A GUARDARE ALLE COLLINE PAGINA 1331  DEL 14 MARZO 2021

























































Di cosa parliamo in questa pagina.



















VARIANTE TIRONI: IL LOCATELLI E LA GAMBA FURIOSI
La stampa locale –il settimanale proto leghista e il bugiardino- in questi giorni riportano la polemica innestata dal volantino del capogruppo della minoranza forzista contro l'approvazione della lottizzazione Tironi che interessa l'area a sud della rotonda di ingresso al centro commerciale dove adesso ci sono delle aziende agricole dei Tironi. In realtà la seduta segreta del consiglio comunale in cui venne adottata è del lontanissimo 22 dicembre 2020 e siccome il nostro comune è perfettamente trasparente… hanno censurato la prima parte della seduta nella pubblicazione della registrazione.
Cominciamo col mettere i punti fermi (numerandoli per la sindaca Gamba) presenti nero su bianco. Non le chiacchiere.
L'operazione Tironi comporta (1) sia una modifica della perimetrazione dell'area rispetto a quanto previsto nel mitico TS1 (la ristrutturazione del comparto commerciale lungo le vie Fermi ed Europa) sia la (2) riduzione delle superficie destinate a commercio (poco più della metà rispetto al TS1).
Nelle carte approvate non compare nemmeno (3) il tracciato della nuova bretella in uscita dall'asse interurbano e della  ristrutturazione della rotonda su via Fermi-Curnasco. Viene solo annunciata.
(...)

IL COMUNICATO CHE NON C'E'.
Si conferma di nuovo anche nella vicenda della variante al PGT/TS1 per il sito dei Tironi, di come gli autori degli articoli sui giornali non capiscano sostanzialmente nulla di quel che scrivono e quindi fanno i portavoce della politica, la quale a sua volta smercia le sue palle al minor costo possibile.
La sindaca Gamba deve avere una bozza di intervento per rispondere alle critiche del capogruppo della minoranza Locatelli. Bozza che aggiorna e integra volta per volta cambiando qualche termine. Il quale Locatelli da par suo ha anche lui una bozza  che esplicita continuamente cambiando e aggiornando i termini della questione. La bozza della Gamba contiene alcune battute chiave che – Rocco Casalino docet-  vanno ripetute ripetute ripetute ogni volta così che suonino famigliari alle orecchie del pennivendolo di turno. Meglio ancora se pennivendola femmina che scrive sul settimanale proto leghista. Per chi abbia ascoltato le intemerate della sindaca verso il capogruppo di minoranza, leggendo il testo dell'intervista gli pare di riascoltare la vocina incrinata della sindaca quando risponde maldestramente alla minoranza. Come il fanciullo beccato dalla nonna con le dita sporche di nutella.
Stavolta la Gamba ha leggermente cambiato il tiro: siccome l'abbiamo pizzicata criticandola perché si fa intervistare da un settimanale proto leghista, ha (di)steso un “comunicato”. Come gli stracci appesi sulla facciata del municipio. Che però non è apparso sul sito istituzionale e quindi l'ha passato direttamente alla pennivendola. Tiè!.
(...)

CHI VOTA OGGI PD?
Domenica sera il PD avrà il suo nuovo segretario nazionale. Non più un modesto odontotecnico presidente di una regione centro meridionale o un professore di una modesta università provinciale del sud o del profondo nord bensì di Sciensespo.fr, 27 rue Saint Guillaume 27- 75337 Paris che coi suoi soli 14mila studenti è addirittura più piccola della nostra UniBG se vi pare poco. Sciensespo è una università assai massosa: il 49% dei suoi studenti proviene dall'estero ed è  unica per i suoi docenti, i suoi valori, la sua storia, i suoi studenti e la sua diversità. Sono tutti così diversi e tuttavia ognuno di loro trova il proprio posto qui. Scorrendo l'elenco di quello che fu il governo Letta troviamo tra gli altri  dei soggetti emeriti: un Angelino Alfano, un Gaetano Quagliarello, una Cecile Kienge, la sempiterna Emma Bonino, un Maurizio Lupi  esperto di orologi,  le Nunzia di Girolamo e la Beatrice Lorenzin. Chi è morto (politicamente) e chi galleggia come gli stronzi nella corrente.
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le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!

































































































































































































































VARIANTE TIRONI: IL LOCATELLI E LA GAMBA FURIOSI
La stampa locale –il settimanale proto leghista e il bugiardino- in questi giorni riportano la polemica innestata dal volantino del capogruppo della minoranza forzista contro l'approvazione della lottizzazione Tironi che interessa l'area a sud della rotonda di ingresso al centro commerciale dove adesso ci sono delle aziende agricole dei Tironi. In realtà la seduta segreta del consiglio comunale in cui venne adottata è del lontanissimo 22 dicembre 2020 e siccome il nostro comune è perfettamente trasparente… hanno censurato la prima parte della seduta nella pubblicazione della registrazione.
Cominciamo col mettere i punti fermi (numerandoli per la sindaca Gamba) presenti nero su bianco. Non le chiacchiere.
L'operazione Tironi comporta (1) sia una modifica della perimetrazione dell'area rispetto a quanto previsto nel mitico TS1 (la ristrutturazione del comparto commerciale lungo le vie Fermi ed Europa) sia la (2) riduzione delle superficie destinate a commercio (poco più della metà rispetto al TS1).
Nelle carte approvate non compare nemmeno (3) il tracciato della nuova bretella in uscita dall'asse interurbano e della  ristrutturazione della rotonda su via Fermi-Curnasco. Viene solo annunciata.

Dalle parole del progettista del piano emergono due aspetti finora NON detti (4) il sistema stradale di accesso all'area commerciale  sulle due vie de quo non è stato ancora progettato (5) emerge il NON detto da parte dell'ass. Conti: le vie di accesso-uscita dal commerciale ha due punti fermi, capo e coda: la rotonda del centro sulla via Fermi e quella su via Europa. Da li (6) parte sul lato settentrionale la via Lega Lombarda che dalla via  Carlinga punterà direttamente sulla rotonda di via Europa e (7) da questa partirà la circonvallazione sud che aggirerà Lery Merlin e correndo parallela ed a ridosso dell'asse interurbano arriva alla rotonda attuale del centro commerciale sulla via Fermi.

Tutto questo non accade per caso dal momento che la folle idea del Conti di affiancare via Fermi dalla c.d. “rambla” ( che dovrebbe essere una via interamente pedonalizzata) quasi sicuramente resterà aperta al traffico veicolare normale nella maggior parte del tempo ma con una semplice disposizione dei vigili urbani, verrà trasformata in zona pedonale. Traducendo. Siccome è inimmaginabile che esista una strada pedonale (rambla) con a fianco una via Fermi dove passano  veicoli (immaginate una famiglia coi figli piccoli che camminano sulla rambla e uno dei figli si proietta sulla via Fermi…) è evidente che sicuramente (8)  al sabato-domenica e nei periodi delle grandi feste (l'Immacolata Natale, i saldi, la presentazione delle nuove stagioni,…) anche via Fermi sia interdetta al traffico veicolare cioè pedonalizzata. Conti e la sua maggioranza, sindaca compresa non hanno il coraggio di dire che il loro obiettivo è quello di pedonalizzare anche via Fermi nei momenti clou per le vendite.

Ci sono ancora due parti “non dette” nella vicenda. La necessità di modificare il perimetro di questo intervento (Tironi) e la riduzione delle volumetrie-superfici  deriva (9) dal fatto che il TS1 è fatto coi piedi nel senso che se fosse applicato tal quale accadrebbe che si creino vasti relitti di aree (inaccessibili)  a destinazione agricola ma sostanzialmente inutilizzabili  dai coltivatori. Il secondo non detto (10) è che il dimezzamento delle superfici commerciali non è una benevola rinuncia dei titolari delle aree ma viste le leggi sulle autorizzazioni regionali e sui parcheggi lo sfruttamento di tutto quanto previsto dal TS1 avrebbe comportato un costo di intervento almeno triplo (gli attuali parcheggi a piano terra dovevano raddoppiare… sottoterra…) e soprattutto avrebbero reso l'intervento talmente denso da diventare inappetibile a qualsiasi operatore.
Sostanzialmente questa variante NON risolve la destinazione e l'ordinamento della zona tra la LOSMA, l'AI, le vie Fermi e Curnasco perché restano relitti a destinazione…boh?.

Da quel che appare attualmente dalle carte è che la rambla (11) comincerà in qualche modo a ridosso dell'attuale rotonda d'ingresso al centro commerciale (dove ci sarà l'insediamento del commerciale adottato il 22 dicembre alias Tironi) e terminerà alla rotonda di via Fermi-Carlinga dove devierà in qualche modo per adesso ignoto dentro Le Vele e Leroy Merlin oppure su via privata Rota.
L'insieme è sostanzialmente una gran bella castroneria urbanistica e progettale. Roba da matti.

Ma anche dai ragionamenti –detti o sottintesi- finora appaiono chiari due aspetti. Il commerciale su via Fermi-Europa tra via Curnasco e la SP470 “poggia interamente” (12) quanto alla viabilità sovra comunale sull'asse interurbano e sulla SP470 su due punti distanti tra di loro meno di 1800 metri (una corsia di 1800 mt contiene 300-400 veicoli) senza che su questa traccia esista una corsia preferenziale di uscita sull'AI (asse interurbano) e sulla SP (SP470)  verso l'insediamento commerciale di Curno.

Il secondo aspetto non detto è che la (13) prevista ristrutturazione-ampliamento della rotonda su via Fermi-Curnasco (viene prevista ovale: noi l'avremmo fatta a cuore… o rene o coglione…) che verrà collegata con l'uscita dall'AI dovrebbe avere  dimensioni diverse in quanto gli accessi veicolari dall'AI sono generalmente maggiori e più concentrati rispetto alle uscite che sono “diluite”. L'errore del TS1 sta nel fatto che l'area commerciale è chiusa da due rotonde mentre è (14) appesa a una terza rotonda che ha prevalente o solo interesse locale.
Che è come fare passare i passeggeri di una stazione di bus… dalla porta di un negozio.
Non è necessaria la sfera di cristallo per capire che la rotonda su via Fermi-Curnasco  sarà sempre un… gran casino[ovviamente nei periodi di punta: altrimenti la sindaca ci bacchetta di falso].

A questo punto sarebbe più sensato che venisse creato (15) un quadrifoglio sulla via Carlinga con l'AI in modo da impostare una distribuzione (quasi) centrale rispetto alle due vie commerciali. Oppure che la via Fermi proseguisse su via Ruffilli verso la rotonda dell'ospedale ma siccome cattocomunisti e leghisti sanno che una strada aguzza l'ingegno speculatore… nisba. Fanno come quello che per non andare a puttane (che è peccato mortale) si mozza il pisello.

IL COMUNICATO CHE NON C'E'.
Si conferma di nuovo anche nella vicenda della variante al PGT/TS1 per il sito dei Tironi, di come gli autori degli articoli sui giornali non capiscano sostanzialmente nulla di quel che scrivono e quindi fanno i portavoce della politica, la quale a sua volta smercia le sue palle al minor costo possibile.
La sindaca Gamba deve avere una bozza di intervento per rispondere alle critiche del capogruppo della minoranza Locatelli. Bozza che aggiorna e integra volta per volta cambiando qualche termine. Il quale Locatelli da par suo ha anche lui una bozza  che esplicita continuamente cambiando e aggiornando i termini della questione. La bozza della Gamba contiene alcune battute chiave che – Rocco Casalino docet-  vanno ripetute ripetute ripetute ogni volta così che suonino famigliari alle orecchie del pennivendolo di turno. Meglio ancora se pennivendola femmina che scrive sul settimanale proto leghista. Per chi abbia ascoltato le intemerate della sindaca verso il capogruppo di minoranza, leggendo il testo dell'intervista gli pare di riascoltare la vocina incrinata della sindaca quando risponde maldestramente alla minoranza. Come il fanciullo beccato dalla nonna con le dita sporche di nutella.
Stavolta la Gamba ha leggermente cambiato il tiro: siccome l'abbiamo pizzicata criticandola perché si fa intervistare da un settimanale proto leghista, ha (di)steso un “comunicato”. Come gli stracci appesi sulla facciata del municipio. Che però non è apparso sul sito istituzionale e quindi l'ha passato direttamente alla pennivendola. Tiè!.
Ecco gli slogan della Gamba messi in fila. «Il lupo perde il pelo ma non il vizio, di nuovo bugie e travisamento della realtà». «Pri­ma bugia: il nuovo centro commerciale. Il piano attuativo adottato prevede la costruzione di due nuovi edifìci destinati a su­permercati e non di un centro commerciale”. La Gamba si impunta su una questione linguistica: i tre nuovi supermercati non sono un centro commerciale. Va bene signora maestra. Segue. «Locatelli annuncia catastrofi, che poi non si verificano». La sindaca “replica e smentisce le «bugie» del consigliere, come con la moschea, qualcuno si è accorto del trasferimento?» Peccato che la sindaca dimentichi l'avvento della pandemia che ha bloccato il mondo intero. Segue.
«Nello specifico, questo in­tervento prevede la riquali­ficazione della viabilità di connessione tra l'uscita dell'asse interurbano e via Fermi, con l'innesto diretto sull'attuale rotatoria, che sarà allargata e riprogettata. Non un peggioramento della via­bilità, quindi, ma l'occasione per una miglioria sostanziale”. Peccato che nel piano non ci sia uno straccio di indicazione. Poi si rimangia quanto appena detto: «Contrariamente a quanto affermato dal consigliere Lo­cateli Regione Lombardia sta esaminando in queste setti­mane il piano attuativo per la Valutazione Impatto Am­bientale, come previsto per ogni intervento nelle norme del Masterplan, che valuterà anche gli aspetti relativi alla mobilità. La Regione potrà imporre vincoli inderogabili al piano nel caso giudicasse ina­deguato il Piano del Traffico che è stato presentato”.  Stai a vedere che la Regione si mette a fare il progetto della rotonda e della bretella!. Speriamo non faccia un fiasco come le vaccinazioni. L'affermazione è di una IPOCRISIA terribile: siccome è sicuro che la soluzione prospettata non funzionerà (salvo investire una barcata di soldi: che nessuno ci vorrà mettere) la maggioranza cerca così di pararsi il fondoschiena. Se ci saranno casini viabilistici… colpa della Regione che è governata dalla Lega. Segue. «Seconda bugia o verità mancata: l'indifferenza rispet­to ai piccoli commercianti. L'Amministrazione è ben con­sapevole delle difficoltà di molti commercianti e proprio per questo ha destinato 50 mila euro ai negozi di vicinato. A brevis­simo ripartirà un nuovo ban­do per la somma residua (30:50…). Questa iniziativa si aggiunge alle altre quali l'abbattimento della Tari e l'azzeramento del costo per l'occupazione del suolo pubblico».Peccato che dei 50 mila euro messi a disposizione gran parte torneranno  nella casse regionali perché… il cavallo non beve nonostante i bandi della coppia Gamba-Cavagna. Quanto all'azzeramento della TARI c'è da prenderli a sberle: lo Stato impedisce di fare i mercati e il Comune pretenderebbe pure  il pagamento dello spazio… lasciato libero su ordine superiore?!. Roba da matti solo a pensarci. Conclude la Gamba: «Obiettivo Curno, come il lupo, perde il pelo ma non il vizio di dire bugie e travisare la realtà. Soprattutto in un mo­mento di crisi economica e sociale come quello che stia­mo affrontando ci aspette­remmo un'opposizione anche molto dura, ma fondata sulla verità e sulla serietà. Alimen­tare rancori, soprattutto attra­verso bugie, non aiuta sicu­ramente». Qualcuno avvisi la Gamba che a Roma c'è un governo Draghi. Vale a dire che il partito maggiore azionista elettorale che l'ha messa li come sindaca governa con… Forza Italia e Lega.

CHI VOTA OGGI PD?
Domenica sera il PD avrà il suo nuovo segretario nazionale. Non più un modesto odontotecnico presidente di una regione centro meridionale o un professore di una modesta università provinciale del sud o del profondo nord bensì di Sciensespo.fr, 27 rue Saint Guillaume 27- 75337 Paris che coi suoi soli 14mila studenti è addirittura più piccola della nostra UniBG se vi pare poco. Sciensespo è una università assai massosa: il 49% dei suoi studenti proviene dall'estero ed è  unica per i suoi docenti, i suoi valori, la sua storia, i suoi studenti e la sua diversità. Sono tutti così diversi e tuttavia ognuno di loro trova il proprio posto qui. Scorrendo l'elenco di quello che fu il governo Letta troviamo tra gli altri  dei soggetti emeriti: un Angelino Alfano, un Gaetano Quagliarello, una Cecile Kienge, la sempiterna Emma Bonino, un Maurizio Lupi  esperto di orologi,  le Nunzia di Girolamo e la Beatrice Lorenzin. Chi è morto (politicamente) e chi galleggia come gli stronzi nella corrente.
Le gazzette scrivono che nel PD c'è una forte moria di segretari: dall'ottobre 2007 ne hanno fatti fuori nove. Segnale positivo: vuol dire che il partito dispone di notevoli risorse interne. Forse troppe. O troppi Caini.
Auto dimessosi anche l'ultimo, è tutto uno scorrere di articoli  per interrogarsi e rispondere  sul progetto e sulla identità politica del PD che negli ultimi sondaggi elettorali viaggia prossimo al 15%. Un partito esiste ed ha l'identità dei suoi elettori e questo virtuoso (sic!) scambio  tra elettori e partito mediato dai media nostrani in mano a formidabili giornalisti – dalla Bianca Berlinguer passando per la Lilli Gruber alla Marta Merlino e finire a Barbara d'Urso: e cito il femminile perché il maschile è peggio- ci ha rimesso pure in mano di Napolitano .

Chi vota oggi il PD?. Da quel che sento e penso votano PD i pensionati ricchi, quelli cioè che prendono oltre mille euro al mese meglio ancora se nella famiglia di pensioni ce ne sono due ed alle spalle hanno due sostanziose liquidazioni di fine lavoro. Soprattutto pensionati del settore pubblico piuttosto che privato. I pensionati poveri votano Lega poi FI e FdI.
Votano PD le grasse categorie delle partite IVA che con la legislazione proprio a partire dal Monti e Letta si sono trasformate in colletti bianchi specie dopo le finezze di Renzi Gentiloni e Conte uno. Che siano titolari di una officina per le revisioni obbligatorie delle auto o quella obbligatoria delle caldaie oppure abbiano uno studio commercialista per tenere la contabilità obbligatoria per i bottegai fino alla categoria degli architetti ingegneri geometri questi hanno il pane assicurato in vita. Se un cittadino muove un dito deve ricorrere a uno di questi. Che progetta ed asseverà. Spesso anche a due tre quattro cinque: e pagare pagare pagare.
Il pubblico impiego si spartisce al nord discretamente col PD ed a seguire con la destra e i grillini. Votano PD anche quelle partite IVA che lavorano per il settore pubblico, specie quelle che hanno  una loro personale idrovora dentro gli uffici tecnici e sociali di comuni province regioni sanità. Questo elettorato al nord spartisce il proprio voto con la Lega e al centro sud  amorevolmente coi fascisti dentro il CDX e i 5S.
Non votano PD gli operai che votano in massa per la Lega (al nord) mentre altrove votano 5S e i fascisti del CDX e FdI.
Infine c'è la grande massa  dei neet, di quelli che hanno lavoretti temporanei, dei giovani. Giovani e neet votano massicciamente 5S e Lega. Il mondo degli adulti, specie al femminile, ha scelto di lavorare un po': meglio se in nero  per coniugare la necessaria disponibilità per la famiglia, per mettere insieme un po' di reddito da lavoro in nero. Di sicuro non votano PD ma semmai Lega FdI e 5S anche perché quella posizione di disoccupato che  fa dei lavoretti in nero consente anche di percepire il RdI ed anche di chiedere degli aiuti al Comune.
Dove va un partito con questa base elettorale?. A raccattare le gatole.