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IL PAESE BELLO DA VIVERE
UN COMUNE DI 7MILA ABITANTI
COLL’UUTT TUTTO IN MANO A FUNZIONARI
IN CONDOMINIO CON ALTRI COMUNI
La situazione disastratissima dell'ufficio tecnico comunale –che è poi
il procuratore di buona parte delle risorse economiche al comune- é che
ha in groppa una mole di progetti e problemi da gelare il sangue
anche al miglior UUTT della provincia.
Coll'aggravante che sostanzialmente nessuno dei vertici dell'ufficio
sono dipendenti diretti dell'amministra zione ma sono qui in
condominio con altri comuni.
All'inizio dell'anno 2020 la sindaca aveva sollevato il dirigente dei
lavori pubblici destinandolo alla fureria comunale ed spostando
l'incarico a due architetti donne (prestano servizio in condominio con
altro comune:Albino), la situazione non si è comunque sbloccata
ed non siamo lontani dalla certezza che la tabella dei lavori mai
partiti (che ripubblichiamo) sia risultata alla fine una puntuale
punzecchiatura alla maggioranza perché si dia una mossa sia in ordine
alla realizzazione delle opere sia in ordine ad una maggiore
trasparenza-concorrenza-qualità nelle progettazioni e nell'esecuzione
delle opere stesse.
E' del 10 novembre la determinazione della dirigente dell'ufficio
tecnico comunale di affidare “in termini assolutamente necessari
e indifferibili visto il permanere di carenza di personale inserito nel
Settore Pianificazione e Sviluppo del Territorio di conferire alla soc.
ARC'H. E' Srl con sede legale a Bergamo in via Pascoli n. 7 (...) un
servizio di supporto ed assistenza tecnica, amministrativa ed
informatica alle procedure di appalto con organizzazione di mezzi e
risorse a totale cura, spese e rischio di esecuzione della prestazione,
da parte della Società per un totale di n. 20 settimane con prestazioni
di servizio per almeno 18 ore settimanali, alle condizioni previste nel
disciplinare d'incarico depositato agli atti dell'ufficio, che prevede
in costo complessivo pari a € 10.800.00 oltre Iva 22%”.
Il problema é che l'Arc'hé srl non è di un professionista qualsiasi ma
è il… sindaco di Treviolo che appartiene alla stessa area politica
della maggioranza curnese. Forse anche più politicamente colorata
piddina. C'è un ombelico robusto tra il Comune di Curno ed una coop
treviolese che lavora da noi.
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Passano due settimane e il 14 novembre e la medesima considerato
che gravi sono pertanto ad oggi le carenze di organico considerate le
numerose pritenuto R per tutto quanto sopra, necessario e
indifferibile, visto il permanere di carenza di personale inserito nel
Settore Lavori Pubblici e Manutenzioni, conferire all'Arch. Caglioni
Paolo dipendente del Comune di Seriate, l'incarico di prestazione
occasionale per l'attività specialistica di istruttoria relativa a:
conclusione appalto di manutenzione del patrimonio comunale in regime
di global service sino al passaggio di consegne al nuovo gestore e
filma contratto, procedure legate all'ultimazione degli interventi per
l'attivazione della nuova biblioteca comunale compresi quelli legati al
contributo statale in materia di barriere architettoniche,
predisposizione atti di gara per gli interventi di potatine
straordinarie del verde pubblico, conclusione interventi volti alla
messa in sicurezza del sottopasso via Europa e riparazione pompe,
interventi di sistemazione marciapiede via Emilia e piazzale scuola
secondaria G. Pascoli, manutenzione straordinaria copertura pista
pattinaggio CVI 2”.
L'arch. Caglioni è un dipendente del Comune di Seriate dato anche lui in prestito per 56 ore a 30€ l'ora al Comune di Curno.
Così l'ufficio tecnico del comune è affidato a due architette
dipendenti del Comune di Albino, ad un architetto sindaco del Comune di
Treviolo e un altro architetto dipendente del Comune di Seriate.
Manca un professionista di Lampedusa e siamo a posto. Ci meraviglia
semmai che stavolta siano stati cooptati due maschi anziché due
femmine: maronna mia che scempio al femminismo dilagante nel nostro
comune!.
Abbiamo l'impressione che la giunta Gamba stia scivolando lentamente
verso il proprio suicidio politico come accadde alla giunta Gandolfi
2007-2012. Quando si pretende di cacciare la politica dal Comune salvo
poi interpretare l'amministrazione con una serie di atti misure
atteggiamenti reazioni fortemente IDEOLOGICHE, si va a sbattere. Già ai
tempi della giunta Serra questa era abituata a imporre al Comune scelte
del tutto ideologiche (la vicenda della new Rodari o quella della
Rumenta: per esempio) che non conducevano ad alcun concreto
miglioramento dei servizi al cittadino mentre lei badava in primis ad
appuntarsi sul petto la medaglia di qualcosa: sono contenta di essere
arrivata uno.
Che è lo stesso comportamento della Gamba che parte ideologicamente
convinta del proprio procedere e nemmeno quando la società le molla una
smentita (basta ricordare la vicenda dei PEF sui CVI2 e 1 oppure quella
dell'autismo nella vecchia Rodari) lei fa una riflessione e cambia
parere. Nossignori.
Ne la Serra ne la Gamba hanno compreso cosa è successo in Italia dal
2008 in avanti. La Gamba non ha compreso che il covid19 non è solo una
influenza peggiore delle altre.
Vanno avanti col loro programma (che resta sempre un mistero visto che
è definito con totale genericità per cui dentro ci possono mettere di
tutto) e non si rendono conto che quei 60-70 morti per covid19 di Curno
non sono solo degli sfortunati ma assieme ai 55.000 morti italiani ed
ai 300mila bambini in meno che nasceranno per via della pandemia sono
una svolta nel Paese.
Ma non a Curno nelle mani delle madamine.
La sindaca Gamba ha avuto bisogno di sette anni per accorgersi della
contraddizione per cui una maggioranza di centrosinistra aveva come
massimo dirigente dei lavori pubblici un sindaco di una maggioranza di
centrodestra leghista. Siccome lei nega sempre la politica ecco che ha
scodellato come primo co-dirigente (in parallelo della già
presente) un professionista del settore che è un sindaco ma di
centrosinistra. Poi siccome i vari Colleoni per la guerra non
bastavano, ecco che ne arriva uno anche da Seriate. Secondo
co-dirigente. Tutti assunti con la motivazione che sono sia
architetti ma sono anche pratici della burocrazia amministrativa.
Non si comprende il ruolo (defilatissimo) del segretario comunale (che
pure è femmina) in tutte queste operazioni (lei si limita a verificare
che le decisioni siano formalmente corrette anche se ideologicamente
sono dei vulnus alla democrazia oltre che al buonsenso) lei compare
solo formalmente. Il problema è che un segretario comunale –che è
a Curno da parecchi anni- arriva ad avere niente.poco.di.meno.che
l'ufficio tecnico nelle condizione del nostro, forse dovrebbe fare un
esame di coscienza e pensare alle dimissioni. Che avrebbe già dovuto
dare per non avere controllato assieme alla sindaca ed all'assessore
competente il macroscopico errore nella convenzione con la Polisportiva.
Fatto questo quadro, prendendo atto della carenza di personale
dell'ufficio tecnico che dura da decenni, il buon senso avrebbe
suggerito non di collezionare una architetta, poi aggiungerne una
seconda, poi aggiungere un terzo che poi se n'è andato, poi chiamarne
un altro ed anche un altro ancora. Cercando di tappare un buco dopo
l'altro. Valeva la pena di fare un appalto concorso di alto
livello (con un bando fato come Dio comanda anziché solo coi copia
incolla degli articoli di legge) per selezionare uno studio di livello
nazionale se non europeo ed affidare tutto ad un unico soggetto di cui
si conoscevano bene il passato e le garanzie. Ma su quest'onda
nel nostro comune non c'è sentore: qui si lavora di fino. Un
incarichino a te. Un incarichino a lui. Un incarichino a lei. Un tozzo
di pane non si nega mai a nessuno. Il comune come la caritas dei
professionisti. Il tutto nel pieno rispetto dalle nuove criminogene
regole si contratti e sugli appalti che il centrosinistra coi vari
colori collegati ha inflitto e infliggerà al Paese.
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IL BREMBO: IN 60 ANNI HANNO TRASFORMATO UN FIUME IN UN CANALE
Basta prendere in mano la prima aerofotografia dell'IGM (Istituto
geografico Militare) del 1954 del corso del fiume Brembo tra (la soglia
di) Ponte san Pietro e quella di Bonate Sotto (dove c'era la
presa della Roggia Brembilla: 1300 circa) per rendersi conto di quanto
l'ampiezza del corso del fiume sia stata ristretta da 5 a 1.
Sull'immagine del 1954 la distesa di sassi del corso è immensa. Oggi in
certe parti del fiume la vegetazione copre da sponda a sponda.
L'altezza del corse delle acque del fiume era meno di due metri (nel
1954) mentre adesso in certi punti arriva a dieci metri.
Rubare la sabbia del fiume abbassandone il letto e riempire le sponde
con discariche abusive ha trasformato un fiume in un
torrente col sovrappiù che il percorso tra le due soglie è
stata ridotto di un terzo. Il corso è stato “raddrizzato”. Aumenti
l'altezza del corso d'acqua e ne riduci la sezione: il risultato è che
moltiplichi enne volte la distruzione delle sponde appena il corso le
lambisce.
Adesso leggiamo che i due autorevoli sindaci di Bonate Sopra e Bonate
Sotto fanno presente o lamentano presso la Regione che “il fenomeno di
erosione si è verificato a causa della presenza di rilevanti ammassi
di ghiaia e rocce che hanno creato un'isola in mezzo al letto del
fiume, causando la deviazione del suo corso contro le sponde ad ovest
non protette da massicciate rocciose”. Traduzione: bisogna sgombrare
quel grande mucchio di ghiaia e mettere dei ripari alle sponde.
Vale a dire: asportare dal fiume altra ghiaia… (e venderla, e cavarne
soldi…) senza domandarsi da dove provenga la ghiaia li
ammucchiata. Insomma una esplicita richiesta di continuare a depredare
il fiume.
Non meraviglia trovare due sindaci che premono in quella direzione ne
di verificare come siano ignoranti che una volta il fiume Brembo
arrivava a inondare anche le campagne dei loro comuni ancora adesso
coltivate: vale a dire che il letto del fiume aveva un'ampiezza molto
maggiore dell'attuale. Senza contare poi che questo improvviso
“ambientalismo” di questi sindaci lo scoprono solo quando c'è da
lucrare soldi pubblici ma poi basta andare a vedere come mantengono il
parco per capire quanto gli frega. In quel parco –proprio i due Bonate-
quest'anno abbiamo individuato delle piccole zone con una flora molto
particolare e le abbiamo recintate –per farla arrivare a fioritura-
piantando bastoni di legno e mettendoci delle bande bianche rosse per
fare capire: non entrate che questi endemismi bisogna farli riprodurre
quanto più possibile. I circoli sono stati smontati da alcune guardie
del parco che “chi s'è permesso di mettere queste recinzioni?!”.
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