A GUARDARE ALLE COLLINE PAGINA 1304  DEL 05 DICEMBRE 2020
























































Di cosa parliamo in questa pagina.





















ABOLIZIONE DEI PASSAGI A LIVELLO
IL CENTROSINISTRA PIETISCE L'AIUTO DELLA LEGA
Fine settimana con ben due articoli sul Corriere e sul settimanale leghista sulla tragicomica vicenda dei passaggi a livello.
Oggi 02 dicembre la sindaca Gamba scodella a all'Assessore alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile della Regione Lombardia una lettera firmata da ben cinque sindaci e dal presidente della provincia in cui letteralmente pietiscono di “far proprio l'istanza del territorio bergamasco coinvolto, volta a verificare le possibilità per evitare la trasformazione dei passaggi a livello e ad accelerare i tempi di realizzazione del sottopasso in Via Fermi (Curno) …” per ” le preoccupazioni relative alle gravi criticità di ordine pubblico, circolazione stradale e viabilità sull'Intero hinterland ovest della Città di Bergamo, che sarebbero determinate dalla trasformazione dei passaggi a livello a semisbarre ubicati (..) sul territorio di Curno in passaggi a livello a barriere complete con conseguente aumento dei tempi di chiusura a 6/7 minuti ad ogni passaggio di treno, sono condivise da tutti gli amministratori e tecnici presenti alla conferenza e dallo stesso Prefetto”.
Naturalmente crediamo che ai sindaci (non curnesi) firmatari della lettera e tantomeno al presidente della provincia importi  zero dei futuri problemi viari di Curno e la lettera al di la della pura cortesia istituzionale e di fratellanza politica sia pura ipocrisia.
La questione è che il Comune di Curno da 50 anni “vende” ai propri cittadini la promessa che a Curno ci sarà una stazione ferroviaria MA ha sempre dimenticato di inserire nel PRG-PGT sia (1) i vincoli edificatori per il raddoppio della tratta che (2) gli spazi riservati alla stazione ed anche (3) le soluzioni viabilistiche per sotto-sopra passare la ferrovia a uno o due binari.
Adesso i nodi si stanno accumulando con una velocità per l'assegnazione delle prossime Olimpiadi invernali (2026) che vedrebbero la realizzazione del collegamento  ferroviario col Caravaggio ed il raddoppio della tratta Seriate-Curno (anzichè dell'originale Montello> Ponte san Pietro).
(....)

BILANCIO DELLA MAGGIORANZA
A DUE TERZI DEL MANDATO
La giunta Gamba eletta l'11 giugno 2017 è ormai arrivata  a tre anni e mezzo di governo e le sarà difficile smaltire il mare magnum di promesse e progetti che ha accumulato senza sbrogliarne (finora) nessuno così come accade da 30-40 anni da questa parte coi progetti sostanziosi del comune di Curno: basta ricordare la tragedia dei lavori della biblioteca auditorium e quella della nuova scuola elementare e sul caos attuale della ri-assegnazione dei due CVI.
Neanche il tentativo di levare di mezzo il dirigente dei lavori pubblici che era il dominus incontrastato del ceppo destro leghista innervato stabilmente nel sistema burocratico comunale ha risolto qualcosa dopo quasi un anno: tutto fermo tranne minuzie.
Complice anche l'avvento del covid19: il comune non si nemmeno mosso per avere la possibilità di eseguire i lavori esattamente come hanno fatte le imprese private o la Vitali sulla SP470dir.
(...)




PDF: 4,2Mb















































le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!



































NO, NON E' LA PIAZZA
FUORI ALLA RODARI





























































































































































































ABOLIZIONE DEI PASSAGI A LIVELLO
IL CENTROSINISTRA PIETISCE L'AIUTO DELLA LEGA
Fine settimana con ben due articoli sul Corriere e sul settimanale leghista sulla tragicomica vicenda dei passaggi a livello.
Oggi 02 dicembre la sindaca Gamba scodella a all'Assessore alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile della Regione Lombardia una lettera firmata da ben cinque sindaci e dal presidente della provincia in cui letteralmente pietiscono di “far proprio l'istanza del territorio bergamasco coinvolto, volta a verificare le possibilità per evitare la trasformazione dei passaggi a livello e ad accelerare i tempi di realizzazione del sottopasso in Via Fermi (Curno) …” per ” le preoccupazioni relative alle gravi criticità di ordine pubblico, circolazione stradale e viabilità sull'Intero hinterland ovest della Città di Bergamo, che sarebbero determinate dalla trasformazione dei passaggi a livello a semisbarre ubicati (..) sul territorio di Curno in passaggi a livello a barriere complete con conseguente aumento dei tempi di chiusura a 6/7 minuti ad ogni passaggio di treno, sono condivise da tutti gli amministratori e tecnici presenti alla conferenza e dallo stesso Prefetto”.
Naturalmente crediamo che ai sindaci (non curnesi) firmatari della lettera e tantomeno al presidente della provincia importi  zero dei futuri problemi viari di Curno e la lettera al di la della pura cortesia istituzionale e di fratellanza politica sia pura ipocrisia.
La questione è che il Comune di Curno da 50 anni “vende” ai propri cittadini la promessa che a Curno ci sarà una stazione ferroviaria MA ha sempre dimenticato di inserire nel PRG-PGT sia (1) i vincoli edificatori per il raddoppio della tratta che (2) gli spazi riservati alla stazione ed anche (3) le soluzioni viabilistiche per sotto-sopra passare la ferrovia a uno o due binari.
Adesso i nodi si stanno accumulando con una velocità per l'assegnazione delle prossime Olimpiadi invernali (2026) che vedrebbero la realizzazione del collegamento  ferroviario col Caravaggio ed il raddoppio della tratta Seriate-Curno (anzichè dell'originale Montello> Ponte san Pietro).
Diciamo che queste opere ferroviarie sono solo una spesa inutile che RFI effettuerà per rispondere a un disegno politico dell'attuale maggioranza giallo rossa che ormai ha in bergamasca in vice ministro ed alcune ultimi avamposti elettorali da mantenere disperatamente a botte di debito pubblico coi denti e le unghie.
La posizione del Comune di Curno è ormai debolissima rispetto alla brutalità dell'operare di RFI. Se ti presenti senza idee e senza alcuna previsione soluzione approvate  non ieri ma da qualche lustro, perdi ogni diritto da rivendicare.
Del resto la lettura dei due articoli ed anche della lettera manifesta appieno il fastidio della sindaca Gamba di doversi spendere per un problema che ritiene non le appartenga:” Aspetto risposte da RFI dopo la mia diffida, che ha fermato i lavori. Ma questo è un problema di viabilità regionale”. Una scrollata di spalle.
Come se dalle parti di RFI non sapessero “leggere” (e farti pagare salato) certe affermazioni.

Tra l'altro un sottopasso in via Fermi (al posto del P.L.) è sostanzialmente (costi, pendenze) irrealizzabile per la presenza  di due importanti sottoservizi: uno scaricatore della Roggia Curno e le fogne del nord ovest del territorio comunale. Cui si aggiunge anche la promessa “stazione di Curno” sul “Prato degli Asini”. Senza contare che esiste anche una Esselunga che ha un ingresso  sempre nello stesso punto e non basta un buffetto della Gamba a farglielo spostare.
L'unica soluzione  ragionevole è quella di creare una rotonda su via Marconi con via Fermi ed un'altra rotonda  tra via Fermi e via Ruffilli sud e prolungare via Ruffilli sud fino alla rotonda sulla circonvallazione Leuceriano di fronte all'ospedale. Con tutti i problemi  tempi e costi inerenti. La soluzione è quella proposta da RFI.
Il sottopasso pedonale e ciclabile di via Roma è una soluzione fattibile ma densa anche questa di problemi economici e di sicurezza.
Valeva piuttosto la pena di staccare un sottopasso dal semaforo di via Roma-Marconi e dirigersi verso via Manzù e sfruttare la “rotonda a fagiolo” ma anche in questo caso  c'è una roggia da deviare e dei costi notevoli da sopportare. Però la zona si presta a soluzioni interessanti  sfruttando anche la piazza del municipio e lo stesso municipio. Ma di sicuro non c'arrivano con la crapa che hanno. Se poi lo leggono sulle pagine di questo blog il character assassination è certa al mille per mille.
Resta il fatto che adesso la maggioranza di centrosinistra di Curno va a pietire dall'assessora leghista in Regione la difesa delle “istanze del territorio” che a nostro avviso sono del tutto risibili. Vedi il ridicolo della stazione di Curno nel Parto degli Asini. Abitudini e consuetudini a parte. Poi pietisce da RFI una risposta ai propri desiderata. Poi cerca di alzare il tiro e mette di mezzo l'inutile PD provinciale assieme agli altrettanto inutili Violi e Scandella.
Sicuro è che se c'è da fare una figura non esattamente brillante, mandate avanti la Gamba che ci riesce benissimo. Peccato ci sia di mezzo un Comune.

BILANCIO DELLA MAGGIORANZA
A DUE TERZI DEL MANDATO
La giunta Gamba eletta l'11 giugno 2017 è ormai arrivata  a tre anni e mezzo di governo e le sarà difficile smaltire il mare magnum di promesse e progetti che ha accumulato senza sbrogliarne (finora) nessuno così come accade da 30-40 anni da questa parte coi progetti sostanziosi del comune di Curno: basta ricordare la tragedia dei lavori della biblioteca auditorium e quella della nuova scuola elementare e sul caos attuale della ri-assegnazione dei due CVI.
Neanche il tentativo di levare di mezzo il dirigente dei lavori pubblici che era il dominus incontrastato del ceppo destro leghista innervato stabilmente nel sistema burocratico comunale ha risolto qualcosa dopo quasi un anno: tutto fermo tranne minuzie.
Complice anche l'avvento del covid19: il comune non si nemmeno mosso per avere la possibilità di eseguire i lavori esattamente come hanno fatte le imprese private o la Vitali sulla SP470dir. 
Adesso la sindaca Gamba in applicazione piattamente burocratica delle nefandezze permesse dalle leggi sugli appalti e decreti semplificazioni ha chiamato a dare man forte all'ufficio tecnico due architette in condominio col Comune di Albino, due architetti da Treviolo e Seriate targati politicamente ed un geometra altrettanto targato politicamente dal Comune di Presezzo.
Così se i grandi lavori di un tempo si bloccarono perché la nuova maggioranza sopraggiunta -una elezione dopo l'altra- voleva imporre i suoi uomini e le sue imprese al posto della vecchia gestione col risultato che tutto si bloccava, via via che passava il tempo dal famigerato DL 50/2016 e tutta la caterva successiva fino alla legge 120/2020 del settembre u.s. s'è svolto il piccolo cabotaggio delle assegnazioni senza che fossero mai resi noti i criteri di scelta delle fortunatissime  imprese chiamate fino ad arrivare al divertente di un Comune governato dal centrosinistra che per soddisfare la voglia di protagonismo e l'ideologia di una sindaca diventa azionista di un consorzio rumenta governato da solida maggioranza leghista. Ed il maggior contratto di manutenzione dei beni comunali finisce in mano a una società creata da una ex consigliere provinciale leghista. Ultime in ordine di tempo due novità: la palestra della scuola elementare sarà costruita da un'impresa di Roma e il rifacimento del CVI2 da una di Sarno. Appalti da quasi un milione o poco di meno: speriamo non si ripetano casi come quello della biblioteca o della nuova Rodari.
Adesso si stanno attrezzando armamenti e trincee per il prossimo fronte: la chiusura dei passaggi a livello. Argomento sul quale la sindaca Gamba si presenta francamente scocciata dell'impegno  ma col cappello in mano davanti a quel rapace che si chiama RFI.
Negli ultimi venti anni NESSUNA maggioranza aveva avuto la fortuna di ricevere montagne di euro com'è accaduto alla giunta Serra ieri che alla giunta Gamba adesso. Soldi che il Governo aveva generosamente assegnato (anche) per mantenere in mano qualche capisaldo politico elettorale in una regione verdissimamente azzurra. Soldi che anche la Regione aveva assegnato per fare guadagnare qualche punto al centro destra locale diviso da ferocissime invidie personali e privo di  candidati-e sindaci minimamente all'altezza del compito.

Curno sta attraversando una mutazione che durerà almeno 15 anni MA ne sono trascorsi solo poco più di una decina. Se ne vanno gli anziani (che fino ad oggi cercano di tenersi in mano il comune) ranzati dal destino e dal covid 19 e il nuovo mercato del lavoro  sta trasformando il paese in un luogo d'abitazione transitorio. Un luogo di passagio per il commercio e la vita. Ne danno il segnale molti particolari. Dalla pagina FB “sei di Curno se..” ai parcheggi del centro pieni zeppi di notte. Dai mucchietti di rifiuti che si trovano sparsi per ogni dove, relitti di cene usa e getta al  fatto che solo 2/3 dei residenti obbligati frequentano le scuole locali. Un paese senza una pista ciclabile finita ma colmata da un fiume di balle. La vergogna del sottopasso di via Brembo col “muro a sbattere”. La vergogna di un paese senza l'edificio della scuola materna comunale  e due palazzine che vanno verso il diruto senza uno straccio di progetto di riconversione. Una magari trasformata in scuola materna. Le case popolari ormai ridotte da abbattere. I due CVI per i quali si spenderanno due milioni e passa per ricostruire un modello inventato mezzo secolo or sono di cui sostanzialmente frega a nessuno visto  quel che il mercato già offre.
In compenso basta leggere le ultime pagine dell'albo pretorio per verificare la distribuzione a pioggia del panettone della sindaca a privati associazioni organizzazioni: mille ricordi per custodire o sperare in un ricordo (elettorale).