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NUOVA BIBLIOTECA:GLI UTENTI USA&GETTA
Non si è compresa la ragione per cui la giunta Gamba abbia inaugurato
la nuova biblioteca MA non l'ha aperta ai cittadini. Colpa del governo
ovviamente, salvo il ridicolo dei libri da riconsegnare coi guanti nel
sacchetto e potranno essere richiesti e ottenuti sempre coi
guanti e nel sacchetto sia sull'uscio della biblioteca che sul cancello
di casa propria: ma solo per i residenti a Curno.
E dagli con 'sta storia dei residenti e solo i residenti: peggio della Lega.
I governi democristiani che di certe cerimonie erano indiscussi maestri
prima aprivano il servizio e poi facevano l'inaugurazione non senza la
banda dei sifoi. Nel paese bello da vivere i sifoi di turno sappiamo
già chi sono: i ragazzini dei corsi della scuola di musica del comune.
Il che fa ridere: scuola di musica del comune fatta da una società
privata. Come scopare con la vicina facendo finta di farlo con la
propria moglie: ma tanto vale. Siamo o non siamo in tempi di 'mpustur
catolec?. Quindi tutto perfetto.
Già immaginiamo le quattro sfortunate dipendenti comunali presso la
biblioteca tutte sudate affaticate acciaccate scapigliate per il
trasloco dei libri eseguito da una ditta esterna e già le vediamo
sedute sul proprio tronetto nero a governare lo spazio vuoto. Già se la
sono passata duramente in smart working (come i colleghi e le colleghe)
da quasi un anno in qua a farsi (quasi al 90%) un mazzo visto che la
struttura era inagibile per legge nazionale e adesso c'è da scommettere
che prenderanno tutte le ferie dopo cotanta fatica da trasloco.
Complici i vent'anni per la costruzione, non si sa bene chi ma lo
si sa altrettanto bene, della biblioteca (qualcuno) hanno ribaltato
l'assetto: hanno abolita una delle due sale di lettura. Al piano terra
ci stanno SOLO le quattro regine sul rispettivo tronetto blindate
dietro i rack coi libri.
Una biblioteca dove libri e lettori sono “USA E GETTA” vale a dire
entri prendi e fila via non rompere troppo chi deve lavorare. Lavorare.
Il progetto iniziale della biblioteca prevedeva che l'ufficio degli
addetti/e stesse affacciato sul corridoio centrale in modo che la sala
a piano terra fosse disponibile interamente per la lettura e
invece è scomparsa come tale. Chi si limitava a
consegnare-prendere il volume non entrava nella sala lettura a
smarronare chi stava studiando. Adesso si è fatto in modo che gli
studiosi (che sono cittadini italiani che studiano per gli esami di
scuola…) siano giustamente smarronati dal flusso normale in modo
che stiano giustamente lontani dalla biblioteca.
Già all'origine s'erano levati gli altissimi LAI del personale addetto
perché i 16 mq dell'ufficio erano troppo esigui e dopo vent'anni di
acquisizioni librarie sai quanto poteva fregare al Conti ed alla Gamba
di turno verificare PRIMA di rimettere in sesto il rudere
semi abbandonato se “per caso” non mancassero qualche centinaio di
metri quadri di spazi per ospitare gli scaffali coi libri nel frattempo
pervenuti. E che perverranno ancora in futuro visto che la carta
stampata non scomparirà ne domani ne doman l'altro.
Già per ridurre i costi hanno segato via le due gallerie est. Quella di
piano terreno che in pendenza doveva condurre sia all'ingresso della
biblioteca e del teatro ma anche alla scuola media. Nella galleria
superiore c'era tutto lo spazio per ospitare la massa di volumi meno
utilizzati in modo da lasciare libera la sala piano terreno. Cancellata.
Siccome al comune di Curno le cose le fanno semper col co e mia col
cul, ovvio che lo scivolo laterale alla biblioteca che doveva collegare
coll'ingresso della scuola media è scomparso e sapete perché?. Perché
bisognava abolire il portoncino d'accesso a quella stalletta travestita
da auditorium della scuola media (recentemente restaurato: SIC!).
Nel fare il progetto della biblioteca si era pensato che l'auditorium
della biblioteca funzionasse anche per la scuola media e per questo era
stato diviso in platea e galleria in modo che in base al numero di
studenti affluenti, venisse occupato SOLO lo spazio necessario. Lo
spazio dietro la galleria era destinato al digitale per come lo si
concepiva al tempo in base ai programmi scolastici.
Ricordo perfettamente come lo spazio dell'auditorium (l'attuale
“stalletta”) fosse chiesto a disposizione della scuola dal preside del
tempo il quale… nell'indifferenza del comune, aveva bene pensato di
allestire un'aula ANCHE dentro il volume dov'era ospitata la caldaia a
gasolio di riscaldamento della scuola media. Richiesta ovvia dal
momento che quel manufatto in mezzo alla sterpaglia doveva essere
demolito per costruire la biblioteca.
Invece adesso gli spazi del palazzetto sportivo, della scuola media e
della biblioteca sono bene delimitati e recintati così come si addice
alle repubbliche delle banane che ovviamente hanno ciascuna il proprio
re o regina secondo i tempi e relative decollazioni. Un calcio nelle
palle proprio al principio stesso di “cultura e formazione” che non è
una pagina dove i bambini incollano le figurine ritagliate dai vecchi
libri per dimostrare di avere fatto la ricerca ma è un unico filo
conduttore che mette assieme grandi e piccoli indipendentemente
da quel che si ragiona. E' un calcio nelle palle anche al principio del
“vivere insieme” che i passati amministratori avevano immaginato:
salute sport scuola biblioteca divertimento dibattiti.
Le madamine invece hanno creato i vari micro-regni tutti ben recintati,
con le responsabili bene individuate (manca solo la targa coi
nominativi scolpiti sugli edifici…) e il tutto asservito alle “mamme
che lavorano” che è una balla mastodontica dal momento che il Comune
non sa nemmeno quante siano davvero quelle che lavorano e soprattutto
NON sa “come” lavorano. Più della metà di quelle che “lavorano” lo
fanno in nero e part time.
Come se fosse il doposcuola dell'oratorio pagato dal comune a
incentivare l'occupazione femminile. Come se fosse quella parte di
scuola dell'obbligo comunale per qualche classe per tre pomeriggi
settimanali a incentivare l''occupazione. Come se fossero i 5mila euro
pagati a “Mestieri Lombardia” il carburante per diminuire la
disoccupazione (femminile e non). Ecc. ecc. Sono solo denari di tutti i
cittadini spesi per finanziare le basi elettori lai del PD o della
lista locale:Vivere Curno.
La giunta Gamba fa finta di non vedere che è proprio TUTTA
l'articolazione del piano del diritto allo studio e del sociale
indigeno che STIMOLA e incentiva il lavoro femminile (e non) part
time in nero. E qui il congiungimento delle politiche della destra con
quella della finta sinistra tanto è vero che il Piano del Diritto
allo Studio lo votano maggioranza e opposizione. I referenti politici
della destra hanno bisogno di chi fa part time in nero e i referenti
politici della c.d. sinistra hanno bisogno della spesa sociale diffusa
sia per le centinaia di assunzioni senza qualità accertata e per niente
controllati sia perché consente a maschi e femmine di lavorare in
nero e nel contempo anche di succhiare risorse aggiuntive dal Comune.
Mica per nulla hanno inventato il volontariato a 10 euro l'ora.
Finora il sistema ha funzionato perché basta aumentare il debito
pubblico e tutto va bene: perfino la pandemia a fatto arrivare al
comune 1,4 milioni di euro mentre il comune ne ha spesi 560mila ed ha
deciso di riversare le risorse proprie e statuali nei centri sportivi
da concedere a prezzi di favore ai soliti noti fintamente sociali.
Insomma è una gara a chi galleggia di più finchè il canotto non si
fora. Il sistema dei vasi comunicanti fanno finta di non capirlo in
giunta.
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15 DOMANDE ALLA SINDACA
1.Quando cominceranno e finiranno i lavori della pista ciclabile lungo il Brembo?
2.Dov'è il progetto della pista ciclabile da via Brembo alla passerella sul Quisa?
3.Come mai il Comune non si è fatto autorizzare ad eseguire i lavori
per la palestra della Rodari in periodo di covidl 9 come i lavori della
SP470dir?
4.Quando costruirete la rotonda su via Lecco?
5.Quando cominciano e finiscono i lavori della pista ciclabile in via Ruffìlli e il ponte sulla roggia Serio?
6.C'è un accordo con Treviolo e Bergamo per la pista ciclabile fino all'ospedale? Chi la deve progettare e finanziare?
7.Stesso discorso per la pista ciclabile su via Carlinga di cui la
Provincia ha regalato la passerella sull'asse interurbano: dov'è il
progetto da via Gandhi ad Albegno?
8.A quando la pista ciclabile tra la Merena Marigolda Lungobrembo con centro
del paese?
9.Quando apre i battenti la Biblioteca Civica e l'Àuditorium annesso?
10.Il nuovo parcheggio sull'ex campo di tamburello come mai s'è "ridotto" rispetto al progetto originale?
11.Quando verranno istallate le telecamere per il controllo degli
accessi al Paese? Saranno integrate nel sistema Thor provinciale?
12.E’ possibile avere un dettaglio di come avete speso quei 1.337.512 di euro che il Comune ha ricevuto ex covid 19?
14. Com'é che esiste un consigliere delegato e i
cittadini per sapere le notizie comunali sono costretti ad acquistare
un settimanale proto-leghista cui la sindaca rilascia interviste
teleguidate?
15. Come mai non vengono nominati soggetti esterni
qualificati (università non lombarde per evitare conflitti d'interesse)
all'AC per la valutazione della qualità e dei risultati degli incarichi
dati per problematiche sociali?.
16. L'ex scuola Rodari giace semi utilizzata da due anni senza
che sia concluso un progetto di riuso: non è un enorme spreco di
risorse di un edifico strutturalmente di buonissima qualità?
17. Quando allargherete il tratto di via Brembo che termina “contro” il
nuovo sovrappasso della SP470 visto che oggi chi percorre il
marciapiedi in salita “va a sbattere” contro un muro?
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