbia mai vi­sto una cosa del genere». E an­cora, un commissario unico (Vera Fiorani, amministratore delegato di Rfi) sia per la trat -ta Bergamo-Orio che per il rad­doppio della Ponte-San Pietro- Montello: «Perché è questa la chiave, sono tutte insieme: il primo pezzo di una nuova fase per le ferrovie bergamasche, una rivisitazione del sistema» commenta Giovanni Sanga, presidente Sacbo (la società che gestisce l'aeroporto di Orio al Serio) e già deputato Pd. «Sono temi che ho seguito in prima persona nella mia espe­rienza parlamentare e anche dopo: sono ben contento che arrivino insieme a compimen­to. Qui non si tratta di realizza­re due binari in direzione aero­porto, ma un sistema che pone le basi per ulteriori sviluppi».
Peccato che nel lungo pezzo si racconta tutt'altro dal mo mento che le uniche opere finora certe e finanziate sono il raddoppio tra Seriate e Curno, il treno da Bergamo al Caravaggio e un pezzo di T2 dalla città fino ad Almè. Sostanzialmente la Berga- masca resta ancora in braghe di tela dal momento che la T1 e la T2 non sono altre che due linee cittadine della grande Bergamo, il raddoppio da Seriate a Curno è una presa per il fondoschiena (oltre il danno che creerà alle comunità locali) di nessuna utilità alla mobilità locale mentre son di la da venire –neppure finanziati i progetti!- sia il raddoppio da Seriate a Rovato che  il raccordo diretto della linea per Treviglio ovest con la Milano-Venezia in modo che i regionali da e per Bergamo non si debbano fermare per dare la precedenza alla linea veloce.
E parte la promessa del politico che vale zero visto che di fondi non c'è traccia: sono interventi che forse saranno inse­riti a breve, già nel prossimo anno.

Breve spiegazione sul “raccordo diretto della linea per Treviglio ovest con la Milano-Venezia in modo che i regionali da e per Bergamo non si debbano fermare per dare la precedenza alla linea veloce.” Va prima di tutto chiarito che la rete RFI e la rete TAV-TAC sono due entità differenti e quindi il padrone dei treni che passano deve pagare il pedaggio a due enti differenti. Quindi se un treno RFI proveniente da Bergamo arrivato a Cassano entra nella rete TAV-TAC pagherà due pedaggi. Questo perché siccome sulle reti oggi possono passare treni di compagnie differenti e le due reti sono state finanziate in modo dofferente, vige un sistema di pedaggi come per le autostrade. La ferrovia che da Treviglio Ovest va a collegarsi con la antica MI-VE  è a 2 binari che all'altezza delle cascine san Pietro di Cassano si innestano con la vecchia linea MI-VE. Sempre nello stesso tratto la vecchia MI-VE viaggia tangenziale alla linea TAV-TAC. Con due bretelle a un solo binario ciascuna la vecchia linea MI-VE e la linea TAV-TAC si collegano tra di loro. In questo modo è possibile che un treno (proveniente da Bergamo diretto a Milano) passi dalla rete RFI alla rete TAV-TAC e viceversa.

Basta dare un'occhiata alle linee ed avere viaggiato qualche volta su un TAV per comprendere come un collegamento TAV tra Mi-BG-Cara- vaggio resterà sempre un miraggio non solo perché mancano gran parte dei binari ma perché la conformazione planimetrica del tracciato la rende inattuabile (l'alta velocità).

Adesso veniamo alla Paladina-Sedrina che “dovrebbe essere “ l'ultimo tratto del potenziamento della strada per la Valle Brembana o circonvallazione sud (non ridete: si chiama così da 25 anni). Per costruire la Paladina-Sedrina, servirebbe trovare una cifra che si aggira sui 400 milioni di euro (stima ANAS…) e  finora non c'è alcuna certezza che l'ANAS sia disposta a investire tale somma entro pochi anni ragione per cui la Provincia, che dall'ultimo consuntivo 2020 potrebbe investire 1,2 milioni per completare il progetto (da unire agli 1,8 delle Comunità Valle Imagna e Brembana), ha de­ciso di volere qualche garanzia in più: da qui la chiamata a rac­colta dei parlamentari berga­maschi di tutti gli schieramen­ti. Durante la riunione del prossimo 2 luglio, a cui parteciperanno anche i consi­glieri provinciali, verrà presen­tato il progetto della Paladina- Sedrina, dopodiché si aprirà la discussione da cui Gafforel- li si aspetta segnali importanti: «Voglio capire chiaramente se poi tutti si impegneranno af­finché Anas preveda la rea- liz­zazione dell'opera nella sua programmazione».

Per adesso l'unica certezza è che nessuno è in grado di promettere o anche solo di stabilire se l'ANAS abbia o meno intenzione di realizzare l'ope- ra salvo che i partiti che si sono espressi –Lega PD FI- sono tutti d'accordo che se si fa il progetto deve seguire l'opera.

E così si scopre che in buona sostanza Bergamo dal punto di vista ferroviario resterà nel pantano sia attorno alla città sia rispetto alle due Valli, sia rispetto al collegamento con la rete  TAV-TAC. Non solo. La T1 e la T2 benchè siano ferrovie col medesimo passo di RFI in realtà hanno binari e tensioni di alimentazione dei treni del tutto differenti ragion per cui non si può immaginare di fare transitare lo stesso treno dalla rete RFI alla rete T1 o T2. Inoltre il collegamento RFI tra Milano e il Caravaggio via stazione di Bergamo avrà tempi di percorrenza eccessivi rispetto p.e. ad un bus. Del resto anche le madamine curnesi pensavano di mettere dei treni tipo TEB sulla linea Montello- Seriate-Ponte ma proprio non si può.


Il lettore dopo avere letto i due articoli del Bugiardino e le considerazioni di questo pezzo si renderà conto che sostanzialmente alla politica del problema trasporti dei bergamaschi importa uno zero assoluto  mentre importa tantissimo la spesa che verrà messa in appalto ed è facile immaginare il perché. Mica per nulla Sanga spara fin dalle prime parole «Sono quasi 500 milio­ni d'investimento sulle ferrovie bergamasche. Io non so se il nostro territorio abbia mai vi­sto una cosa del genere» ed è quindi facile immaginare a quanti stia venendo l'acquolina in bocca.

La Bergamasca a mio avviso ha bisogno:
1 – di interrare la ferrovia da Curno a Seriate
2 – di spostare l'A4 sulla circonvallazione sud da Dalmine a Seriate smantellando il tratto di A4 Bergamo-Seriate
3 – di prolungare T1 e T2 rispettivamente fino alla piana di Ardesio e a Piazza Brembana con treni compatibili con RFI
4 – di completare la variante di Zogno e la Paladina-Sedrina
5 – di creare un Campus Universitario che riunisca TUTTE le facoltà di UniBG
6 – di creare una bretella Seriate-Calcio-Brebemi.
7 – con lo spostamento dell'A4 da Dalmine a Seriate sulla circonvallazione sud non c'è bisogno dell'autostrada Bergamo-Treviglio

IL PAESE VERSO LE NUOVE ELEZIONI AMMINISTRATIVE
La sindaca Gamba è uno di quei sindaci che non perde occasione (in consiglio comunale o nelle assemblee) di sottolineare che lei coi partito non c'entra nulla, in particolare col PD. Non conoscessimo i mille travestimenti di cui sono stati maestri  nella storia repubblicana i  destrorsi di ogni genere che hanno governato il Paese potremmo anche crederci salvo che basta una foto a smentirli. E la foto c'é. Per carità: non ci sconvolge sapere che la Gamba sia iscritta o simpatizzi o voti il PD visto che il PD di Curno è il suo maggiore azionista elettorale e la portavoce della sua maggioranza è stata niente meno che segretaria provinciale di uno dei tanti travestimenti attuati dal duo DC-PCI fino al PD  o Italia Viva o Calenda o… metteteci chi volete voi. Va sempre bene visto che il PD gareggia coll'Atlantico quanto a numero di correnti.
Che il PD di Curno sia messo benissimo lo si evince dall'età del suo attuale segretario (84 anni?) e dal suo cursus honorum politico dal momento che sappiamo tutti che più un vino è buono… migliora quando invecchia.
Peccato che nella foto ci pare di vedere due stagionati ex consiglieri comunali del PCI che votarono con la DC e il PSI la famigerata delibera di consiglio che ha fatto guadagnare ai Leggeri la discreta somma di 630mila euro ed al Comune una legnata di pari ammontare.
Abbiamo chiesto alla sindaca che azioni avesse messo in atto per recuperare dai consiglieri che votarono quella delibera la somma spesa dal Comune e tutte le altre somme spese per i legali oltre al resto (interessi rivalutazione ecc.) ma non ci ha  risposto. Ovvio! Mica metterà i suoi sponsor politici con le palle al muro.

La sindaca Gamba ha già avviato la sua personale campagna elettorale in vista della riconferma come candidata del rebelotto politico che l'ha eletta finora. Bisogna dire che il Paese Bello da Vivere che per quasi 70 anni di storia repubblicana si era scelto i sindaci e le maggioranze NON nello scontro tra operai e padroni o tra operai e artigiani ma sempre e solo tra bottegai bianchi-neri e bottegai rossi, dopo la breve parentesi di governo della prima Lega che aveva  una mezza dozzina di leghisti con la crapa sulle spalle, quando è diventata terreno di governo di Pedretti Junior la sua storia è finita. Non è finita per demerito di Pedretti Junior ma perché la Lega quando è andata al governo (con FI e i fascisti) nei consigli comunali provinciale e regionali è finita che… sono spariti non si sa dove 49 milioni. La prima Lega era nell'onda- rapportata all'attualità- di un Giorgetti o uno Zaia. La Lega di Salvini è quella che… dove sono finiti i 49 milioni?. Boh.

Lo stato di crisi del PD curnese deriva dall'interrotto governo  della sinistra ufficiale nelle mani del Giuseppe Pelizzoli co-autore assieme all'Arnoldi DC ed a un socialista (nome scordato: meglio così) dell'avvento del primo centro commerciale  targato FIAT e costruito da una società della Lega COOP rimasta anche comproprietaria per un triennio dell'edificio.
Il legame del PCI con la proprietà dei fondi su cui sorse il centro commerciale Fiat era talmente radicato che l'avvocato  della proprietà (un fascista che diverrà ministro degli esteri nel governo Monti e sarà costretto alle di,isisoni per il caso dei Marò) fu anche deputato a BG-BS per il PCI. Uno dei soci della società –la Curno Shopping Center- che dette corpo al centro commerciale era un alto esponente del PCI di Sesto san Giovanni. Finite le due legislature dell'avvocato comunista che difendeva gli interessi del fascista padrone delle terre dove sorgerà il centro commerciale, sempre in quel di Sesto san Giovanni venne rieletto per altre due legislature un operaio curnese della Breda. Il predetto avvocato sempre come legale del fascista de quo, un bel giorno chiese al Comune di Curno di risarcire il proprietario dell'area in fondo a via Carlinga su cui il Comune aveva creato la prima stazione ecologica. Finì con altri10mila euro pagati dal comune per un pasticcio combinato anche quello senza carte in regola.

Nel PCI curnese tutti ma proprio tutti i giovani “lavoratori dipendenti” che potevano ambire a sostituire il Pelizzoli (che era  un barista) venivano avviati alla carriera sindacale e poi ad un lauto pensionamento sappiamo bene come fino a pochi anni or sono. Sfuggirono a questa pratica due donne ma avevano tutt'altra tempra rispetto ai maschi comunisti ed alle madamine stile Serra Rota Gamba Bellezza. Tempra che dimostrano tutt'ora nelle rispettive professioni.
Dopo la giunta Morelli che fu l'ultima definibile “un po' di sinistra” e terminò sconfitta  è venuto avanti il rebelotto della Serra uno e due e poi della Gamba uno (e due: domani). Il PCI curnese da partito dei bottegai e dei pensionati è diventato il partito dei dipendenti pubblici e dei pensionati. Dei garantiti magari non proprio tutti con grande ricchezza. Che è poi la sua attuale natura nazionale. Gli operai non votano più PD ma votano con Salvini e la Meloni.

Nel paese bello da vivere il centrodestra dopo la tragicomica fine dell'ultimo governo di un sindaco bottegaio paiono privi di candidati che non si siano già ampiamente dimostrati dei sonori fallimenti proprio come assessori nella giunta del sindaco bottegaio Gandolfi. Con la ferocia di cui hanno dato segno e la fame di potere dei due capigruppo del centrodestra curnese è difficile immaginare un passo indietro di uno di loro. Come è difficile immaginare che arrivi  un “papa straniero” come candidato sindaco di Lega FI e FdI: li comandano ancora le idee e gli uomini e le donne del secolo scorso. Quelli che sognano i bei tempi in cui bottegai del paese che uccellavano le paghe e le pensioni dei cittadini. Addirittura peggio dell'elettorato piddino.

Finale della partita? Sai che divertimento vedere alle prossime elezioni comunali scendere di nuovo in lista come candidati sindaci una Gamba una Carrara e un Locatelli. Neanche modernariato. Addirittura antiquariato.modernariato. Addirittura antiquariato.

FARE I SOLDI COL COVID
L' “errore” compiuto nella stesura del progetto di ristrutturazione del CVI2, oltre le varie dimenticanze risolte con altri mico-appalti non assegnati alla ditta vincitrice dell'appalto “grosso”, costerà 106.935,50 euro in più. Tanto per non farsi mancare niente, non solo fanno i progetti senza approfondire lo stato reale del manufatto da ristrutturare ma hanno sbagliato anche a fare le relativa determinazione per onorare i maggiori costi e le piccole riduzioni verificate, ragione per si è resa necessaria una determinazione di correzione della prima determinazione. Speriamo sia l'ultima. Quando una giunta e i suoi professionisti fanno “i bulli che bastano a se stessi” e  non interpellano il GS Marigolda che del CVI2  conosceva vita morte miracoli drammi e nemmeno si peritano di prendere in mano un “pic e pala” per verificare di quanti strati  sia costituito il vecchio fondo del campo artificiale, succede quel che è successo. Stavolta una impresa “terrona” ha dato una lezione sonorissima e carissima alle madamine polentone ed alla loro congerie di professionisti. Non è l'ultima.

La quarta variazione di bilancio 2021-2023 a fronte di un avanzo previsto di 121.506,01 euro
se ne ritrova ben 784.461,40 in più portando la disponibilità a 905.967,41  euro. Ma non crediate che questo miracolo sia frutto della buona capacità di governo della Gamba e della sua compagia di madamine. Per il Comune di Curno l'anno della pandemia, oltre alla settantina di morti per covid19, ha avuto una fortuna grande come il duomo milanese avendo incassato fondi per oltre un milione di euro dal governo regione protezione civile. Tutti soldi che l'Italia  ha fatto come debito pubblico.
Questa fortuna di guadagnare coi morti è accaduta anche al Comune di Bergamo il quale –scrive oggi il Bugiardino: “decisive nel far quadrare i conti della città di Bergamo, le risorse extra del Governo: a fronte dei 5 milioni di euro previsti (senza Covid), Bergamo ne ha ricevuti più di 21, di cui quasi 10 dal fondo funzioni fondamentali (il cosiddetto «Fondone»), 7,5 dal fondo per le «zone rosse», 900 mila per il ristoro dell'imposta di soggiorno, oltre 1,2 milioni per la solidarietà alimentare. Di questi, 11 milioni (6 del «fondone» e 5,1 del fondo «zone rosse») sono ancora in cassa: «Speriamo che ci consentano di spenderli anche nel 2022, su questo Anci dovrà lavorare - avanza l'assessore al bilancio Gandi -. Sarebbe assurdo doverli restituire, gli effetti della pandemia non si risolvono in 12 mesi”.
Stando a quanto ha scritto la Gamba nel giornale comunale il Comune avrebbe ricevuto al 30 novembre 2020 per la pandemia 1.337.512 euro e ne avrebbe spesi (sempre alla stessa data) 554.696 euro  che fanno una differenza di 782.816 euro. Mica paglia.
Curno “deve ringraziare” la strage indotta dal covid19 che gli ha fatto guadagnare 782mila euro. Più o meno almeno 10mila euro per ogni defunto.
In realtà noi abbiamo contabilizzato leggendo le varie determinazioni che il Comune di Curno avrebbe incassato alla data del 20 gennaio 2021 la bellezza di 1.518.280,03 euro.
Impossibile verificare con gli uffici i numeri e potrebbe anche essere che nel fare il nostro elenco abbiamo dimenticato qualche determinazione e quindi…
Comunque i Curnesi stiano tranquilli: anche i morti per covid9 non sono stati inutili. Quando andranno a giocare a tennis calcio pallavolo atletica nei due CVI ricordino che sono stati ristrutturati usando i soldi riscossi dal comune per via del covid19. O meglio: il comune ha potuto usare i soldi propri per il CVI perché certe spese le ha risolte coi soldi ricevuti per il covid19. Alla faccia dei settanta morti.