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IL COVID19 COLPISCE CHI VIVE E AMMAZZA CHI SOPRAVVIVE
LO DICONO I NUMERI
A fine giugno in tutto il mondo erano in corso circa 130 ricerche per
arrivare ad un vaccino contro il covid 19 ma é notizia di poche
ore or sono che quelli arrivati ai vari trials sono una sessantina e
per adesso (al 21 dicembre) solo una decina stanno per approdare trial
III: Ad26.CoV2.S, Ad5-nCoV, AZD1222, BNT162b2, CoronaVac,
Gam-COVID-Vac, mRNA 1273, Nanoparticle Vaccine With Matrix-M1™
Adjuvant, PROFISCOV e infine il Vero cell.
In queste ore i media vogliono far passare il messaggio
semplificato che ormai il vaccino è arrivato, si fanno le vaccinazioni
e quindi (sottinteso ma neanche troppo) liberi tutti. Tranne il fatto
che prima di tutto mentre sono molti quelli che vogliono immolare
il braccio sull'altare della patria assumendo il vaccino davanti alle
telecamere nazionali e internazionali, ce ne sono parecchi altri (anzi:
troppi) che di vaccinarsi proprio non ne vogliono sentire parlare anche
se –vedi Valle d'Aosta- appartengono al personale delle RSA che
notoriamente sono state i principali macelli dove ha spopolato la pandemia.
Insomma anche stavolta in tema di vaccino gli italiani sono
vittima dei media che a pagina due sbattono in faccia centinaia di
morti quotidiani e a pagine tre scodellano la soluzione. Anzi
prospettano 61 soluzioni possibili. Soluzioni democratiche capitaliste
sovietiche cinesi cubani sudamericane. Ampio spettro politico. Senza ci
siano certezze oltre qualche settimana dopo.
Prima di tutto –lo capiscono anche i ragazzini che non hanno
frequentato le medie dell'obbligo – i numeri dati giornalmente
sul covid19 sono esposti in modo del tutto fuorviante.
Volontariamente errato per fare comodo a chi della spesa sanitaria ci campa e sia arricchisce.
Se uno prende in mano la scheda del 20 dicembre 2020 - Aggiornamento
casi Covid-19 Dati aggregati quotidiani Regioni/PPAA - Ministero della
Salute - Istituto Superiore di Sanità leggiamo i dati di
Lombardia e Veneto.
In colore nero sono riportati i dati distribuiti dall'ISS-Protezione
Civile mentre i numero rossi sono le percentuali degli afflitti
rispetto alla popolazione della rispettiva regione.
(...)
L'E' FIOCAT: IL PIPPONE DELLA SINDACA
La nostra sindaca ancora una volta dimostra di non avere nemmeno chiaro
il suo mestiere. Non era necessario: lo sapevamo già. Gamba non ha
capito che il Comune non è ne un Oratorio e nemmeno la San Vincenzo.
Organizzazioni onorevoli che non sono nella Costituzione Italiana. Il
cittadino esce al mattino per andare al lavoro, per andare a fare una
visita medica, per andare ad aiutare un malato oppure –perché no?- per
farsi una scopata con l’amica e invece dovrebbe andare a farsi
prestare una pala dal comune e mettersi a spalare neve. Tenere le
strade pulite è compito del comune e quindi il tentativo della sindaca
di ribaltare sui cittadini che digitano la responsabilità è capovolgere
l’organizzazione dello Stato. Ieri qualcuno è rimasto per delle ore
inchiodato sull’asse interurbano e –sai la novità!- s’è persino
permesso- di digitare abbastanza incazzato in attesa del sol
dell’avvenir.
Poi le banali scuse della Gamba: sempre colpa degli altri. Il mezzo
intrappolato sull’asse. I mezzi pesanti che si sono messi di traverso.
Le rampe all’asse non pulite. La neve compattata da chi attraversava
“abusivamente” il paese per sfuggire al blocco sulle strade
extracomunali.
Signora mia, alla politica TOCCA organizzare le cose altrimenti può
starsene benissimo a casa a fare la calza. Come abbiamo fatto noi: ieri
mattina ci siamo fatti due calzini.
In paese ci sono tre coltivatori che hanno dalle tre alle cinque pale-lame per pulire le strade.
Bastavano ed avanzavano ad organizzare bene. Magari questi nemmeno
cagano il comune perché chi di dovere pensava di sfruttarli a proprio
vantaggio avendo vinto qualche appalto pubblico. Lei non l’ha
“annusato”?.
Un’amministrazione attenta quando il meteo avvisa la botta niviale
prevista, chiama tutti e… organizziamoci e partiamo. Poi manda la
protezione civile a sbarrare gli accessi alle strade comunali perché
non diventino alternativa a quelle provinciali. Anziché spalare i
marciapiedi.
(...)
QUANTO COSTA DAVVERO LA BIBLIOTECA?
Alzi la mano chi ha compreso quanto sia costata DAVVERO la biblioteca e
l'auditorium di Curno dalla lettura di questo pezzo. Se questo è il
modo di scrivere un articolo, meglio rimandarla in classe prima. Non
sappiamo come sia stato convertito dalla giornalista il ragionamento
della sindaca: quel che è certo è che questa struttura -se i numeri
dati dalla sindaca corrispondono al vero- costa meno della nuova scuola
Rodari e addirittura anche meno dell'appalto della sua palestra (prima
della gara). Già leggere che una sindaca mescola i costi di una
struttura mettendo assieme anche i costi degli arredi fa scorrere il
ghiaccio sulla schiena ma tanto la lingua batte dove il dente duole.
Magari ha dimenticato di spiegare come mai le crepe da vecchiaia siano
state sigillate due volte. Magari spiegare com'è che hanno fatto un
appalto per delle poltrone che… s'incendiano quando le norme in
proposito c'erano già ai tempi del progetto: chi è stato il GENIO che
ha fatto quella gara?
(...)
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PDF: 3,4Mb
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IL COVID19 COLPISCE CHI VIVE
E AMMAZZA CHI SOPRAVVIVE
LO DICONO I NUMERI
A fine giugno in tutto il mondo erano in corso circa 130 ricerche per
arrivare ad un vaccino contro il covid 19 ma é notizia di poche
ore or sono che quelli arrivati ai vari trials sono una sessantina e
per adesso (al 21 dicembre) solo una decina stanno per approdare trial
III: Ad26.CoV2.S, Ad5-nCoV, AZD1222, BNT162b2, CoronaVac,
Gam-COVID-Vac, mRNA 1273, Nanoparticle Vaccine With Matrix-M1™
Adjuvant, PROFISCOV e infine il Vero cell.
In queste ore i media vogliono far passare il messaggio
semplificato che ormai il vaccino è arrivato, si fanno le vaccinazioni
e quindi (sottinteso ma neanche troppo) liberi tutti. Tranne il fatto
che prima di tutto mentre sono molti quelli che vogliono immolare
il braccio sull'altare della patria assumendo il vaccino davanti alle
telecamere nazionali e internazionali, ce ne sono parecchi altri (anzi:
troppi) che di vaccinarsi proprio non ne vogliono sentire parlare anche
se –vedi Valle d'Aosta- appartengono al personale delle RSA che
notoriamente sono state i principali macelli dove ha spopolato la pandemia.
Insomma anche stavolta in tema di vaccino gli italiani sono
vittima dei media che a pagina due sbattono in faccia centinaia di
morti quotidiani e a pagine tre scodellano la soluzione. Anzi
prospettano 61 soluzioni possibili. Soluzioni democratiche capitaliste
sovietiche cinesi cubani sudamericane. Ampio spettro politico. Senza ci
siano certezze oltre qualche settimana dopo.
Prima di tutto –lo capiscono anche i ragazzini che non hanno
frequentato le medie dell'obbligo – i numeri dati giornalmente
sul covid19 sono esposti in modo del tutto fuorviante.
Volontariamente errato per fare comodo a chi della spesa sanitaria ci campa e sia arricchisce.
Se uno prende in mano la scheda del 20 dicembre 2020 - Aggiornamento
casi Covid-19 Dati aggregati quotidiani Regioni/PPAA - Ministero della
Salute - Istituto Superiore di Sanità leggiamo i dati di
Lombardia e Veneto.
In colore nero sono riportati i dati distribuiti dall'ISS-Protezione
Civile mentre i numero rossi sono le percentuali degli afflitti
rispetto alla popolazione della rispettiva regione.
Per esempio in Lombardia a quella data c'erano il 6,8% positivi al
covid19 rispetto al 2% nel Veneto. Noi lombardi stavamo quasi quattro
volte peggio.
In Lombardia avevamo raggiunto lo 0,242% di defunti rispetto alla
popolazione mentre in Veneto ne erano schiattati meno della metà:
0,110%.
In Lombardia avevano testato quasi un quarto della popolazione:25.543%
mentre in Veneto erano più bassi al 23,717%. Ma mentre in
Lombardia avevamo effettuato tamponi processati con test
molecolari al 46% della popolazione in Veneto erano arrivati quasi al
64%.
A noi pare che le informazioni date in questo modo ovvio non cambiano
la situazione ma ci dicono che in quel gran casino che è la sanità
regionale, più che le abilità delle varie sanità regionali hanno
contato di più i legami che la popolazione di quella regione ha col
resto del mondo. Non solo perché 10 milioni di Lombardi sono il doppio
del Veneto ma perché le relazioni internazionali e locali sono
sicuramente più del doppio.
E veniamo al vaccin-day.
Televisioni e giornali schierati davanti alla sfilata del furgone coi
pinguini che portava un volume sostanzialmente vuoto la bellezza
di 1950 dosi di vaccino e siccome ce ne sono mediamente cinque per
flaccone, saranno stati 4-500 flacconi al massimo. Imponente lo
schieramento delle forze dell'ordine ed altrettanto imponente il numero
di camici bianchi e grembiali azzurri a condurre vigilare ricevere le
sacre particole surgelate. Non si comprende bene la ragione per cui da
uno stabilimento in Belgio il furgone sia entrato in Italia dal
Brennero quando i normali cellulari danno un percorso del tutto diverso
e più breve, però anche questo fa parte della messa in scena.
E poi volete mettere la commozione dell'infermiera e della nonnina
centenaria che ricevono per prime la vaccinazione!?. Roba da
conservarle nella bacheca della storia a disposizione dei futuri Paolo
Mieli e La Grande Storia. Nel frattempo in mezzo a questo grande circo,
hanno dimenticato che il 27 dicembre 1947 era entrata in vigore quello
straccetto che si chiama Costituzione della Repubblica Italiana. Una
bubbola rispetto al covid19: sicuramente al tempo gli Italiani avevano
più coraggio ed erano meno incretiniti di adesso.
Adesso il problema è che a fronte della decina di vaccini disponibili
subito e a breve la prima ovvia domanda che ci si pone è: quale è
il MIGLIORE?. Qual'è quello che crea meno problemi organizzativi? E qui
entrano in campo le organizzazioni in difesa del cittadino consumatore:
che non è proprio paglia. Già immaginiamo centinaia di talkshow dove
virologi e compagnia cantante in cui discetteranno rispondendo alle
intelligentissime domande di una giornalista.
Perché OLTRE al problema della volontarietà o meno della vaccinazione
c'è il legittimo problema della libera scelta di ogni cittadino di
vaccinarsi coll'uno o l'altro o quell'altro.
Immaginiamo già una corsa a farsi il vaccino cinese o quello cubano,
per non dire quello russo piuttosto che quello indiano. Speriamo almeno
che a fine 2021 il 60-70% degli Italiani abbiano potuto vaccinarsi con
uno di quei mitici 61 vaccini potenziali che dovrebbero vedere la luce
da adesso in avanti.
Noi comunque abbiamo una certezza. L'arrivo del vaccino rimette in
carreggiata il tranquillo tran tran cui era abituato il servizio
sanitario nazionale. Quello dove tutto è programmato e in primis sono
programmate le ferie, i permessi, le assenze per la L.104. Poi ci
sono anche i malati da curare e guarire e non frega nulla se guariscono
o meno ma importante che i protocolli siano seguiti e registrati. Ne
abbiamo discreta esperienza personale.
Quest'anno abbiamo fatto il vaccino antinfluenzale e
probabilmente faremo anche quello contro il covid19. Ne ho fatto uno e
farò il secondo ma sono debolmente convinto.
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L'E' FIOCAT: IL PIPPONE DELLA SINDACA
La nostra sindaca ancora una volta dimostra di non avere nemmeno chiaro
il suo mestiere. Non era necessario: lo sapevamo già. Gamba non ha
capito che il Comune non è ne un Oratorio e nemmeno la San
Vincenzo. Organizzazioni onorevoli che non sono nella Costituzione
Italiana. Il cittadino esce al mattino per andare al lavoro, per andare
a fare una visita medica, per andare ad aiutare un malato oppure
–perché no?- per farsi una scopata con l’amica e invece dovrebbe
andare a farsi prestare una pala dal comune e mettersi a spalare neve.
Tenere le strade pulite è compito del comune e quindi il tentativo
della sindaca di ribaltare sui cittadini che digitano la responsabilità
è capovolgere l’organizzazione dello Stato. Ieri qualcuno è rimasto per
delle ore inchiodato sull’asse interurbano e –sai la novità!- s’è
persino permesso- di digitare abbastanza incazzato in attesa del sol
dell’avvenir.
Poi le banali scuse della Gamba: sempre colpa degli altri. Il mezzo
intrappolato sull’asse. I mezzi pesanti che si sono messi di traverso.
Le rampe all’asse non pulite. La neve compattata da chi attraversava
“abusivamente” il paese per sfuggire al blocco sulle strade
extracomunali.
Signora mia, alla politica TOCCA organizzare le cose altrimenti può
starsene benissimo a casa a fare la calza. Come abbiamo fatto noi: ieri
mattina ci siamo fatti due calzini.
In paese ci sono tre coltivatori che hanno dalle tre alle cinque pale-lame per pulire le strade.
Bastavano ed avanzavano ad organizzare bene. Magari questi nemmeno
cagano il comune perché chi di dovere pensava di sfruttarli a proprio
vantaggio avendo vinto qualche appalto pubblico. Lei non l’ha
“annusato”?.
Un’amministrazione attenta quando il meteo avvisa la botta niviale
prevista, chiama tutti e… organizziamoci e partiamo. Poi manda la
protezione civile a sbarrare gli accessi alle strade comunali perché
non diventino alternativa a quelle provinciali. Anziché spalare i
marciapiedi.
Poi Gamba spieghi come mai 9 autocarri su dieci non avevano
le catene e –guarda caso- sono tutti condotti da stranieri che non
parlano (e comprendono) nemmeno l’italiano. Non è che qualcuno delle
Istituzioni (quelle con la I maisucola: quindi compreso il Comune:
mettetevi d’accordo a chi tocca…) deve pensare che i controlli sulle
strade e i bollettini meteo vadano annunciati plurilingue?.
Poi viene il bello: “la Protezione civile è intervenuta con sette
uomini per pulire marciapiedi e sgomberare le strade per quanto
possibile. A loro si sono aggiunte due persone con reddito di
cittadinanza ed un giovane di #giovane al servizio. In aggiunta anche
un cittadino venuto in comune per la carta d’identità mi ha chiesto se
avevamo una pala e si è messo a spalare volontariamente. La sua
motivazione: sono in ferie e voglio rendermi utile. Alcuni cittadini
(invece di mettersi al Pc a scrivere lamentele) sono scesi in strada e
hanno pulito i marciapiedi come previsto dal regolamento comunale”.
Scusi: perché tocca alla Protezione Civile pulire i marciapiedi?. E
come mai SOLO UNO dei 28 giovini cui pagate 10 euro l’ora come vostre
guardie personali sono intervenuti? Stavano anche loro a casa a
digitare?. Ed a nessuno in comune è venuto in mente di allertare
la cinquantina (ultimo numero di cui siamo a conoscenza) di percettori
del reddito di cittadinanza: stanotte alle 4 tutti al magazzino
comunale per uscire a pulire le strade. Anche loro a casa a digitare?.
E non le è passato per la testa il dubbio che “forse” –e ribadisco quel
“forse”- ci sia in giro per il paese un po’ di incazzatura
sapendo che il comune paga 10 euro l’ora il lavoro dei 28 giovani della
vostra guardia personale mentre protezione civile alpini ed anche gli
altri si beccano solo… la pala per spalare?. Idem per i 35mila euro
pagati alla parrocchia per le mancate feste del raviolo causa pandemia?.
Signora mia: anche stavolta la neve ve l’ha fatta. Mentre i cittadini
stavano a casa a digitare lamentele voi (voi=la politica) dormivate
tranquilli credendo che i vostri PEF e i vostri appalti funzionassero
alla perfezione e invece la natura ve l’ha combinata storta.
Qualche decennio or sono ci fu una nevicata improvvisa senza che al
tempo i bollettini meteo fossero precisini come oggi.
Quella notte una mezza dozzina di consiglieri comunali erano in
giro per le strade del comune assieme agli Alpini a gettare sale
spalare.
Invece lei dormiva tranquilla con sotto il cuscino la gara dello spalare la neve.
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QUANTO COSTA DAVVERO LA BIBLIOTECA?
Alzi la mano chi ha compreso quanto sia costata DAVVERO la biblioteca e
l'auditorium di Curno dalla lettura di questo pezzo. Se questo è il
modo di scrivere un articolo, meglio rimandarla in classe prima. Non
sappiamo come sia stato convertito dalla giornalista il ragionamento
della sindaca: quel che è certo è che questa struttura -se i
numeri dati dalla sindaca corrispondono al vero- costa meno della nuova
scuola Rodari e addirittura anche meno dell'appalto della sua palestra
(prima della gara). Già leggere che una sindaca mescola i costi di una
struttura mettendo assieme anche i costi degli arredi fa scorrere il
ghiaccio sulla schiena ma tanto la lingua batte dove il
dente duole. Magari ha dimenticato di spiegare come mai le crepe da
vecchiaia siano state sigillate due volte. Magari spiegare com'è
che hanno fatto un appalto per delle poltrone che… s'incendiano
quando le norme in proposito c'erano già ai tempi del progetto: chi è
stato il GENIO che ha fatto quella gara? La sindaca e il suo vice sono
stati costretti controvoglia a finire quest'opera anche se
sostanzialmente la parte politica che li ha eletti proprio non la vuole
per il semplice motivo che ODIA le persone che leggono che si
istruiscono senza abbeverarsi alla tettarella della scuola
pianificata dai PdS. E la giunta Gamba e la sua maggioranza ODIANO
questa struttura perché li dentro ci debbono mettere idee programmi
soldi e soprattutto LIBERTA' che loro proprio non ci vogliono mettere.
Non è nel loro dna. Con questa gente o ti pieghi o ti spezzano e per di
più pretendono che tu “condivida” la legnata. Democratici?.
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