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UNIBG DILAGA IN VIA CALVI: UN ALTRO BUCO RIEMPITO
IL RIVESTIMENTO (ARTIFICIALE) FUORI SCALA DEL DONIZETTI
La notizia più forte di ieri è il finanziamento di quasi sei milioni a
mezzo all'UniBG dati dal MUR per co-finanziare i cantieri di Dalmine e
proseguire quello di Sant'Agostino. E' tutto golotto golotto il rettore
Remo Morzenti Pellegrini perché questo gli consente di ampliare la
grandezza (non solo fisica) dell'università visto che ormai mira a
qualcosa di importante. Investimenti importanti guadagnati sulla base
di una curata verifica nazionale. Dice il retore: “con 56 punti UniBg
segue le università di Urbino, Pisa, Palermo e Milano-Bicocca. Il
punteggio viene stabilito in base a una serie di indicatori, due in
particolare hanno giocato a nostro favore - spiega il rettore -. In
primis il rapporto tra metri quadri disponibili e numero di studenti,
siamo un ateneo in crescita, che ha bisogno di spazi. Altra carta a
nostro favore è stata la cantierabilità di entrambi i progetti nel
2020. I lavori sono già in corso sia in Sant'Agostino sia a Dalmine. E
c'è di più. Le due opere sono già finanziate, posso anticipare che le
risorse in arrivo saranno impiegate per sistemare l'immobile di via
Fratelli Calvi, a Bergamo. L'edificio acquisito dalla Provincia nel
giro di un anno e mezzo ospiterà le nuove segreterie che ora sono in
via dei Caniana, e tutti gli uffici destinati agli studenti -
Orientamento, Servizio allo studio, Internazionalizzazione - verranno
trasferiti in via Fratelli Calvi. Gli spazi che si liberano in Caniana
saranno destinati a docenti e studenti del campus giuridico-economico».
Nei primi mesi del 2021 il Miur assegnerà ulteriori finanziamenti per
le opere cantierabili nel 2022, «e siccome prevediamo che l'immobile
di via Fratelli Calvi sarà cantierabile, concorreremo per liberare
altre risorse destinate ad altre iniziative» continua Morzenti
Pellegrini. In Caniana servono nuovi spazi per i due dipartimenti di
Economia, studenti e docenti sono alle strette. «In dicembre
approveremo il progetto preliminare di via Fratelli Calvi, che
contiamo di vedere concluso nel 2022».
(...)
ARRIVATI A FINE ANNO LA LETTURA DI CERTE SPESE
NEL PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE 2020
DEL NOSTRO COMUNE LASCIA ?!?!?!?!?!
La lettura della delibera di giunta n. 125 del 29 ottobre u.s. approva
la Variazione del Piano Esecutivo di Gestione (PEG) relativo agli anni
2020-2022 (è la pubblicazione n.979 sull'Albo Pretorio). Arrivati a
ottobre ormai le previsioni di spesa per i vari servizi e investimenti
per l'anno in corso sono sicuramente certi. Noi abbiamo estrapolato
dalle 54 pagine del PEG quelle voci che a nostro (modesto) avviso si
prestano a qualche considerazione sul come la giunta Gamba – la
maggioranza di centro sinistra di Vivere Insieme- governa il paese. Che
scriviamo minuscolo perché siamo uno degli 8mila comuni italiani.
Il lettore “volenteroso” si prenda la briga di leggere la tabella allegata e non s'incazzi.
La prima cosa che balza all'occhio è che la maggioranza ha un suo
programma e intende realizzarlo senza tener conto di quel che è
accaduto nel corso dell'anno. Il covid19 come un banale temporale.
Una maggioranza che incassa nientemeno che 1,049 milioni di euro ex
covid19 tra Stato regione ed altri enti pubblici. A seguire un regalo
dello Stato di 900mila euro per la costruzione della palestra della
nuova Rodari che arriverà con un anno di ritardo se non farà la fine
dei cantieri della biblioteca e della new Rodari. Altri 420 mila euro
provenienti da Regione e Stato. E poi con debita allegria -segnati col
quadratino viola messo di sbieco- di chi scopre un sacco di soldi nel
portafoglio ecco che per gli impianti sportivi ci getta nientemeno che
2,150 milioni visto che doman l'altro gli stessi impianti sportivi
finiranno nelle mani… indovinate di chi? della Polisportiva e del GS
Marigolda: ci scommettiamo?!. La rielezione (forse) è assicurata. Senza
contare che per gli impianti sportivi entreranno anche altri 480mila
euro da contributi privati.
Non importa se il Comune di Curno non ha un edificio da destinare a
scuola 0-6 anni: del problema si arrangino i privati e i genitori
paghino le debite rette. E se i privati chiudono… semmai ci penseranno
all'ultimo momento. Non importa se per gli anziani e la cultura la
spesa, tranne la carità spicciola singolare ai primi, non spendano più
di 50mila euro.
(...)
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PDF: 4,6Mb
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UNIBG DILAGA IN VIA CALVI: UN ALTRO BUCO RIEMPITO
IL RIVESTIMENTO (ARTIFICIALE) FUORI SCALA DEL DONIZETTI
La notizia più forte di ieri è il finanziamento di quasi sei milioni a
mezzo all'UniBG dati dal MUR per co-finanziare i cantieri di Dalmine e
proseguire quello di Sant'Agostino. E' tutto golotto golotto il rettore
Remo Morzenti Pellegrini perché questo gli consente di ampliare
la grandezza (non solo fisica) dell'università visto che ormai mira a
qualcosa di importante. Investimenti importanti guadagnati sulla
base di una curata verifica nazionale. Dice il retore: “con 56
punti UniBg segue le università di Urbino, Pisa, Palermo e
Milano-Bicocca. Il punteggio viene stabilito in base a una serie di
indicatori, due in particolare hanno giocato a nostro favore - spiega
il rettore -. In primis il rapporto tra metri quadri disponibili e
numero di studenti, siamo un ateneo in crescita, che ha bisogno di
spazi. Altra carta a nostro favore è stata la cantierabilità di
entrambi i progetti nel 2020. I lavori sono già in corso sia in
Sant'Agostino sia a Dalmine. E c'è di più. Le due opere sono già
finanziate, posso anticipare che le risorse in arrivo saranno
impiegate per sistemare l'immobile di via Fratelli Calvi, a Bergamo.
L'edificio acquisito dalla Provincia nel giro di un anno e mezzo
ospiterà le nuove segreterie che ora sono in via dei Caniana, e tutti
gli uffici destinati agli studenti - Orientamento, Servizio allo
studio, Internazionalizzazione - verranno trasferiti in via Fratelli
Calvi. Gli spazi che si liberano in Caniana saranno destinati a docenti
e studenti del campus giuridico-economico». Nei primi mesi del 2021 il
Miur assegnerà ulteriori finanziamenti per le opere cantierabili nel
2022, «e siccome prevediamo che l'immobile di via Fratelli Calvi sarà
cantierabile, concorreremo per liberare altre risorse destinate ad
altre iniziative» continua Morzenti Pellegrini. In Caniana servono
nuovi spazi per i due dipartimenti di Economia, studenti e docenti
sono alle strette. «In dicembre approveremo il progetto preliminare
di via Fratelli Calvi, che contiamo di vedere concluso nel 2022».
Chissà se il rettore non cominci a sospettare che il suo disegno di
fare di UniBG una università più grande (nel 2020 ci dovrebbero stare
20mila studenti) dispersa in una tale numero di sedi tra città
alta e città bassa non diverrà qualcosa di insopportabile per gli
studenti e per il suo governo. Scontato che gli enti locali ed anche la
classe politica vedano di buon occhio questa dispersione che favorisce
la rendita immobiliare e il commercio privato ( e quindi un enorme
ritorno elettorale) ma chi ha avuto quest'idea nei primi anni'60
– di inserire l'università nei contenitori pubblici vuoti presenti in
città così vengono rimessi in piedi e in uso coi soldi statali- alla
fine –primo- non declassino il valore formativo del “prodotto laureato”
che esce dall'università come uscisse da un liceo cittadino e -secondo-
che i costi subiti dagli studenti non finiscono per stizzirli.
Scommettiamo che tra meno di dieci anni –anzi: addirittura il successore di Morzenti…- cominceranno a rivendicare un “campus”?.
Il Bugiardino pubblica un'immagine della facciata alta di SO del
Donizetti titolando sottinteso interrogativo o malizioso: “le nuove
facciate del Donizetti: effetto patchwork e cemento rosa”.
Visto che siamo (quasi) tutti in clausura non abbiamo potuto ammirare
dal vivo la situazione che dall'immagine fa letteralmente …andare al
cesso di corsa. Ma quel termine - patchwork - sulla pagina del
Bugiardino è una elegante coltellata alla giunta Gori.
Non ci scandalizza ne l'uso di pannelli di questo nuovo
calcestruzzo e nemmeno del colore che cerca di stare il più
vicino possibile al quello attuale del teatro. Ci scandalizza l'uso di
queste MEGA-pannellature che appaiono se non del tutto posticce (avete
presente le chiusure dei cantieri edili?) sicuramente con dei moduli di
dimensione fuori scala.
Solo nella Casa Littoria di Piazza Libertà del mitico Alziro Bergonzo
sono state usate pannellature gigantesche: ma quelle erano di marmo
bianco di Zandobbio e non di cemento colorato: se vi pare poca la
differenza. Tra marmo e calcestruzzo colorato. Indubbiamente applicare
lastre di dimensioni più contenute avrebbe implicato un maggiore costo
(in fondo quella pannellatura serve a creare una parete aerata) ma quei
piastroni danno l'idea di un lavoro approssimativo, frettoloso… che va
bene su un capannone industriale ma non sul Teatro Donizetti.
Già ci aveva impressionato il foyer del teatro pavimentato con marmo
arabescato rosso orobico, che va bene, costa piuttosto caro, è una
pietra indigena, ma che durerà da natale a capodanno e bisogna cerarlo
due volte al giorno quando si calpesta e adesso eco scodellata questa
pannellatura che pare un… dai facciamo alla svelta e finiamola. Tipico
del muratore bergamasco.
Vi si vede o vi si legge la stessa approssimazione di Piazza
Carrara o Risorgimento. Lavoro fatto e ciao stai bene: non rompete per
favore.
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ARRIVATI A FINE ANNO LA LETTURA DI CERTE SPESE
NEL PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE 2020
DEL NOSTRO COMUNE LASCIA ?!?!?!?!?!
La lettura della delibera di giunta n. 125 del 29 ottobre u.s. approva
la Variazione del Piano Esecutivo di Gestione (PEG) relativo agli anni
2020-2022 (è la pubblicazione n.979 sull'Albo Pretorio). Arrivati a
ottobre ormai le previsioni di spesa per i vari servizi e investimenti
per l'anno in corso sono sicuramente certi. Noi abbiamo
estrapolato dalle 54 pagine del PEG quelle voci che a nostro (modesto)
avviso si prestano a qualche considerazione sul come la giunta Gamba –
la maggioranza di centro sinistra di Vivere Insieme- governa il paese.
Che scriviamo minuscolo perché siamo uno degli 8mila comuni
italiani.
Il lettore “volenteroso” si prenda la briga di leggere la tabella allegata e non s'incazzi.
La prima cosa che balza all'occhio è che la maggioranza ha un suo
programma e intende realizzarlo senza tener conto di quel che è
accaduto nel corso dell'anno. Il covid19 come un banale temporale.
Una maggioranza che incassa nientemeno che 1,049 milioni di euro ex
covid19 tra Stato regione ed altri enti pubblici. A seguire un regalo
dello Stato di 900mila euro per la costruzione della palestra della
nuova Rodari che arriverà con un anno di ritardo se non farà la fine
dei cantieri della biblioteca e della new Rodari. Altri 420 mila euro
provenienti da Regione e Stato. E poi con debita allegria
-segnati col quadratino viola messo di sbieco- di chi scopre un sacco
di soldi nel portafoglio ecco che per gli impianti sportivi ci
getta nientemeno che 2,150 milioni visto che doman l'altro gli stessi
impianti sportivi finiranno nelle mani… indovinate di chi?
della Polisportiva e del GS Marigolda: ci scommettiamo?!. La rielezione
(forse) è assicurata. Senza contare che per gli impianti sportivi
entreranno anche altri 480mila euro da contributi privati.
Non importa se il Comune di Curno non ha un edificio da destinare a
scuola 0-6 anni: del problema si arrangino i privati e i genitori
paghino le debite rette. E se i privati chiudono… semmai ci penseranno
all'ultimo momento. Non importa se per gli anziani e la cultura la
spesa, tranne la carità spicciola singolare ai primi, non spendano più
di 50mila euro.
Poi ci sono altre chicche. Per esempio l'affitto del capannone da un
privato destinato ad usi comunali. Con quel livello di affitto ne
potevamo comprare in dieci anni uno grande quasi il doppio.
Divertentissima anche la voce “oneri per rimborso sinistri” per 12mila
euro. Il Comune ha una assicurazione non totale e quindi una parte dei
danni li deve rimborsare direttamente. Certo è che 12 mila euro
all'anno di franchigia vuol dire che i dipendenti comunali hanno
scambiato le vie comunali per Vallelunga.
Il lettore presti attenzione anche alle righe gibollate col pallino
rosso per una cifra prossima ai 300mila euro. Data la natura
degli investimenti uno immagina che a monte vi sia un progetto globasle
di digitalizzazione delle reti del comune, meglio se effettuato con
alcuni progetti in concorrenza tra di loro (facciamo almeno cinque
progetti?) e invece si scopre che questa enorme somma verrà –è stata
spartita- in ennemila determinazioni che assegnano ad ennemila
soggetti le forniture o la realizzazione degli impianti. Immaginate
un'auto fabbricata da ennemila ditte differenti che capitano li
per caso: di sicuro l'auto non partirà mai. Alla faccia della legge che
prescriveva fino all'altro ieri che un lavoro della medesima natura non
si poteva spartire in ennemila progettino-interventi per ridurre la
concorrenza (e l'efficienza…).
Divertente anche leggere le somme delle spese per i consumi energetici
(gibollati col quadratino blu vuoto all'interno) in cui spiccano i
150mila euro per il riscaldamento degli edifici comunali e le scuole
(spesa per il metano: il segno dei 4 lobi blu) cui si aggiungono altri
115 mila euro per l'energia elettrica. Leggendo la tabella uno si
domanda a che servono tutti i pannelli solari istallati sugli edifici e
come mai –sia per il riscaldamento che per l'illuminazione- non si sia
fatto un progetto integrato per cui attraverso i pannelli solari
–magari ad orientamento girasole- ci sia l'autosufficienza energetica.
Tra l'altro il Comune sia sugli edifici che nei perimetri dei suoi
spazi potrebbe benissimo istallare altri girasoli e dotarsi di
batterie. Invece si va avanti anche qui coll'idea della macchina
fabbricata da ennemila ditte che non si conoscono nemmeno tra di
loro. I pannelli solari negli edifici comunali sono entità
separate dallo scopo per cui li hanno inventati: quei servono solo a
fare determinazioni. Grani di rosario senza catenella che li tiene
assieme.
L'immagine che esce da questo prospetto di spese-investimenti è quello
di un Comune STRARICCO di risorse che le spreca massicciamente mettendo
tra i suoi obiettivo panem et circenses e dimenticando la sostanza dei
problemi che non si affronta con una generosa emanazione di
determinazioni per fare la carità a chicchessia.
Si prendano per esempio in esame la condizioni di degrado degli edifici delle case popolari adiacenti la palazzina ASL.
Si prendano in esame lo stato di degrado dei pochi giardini
pubblici dove ormai gli alberi – tutti piantati 30 40 50 anni or sono-
sono ormai fuori scala ed anche pericolosi e andrebbe fatto un progetto
generale di sistemazione di quelli.
Mai possibile che una maggioranza (+o-) di centro sinistra che ha
governato il paese 3 volte su 4 negli ultimi quinquenni NON abbia mai
piantato UN albero UNO?.
Mai possibile che non abbia mosso una pagina sul destino del c.d. giardino botanico?
Mai possibile che non abbia mai trovato un accordo per l'uso pubblico
dello spazio dell'azienda regionale foreste che è li “nudo e crudo” da
ventanni?.
Mai possibile che alla Marigolda in 50 anni non siano riusciti a
“ricucire” gli spazi verdi tra via Veneto fino alle ripe sotto
l'uccellanda prossima al CVI2 con centro stesso?
Mai possibile che in mezzo secolo il Comune non abbia elaborato e
destinato lo spazio per la stazione ferroviario e i sottopassi ai
passaggi a livello per arrivare adesso nella situazione per cui tra 6-9
mesi potrebbero diventare dei muri invalicabili?.
E' insomma l'immagine di un paese di cicale cui piace divertirsi e
governato da persone che non hanno la capacità di distinguere il
quotidiano dal progetto sul futuro a meno che questo non consenta un
incasso (politico elettorale) nell'immediatezza più vicina. Istallano i
pannelli solari come se uno comprasse una scarpa diversa una dopo
l'altra senza domandarsi se non sia meglio disporre di un paio estive
ed uno invernale anzichè ennemila scarpe diverse da un piede all'altro.
La socialità è vista come una sequenza di regalie casuali a tappare il
buco quotidiano. Gli anziani tranne una ridotta che non arriva al 5%
sono abbandonati a se stessi. Giardini pubblici nemmeno a parlarne.
Viabilità tra l'est e l'ovest nemmeno a parlarne: vedi sottopasso della
SP470 col muro contro il quale i ciclisti vanno a spiaccicarsi. Non c'è
UNA pista ciclabile che sia UNA che inizi da un punto ed arrivi in un
altro punto col minimo di razionalità. “Spaghetti” (pedociclabili)
sparsi dappertutto senza un costrutto che forse arriverà quando il
paese li avrà congedati.
Nel consiglio comunale dei 28 ottobre –chissà perché con tre
consiglieri presenti e gli altri a casa...- la sindaca ha rivendicato
l'IMMANE lavoro compiuto dagli uffici nel corso dell'anno sotto la
cappa del covid19. Alla sindaca Gamba ricordiamo un proverbio
bergamasco: tutti i dottori sono uomini (e donne) ma non tutti gli
uomini sono dottori. O uno milanese: ofelè fa ol to mesté!.
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