A GUARDARE ALLE COLLINE PAGINA 1346 DEL 27APRILE 2021

























































Di cosa parliamo in questa pagina.



INDICE 3














OSPITI

LA SINDACA AVVERTE: CI SONO E CI SARO' NEL '22
Altro che “andate a casa” perchè fate le bulle (sono in massima parte donne), siete incompetenti e ignoranti del più elementare modo di relazionarvi con la popolazione e le imprese (tranne chi vi sta sull'ombelico: ovviamente). Altro che essere esponenti di un campanilismo gretto e ottuso e nel contempo spostare per motivi di clientela politica il paese a diventare un quartiere della città (leggasi: Serra). Altro che avere buttato fuori dal Comune  le associazioni storiche del paese  chiamando una pletora di altrettanto onlus-coop di incompetenti ignoranti bulle esattamente l'immagine di chi le ha chiamate. Altro che essere così “furbe” da non capire che non puoi avere i lavori pubblici affidati a un sindaco di centrodestra. Altro che essere così furbe da non capire che non puoi avere una segretaria comunale che ha fatto del più delicato ufficio comunale (lavori pubblici-urbanistica) una sorta di stazione autolinee. Altro che non capire che non puoi avere un “RUP del RUP” che è stato assessore esterno di una giunta CDX-Lega. Mancano solo qualche immigrato clandestino e qualche spacciatore: poi c'è passato l'esercito in quell'ufficio. Ma non c'è mai passato un Figliuolo:purtroppo. Se non comprendi queste cose meglio che cambi mestiere.
(...)

VACCINI E BUGIE
La tabella che vedete qui di fianco proviene da Scienza in rete e illustra le infezioni da covid19 secondo le classi d'età rispettivamente nelle 10 settimane del 2020 (dalla 42.a alla 51.a ) e nelle 8 settimane del 2021 (dalla 7.a alla 14.a che terminava l'11 aprile). Numeri ufficiali del Ministero della Salute. Abbiamo concentrato l'attenzione su queste due fasce di settimane perché racchiudono il massimo delle infezioni nella seconda e terza ondata. Leggiamo come nella seconda ondata di infezione il numero più elevato di infezioni -729- era collocata nella fascia d'età 19-24 anni mentre nella terza ondata, quella attualmente in corso, è sempre collocata nella stessa classe d'età ma le infezioni calano a 398.
Se poi andiamo a verificare (tabella allegata in alto) la % delle vaccinazioni (prime e seconde) secondo le diverse fasce d'età somministrate al 27 aprile 21 ci rendiamo conto che le classi che ancora manifestano il maggior numero di infetti sono quelle meno vaccinate dell'intera popolazione: non arrivano nemmeno al 10%.
Evidente quindi che la gioventù sia ancora quella più a rischio per demerito dei rispettivi comportamenti ma altrettanto evidente di come il ritardo nelle vaccinazioni contribuisca a mantenere alto il livello della pandemia.
Se poi “dobbiamo credere” all'esperienza inglese appare assai plausibile che valeva la pena di effettuare una sola vaccinazione non partendo dalle fasce di età anziane e fragili ma partendo da una qualsiasi lettera dell'alfabeto e seguire quella.
Questi numeri forse indicano che il risultato del metodo adottato in Italia  contribuisce senza dubbio a ridurre la mortalità degli anziani (che però sono già stato massicciamente “tosati” nella prima fase e quindi chi resta dispone di buoni sistemi di autodifesa…) mentre prosegue e proseguirà per almeno altri due-tre mesi a tenere elevati il numero di infetti finchè anche la fasce d'età inferiori saranno vaccinate almeno una volta.
Fuori dubbio che occorre fare i conti anche con la effettiva disponibilità del vaccino mentre è sicuro che se si fosse seguito l'ordine in base alle lettere dell'alfabeto si sarebbero evitati quell'oltre 2,3 milioni di furbi che si sono fatti vaccinare senza averne diritto.
Si dirà: cosa cambia?. Cambia che in una stagione tragica anche mantenere l'ordine ha un suo valore sociale.
(...)


17 MB















































le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!















































































































































































































































LA SINDACA AVVERTE: CI SONO E CI SARO' NEL '22
Altro che “andate a casa” perchè fate le bulle (sono in massima parte donne), siete incompetenti e ignoranti del più elementare modo di relazionarvi con la popolazione e le imprese (tranne chi vi sta sull'ombelico: ovviamente). Altro che essere esponenti di un campanilismo gretto e ottuso e nel contempo spostare per motivi di clientela politica il paese a diventare un quartiere della città (leggasi: Serra). Altro che avere buttato fuori dal Comune  le associazioni storiche del paese  chiamando una pletora di altrettanto onlus-coop di incompetenti ignoranti bulle esattamente l'immagine di chi le ha chiamate. Altro che essere così “furbe” da non capire che non puoi avere i lavori pubblici affidati a un sindaco di centrodestra. Altro che essere così furbe da non capire che non puoi avere una segretaria comunale che ha fatto del più delicato ufficio comunale (lavori pubblici-urbanistica) una sorta di stazione autolinee. Altro che non capire che non puoi avere un “RUP del RUP” che è stato assessore esterno di una giunta CDX-Lega. Mancano solo qualche immigrato clandestino e qualche spacciatore: poi c'è passato l'esercito in quell'ufficio. Ma non c'è mai passato un Figliuolo:purtroppo. Se non comprendi queste cose meglio che cambi mestiere.

Era appena stata pubblicata la pagina con pezzo dell'”andate a casa” che è comparso l'annuncio della sindaca Gamba che rende manifesta: ci sono e ci sarò come candidata sindaca. Non ci sono problemi: se i concorrenti saranno ancora un Locatelli Giovanni ed una Sara Carrara non ci sarà partita visto che i due galli del centrodestra fascista (in effetto bisognerebbe dire un gallo ed una gallina) neanche morti decideranno l'uno (o l'una) di cedere il passo all'altra (all'altro) come candidati.  Vuoi che la sorellina d'Italia molli il mazzo?.
Il bello è che il centrodestra e i fascisti di Curno di candidati vincenti ne hanno almeno due alternativi e più preparati e furbi del duo Carrara-Locatelli: uno è l'ex sindaco di Lallio attualmente furiere del Comune di Curno e già dirigente del settore lavori pubblici (sempre di Curno). L'altro è il RUPdel RUP nei lavori per la palestra della Rodari: ha alle spalle una bella nidiata di villette a schiera nel paese bello da vivere ed ha alle spalle anche l'onore di essere stato assessore esterno di una giunta CDX-Lega in quel di Calcinate. Un pedigree eccellente.


Poi va detto senza problemi dando un giudizio complessivo tra Vivere Curno e il duo Carrara-Locatelli non c'è storia a vantaggio del primo.
Ma alle elezioni 2023 si può anche andare al mare anziché votare con la molletta sul naso.
Da oggi alla fine del mandato della Gamba molta acqua dovrà scorrere nel fiume perché il quadro nazionale è tutt'altro che stabile anche se la fame di appalti tiene incollato assieme il governo Draghi per i 221,5 miliardi di fondi PNRR. Tutti contenti addosso al malloppo.

Il PD curnese che è il maggiore azionista elettorale di Vivere Curno e quindi della sindaca Gamba oggi come oggi non ha uno straccio di candidato papabile sindaco. Ormai è un partito disfatto che ancora sta pagando le segreteria del Giuseppe Pelizzoli. Che è tuttora al timone quando tutto gli consiglierebbe di ritirarsi sul Mut di Gob. Perché nessuno altro ci vuole stare.
Anche i gggiovani che le madamine di Vivere Curno hanno portato in consiglio non hanno certo brillato. A partire dal primo assessore gggiovane che ha brillato brillantemente come nullità con tutti gli sghignazzi al seguito delle vicende amorose spaparazzate sul settimanale protoleghista. Non senza dimenticare l'acrimonia che sprizza l'ex allievo del sant'Alessandro laureato alla Cattolica. Che dire infine delle scimmiottate messe in piedi da una Bellezza che sicuramente ha poco della nonna Locatelli e molto del nonno Bellezza. La genetica non sbaglia.

Quindi adesso abbiamo una certezza ed una domanda. La certezza è che la Gamba ci sarà. Di nuovo e con l'ambizione di un posto come assessore provinciale. La domanda è che non si sa cosa ha deciso il PD (ma non ha alternative). Addirittura le folle dicunt che potrebbe tornare in campo il mitico Pedretti. Insomma comincia il teatrino. Compriamo una buona dotazione di fazzoletti.

VACCINI E BUGIE
La tabella che vedete qui di fianco proviene da Scienza in rete e illustra le infezioni da covid19 secondo le classi d'età rispettivamente nelle 10 settimane del 2020 (dalla 42.a alla 51.a ) e nelle 8 settimane del 2021 (dalla 7.a alla 14.a che terminava l'11 aprile). Numeri ufficiali del Ministero della Salute. Abbiamo concentrato l'attenzione su queste due fasce di settimane perché racchiudono il massimo delle infezioni nella seconda e terza ondata. Leggiamo come nella seconda ondata di infezione il numero più elevato di infezioni -729- era collocata nella fascia d'età 19-24 anni mentre nella terza ondata, quella attualmente in corso, è sempre collocata nella stessa classe d'età ma le infezioni calano a 398.
Se poi andiamo a verificare (tabella allegata in alto) la % delle vaccinazioni (prime e seconde) secondo le diverse fasce d'età somministrate al 27 aprile 21 ci rendiamo conto che le classi che ancora manifestano il maggior numero di infetti sono quelle meno vaccinate dell'intera popolazione: non arrivano nemmeno al 10%.
Evidente quindi che la gioventù sia ancora quella più a rischio per demerito dei rispettivi comportamenti ma altrettanto evidente di come il ritardo nelle vaccinazioni contribuisca a mantenere alto il livello della pandemia.
Se poi “dobbiamo credere” all'esperienza inglese appare assai plausibile che valeva la pena di effettuare una sola vaccinazione non partendo dalle fasce di età anziane e fragili ma partendo da una qualsiasi lettera dell'alfabeto e seguire quella.
Questi numeri forse indicano che il risultato del metodo adottato in Italia  contribuisce senza dubbio a ridurre la mortalità degli anziani (che però sono già stato massicciamente “tosati” nella prima fase e quindi chi resta dispone di buoni sistemi di autodifesa…) mentre prosegue e proseguirà per almeno altri due-tre mesi a tenere elevati il numero di infetti finchè anche la fasce d'età inferiori saranno vaccinate almeno una volta.
Fuori dubbio che occorre fare i conti anche con la effettiva disponibilità del vaccino mentre è sicuro che se si fosse seguito l'ordine in base alle lettere dell'alfabeto si sarebbero evitati quell'oltre 2,3 milioni di furbi che si sono fatti vaccinare senza averne diritto.
Si dirà: cosa cambia?. Cambia che in una stagione tragica anche mantenere l'ordine ha un suo valore sociale.

Andando a verificare (epicentro.iss.it) le caratteristiche dei pazienti deceduti positivi all'infezione da SARS-CoV-2 in Italia nelle tre ondate ci si rende conto che le patologie prevalenti presenti nei deceduti sono le sempre stesse e diminuiscono pochissimo laddove le morti precedenti hanno già svuotato il serbatoio potenziale.
Il covid 19 si conferma così come l'esito finale di una pre condizione fortemente disponibile all'infezione che spazzola irrimediabilmente i soggetti senza tenere conto granche dell'isolamento in cui quelli possono ritrarsi.

A noi pare che ancora una volta –ci riferiamo all'attuale situazione- l'attenzione del mainstream (governo regioni ATS ospedali media ) sia stata puntata  sulla “comodità” nella gestione della pandemia  mascherandola dalla solita buona volontà che  occorre dare per scontata. I numeri sono quelli e la gestione è stata evidentemente meno gravosa nella terza ondata rispetto alla seconda mentre la situazione viene venduta come peggiore delle precedenti.
Non c'è da stare allegri e allentare le difese attive e passive personali, ma appare evidente come dopo un anno “l'ospedale” resti ancora il punto di riferimento finale del problema e le cure non si siano spostate sul territorio nonostante i protocolli messi a punto dall'Istituto Mario Negri e gli ospedali non abbiano aumentato i posti letti ma come nelle prime due ondate hanno ridotto i posti letti (di TI) diminuendo la disponibilità al resto dei malati. Insomma per la sanità regionale anche col covid19 “ha da passà la nuttata” e intanto a chi tocca… tocca. Importante che non crei troppo disturbo ai nosocomi. Per il resto è la solita gioppinata all'italiana: i  quattro colori delle regioni, i controlli inesistenti o alla pene di cane sugli assembramenti, i media che strillano ad ogni ora notizie contraddittorie e la popolazione frastornata nella propria solitudine e preoccupatissima del proprio futuro economico e vitale. Non ultima le ciliegine sulla torta. I cantieri edili –dalle nuove costruzioni a quelli dei bonus- vedono milioni di persone al lavoro senza alcuna auto protezione. Mascherina non sai dove sia. Perfino le cerimonie religiose vedono un ammassamento di persone forse con la certezza che il buonDio abbia una maggior buon-occhio per i suoi fedeli. Nessun controllo sulla qualità e intensità dei ricambi d'aria negli ambienti e sui mezzi di trasporto pubblici.
Insomma pare che gli Italiani se lo stiano tenendo bene in serbo questo maledetto covid19: pare che ci piaccia davvero.