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VARIANTE TIRONI: IL LOCATELLI E LA GAMBA FURIOSI
La stampa locale –il settimanale proto leghista e il bugiardino- in
questi giorni riportano la polemica innestata dal volantino del
capogruppo della minoranza forzista contro l'approvazione della
lottizzazione Tironi che interessa l'area a sud della rotonda di
ingresso al centro commerciale dove adesso ci sono delle aziende
agricole dei Tironi. In realtà la seduta segreta del consiglio comunale
in cui venne adottata è del lontanissimo 22 dicembre 2020 e siccome il
nostro comune è perfettamente trasparente… hanno censurato la prima
parte della seduta nella pubblicazione della registrazione.
Cominciamo col mettere i punti fermi (numerandoli per la sindaca Gamba) presenti nero su bianco. Non le chiacchiere.
L'operazione Tironi comporta (1) sia una modifica della perimetrazione
dell'area rispetto a quanto previsto nel mitico TS1 (la
ristrutturazione del comparto commerciale lungo le vie Fermi ed Europa)
sia la (2) riduzione delle superficie destinate a commercio (poco più
della metà rispetto al TS1).
Nelle carte approvate non compare nemmeno (3) il tracciato della nuova
bretella in uscita dall'asse interurbano e della ristrutturazione
della rotonda su via Fermi-Curnasco. Viene solo annunciata.
(...)
IL COMUNICATO CHE NON C'E'.
Si conferma di nuovo anche nella vicenda della variante al PGT/TS1 per
il sito dei Tironi, di come gli autori degli articoli sui giornali non
capiscano sostanzialmente nulla di quel che scrivono e quindi fanno i
portavoce della politica, la quale a sua volta smercia le sue palle al
minor costo possibile.
La sindaca Gamba deve avere una bozza di intervento per rispondere alle
critiche del capogruppo della minoranza Locatelli. Bozza che aggiorna e
integra volta per volta cambiando qualche termine. Il quale Locatelli
da par suo ha anche lui una bozza che esplicita continuamente
cambiando e aggiornando i termini della questione. La bozza della Gamba
contiene alcune battute chiave che – Rocco Casalino docet- vanno
ripetute ripetute ripetute ogni volta così che suonino famigliari alle
orecchie del pennivendolo di turno. Meglio ancora se pennivendola
femmina che scrive sul settimanale proto leghista. Per chi abbia
ascoltato le intemerate della sindaca verso il capogruppo di minoranza,
leggendo il testo dell'intervista gli pare di riascoltare la vocina
incrinata della sindaca quando risponde maldestramente alla minoranza.
Come il fanciullo beccato dalla nonna con le dita sporche di nutella.
Stavolta la Gamba ha leggermente cambiato il tiro: siccome l'abbiamo
pizzicata criticandola perché si fa intervistare da un settimanale
proto leghista, ha (di)steso un “comunicato”. Come gli stracci appesi
sulla facciata del municipio. Che però non è apparso sul sito
istituzionale e quindi l'ha passato direttamente alla pennivendola.
Tiè!.
(...)
CHI VOTA OGGI PD?
Domenica sera il PD avrà il suo nuovo segretario nazionale. Non più un
modesto odontotecnico presidente di una regione centro meridionale o un
professore di una modesta università provinciale del sud o del profondo
nord bensì di Sciensespo.fr, 27 rue Saint Guillaume 27- 75337 Paris che
coi suoi soli 14mila studenti è addirittura più piccola della nostra
UniBG se vi pare poco. Sciensespo è una università assai massosa: il
49% dei suoi studenti proviene dall'estero ed è unica per i suoi
docenti, i suoi valori, la sua storia, i suoi studenti e la sua
diversità. Sono tutti così diversi e tuttavia ognuno di loro trova il
proprio posto qui. Scorrendo l'elenco di quello che fu il governo Letta
troviamo tra gli altri dei soggetti emeriti: un Angelino Alfano, un
Gaetano Quagliarello, una Cecile Kienge, la sempiterna Emma Bonino, un
Maurizio Lupi esperto di orologi, le Nunzia di Girolamo e la Beatrice
Lorenzin. Chi è morto (politicamente) e chi galleggia come gli stronzi
nella corrente.
(...)
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VARIANTE TIRONI: IL LOCATELLI E LA GAMBA FURIOSI
La stampa locale –il settimanale proto leghista e il bugiardino- in
questi giorni riportano la polemica innestata dal volantino del
capogruppo della minoranza forzista contro l'approvazione della
lottizzazione Tironi che interessa l'area a sud della rotonda di
ingresso al centro commerciale dove adesso ci sono delle aziende
agricole dei Tironi. In realtà la seduta segreta del consiglio comunale
in cui venne adottata è del lontanissimo 22 dicembre 2020 e siccome il
nostro comune è perfettamente trasparente… hanno censurato la prima
parte della seduta nella pubblicazione della registrazione.
Cominciamo col mettere i punti fermi (numerandoli per la sindaca Gamba) presenti nero su bianco. Non le chiacchiere.
L'operazione Tironi comporta (1) sia una modifica della perimetrazione
dell'area rispetto a quanto previsto nel mitico TS1 (la
ristrutturazione del comparto commerciale lungo le vie Fermi ed Europa)
sia la (2) riduzione delle superficie destinate a commercio (poco più
della metà rispetto al TS1).
Nelle carte approvate non compare nemmeno (3) il tracciato della nuova
bretella in uscita dall'asse interurbano e della ristrutturazione
della rotonda su via Fermi-Curnasco. Viene solo annunciata.
Dalle parole del progettista del piano emergono due aspetti finora NON
detti (4) il sistema stradale di accesso all'area commerciale
sulle due vie de quo non è stato ancora progettato (5) emerge il NON
detto da parte dell'ass. Conti: le vie di accesso-uscita dal
commerciale ha due punti fermi, capo e coda: la rotonda del centro
sulla via Fermi e quella su via Europa. Da li (6) parte sul lato
settentrionale la via Lega Lombarda che dalla via Carlinga
punterà direttamente sulla rotonda di via Europa e (7) da questa
partirà la circonvallazione sud che aggirerà Lery Merlin e correndo
parallela ed a ridosso dell'asse interurbano arriva alla rotonda
attuale del centro commerciale sulla via Fermi.
Tutto questo non accade per caso dal momento che la folle idea del
Conti di affiancare via Fermi dalla c.d. “rambla” ( che dovrebbe essere
una via interamente pedonalizzata) quasi sicuramente resterà aperta al
traffico veicolare normale nella maggior parte del tempo ma con una
semplice disposizione dei vigili urbani, verrà trasformata in zona
pedonale. Traducendo. Siccome è inimmaginabile che esista una strada
pedonale (rambla) con a fianco una via Fermi dove passano veicoli
(immaginate una famiglia coi figli piccoli che camminano sulla rambla e
uno dei figli si proietta sulla via Fermi…) è evidente che sicuramente
(8) al sabato-domenica e nei periodi delle grandi feste
(l'Immacolata Natale, i saldi, la presentazione delle nuove stagioni,…)
anche via Fermi sia interdetta al traffico veicolare cioè
pedonalizzata. Conti e la sua maggioranza, sindaca compresa non hanno
il coraggio di dire che il loro obiettivo è quello di pedonalizzare
anche via Fermi nei momenti clou per le vendite.
Ci sono ancora due parti “non dette” nella vicenda. La necessità di
modificare il perimetro di questo intervento (Tironi) e la riduzione
delle volumetrie-superfici deriva (9) dal fatto che il TS1 è
fatto coi piedi nel senso che se fosse applicato tal quale accadrebbe
che si creino vasti relitti di aree (inaccessibili) a
destinazione agricola ma sostanzialmente inutilizzabili dai
coltivatori. Il secondo non detto (10) è che il dimezzamento delle
superfici commerciali non è una benevola rinuncia dei titolari delle
aree ma viste le leggi sulle autorizzazioni regionali e sui parcheggi
lo sfruttamento di tutto quanto previsto dal TS1 avrebbe comportato un
costo di intervento almeno triplo (gli attuali parcheggi a piano terra
dovevano raddoppiare… sottoterra…) e soprattutto avrebbero reso
l'intervento talmente denso da diventare inappetibile a qualsiasi
operatore.
Sostanzialmente questa variante NON risolve la destinazione e
l'ordinamento della zona tra la LOSMA, l'AI, le vie Fermi e Curnasco
perché restano relitti a destinazione…boh?.
Da quel che appare attualmente dalle carte è che la rambla (11)
comincerà in qualche modo a ridosso dell'attuale rotonda d'ingresso al
centro commerciale (dove ci sarà l'insediamento del commerciale
adottato il 22 dicembre alias Tironi) e terminerà alla rotonda di via
Fermi-Carlinga dove devierà in qualche modo per adesso ignoto dentro Le
Vele e Leroy Merlin oppure su via privata Rota.
L'insieme è sostanzialmente una gran bella castroneria urbanistica e progettale. Roba da matti.
Ma anche dai ragionamenti –detti o sottintesi- finora appaiono chiari
due aspetti. Il commerciale su via Fermi-Europa tra via Curnasco e la
SP470 “poggia interamente” (12) quanto alla viabilità sovra comunale
sull'asse interurbano e sulla SP470 su due punti distanti tra di loro
meno di 1800 metri (una corsia di 1800 mt contiene 300-400 veicoli)
senza che su questa traccia esista una corsia preferenziale di uscita
sull'AI (asse interurbano) e sulla SP (SP470) verso
l'insediamento commerciale di Curno.
Il secondo aspetto non detto è che la (13) prevista
ristrutturazione-ampliamento della rotonda su via Fermi-Curnasco (viene
prevista ovale: noi l'avremmo fatta a cuore… o rene o coglione…) che
verrà collegata con l'uscita dall'AI dovrebbe avere dimensioni
diverse in quanto gli accessi veicolari dall'AI sono generalmente
maggiori e più concentrati rispetto alle uscite che sono “diluite”.
L'errore del TS1 sta nel fatto che l'area commerciale è chiusa da due
rotonde mentre è (14) appesa a una terza rotonda che ha prevalente o
solo interesse locale.
Che è come fare passare i passeggeri di una stazione di bus… dalla porta di un negozio.
Non è necessaria la sfera di cristallo per capire che la rotonda su via
Fermi-Curnasco sarà sempre un… gran casino[ovviamente nei periodi
di punta: altrimenti la sindaca ci bacchetta di falso].
A questo punto sarebbe più sensato che venisse creato (15) un
quadrifoglio sulla via Carlinga con l'AI in modo da impostare una
distribuzione (quasi) centrale rispetto alle due vie commerciali.
Oppure che la via Fermi proseguisse su via Ruffilli verso la rotonda
dell'ospedale ma siccome cattocomunisti e leghisti sanno che una strada
aguzza l'ingegno speculatore… nisba. Fanno come quello che per non
andare a puttane (che è peccato mortale) si mozza il pisello.
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IL COMUNICATO CHE NON C'E'.
Si conferma di nuovo anche nella vicenda della variante al PGT/TS1 per
il sito dei Tironi, di come gli autori degli articoli sui giornali non
capiscano sostanzialmente nulla di quel che scrivono e quindi fanno i
portavoce della politica, la quale a sua volta smercia le sue palle al
minor costo possibile.
La sindaca Gamba deve avere una bozza di intervento per rispondere alle
critiche del capogruppo della minoranza Locatelli. Bozza che aggiorna e
integra volta per volta cambiando qualche termine. Il quale Locatelli
da par suo ha anche lui una bozza che esplicita continuamente
cambiando e aggiornando i termini della questione. La bozza della Gamba
contiene alcune battute chiave che – Rocco Casalino docet- vanno
ripetute ripetute ripetute ogni volta così che suonino famigliari alle
orecchie del pennivendolo di turno. Meglio ancora se pennivendola
femmina che scrive sul settimanale proto leghista. Per chi abbia
ascoltato le intemerate della sindaca verso il capogruppo di minoranza,
leggendo il testo dell'intervista gli pare di riascoltare la vocina
incrinata della sindaca quando risponde maldestramente alla minoranza.
Come il fanciullo beccato dalla nonna con le dita sporche di nutella.
Stavolta la Gamba ha leggermente cambiato il tiro: siccome l'abbiamo
pizzicata criticandola perché si fa intervistare da un settimanale
proto leghista, ha (di)steso un “comunicato”. Come gli stracci appesi
sulla facciata del municipio. Che però non è apparso sul sito
istituzionale e quindi l'ha passato direttamente alla pennivendola.
Tiè!.
Ecco gli slogan della Gamba messi in fila. «Il lupo perde il pelo ma
non il vizio, di nuovo bugie e travisamento della realtà». «Prima
bugia: il nuovo centro commerciale. Il piano attuativo adottato prevede
la costruzione di due nuovi edifìci destinati a supermercati e non di
un centro commerciale”. La Gamba si impunta su una questione
linguistica: i tre nuovi supermercati non sono un centro commerciale.
Va bene signora maestra. Segue. «Locatelli annuncia catastrofi, che poi
non si verificano». La sindaca “replica e smentisce le «bugie» del
consigliere, come con la moschea, qualcuno si è accorto del
trasferimento?» Peccato che la sindaca dimentichi l'avvento della
pandemia che ha bloccato il mondo intero. Segue.
«Nello specifico, questo intervento prevede la riqualificazione della
viabilità di connessione tra l'uscita dell'asse interurbano e via
Fermi, con l'innesto diretto sull'attuale rotatoria, che sarà allargata
e riprogettata. Non un peggioramento della viabilità, quindi, ma
l'occasione per una miglioria sostanziale”. Peccato che nel piano non
ci sia uno straccio di indicazione. Poi si rimangia quanto appena
detto: «Contrariamente a quanto affermato dal consigliere Locateli
Regione Lombardia sta esaminando in queste settimane il piano
attuativo per la Valutazione Impatto Ambientale, come previsto per
ogni intervento nelle norme del Masterplan, che valuterà anche gli
aspetti relativi alla mobilità. La Regione potrà imporre vincoli
inderogabili al piano nel caso giudicasse inadeguato il Piano del
Traffico che è stato presentato”. Stai a vedere che la Regione si
mette a fare il progetto della rotonda e della bretella!. Speriamo non
faccia un fiasco come le vaccinazioni. L'affermazione è di una
IPOCRISIA terribile: siccome è sicuro che la soluzione prospettata non
funzionerà (salvo investire una barcata di soldi: che nessuno ci vorrà
mettere) la maggioranza cerca così di pararsi il fondoschiena. Se ci
saranno casini viabilistici… colpa della Regione che è governata dalla
Lega. Segue. «Seconda bugia o verità mancata: l'indifferenza rispetto
ai piccoli commercianti. L'Amministrazione è ben consapevole delle
difficoltà di molti commercianti e proprio per questo ha destinato 50
mila euro ai negozi di vicinato. A brevissimo ripartirà un nuovo
bando per la somma residua (30:50…). Questa iniziativa si aggiunge
alle altre quali l'abbattimento della Tari e l'azzeramento del costo
per l'occupazione del suolo pubblico».Peccato che dei 50 mila euro
messi a disposizione gran parte torneranno nella casse regionali
perché… il cavallo non beve nonostante i bandi della coppia
Gamba-Cavagna. Quanto all'azzeramento della TARI c'è da prenderli a
sberle: lo Stato impedisce di fare i mercati e il Comune pretenderebbe
pure il pagamento dello spazio… lasciato libero su ordine
superiore?!. Roba da matti solo a pensarci. Conclude la Gamba:
«Obiettivo Curno, come il lupo, perde il pelo ma non il vizio di dire
bugie e travisare la realtà. Soprattutto in un momento di crisi
economica e sociale come quello che stiamo affrontando ci
aspetteremmo un'opposizione anche molto dura, ma fondata sulla verità
e sulla serietà. Alimentare rancori, soprattutto attraverso bugie,
non aiuta sicuramente». Qualcuno avvisi la Gamba che a Roma c'è un
governo Draghi. Vale a dire che il partito maggiore azionista
elettorale che l'ha messa li come sindaca governa con… Forza Italia e
Lega.
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CHI VOTA OGGI PD?
Domenica sera il PD avrà il suo nuovo segretario nazionale. Non più un
modesto odontotecnico presidente di una regione centro meridionale o un
professore di una modesta università provinciale del sud o del profondo
nord bensì di Sciensespo.fr, 27 rue Saint Guillaume 27- 75337 Paris che
coi suoi soli 14mila studenti è addirittura più piccola della nostra
UniBG se vi pare poco. Sciensespo è una università assai massosa: il
49% dei suoi studenti proviene dall'estero ed è unica per i suoi
docenti, i suoi valori, la sua storia, i suoi studenti e la sua
diversità. Sono tutti così diversi e tuttavia ognuno di loro trova il
proprio posto qui. Scorrendo l'elenco di quello che fu il governo Letta
troviamo tra gli altri dei soggetti emeriti: un Angelino Alfano,
un Gaetano Quagliarello, una Cecile Kienge, la sempiterna Emma Bonino,
un Maurizio Lupi esperto di orologi, le Nunzia di Girolamo
e la Beatrice Lorenzin. Chi è morto (politicamente) e chi galleggia
come gli stronzi nella corrente.
Le gazzette scrivono che nel PD c'è una forte moria di segretari:
dall'ottobre 2007 ne hanno fatti fuori nove. Segnale positivo: vuol
dire che il partito dispone di notevoli risorse interne. Forse troppe.
O troppi Caini.
Auto dimessosi anche l'ultimo, è tutto uno scorrere di articoli
per interrogarsi e rispondere sul progetto e sulla identità
politica del PD che negli ultimi sondaggi elettorali viaggia prossimo
al 15%. Un partito esiste ed ha l'identità dei suoi elettori e questo
virtuoso (sic!) scambio tra elettori e partito mediato dai media
nostrani in mano a formidabili giornalisti – dalla Bianca Berlinguer
passando per la Lilli Gruber alla Marta Merlino e finire a Barbara
d'Urso: e cito il femminile perché il maschile è peggio- ci ha rimesso
pure in mano di Napolitano .
Chi vota oggi il PD?. Da quel che sento e penso votano PD i pensionati
ricchi, quelli cioè che prendono oltre mille euro al mese meglio ancora
se nella famiglia di pensioni ce ne sono due ed alle spalle hanno due
sostanziose liquidazioni di fine lavoro. Soprattutto pensionati del
settore pubblico piuttosto che privato. I pensionati poveri votano Lega
poi FI e FdI.
Votano PD le grasse categorie delle partite IVA che con la legislazione
proprio a partire dal Monti e Letta si sono trasformate in colletti
bianchi specie dopo le finezze di Renzi Gentiloni e Conte uno. Che
siano titolari di una officina per le revisioni obbligatorie delle auto
o quella obbligatoria delle caldaie oppure abbiano uno studio
commercialista per tenere la contabilità obbligatoria per i bottegai
fino alla categoria degli architetti ingegneri geometri questi hanno il
pane assicurato in vita. Se un cittadino muove un dito deve ricorrere a
uno di questi. Che progetta ed asseverà. Spesso anche a due tre quattro
cinque: e pagare pagare pagare.
Il pubblico impiego si spartisce al nord discretamente col PD ed a
seguire con la destra e i grillini. Votano PD anche quelle partite IVA
che lavorano per il settore pubblico, specie quelle che hanno una
loro personale idrovora dentro gli uffici tecnici e sociali di comuni
province regioni sanità. Questo elettorato al nord spartisce il proprio
voto con la Lega e al centro sud amorevolmente coi fascisti
dentro il CDX e i 5S.
Non votano PD gli operai che votano in massa per la Lega (al nord) mentre altrove votano 5S e i fascisti del CDX e FdI.
Infine c'è la grande massa dei neet, di quelli che hanno
lavoretti temporanei, dei giovani. Giovani e neet votano massicciamente
5S e Lega. Il mondo degli adulti, specie al femminile, ha scelto di
lavorare un po': meglio se in nero per coniugare la necessaria
disponibilità per la famiglia, per mettere insieme un po' di reddito da
lavoro in nero. Di sicuro non votano PD ma semmai Lega FdI e 5S anche
perché quella posizione di disoccupato che fa dei lavoretti in
nero consente anche di percepire il RdI ed anche di chiedere degli
aiuti al Comune.
Dove va un partito con questa base elettorale?. A raccattare le gatole.
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