A GUARDARE ALLE COLLINE PAGINA 1310  DEL 01GENNAIO 2021
























































Di cosa parliamo in questa pagina.





















BELLA GENTE
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7 – Torniamo agli inizi quando abbiamo parlato di sovranismo sportivo. Nei giorni delle bella nevicata dei giorni scorsi un cittadino annuncia sulla pagina FB  che via Trieste è perfettamente pulita. Si capisce lontano un pezzo che è una battuta e gli rispondiamo che visto chi ci abita in quella via, per forza che l'hanno ripulita delle neve come un biliardo. Interviene l'ass. Rota (che è l'addetta allo sport…) e chiede conto di chi ci riferiamo. Le rispondiamo che vi abita l'ex sindaca Serra nonché adesso capogruppo di maggioranza. Rota risponde precisando che la Serra non abita più li.
L'ass. Rota  non sa che via Trieste è da mezzo secolo la via più importante di Curno in quanto vi hanno abitato o vi abitano ancora il sen. Bonalumi DC, un fondatore della Lega Nord assieme a Bossi: Pedretti senior; suo figli pluriassessore a Curno e consigliere regionale, infine la Serra pluriassessore a Curno, assessore provinciale e sindaca di Curno.

8 - Insomma un sancta sanctorum della politica. Che poi la Serra abbia abbandonato il santuario per andare in città, non cambia granche. Tranne il fatto che la giunta Gamba ha fatto un regolamento della commissione sport che escludeva i cittadini NON residenti a Curno mentre la capogruppo della maggioranza nonchè consigliere delegata alla rumenta abita a… Bergamo.

PIANO NEVE: APPALTI FATTI MALE E OPERATORI INCAPACI: TANTO NON NEVICA!
La bella nevicata dei giorni scorsi ha preso in castagna tutti gli amministratori comunali e provinciali. Tutti belli golotti golotti a dormire tra quattro guanciali certi dei  loro “piani neve” e gli appalti ben stilati e al dunque è stato un macello. Chissà se impareranno la lezione: ne dubitiamo.
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143.000 EURO DI TARI IN PIU NEL 2019 PER DE MERITO DELL'IDEOLOGIA DELLA SERRA
Certe determinazioni meglio pubblicarle a capodanno così sfuggono meglio all'attenzione di chi sarebbe utile non le vedessero. La determinazione n. 632 del 22-12-2020 a cura della responsabile settore territorio patrimonio ll.pp. ecologia arch. Roberta Maggioni ha per  oggetto una sostanziosissima integrazione della spesa per il servizio di igiene urbana e connessi affidato secondo la modalità in house alla società' servizi comunali di Sarnico. Società di cui il Comune possiede delle azioni. E così “richiamata la richiesta di variazione di bilancio del 25.09.2020 con la quale il settore Pianificazione e Sviluppo del Territorio ha richiesto una integrazione di euro 73.500,00 sul capitolo n. 2850 per oggetto canone di appalto servizio di smaltimento rifiuti solidi urbani al quale risulta necessario inoltre impegnare l'importo di euro 70.000,00 sul capitolo 2880 per oggetto spese di gestione dell'impian to di smaltimento rifiuti in riferimento all'affidamento in house per le motiva zioni espresse in sede di variazione di bilancio.
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I CAPRICCI IDEOLOGICI DELLA SERTRA LI FA PAGARE AI CITTADINI
Sarà meglio che la consigliera Serra levi alla svelta il culo dal consiglio comunale del Paese bello da Vivere perché di danni ne ha già combinati troppi. Una disgraziata combinazione tra ideologia e incapacità ha fatto si che da assessore prima e da sindaca poi si sia esercitata con la solita caparbietà femminile facendo strage delle finanze comunale e nelle tasche dei Curnesi.
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le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!



























PIAZZA LARGO VITTORIA:
COME SI PASSA
DA UN LATO ALL'ALTRO?


CENONE DI FINE ANNO
FILETTO DI MANZO
IN CROSTA DI PEPE NERO
MANUFATTO



























































































































































































I CAPRICCI IDEOLOGICI DELLA SERRA LI FA PAGARE AI CITTADINI
Sarà meglio che la consigliera Serra levi alla svelta il culo dal consiglio comunale del Paese bello da Vivere perché di danni ne ha già combinati troppi. Una disgraziata combinazione tra ideologia e incapacità ha fatto si che da assessore prima e da sindaca poi si sia esercitata con la solita caparbietà femminile facendo strage delle finanze comunale e nelle tasche dei Curnesi. La Serra aveva alle spalle assieme alla sua collega Morelli (al tempo sindaca)  ed all'ass. Conti la magnifica idea della nuova Rodari, la scuola elementare con la vasca da idromassaggio incorporato (forse per questa soggetta ad alluvioni?). Una scuola costata l'ira di dio e con una storia del cantiere altrettanto difficoltosa che si distende per la lunghezza di 1,5 volte un campo di calcio: tanto per non occupare suolo. La giunta Morelli (di CSX)  aveva alle spalle degli azionisti elettorali che s'erano distinti per una guerra violentissima contro la costruzione della biblioteca in quanto  avrebbe sottratto spazio verde alle scuole medie (di cui la Morelli era stata vicepreside). La Lega aveva acquistato un campo tra la scuola media e via Carlinga per creare uno spazio verde per la biblioteca e la medie e la giunta Morelli che s'inventa? Di occuparlo  interamente per fare la nuova Rodari. Alla faccia delle precedenti polemiche.
Durante la costruzione – nell'ultima fase - il cantiere della scuola viene allagato durante uno stravento estivo e le riparazioni costeranno al Comune la bellezza di 160mila euro. Nella baillamme di perizie appare chiaramente che (1) il progetto prevedeva degli spazi più bassi del terreno ed era ovviamente a rischio di allagamenti (2) l'impresa che gestiva il cantiere era responsabile dei danni che vi succedevano (3) il sistema di raccolta e smaltimento delle acque piovane del piazzale non bastava a raccogliere e smaltire le piogge.
L'allagamento provoca anche una alluvione di perizie cartacee ed alla fine la sindaca Serra, anziché avviare una causa contro l'impresa che aveva in mano il cantiere, addossa al Comune i 160mila euro di spesa pur di finire alla svelta l'opera. Noi abbiamo sempre sostenuto che le perizie sulle piogge erano del tutto inattendibili così come l'impresa doveva  rifondere le spese dei danni. La Serra pur di aprire la scuola durante il suo mandato supera tutto per la sola ragione ideologica: sventolare la bandierina dell'inaugurazione. In teoria la Regione avrebbe dovuto versare qualche soldo per i danni da quello stravento, ma non si è mai saputo nulla. Cosa fatta capo ha e solo per capriccio politico ideologico della Serra.
Sempre sotto la sindacatura Serra viene approvato il PGT e qui due mostri urbanistici che sono i piani  di sviluppo del commerciale sulla Briantea e sull'asse Fermi-Europa. Il piano della Briantea sortirà come unico risultato la costruzione del commerciale nel c.d  “parcheggio Zebra” che ormai è uno delle ragioni di maxi intasamento delle strade adiacenti. Con disinvoltura la Serra non fa una piega quando di fronte alla scoperta che quel parcheggio, insistentemente voluto dalle minoranze di CSX nei confronti della Lega ai tempi della creazione dello StopLine, non risulta vincolato con atto notarile come spazio privato di uso pubblico. C'è chi dice che sostanzialmente le minoranze di CSX del tempo “dimenticarono” di verificare l'attuazione dell'atto per un sotterraneo accordo con la maggioranza: io vi do il parcheggio e voi fate finta di niente che non ci sono i debiti vincoli.
La sindacatura Serra poi va ricordata per quella micro variazione della convezione tra Comune e Polisportiva per la gestione del CVI1. Al tempo l'assessore delegato al tema era l'attuale sindaca Gamba e il presidente della società sportiva un importante pd. La dirigente del servizio nella stesura della convenzione tarocca (involontariamente    ) la decisione del consiglio comunale e la durata della concessione si allunga… generosamente di un paio di anni. La notizia (dell'allungamento “casuale”) circolava nei bar ma all'assessora Gamba non era mai arrivata all'orecchio e lo scoprirà una volta diventata sindaca.
L'ultima trovata decisionista  di forte carattere ideologico la Serra la combina praticamente imponendo al Comune di diventare azionista della SSA per introdurre la raccolta della rumenta col bidoncino microcippato. Risultato  fina dal primo anno i costi della raccolta e smaltimento della rumenta aumentati del 24%.

BELLA GENTE
1 - Quando la polemica tra la sindaca Gamba e il GS Marigolda aveva raggiunto il calor bianco col netto rifiuto del GS a proseguire la gestione del CVI2, la giunta scodella la “commissione sport” e nel regolamento ci mette una precisissima “norma ad personam”: della commissione non possono far parte i cittadini NON residenti a Curno. Ce ne accorgiamo immediatamente perché ci sembra mirata proprio contro di noi. Sai con che entusiasmo partecipare ad una commissione di persone che tirano calci al pallone o spalettano palle di tennis. Dal momento che non pensiamo credibile che un comune decida di impedire p.e. ad un allenatore di una squadra locale di partecipare alla commissione se non residente in paese. Sfottiamo la giunta segnalandone il “sovranismo sportivo” da operetta.

2 - La commissione  sembra la stazione dei treni: è tutto un andare  e venire di componenti e non si comprende il perché, salvo che alla fine viene nominato come componente uno che non è cittadino di Curno ma pare sia allenatore di una squadra sportiva dell'oratorio. Si comprende allora il perché.
La ragione della esclusione dalla commissione di orecchie straniere deriva dal fatto che la giunta Gamba  ha compiuto una svolta di 180 gradi dopo lo scontro col GS Marigolda e l'intera comunità del quartiere.

3 - La sindaca Gamba che si era già mostrata assai disattenta quando la sua funzionaria taroccava la convenzione tra comune e polisportiva per il CVI1, andò allo scontro col GS Marigolda immaginando che esistesse  in Italia un fesso pronto a spendere 850mila euro per rifare da cima a fondo il CVI2 in cambio della gestione anche con tariffe agevolate per i residenti. Qualcuno fischia alle orecchie della Gamba che se il comune ci mette un po' di soldi pubblici per rifare almeno in parte il CVI2, forse un fesso lo becca. La giunta si adegua ma neanche stavolta il fesso abbocca. Complice anche l'avvento del covid.
A questo punto ecco la svolta a 180 gradi della giunta Gamba: dar fondo alle risorse proprie e regionali (anche la minoranza partecipa al gioco  sperando in qualche dividendo elettorale) per gettare nei due CVI la bellezza di 2.368.741,43 di euro tanto la sfiga del covid19 ha fatto nel frattempo  affluire nella casse comunali la bellezza di 1.049.112,92 euro  (cui si aggiungono altri 39mila di poche settimane or sono).
Il problema è risolto perché il Comune coi soldi pubblici ristruttura da cima a fondo i due CVI e così le due società sportive possono benissimo riprenderseli in mano in quanto per mille-duemila euro al mese di affitto, ci possono benissimo stare.
In commissione sport NON ci potevano quindi stare orecchie attente e indiscrete dal momento che  erano la camera di compensazione in cui la conversione della giunta si coniugava con lo scambio elettorale.
Tutto esattamente come prima: insomma. Alla faccia della legislazione UE (vecchia però di una decina d'anni e mai applicata…).

4 - Intanto però il CVI2 va gestito ed ecco che la giunta scodella  la sua solita trovata: affidarlo a una coop e riscuotere direttamente le prenotazioni degli impianti. Così il CVI2  comincia la sua inesorabile dipartita mentre finora non sono stati resi noti i conti della gestione affidata alla coop.

5 - La storiaccia però non è ancora finita. Già il CVI2 era stato realizzato col braccino corto dell'ebreo genovese e quando è comparso il progetto di ristrutturazione è apparso malmesso come favela. Comunque la giunta decide di rifarlo com'era nato: esattamente 50 anni prima. Tanto per fare concorrenza al centro Gamba?. Forse.
Viene indetta la gara e i lavori di ricostruzione del CVI2 vengono vinti da una azienda di Sarno (SA) un raggruppamento con una di Catania (CT).
Il Comune di Curno adesso si trova ad avere come operatori un'azienda di Sarno, una di Roma ed una di Catania. Speriamo non finisca come per la Biblioteca o la nuova Rodari.

6 - La storia però non è ancora finita perchè nella redazione del progetto di ricostruzione del CVI2 –chissà perché?- hanno dimenticato di esaminare le condizioni della copertura della pista di pattinaggio e praticamente nelle stesse ore in cui si conclude la gara per i lavori si scopre che la copertura é ammalorata e pertanto il comune al fine di prevenire il degrado delle sottostanti parti strutturali decide una spesa di € 38.916,78 Iva compresa e l'affida ad una ditta di Ranica (BG).

7 – Torniamo agli inizi quando abbiamo parlato di sovranismo sportivo. Nei giorni delle bella nevicata dei giorni scorsi un cittadino annuncia sulla pagina FB  che via Trieste è perfettamente pulita. Si capisce lontano un pezzo che è una battuta e gli rispondiamo che visto chi ci abita in quella via, per forza che l'hanno ripulita delle neve come un biliardo. Interviene l'ass. Rota (che è l'addetta allo sport…) e chiede conto di chi ci riferiamo. Le rispondiamo che vi abita l'ex sindaca Serra nonché adesso capogruppo di maggioranza. Rota risponde precisando che la Serra non abita più li.
L'ass. Rota  non sa che via Trieste è da mezzo secolo la via più importante di Curno in quanto vi hanno abitato o vi abitano ancora il sen. Bonalumi DC, un fondatore della Lega Nord assieme a Bossi: Pedretti senior; suo figli pluriassessore a Curno e consigliere regionale, infine la Serra pluriassessore a Curno, assessore provinciale e sindaca di Curno.

8 - Insomma un sancta sanctorum della politica. Che poi la Serra abbia abbandonato il santuario per andare in città, non cambia granche. Tranne il fatto che la giunta Gamba ha fatto un regolamento della commissione sport che escludeva i cittadini NON residenti a Curno mentre la capogruppo della maggioranza nonchè consigliere delegata alla rumenta abita a… Bergamo.

PIANIO NEVE: APPALTI FATTI MALE E OPERATORI INCAPACI: TANMTO NON NEVICA!
La bella nevicata dei giorni scorsi ha preso in castagna tutti gli amministratori comunali e provinciali. Tutti belli golotti golotti a dormire tra quattro guanciali certi dei  loro “piani neve” e gli appalti ben stilati e al dunque è stato un macello. Chissà se impareranno la lezione: ne dubitiamo.
Prima di tutto facciamo finta tutti quanti, politici per primi, di vivere in una bolla gialla arancione o rossa mentre invece il mondo gira eccome se gira.  Gira soprattutto coi tir condotti in maggioranza da autisti stranieri impiccati a paghe da fame e turni pazzeschi per i quali non esistono nemmeno previsioni del tempo nella loro lingua. Nove mezzi su dieci di quelli che si sono bloccati sulle strade erano senza catene. Gira con l'asse interurbano pieno zeppo di veicoli su due colonne che avanzano a stento per sei ore al giorno nei tre momenti di punta.
Secondariamente l'allerta meteo da qualche tempo sta inanellando degli svarioni che ne hanno minato la credibilità salvo che… quando nevica davvero restiamo tutti appiedati.
Il terzo aspetto lo si evince nel leggere le condizioni  negli appalti per lo sgombero della neve. Gli appalti vengono affidati a imprese che dovrebbero mettere in strada cento mezzi ma al momento non arrivano nemmeno alla metà. Un decimo.
In città dovevano esserci 120 mezzi mentre in realtà ce n'erano solo 50… perché gli altri stavano in giro per la raccolta normale della monnezza. Non si comprende se quel 120:50 era una battuta o un falso.
La ditta che avrebbe dovuto rimuovere la neve lungo l'asse interurbano, tra Bonate e Mapello, e la Villa d'Amè-Dalmine che nel 2018 si era assicurata tre lotti d'intervento del Piano neve provinciale per un valore di 530 mila euro sui due anni si era impegnata a mettere in campo, in caso di nevicata, fino a 23 mezzi. Lunedì, quando la Bergamasca si è svegliata imbiancata, è stato verificato che al lavoro c'erano solo 2 spazzaneve, tanto che si è sfiorato il disastro.
Qualcosa del genere è successo anche a Curno nonostante la sindaca abbia rimbrottato chi si lamentava: ieri mattina dalle Crocette a Largo Vittoria le strade erano messe malissimo per chi doveva traversare a piedi da un lato all'altro.
Poi vai a vedere chi sono le aziende che hanno vinto gli appalti e ti domandi: dove sono i mezzi che la ditta promette di mettere in campo?. Dove li alloggia? Semplice: la ditta subappalta i lavori ad altre aziende e queste ormai hanno imparato che il trucco per cui una grande azienda (normalmente ammanigliata politicamente) si prende un mega appalto rubandolo alla miriade di aziende che potrebbero eseguirlo e poi le chiama e offre loro il lavoro. Queste aziende hanno imparato a leggere gli albi pretori dei comuni e quando scoprono che l'azienda vincitrice prende cento e loro dovrebbero accontentarsi di 50 o 40 o anche solo 30, preferiscono tenere i mezzi fermi anziché lavorare in perdita.
Così la neve resta sulle strade.

Oramai i Comuni si credono furbi e intelligenti facendo dei mega appalti per la cura e la manutenzione del patrimonio comunale ma anche le aziendine hanno appreso la lezione e lasciano a piedi gli sfruttatori vincitori degli appalti. Per esempio a Curno ci sono 3-4 aziende che dispongono almeno  di cinque mezzi per lo spazzamento della neve: bastava che il Comune li chiamasse e si organizzasse assieme alla protezione civile ed ai percettori di RdC e invece tutto è lasciato in mano alla ditta e… vedi come hanno eseguito i lavori. Senza contare poi che… tutti i medici sono uomini ma non tutti gli uomini sono dottori: ma questa lapalissiana verità non la riconoscono ne i politici ne i dirigenti degli uffici tecnici. A partire dal sindaco fino all'ultimo cittadino

143.000 EURO DI TARI IN PIU NEL 2019 PER DE MERITO DELL'IDEOLOGIA DELLA SERRA
Certe determinazioni meglio pubblicarle a capodanno così sfuggono meglio all'attenzione di chi sarebbe utile non le vedessero. La determinazione n. 632 del 22-12-2020 a cura della responsabile settore territorio patrimonio ll.pp. ecologia arch. Roberta Maggioni ha per  oggetto una sostanziosissima integrazione della spesa per il servizio di igiene urbana e connessi affidato secondo la modalità in house alla società' servizi comunali di Sarnico. Società di cui il Comune possiede delle azioni. E così “richiamata la richiesta di variazione di bilancio del 25.09.2020 con la quale il settore Pianificazione e Sviluppo del Territorio ha richiesto una integrazione di euro 73.500,00 sul capitolo n. 2850 per oggetto canone di appalto servizio di smaltimento rifiuti solidi urbani al quale risulta necessario inoltre impegnare l'importo di euro 70.000,00 sul capitolo 2880 per oggetto spese di gestione dell'impian to di smaltimento rifiuti in riferimento all'affidamento in house per le motiva zioni espresse in sede di variazione di bilancio.
Morale della favola. A fine settembre la consigliera delegata alla rumenta ci aveva fatto ingoiare un aumento della spesa di 73.500 euro perché nel2019 era crollato il mercato delle materie seconde e quindi non c'era il corrispondente abbattimento dei costi e adesso piomba addosso ai cittadini anche quest'altra botta di 70mila euro per le “spese di gestione dell'impianto di smaltimento rifiuti”. Ovvio: se non vendi le materie seconde devi smaltirle.
Il passaggio  da un appalto affidato a una ditta esterna ad una azienda in house per il solo motivo IDEOLO GICO della maggioranza ci ha comportato subito al primo anno un aumento di 143.500 euro su un totale di 600mila euro. Un aumento di quasi il 24%.

Non è una novità visto p.e. quanto pubblicato dal settimanale ARABE RARA del 19 dicembre di un fatto pressoché analogo successo ad Albino e quindi dappertutto nei comuni che sono soci della stessa società: “La gestione dei servizi di igiene ambientale della Città di Albino: I costi di gestione dei servizi di spazzamento, raccolta e smaltimento a due anni dall'affidamento in house alla Servizi Comunali Spa'. Dalla mia analisi dei dati ufficiali dei Rendiconti Comunali emerge che tra i costi dei servizi di igiene ambientale (Raccolta e Smaltimento Rifiuti e Spazzamento) tra l'anno 2017 e l'anno 2019 hanno subito un incremento annuo pari a 215.292 euro, pari al 22,7%. Dal confronto delle spese degli anni 2018-2019-2020 con l'anno 2017 risulta che nel suddetto triennio il Comune di Albino ha speso in più rispetto al 2017 cumulativamente la significativa somma di circa 563.628 euro, pari a circa 31,63 euro per abitante”. Questo il testo di una mail inviata da Gian Carlo Milesi, che, come lui stesso ha sottolineato, ha fatto una accurata analisi della situazione dello smaltimento rifiuti di Albino, affidato negli anni scorsi (non senza polemiche) alla Servizi Comunali.
In buona sostanza la scelta di passare dalla raccolta e smaltimento affidato interamente a una ditta esterna  al diventare noi stessi raccoglitori e smaltitori ci siamo tirati la zappa sui piedi . E che colpa di zappa!: +24%!.
La ragione non dipende precisamente dal crollo del mercato delle materie  seconde come giustificato dalla Serra ma dal fatto che la S.S.A. spa di Sarnico DEVE dipendere da soggetti terzi per collocare la rumenta e le materie seconde raccolte ed è in corso a livello nazionale una operazione di “strangolamento” di queste mini società para-publiche ad opera dei  grandi gestori nazionali i quali essendo i soli che dispongono di impianti e tecnologie per la smaltimento, possono imporre i prezzi che vogliono con la ferma intenzione di costringere i comuni soci a vendere le loro quote.
La scelta PURAMENTE IDEOLOGICA della Serra di introdurre il sistema cippato per la raccolta e di fare diventare il comune socio azionario delle SSA, che già in partenza si basava su una differenza minima di costi (5mila euro) si sta rivelando un grave danno ai cittadini perché se per questa volta l'aumento viene più o meno nascosto e pagato con gli avanzi di gestione presto o tardi questo aumento dei costi passerà nella bolletta TARI per imprese e famiglie.
Poi sarebbe interessante sapere se la Serra, quando portò in consiglio la variazione di bilancio per i primi 73.500euro di aumento “non sapesse” che immediatamente ci sarebbe stato da onorare il costo di smaltimento di quei materiali. Ignoranza, ingenuità o tattica furbina?.