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ABOLIZIONE DEI PASSAGI A LIVELLO
IL CENTROSINISTRA PIETISCE L'AIUTO DELLA LEGA
Fine settimana con ben due articoli sul Corriere e sul settimanale leghista sulla tragicomica vicenda dei passaggi a livello.
Oggi 02 dicembre la sindaca Gamba scodella a all'Assessore alle
Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile della Regione
Lombardia una lettera firmata da ben cinque sindaci e dal presidente
della provincia in cui letteralmente pietiscono di “far proprio
l'istanza del territorio bergamasco coinvolto, volta a verificare le
possibilità per evitare la trasformazione dei passaggi a livello e ad
accelerare i tempi di realizzazione del sottopasso in Via Fermi (Curno)
…” per ” le preoccupazioni relative alle gravi criticità di ordine
pubblico, circolazione stradale e viabilità sull'Intero hinterland
ovest della Città di Bergamo, che sarebbero determinate dalla
trasformazione dei passaggi a livello a semisbarre ubicati (..) sul
territorio di Curno in passaggi a livello a barriere complete con
conseguente aumento dei tempi di chiusura a 6/7 minuti ad ogni
passaggio di treno, sono condivise da tutti gli amministratori e
tecnici presenti alla conferenza e dallo stesso Prefetto”.
Naturalmente crediamo che ai sindaci (non curnesi) firmatari della
lettera e tantomeno al presidente della provincia importi zero dei
futuri problemi viari di Curno e la lettera al di la della pura
cortesia istituzionale e di fratellanza politica sia pura ipocrisia.
La questione è che il Comune di Curno da 50 anni “vende” ai propri
cittadini la promessa che a Curno ci sarà una stazione ferroviaria MA
ha sempre dimenticato di inserire nel PRG-PGT sia (1) i vincoli
edificatori per il raddoppio della tratta che (2) gli spazi riservati
alla stazione ed anche (3) le soluzioni viabilistiche per sotto-sopra
passare la ferrovia a uno o due binari.
Adesso i nodi si stanno accumulando con una velocità per l'assegnazione
delle prossime Olimpiadi invernali (2026) che vedrebbero la
realizzazione del collegamento ferroviario col Caravaggio ed il
raddoppio della tratta Seriate-Curno (anzichè dell'originale
Montello> Ponte san Pietro).
(....)
BILANCIO DELLA MAGGIORANZA
A DUE TERZI DEL MANDATO
La giunta Gamba eletta l'11 giugno 2017 è ormai arrivata a tre anni e
mezzo di governo e le sarà difficile smaltire il mare magnum di
promesse e progetti che ha accumulato senza sbrogliarne (finora)
nessuno così come accade da 30-40 anni da questa parte coi progetti
sostanziosi del comune di Curno: basta ricordare la tragedia dei lavori
della biblioteca auditorium e quella della nuova scuola elementare e
sul caos attuale della ri-assegnazione dei due CVI.
Neanche il tentativo di levare di mezzo il dirigente dei lavori
pubblici che era il dominus incontrastato del ceppo destro leghista
innervato stabilmente nel sistema burocratico comunale ha risolto
qualcosa dopo quasi un anno: tutto fermo tranne minuzie.
Complice anche l'avvento del covid19: il comune non si nemmeno mosso
per avere la possibilità di eseguire i lavori esattamente come hanno
fatte le imprese private o la Vitali sulla SP470dir.
(...)
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PDF: 4,2Mb
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ABOLIZIONE DEI PASSAGI A LIVELLO
IL CENTROSINISTRA PIETISCE L'AIUTO DELLA LEGA
Fine settimana con ben due articoli sul Corriere e sul settimanale leghista sulla tragicomica vicenda dei passaggi a livello.
Oggi 02 dicembre la sindaca Gamba scodella a all'Assessore alle
Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile della Regione
Lombardia una lettera firmata da ben cinque sindaci e dal presidente
della provincia in cui letteralmente pietiscono di “far proprio
l'istanza del territorio bergamasco coinvolto, volta a verificare le
possibilità per evitare la trasformazione dei passaggi a livello e ad
accelerare i tempi di realizzazione del sottopasso in Via Fermi (Curno)
…” per ” le preoccupazioni relative alle gravi criticità di ordine
pubblico, circolazione stradale e viabilità sull'Intero hinterland
ovest della Città di Bergamo, che sarebbero determinate dalla
trasformazione dei passaggi a livello a semisbarre ubicati (..) sul
territorio di Curno in passaggi a livello a barriere complete con
conseguente aumento dei tempi di chiusura a 6/7 minuti ad ogni
passaggio di treno, sono condivise da tutti gli amministratori e
tecnici presenti alla conferenza e dallo stesso Prefetto”.
Naturalmente crediamo che ai sindaci (non curnesi) firmatari della
lettera e tantomeno al presidente della provincia importi zero
dei futuri problemi viari di Curno e la lettera al di la della pura
cortesia istituzionale e di fratellanza politica sia pura ipocrisia.
La questione è che il Comune di Curno da 50 anni “vende” ai propri
cittadini la promessa che a Curno ci sarà una stazione ferroviaria MA
ha sempre dimenticato di inserire nel PRG-PGT sia (1) i vincoli
edificatori per il raddoppio della tratta che (2) gli spazi riservati
alla stazione ed anche (3) le soluzioni viabilistiche per sotto-sopra
passare la ferrovia a uno o due binari.
Adesso i nodi si stanno accumulando con una velocità per l'assegnazione
delle prossime Olimpiadi invernali (2026) che vedrebbero la
realizzazione del collegamento ferroviario col Caravaggio ed il
raddoppio della tratta Seriate-Curno (anzichè dell'originale
Montello> Ponte san Pietro).
Diciamo che queste opere ferroviarie sono solo una spesa inutile che
RFI effettuerà per rispondere a un disegno politico dell'attuale
maggioranza giallo rossa che ormai ha in bergamasca in vice ministro ed
alcune ultimi avamposti elettorali da mantenere disperatamente a botte
di debito pubblico coi denti e le unghie.
La posizione del Comune di Curno è ormai debolissima rispetto alla
brutalità dell'operare di RFI. Se ti presenti senza idee e senza alcuna
previsione soluzione approvate non ieri ma da qualche lustro,
perdi ogni diritto da rivendicare.
Del resto la lettura dei due articoli ed anche della lettera manifesta
appieno il fastidio della sindaca Gamba di doversi spendere per un
problema che ritiene non le appartenga:” Aspetto risposte da RFI dopo
la mia diffida, che ha fermato i lavori. Ma questo è un problema di
viabilità regionale”. Una scrollata di spalle.
Come se dalle parti di RFI non sapessero “leggere” (e farti pagare salato) certe affermazioni.
Tra l'altro un sottopasso in via Fermi (al posto del P.L.) è
sostanzialmente (costi, pendenze) irrealizzabile per la presenza
di due importanti sottoservizi: uno scaricatore della Roggia Curno e le
fogne del nord ovest del territorio comunale. Cui si aggiunge anche la
promessa “stazione di Curno” sul “Prato degli Asini”. Senza contare che
esiste anche una Esselunga che ha un ingresso sempre nello stesso
punto e non basta un buffetto della Gamba a farglielo spostare.
L'unica soluzione ragionevole è quella di creare una rotonda su
via Marconi con via Fermi ed un'altra rotonda tra via Fermi e via
Ruffilli sud e prolungare via Ruffilli sud fino alla rotonda sulla
circonvallazione Leuceriano di fronte all'ospedale. Con tutti i
problemi tempi e costi inerenti. La soluzione è quella proposta
da RFI.
Il sottopasso pedonale e ciclabile di via Roma è una soluzione
fattibile ma densa anche questa di problemi economici e di sicurezza.
Valeva piuttosto la pena di staccare un sottopasso dal semaforo di via
Roma-Marconi e dirigersi verso via Manzù e sfruttare la “rotonda a
fagiolo” ma anche in questo caso c'è una roggia da deviare e dei
costi notevoli da sopportare. Però la zona si presta a soluzioni
interessanti sfruttando anche la piazza del municipio e lo stesso
municipio. Ma di sicuro non c'arrivano con la crapa che hanno. Se poi
lo leggono sulle pagine di questo blog il character assassination è
certa al mille per mille.
Resta il fatto che adesso la maggioranza di centrosinistra di Curno va
a pietire dall'assessora leghista in Regione la difesa delle “istanze
del territorio” che a nostro avviso sono del tutto risibili. Vedi il
ridicolo della stazione di Curno nel Parto degli Asini. Abitudini e
consuetudini a parte. Poi pietisce da RFI una risposta ai propri
desiderata. Poi cerca di alzare il tiro e mette di mezzo l'inutile PD
provinciale assieme agli altrettanto inutili Violi e Scandella.
Sicuro è che se c'è da fare una figura non esattamente brillante,
mandate avanti la Gamba che ci riesce benissimo. Peccato ci sia di
mezzo un Comune.
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BILANCIO DELLA MAGGIORANZA
A DUE TERZI DEL MANDATO
La giunta Gamba eletta l'11 giugno 2017 è ormai arrivata a tre
anni e mezzo di governo e le sarà difficile smaltire il mare magnum di
promesse e progetti che ha accumulato senza sbrogliarne (finora)
nessuno così come accade da 30-40 anni da questa parte coi progetti
sostanziosi del comune di Curno: basta ricordare la tragedia dei lavori
della biblioteca auditorium e quella della nuova scuola elementare e
sul caos attuale della ri-assegnazione dei due CVI.
Neanche il tentativo di levare di mezzo il dirigente dei lavori
pubblici che era il dominus incontrastato del ceppo destro leghista
innervato stabilmente nel sistema burocratico comunale ha risolto
qualcosa dopo quasi un anno: tutto fermo tranne minuzie.
Complice anche l'avvento del covid19: il comune non si nemmeno mosso
per avere la possibilità di eseguire i lavori esattamente come hanno
fatte le imprese private o la Vitali sulla SP470dir.
Adesso la sindaca Gamba in applicazione piattamente burocratica delle
nefandezze permesse dalle leggi sugli appalti e decreti semplificazioni
ha chiamato a dare man forte all'ufficio tecnico due architette in
condominio col Comune di Albino, due architetti da Treviolo e Seriate
targati politicamente ed un geometra altrettanto targato politicamente
dal Comune di Presezzo.
Così se i grandi lavori di un tempo si bloccarono perché la nuova
maggioranza sopraggiunta -una elezione dopo l'altra- voleva imporre i
suoi uomini e le sue imprese al posto della vecchia gestione col
risultato che tutto si bloccava, via via che passava il tempo dal
famigerato DL 50/2016 e tutta la caterva successiva fino alla legge
120/2020 del settembre u.s. s'è svolto il piccolo cabotaggio delle
assegnazioni senza che fossero mai resi noti i criteri di scelta delle
fortunatissime imprese chiamate fino ad arrivare al divertente di
un Comune governato dal centrosinistra che per soddisfare la voglia di
protagonismo e l'ideologia di una sindaca diventa azionista di un
consorzio rumenta governato da solida maggioranza leghista. Ed il
maggior contratto di manutenzione dei beni comunali finisce in mano a
una società creata da una ex consigliere provinciale leghista. Ultime
in ordine di tempo due novità: la palestra della scuola elementare sarà
costruita da un'impresa di Roma e il rifacimento del CVI2 da una di
Sarno. Appalti da quasi un milione o poco di meno: speriamo non si
ripetano casi come quello della biblioteca o della nuova Rodari.
Adesso si stanno attrezzando armamenti e trincee per il prossimo
fronte: la chiusura dei passaggi a livello. Argomento sul quale la
sindaca Gamba si presenta francamente scocciata dell'impegno ma
col cappello in mano davanti a quel rapace che si chiama RFI.
Negli ultimi venti anni NESSUNA maggioranza aveva avuto la fortuna di
ricevere montagne di euro com'è accaduto alla giunta Serra ieri che
alla giunta Gamba adesso. Soldi che il Governo aveva generosamente
assegnato (anche) per mantenere in mano qualche capisaldo politico
elettorale in una regione verdissimamente azzurra. Soldi che anche la
Regione aveva assegnato per fare guadagnare qualche punto al centro
destra locale diviso da ferocissime invidie personali e privo di
candidati-e sindaci minimamente all'altezza del compito.
Curno sta attraversando una mutazione che durerà almeno 15 anni MA ne
sono trascorsi solo poco più di una decina. Se ne vanno gli anziani
(che fino ad oggi cercano di tenersi in mano il comune) ranzati dal
destino e dal covid 19 e il nuovo mercato del lavoro sta
trasformando il paese in un luogo d'abitazione transitorio. Un luogo di
passagio per il commercio e la vita. Ne danno il segnale molti
particolari. Dalla pagina FB “sei di Curno se..” ai parcheggi del
centro pieni zeppi di notte. Dai mucchietti di rifiuti che si trovano
sparsi per ogni dove, relitti di cene usa e getta al fatto che
solo 2/3 dei residenti obbligati frequentano le scuole locali. Un paese
senza una pista ciclabile finita ma colmata da un fiume di balle. La
vergogna del sottopasso di via Brembo col “muro a sbattere”. La
vergogna di un paese senza l'edificio della scuola materna
comunale e due palazzine che vanno verso il diruto senza uno
straccio di progetto di riconversione. Una magari trasformata in scuola
materna. Le case popolari ormai ridotte da abbattere. I due CVI per i
quali si spenderanno due milioni e passa per ricostruire un modello
inventato mezzo secolo or sono di cui sostanzialmente frega a nessuno
visto quel che il mercato già offre.
In compenso basta leggere le ultime pagine dell'albo pretorio per
verificare la distribuzione a pioggia del panettone della sindaca a
privati associazioni organizzazioni: mille ricordi per custodire o
sperare in un ricordo (elettorale).
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