UN TAPIRO D'ORO ALL'ARREDATORE DELLA BIBLIOTECA
Non sappia la mano destra quel che combina la mano sinistra dev'essere
un massima evangelica. Bisogna attribuire un tapiro d'oro a chi ha
progettato e scelto la collocazione degli arredi nella nuova biblioteca
perché è uno che ha delle ideuzze niente male. Infatti normalmente chi
legge preferisce avere la luce di fronte, così si abbaglia e non
può leggere. Vedi sala al primo piano.
Un altro tapiro d'oro meritato anche per la disposizione degli
scaffali a piano terra, messi apposta perché ci stiano meno
lettori possibile che notoriamente rompono il ca**o. Ricordiamo che chi
progettò la biblioteca dispose gli scaffali a ridosso della
parete e ben stretti tra di loro mentre i progettisti da tapiro
d'oro hanno provveduto ad ammazzare sia il valore dimensionale della
struttura (una cattedrale gotica, dall'interno?) che una ragionevole
posizione di lettura rispetto alla provenienza della luce. Pare che
saranno istallate delle tende.
Il fatto è comprensibile. Il progettista della biblioteca è un modesto
architetto fiorentino che ha fatto l'università di Firenze e adesso ha
cinque o sei studi sparsi per il mondo mentre chi s'è meritato il
tapiro d'oro, sicuro che ha fatto di meglio (del fiorentino: non è
Renzi…).
Se c'era bisogno di vedere confermato come per il centrosinistra
comunque auto-denominatosi – adesso si chiama Vivere Curno- gli
ne fregasse zero della biblioteca, ci sono riusciti perfino
negli arredi e nella disposizione degli stessi o la colorazione degli
ambienti interni. Per non dire delle parti di parquet cambiato: non si
sono degnati neppure di correggere il colore: una arlecchinata.
Un'occhiata anche all'ascensore per verificare come ci siano dei pezzi
mal assemblati: rotondo col dritto e tanto di fessura. Non abbiamo
visto i cessi per non spaventarci: se tanto ci ha dato tanto la parte
esterna, chissà laddove lo sguardo è solo privato. magari c'è una turca.
Comunque nonostante abbiano fatto di tutto per farla apparire la più
brutta possibile per via dei cinque lustri di abbandono, la forza
dell'insieme è tale che ammazza anche la cattiva mano degli architetti
da tapiro d'oro. Congratu- lazioni al fiorentino ed al collega del
tapiro d'oro.
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17 DOMANDE ALLA SINDACA
1. Quando cominceranno e finiranno i lavori della pista ciclabile lungo il Brembo?.
2. Dov'è il progetto della pista ciclabile da via Brembo alla passerella sul Quisa?.
3 . Come risolvete l'interferenza della pista ciclabile con quanto
previsto nella mappatura delle aree di pericolosità idraulica secondo
il Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni (PGRA) di cui all'art. 7
del decreto legislativo 49/2010?.
4. Come mai il Comune non si è fatto autorizzare ad
eseguire i lavori per la palestra della Rodari in periodo di covid19
come i lavori della SP470dir?.
5. Quando costruirete la roto nda su via Lecco?.
6. Quando cominciano e finiscono i lavori della pista
ciclabile in via Ruffilli e il ponte sulla roggia Serio?.
7. C'è un accordo con Treviolo e Bergamo per la pista
ciclabile fino all'ospedale? Chi la deve progettare e finanziare?.
8. Dov'è il progetto della pista ciclabile da via Gandhi ad Albegno?.
9. A quando la pista ciclabile tra la Merena Marigolda Lungo Brembo col centro del paese?.
10. Le telecamere per il controllo degli accessi al Paese sono-saranno integrate nel sistema Thor provinciale?.
11. E' possibile avere un dettaglio di come avete speso quei 1,380 milioni c. di euro che il Comune ha ricevuto ex covid 19?.
12. Come mai non vengono nominati soggetti esterni qualificati
(università non lombarde per evitare conflitti d'interesse)
all'Amministrazione Comunale per la valutazione della qualità e dei
risultati degli incarichi dati per problematiche sociali?.
13. L'ex scuola Rodari giace inutilizzata da due anni senza che sia concluso un progetto di riuso. Progetti e tempi?.
14. Quando finiranno i lavori dell'edificio di via Marconi su via Gamba?.
15. Quando allargherete il tratto di via Brembo che termina ''contro''
il nuovo sovrappasso della SP470 visto che oggi chi percorre il
marciapiedi in salita “va a sbattere” contro un muro?.
16. Progetti e tempi per la sistemazione della palazzina ASL (spazi integrati terza età)?.
17. Progetti e tempi per la ristrutturazione del CVI1?.
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GIUNTA GAMBA: DOPO CINQUE ANNI DI GRANDI SOGNI SONO POCHI I RISULTATI
DOVE VAI SE L'ESERCITO NON CE L'HAI?
Eletta l'11 giugno 2017 la sindaca Gamba concluderà il suo mandato
l'anno prossimo a giugno 2022. In genere gli ultimi mesi del mandato
quando sono convocati i comizi elettorali un consiglio comunale e
quindi anche il sindaco non possono che attuare normale
amministrazione, vale a dire p.e. che possono approvare una spesa per
affrontare un evento catastrofico ma non possono deliberare un'opera
pubblica nuova, fatto quest'ultimo che inciderebbe sui possibili
orientamenti elettorali.
Gli ultimi sei mesi di mandato c'è un gran consumo e svolazzare di… tagli di nastri tricolori.
Poco prima di Natale 2020 il consiglio comunale è stato chiamato ad
approvare il programma triennale lavori pubblici 2021-2023 nonché
l'elenco annuale 2021 e il programma degli acquisti di beni e servizi
2021-2022 il cui riassunto è nella tabellina in pagina: nessuna di
questa opere sarà avviata per la fine del mandato della Gamba.
La giunta Gamba sta investendo ingenti risorse economiche per progetti
ed opere che non sarà in grado neppure di approvare, mettere a gara,
avviare e concludere e quindi sta sostanzialmente impegnando la
maggioranza che verrà dopo di lei per cifre della grandezza di parecchi
milioni di euro.
In cinque anni di mandato è stata una giunta che ha perso i suoi
principali obiettivi sociali, cui tra l'altro teneva in maniera
particolare la sindaca stessa: il centro per l'autismo nella ex Rodari
e i c.d. “spazi integrati per la terza età” in ristrutturazione e
ampliamento della palazzina ASL ormai ridotta- come gran parte degli
edifici pubblici di mezza età- come un simil rudere..
Le poche opere che porterà a termine sono-saranno quelle finanziate
dallo Stato come la palestra della nuova Rodari o quelle
finanziante da privati come buona parte dei lavori nella biblioteca che
pare conciata ancora piuttosto male.
Possibile che termineranno anche i lavori di ristrutturazione del CVI2
ma –come per la palestra della Rodari- ci sono sempre in agguato delle
possibili questioni con le imprese e quindi… meglio non dare nulla per
finito-eseguito.
Non c'è da saltare di gioia anche per l'idea (tutta e solo ideologica…)
di fare diventare il Comune azionista della Servizi Comunali spa visto
che la rumenta è costata 70mila euro in più del previsto nel 2020 (e si
prevede qualcosa di peggio anche d'ora in avanti dal momento che
i ricavi dalla vendita delle materie riciclabili dovranno essere
spartiti con la Servizi Comunali spa.).
Sugli esiti del primo triennio di manutenzione del beni comunali non si
sono visti per nulla dei risultati eclatanti e neppure il successivo
appalto ne sta evidenziando.
Fallimento totale anche coi due bandi di assegnazione della
ristrutturazione del CVI2 e adesso vedremo come vanno a finire i bandi
per l'affitto del CVI1 e CVI2. Bandi che definire allestiti
piuttosto spannometricamente è il minimo a meno che i vincitori siano
quelli che radio bar da già per scontati: le due attuali ASD.
Insomma ci stiamo avviando verso la fine della sindacatura con un
Comune che non è in grado di realizzare quel che ha finanziato e
programmato. Riesce ad ottenere i denari propri e quelli da Regione e
Stato ma non è in grado di fare progetti, gare di appalto e realizzare
i lavori in tempi accettabili. Il demerito non è solo degli uffici ma
in primis è anche della politica perché il destino delle tre strutture
(il pollaio di via Marconi-Gamba, l'ex scuola Rodari e la palazzina
ASL) non è affatto chiaro nemmeno nella crapa della maggioranza.
Basta poi dare un'occhiata attenta al territorio per verificare come
l'intierezza del patrimonio comunale sia ormai obsoleto e sia stato
ritoccato solo per alcune parti: p.e.e l'illuminazione pubblica ha
visto il cambio dei portalampade ma NON la totale sostituzione dei cavi
di alimentazione e delle cabine dedicate: tutta roba di oltre mezzo
secolo.
Tutto lo sfarfallare di slides che hanno accompagnato le dozzine
di variazioni di bilancio portate in approvazione dal consiglio
comunale alla fine della fiera restano sulla carta e se c'è la
soddisfazione che finalmente la ragioneria comunale è in mano sicure e
professionali, la lentezza operativa degli altri uffici – in
particolare quello tecnico lavori pubblici- non si può dire solo che
“lasciano a desiderare” ma che siamo in braghe di tela.
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THE GANDHI'S WALL
Rimasto al palo nei mesi più caldi del 2020 il cantiere della nuova
palestra della Rodari avanza in questo gelido inverno che si farà
ricordare come tra i più freddi degli ultimi dieci anni. Non abbiamo
mai apprezzato il progetto della new Rodari, fiore all'occhiello del
trio Conti-Morelli-Serra [una scuola con la vasca d'idromassaggio non è
per tutti…] per vari motivi. Primo perché il centrosinistra della
giunta Morelli decidendo di occupare quell'area nella sua interezza
contraddiceva tutto il baccano politico che mise in piedi quando
la Lega inserì la biblioteca nel prato pascolo della scuola media:
togliete spazio alla scuola! tuonava il centrosinistra in consiglio
comunale e nelle bacheche e il baccano prosegui anche quando –i lavori
della biblioteca non erano nemmeno iniziati- la Lega acquistò la maxi
area compresa tra le scuole medie e via Carlinga proprio per creare uno
spazio esterno di lettura per la biblioteca ed uno spazio per un
eventuale ingrandimento delle medie.
Così ecco un progetto megalattico, con finiture discutibili [il muro
esterno paragonato a quello dei lager nazisti], con aule
scarsamente illuminate successivamente sistemate aprendo dei lucernari
nel tetto e all'interno delle colorazioni del tutto inattendibili.
L’errore maggiore del progetto consistette nel fatto che per un
edificio lungo oltre CENTO metri con un corridoio interno di tutta la
sua lunghezza, anziché adagiarsi sulla modesta pendenza del terreno,
venne livellato ragion per cui l'ingresso a nord sta a (forse più di )
un metro più basso del marciapiedi mentre a sud sta a due metri
sopra. Risultato sono state le due inondazioni subite dalla
costruzione, la prima delle quali costata la bellezza di 160mila euro
di danni supportati interamente dal Comune. La seconda alluvione
sarebbe accaduta nell'autunno del 2020 sventata però per un intervento
rapidissimo degli Alpini della PC.
Il progetto aveva comunque un lato positivo: la palestra che è piazzata
a sud era in gran parte interrata ed era dotata di scivoli interni per
accedere allo spazio fruibile. Apriti cielo! Non appena le note bande
che monopolizzano gli impianti per i comodi loro videro il
progetto fecero un casino della madonna perché la palestra era
piccola e non aveva l'altezza giusta per i loro comodi (dimenticando
che è una palestra per ragazzini alti al massimo 120 cm…). Risultato:
la palestra starà a livello zero della scuola, abolite quindi le rampe,
l'altezza adeguata come fosse una palestra per adulti. Ovviamente non
poteva mancare l'immancabile adattamento a teatro.
Il risultato è che coi fondi versati dallo Stato ne uscirà la solita
stalla malamente insonorizzata e con una stupenda muraglia cieca sulle
facciate nord e sud. Come tutti quelli che fanno le cose al
contrario…gli edifici più alti si mettono a sud così fanno ombra agli
edifici più bassi che stanno a nord. Una genialata imposta da genitori
i quali dovrebbero almeno avere la giusta dose di cervello per
capire che i loro figli stanno in aula più ore... che in palestra.
La storia del cantiere è una fotocopia della storia del cantiere della
biblioteca. Vale a dire c'è stato tutto lo scontro tra la
politica che voleva mettere le mani sul cantiere e di contro si trovava
imprese e progettisti ferramente risoluti a resistere. Il bello è che
progettisti e imprese ne sono usciti tutti ampiamente soddisfatti
mentre chi l'ha preso male sono stati i cittadini che hanno dovuto
attendere 4-5 lustri per vedere le due opere finite. Sopra tutto a
governare la faccenda un dirigente pubblico schierato politicamente
dalla parte opposta della maggioranza di governo.
Come chiamare il diavolo a fare un esorcismo.
Quindi a seguire una serie di dispetti che il buonsenso avrebbe risolto
senza nemmeno perdere un giorno di lavoro mentre invece c'era il
tentativo da un lato la ferma volontà di fermare i lavori come azione
politica contro la maggioranza di governo e dall'altra parte la ferma
volontà della maggioranza di passare la mano a progettisti e imprese
fedeli. Uno scontro micidiale.
Pare che poi la politica abbia appreso qualche aspetto della lezione ma
intanto non ha ancora appreso la mala applicazione del codice dei
contratti e del decreto semplificazione. Due norme orribili già di per
se. Anche perché abbiamo avuto dei segretari comunali che miravano al
proprio stipendio piuttosto che al bene del paese.
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