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LA BERGAMASCA E LA FINANZIARIA 2021 : ACCORDO PD-LEGA E PIOVE SUI
SOLITI NOTI, MAGGIORANZA E MINORANZA DI CURNO NON HANNO NEMMENO PENSATO
NE ALLA SCUOLA MATERNA NE ABORTO BOTANICO PERCHÉ RIENTRINO NELLA
FINANZIARIA E NEL PNRR. PROBABILE NON SAPPIANO NEMMENO COSA SIA L'UNA E
L'ALTRO.
Non siamo così ingenui da credere che il Paese Bello da Vivere abbia la
forza di farsi sentire ed accogliere tra i fortunati approfittatori del
passaggio parlamentare della Legge di Bilancio che comporta un assalto
alla diligenza. Però se non ci si muove evidente che il resto del mondo
arrivi prima di noi.
(...)
PERCHÉ LA PRIVACY VALE SOLO PER I SOLDI REGALATI DAL COMUNE E NON PER QUELLI REGALATI DALLA REGIONE?
Con due determinazioni del 15-16 dicembre sono arrivati ai
negozianti curnesi e del Distretto dei Colli e del Brembo i soldi a
fondo perduto stanziati dalla Regione (100mila euro) e dal Comune
(50mila euro) per compensarli delle chiusure subite per via dei DPCM e
delle misure messe in atto per superare la contingenza pandemica.
L'assegnazione dei soldi regionali (rivolti alle partite IVA dei 7
comuni del distretto) è avvenuta a seguito di istruttoria realizzata
dalla dirigente curnese del settore che ha visto un 70ina di imprese
partecipare ma solo poco più di 50 vedersi accolta e compensata in
tutto o parte la domanda. I 100mila euro sono stati tutti assegnati e
la determinazione reca allegato l'elenco in chiaro delle aziende che
sono state premiate.
L'assegnazione dei soldi comunali (ulteriori 50mila destinati ai soli
negozi-attività del comune) è stata affidata dalla giunta alla
Cooperativa Sociale Mondo Verde la quale si presenta con questa
specializzazione: “La cooperativa opera in modo specializzato
nell'ambito didattico e dell'educazione ambientale, nella scuola
dell'obbligo mediante un'equipe di esperti e mette a disposizione le
proprie strutture e la propria competenza nell'ambito del Piano
comunale per il diritto allo studio, del PON, dell'educazione alla
salute e di altri progetti, attraverso interventi specialistici in
tutte le aree disciplinari.” Che fa dubitare seriamente abbia qualche
capacità in merito all'incarico ricevuto dal Comune di Curno.
(...)
Quello che si ricava leggendo le due determinazioni è che quando i
soldi arrivano GRATIS dalla Regione vengono resi noti i nomi delle
imprese che li hanno ricevuti in regalo mentre i soldi stanziati dal
Comune, benché ne siano stati rifiutati il 60%, non viene reso noto il
nominativo di chi ha ricevuto il panettone.
Insomma il diritto alla privatezza vale solo per il Comune e non per la Regione.
Domanda: perché?. Senza risposta. Domanda: perché l'assegnazione dei
fondi regionali è stata realizzata da una dirigente comunale mentre
l'assegnazione dei fondi comunali è stata affidata (a pagamento) a una
coop che non pare abbia alcuna specializzazione in merito?. Senza
risposta. O meglio: le risposte ci sarebbero.
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PDF: 2,4Mb
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LA
BERGAMASCA E LA FINANZIARIA 2021 : ACCORDO PD-LEGA E PIOVE SUI SOLITI
NOTI, MAGGIORANZA E MINORANZA DI CURNO NON HANNO NEMMENO PENSATO NE
ALLA SCUOLA MATERNA NE ABORTO BOTANICO PERCHÉ RIENTRINO NELLA
FINANZIARIA E NEL PNRR. PROBABILE NON SAPPIANO NEMMENO COSA SIA L'UNA E
L'ALTRO.
Non siamo così ingenui da credere che il Paese Bello da Vivere abbia la
forza di farsi sentire ed accogliere tra i fortunati approfittatori del
passaggio parlamentare della Legge di Bilancio che comporta un assalto
alla diligenza. Però se non ci si muove evidente che il resto del mondo
arrivi prima di noi. Quest'anno peraltro poco vigilata nell'incertezza
elettorale che ci insegue come un'ombra. Ogni anno il governo in carica
lascia un margine – in genere si tratta di circa 300 milioni – ai
parlamentari per prebende e mancette varie al loro elettorato di
riferimento. Quest'anno la dote era di 800 milioni, cui si sono
aggiunti i 3,8 miliardi del fondo per il sostegno alle categorie
maggiormente colpite dal Covid. Invece gli emendamenti confluiti nel
testo definitivo approdato ieri alla Camera valgono almeno 4 miliardi e
mezzo per il solo 2021. Un terzo degli emendamenti (41 su 127) sono
stati presentati dall'opposizione o con il concorso dell'opposizione, e
valgono poco meno di due miliardi. Ma i maggiori emendamenti (quasi 4
miliardi su 4,5) sono stati approvati all'unanimità. In termine
pro-capite, i parlamentari del Pd sono stati i più prolifici nel
presentare emendamenti, per 18 milioni a testa, seguiti da Lega e
Fratelli d'Italia con quasi 10 milioni a testa. E così se sono
comprensibili gli emendamenti che guardano davvero alle categorie più
colpite, come il nuovo ammortizzatore sociale per le partite Iva, che
copre una vistosa falla del nostro sistema di protezione sociale,
oppure il miliardo per l'esonero di autonomi e professionisti dai
contributi previdenziali, i 500 milioni per l'esenzione Imu di turismo
e spettacolo, o ancora i 300 milioni per il congedo di paternità,
emendamenti tutti approvati all'unanimità. Altri possono essere utili,
se spesi bene (un grosso SE), e comunque sarebbe stato obiettivamente
impossibile opporsi ad essi: per esempio, i 40 milioni per gli
operatori sanitari, o i 50 per i soggetti autistici. Altri emendamenti
sono dei classici, inutili e fumosi, come i 145 milioni per la
promozione dei marchi all'estero. Altri appaiono semplicemente
folkloristici, anche se tutto sommato innocui da un punto di vista
macroeconomico, come i 15 milioni dei due "bonus rubinetti" per
sussidiare sistemi di filtraggio dell'acqua domestica o per riduzione
del consumo; o come i 10 milioni per lo stoccaggio di vini di qualità,
i 300mila euro per le scuole innovative nei piccoli comuni delle
regioni meridionali, e i 100 mila euro per il master di secondo livello
in Medicina clinica termale. Niente di irreparabile dal punto di vista
del bilancio dello Stato, soprattutto se paragonati alle decine di
miliardi spesi per l'emergenza.
In tutta questa girandola di milioni a debito (tanto gli interessi
costano quasi zero: dicunt…) leggiamo che negli emendamenti alla legge
di Bilancio, 120 milioni di euro sarebbero destinati per il territorio
bergamasco. Il calcolo viene dal viceministro Antonio Misiani e dai
deputati del Pd, Elena Carnevali e Maurizio Martina. Sono confermati i
fondi per l'aeroporto Caravaggio, sulla carta 46 milioni di euro, in
pratica qualche milione in meno, quando verrà completato il riparto tra
tutti gli scali italiani. Infatti intendono costruire un mega hotel nei
paraggi. Va precisato che la proposta venne fatta per primo da Salvini
senza dimenticare che a capo della società c'è un ex parlamentare
democristiano piddino.Tra le altre voci che vanno a comporre il totale
dei fondi per la Bergamasca, si contano 8 milioni per gli incentivi al
settore automotive (l'80% delle auto comprate dai bergamaschi viene
prodotta altrove e la metà extra UE) e 18 milioni a sostegno dei
lavoratori autonomi. Cui non si chiede mai conto dell'evasione
fiscale ma si piange sul lockdown di oggi.
Tornando all'inizio ci ripetiamo di non essere così ingenui da credere
che il Paese Bello da Vivere abbia la forza di farsi sentire e farsi
accogliere tra i fortunati profittatori del passaggio parlamentare
della Legge di Bilancio che comporta un assalto alla diligenza.
Qualcosa potrebbe farlo la capogruppo di maggioranza Serra ma
questa non ha molta attenzione per il Paese Bello da Vivere ma li ha
tutti per Città Alta dove esercita professionalmente l'attività di
guida turistica. Inimmaginabile una sindaca Gamba che vada a sgomitare
i parlamentari piddini leghisti e penta stellati indigeni per
portarsi a casa una sostanziosa polpetta per la scuola materna &
per avviare la progettazione dell'orto botanico. Inimmaginabile nemmeno
che sia quelli di Vivere Curno che le due minoranze consigliari
di Forza Italia e dei Meloniani si muovano. Al massimo i due chiedono
l' helicopter money per i pochi bottegai nostrani (che peraltro
sfanculano anche gli aiuti a pioggia offerti da stato regione comune
pur di non rivelare troppi i propri conti al fisco).
E così come maggioranza ed opposizione ignorano bellamente di farsi
sentire e partecipare all'assalto alla diligenza della Finanziaria
2021, hanno ovviamente anche dimenticato il Piano Nazionale di Ripresa
e Resilienza nel quale “perlomeno” potevamo inserire l'intera
operazione “orto botanico”.
Spieghiamo cosa si intende per l'orto botanico a Curno. Questa idea
nasce dalla presenza da cento anni della prima stazione nazionale di
maiscoltura (fondata appunto nel 1920 a Curno) che non era proprio
l'orticello della nonna come la c.d. “valle della biodiversità” su
terreni in comodato d'uso presso Astino e nemmeno quell'altro orticello
(2400mq…) della bisnonna che risponde al nome di orto botanico in
città alta. Sostanzialmente nella c.d. Valle della Buiodiversità è
stata realizzata in forma micro quella che era una delle idee originali
dell'orto botanico di Curno: raccogliere tutte le varietà presenti nel
nostro territorio.
A Curno esiste una vasta area pubblica che adesso ospita per metà il
vivaio forestale (e una metà è senza coltivazione) e di fianco una
vasta area privata su cui ovviamente ci sono ennemila mire
lottizzatrici private. I due compendi, comprensivi dei fabbricati
relativi, sono stati individuati genericamente come “orto
botanico” nel senso che in genere queste strutture sono progettate con
concorsi internazionali e vengono realizzati con finanziamenti pubblici
in gran parte di origine UE. Quegli spazi dovrebbero diventare non solo
una qualche forma di orto botanico ma –vista la posizione a ridosso del
paese e del centro commerciale, funzionare da contraltare a
quest'ultimo.
Ne verrebbe fuori, se lo spazio funzionasse come accade per tutte le
iniziative simili realizzate finora in UE, come una forte
struttura culturale turistica che in qualche modo equilibria l'impatto
del commerciale nel nostro paese.
L'idea quindi è che il Paese Bello da Vivere non sia conosciuto solo
come il secondo ombelico commerciale provinciale regionale ma come il
MAGGIORE orto botanico nazionale per estensione, formidabilmente
poggiato sull'infrastruttura viaria del commerciale esistente.
Dopo di che è inutile spiegarlo ancora dal momento che di sicuro in
ambito internazionale ci sono soggetti capaci di idee e proposte
migliori di quelle finora maturate.
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PERCHÉ LA PRIVACY VALE SOLO PER I SOLDI REGALATI DAL COMUNE E NON PER QUELLI REGALATI DALLA REGIONE?
Con due determinazioni del 15-16 dicembre sono
arrivati ai negozianti curnesi e del Distretto dei Colli e del
Brembo i soldi a fondo perduto stanziati dalla Regione (100mila euro) e
dal Comune (50mila euro) per compensarli delle chiusure subite per via
dei DPCM e delle misure messe in atto per superare la contingenza
pandemica.
L'assegnazione dei soldi regionali (rivolti alle partite IVA dei 7
comuni del distretto) è avvenuta a seguito di istruttoria
realizzata dalla dirigente curnese del settore che ha visto un 70ina
di imprese partecipare ma solo poco più di 50 vedersi accolta e
compensata in tutto o parte la domanda. I 100mila euro sono stati tutti
assegnati e la determinazione reca allegato l'elenco in chiaro delle
aziende che sono state premiate.
L'assegnazione dei soldi comunali (ulteriori 50mila destinati ai soli
negozi-attività del comune) è stata affidata dalla giunta alla
Cooperativa Sociale Mondo Verde la quale si presenta con questa
specializzazione: “La cooperativa opera in modo specializzato
nell'ambito didattico e dell'educazione ambientale, nella scuola
dell'obbligo mediante un'equipe di esperti e mette a disposizione le
proprie strutture e la propria competenza nell'ambito del Piano
comunale per il diritto allo studio, del PON, dell'educazione alla
salute e di altri progetti, attraverso interventi specialistici in
tutte le aree disciplinari.” Che fa dubitare seriamente abbia qualche
capacità in merito all'incarico ricevuto dal Comune di Curno.
Nei termini indicati dall'avviso comunale sono pervenute n. 23 domande
per la concessione dei contributi a fondo perduto da parte dell'imprese
insediate sul territorio comunale(...) e sulla base dei conteggi
effettuati l'ammontare complessivo dei contributi da erogare risulta
essere pari a Euro 19.235,00, assegnati come indicato nel prospetto
pervenuto in data 15/12/2020 prot. 17582, di cui si omette la
pubblicazione per ragioni di privacy.
Quanti soldi siano arrivati in tasca alle partite IVA a seguito delle
chiusure delle attività per via del covid19 disposte dai vari DPCM
probabilmente gli Italiani non lo sapranno mai e semmai sapranno
qualcosa sarà per qualcheduno beccato a riscuotere l'helicopter money
abusivamente. Va bene: siamo italiani.
Le due determinazioni pubblicate qui sopra dicono che è arrivato un bel
panettone alle varie partite IVA talmente ricco che hanno perfino
deciso di rinunciare a 31mila dei 150mila euro messi in regalo da
Regione e Comune. Naturalmente a fronte della domanda: ma se vi
lamentate delle chiusure imposte, perché non avete fatto domanda, la
risposta è la solita: troppa burocrazia. Che è una bugia dal
momento che o hanno superato la situazione senza cambiare
una vite a bottega oppure hanno una amministrazione piuttosto malmessa
ragion per cui mettere assieme pochi documenti e presentare una domanda
(neanche in carta bollata!) era impossibile.
Quello che si ricava leggendo le due determinazioni è che quando i
soldi arrivano GRATIS dalla Regione vengono resi noti i nomi delle
imprese che li hanno ricevuti in regalo mentre i soldi stanziati dal
Comune, benché ne siano stati rifiutati il 60%, non viene reso noto il
nominativo di chi ha ricevuto il panettone.
Insomma il diritto alla privatezza vale solo per il Comune e non per la Regione.
Domanda: perché?. Senza risposta. Domanda: perché l'assegnazione dei
fondi regionali è stata realizzata da una dirigente comunale
mentre l'assegnazione dei fondi comunali è stata affidata (a pagamento)
a una coop che non pare abbia alcuna specializzazione in merito?. Senza
risposta. O meglio: le risposte ci sarebbero.
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