A GUARDARE ALLE COLLINE PAGINA 1323  DEL 09FEBBRAIO 2021

























































Di cosa parliamo in questa pagina.


















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IL CONSIGLIO COMUNALE DI FINE GENNAIO 2021
Seduta completamente fuori serie quella del consiglio comunale del 29 gennaio convocata dalle minoranze per votare la richiesta di dimissioni dell'ass. Cavagna assessore emerito spalatore ottuagenario e responsabile politico della debacle nevosa di fine anno 2020. A seguire una lunghissima esposizione della sindaca che ha tracciato l'iter burocratico del cantiere della biblioteca a partire dalla prima votazione consigliare.

I cittadini dovrebbero prendersi il tempo per vedere ed ascoltare la seduta, pubblicata a spron battuto –neanche una settimana dopo la seduta: quando in genere passa anche più di un mese se non due- dove ci pare che la maggioranza abbia appreso che non c'è più bisogno di annullare la pubblicazione dell'intera seduta se qualche consigliere ha “casualmente” pronunciato la parolina impronunciabile a norma di regio regolamento ma qualche ragazzino scafato deve avere insegnato a chi di dovere che da un audio si possono zittire le paroline sconvenienti attribuendo semmai la censura  al solito malfunzionamento del sistema o scarsa domesticità del consigliere nel gestirlo.
(...)

DOPO DUE ANNI ISTALLATE LE TELECAMERE
17 ottobre 2020/10 febbraio 2021
Telecamere: uno su due però non paga la multa. E’ la classica spesa inutile che va a vantaggio della solita gang abile nel gestire e creare la paura nei cittadini tramite i bugiardini indigeni.
(...)
Non si conosce se il sistema di Curno si integrerà col sistema Thor oppure sarà una gestione casalinga governata dall'esercito delle madamine indigene quelle del “Prima i Curnesi” ma quel che è certo  oltre al costo pazzesco di fornitura e istallazione (le otto telecamere di Curno costeranno 110mila euro oltre le spese per la fornitura elettrica e i collegamenti telematici finora ancora non stabiliti e finanziati: arriveremo a 200mila…) , stupisce il costo annuale per mantenere in funzione il tutto: probabilmente 500 euro per telecamera.
L'aspetto più “curioso” è che a Bergamo (Comune di Bergamo) nel 2019 sono state pagate addirittura il 49,2%. Cioè uno su due non paga.
Questa delle telecamere e del c.d. sistema Thor è una delle bufale spacciate alla popolazione per farle credere chissà quale protezione che in effetti non esiste nel momento necessario dal momento che le immagini delle telecamere non sono viste in diretta ma in differita: vale a dire se succede qualche casino si vanno a rivedere i filmati e se il fondoschiena aiuta si beccano i delinquenti.
Queste spese sono solo propaganda elettorale che il paese paga al posto di spese che dovrebbero stare a carico dei partiti che governano (semmai un domani non si scopra un'ennesima tangentopoli…).
Noi restiamo sempre del parere che le immagini delle telecamere vanno poste continuamente on line: è il solo modo per scoraggiare sia chi parcheggia abusivamente sia chi va a derubare la vecchietta.



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le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!
































































































































































































































IL CONSIGLIO COMUNALE DI FINE GENNAIO 2021
Seduta completamente fuori serie quella del consiglio comunale del 29 gennaio convocata dalle minoranze per votare la richiesta di dimissioni dell'ass. Cavagna assessore emerito spalatore ottuagenario e responsabile politico della debacle nevosa di fine anno 2020. A seguire una lunghissima esposizione della sindaca che ha tracciato l'iter burocratico del cantiere della biblioteca a partire dalla prima votazione consigliare.

I cittadini dovrebbero prendersi il tempo per vedere ed ascoltare la seduta, pubblicata a spron battuto –neanche una settimana dopo la seduta: quando in genere passa anche più di un mese se non due- dove ci pare che la maggioranza abbia appreso che non c'è più bisogno di annullare la pubblicazione dell'intera seduta se qualche consigliere ha “casualmente” pronunciato la parolina impronunciabile a norma di regio regolamento ma qualche ragazzino scafato deve avere insegnato a chi di dovere che da un audio si possono zittire le paroline sconvenienti attribuendo semmai la censura  al solito malfunzionamento del sistema o scarsa domesticità del consigliere nel gestirlo.

L'assessore Cavagna ha snocciolato una valanga di numeri e sempre attribuendo semmai la responsabilità del caos accaduto ad altri soggetti tranne che a se stesso, all'ufficio comunale ed a Giove Pluvio ha sostenuto che tutto è andato per il meglio possibile anche perché pure esso s'è messo a spalare neve alla veneranda età di 67 anni. Peccato non abbia pubblicato un selfie che sarebbe passato alla storia patria. Pure la sindaca che era stata seccamente beccata su FB  quando aveva sostenuto che fosse facile digitare critiche all'amministrazione mentre sarebbe stato meglio che chi digitava si mettesse a spalare, ha accusato chi l'aveva beccata di non avere capito le sue parole. E' nel suo costume: non si rende conto che prima di scrivere o parlare occorre riflettere sul “come” saranno interpretate dal lettore le cose che digita. Niente di nuovo: i cittadini sanno benissimo che quando una diventa sindaca e l'altro diventa assessore sono automaticamente toccati dalla Grazia divina e quindi il resto è… emme.

Certo è  che non si comprende come mai la maggioranza –sono in otto contro quattro!- fosse così incazzata –basterebbe osservare l'agitazione del piedino della sindaca che pareva percorso dalla corrente…- con la minoranza per una mozione di sfiducia talmente banale che avrebbe fatto sghignazzare anche i defunti. Non è una novità che la minoranza non sappia fare il proprio mestiere, quindi…

Alla maggioranza diciamo -ripetiamo- che a furia di buttare a mare tutto e tutti, sono rimasti da soli a gestire e non sanno gestire. Davanti alle previsioni meteo l'assessore doveva convocare una riunione (il giorno prima…) della ditta che aveva l'appalto di sgombero con la protezione civile ed anche le 3-4 aziende locali che dispongono di pale e stare all'erta (cioè svegli) 24h su 24h. Invece tutti (non solo Curno…) hanno sottovaluto le previsioni ed hanno immaginato che tanto ormai col riscaldamento globale ciao stai bene alla neve mentre quella li ha fregati alla grande.

Poi alla sindaca ed all'assessore Cavagna diciamo che ammettere la sottovalutazione della previsione ed impegnarsi perché un piano neve vecchio come il cucco sia rimesso in sesto è un dignitoso atto di buona volontà  che avrebbe meglio figurato al posto della “relazione sborona” letta dal Cavagna. L'esposizione dell'ass. Cavagna è stata una delle sue solite bullate: modestia a parte lui le imbrocca sempre tutte.


Nella seconda parte del consiglio la sindaca ha voluto  rispondere dettagliando tutto l'iter burocratico del cantiere della biblioteca come pre-risposta ad una interrogazione della minoranza. Non dettagliamo com'è sono arrivati a questa situazione perché sarebbe spazio sprecato.
La sindaca, FEROCEMENTE INCAZZATA perché aveva saputo che il consigliere di minoranza forza italiota Cavagna aveva chiesto (nel 2020)  una mole di documenti sull'iter burocratico del cantiere che “pare” abbia anche spedito alla magistratura, ha snocciolato l'elenco delle delibere di consiglio giunta e determinazioni che dal lontano 1997 hanno preceduto o seguito la realizzazione dell'opera fino alla sua apertura quest'anno.
Non si è compreso se davvero il Cavagna abbia trasmesso il malloppo di carte a qualche magistratura oppure che sia stata solo una mossa.

Nella sua foga di dare dettagli  burocratici però la sindaca –mentre ha sempre elencato tutti i componenti delle varie giunte che hanno deciso- HA SEMPRE DIMENTICATO  di indicare chi fosse “il dirigente” che aveva compilato la delibera-determinazione così come ha sempre omesso di indicare chi fosse “il segretario comunale”  che aveva il dovere di controllarle.
QUESTA OMISSIONE E' ASSAI SIGNIFICATIVA.

Dopo la sindaca per la maggioranza è intervenuta anche la capogruppo Serra ed il vicesindaco Conti con un ferocissimo intervento per smentire –ancora una volta: sottolineato più volte e con linguaggio durissimo- che le maggioranze di cui aveva fatto parte non abbiano prestato grande attenzione a finire l'opera così come ha smentito categoricamente l'osservazione del  capogruppo forzista Locatelli che criticava il gran numero di appalti adottati per finire l'opera da parte dell'attuale giunta.
Osservando l'iter delle pratiche e la sequenza degli appalti per finire la biblioteca  così come accaduti nella sindacatura Gamba appare evidente il pressapochismo con cui hanno affrontato la situazione di degrado della costruzione e le conseguenti opere necessarie per rimetterla in sesto. Praticamente hanno adottato il sistema per cui man mano il manufatto presentava un problema, scattava un appalto per il progetto e per i lavori. Il tutto affrontato sempre in maniera la più riduttiva possibile.
Per rimettere in sesto l'edificio hanno utilizzato gli oneri ricavati dalle edificazioni sull'ex parcheggio zebra.

Intermezzo storico.
A parte il fatto che anche gli orbi e i sordi hanno compreso come l'intervento edificatorio sull'ex parcheggio zebra (intervento reso possibile per la mancata verifica da parte della minoranza di centrosinistra del tempo della registrazione della relativa convenzione quale spazio privato di uso pubblico… chissà perché c'è sempre di mezzo una qualche svista…) sia servito soprattutto per incamerare la somma necessaria per rimettere in sesto la struttura (infatti è stato l'unico intervento del mitico TS2…) ma che ci fosse la decisione (sicuramente non scritta, eh…) della giunta Gamba di procedere proprio spezzettando il più possibile progettazioni e lavori  -in barba al dettato del codice contratti appalti- quando invece –stando proprio la natura delicata del manufatto e del contorno- la legge IMPONEVA un progetto unico affidato mediante un appalto ben fatto e non un copia-incolla dai manuali Maggioli. Semmai toccava agli studi professionali associarsi in vari specialisti per fare un progetto unitario da mettere in appalto con regolare gara universale.

Del resto la giunta Gamba questa cattiva abitudine alla moltiplicazione dei progetti-lavori l'aveva già sperimentato con la piazza antistante la nuova Rodari. Avevano fatto un appalto per la progettazione della piazza-strada… dimenticando che pure le piazze-strade sono illuminate ragion per cui a progetto fatto hanno dovuto fare un appalto per trovare il progettista degli impianti di illuminazione ed aggregarlo a quello della strada.
Idem con con la ristrutturazione del CV2. Grande progetto di ristrutturazione dell'insieme salvo scoprire a lavori avviati che… pure la copertura del capannone pagoda  aveva bisogno di ristrutturazione. Altro progetto, altro appalto. Come se un automobilista cambiasse tre gomme salvo scoprire il giorno dopo che pure la quarta è lisa e va cambiata.

Non ass.Conti, non sindaca Gamba, non segretaria Criscuoli, non dirigente Mastromattei : non crediamo alla vostra ingenuità di non avere rilevato  questa moltiplicazione del pane e dei pesci. A interpretarla in maniera bonaria si deduce che la questione vi stesse troppo sui coglioni e le ovaie e che la trattavate proprio perché eravate ormai obbligati. Ma si può interpretare politicamente anche “a la Gratteri”  oppure  “a la Davigo”.

Del resto non è senza significato che proprio il centrosinistra abbia “dimenticato” a suo tempo di verificare che fosse sottoscritta e registrata la convenzione perché il parcheggio zebra divenisse inedificabile (casualmente nella faccenda c'era implicato segretario personale dell'on. Moro).
Non è senza significato che casualmente sempre il centrosinistra non si sia accorto che una parente (la zia) di un assessore leghista abbia riscosso indebitamente due volte la modesta cifra di 300 milioni per l'acquisizione dei terreni di via Europa e non abbia sollevato la questione.
Non è senza significato il coinvolgimento del centrosinistra nell'approvazione della delibera consigliare che è costata al comune la “botta” della sentenza Leggeri.
E vogliamo dimenticare la “banale” questione dell'occupazione abusiva di un terreno su via Carlinga sempre da parte della giunta Morelli che è costato un debito fuori bilancio da 10mila euro versati ad un ministro fascista del governo Monti?.
Vogliamo dimenticare che proprio in quel posto avete approvato un progetto senza fare i debiti espropri per fare la pista ciclabile Curno-Albegno tanto che si sono dovuti sospendere i lavori?.
Vogliamo dimenticare che non  avete visto cosa combinavano nella ristrutturazione della SP470 ai danni di Curno e in vantaggio di alcuni fortunati curnesi di stretta fede leghista?
E che dire della decisione- annunciata dall'ass. Cavagna- per cui la pista ciclabile lungofiume una volta arrivata a via Brembo… per arrivare alla passerella sul Quisa- si trasformerà in un sentierino ricavato dentro l'alveo del fiume Brembo in una zona che il piano di gestione dei rischi alluvioni associa nei primi due livelli più elevati per non toccare l'area di un altro fedelissimo leghista?.

Voi immaginate di potere accartocciare i cittadini dentro una foglia di ginepro?.

DOPO DUE ANNI ISTALLATE LE TELECAMERE
17 ottobre 2020/10 febbraio 2021
Telecamere: uno su due però non paga la multa. E’ la classica spesa inutile che va a vantaggio della solita gang abile nel gestire e creare la paura nei cittadini tramite i bugiardini indigeni.

17 ottobre 2020. Chissà se l'assessore alla sicurezza Cavagna sia riuscito finalmente dopo due anni ad ottenere che l'Enel gli faccia l'allacciamento per istallare il contatore  destinato ad alimentare le otto telecamere (in via Brembo, Merena, Carlinga, Roma (Poste), Donizetti e Curnasco per un costo di 110.000 euro)  che dovevano-dovrebbero servire a proteggere i cittadini curnesi dalle torme di ladri che assaltano le villette a schiera nostrane per depredare le vecchiette dei 5000 euro (è scritto giusto: cinquemila) in contanti della pensione appena incassata per tramite della Benemerita. Per non dire dell'oro di famiglia rubato a chilogrammi: peggio che la storiaccia dell'oro alla patria. Nel paese bello da vivere esiste nientemeno che un “Osservatorio per la Sicurezza” (facile immaginare chi ci stia oltre vigili e carabinieri) col supporto niente.poco.di.meno che della Protezione Civile e dei Gruppi di Vicinato (però ci dovrebbero stare anche la Parrocchia, la Caritas ed anche una ONG...). Forse adesso che i lavori pubblici sono passati sotto mano all'architetto ci si può attendere una svegliata, ma comunque finora le telecamere non si vedono istallate.

01 febbraio 2021. Correva il 17 ottobre quando scrivevamo queste infamie nei confronti del miglior assessore spalaneve della giunta Gamba ed ecco che –sono due settimane- le telecamere sono comparse. La sindaca non ha ancora trovato il tempo per il debito comunicato  sui social. Peccato!.

Di poche ore or sono (news del 17 ottobre) la notizia sulle gazzette regionali e provinciali :”i 10varchi elettronici già annunciati dal Comune di Bergamo saranno operativi nel 2021 e andranno ad agganciarsi a «Thor», sistema nato in Valle Seriana, dove punta gli occhi su 32 Comuni. «Sarà avviato all'inizio di settembre, ma è lo scenario più pessimistico», ci tiene a precisare Atb, società partecipata comunale che sta gestendo l'appalto per creare un nuovo e unico server da installare in Questura. Non capiamo: la sede della società che gestisce l'occhio di falco è da una parte e  il posto di osservazione è in questura. Sarà per via della semplificazione burocratica.
Una comprensibile prudenza, dati i ritardi accumulati con l'ultimo intervento di potenziamento del sistema di videosorveglianza cittadino. Nei 10 nuovi varchi le telecamere leggeranno le targhe di tutti i veicoli in en­trata e in uscita dalla città se­gnalando alle forze dell'ordine chi non rispetta le regole, dal­l'assicurazione alla classe eco­logica, per arrivare alle auto «sospette», perché rubate o coinvolte in attività crimino­se. I varchi saranno allestiti in via per Orio, Briantea, Borgo Palazzo, Corridoni, Grumello, Correnti, Stezzano, Ramerà, Bersaglieri e Autostrada”.

Non si conosce se il sistema di Curno si integrerà col sistema Thor oppure sarà una gestione casalinga governata dall'esercito delle madamine indigene quelle del “Prima i Curnesi” ma quel che è certo  oltre al costo pazzesco di fornitura e istallazione (le otto telecamere di Curno costeranno 110mila euro oltre le spese per la fornitura elettrica e i collegamenti telematici finora ancora non stabiliti e finanziati: arriveremo a 200mila…) , stupisce il costo annuale per mantenere in funzione il tutto: probabilmente 500 euro per telecamera.
L'aspetto più “curioso” è che a Bergamo (Comune di Bergamo) nel 2019 sono state pagate addirittura il 49,2%. Cioè uno su due non paga.
Questa delle telecamere e del c.d. sistema Thor è una delle bufale spacciate alla popolazione per farle credere chissà quale protezione che in effetti non esiste nel momento necessario dal momento che le immagini delle telecamere non sono viste in diretta ma in differita: vale a dire se succede qualche casino si vanno a rivedere i filmati e se il fondoschiena aiuta si beccano i delinquenti.
Queste spese sono solo propaganda elettorale che il paese paga al posto di spese che dovrebbero stare a carico dei partiti che governano (semmai un domani non si scopra un'ennesima tangentopoli…).
Noi restiamo sempre del parere che le immagini delle telecamere vanno poste continuamente on line: è il solo modo per scoraggiare sia chi parcheggia abusivamente sia chi va a derubare la vecchietta.