A GUARDARE ALLE COLLINE PAGINA 1301  DEL 28 NOVEMBRE 2020
























































Di cosa parliamo in questa pagina.




















BASTA AVVOCATI !



IL PAESE BELLO DA VIVERE
UN COMUNE DI 7MILA ABITANTI
COLL’UUTT TUTTO IN MANO A FUNZIONARI
IN CONDOMINIO CON ALTRI COMUNI
(...)
Così l'ufficio tecnico del comune è affidato a due architette  dipendenti del Comune di Albino, ad un architetto sindaco del Comune di Treviolo e un altro architetto dipendente del Comune di Seriate.
Manca un professionista di Lampedusa e siamo a posto. Ci meraviglia semmai che stavolta siano stati cooptati due maschi anziché due femmine: maronna mia che scempio al femminismo dilagante nel nostro comune!.
(...)

IL BREMBO: IN 60 ANNI HANNO TRASFORMATO UN FIUME IN UN CANALE
Basta prendere in mano la prima aerofotografia dell'IGM (Istituto geografico Militare) del 1954 del corso del fiume Brembo tra (la soglia di) Ponte san Pietro e quella  di Bonate Sotto (dove c'era la presa della Roggia Brembilla: 1300 circa) per rendersi conto di quanto l'ampiezza del corso del fiume sia stata ristretta da 5 a 1. Sull'immagine del 1954 la distesa di sassi del corso è immensa. Oggi in certe parti del fiume la vegetazione copre da sponda a sponda. L'altezza del corse delle acque del fiume era meno di due metri (nel 1954) mentre adesso  in certi punti arriva a dieci metri.
Rubare la sabbia del fiume abbassandone il letto e riempire le sponde con discariche abusive  ha trasformato un fiume in un torrente  col sovrappiù che il percorso  tra le due soglie è stata ridotto di un terzo. Il corso è stato “raddrizzato”. Aumenti l'altezza del corso d'acqua e ne riduci la sezione: il risultato è che moltiplichi enne volte la distruzione delle sponde appena il corso le lambisce. 
Adesso leggiamo che i due autorevoli sindaci di Bonate Sopra e Bonate Sotto fanno presente o lamentano presso la Regione che “il feno­meno di erosione si è verifica­to a causa della presenza di ri­levanti ammassi di ghiaia e rocce che hanno creato un'iso­la in mezzo al letto del fiume, causando la deviazione del suo corso contro le sponde ad ovest non protette da massic­ciate rocciose”. Traduzione: bisogna sgombrare quel grande mucchio di ghiaia e  mettere dei ripari alle sponde. Vale a dire: asportare dal fiume altra ghiaia… (e venderla, e cavarne soldi…)  senza domandarsi da dove provenga la ghiaia li ammucchiata. Insomma una esplicita richiesta di continuare a depredare il fiume.
Non meraviglia trovare due sindaci che premono in quella direzione ne di verificare come  siano ignoranti che una volta il fiume Brembo arrivava a inondare anche le campagne dei loro comuni ancora adesso coltivate: vale a dire che il letto del fiume aveva un'ampiezza molto maggiore dell'attuale. Senza contare poi che questo improvviso “ambientalismo” di questi sindaci lo scoprono solo quando c'è da lucrare soldi pubblici ma poi basta andare a vedere come mantengono il parco per capire quanto gli frega. In quel parco –proprio i due Bonate- quest'anno abbiamo individuato delle piccole zone con una flora molto particolare e le abbiamo recintate –per farla arrivare a fioritura- piantando bastoni di legno e mettendoci delle bande bianche rosse per fare capire: non entrate che questi endemismi bisogna farli riprodurre quanto più possibile. I circoli sono stati smontati da alcune guardie del parco che “chi s'è permesso di mettere queste recinzioni?!”.


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le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!





























ASPETTA E SPERA





























































































































































































IL PAESE BELLO DA VIVERE
UN COMUNE DI 7MILA ABITANTI
COLL’UUTT TUTTO IN MANO A FUNZIONARI
IN CONDOMINIO CON ALTRI COMUNI
La situazione disastratissima dell'ufficio tecnico comunale –che è poi il procuratore di buona parte delle risorse economiche al comune- é che ha in groppa una mole di progetti e problemi  da gelare il sangue anche al miglior UUTT della provincia.
Coll'aggravante che sostanzialmente nessuno dei vertici dell'ufficio sono dipendenti diretti dell'amministra zione ma sono qui in  condominio con altri comuni.

All'inizio dell'anno 2020 la sindaca aveva sollevato il dirigente dei lavori pubblici destinandolo alla fureria comunale ed spostando  l'incarico a due architetti donne (prestano servizio in condominio con altro comune:Albino), la situazione non si è comunque sbloccata  ed non siamo lontani dalla certezza che la tabella dei lavori mai partiti (che ripubblichiamo) sia risultata alla fine una puntuale punzecchiatura alla maggioranza perché si dia una mossa sia in ordine alla realizzazione delle opere sia in ordine ad una maggiore trasparenza-concorrenza-qualità nelle progettazioni e nell'esecuzione delle opere stesse.

E' del 10 novembre la determinazione della dirigente dell'ufficio tecnico comunale di affidare “in termini assolutamente  necessari e indifferibili visto il permanere di carenza di personale inserito nel Settore Pianificazione e Sviluppo del Territorio di conferire alla soc. ARC'H. E' Srl con sede legale a Bergamo in via Pascoli n. 7 (...) un servizio di supporto ed assistenza tecnica, amministrativa ed informatica alle procedure di appalto con organizzazione di mezzi e risorse a totale cura, spese e rischio di esecuzione della prestazione, da parte della Società per un totale di n. 20 settimane con prestazioni di servizio per almeno 18 ore settimanali, alle condizioni previste nel disciplinare d'incarico depositato agli atti dell'ufficio, che prevede in costo complessivo pari a € 10.800.00 oltre Iva 22%”.

Il problema é che l'Arc'hé srl non è di un professionista qualsiasi ma è il… sindaco di Treviolo che appartiene alla stessa area politica della maggioranza curnese. Forse anche più politicamente colorata piddina. C'è un ombelico robusto tra il Comune di Curno ed una coop treviolese che lavora da noi.
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Passano due settimane  e il 14 novembre e la medesima considerato che gravi sono pertanto ad oggi le carenze di organico considerate le numerose pritenuto R per tutto quanto sopra, necessario e indifferibile, visto il permanere di carenza di personale inserito nel Settore Lavori Pubblici e Manutenzioni, conferire all'Arch. Caglioni Paolo dipendente del Comune di Seriate, l'incarico di prestazione occasionale per l'attività specialistica di istruttoria relativa a: conclusione appalto di manutenzione del patrimonio comunale in regime di global service sino al passaggio di consegne al nuovo gestore e filma contratto, procedure legate all'ultimazione degli interventi per l'attivazione della nuova biblioteca comunale compresi quelli legati al contributo statale in materia di barriere architettoniche, predisposizione atti di gara per gli interventi di potatine straordinarie del verde pubblico, conclusione interventi volti alla messa in sicurezza del sottopasso via Europa e riparazione pompe, interventi di sistemazione marciapiede via Emilia e piazzale scuola secondaria G. Pascoli, manutenzione straordinaria copertura pista pattinaggio CVI 2”.
L'arch. Caglioni è un dipendente del Comune di Seriate dato anche lui in prestito per 56 ore a 30€ l'ora al Comune di Curno.

Così l'ufficio tecnico del comune è affidato a due architette  dipendenti del Comune di Albino, ad un architetto sindaco del Comune di Treviolo e un altro architetto dipendente del Comune di Seriate.
Manca un professionista di Lampedusa e siamo a posto. Ci meraviglia semmai che stavolta siano stati cooptati due maschi anziché due femmine: maronna mia che scempio al femminismo dilagante nel nostro comune!.

Abbiamo l'impressione che la giunta Gamba stia scivolando lentamente verso il proprio suicidio politico come accadde alla giunta Gandolfi 2007-2012. Quando si pretende di cacciare la politica dal Comune salvo poi interpretare l'amministrazione con una serie di atti misure atteggiamenti reazioni fortemente IDEOLOGICHE, si va a sbattere. Già ai tempi della giunta Serra questa era abituata a imporre al Comune scelte del tutto ideologiche (la vicenda della new Rodari o quella della Rumenta: per esempio) che non conducevano ad alcun concreto miglioramento dei servizi al cittadino mentre lei badava in primis ad appuntarsi sul petto la medaglia di qualcosa: sono contenta di essere arrivata uno.
Che è lo stesso comportamento della Gamba che parte ideologicamente convinta del proprio procedere e nemmeno quando la società le molla una smentita (basta ricordare la vicenda dei PEF sui CVI2 e 1 oppure quella dell'autismo nella vecchia Rodari) lei fa una riflessione e cambia parere. Nossignori.
Ne la Serra ne la Gamba hanno compreso cosa è successo in Italia dal 2008 in avanti. La Gamba non ha compreso che il covid19 non è solo una influenza peggiore delle altre.
Vanno avanti col loro programma (che resta sempre un mistero visto che è definito con totale genericità per cui dentro ci possono mettere di tutto) e non si rendono conto che quei 60-70 morti per covid19 di Curno non sono solo degli sfortunati ma assieme ai 55.000 morti italiani ed ai 300mila bambini in meno che nasceranno per via della pandemia sono una svolta nel Paese.
Ma non a Curno nelle mani delle madamine.

La sindaca Gamba ha avuto bisogno di sette anni per accorgersi della contraddizione per cui una maggioranza di centrosinistra aveva come massimo dirigente dei lavori pubblici un sindaco di una maggioranza di centrodestra leghista. Siccome lei nega sempre la politica ecco che ha scodellato come primo co-dirigente  (in parallelo della già presente) un professionista del settore che è un sindaco ma di centrosinistra. Poi siccome i vari Colleoni per la guerra non bastavano, ecco che ne arriva uno anche da Seriate. Secondo co-dirigente. Tutti assunti con la  motivazione che sono sia architetti ma sono anche pratici della burocrazia amministrativa.

Non si comprende il ruolo (defilatissimo) del segretario comunale (che pure è femmina) in tutte queste operazioni (lei si limita a verificare che le decisioni siano formalmente corrette anche se ideologicamente sono dei vulnus alla democrazia oltre che al buonsenso) lei compare solo formalmente. Il problema è che  un segretario comunale –che è a Curno da parecchi anni- arriva ad avere niente.poco.di.meno.che l'ufficio tecnico nelle condizione del nostro, forse dovrebbe fare un esame di coscienza e pensare alle dimissioni. Che avrebbe già dovuto dare per non avere controllato assieme alla sindaca ed all'assessore competente il macroscopico errore nella convenzione con la Polisportiva.

Fatto questo quadro, prendendo atto della carenza di personale dell'ufficio tecnico che dura da decenni, il buon senso avrebbe suggerito non di collezionare una architetta, poi aggiungerne una seconda, poi aggiungere un terzo che poi se n'è andato, poi chiamarne un altro ed anche un altro ancora. Cercando di tappare un buco dopo l'altro. Valeva la pena di fare un appalto concorso di  alto livello (con un bando fato come Dio comanda anziché solo coi copia incolla degli articoli di legge) per selezionare uno studio di livello nazionale se non europeo ed affidare tutto ad un unico soggetto di cui si conoscevano bene il passato e le garanzie. Ma su quest'onda  nel nostro comune non c'è sentore: qui si lavora di fino. Un incarichino a te. Un incarichino a lui. Un incarichino a lei. Un tozzo di pane non si nega mai a nessuno. Il comune come la caritas dei professionisti. Il tutto nel pieno rispetto dalle nuove criminogene regole si contratti e sugli appalti che il centrosinistra coi vari colori collegati ha inflitto e infliggerà al Paese.

IL BREMBO: IN 60 ANNI HANNO TRASFORMATO UN FIUME IN UN CANALE
Basta prendere in mano la prima aerofotografia dell'IGM (Istituto geografico Militare) del 1954 del corso del fiume Brembo tra (la soglia di) Ponte san Pietro e quella  di Bonate Sotto (dove c'era la presa della Roggia Brembilla: 1300 circa) per rendersi conto di quanto l'ampiezza del corso del fiume sia stata ristretta da 5 a 1. Sull'immagine del 1954 la distesa di sassi del corso è immensa. Oggi in certe parti del fiume la vegetazione copre da sponda a sponda. L'altezza del corse delle acque del fiume era meno di due metri (nel 1954) mentre adesso  in certi punti arriva a dieci metri.
Rubare la sabbia del fiume abbassandone il letto e riempire le sponde con discariche abusive  ha trasformato un fiume in un torrente  col sovrappiù che il percorso  tra le due soglie è stata ridotto di un terzo. Il corso è stato “raddrizzato”. Aumenti l'altezza del corso d'acqua e ne riduci la sezione: il risultato è che moltiplichi enne volte la distruzione delle sponde appena il corso le lambisce. 
Adesso leggiamo che i due autorevoli sindaci di Bonate Sopra e Bonate Sotto fanno presente o lamentano presso la Regione che “il feno­meno di erosione si è verifica­to a causa della presenza di ri­levanti ammassi di ghiaia e rocce che hanno creato un'iso­la in mezzo al letto del fiume, causando la deviazione del suo corso contro le sponde ad ovest non protette da massic­ciate rocciose”. Traduzione: bisogna sgombrare quel grande mucchio di ghiaia e  mettere dei ripari alle sponde. Vale a dire: asportare dal fiume altra ghiaia… (e venderla, e cavarne soldi…)  senza domandarsi da dove provenga la ghiaia li ammucchiata. Insomma una esplicita richiesta di continuare a depredare il fiume.
Non meraviglia trovare due sindaci che premono in quella direzione ne di verificare come  siano ignoranti che una volta il fiume Brembo arrivava a inondare anche le campagne dei loro comuni ancora adesso coltivate: vale a dire che il letto del fiume aveva un'ampiezza molto maggiore dell'attuale. Senza contare poi che questo improvviso “ambientalismo” di questi sindaci lo scoprono solo quando c'è da lucrare soldi pubblici ma poi basta andare a vedere come mantengono il parco per capire quanto gli frega. In quel parco –proprio i due Bonate- quest'anno abbiamo individuato delle piccole zone con una flora molto particolare e le abbiamo recintate –per farla arrivare a fioritura- piantando bastoni di legno e mettendoci delle bande bianche rosse per fare capire: non entrate che questi endemismi bisogna farli riprodurre quanto più possibile. I circoli sono stati smontati da alcune guardie del parco che “chi s'è permesso di mettere queste recinzioni?!”.