A GUARDARE ALLE COLLINE PAGINA 1325  DEL 19FEBBRAIO 2021

























































Di cosa parliamo in questa pagina.





















UN TAPIRO D'ORO ALL'ARREDATORE DELLA BIBLIOTECA.

17 DOMANDE ALLA SINDACA.

GIUNTA GAMBA: DOPO CINQUE ANNI DI GRANDI SOGNI SONO POCHI I RISULTATI
DOVE VAI SE L'ESERCITO NON CE L'HAI?.

THE GANDHI'S WALL.


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le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!
































DI COVID SI MUORE
PER TROPPO  BENESSERE






























































































































































































UN TAPIRO D'ORO ALL'ARREDATORE DELLA BIBLIOTECA
Non sappia la mano destra quel che combina la mano sinistra dev'essere un massima evangelica. Bisogna attribuire un tapiro d'oro a chi ha progettato e scelto la collocazione degli arredi nella nuova biblioteca perché è uno che ha delle ideuzze niente male. Infatti normalmente chi legge preferisce avere la luce di fronte, così si abbaglia e non  può leggere. Vedi sala al primo piano.
Un altro tapiro d'oro meritato anche per la disposizione degli scaffali  a piano terra, messi apposta perché ci stiano meno lettori possibile che notoriamente rompono il ca**o. Ricordiamo che chi progettò la biblioteca dispose gli scaffali  a ridosso della parete e ben stretti tra di loro mentre  i progettisti da tapiro d'oro hanno provveduto ad ammazzare sia il valore dimensionale della struttura (una cattedrale gotica, dall'interno?) che una ragionevole posizione di lettura rispetto alla provenienza della luce. Pare che saranno istallate delle tende.
Il fatto è comprensibile. Il progettista della biblioteca è un modesto architetto fiorentino che ha fatto l'università di Firenze e adesso ha cinque o sei studi sparsi per il mondo mentre  chi s'è meritato il tapiro d'oro, sicuro che ha fatto di meglio (del fiorentino: non è Renzi…).
Se c'era bisogno di vedere confermato come per il centrosinistra comunque auto-denominatosi – adesso si chiama Vivere Curno-  gli ne  fregasse zero della  biblioteca, ci sono riusciti perfino negli arredi e nella disposizione degli stessi o la colorazione degli ambienti interni. Per non dire delle parti di parquet cambiato: non si sono degnati neppure di correggere il colore: una arlecchinata. Un'occhiata anche all'ascensore per verificare come ci siano dei pezzi mal assemblati: rotondo col dritto e tanto di fessura. Non abbiamo visto i cessi per non spaventarci: se tanto ci ha dato tanto la parte esterna, chissà laddove lo sguardo è solo privato. magari c'è una turca.
Comunque nonostante abbiano fatto di tutto per farla apparire la più brutta possibile per via dei cinque lustri di abbandono, la forza dell'insieme è tale che ammazza anche la cattiva mano degli architetti da tapiro d'oro. Congratu- lazioni al fiorentino ed al collega del tapiro d'oro.

17 DOMANDE ALLA SINDACA
1.    Quando cominceranno e finiranno i lavori della pista ciclabile lungo il Brembo?.
2.    Dov'è il progetto della pista ciclabile da via Brembo alla passerella sul Quisa?.
3 . Come risolvete l'interferenza della pista ciclabile con quanto previsto nella mappatura delle aree di pericolosità idraulica secondo il Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni (PGRA) di cui all'art. 7 del decreto legislativo 49/2010?.
4.    Come mai il Comune non si è fatto auto­rizzare ad eseguire i lavori per la palestra della Rodari in periodo di covid19 come i lavo­ri della SP470dir?.
5.    Quando costruirete la roto nda su via Lecco?.
6.    Quando cominciano e finiscono i lavori della pista ciclabile in via Ruffilli e il ponte sulla roggia Serio?.
7.    C'è un accordo con Treviolo e Bergamo per la pista ciclabile fino all'ospedale? Chi la deve progettare e finanziare?.
8. Dov'è il progetto della pista ciclabile da via Gandhi ad Albegno?.
9.    A quando la pista ciclabile tra la Merena Marigolda Lungo Brembo col centro del paese?.
10. Le telecamere per il controllo degli accessi al Paese sono-saranno integrate nel sistema Thor pro­vinciale?.
11. E' possibile avere un dettaglio di come avete speso quei 1,380 milioni c. di euro che il Comune ha ricevuto ex covid 19?.
12. Come mai non vengono nominati soggetti esterni qualificati (università non lombarde per evitare conflitti d'interesse) all'Amministrazione Comunale per la valutazione della qualità e dei risultati degli incarichi dati per problematiche sociali?.
13. L'ex scuola Rodari giace inutilizzata da due anni senza che sia concluso un pro­getto di riuso. Progetti e tempi?.
14. Quando finiranno i lavori dell'edificio di via Marconi su via Gamba?.
15. Quando allargherete il tratto di via Brembo che termina ''contro'' il nuovo sovrappasso della SP470 visto che oggi chi percorre il marciapiedi in salita “va a sbatte­re” contro un muro?.
16. Progetti e tempi per la sistemazione della palazzina ASL (spazi integrati terza età)?.
17. Progetti e tempi per la ristrutturazione del CVI1?.

GIUNTA GAMBA: DOPO CINQUE ANNI DI GRANDI SOGNI SONO POCHI I RISULTATI
DOVE VAI SE L'ESERCITO NON CE L'HAI?
Eletta l'11 giugno 2017 la sindaca Gamba concluderà il suo mandato l'anno prossimo a giugno 2022. In genere gli ultimi mesi del mandato quando sono convocati i comizi elettorali un consiglio comunale e quindi anche il sindaco non possono che attuare normale amministrazione, vale a dire p.e. che possono approvare una spesa per affrontare un evento catastrofico ma non possono deliberare un'opera pubblica nuova, fatto quest'ultimo che inciderebbe sui possibili orientamenti elettorali.
Gli ultimi sei mesi di mandato c'è un gran consumo e svolazzare di… tagli di nastri tricolori.
Poco prima di Natale 2020 il consiglio comunale è stato chiamato ad approvare il programma triennale lavori pubblici 2021-2023 nonché  l'elenco annuale 2021 e il programma degli acquisti di beni e servizi 2021-2022 il cui riassunto è nella tabellina in pagina: nessuna di questa opere sarà avviata per la fine del mandato della Gamba.
La giunta Gamba sta investendo ingenti risorse economiche per progetti ed opere che non sarà in grado neppure di approvare, mettere a gara, avviare e concludere e quindi sta sostanzialmente impegnando la maggioranza che verrà dopo di lei per cifre della grandezza di parecchi milioni di euro.

In cinque anni di mandato è stata una giunta che ha perso i suoi principali obiettivi sociali, cui tra l'altro teneva in maniera particolare la sindaca stessa: il centro per l'autismo nella ex Rodari e i c.d. “spazi integrati per la terza età” in ristrutturazione e ampliamento della palazzina ASL ormai ridotta- come gran parte degli edifici pubblici di mezza età- come un simil rudere..
Le poche opere che porterà a termine sono-saranno quelle finanziate dallo Stato come la  palestra della nuova Rodari o quelle finanziante da privati come buona parte dei lavori nella biblioteca che pare conciata ancora piuttosto male.
Possibile che termineranno anche i lavori di ristrutturazione del CVI2 ma –come per la palestra della Rodari- ci sono sempre in agguato delle possibili questioni con le imprese e quindi… meglio non dare nulla per finito-eseguito.
Non c'è da saltare di gioia anche per l'idea (tutta e solo ideologica…) di fare diventare il Comune azionista della Servizi Comunali spa visto che la rumenta è costata 70mila euro in più del previsto nel 2020 (e si prevede  qualcosa di peggio anche d'ora in avanti dal momento che i ricavi dalla vendita delle materie riciclabili dovranno essere spartiti con la Servizi Comunali spa.).
Sugli esiti del primo triennio di manutenzione del beni comunali non si sono visti per nulla dei risultati eclatanti e neppure il successivo appalto ne sta evidenziando.
Fallimento totale anche  coi due bandi di assegnazione  della ristrutturazione del CVI2 e adesso vedremo come vanno a finire i bandi per l'affitto del CVI1 e CVI2. Bandi che definire  allestiti piuttosto spannometricamente è il minimo a meno che i vincitori siano quelli che radio bar da già per scontati: le due attuali ASD.

Insomma ci stiamo avviando verso la fine della sindacatura  con un Comune che non è in grado di realizzare quel che ha finanziato e programmato. Riesce ad ottenere i denari propri e quelli da Regione e Stato ma non è in grado di fare progetti, gare di appalto e realizzare i lavori in tempi accettabili. Il demerito non è solo degli uffici ma in primis è anche della politica perché il destino delle tre strutture (il pollaio di via Marconi-Gamba, l'ex scuola Rodari e la palazzina ASL) non è affatto chiaro nemmeno nella crapa della maggioranza.
Basta poi dare un'occhiata attenta al territorio per verificare come l'intierezza del patrimonio comunale sia ormai obsoleto e sia stato ritoccato solo per alcune parti: p.e.e l'illuminazione pubblica ha visto il cambio dei portalampade ma NON la totale sostituzione dei cavi di alimentazione e delle cabine dedicate: tutta roba di oltre mezzo secolo.

Tutto lo sfarfallare di slides  che hanno accompagnato le dozzine di variazioni di bilancio  portate in approvazione dal consiglio comunale alla fine della fiera restano sulla carta e se c'è la soddisfazione che finalmente la ragioneria comunale è in mano sicure e professionali, la lentezza operativa degli altri uffici – in particolare quello tecnico lavori pubblici- non si può dire solo che “lasciano a desiderare” ma che siamo in braghe di tela.

THE GANDHI'S WALL
Rimasto al palo nei mesi più caldi del 2020 il cantiere della nuova palestra della Rodari avanza in questo gelido inverno che si farà ricordare come tra i più freddi degli ultimi dieci anni. Non abbiamo mai apprezzato il progetto della new Rodari, fiore all'occhiello del trio Conti-Morelli-Serra [una scuola con la vasca d'idromassaggio non è per tutti…] per vari motivi. Primo perché il centrosinistra della giunta Morelli decidendo di occupare quell'area nella sua interezza contraddiceva  tutto il baccano politico che mise in piedi quando la Lega inserì la biblioteca nel prato pascolo della scuola media: togliete spazio alla scuola! tuonava il centrosinistra in consiglio comunale e nelle bacheche e il baccano prosegui anche quando –i lavori della biblioteca non erano nemmeno iniziati- la Lega acquistò la maxi area compresa tra le scuole medie e via Carlinga proprio per creare uno spazio esterno di lettura per la biblioteca ed uno spazio per un eventuale ingrandimento delle medie.
Così ecco un progetto megalattico, con finiture discutibili [il muro esterno paragonato a quello dei lager nazisti],  con aule scarsamente illuminate successivamente sistemate aprendo dei lucernari nel tetto e all'interno delle colorazioni del tutto inattendibili.
L’errore maggiore del progetto consistette nel fatto che per un edificio lungo oltre CENTO metri con un corridoio interno di tutta la sua lunghezza, anziché adagiarsi sulla modesta pendenza del terreno, venne livellato ragion per cui l'ingresso a nord sta a (forse più di ) un metro più basso del marciapiedi  mentre a sud sta a due metri sopra. Risultato sono state le due inondazioni subite dalla costruzione, la prima delle quali costata la bellezza di 160mila euro di danni supportati interamente dal Comune. La seconda alluvione sarebbe accaduta nell'autunno del 2020 sventata però per un intervento rapidissimo degli Alpini della PC.
Il progetto aveva comunque un lato positivo: la palestra che è piazzata a sud era in gran parte interrata ed era dotata di scivoli interni per accedere allo spazio fruibile. Apriti cielo! Non appena le note bande che monopolizzano gli impianti per i comodi loro videro il progetto  fecero un casino della madonna perché la palestra era piccola e non aveva l'altezza giusta per i loro comodi (dimenticando che è una palestra per ragazzini alti al massimo 120 cm…). Risultato: la palestra starà a livello zero della scuola, abolite quindi le rampe, l'altezza adeguata come fosse una palestra per adulti. Ovviamente non poteva mancare l'immancabile adattamento a teatro.
Il risultato è che coi fondi versati dallo Stato ne uscirà la solita stalla malamente insonorizzata e con una stupenda muraglia cieca sulle facciate nord e sud. Come tutti quelli che fanno le cose al contrario…gli edifici più alti si mettono a sud così fanno ombra agli edifici più bassi che stanno a nord. Una genialata imposta da genitori i quali dovrebbero almeno avere  la giusta dose di cervello per capire che i loro figli stanno in aula più ore... che in palestra.
La storia del cantiere è una fotocopia della storia del cantiere della biblioteca. Vale a dire  c'è stato tutto lo scontro tra la politica che voleva mettere le mani sul cantiere e di contro si trovava imprese e progettisti ferramente risoluti a resistere. Il bello è che progettisti e imprese ne sono usciti tutti ampiamente soddisfatti mentre chi l'ha preso male sono stati i cittadini che hanno dovuto attendere 4-5 lustri per vedere le due opere finite. Sopra tutto a governare la faccenda un dirigente pubblico schierato politicamente dalla parte opposta della maggioranza di governo.
Come chiamare il diavolo a fare un esorcismo.
Quindi a seguire una serie di dispetti che il buonsenso avrebbe risolto senza nemmeno perdere un giorno di lavoro mentre invece c'era il tentativo da un lato la ferma volontà di fermare i lavori come azione politica contro la maggioranza di governo e dall'altra parte la ferma volontà della maggioranza di passare la mano a progettisti e imprese fedeli. Uno scontro micidiale.
Pare che poi la politica abbia appreso qualche aspetto della lezione ma intanto non ha ancora appreso la mala applicazione del codice dei contratti e del decreto semplificazione. Due norme orribili già di per se. Anche perché abbiamo avuto dei segretari comunali che miravano al proprio stipendio piuttosto che al bene del paese.