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IL CONSIGLIO COMUNALE DI FINE GENNAIO 2021
Seduta completamente fuori serie quella del consiglio comunale del 29
gennaio convocata dalle minoranze per votare la richiesta di dimissioni
dell'ass. Cavagna assessore emerito spalatore ottuagenario e
responsabile politico della debacle nevosa di fine anno 2020. A seguire
una lunghissima esposizione della sindaca che ha tracciato l'iter
burocratico del cantiere della biblioteca a partire dalla prima
votazione consigliare.
I cittadini dovrebbero prendersi il tempo per vedere ed ascoltare la
seduta, pubblicata a spron battuto –neanche una settimana dopo la
seduta: quando in genere passa anche più di un mese se non due- dove ci
pare che la maggioranza abbia appreso che non c'è più bisogno di
annullare la pubblicazione dell'intera seduta se qualche consigliere ha
“casualmente” pronunciato la parolina impronunciabile a norma di regio
regolamento ma qualche ragazzino scafato deve avere insegnato a chi di
dovere che da un audio si possono zittire le paroline sconvenienti
attribuendo semmai la censura al solito malfunzionamento del
sistema o scarsa domesticità del consigliere nel gestirlo.
L'assessore Cavagna ha snocciolato una valanga di numeri e sempre
attribuendo semmai la responsabilità del caos accaduto ad altri
soggetti tranne che a se stesso, all'ufficio comunale ed a Giove Pluvio
ha sostenuto che tutto è andato per il meglio possibile anche perché
pure esso s'è messo a spalare neve alla veneranda età di 67 anni.
Peccato non abbia pubblicato un selfie che sarebbe passato alla storia
patria. Pure la sindaca che era stata seccamente beccata su FB
quando aveva sostenuto che fosse facile digitare critiche
all'amministrazione mentre sarebbe stato meglio che chi digitava si
mettesse a spalare, ha accusato chi l'aveva beccata di non avere capito
le sue parole. E' nel suo costume: non si rende conto che prima di
scrivere o parlare occorre riflettere sul “come” saranno interpretate
dal lettore le cose che digita. Niente di nuovo: i cittadini sanno
benissimo che quando una diventa sindaca e l'altro diventa assessore
sono automaticamente toccati dalla Grazia divina e quindi il resto è…
emme.
Certo è che non si comprende come mai la maggioranza –sono in
otto contro quattro!- fosse così incazzata –basterebbe osservare
l'agitazione del piedino della sindaca che pareva percorso dalla
corrente…- con la minoranza per una mozione di sfiducia talmente banale
che avrebbe fatto sghignazzare anche i defunti. Non è una novità che la
minoranza non sappia fare il proprio mestiere, quindi…
Alla maggioranza diciamo -ripetiamo- che a furia di buttare a mare
tutto e tutti, sono rimasti da soli a gestire e non sanno gestire.
Davanti alle previsioni meteo l'assessore doveva convocare una riunione
(il giorno prima…) della ditta che aveva l'appalto di sgombero con la
protezione civile ed anche le 3-4 aziende locali che dispongono di pale
e stare all'erta (cioè svegli) 24h su 24h. Invece tutti (non solo
Curno…) hanno sottovaluto le previsioni ed hanno immaginato che tanto
ormai col riscaldamento globale ciao stai bene alla neve mentre quella
li ha fregati alla grande.
Poi alla sindaca ed all'assessore Cavagna diciamo che ammettere la
sottovalutazione della previsione ed impegnarsi perché un piano neve
vecchio come il cucco sia rimesso in sesto è un dignitoso atto di buona
volontà che avrebbe meglio figurato al posto della “relazione
sborona” letta dal Cavagna. L'esposizione dell'ass. Cavagna è stata una
delle sue solite bullate: modestia a parte lui le imbrocca sempre tutte.
Nella seconda parte del consiglio la sindaca ha voluto rispondere
dettagliando tutto l'iter burocratico del cantiere della biblioteca
come pre-risposta ad una interrogazione della minoranza. Non
dettagliamo com'è sono arrivati a questa situazione perché sarebbe
spazio sprecato.
La sindaca, FEROCEMENTE INCAZZATA perché aveva saputo che il
consigliere di minoranza forza italiota Cavagna aveva chiesto (nel
2020) una mole di documenti sull'iter burocratico del cantiere
che “pare” abbia anche spedito alla magistratura, ha snocciolato
l'elenco delle delibere di consiglio giunta e determinazioni che dal
lontano 1997 hanno preceduto o seguito la realizzazione dell'opera fino
alla sua apertura quest'anno.
Non si è compreso se davvero il Cavagna abbia trasmesso il malloppo di
carte a qualche magistratura oppure che sia stata solo una mossa.
Nella sua foga di dare dettagli burocratici però la sindaca
–mentre ha sempre elencato tutti i componenti delle varie giunte che
hanno deciso- HA SEMPRE DIMENTICATO di indicare chi fosse “il
dirigente” che aveva compilato la delibera-determinazione così come ha
sempre omesso di indicare chi fosse “il segretario comunale” che
aveva il dovere di controllarle.
QUESTA OMISSIONE E' ASSAI SIGNIFICATIVA.
Dopo la sindaca per la maggioranza è intervenuta anche la capogruppo
Serra ed il vicesindaco Conti con un ferocissimo intervento per
smentire –ancora una volta: sottolineato più volte e con linguaggio
durissimo- che le maggioranze di cui aveva fatto parte non abbiano
prestato grande attenzione a finire l'opera così come ha smentito
categoricamente l'osservazione del capogruppo forzista Locatelli
che criticava il gran numero di appalti adottati per finire l'opera da
parte dell'attuale giunta.
Osservando l'iter delle pratiche e la sequenza degli appalti per finire
la biblioteca così come accaduti nella sindacatura Gamba appare
evidente il pressapochismo con cui hanno affrontato la situazione di
degrado della costruzione e le conseguenti opere necessarie per
rimetterla in sesto. Praticamente hanno adottato il sistema per cui man
mano il manufatto presentava un problema, scattava un appalto per il
progetto e per i lavori. Il tutto affrontato sempre in maniera la più
riduttiva possibile.
Per rimettere in sesto l'edificio hanno utilizzato gli oneri ricavati dalle edificazioni sull'ex parcheggio zebra.
Intermezzo storico.
A parte il fatto che anche gli orbi e i sordi hanno compreso come
l'intervento edificatorio sull'ex parcheggio zebra (intervento reso
possibile per la mancata verifica da parte della minoranza di
centrosinistra del tempo della registrazione della relativa convenzione
quale spazio privato di uso pubblico… chissà perché c'è sempre di mezzo
una qualche svista…) sia servito soprattutto per incamerare la somma
necessaria per rimettere in sesto la struttura (infatti è stato l'unico
intervento del mitico TS2…) ma che ci fosse la decisione (sicuramente
non scritta, eh…) della giunta Gamba di procedere proprio spezzettando
il più possibile progettazioni e lavori -in barba al dettato del
codice contratti appalti- quando invece –stando proprio la natura
delicata del manufatto e del contorno- la legge IMPONEVA un progetto
unico affidato mediante un appalto ben fatto e non un copia-incolla dai
manuali Maggioli. Semmai toccava agli studi professionali associarsi in
vari specialisti per fare un progetto unitario da mettere in appalto
con regolare gara universale.
Del resto la giunta Gamba questa cattiva abitudine alla moltiplicazione
dei progetti-lavori l'aveva già sperimentato con la piazza antistante
la nuova Rodari. Avevano fatto un appalto per la progettazione della
piazza-strada… dimenticando che pure le piazze-strade sono illuminate
ragion per cui a progetto fatto hanno dovuto fare un appalto per
trovare il progettista degli impianti di illuminazione ed aggregarlo a
quello della strada.
Idem con con la ristrutturazione del CV2. Grande progetto di
ristrutturazione dell'insieme salvo scoprire a lavori avviati che… pure
la copertura del capannone pagoda aveva bisogno di
ristrutturazione. Altro progetto, altro appalto. Come se un
automobilista cambiasse tre gomme salvo scoprire il giorno dopo che
pure la quarta è lisa e va cambiata.
Non ass.Conti, non sindaca Gamba, non segretaria Criscuoli, non
dirigente Mastromattei : non crediamo alla vostra ingenuità di non
avere rilevato questa moltiplicazione del pane e dei pesci. A
interpretarla in maniera bonaria si deduce che la questione vi stesse
troppo sui coglioni e le ovaie e che la trattavate proprio perché
eravate ormai obbligati. Ma si può interpretare politicamente anche “a
la Gratteri” oppure “a la Davigo”.
Del resto non è senza significato che proprio il centrosinistra abbia
“dimenticato” a suo tempo di verificare che fosse sottoscritta e
registrata la convenzione perché il parcheggio zebra divenisse
inedificabile (casualmente nella faccenda c'era implicato segretario
personale dell'on. Moro).
Non è senza significato che casualmente sempre il centrosinistra non si
sia accorto che una parente (la zia) di un assessore leghista abbia
riscosso indebitamente due volte la modesta cifra di 300 milioni per
l'acquisizione dei terreni di via Europa e non abbia sollevato la
questione.
Non è senza significato il coinvolgimento del centrosinistra
nell'approvazione della delibera consigliare che è costata al comune la
“botta” della sentenza Leggeri.
E vogliamo dimenticare la “banale” questione dell'occupazione abusiva
di un terreno su via Carlinga sempre da parte della giunta Morelli che
è costato un debito fuori bilancio da 10mila euro versati ad un
ministro fascista del governo Monti?.
Vogliamo dimenticare che proprio in quel posto avete approvato un
progetto senza fare i debiti espropri per fare la pista ciclabile
Curno-Albegno tanto che si sono dovuti sospendere i lavori?.
Vogliamo dimenticare che non avete visto cosa combinavano nella
ristrutturazione della SP470 ai danni di Curno e in vantaggio di alcuni
fortunati curnesi di stretta fede leghista?
E che dire della decisione- annunciata dall'ass. Cavagna- per cui la
pista ciclabile lungofiume una volta arrivata a via Brembo… per
arrivare alla passerella sul Quisa- si trasformerà in un sentierino
ricavato dentro l'alveo del fiume Brembo in una zona che il piano di
gestione dei rischi alluvioni associa nei primi due livelli più elevati
per non toccare l'area di un altro fedelissimo leghista?.
Voi immaginate di potere accartocciare i cittadini dentro una foglia di ginepro?.
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DOPO DUE ANNI ISTALLATE LE TELECAMERE
17 ottobre 2020/10 febbraio 2021
Telecamere: uno su due però non paga la multa. E’ la classica spesa
inutile che va a vantaggio della solita gang abile nel gestire e creare
la paura nei cittadini tramite i bugiardini indigeni.
17 ottobre 2020. Chissà se l'assessore alla sicurezza Cavagna sia
riuscito finalmente dopo due anni ad ottenere che l'Enel gli faccia
l'allacciamento per istallare il contatore destinato ad
alimentare le otto telecamere (in via Brembo, Merena, Carlinga, Roma
(Poste), Donizetti e Curnasco per un costo di 110.000 euro) che
dovevano-dovrebbero servire a proteggere i cittadini curnesi dalle
torme di ladri che assaltano le villette a schiera nostrane per
depredare le vecchiette dei 5000 euro (è scritto giusto: cinquemila) in
contanti della pensione appena incassata per tramite della Benemerita.
Per non dire dell'oro di famiglia rubato a chilogrammi: peggio che la
storiaccia dell'oro alla patria. Nel paese bello da vivere esiste
nientemeno che un “Osservatorio per la Sicurezza” (facile immaginare
chi ci stia oltre vigili e carabinieri) col supporto
niente.poco.di.meno che della Protezione Civile e dei Gruppi di
Vicinato (però ci dovrebbero stare anche la Parrocchia, la Caritas ed
anche una ONG...). Forse adesso che i lavori pubblici sono passati
sotto mano all'architetto ci si può attendere una svegliata, ma
comunque finora le telecamere non si vedono istallate.
01 febbraio 2021. Correva il 17 ottobre quando scrivevamo queste
infamie nei confronti del miglior assessore spalaneve della giunta
Gamba ed ecco che –sono due settimane- le telecamere sono comparse. La
sindaca non ha ancora trovato il tempo per il debito comunicato
sui social. Peccato!.
Di poche ore or sono (news del 17 ottobre) la notizia sulle gazzette
regionali e provinciali :”i 10varchi elettronici già annunciati dal
Comune di Bergamo saranno operativi nel 2021 e andranno ad agganciarsi
a «Thor», sistema nato in Valle Seriana, dove punta gli occhi su 32
Comuni. «Sarà avviato all'inizio di settembre, ma è lo scenario più
pessimistico», ci tiene a precisare Atb, società partecipata comunale
che sta gestendo l'appalto per creare un nuovo e unico server da
installare in Questura. Non capiamo: la sede della società che gestisce
l'occhio di falco è da una parte e il posto di osservazione è in
questura. Sarà per via della semplificazione burocratica.
Una comprensibile prudenza, dati i ritardi accumulati con l'ultimo
intervento di potenziamento del sistema di videosorveglianza cittadino.
Nei 10 nuovi varchi le telecamere leggeranno le targhe di tutti i
veicoli in entrata e in uscita dalla città segnalando alle forze
dell'ordine chi non rispetta le regole, dall'assicurazione alla classe
ecologica, per arrivare alle auto «sospette», perché rubate o
coinvolte in attività criminose. I varchi saranno allestiti in via per
Orio, Briantea, Borgo Palazzo, Corridoni, Grumello, Correnti, Stezzano,
Ramerà, Bersaglieri e Autostrada”.
Non si conosce se il sistema di Curno si integrerà col sistema Thor
oppure sarà una gestione casalinga governata dall'esercito delle
madamine indigene quelle del “Prima i Curnesi” ma quel che è
certo oltre al costo pazzesco di fornitura e istallazione (le
otto telecamere di Curno costeranno 110mila euro oltre le spese per la
fornitura elettrica e i collegamenti telematici finora ancora non
stabiliti e finanziati: arriveremo a 200mila…) , stupisce il costo
annuale per mantenere in funzione il tutto: probabilmente 500 euro per
telecamera.
L'aspetto più “curioso” è che a Bergamo (Comune di Bergamo) nel 2019
sono state pagate addirittura il 49,2%. Cioè uno su due non paga.
Questa delle telecamere e del c.d. sistema Thor è una delle bufale
spacciate alla popolazione per farle credere chissà quale protezione
che in effetti non esiste nel momento necessario dal momento che le
immagini delle telecamere non sono viste in diretta ma in differita:
vale a dire se succede qualche casino si vanno a rivedere i filmati e
se il fondoschiena aiuta si beccano i delinquenti.
Queste spese sono solo propaganda elettorale che il paese paga al posto
di spese che dovrebbero stare a carico dei partiti che governano
(semmai un domani non si scopra un'ennesima tangentopoli…).
Noi restiamo sempre del parere che le immagini delle telecamere vanno
poste continuamente on line: è il solo modo per scoraggiare sia chi
parcheggia abusivamente sia chi va a derubare la vecchietta.
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