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BERGAMASCHI DI SERIE A E DI SERIE B
MA LA POLITICA PENSA SOLO AI 400 MILIONI
Che noi Bergamaschi siamo dei “brae scecc” magari un po' troppo cojoni
lo abbiamo di nuovo dimostrato con la batosta del covid19 l'anno
passato. Non contenti (noi Bergamas- chi) che il sistema sanitario
regionale avesse mandato al Creatore qualche migliaio di nostri
fratelli e sorelle (almeno 20mila: e qualcuno se ne è andato anche
senza disturbare il servizio sanitario regionale: per educazione e fare
risparmiare gli ospedali ovviamente). Le ultime informazioni note sono
che al 20 ottobre 2020 ebbene, alla prima linea italiana della
battaglia contro il Covid, dall'inizio dell'emer- genza sono giunti più
di centotrenta milioni di euro, come è del resto possibile appurante
all'indirizzo web della pagina “Il tuo aiuto è prezioso”, sul portale
di Regione Lom- bardia, dove per la precisione si parla di
131.704.226,75 euro. Bisogna però aggiungere che il Covid é costato
(sempre al 20 ottobre 2020: fino a giugno 2021 non c'è ancora
rendicontazione) sette volte tanto alla sanità regionale: all'incirca
895 milioni di euro, come è possibile leggere alla voce Rendicontazione
spese dello stesso portale. A fine maggio 2021 non esiste alcuna
rendicontazione 2020-2021.
(....)
IL PAESE VERSO LE NUOVE ELEZIONI AMMINISTRATIVE
La sindaca Gamba è uno di quei sindaci che non perde occasione (in
consiglio comunale o nelle assemblee) di sottolineare che lei coi
partito non c'entra nulla, in particolare col PD. Non conoscessimo i
mille travestimenti di cui sono stati maestri nella storia
repubblicana i destrorsi di ogni genere che hanno governato il Paese
potremmo anche crederci salvo che basta una foto a smentirli. E la foto
c'é. Per carità: non ci sconvolge sapere che la Gamba sia iscritta o
simpatizzi o voti il PD visto che il PD di Curno è il suo maggiore
azionista elettorale e la portavoce della sua maggioranza è stata
niente meno che segretaria provinciale di uno dei tanti travestimenti
attuati dal duo DC-PCI fino al PD o Italia Viva o Calenda o… metteteci
chi volete voi. Va sempre bene visto che il PD gareggia coll'Atlantico
quanto a numero di correnti.
Che il PD di Curno sia messo benissimo lo si evince dall'età del suo
attuale segretario (84 anni?) e dal suo cursus honorum politico dal
momento che sappiamo tutti che più un vino è buono… migliora quando
invecchia.
Peccato che nella foto ci pare di vedere due stagionati ex consiglieri
comunali del PCI che votarono con la DC e il PSI la famigerata delibera
di consiglio che ha fatto guadagnare ai Leggeri la discreta somma di
630mila euro ed al Comune una legnata di pari ammontare.
(...)
FARE I SOLDI COL COVID
La quarta variazione di bilancio 2021-2023 a fronte di un avanzo previsto di 121.506,01 euro
se ne ritrova ben 784.461,40 in più portando la disponibilità a
905.967,41 euro. Ma non crediate che questo miracolo sia frutto della
buona capacità di governo della Gamba e della sua compagia di madamine.
Per il Comune di Curno l'anno della pandemia, oltre alla settantina di
morti per covid19, ha avuto una fortuna grande come il duomo milanese
avendo incassato fondi per oltre un milione di euro dal governo regione
protezione civile. Tutti soldi che l'Italia ha fatto come debito
pubblico.
(...)
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BERGAMASCHI DI SERIE A E DI SERIE B
MA LA POLITICA PENSA SOLO AI 400 MILIONI
Che noi Bergamaschi siamo dei “brae scecc” magari un po' troppo cojoni
lo abbiamo di nuovo dimostrato con la batosta del covid19 l'anno
passato. Non contenti (noi Bergamas- chi) che il sistema sanitario
regionale avesse mandato al Creatore qualche migliaio di nostri
fratelli e sorelle (almeno 20mila: e qualcuno se ne è andato anche
senza disturbare il servizio sanitario regionale: per educazione e fare
risparmiare gli ospedali ovviamente). Le ultime informazioni note
sono che al 20 ottobre 2020 ebbene, alla prima linea italiana della
battaglia contro il Covid, dall'inizio dell'emer- genza sono giunti più
di centotrenta milioni di euro, come è del resto possibile appurante
all'indirizzo web della pagina “Il tuo aiuto è prezioso”, sul portale
di Regione Lom- bardia, dove per la precisione si parla di
131.704.226,75 euro. Bisogna però aggiungere che il Covid é costato
(sempre al 20 ottobre 2020: fino a giugno 2021 non c'è ancora
rendicontazione) sette volte tanto alla sanità regionale: all'incirca
895 milioni di euro, come è possibile leggere alla voce Rendicontazione
spese dello stesso portale. A fine maggio 2021 non esiste alcuna
rendicontazione 2020-2021.
Passati e quasi del tutto dimenticati i funerali ( solo due oggi…)
sotto che bisogna ripartire ed è di ieri una pagina del Bugiardino è
dedicata ad una mega intervista a Giovanni Sanga che decolla così:
«Sono quasi500 milioni d'investimento sulle ferrovie
bergamasche. Io non so se il nostro territorio abbia mai visto una
cosa del genere». E ancora, un commissario unico (Vera Fiorani,
amministratore delegato di Rfi) sia per la trat -ta Bergamo-Orio che
per il raddoppio della Ponte-San Pietro- Montello: «Perché è questa la
chiave, sono tutte insieme: il primo pezzo di una nuova fase per le
ferrovie bergamasche, una rivisitazione del sistema» commenta Giovanni
Sanga, presidente Sacbo (la società che gestisce l'aeroporto di Orio al
Serio) e già deputato Pd. «Sono temi che ho seguito in prima persona
nella mia esperienza parlamentare e anche dopo: sono ben contento che
arrivino insieme a compimento. Qui non si tratta di realizzare due
binari in direzione aeroporto, ma un sistema che pone le basi per
ulteriori sviluppi».
Peccato che nel lungo pezzo si racconta tutt'altro dal mo mento che le
uniche opere finora certe e finanziate sono il raddoppio tra Seriate e
Curno, il treno da Bergamo al Caravaggio e un pezzo di T2 dalla città
fino ad Almè. Sostanzialmente la Berga- masca resta ancora in braghe di
tela dal momento che la T1 e la T2 non sono altre che due linee
cittadine della grande Bergamo, il raddoppio da Seriate a Curno è una
presa per il fondoschiena (oltre il danno che creerà alle comunità
locali) di nessuna utilità alla mobilità locale mentre son di la da
venire –neppure finanziati i progetti!- sia il raddoppio da Seriate a
Rovato che il raccordo diretto della linea per Treviglio ovest
con la Milano-Venezia in modo che i regionali da e per Bergamo non si
debbano fermare per dare la precedenza alla linea veloce.
E parte la promessa del politico che vale zero visto che di fondi non
c'è traccia: sono interventi che forse saranno inseriti a breve, già
nel prossimo anno.
Breve spiegazione sul “raccordo diretto della linea per Treviglio ovest
con la Milano-Venezia in modo che i regionali da e per Bergamo non si
debbano fermare per dare la precedenza alla linea veloce.” Va prima di
tutto chiarito che la rete RFI e la rete TAV-TAC sono due entità
differenti e quindi il padrone dei treni che passano deve pagare il
pedaggio a due enti differenti. Quindi se un treno RFI proveniente da
Bergamo arrivato a Cassano entra nella rete TAV-TAC pagherà due
pedaggi. Questo perché siccome sulle reti oggi possono passare treni di
compagnie differenti e le due reti sono state finanziate in modo
dofferente, vige un sistema di pedaggi come per le autostrade. La
ferrovia che da Treviglio Ovest va a collegarsi con la antica
MI-VE è a 2 binari che all'altezza delle cascine san Pietro di
Cassano si innestano con la vecchia linea MI-VE. Sempre nello stesso
tratto la vecchia MI-VE viaggia tangenziale alla linea TAV-TAC. Con due
bretelle a un solo binario ciascuna la vecchia linea MI-VE e la linea
TAV-TAC si collegano tra di loro. In questo modo è possibile che un
treno (proveniente da Bergamo diretto a Milano) passi dalla rete RFI
alla rete TAV-TAC e viceversa.
Basta dare un'occhiata alle linee ed avere viaggiato qualche volta su
un TAV per comprendere come un collegamento TAV tra Mi-BG-Cara- vaggio
resterà sempre un miraggio non solo perché mancano gran parte dei
binari ma perché la conformazione planimetrica del tracciato la rende
inattuabile (l'alta velocità).
Adesso veniamo alla Paladina-Sedrina che “dovrebbe essere “ l'ultimo
tratto del potenziamento della strada per la Valle Brembana o
circonvallazione sud (non ridete: si chiama così da 25 anni). Per
costruire la Paladina-Sedrina, servirebbe trovare una cifra che si
aggira sui 400 milioni di euro (stima ANAS…) e finora non c'è
alcuna certezza che l'ANAS sia disposta a investire tale somma entro
pochi anni ragione per cui la Provincia, che dall'ultimo consuntivo
2020 potrebbe investire 1,2 milioni per completare il progetto (da
unire agli 1,8 delle Comunità Valle Imagna e Brembana), ha deciso di
volere qualche garanzia in più: da qui la chiamata a raccolta dei
parlamentari bergamaschi di tutti gli schieramenti. Durante la
riunione del prossimo 2 luglio, a cui parteciperanno anche i
consiglieri provinciali, verrà presentato il progetto della Paladina-
Sedrina, dopodiché si aprirà la discussione da cui Gafforel- li si
aspetta segnali importanti: «Voglio capire chiaramente se poi tutti si
impegneranno affinché Anas preveda la rea- lizzazione dell'opera
nella sua programmazione».
Per adesso l'unica certezza è che nessuno è in grado di promettere o
anche solo di stabilire se l'ANAS abbia o meno intenzione di realizzare
l'ope- ra salvo che i partiti che si sono espressi –Lega PD FI- sono
tutti d'accordo che se si fa il progetto deve seguire l'opera.
E così si scopre che in buona sostanza Bergamo dal punto di vista
ferroviario resterà nel pantano sia attorno alla città sia rispetto
alle due Valli, sia rispetto al collegamento con la rete TAV-TAC.
Non solo. La T1 e la T2 benchè siano ferrovie col medesimo passo di RFI
in realtà hanno binari e tensioni di alimentazione dei treni del tutto
differenti ragion per cui non si può immaginare di fare transitare lo
stesso treno dalla rete RFI alla rete T1 o T2. Inoltre il collegamento
RFI tra Milano e il Caravaggio via stazione di Bergamo avrà tempi di
percorrenza eccessivi rispetto p.e. ad un bus. Del resto anche le
madamine curnesi pensavano di mettere dei treni tipo TEB sulla linea
Montello- Seriate-Ponte ma proprio non si può.
Il lettore dopo avere letto i due articoli del Bugiardino e le
considerazioni di questo pezzo si renderà conto che sostanzialmente
alla politica del problema trasporti dei bergamaschi importa uno zero
assoluto mentre importa tantissimo la spesa che verrà messa in
appalto ed è facile immaginare il perché. Mica per nulla Sanga spara
fin dalle prime parole «Sono quasi 500 milioni d'investimento sulle
ferrovie bergamasche. Io non so se il nostro territorio abbia mai
visto una cosa del genere» ed è quindi facile immaginare a quanti stia
venendo l'acquolina in bocca.
La Bergamasca a mio avviso ha bisogno:
1 – di interrare la ferrovia da Curno a Seriate
2 – di spostare l'A4 sulla circonvallazione sud da Dalmine a Seriate smantellando il tratto di A4 Bergamo-Seriate
3 – di prolungare T1 e T2 rispettivamente fino alla piana di Ardesio e a Piazza Brembana con treni compatibili con RFI
4 – di completare la variante di Zogno e la Paladina-Sedrina
5 – di creare un Campus Universitario che riunisca TUTTE le facoltà di UniBG
6 – di creare una bretella Seriate-Calcio-Brebemi.
7 – con lo spostamento dell'A4 da Dalmine a Seriate sulla circonvallazione sud non c'è bisogno dell'autostrada Bergamo-Treviglio
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IL PAESE VERSO LE NUOVE ELEZIONI AMMINISTRATIVE
La sindaca Gamba è uno di quei sindaci che non perde occasione (in
consiglio comunale o nelle assemblee) di sottolineare che lei coi
partito non c'entra nulla, in particolare col PD. Non conoscessimo i
mille travestimenti di cui sono stati maestri nella storia
repubblicana i destrorsi di ogni genere che hanno governato il
Paese potremmo anche crederci salvo che basta una foto a smentirli. E
la foto c'é. Per carità: non ci sconvolge sapere che la Gamba sia
iscritta o simpatizzi o voti il PD visto che il PD di Curno è il suo
maggiore azionista elettorale e la portavoce della sua maggioranza è
stata niente meno che segretaria provinciale di uno dei tanti
travestimenti attuati dal duo DC-PCI fino al PD o Italia Viva o
Calenda o… metteteci chi volete voi. Va sempre bene visto che il PD
gareggia coll'Atlantico quanto a numero di correnti.
Che il PD di Curno sia messo benissimo lo si evince dall'età del suo
attuale segretario (84 anni?) e dal suo cursus honorum politico dal
momento che sappiamo tutti che più un vino è buono… migliora quando
invecchia.
Peccato che nella foto ci pare di vedere due stagionati ex consiglieri
comunali del PCI che votarono con la DC e il PSI la famigerata delibera
di consiglio che ha fatto guadagnare ai Leggeri la discreta somma di
630mila euro ed al Comune una legnata di pari ammontare.
Abbiamo chiesto alla sindaca che azioni avesse messo in atto per
recuperare dai consiglieri che votarono quella delibera la somma spesa
dal Comune e tutte le altre somme spese per i legali oltre al resto
(interessi rivalutazione ecc.) ma non ci ha risposto. Ovvio! Mica
metterà i suoi sponsor politici con le palle al muro.
La sindaca Gamba ha già avviato la sua personale campagna elettorale in
vista della riconferma come candidata del rebelotto politico che l'ha
eletta finora. Bisogna dire che il Paese Bello da Vivere che per quasi
70 anni di storia repubblicana si era scelto i sindaci e le maggioranze
NON nello scontro tra operai e padroni o tra operai e artigiani ma
sempre e solo tra bottegai bianchi-neri e bottegai rossi, dopo la breve
parentesi di governo della prima Lega che aveva una mezza dozzina
di leghisti con la crapa sulle spalle, quando è diventata terreno di
governo di Pedretti Junior la sua storia è finita. Non è finita per
demerito di Pedretti Junior ma perché la Lega quando è andata al
governo (con FI e i fascisti) nei consigli comunali provinciale e
regionali è finita che… sono spariti non si sa dove 49 milioni. La
prima Lega era nell'onda- rapportata all'attualità- di un Giorgetti o
uno Zaia. La Lega di Salvini è quella che… dove sono finiti i 49
milioni?. Boh.
Lo stato di crisi del PD curnese deriva dall'interrotto governo
della sinistra ufficiale nelle mani del Giuseppe Pelizzoli co-autore
assieme all'Arnoldi DC ed a un socialista (nome scordato: meglio così)
dell'avvento del primo centro commerciale targato FIAT e
costruito da una società della Lega COOP rimasta anche comproprietaria
per un triennio dell'edificio.
Il legame del PCI con la proprietà dei fondi su cui sorse il centro
commerciale Fiat era talmente radicato che l'avvocato della
proprietà (un fascista che diverrà ministro degli esteri nel governo
Monti e sarà costretto alle di,isisoni per il caso dei Marò) fu anche
deputato a BG-BS per il PCI. Uno dei soci della società –la Curno
Shopping Center- che dette corpo al centro commerciale era un alto
esponente del PCI di Sesto san Giovanni. Finite le due legislature
dell'avvocato comunista che difendeva gli interessi del fascista
padrone delle terre dove sorgerà il centro commerciale, sempre in quel
di Sesto san Giovanni venne rieletto per altre due legislature un
operaio curnese della Breda. Il predetto avvocato sempre come legale
del fascista de quo, un bel giorno chiese al Comune di Curno di
risarcire il proprietario dell'area in fondo a via Carlinga su cui il
Comune aveva creato la prima stazione ecologica. Finì con altri10mila
euro pagati dal comune per un pasticcio combinato anche quello senza
carte in regola.
Nel PCI curnese tutti ma proprio tutti i giovani “lavoratori
dipendenti” che potevano ambire a sostituire il Pelizzoli (che
era un barista) venivano avviati alla carriera sindacale e poi ad
un lauto pensionamento sappiamo bene come fino a pochi anni or sono.
Sfuggirono a questa pratica due donne ma avevano tutt'altra tempra
rispetto ai maschi comunisti ed alle madamine stile Serra Rota Gamba
Bellezza. Tempra che dimostrano tutt'ora nelle rispettive professioni.
Dopo la giunta Morelli che fu l'ultima definibile “un po' di sinistra”
e terminò sconfitta è venuto avanti il rebelotto della Serra uno
e due e poi della Gamba uno (e due: domani). Il PCI curnese da partito
dei bottegai e dei pensionati è diventato il partito dei dipendenti
pubblici e dei pensionati. Dei garantiti magari non proprio tutti con
grande ricchezza. Che è poi la sua attuale natura nazionale. Gli operai
non votano più PD ma votano con Salvini e la Meloni.
Nel paese bello da vivere il centrodestra dopo la tragicomica fine
dell'ultimo governo di un sindaco bottegaio paiono privi di candidati
che non si siano già ampiamente dimostrati dei sonori fallimenti
proprio come assessori nella giunta del sindaco bottegaio Gandolfi. Con
la ferocia di cui hanno dato segno e la fame di potere dei due
capigruppo del centrodestra curnese è difficile immaginare un passo
indietro di uno di loro. Come è difficile immaginare che arrivi
un “papa straniero” come candidato sindaco di Lega FI e FdI: li
comandano ancora le idee e gli uomini e le donne del secolo scorso.
Quelli che sognano i bei tempi in cui bottegai del paese che
uccellavano le paghe e le pensioni dei cittadini. Addirittura peggio
dell'elettorato piddino.
Finale della partita? Sai che divertimento vedere alle prossime
elezioni comunali scendere di nuovo in lista come candidati sindaci una
Gamba una Carrara e un Locatelli. Neanche modernariato. Addirittura
antiquariato.modernariato. Addirittura antiquariato.
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FARE I SOLDI COL COVID
L' “errore” compiuto nella stesura del progetto di ristrutturazione del
CVI2, oltre le varie dimenticanze risolte con altri mico-appalti non
assegnati alla ditta vincitrice dell'appalto “grosso”, costerà
106.935,50 euro in più. Tanto per non farsi mancare niente, non solo
fanno i progetti senza approfondire lo stato reale del manufatto da
ristrutturare ma hanno sbagliato anche a fare le relativa
determinazione per onorare i maggiori costi e le piccole riduzioni
verificate, ragione per si è resa necessaria una determinazione di
correzione della prima determinazione. Speriamo sia l'ultima. Quando
una giunta e i suoi professionisti fanno “i bulli che bastano a se
stessi” e non interpellano il GS Marigolda che del CVI2
conosceva vita morte miracoli drammi e nemmeno si peritano di prendere
in mano un “pic e pala” per verificare di quanti strati sia
costituito il vecchio fondo del campo artificiale, succede quel che è
successo. Stavolta una impresa “terrona” ha dato una lezione
sonorissima e carissima alle madamine polentone ed alla loro congerie
di professionisti. Non è l'ultima.
La quarta variazione di bilancio 2021-2023 a fronte di un avanzo previsto di 121.506,01 euro
se ne ritrova ben 784.461,40 in più portando la disponibilità a
905.967,41 euro. Ma non crediate che questo miracolo sia frutto
della buona capacità di governo della Gamba e della sua compagia di
madamine. Per il Comune di Curno l'anno della pandemia, oltre alla
settantina di morti per covid19, ha avuto una fortuna grande come il
duomo milanese avendo incassato fondi per oltre un milione di euro dal
governo regione protezione civile. Tutti soldi che l'Italia ha
fatto come debito pubblico.
Questa fortuna di guadagnare coi morti è accaduta anche al Comune di
Bergamo il quale –scrive oggi il Bugiardino: “decisive nel far quadrare
i conti della città di Bergamo, le risorse extra del Governo: a fronte
dei 5 milioni di euro previsti (senza Covid), Bergamo ne ha ricevuti
più di 21, di cui quasi 10 dal fondo funzioni fondamentali (il
cosiddetto «Fondone»), 7,5 dal fondo per le «zone rosse», 900 mila per
il ristoro dell'imposta di soggiorno, oltre 1,2 milioni per la
solidarietà alimentare. Di questi, 11 milioni (6 del «fondone» e 5,1
del fondo «zone rosse») sono ancora in cassa: «Speriamo che ci
consentano di spenderli anche nel 2022, su questo Anci dovrà lavorare -
avanza l'assessore al bilancio Gandi -. Sarebbe assurdo doverli
restituire, gli effetti della pandemia non si risolvono in 12 mesi”.
Stando a quanto ha scritto la Gamba nel giornale comunale il Comune
avrebbe ricevuto al 30 novembre 2020 per la pandemia 1.337.512 euro e
ne avrebbe spesi (sempre alla stessa data) 554.696 euro che fanno
una differenza di 782.816 euro. Mica paglia.
Curno “deve ringraziare” la strage indotta dal covid19 che gli ha fatto
guadagnare 782mila euro. Più o meno almeno 10mila euro per ogni defunto.
In realtà noi abbiamo contabilizzato leggendo le varie determinazioni
che il Comune di Curno avrebbe incassato alla data del 20 gennaio 2021
la bellezza di 1.518.280,03 euro.
Impossibile verificare con gli uffici i numeri e potrebbe anche essere
che nel fare il nostro elenco abbiamo dimenticato qualche
determinazione e quindi…
Comunque i Curnesi stiano tranquilli: anche i morti per covid9 non sono
stati inutili. Quando andranno a giocare a tennis calcio pallavolo
atletica nei due CVI ricordino che sono stati ristrutturati usando i
soldi riscossi dal comune per via del covid19. O meglio: il comune ha
potuto usare i soldi propri per il CVI perché certe spese le ha risolte
coi soldi ricevuti per il covid19. Alla faccia dei settanta morti.
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