A GUARDARE ALLE COLLINE PAGINA 1338 DEL 02APRILE 2021 |
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Di cosa parliamo in questa pagina. |
INDICE 3 |
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LA PANDEMIA? DEVE DURARE!!!! La Figura 1 che illustra i tassi incidenza, per 100.000 abitanti, per classi di età nel totale delle 12 regioni e nella P.A. di Trento dalla settimana 39/2020 (21-27 settembre) alla settimana 11/2021 (15-21 marzo) (la tabella proviene dal sito Scienza in rete) illustra meglio delle cazzate che sentiamo e vediamo in TV e sui giornali di come questa c.d. terza ondata della pandemia sia sensibilmente inferiore rispetto alla seconda ondata dell'autunno inverno '20-'21. L'ultima cretinata la leggiamo oggi su L'Eco: «Il vero problema è che il calo che ci si aspettava dalla zona rossa è molto limitato — spiega Carlo Alberto Tersalvi, direttore sanitario dell'Ats —. Basti vedere la quantità di gente che c'è in giro, ed è anche comprensibile con giornate a 25 gradi. Ma con la variante inglese ci si infetta molto più facilmente, ed ecco perché alla fine la curva complessiva stenta a scendere. Poi siccome sa di avere raccontato una palla grossa così si smentisce qualche riga più avanti: Per esempio. Il giorno di inizio della zona rossa aveva visto un totale di 2.730 nuovi casi bergamaschi rispetto al lunedì della settimana prima. Nei sette giorni successivi il contagio è cresciuto molto meno: +1.829. Per poi risalire e consolidarsi: 2.000 casi nella settimana fra il 17 e il 24 marzo e 1.948 in quella che ha chiuso il mese. Tutta questa gente che grida al lupo al lupo non vede o fa finta di non vedere i cantieri edili (che in questo momento sono in fermento per via di alcune leggi nazionali) oppure in generale il mondo del “lavoro vero” dove non trovi nessuno che lavora assieme ai colleghi con la mascherina sul volto. Non c'è ovviamente da fare salti di gioia al grido di “liberi tutti” ma appare chiaro di come l'attuale campagna minatoria di restrizioni messa in piedi dal governo non abbia fondamento e sopratutto serva ad altri scopi. (....) STRADE: LA GIUNTA GAMBA VENDE COME PROPRIO L’ARROSTO ALTRUI Questo blog sarebbe la malalingua che diffonde fakenews asserendo che l'ufficio tecnico del comune combina poco e di lavori pubblici se ne contano più quelli fermi chissà dove che quelli fatti? Ecco che la coppia sindaco&vicesindaco scodellano sul settimanale proto leghista con ombelico tra i fratellini d'Italia la VERITA': 700mila euro per strade marciapiedi e parcheggi. Peccato che dei 700mila euro ce ne siano almeno 200mila di la da venire. Vale 30mila dell'intervento convenzionato di via Battisti-via De Amicis ed ai 121mila euro che dovrebbero servire per la pista ciclabile lungo via Marconi nella c.d. “Strecia dei Farina”. Chi li ha visti? Visto niente anche della sistemazione del passaggio pedonale laterale il Ristorante Meneghina di cui infatti non viene detta neppure l'ammontare. I 110mila euro per la sistemazione di via Roma non sono del comune ma dell'Enel a risarcimento del danno creato con la manomissione della strada per l'elettrodotto ad Aruba. Dell'intero risarcimento s'è visto solo quello appaltato però dall'Enel stessa mentre la ripavimentazione delle strade ammalorate per la posa dell'elettrodotto non s'è visto ancora nulla. Come si vede una attenta analisi da dove provenga il finanziamento di queste importanti “opere stradali” alla fine della fiera sono tutte dei privati che fanno le proprie speculazioni nei pressi e sai che sensibilità sociale manifestano queste “generosità”. Oltretutto a prezzi spaventosamente alti rispetto ai costi reali visto che si tratta di contratti tra privato e privato, quindi… Se poi andiamo a vedere quei piccoli interventi fatti su progetto del Comune ed appaltati dallo stesso –oltre alla modestia culturale e tecnica del progetto- ci si rende conto che o sono stati spezzettati in decine di interventi per abbassare il più possibile la soglia dell'appalto oppure- col favore di una legge sugli appalti e di un decreto semplificazioni ormai definiti CRIMINOGENI persino dai padroni – sono stati tutti sostanzialmente appaltati clientelarmente perché le poche ditte cui chiedere il preventivo le ha scelte il… Comune. (....) CUCINA CASALINGA SENZA ASPORTO (...) Una coda di sette persone tutte ben distanziate in attesa che le poste aprano bottega. Arriva una pattuglia delle forze dell'ordine e un agente chiede a tutti i presenti la carta di identità e la fotografa. L’operazione di fotografare la CI è del tutto illegale dal momento che c’è anche la firma che può essere traslata con un semplice programma grafico. Comincia una discussione tra una signora e l'agente che si sente crescere di tono nonostante il traffico delle otto e mezza. L’agente pone una domanda perentoria alla signora: guardi che c’è l’ufficio postale anche a Longuelo!. Dal che si comprende che la signora ha cambiato comune per andare in posta violando la zona rossa. Ma a un certo punto si sente benissimo il tono squillante della signora rivolta all'agente: fare le multe è facile, semmai il problema è di riuscire a riscuoterle! tanto a fine di questo casino ci sarà un condono e voi ciccia!. In effetti di questi tempi l’ipotesi di un condono anche per le multe ex dpcm non è da sottovalutare. Divertente. |
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le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza! |
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I NEGOZIANTI NON VOGLIONO I SOLDI DEL COMUNE. I CITTADINI NON VOGLIONO I SOLDI DEL COMUNE. CHE SIANO TUTTI RICCHISSIMI O CHE NON AMINA LA GIUNTA? |
ATTACCAPANNI MADE IN CUREN |
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LA PANDEMIA? DEVE DURARE!!!! La Figura 1 che illustra i tassi incidenza, per 100.000 abitanti, per classi di età nel totale delle 12 regioni e nella P.A. di Trento dalla settimana 39/2020 (21-27 settembre) alla settimana 11/2021 (15-21 marzo) (la tabella proviene dal sito Scienza in rete) illustra meglio delle cazzate che sentiamo e vediamo in TV e sui giornali di come questa c.d. terza ondata della pandemia sia sensibilmente inferiore rispetto alla seconda ondata dell'autunno inverno '20-'21. L'ultima cretinata la leggiamo oggi su L'Eco: «Il vero problema è che il calo che ci si aspettava dalla zona rossa è molto limitato — spiega Carlo Alberto Tersalvi, direttore sanitario dell'Ats —. Basti vedere la quantità di gente che c'è in giro, ed è anche comprensibile con giornate a 25 gradi. Ma con la variante inglese ci si infetta molto più facilmente, ed ecco perché alla fine la curva complessiva stenta a scendere. Poi siccome sa di avere raccontato una palla grossa così si smentisce qualche riga più avanti: Per esempio. Il giorno di inizio della zona rossa aveva visto un totale di 2.730 nuovi casi bergamaschi rispetto al lunedì della settimana prima. Nei sette giorni successivi il contagio è cresciuto molto meno: +1.829. Per poi risalire e consolidarsi: 2.000 casi nella settimana fra il 17 e il 24 marzo e 1.948 in quella che ha chiuso il mese. Tutta questa gente che grida al lupo al lupo non vede o fa finta di non vedere i cantieri edili (che in questo momento sono in fermento per via di alcune leggi nazionali) oppure in generale il mondo del “lavoro vero” dove non trovi nessuno che lavora assieme ai colleghi con la mascherina sul volto. Non c'è ovviamente da fare salti di gioia al grido di “liberi tutti” ma appare chiaro di come l'attuale campagna minatoria di restrizioni messa in piedi dal governo non abbia fondamento e sopratutto serva ad altri scopi. Il primo è quello di mascherare che il Paese non s'è attrezzato per fare le vaccinazioni: vale a dire che i centri di vaccinazione sono ancora pochi e manca il personale necessario. Dopo tre mesi. Secondo punto è evidente come il governo utilizzi come alibi la mancata consegna dei vaccini che c'è stata ma che dipende dalla scarsa capacità di governo nazionale ed Europa di fare bene il proprio dovere. La presidenza della Ursula Gertrud von der Leyen si manifesta non all'altezza del compito cui l'hanno eletta. Il terzo aspetto è che il governo “lascia fare” ai media di comunicare in modo del tutto fuorviante la situazione reale. Se osserviamo p.e. l'andamento dei contagi (ogni 100mila tamponi) tra le settimane 43-49 del 2020 e le settimane 8-11 del 2021 ci si rende conto che in buona sostanza sono (quasi) dimezzati i numeri. Ieri sera sulLa7 perfino il mitico prof. Massimo Galli ha spiegato che l'apertura delle scuole RImette in moto il meccanismo di distribuzione dell'infezione di cui sarebbero portatori i ragazzini che vanno a scuola: i ragazzini non si ammalano ma fanno ammalare i genitori adulti. Qualcuno spieghi a Galli che i genitori che lavorano sempre piuttosto ammucchiati sono almeno il triplo rispetto ai ragazzini: quindi per una semplice legge dei numeri la popolazione più numerosa e che circola di più è quella che infetta di più. Si nota anche nella Figura 1 di come si sfumino i casi nella popolazione più anziana mentre persistono nella fascia più bassa il che vuol dire che la “prima e seconda ramazzata” dei grandi anziani combinata coi primi affetti delle vaccinazioni stia lentamente spostando la permanenza in riduzione delle infezioni nelle classi d'età lavorativa e scolastica. Se dalla classe d'età lavorativa togliamo quelli già vaccinati ci si rende conto di quanto sia del tutto ingiustificata sia la chiusura delle scuole che dei pubblici esercizi. Quello che ancora non viene affronta e non viene detto è che proprio il posto di lavoro (e quindi le classi d'età che lavorano e che hanno in casa i figli scolari) è il luogo dove si realizza una diffusione dell'infezione. Che siano gli operai e gli impiegatio che vanno tutti a farsi l'apericena slimondandosi al tavolo?. Non c'hanno nemmeno i soldi!. Che poi adesso si esorcizzi col jingle bisogna vaccinare a tappeto. Sai la novità: perché avrebbero creato il vaccino?. In realtà tutto il gran ciarlare da parte di governo con la grancassa dei media (notoriamente un covo di scienziati…) serve solo da paravento del sistema sanitario che basato su tre pilastri: chimica diagnostica personal computer non riesce a reggere lo sconquasso e pretende di governalo dall'esterno. La realtà è quella: il sistema sanitario non è in grado dopo un anno di reggere il problema. Basta leggere le interviste dei vari primari che affollano la stampa nazionale per capire il fastidio che gli ospedali hanno rispetto al problema. ..Lo stiamo ripetendo da anni: il sistema sanitario nazionale s'è messo in equilibrio spostando lentamente risorse e personale dal pubblico al privato per contenere la spesa sanitaria nazionale pubblica e approfittare del benessere diffuso nella maggior parte delle famiglie italiane (basta vedere l'enorme ammontare dei risparmi privati…) per lucrarci ancora di più. In questo momento l'evoluzione della pandemia non è governata da Speranza oppure Draghi o Fontana (per stare in Lombardia) ma è ancora il sistema industriale che vuole concentrarsi sul presente dilatandolo il più possibile. Passata la prima ondata le Regioni non hanno aumentato materialmente di un solo letto i posti in Terapia Intensiva che originalmente dovevano crescere del 50% . Dei 713,2 milioni destinati non è stato speso un solo euro. Mentre quotidianamente viene sventolata dai media l'alta percentuale di occupazioni delle TI che s'approssima o superano quel 40% massimo ammissibile prima di far passare la regione in fascia rossa NON hanno nemmeno messo in atto quei processi di redistribuzione dei malati tra le regioni per coprire il più uniformemente possibile i posti e il personale disponibile. Gli spostamenti avvengono al massimo tra ospedali all'interno della stessa regione. Leggiamo cosa scrive il Mario Negri a proposito del suo “metodo” suggerito per affrontare la pandemia. Il sistema non fa miracoli ma funziona. Il tempo di guarigione dai sintomi peggiori, dalla febbre ai dolori muscolari e articolari, è pressoché uguale in ognuno dei due gruppi-tradizionale e suggerito. Una media di 18 giorni per il trattamento raccomandato contro i 14 giorni dell'altro. I segni più leggeri della malattia, come la perdita dell'olfatto e l'affaticamento, persistono molto meno nei novanta pazienti curati con il protocollo in questione, il 23 per cento contro il 73%. La grande differenza si registra sul punto più delicato. Solo due pazienti su 90 (2,2%) del gruppo di riferimento sono finiti in ospedale rispetto ai 13 su 90 (14,4%) dell'altro gruppo. I giorni complessivi trascorsi in nosocomio crollano a 44 contro 481, e i costi cumulativi per i trattamenti ordinari, intensivi e subintensivi, sono di 28.000 euro contro 296.000. Ecco perché la pandemia “deve” durare e quindi è utile spaventare la gggente. |
STRADE: LA GIUNTA GAMBA VENDE COME PROPRIO L’ARROSTO ALTRUI Questo blog sarebbe la malalingua che diffonde fakenews asserendo che l'ufficio tecnico del comune combina poco e di lavori pubblici se ne contano più quelli fermi chissà dove che quelli fatti? Ecco che la coppia sindaco&vicesindaco scodellano sul settimanale proto leghista con ombelico tra i fratellini d'Italia la VERITA': 700mila euro per strade marciapiedi e parcheggi. Peccato che dei 700mila euro ce ne siano almeno 200mila di la da venire. Vale 30mila dell'intervento convenzionato di via Battisti-via De Amicis ed ai 121mila euro che dovrebbero servire per la pista ciclabile lungo via Marconi nella c.d. “Strecia dei Farina”. Chi li ha visti? Visto niente anche della sistemazione del passaggio pedonale laterale il Ristorante Meneghina di cui infatti non viene detta neppure l'ammontare. I 110mila euro per la sistemazione di via Roma non sono del comune ma dell'Enel a risarcimento del danno creato con la manomissione della strada per l'elettrodotto ad Aruba. Dell'intero risarcimento s'è visto solo quello appaltato però dall'Enel stessa mentre la ripavimentazione delle strade ammalorate per la posa dell'elettrodotto non s'è visto ancora nulla. Come si vede una attenta analisi da dove provenga il finanziamento di queste importanti “opere stradali” alla fine della fiera sono tutte dei privati che fanno le proprie speculazioni nei pressi e sai che sensibilità sociale manifestano queste “generosità”. Oltretutto a prezzi spaventosamente alti rispetto ai costi reali visto che si tratta di contratti tra privato e privato, quindi… Se poi andiamo a vedere quei piccoli interventi fatti su progetto del Comune ed appaltati dallo stesso –oltre alla modestia culturale e tecnica del progetto- ci si rende conto che o sono stati spezzettati in decine di interventi per abbassare il più possibile la soglia dell'appalto oppure- col favore di una legge sugli appalti e di un decreto semplificazioni ormai definiti CRIMINOGENI persino dai padroni – sono stati tutti sostanzialmente appaltati clientelarmente perché le poche ditte cui chiedere il preventivo le ha scelte il… Comune. Opere che poi esaminandole puntualmente o sono nemmeno concluse: è concluso il sottopasso alla SP470? C'è una pista pedociclabile conclusa? Quando addirittura del tutto ad capocchiam in quanto non servono a nulla salvo soddisfare il puntiglio puntiglioso del vicesindaco che tra rotonde malfatte e attraversamenti pedonali sopraelevati sono una delle sue autentiche passioni (coi soldi di tutti: però). Mentre il paese si spopola perché interi quartieri sorti negli anni '70 vedono la popolazione ridursi per questioni di età (e covid) ci sono delle intere vie del paese semidiroccate come via Gamba o via Battisti ma poi osservando bene il tessuto abitativo si vede l'obsolescenza che contrasta con le dozzine di attraversamente pedonali. Boh. Tutto questo ben di dio – 700mila euro- che la giunta Gamba asserisce siano stati spesi per la sua avvedutezza in realtà non sono farina del suo sacco ma quegli interventi edificatori derivano dai provvedimenti speculativi approvati dal governo nazionale secondo la linea per cui se tira il mattone tira l'Italia. Tranne che la coppia Corti&Gamba abbia dimenticato di modificare il PGT cercando di porre rimedio alla creazione di quei mostri anabolizzanti che stanno sorgendo in paese al posto di edifici abbandonati. E così un'Italia col debito pubblico alle stelle vede un comune che prende i soldi per il covid e li destina ai centri sportivi, non riesce neanche a spendere i soldi per i poveri del paese e nemmeno per le piccole partite IVA perché c'ha il braccino corto. Ed anche qualcosa d'altro. Poi si consola e gongola: va bene che abbiamo avuto un centinaio di morti per la pandemia ma abbiamo speso 700 mila euro per le strade. Giusto agevolare il traffico dei carrozzoni dei morti: non vi pare? CUCINACASALINGA SENZA ASPORTO Atb introdurrà la possibilità di pagare il biglietto con la carta di credito: il nuovo sistema “Passa e vai. Basta la carta” è semplice ed intuitivo: basta infatti avvicinare la carta di pagamento contactless o il cellulare al validatore di bordo alla salita, ovvero effettuare un 'tap', e scegliere sul display touch screen tra due sole tariffe, Una Zona o Più Zone. Se il 'tap' è andato a buon fine il validatore emetterà un segnale acustico e sul display comparirà una scritta con le caratteristiche del biglietto (zone, durata e prezzo). Al primo 'tap' della giornata il cliente riceve dalla propria banca una pre-autorizzazione di importo variabile (fino ad un massimo di euro 5,00) a seconda del circuito bancario della carta utilizzata. Nei giorni successivi viene addebitato l'importo effettivo degli spostamenti della giornata, calcolato secondo la tariffa più conveniente”. Il tutto presuppone un sistema di trasmissione dati talmente veloce e senza latenza che è difficilmente immaginabile (oggi) a bordo di un bus nello spazio percorso dall'ATB. Ma vedremo il caos che riusciranno a combinare. Senza contare che in questo modo ogni autobus è dotato di un pos e quindi chi paga la connessione, boh. In buona sostanza l'operazione serve solo a far fare i soldi a qualche società che ha inventato l'inghippo dal momento che oltre a funzionare poco (pensate ai bus doppi presi d'assalto dai ragazzi che escono da scuola…) , non evita i… portoghesi. Oggi la pressoche totalità delle persone ha in tasca un cellulare (in primis i portoghesi…) e basta applicare un lettore del numero di cellulare all'ingresso o all'uscita del mezzo e scalare automaticamente il costo a fine corsa. Tra l'altro il sistema consente anche di applicare tariffe mirate: per esempio uno si abbona per utilizzare due (o tre) linee in sequenza per andare a scuola o al lavoro e quindi il sistema è in grado di collegare uno dietro l'altro i percorsi ed aggiustare la tariffa più conveniente o capire l'abbonamento. Il mitico custode delLa Latrina di Nusquamia, l'ingegnere Claudio Piga sardAgnolo residente abduano a Trezzo d'Adda, uno che pensava di venire a Curno e fare bisboccia coi soldi del comune per l'incarico “a la” Rocco Casalino datogli dal suo amico sindaco che l'aveva portato appresso e nominato, salvo essere disarcionato dopo tre numeri del giornale che aveva diligentemente compilato a futura memoria dell'amico sindaco dietro preciso dictat della maggioranza: o fuori il sardAgnolo o fuori il sindaco” è tornato a pizzicarci ovviamente con due falsità, facendo leva sul principio che google spopola tutta la merda che ci si mette. La prima falsità l'ha scritta qui badando a una svirgolatura per sfuggire eventualmente a una denuncia: (…) §Dico “un agrimensore”, perché noi qui a Nusquamia abbiamo dovuto far fronte all'attacco congiunto di due agrimensori, che si volle portare nelle aule sorde e grigie del Tribunale di Milano, dalle quali uscirono con le pive nel sacco. Come meritavano.§ prima aveva tentato di attribuirci nientemeno che l'incarico di consulente giuridico del suo acerrimo nemico Pedretti che l'aveva fatto defenestrare. Come se Pedretti fosse uno che da ascolto a qualcuno. Poi s'è ripetuto:§Come quando per esempio un agrimensore parla male di un architetto, e così vorrebbe dar a credere, con poco sforzo e senza onere della prova, che lui, povero tapino senz'arte né parte, è meglio di un architetto.§ Anche questa è una balla per nascondere l'operazione speculativa che il suo amico sindaco (supportato da lui) aveva messo in piedi sul c.d. ex parcheggio Zebra dove aveva fatto venire un architetto lecchese (quello delle vele sui grattacieli) per tentare di far passare un MOSTRO da 50mila mc cubi per ettaro. Una volumetria che non esiste nemmeno a Bergamo e forse nemmeno a Milano. Naturalmente da falso ha fatto finta di mescolare quello che era un giusto giudizio di merito urbanistico (volumetria eccessiva) per quello che era un giudizio estetico. Senza dimenticare che la giunta Gandolfi aveva alle spalle anche la tentata operazione su casa Naldi (un altro ecomostro di volumetria) ed anche la zona alberghiera sul centro commerciale (altro ecomostro di superfici e volumetria che è fruttato assai a qualcuno). Chissà perché anche in questi due casi c'erano sempre di mezzo famosi architetti per fare da foglia di fico a delle mega speculazioni. Bugiardo anche l'abduano nel non raccontare che l'operatore che voleva l'ecomostro sull'ex parcheggio Zebra era il segretario provinciale UDC che subito dopo avrebbe messo in lista per le elezioni nazionali proprio… il suo amico sindaco. E magari lui immaginava di seguirlo a Roma. “A la” Rocco Casalino appunto. Una coda di sette persone tutte ben distanziate in attesa che le poste aprano bottega. Arriva una pattuglia delle forze dell'ordine e un agente chiede a tutti i presenti la carta di identità e la fotografa. L’operazione di fotografare la CI è del tutto illegale dal momento che c’è anche la firma che può essere traslata con un semplice programma grafico. Comincia una discussione tra una signora e l'agente che si sente crescere di tono nonostante il traffico delle otto e mezza. L’agente pone una domanda perentoria alla signora: guardi che c’è l’ufficio postale anche a Longuelo!. Dal che si comprende che la signora ha cambiato comune per andare in posta violando la zona rossa. Ma a un certo punto si sente benissimo il tono squillante della signora rivolta all'agente: fare le multe è facile, semmai il problema è di riuscire a riscuoterle! tanto a fine di questo casino ci sarà un condono e voi ciccia!. In effetti di questi tempi l’ipotesi di un condono anche per le multe ex dpcm non è da sottovalutare. Divertente. |
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