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BASTA AVVOCATI !
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IL COVID19 E' UNA MALATTIA DA BENESSERE
(SENZA PUNTO INTERROGATIVO)
I numeri nella loro brutalità sono come una mano: chi vedesse solo il
dorso non saprebbe mai com'è fatto ed esiste anche un palmo. Per
esempio dei 3131 decessi per covid 19 in Bergamasca nel bimestre 21
settembre > 21 novembre ben 2960 (il 94%) si stima fossero
pensionati e di questi ben 2551 (l'86% dei potenziali pensionati)
erano malati cronici di qualche patologia.
Nel dettaglio, sul campione analizzato, 168 pazienti (il 3,5% del
campione) non presentavano patologie pregresse, 631 (il 13,3%)
presentavano una sola patologia, 928 (il 19,6%) presentavano 2
patologie e 3011 (il 63,6%) presentavano 3 o più patologie. Sempre
secondo questi dati aggiornati al 22 ottobre 2020 e su un campione di
36. 806 pazienti deceduti, nelle donne il numero medio di patologie
osservate è di 3,6 negli uomini il numero medio di patologie osservate
è di 3,4.
Se questo è il dorso della mano il palmo della stessa ci dice
brutalmente che l'INPS dovrà pagare 2960 pensioni di meno e il servizio
sanitario nazionale non dovrà più pagare medicinali cure medici
condotti a 2551 persone.
Fortuna anche maggiore – sia per le RSA e per i Comuni – visto che gran
parte di loro costituiva la porzione più gravosa-costosa
dell'accudimento nelle RSA e gravavano anche sui Comuni.
(...)
TREVIOLO BATTE CURNO 80:28
Treviolo batte Curno 80 a 28. Senza la retorica della madamine nostrane
ed anche tenendo conto della differenza di abitanti dei due comuni,
Treviolo ci ha battuto di almeno 20 lunghezze. Per di più senza
nemmeno sborsare un euro mentre a Curno le madamine daranno 10 euro
all'ora alle loro 28 guardie del corpo. E li chiamiamo proprio guardie
del corpo o soldati di ventura o esercit(in)o merce nario perché non è
volontariato se becchi il soldino delle zie.
E mentre in paese (Curno) nel gruppo di volontari più numeroso presente
monta una discreta incazzatura quando ha saputo che il Comune intendeva
regalare 45mila euro alla Parrocchia per non avere potuto fare le due
Sagre del Raviolo” in onore della Tersa de Loi e dell'Assunta, quelli
di Treviolo si sono trovati in ottanta senza la promessa del soldino.
Chissà se le amministratrici di Curno e quelli di Treviolo si domandano
a si rispondono al perché occorra una bando del Comune per organizzare
un servizio tutto sommato semplice mentre i vecchi gruppi volontari,
tranne gli Alpini e la protezione Civile (che è composta in gran parte
degli stessi alpini) quando la parola principale che circola sulle loro
bocche –delle amministratrici curnesi- è “condivisione”.
(...)
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PDF: 4,8Mb
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IL COVID19 E' UNA MALATTIA DA BENESSERE
I numeri nella loro brutalità sono come una mano: chi vedesse solo il
dorso non saprebbe mai com'è fatto ed esiste anche un palmo. Per
esempio dei 3131 decessi per covid 19 in Bergamasca nel bimestre
21 settembre > 21 novembre ben 2960 (il 94%) si stima fossero
pensionati e di questi ben 2551 (l'86% dei potenziali pensionati)
erano malati cronici di qualche patologia.
Nel dettaglio, sul campione analizzato, 168 pazienti (il 3,5% del
campione) non presentavano patologie pregresse, 631 (il 13,3%)
presentavano una sola patologia, 928 (il 19,6%) presentavano 2
patologie e 3011 (il 63,6%) presentavano 3 o più patologie. Sempre
secondo questi dati aggiornati al 22 ottobre 2020 e su un campione di
36. 806 pazienti deceduti, nelle donne il numero medio di patologie
osservate è di 3,6 negli uomini il numero medio di patologie osservate
è di 3,4.
Se questo è il dorso della mano il palmo della stessa ci dice
brutalmente che l'INPS dovrà pagare 2960 pensioni di meno e il servizio
sanitario nazionale non dovrà più pagare medicinali cure medici
condotti a 2551 persone.
Fortuna anche maggiore – sia per le RSA e per i Comuni – visto che gran
parte di loro costituiva la porzione più gravosa-costosa
dell'accudimento nelle RSA e gravavano anche sui Comuni.
Chi segue le statistiche sanitarie potrebbe benissimo calcolare quante
risorse economiche si siano liberate con quella maledetta “scopa” che
è il covid19.
Se poi si abbandona il politicamente corretto per cui non si può
mai guardare in faccia alla realtà e soprattutto raccontarla anche ai
parenti dei morti (non riusciamo a chiamarli “vittime”) , gran parte
delle patologie che hanno accompagnato alla morte queste persone sono
tutte patologie frutto del benessere in cui viviamo da mezzo secolo.
Basta guardare la tabella che abbiamo estratto da una pagina dell'ISTAT.
In linea più generale, per malattie del benessere si intendono tutte
quelle patologie legate all'abbondanza del cibo: patologie
cardiovascolari (ipertensione, arteriosclerosi, angina pectoris,
infarto miocardico, ictus cerebri, stasi venosa) tumori (in particolare
al colon, stomaco, seno, endometrio, cistifellea, prostata e utero),
diabete, gotta, patologie autoimmuni (dolori articolari, lupus,
sclerosi) sono quelle che oggi vengono definite le malattie del
benessere. Cause comuni di tali malattie sono oltre ad una
alimentazione eccessiva, anarchica, squilibrata e disordinata, l'abuso
di sostanze voluttuarie (the, caffè, sigarette, alcolici) e la
sedentarietà.
Adesso il conto è arrivato sia pure per traverso e siccome l'industria
farmaceutica e la sanità privata sopravvivono comodamente proprio su
questo mazzo di patologie e su questo mazzo ci costruiscono le proprie
fortune, si può dire che il Paese non c'ha perso del tutto.
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TREVIOLO BATTE CURNO 80:28
Treviolo batte Curno 80 a 28. Senza la retorica della madamine nostrane
ed anche tenendo conto della differenza di abitanti dei due comuni,
Treviolo ci ha battuto di almeno 20 lunghezze. Per di più senza
nemmeno sborsare un euro mentre a Curno le madamine daranno 10 euro
all'ora alle loro 28 guardie del corpo. E li chiamiamo proprio guardie
del corpo o soldati di ventura o esercit(in)o merce nario perché non è
volontariato se becchi il soldino delle zie.
E mentre in paese (Curno) nel gruppo di volontari più numeroso presente
monta una discreta incazzatura quando ha saputo che il Comune intendeva
regalare 45mila euro alla Parrocchia per non avere potuto fare le due
Sagre del Raviolo” in onore della Tersa de Loi e dell'Assunta, quelli
di Treviolo si sono trovati in ottanta senza la promessa del soldino.
Chissà se le amministratrici di Curno e quelli di Treviolo si domandano
a si rispondono al perché occorra una bando del Comune per organizzare
un servizio tutto sommato semplice mentre i vecchi gruppi volontari,
tranne gli Alpini e la protezione Civile (che è composta in gran parte
degli stessi alpini) quando la parola principale che circola sulle loro
bocche –delle amministratrici curnesi- è “condivisione”.
Non si comprende bene di cosa e come visto che per trovare qualcuno
debbono fare un bando. Forse hanno allevato una generazione di
pulcinotti che si muovono dal divano solo le nonne zie mamme chiamano e
mollano il soldino o fanno intendere una qualche promessa lavorativa?.
Chissà perché proprio nel momento in cui i social media sono la catena
di relazione principale tra i giovani, proprio questi NON riescono a
trovarsi ed organizzarsi da soli in un gruppo spontaneo come accadeva
negli anni '60, '70 '80. Nel momento in cui la gioventù è continuamente
connessa questi hanno maggiori difficoltà a costruire un solido
legame fisico e ideale e debbo aspettare che ci sia sempre “uno grande”
che li chiama a raccolta. Mammoni?. Coglioni?.
La realtà è che ormai i sindaci e le loro maggioranze interpre tano il
loro ruolo in termini “regali” e siccome il loro livello culturale e
formativo post le ennemila riforme scolastiche e dell'università ne
hanno massacrato la formazione di base ed anche quella specialistica,
non si capacitano nemmeno da soli dell'idea di mettersi insieme senza
il richiamo del reo della regina di turno.
Poi quando li chiami e li metti all'opera ti rendi conto che finchè c'è
da giocare coi gingilli ci sanno ben fare ma quando c'è da girare come
trottole per recuperare le bombole d'ossige no vuote che il
cittadino fruitore se ne frega di restituire la prima osservazione che
fanno è che “non possiamo chiedere l'elenco dei fruitori per via della
privatezza”.
Come se salvare altri cristiani valesse meno del rispetto della privatezza di uno stronzo che non restituisce la bombola vuota.
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CURNO :CERCASI CASELLANTI. MA E' UNA FAKE NEWS
Cercasi casellanti: ma è una fake news.
Nel paese bello di vivere torneranno in funzione i casellanti?. E' di
prossima pubblicazione di una determinazione (non sappiamo se targata
Caligiuri servizi sociali o Maggioni ufficio tecnico) con cui si
raccolgono candidature o si nominano 6+2 casellanti destinati i primi
3+3 a coprire turni normali di otto ore pro-die come guardiani dei due
passaggi a livello per impedire che succedano guai fino quando RFI avrà
istallato le barriere uniche vista la diffida del Comune a istallarle.
Gli altri 1+1 staranno in campana come sostituti mancassero qualcuno .
Spiegazione 1. RFI intende raddoppiare la linea dalla città fino a via
Roma (di Curno: sic!) e procederà in base a una norma europea a
eliminare i due passaggi a livello. Il Comune l'ha diffidata dal
chiudere i due passaggi a livello ed allora RFI ha risposto al Comune
dicendo: procurate di mettere qualcuno a guardia perché se succederanno
incidenti perché qualcuno sottopassa le barriere, saranno
responsabilità vostre.
Riavvolgiamo il nastro. Sarebbe interessante capire le ragioni
per cui l'assessore Conte è così contrario alla bretella da via
Ruffilli alla rotonda dell'ospedale sulla circonvallazione Leuceriano.
Cosa c'è sotto di così grave da rendergli il progetto letteralmente
indigeribile? Boh!?. Vero che in via Marconi c'è la strettoia di “casa
Farina” da una parte ed alcune lussuose villette di proprietà di
importanti personaggi politicamente bene ammanigliati ( e sappiamo bene
che il Conti da bravo democristiano non andrebbe MAI a toccare un
centimetro quadrato di proprietà privata…) ma forse dopo mezzo secolo
di ininterrotta occupazione del potere (lui dice che è stato obbligato)
e con alle spalle nefandezze urbanistiche come il TS1 e il TS2 oppure
le sue piste ciclabili, forse sarebbe ora venisse messo in pensione e
sostituito da qualcuno meno ammanigliato a vecchie idee.
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