A GUARDARE ALLE COLLINE PAGINA 1307  DEL 20 DICEMBRE 2020
























































Di cosa parliamo in questa pagina.





















LA MAGGIORANZA FA AUTOGOL COL DRONE

SCUOLA MATERNA E IL GIARDINO BOTANICO: LA MAGGIORANZA É MORTA SUL PNRR

NUOVO CONSIGLIO COMUNALE SENZA PUBBLICAZIONE DEL PRECEDENTE

SEGRETARIATO SOCIALE:UNA POLPETTONA DA 208MILA EURO SENZA ALCUNA VERIFICA E VALUTAZIONE ESTERNE INDIPENDENTI

PATCHWORK FAI DA TE PER DIGITALE ED ENERGIA NEL PAESE BELLO DA VIVERE

Nel Comune di Cumo “certe dimenticanze” chissà perché succedono spesso: quella dei terreni Leggeri, quella del prolungamento della convenzione del CVI1, questa del mancato asservimento del parcheggio Zebra, l'edificabilità “stretta” all'altezza di casa Farina in via Marconi, quanto successo in via Lungobrembo 46; un'area a giardino pubblico in via Puglia mai diventata in mezzo secolo giardino pubblico salvo che a monte ci sia l'abitazione del segretario del CSX cumese.
Tutti casi “casuali”: ovviamente.
Senza contare che queste sono SOLO quelle venute a galla: non è detto che non ne esistano altre.

Così dopo avere sostanzialmente svenduto il patrimonio comunale assegnandone il mantenimento ad una società esterna. Idem per l’illuminazione pubblica. Idem per il metano (ma questo da sempre). Dopo avere associato il comune ad una società pubblica per la rumenta facendolo diventare cor-responsabile anche dello smaltimento. Dopo avere tentato di sbolognare il rifacimento dei CVI a delle società esterne ed essere stati costretti a retrocedere visto lo sfanculamento subito dai potenziali concorrenti. Ecco che anche i servizi sociali vendono appaltati a una società esterna conservando però un esclusivo controllo politico da parte della maggioranza.
Non è un caso il fatto che TUTTE queste estemalizzazio-ni NON prevedano l’esistenza di un soggetto esterno all’Amministrazione ed alla politica che compia una valutazione indipendente e professionale perlomeno di livello europeo del servizio.


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le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!
































































































































































































































Fine settimana del 20 dicembre con due evidenze sulla questione dei passaggi a livello da abolire. La prima è la pubblicazione del filmato dal drone commissionato dalla sindaca ad un suo vicino di casa  che vorrebbe documentare i problemi di traffico se venisse abolito il passaggio a livello di via Fermi e il secondo è la doppia intervista al capogruppo della minoranza consigliare Locatelli e la risposta del suo Gamba-Conti rispettivamente sindaca e il secondo vicesindaco nonché assessore all'urbanistica.
Sul filmato dal drone.
Ofelè fa ol to mesté:  avevamo suggerito alcune pagine or sono alla sindaca ed ecco una ulteriore dimostrazione che non basta una laurea all'UniBG per fare il suo mestiere. A parte l'inutilità delle riprese di una situazione che conosce l'universo (ci sono le telecamere del Comune di Bergamo sul confine col Paese Bello da Vivere…) da quando venne aperto lo “shopping center” [1990] il filmato dimostra che i problemi viabilistici tra la circonvallazione Leuceriano di Bergamo e via Fermi derivano esclusivamente dal fatto che il traffico arrivato alla rotonda Locatelli oppure a quella “Innominata Ovale” che sta ad ovest dell'ospedale (dove iniziano le vie Failoni e Brambilla) E' COSTRETTO a imboccare il tratto di via Bergamo e poi via Fermi, attraversare il passaggio a livello  per arrivare od uscire da via Fermi-Europa: l'asse commerciale del paese a sud.
E viceversa.
Occorre quindi togliere dalla bretella tra la rotonda “Innominata Ovale”, la rotonda Locatelli e quella di via Fermi-Briantea il traffico  che va sull'asse commerciale di via Fermi-Europa. Che poi è un circonvallazione sud del Paese Bello da Vivere.
Ovvio che questa soluzione prevede l'allargamento di quel tratto di via Marconi (una volta era chiamata casa Farina) dove molte amministrazioni ed anche consiglieri si sono addestrati a restringere il più possibile la strada (li ci sono progetti del gotha architettonica indigeno…) così come  prevede due rotonde sulla via Fermi coi due tratti di via Ruffilli.

Invece occorre un sottopasso auto (e non solo pedonale alle Crocette) tra la Piazza del Comune  verso via Manzù e  la “Rotonda a Fagiolo” dell'OBI in modo da conservare il collegamento tra i due pezzi del paese rispetto ai servizi dello stesso.

Questione dell'insediamento Kfc, Aldi e DM Italia. Sono sorti su quello spazio che era chiamato “parcheggio Zebra” che non aveva nulla a che fare col centro commerciale Zebra adiacente. Quando una società  appartenente al segretario di Moro (condannato nello scandalo dei petroli: si faccia una ricerca in rete…) acquistò il capannone della concessionaria Alfa Romeo per trasformarlo in una mega discoteca, la minoranza di CSX (che è l'attuale base elettorale della sindaca Gamba), quella fece fuoco e fiamme contro la Lega che dava il permesso di modificare perché una discoteca sarebbe stata la fine morale della gioventù nostrana. E per i problemi di parcheggio la società venne costretta a realizzare il “parcheggio Zebra” che venne spacciato da maggioranza e minoranza del tempo come parcheggio privato di uso pubblico. INVECE accadde che la convenzione per trasformare quel parcheggio  in “parcheggio privato di uso pubblico” NON venne mai sottoscritta ragione per cui una dozzina di anni or sono venne a galla l'imbroglio e il proprietario ne rivendicò la proprietà e la conseguente edificabilità.
Il CSX –ieri del sindaco ipercattolico Perico ed oggi della Gamba- spieghi come mai NON andò mai a verificare se la convenzione era stata o meno sottoscritta e trascritta nei registri immobiliari. Noi  siamo convinti che al tempo maggioranza e minoranza furono d'accordo a lasciar passare la questione sotto traccia: e comunque il CSX che al tempo era minoranza ha tutta la responsabilità politica della mancata sottoscrizione.

Poi nella passata sindacatura Serra ecco che il vicesindaco Conti si inventa quel mostricciattolo urbanistico che avrebbe dovuto trasformare la via Bergamo in una sorta di eden-rambla ed invece è servito solo a concedere l'edificabilità dei tre centrini commerciali oggi ospitanti Kfc, Aldi e DM Italia. Insomma  quello che era l'inghippo originario –la dimenticanza della trascrizione dei diritti del Comune- svela i suoi effetti: l'area diventa edificabile. A suo tempo (giunta leghista Bianchi) il CSX in minoranza  aveva salvato “la faccia” con la finta del parcheggio privato di uso pubblico ottenuto come scalpo alla discoteca e adesso il disegno si completava: l'area era a tutti gli effetti privati e premiata da una ottima edificabilità.

Veniamo alle dichiarazioni del vicesindaco Conti. “In merito alla bre­tella, la previsione per i cit­tadini che dalle Crocette do­vrebbero entrare in paese sa­rebbe quella di percorrere cir­ca quattro chilometri. «Que­sto vorrebbe dire ammazzare economicamente i piccoli commercianti del paese», conclude la prima cittadina.
«Il progetto definitivo esi­ste già, e prevede due opzioni - aggiunge l'assessore Vito Conti Una che permette l'ingresso in via Donizetti e un'altra, più fluida, che però renderebbe faticoso l'ingres­so sulla via. Noi abbiamo evi­denziato il problema. Ci han­no ascoltato e non c'è motivo di pensare che non continui­no a farlo. Chiederemo quin­di che l'opzione sia quella con l'ingresso in via Donizetti». Aggiunge: «L'unica infrastrut­tura presente nel sottosuolo è una specie di roggia intubata che è fuori dalla zona di la­voro, perché posizionata più in basso». E riguardo alla bre­tella sottolinea: «Rfi stessa, quando li abbiamo messi spalle al muro, ha capito di aver proposto una cosa irra­zionale».
Esaminando la tavola dei “percorsi veicolari permessi” nella bozza del progetto RFI appare chiaramente che da via Fermi NON si può entrare in via Donizetti che può solo immettersi in via Fermi all'altezza dell'ingresso del Centro Sportivo Gamba.

Oltre a questo tutta la viabilità dei centri commerciali presenti- dalla Esselunga al Centro Zebra fino a trio Kfc, Aldi e DM Italia ne risulta del tutto sconvolta e c'è solo da immaginarsi una serie interminabile di opposizioni al TAR che… ci vien da ridere o piangere pensando alla durata.
Senza contare l'assoluta inutilità di una stazione FFSS per Curno collocata  nel Prato degli Asini con ben 17 posti macchina (di cui 2 per handicap) e senza uno straccio di parcheggio coperto per  le bici.
Senza contare la scarsa attendibilità di Conti quando parla dei sottoservizi all'altezza dell'attuale passaggio a livello: «L'unica infrastrut­tura presente nel sottosuolo è una specie di roggia intubata che è fuori dalla zona di la­voro, perché posizionata più in basso». Conti dichiarò pubblicamente che la maxi edificabilità a ridosso di via Mascagni Donizetti era stata inserità per ricavare i solcc per realizzare il sottopasso pedonale tra via Mascagni e la Esselunga. Un bidone. Quando scrivemmo: li sotto ci sono due maxi condotte degli acquedotti civici di Bergamo il bravo Conti “dimenticò” il sottopasso e il Comune incassò i soldi della lottizzarne. Che del tutto casualmente era su un terreno di un simpatizzante piddino (si può definire simpatizzante piddino uno che alle assemblee elettorali della lista Serra-Gamba applaude le candidate?) che veniva in piazza a vendere le verdure del suo orto parcheggiando l'auto carico di verdura davanti… a un negozio di frutta e verdura. Con gran sollazzo del secondo.

Detto questo se le dichiarazioni della Gamba sono ben e riportate dall'articolo, emerge ancora una volta la sua abituale “grazia” nel rispondere alla minoranza consigliare. Che di sicuro è tutt'altro che sveglia e brillante ma l'atteggiamento sfottente della sindaca non è meritato da quell'elettorato.

La dirigente dei servizi sociali ha aperto un a procedura negoziata per l’aggiudicazione del servizio di segretariato sociale e professionale 2021-2024 che comporterà per il Comune una spesa preventivata fino a 208.656,00 euro per i prossimi tre anni. Ripetibile per altri tre anni: una bella pacchia!.
Vale a dire che sostanzialmente un soggetto ESTERNO al Comune disporrà di quasi 1400 euro ogni settimana per svolgere un insieme di 24  attività dal contenuto così generale che … va dal primo concepimento –vale a dire: temo di essere incinta!- fino alla sepoltura post cremazione nonché consolazione materiale e morale delle vedove (o dei vedovi).
In base al contratto dovrebbe prestare servizio 912 ore all’anno due assistenti sociali ed un amministrativo che vuol dire un’ora al giorno.
In pratica il Comune “noleggia e mette in piedi” un ufficio esterno composto da tre persone che lavorano un’ora al giorno (304 giorni l’anno) ciascuno per sei giorni alla settimana.
Non contenti di questa esternalizzazione ad ignoto destino viene precisato che il Comune potrà aumentare o diminuire a suo piacimento gli orari secondo eventuali nuovi programmi.
La tetta promette molto latte.
Alla giunta Gamba NON passa nemmeno per la testa che forse sarebbe meglio la durata coprisse UN solo anno DOPO la fine del suo mandato piuttosto che due. Così impegna per due anni su cinque anche la maggioranza che verrà dopo Vivere Curno.
La lettura delle 24 voci  fa capire che l’ufficio dei servizi sociali viene esautorato da ogni incombenza che non sia quello di compilare per conto della giunta le determinazione di assegnazione di solcc solcc solcc solcc.

La piramide di governo  e controllo di tanta spesa viene descritta all’art.9 dove si prevede che il Comune attraverso il RUP (responsabile unico del procedimento: dovrebbe essere l’attuale assistente sociale) nomini un DEC (a Direzione dell'esecuzione del contratto) il quale avrà come interlocutore  nella struttura vincitrice dell’appalto un ATP (assistente tecnico dell’appaltatore). – Il lavoro viene documentato mediante una scheda di verifica del lavoro svolto che deve essere compilata mensilmente dagli operatori che eseguono il servizio per rappresentare le attività effettuate, sotto il diretto controllo del DEC o dei Direttori Operativi.

In buona sostanza esiste un fortissima incidenza della politica sia nell’operatività che nella scelta del soggetto pubblico deputato al controllo.
MANCA l’obbligo di trasmissione  almeno semestrale ed annuale e triennale (al Consiglio Comunale e quindi all’intera popolazione) del dettaglio degli interventi e la lettura socio politica dei risultati conseguiti, con l’indicazione delle modifiche ritenuti utili da apportare al servizio.
Non solo: NON è previsto che un soggetto terzo ESTERNO al Comune compia una valutazione del modus operandi e dei risultati conseguiti o meno con tanta spesa.
Non solo viene privatizzato un servizio pubblico ma addirittura questo viene SOTTRATTO
Al controllo dell’intero consiglio comunale.
Oltre al fatto che in una Repubblica il DEC dovrebbe essere nominato dalle minoranze consigliari oppure attraverso una candidatura pubblica.

Così dopo avere  sostanzialmente svenuto il patrimonio comunale assegnandone il mantenimento ad una società esterna. Idem per l’illuminazione pubblica. Idem per il metano (ma questo da sempre). Dopo avere associato il comune ad una società pubblica per la rumenta facendolo diventare cor-responsabile anche dello smaltimento. Dopo avere tentato di sbolognare il rifacimento dei CVI a delle società esterne ed essere stati costretti a retrocedere visto lo sfanculamento subito dai potenziali concorrenti. Ecco che anche i servizi sociali vendono appaltati a una società esterna conservando però un esclusivo controllo politico da parte della maggioranza.
Non è un caso   il fatto che TUTTE queste esternalizzazioni NON prevedano l’esistenza di un soggetto esterno all’Amministrazione ed alla politica che compia una valutazione indipendente e professionale perlomeno di livello  europeo del servizio.