A GUARDARE ALLE COLLINE PAGINA 1342 DEL 16APRILE 2021 |
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Di cosa parliamo in questa pagina. |
INDICE 3 |
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NON E' CHE I PADRI E I NONNI FOSSERO MIGLIORI DI CERTUNI NIPOTI CHE FANNO CASINO AI TEMPI DEL COVID |
IL COVID NON E' UN PROBLEMA DI ORDINE PUBBLICO Dopo il generale italiano Figliuolo, già comandante logistico dell'Esercito italiano dal 2018, dal 1º mar- zo 2021 commissario straordinario per l'attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e contrasto dell'emergenza epidemiologica COVID-19, un generale degli alpini nato a Potenza, città giustamente alpina visto che sorge a ben 819 metri slm, città donde proviene casualmente anche il ministro della salute Speranza, entrambi casualmente laureati in scienze politiche, ecco che adesso il covid19 ha arruolato anche i questori. L’ordinanza n.436 del questore di Bergamo è una minaccia ai cittadini nemmeno troppo velata: li avverte che saranno in circolazione ogni 24 ore ben 38 equipaggi della polizia di stato, 68 equipaggi dei carabinieri e 6 equipaggi della guardia di finanza. Poi ci saranno le pattuglie dei vigili urbani. I mas- calzoni che intendono violare le quattro pagine di divieti sono avvertiti. Il problema è che negli Alpini (stavolta con l’inizia- le maiuscola) un generale della logistica è considerato uno “sciaquino” vale a dire uno che non calpesta palcia e neve. Dare dello sciaquino ad un alpino è il massimo dell’offesa. (...) RADDOPPIO DELLA FERROVIA TRA BERGAMO E CURNO: FORSE TRA QUALCHE ANNO Quasi due pagine –una del Corriere Bergamo e l'altra del Bugiardino- trattano delle nuove ristrutturazioni ferroviarie che investiranno nei prossimi anni Bergamo e la sua periferia. Sul Corriere Bergamo il tema sono le 12.600 firme CONTRO il progetto di RFI di collegamento della stazione cittadina coll'aeroporto. Ormai è assodato: persa BPI divorata da Intesa per merito dei felici soci che si sono imbottiti di euro, ai colletti bianchi della politica e dell'economia provinciali restano la MIA, la Fondazione Istituti Educativi entrambe in mano del centrosinistra, il Consorzio di Bonifica ferreamente in mano leghista e il Caravaggio anche questo in mano del centrosinistra quali centri di grande potere politico economico. Se la MIA ha risolto al sindaco Gori la grana di Astino e il CdB assieme alla MIA e regione hanno risolto (forse, quasi) gli allagamento creati dagli interventi su Astino, restano in piedi la grana del collegamento ferroviario col Caravaggio sul quale il centrosinistra cittadino si sta giocando le elezioni e il finto raddoppio della tratta Montello-Ponte san Pietro che in realtà è solo tra Seriate e Curno. Neanche del tutto. Leggiamo sul Bugiardino: Nel dettaglio degli interventi bergamaschi per il periodo 2020-2024 si parte con il completamento della fermata di Bergamo Ospedale. È stata attivata nel 2017 a un solo binario e per la congestione della tratta Bergamo-Ponte a binario unico, consente il servizio ad un numero limitato di treni. È prevista la realizzazione del doppio binario nella fermata come prima fase del successivo raddoppio della linea. Viene confermata l'eliminazione del passaggio a livello di via Martin Luther King con opera sostitutiva. Con il completamento della fermata si potrà aumentare il numero dei treni che fermano a Bergamo Ospedale. Il raddoppio tra Ponte, Bergamo e Montello viene confermato per fasi. Nella fase 2020-2024 si interviene nella stazione di Ponte San Pietro realizzando 2 nuovi binari con marciapiedi e sottopasso. Poi nella tratta da Bergamo alla nuova fermata di Curno, che sarà dotata di marciapiedi e di sottopasso di stazione e di un nuovo sistema tecnologico di gestione del traffico da Bergamo a Ponte. La seconda fase prevede il raddoppio della tratta da Bergamo a Montello con l'eliminazione dei i passaggi a livello della tratta. (...) CICLABILE LUNGO FIUME: FORSE TRA DUE ANNI La vicenda (o faccenda…?) della pista ciclabile lungofiume Brembo iniziata coi soldi della Fondazione Cariplo (il cui svolgimento ci è apparso una sorta di ricca santa lucia per personaggi disoccupati che l'hanno inventata e ne hanno tratto debiti vantaggi (leggasi: incarichi di studi copia&incolla e progetti fatti coi piedi) alla faccia dei grillini che credono di avere inventato il RdC…) non pensiamo proprio potrà stare nell'albo d'orto della giunta Gamba: i cittadini scordino di vederla realizzata entro la fine del mandato della Gamba. Una pista ciclabile non è un tratto di AV/AC. Per fare le cose per bene non devi chiamare dei segaioli allevati da geo&geo: semmai chiami un Vegini una Nusiner un Perazzi –i primi tre nomi che vengono in mente tra “i maestri del paesaggio”. Non chiami nemmeno il vetrinista di Obi. (...) |
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le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza! |
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PERCHE' DRAGHI NON METTE SALVINI MINISTRO DELLA SALUTE? |
CHISSA' QUANDO SI ACCORGERANNO CHE LE PERSONE MANGIANO SEMPRE DUE VOLTE AL GIORNO E NON QUATTRO VOLTE PERCHE' SONO TRIPLICATI I RISTORANTI? |
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IL COVID NON E' UN PROBLEMA DI ORDINE PUBBLICO Dopo il generale italiano Figliuolo, già comandante logistico dell'Esercito italiano dal 2018, dal 1º mar- zo 2021 commissario straordinario per l'attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e contrasto dell'emergenza epidemiologica COVID-19, un generale degli alpini nato a Potenza, città giustamente alpina visto che sorge a ben 819 metri slm, città donde proviene casualmente anche il ministro della salute Speranza, entrambi casualmente laureati in scienze politiche, ecco che adesso il covid19 ha arruolato anche i questori. L’ordinanza n.436 del questore di Bergamo è una minaccia ai cittadini nemmeno troppo velata: li avverte che saranno in circolazione ogni 24 ore ben 38 equipaggi della polizia di stato, 68 equipaggi dei carabinieri e 6 equipaggi della guardia di finanza. Poi ci saranno le pattuglie dei vigili urbani. I mas- calzoni che intendono violare le quattro pagine di divieti sono avvertiti. Il problema è che negli Alpini (stavolta con l’inizia- le maiuscola) un generale della logistica è considerato uno “sciaquino” vale a dire uno che non calpesta palcia e neve. Dare dello sciaquino ad un alpino è il massimo dell’offesa. Già un alpino bergamasco o bresciano o valtellinese che abbia prestato servizio gli anni del terrorismo altoatesino guarda male una penna bianca col pettorale sinistro tutto coperto di nastrini di onorificenze senza avere nemmeno fatto la 2.a guerra ma di lui abbiamo già un bel repertorio. Per esempio dichiarò da Fazio: «Chiunque passa va vaccinato», e lunedì 15 marzo ha firmato un’ordinanza con cui dispone esattamente questo. Meno di un mese dopo il suo capo gli ha tirato un buffetto (guarda che qui comando io…) e lui ha provveduto a rettificare il tiro: "Nessuna deroga alle fasce d'età". La campagna vaccinale "deve proseguire in modo uniforme a livello nazionale, senza deroghe ai principi che lo regolano, facendo riferimento all'ordinanza che indica le categorie prioritarie di persone da proteggere" dal Covid. E così il commissario per l'emergenza Francesco Paolo Figliuolo ha replicato al presidente della Campania Vincenzo De Luca, laureato in filosofia all’Uni Salerno- il quale aveva detto di voler proseguire le vaccinazioni "in base a criteri economici" e non per fasce d'età. Poi ci sarebbero le dichiarazioni sul numero di vaccini in arrivo, regolarmente smentite dai fatti. Poi ci sarebbero le dichiarazioni sulla data dell’immunità acquisita. Insomma un bravo ragazzo che le beve un po’ troppo facilmente e forse sarebbe il caso esternasse di meno visto quanto sono affidabili le aziende dei vaccini (soprat tutto con le nazioni che li vogliono pagare poco) e quanto sono affidabili soggetti come un Fontana oppure il suo collega Spirlì. Senza contare che il massiccio rimbambimento operato nella popolazione dalle notizie contraddittorie di stampa gli ha tagliato l’erba sotto i piedi. Adesso poi ci eravamo appena appena liberati del Conte due che per i settentrionali era il governo più “terrone” avessimo avuto in groppa in 75 anni di Repubblica ed ecco che ci troviamo con un alpino sciaquino terrone come commissario capo. Francamente non ci saremmo mai aspettati, visto anche il cattivo clima sociale che sta venendo avanti nel Paese, che le disposizioni sanitarie e comportamentali quali zona arancione ci arrivasse con una Ordinanza del Questore. Una svolta molto grave che segna l’inizio di un clima di scontro di cui non si sentiva proprio bisogno. Perché il covid19 NON E’ una questione di ordine pubblico ma è una malattia molto seria, per fortuna non grave, della quale l’unica responsabilità finora tocca interamente al Governo perché non fornisce i vaccini da somministrare e perché non vigila sull’operato delle Regioni. Domanda: dei 720 milioni stanziati dal Governo per aumentare le terapie intensive, quanti ne sono stati spesi? Zero. In teoria dopo un anno dovremmo vedere un cantiere accanto a ciascun ospedale: non si vede nulla tranne il giardino dei morti. Non è senza significato che poche ore or sono il Bugiardino abbia annunciato che il Papa Giovanni crescerà di una ottava torre che formalmente vorrebbe rispondere alla forte l’esigenza di spazi per l’Oncoematologia. Il progetto sarebbe già in Regione e adesso arriverà anche il piano di investimenti da ricavare dal «Recovery Fund». Il “giro” appare evidente visto di chi siamo in mano... Si crea un nuovo comparto e quindi si liberano posti altrove da destinare eventualmente al covid19. E la medicina sul territorio? Il secolo prossimo. |
RADDOPPIO DELLA FERROVIA TRA BERGAMO E CURNO: FORSE TRA QUALCHE ANNO Quasi due pagine –una del Corriere Bergamo e l'altra del Bugiardino- trattano delle nuove ristrutturazioni ferroviarie che investiranno nei prossimi anni Bergamo e la sua periferia. Sul Corriere Bergamo il tema sono le 12.600 firme CONTRO il progetto di RFI di collegamento della stazione cittadina coll'aeroporto. Ormai è assodato: persa BPI divorata da Intesa per merito dei felici soci che si sono imbottiti di euro, ai colletti bianchi della politica e dell'economia provinciali restano la MIA, la Fondazione Istituti Educativi entrambe in mano del centrosinistra, il Consorzio di Bonifica ferreamente in mano leghista e il Caravaggio anche questo in mano del centrosinistra quali centri di grande potere politico economico. Se la MIA ha risolto al sindaco Gori la grana di Astino e il CdB assieme alla MIA e regione hanno risolto (forse, quasi) gli allagamento creati dagli interventi su Astino, restano in piedi la grana del collegamento ferroviario col Caravaggio sul quale il centrosinistra cittadino si sta giocando le elezioni e il finto raddoppio della tratta Montello-Ponte san Pietro che in realtà è solo tra Seriate e Curno. Neanche del tutto. Leggiamo sul Bugiardino: Nel dettaglio degli interventi bergamaschi per il periodo 2020-2024 si parte con il completamento della fermata di Bergamo Ospedale. È stata attivata nel 2017 a un solo binario e per la congestione della tratta Bergamo-Ponte a binario unico, consente il servizio ad un numero limitato di treni. È prevista la realizzazione del doppio binario nella fermata come prima fase del successivo raddoppio della linea. Viene confermata l'eliminazione del passaggio a livello di via Martin Luther King con opera sostitutiva. Con il completamento della fermata si potrà aumentare il numero dei treni che fermano a Bergamo Ospedale. Il raddoppio tra Ponte, Bergamo e Montello viene confermato per fasi. Nella fase 2020-2024 si interviene nella stazione di Ponte San Pietro realizzando 2 nuovi binari con marciapiedi e sottopasso. Poi nella tratta da Bergamo alla nuova fermata di Curno, che sarà dotata di marciapiedi e di sottopasso di stazione e di un nuovo sistema tecnologico di gestione del traffico da Bergamo a Ponte. La seconda fase prevede il raddoppio della tratta da Bergamo a Montello con l'eliminazione dei i passaggi a livello della tratta. (…) Il capitolo delle infrastrutture nel piano delle FS indica anche: «A valle del raddoppio tra Ponte San Pietro e Montello, è in fase di studio la possibilità di attivare una nuova relazione Ponte San Pietro-Montello e la messa a sistema del servizio S 18 Milano Porta Garibaldi-Milano Bovisa-Bergamo via Carnate ogni 30 minuti». Ed ancora si legge: «Una volta realizzato il nuovo collegamento ferroviario con l'aeroporto di Bergamo Orio al Serio sarà possibile istituire servizi ferroviari con frequenza 15 minuti». Dimenticando la questione del collegamento ferroviario tra la stazione di Bergamo e il Caravaggio (anche per la difficoltà di ragionare con le teste quadre del comitato) quel che si comprende è che forse per il 2030 avremo qualcosa di finito di questo nodo gordiano di interventi che paiono più le pezze sul culo delle braghe di un bracciante nella crisi USA del '29 che un investimento in Europa nel 2021-2030. Intanto il paese bello da vivere e la giunta Gamba possono tirare un sospirone di sollievo: se tutto va bene o male la questione dei passaggi a livello si porrà non prima di 4-5 anni. Noi scommettiamo anche più in la: quindi a babbo morto. Come occorreranno almeno altri dieci anni prima di disporre delle inutili corse ferroviarie ogni 15 minuti sulla tratta. Evidente come la stazione di Curno piazzata nel Prato degli Asinelli sia del tutto inutile sia per Longuelo che per Curno e tanto meno per portare clienti al commerciale su via Fermi ed Europa. Inimmaginabile che nei prossimi dieci anni RFI sia in grado di creare (e mantenere nella durata promessa di un'ora) un collegamento ferroviario tra Milano Centrale e il Caravaggio. Inimmaginabile anche che RFI riesca a tenere un collegamento ferroviario ogni 15 minuti nella tratta dalla Brianza fino a…Curno con UN BINARIO UNICO col tipo di treni attualmente disponibili. Insomma siamo ancora agli annunci. |
CICLABILE LUNGO FIUME: FORSE TRA DUE ANNI La vicenda (o faccenda…?) della pista ciclabile lungofiume Brembo iniziata coi soldi della Fondazione Cariplo (il cui svolgimento ci è apparso una sorta di ricca santa lucia per personaggi disoccupati che l'hanno inventata e ne hanno tratto debiti vantaggi (leggasi: incarichi di studi copia&incolla e progetti fatti coi piedi) alla faccia dei grillini che credono di avere inventato il RdC…) non pensiamo proprio potrà stare nell'albo d'orto della giunta Gamba: i cittadini scordino di vederla realizzata entro la fine del mandato della Gamba. Una pista ciclabile non è un tratto di AV/AC. Per fare le cose per bene non devi chiamare dei segaioli allevati da geo&geo: semmai chiami un Vegini una Nusiner un Perazzi –i primi tre nomi che vengono in mente tra “i maestri del paesaggio”. Non chiami nemmeno il vetrinista di Obi. Soprattutto quando vuoi fare il RUP di una questione del genere, non puoi essere un semplice diplomato che non legge (forse non sa nemmeno leggerli?) i progetti le leggi i documenti pubblicati. E siccome sei ignorante della cose che dovresti trattare non t'accorgi che sono in massima parte dei copia&incolla di cose del secolo scorso che oggi hanno poco a che fare col letto di un fiume che oltre le proprie bizze e le discariche dei frontisti e le recenti alluvioni cambia piuttosto spesso conformazione. Così adesso arriverà il quarto progetto o esecutivo che siccome è fatto sulla scorta dei precedenti non c'è da stare allegri. Vero che l'appalto sarà fatto brevi manu in quanto sostanzialmente il RUP chiamerà quei pochi impresari suoi conoscenti ed affiderà a uno di loro senza gara nazionale i lavori. Mica per nulla tengono la spesa al di sotto dei 150mila euro. Formalmente i politici lo fanno per mostrarsi risparmiosi dei soldi dei cittadini. Sostanzialmente per procedere con una assegnazione clientelare. Se sei sfigato e non fai parte della cerchia delle conoscenze del RUP sei automaticamente escluso: alla faccia della concorrenza e della trasparenza: infatti non pubblicano nemmeno i nomi delle pochissime ditte invitate a presentare l'offerta. Cinque. Ma il tragicomico è che hanno fatto un progetto su aree inondabili e siccome la legge prevede che non puoi costruire una pista ciclabile su quelle aree che hanno fatto?: non hanno inserito nel progetto la carta con l'aggiornamento 2019 del piano di Gestione del Rischio Alluvioni (PGRA). Il malato di cancro che nega il cancro: dei NO-VAX delle inondazioni. Morale della favola. Pedoni e ciclisti che da Ponte san Pietro vorranno arrivare alla Roncola lungo il fiume dovranno arrangiarsi come hanno fatto finora con la soddisfazione che l'UNICO pezzettino di pista realizzata…l'ha fatta un privato tre lustri or sono. |
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