A GUARDARE ALLE COLLINE PAGINA 1297  DEL 19 NOVEMBRE 2020
























































Di cosa parliamo in questa pagina.
























IL CONSIGLIO COMUNALE DEL 28 OTTOBRE
1-    Succede nel paese bello da vivere che un cittadino che conosciamo solo di vista –sappiamo per certo che è uno tra i primi volontari in termini temporali- ci fermi e di domandi se sia vera la notizia che il Comune avrebbe dato alla Parrocchia la somma di 45mila euro perché per via dei DPCM  collegati al covid 19 non ha potuto fare le due Sagre del Raviolo. Sagra del Raviolo è una nostra denominazione della Festa del Redentore e di S. Gaetano. Mi chiede anche se sia vero che il comune “ha assunto dei giovani volontari che paga 10 euro l'ora”. Sfruttando la potenza del cloud e dei moderni cellulari gli scodello le determinazioni e gliele trasferisco sul suo cellulare via bluetooth. Il tipo ringrazia e se ne va ma ci pare assai incazzato. Ho l'impressione che ci saranno problemi per la nostra sindaca.
(...)

IL DISABILE? E' UN'ESCA
Nel Piano del Diritto allo Studio comunale  è prevista una spesa di 287.799,48 euro destinata al servizio di assistenza socio educativa scolastica di 30 ragazzini disabili.  Fanno 9.592 euro a cranio. Quasi mille euro al mese. Questa pratica dura da almeno trent'anni e quindi il Comune ha speso dai 10 ai 15 milioni di euro per questa pratica. Questa situazione  comincia a stancare il cittadino per diversi motivi, primo tra tutti  perché non comprende com'è che in 30 anni siamo sempre li a  fare anno dopo anno la fotocopia del piano precedente aumentando la spesa (senza mai un rendiconto qualificato del risultato).
Ci sono diverse questioni che rendono pesante questa enorme spesa perché  per esempio la provincia rimborsa la stessa spesa per i disabili adulti (sia pure non interamente e in tempi qualche volte eccessivamente lunghi).
Un cittadino disabile non presta servizio militare. Un cittadino disabile non può fare il poliziotto carabiniere vigile del fuoco. Speso non può nemmeno guidare un veicolo.
La disabilità è un utile strumento per fare soldi a partire dal basso. In una classe di 24 alunni se la maestra individua un disabile, questo viene indirizzato ad un supporto e quindi significa una riduzione parziale del suo carico di lavoro, vale a dire un aumento di stipendio.
(...)
Ci si domanda poi perché quei 287.799,48 euro non debbano essere a carico di Regione o Stato visto che la disabilità adulta é a carico di un ente superiore.
La ragione è semplice. 30 disabili su una popolazione scolastica di 860 scolari a Curno  –ragionamento spannometrico ma non tanto- vuol dire che il 3,4% degli 88.000 scolari bergamaschi significano 2992  disabili a livello provinciale.
Verificato che esattamente come per la rumenta- esiste un virtuosa condivisione  tra i diversi soggetti: coop, onlus, pochissimi privati che lavorano nel settore- significa  che ogni anno  il settore crea un giro d'affari di 2.992x9,592 eur=28.699.264 di euro.
Siccome la pressoché totalità di questi ha un preciso legame politico –dal centrosinistra fino alla lega ed ai fratelli italiani- è evidente come –qualunque sia la maggioranza che governa, c'è spazio per tutti e quindi deriva alla politica sia qualche finanziamento diretto (lecito: per carità!) sia un profitto elettorale.
Infatti i piani del diritto allo studio sono sempre votati all'unanimità nei consigli comunali tranne che a Curno dove la fratelli italiani si astiene per via del mancato inserimento del finanziamento del ricordo delle foibe.
Questi 28.699.264 di euro (VENTOTTO MILIONI in Bergamasca) pongono un altro interrogativo.
La maestra che  insegna nella scuola ci arriva previo un concorso nazionale (al 17 settembre nella scuola  dell'obbligo bergamasca su 12.500 insegnanti restavano ancora da nominare circa 2.800 supplenti e altri 1.000 per il sostegno) MENTRE chi lavora per coop-onlus e privati che forniscono il servizio ai vari comuni  NON sono assunti per concorso ma per conoscenza e  semplice deposito del titolo di studio.
Insomma il disabile  nel sistema scolastico è una sorta di ESCA che serve  due volte al politico ed una volta alla scuola privata e l'esca è totalmente indifesa dal momento che vista la piramide di governo e di finanziamento politico del sistema, è il sistema stesso che sceglie decide finanzia e controlla senza mai certificare anzi: sostanzialmente AUTOCERTIFICA quel che nemmeno da lontano ha in mente da fare.



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le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!



























































































































































































































IL CONSIGLIO COMUNALE DEL 28 OTTOBRE
1-    Succede nel paese bello da vivere che un cittadino che conosciamo solo di vista –sappiamo per certo che è uno tra i primi volontari in termini temporali- ci fermi e di domandi se sia vera la notizia che il Comune avrebbe dato alla Parrocchia la somma di 45mila euro perché per via dei DPCM  collegati al covid 19 non ha potuto fare le due Sagre del Raviolo. Sagra del Raviolo è una nostra denominazione della Festa del Redentore e di S. Gaetano. Mi chiede anche se sia vero che il comune “ha assunto dei giovani volontari che paga 10 euro l'ora”. Sfruttando la potenza del cloud e dei moderni cellulari gli scodello le determinazioni e gliele trasferisco sul suo cellulare via bluetooth. Il tipo ringrazia e se ne va ma ci pare assai incazzato. Ho l'impressione che ci saranno problemi per la nostra sindaca.

2 - Domenica ci è capitato di vedere su facebook la trasmissione della Messa Granda in diretta dalla chiesa parrocchiale ad opera di qualche giovanotto dell'oratorio di Curno ripresa con un normale cellulare. Volti e voci dei protagonisti perfettamente visibili e  percettibili. Basta confrontare le videoregistrazioni del consiglio comunale pubblicati sul sito comunale e questa trasmissione “fai da te” per capire come il nostro Comune abbia speso una sfraccata di soldi tra impianti e spazi di pubblicazione per arrivare al pessimo risultato verificabile.
Adesso vediamo la seduta consigliare del 28 ottobre '20  -celebrata in parte via skype- per mettersi le mani nei capelli: è il caso di chiamare  davvero quei ragazzi dell'oratorio.
Forse basta anche un ragazzino delle scuole medie.
I Curnesi non sanno che rischio (o che fortuna?) hanno corso  la  scorsa fine di ottobre: potevano restare di colpo senza consiglio comunale. Infatti la seduta in municipio s'è svolta con tre soli consiglieri presenti (Gamba Conti e Bellezza + il segretario comunale) e tutti gli altri accasati per via del covid19.

3 - Come i lettori possono verificare c'è una differenza tra la tabella dei soldi ricevuti dal comune che abbiamo compilato ed aggiornato noi (la nostra tabella deriva dalla lettura delle delibere e determinazioni pubblicate all'albo pretorio) e quella presentata in consiglio comunale.

Vale la pena di soffermarsi sulla terza tabella sulla destinazione dei Fondi Zone Rosse al 28 ottobre 2020 perché della prima somma -134.144,36 €- la sindaca ha dato solo una descrizione orale delle destinazioni (sarebbero una ventina se non ricordiamo male) e la questione non è assolutamente corretta perché sarebbe necessario ci fosse una tabella coi dettagli anziché un mero ragionamento verbale. Il tutto come esempio di trasparenza e condivisione.

4 - La prima sorpresa nella presentazione della variazione di bilancio sta nel maggiore costo dell'appalto del servizio di smaltimento delle rumenta nostrana che costerà 73.500,00 € in più (aumento di oltre il 10% sul complessivo?). Interrogata in merito la consigliera Serra delegata al problema ha spiegato che circa 45mila € sono  per l'aumento della quantità (ma sarebbe una quota 2019…) e il resto perché sono venuti a mancare gli introiti della vendita delle materie seconde che adesso il mercato non compera più e quindi vanno smaltiti. Formalmente noi paghiamo la rata della rumenta in base al numero degli abitanti e questa rata diminuisce in base agli incassi per la vendita delle materie seconde MA se quelle non si vendono più e vanno smaltite la diminuzione non c'è: quindi c'è un aumento.
Naturalmente la Serra ha fatto finta di niente – per colpa del mercato asserisce!- mentre si conferma come la soluzione adottata “in house” è stata un errore perché in questo modo siamo diventati smaltitori della nostra rumenta mentre se il servizio fosse stato affidato a una ditta avremmo pagato SOLO la maggiore quantità. Ha concluso con una minacciosa promessa: la società di cui facciamo parte tra qualche  anno  creerà anche un proprio sistema di discarica: vuole fare le scarpe all'A2A?. Altri guai in vista.

5 - La seduta si è ferocemente stata animata dopo l'intervento del consigliere di minoranza Locatelli che ha lamentato  il gran numero di progetti e interventi –per sistemare la  biblioteca- che si sono succeduti da quando amministrano le sindache Serra prima e Gamba adesso. L'ass. Conti delegato dalla sindaca alla risposta è partito col lanciafiamme ad alta voce accusando la giunta Gandolfi (in cui Locatelli era assessore) di avere lasciato fermo il cantiere a marcire cinque anni così che i danni allora creati si sono dovuti sistemare successivamente dalle giunte Serra&Gamba. Conti: Siamo qui a mettere le pezze agli altri e sentirci dire che buttiamo soldi?.

6 - No assessore Conti: lei la intorcia bene ma la faccenda non è esattamente così. Prima di tutto lei ha governato  almeno per 15 anni col cantiere fermo  mentre la giunta Gandolfi solo cinque: come mai in quasi vent'anni di governo la sua formazione politica NON ha concluso i lavori? Le ragioni le sanno tutti: (a) la sua parte politica NON voleva ed ha sempre osteggiato la costruzione della biblioteca. Ricordi le pantomine messe in piedi da Perico and company. (b) Lei sa benissimo che la biblioteca da una chiave di lettura della realtà che cozza col criterio clientelare col quale amministrate per scroccare voti: a voi interessa di più  fare la carità attraverso i servizi sociali che spendere in cultura. (c) Per capire come intendete la cultura basta osservare come l'avete… appaltata ad una società privata in stretti rapporti con l'assessora addetta. Si può immaginare il Comune di Bergamo che da in appalto la gestione del Donizetti? Magari alla Fininvest?.

7 - Al consigliere Locatelli è uscita una battuta  del tutto inappropriata circa l'attendibilità del prospetto dei costi  di costruzione della biblioteca a partire dalla prima delibera avanzando l'idea che il prospetto sarà manipolato. Faccenda che dura da sempre dal momento che  Serra e Gamba accusano la giunta Gandolfi (e quindi anche Locatelli)  di non avere finito i lavori utilizzando un avanzo di bilancio disponibile mentre il parere di Gandolfi è esattamente opposto. L'avanzo c'era  come c'era e c'è pure la pervicace opposizione del Gandolfi contro la biblioteca.
Storie vecchie: ne al CDX a trazione leghista ne al CSX  importa sostanzialmente  una virgola che la biblioteca entri in funzione perché inevitabilmente sottrarrà risorse alla gestione clientelare dei servizi sociali che  da almeno mezzo secolo ingrassa la base elettorale delle due formazioni.

8 - Altra  battuta severissima del Locatelli contro gli ennemila progetti con cui le giunte Serra&Gamba hanno affrontato la sistemazione della Biblioteca e Auditorium connesso. Conti s'è adontato alla grande ed anche la sindaca Gamba ha dato fuori sentendosi accusata in prima persona. Lei confonde la battaglia politica come fosse le dita sporche  della nutella da parte dei bambini.
Non c'è niente da fare: comunque la si giri tutta l'operazione sulla biblioteca DOVEVA essere affidata ad un solo progetto  ed con un appalto unico: lo prevede la legge che un lavoro unitario non si può suddividere in ennemila progetti ed ennemila appaltini per ridurre la concorrenza nella scelta dei progettisti e delle imprese.
Si legga la Delibera ANAC numero 976 del 23 ottobre 2019.  Che non è del secolo scorso.

Anzi: ADDIRITTURA pure tutta la sistemazione degli spazi tra via Carlinga, Biblioteca, parcheggio CVI e bretella stradale fino a via IV Novembre DOVEVA essere affidata con una gara che includeva tutto e non negli ennemila progettini e lavorini  come sta andando avanti finora.

9 – Abbiamo ascoltato la registrazione fino all'approvazione del piano del diritto allo studio e poi ci siamo fatti una flebo di ristoro. Certo è che fronte a una seduta messa così, facile immaginare che la gggente pensi che questo consiglio comunale meglio farne un fascio e cuocere le boröle.

CUCINA DOMESTICA
Quei 134mila euro senza tabella. La sindaca Gamba  normalmente generosa con le sue tabelle quando c'è stato da illustrare in dettaglio come  la sua giunta abbia deciso di spendere i 134.144,36 € del “fondo zone rosse” ha dimenticato di comporre un bella tabella con un elenco dettagliato delle spese e ne ha illustrato i contenuti SOLO a voce. Vero che potremmo trascrivere  il suo intervento ma siccome la sindaca non è l'ultima arrivata, è evidente il trucco: mettere in file ben visibili i numeri è sempre antipatico (per chi deve spiegarli).

La sindaca Gamba intervenendo dopo l'incendiario intervento del suo vice Conti nonché assessore  ai lavori pubblici in merito agli ennemila incarichi ed  appalti per rendere fruibile la biblioteca ha rivendicato  dapprima con voce rotta dall'emozione l'IMMANE lavoro compiuto dagli uffici –per lei uffici comunali si intendono solo quelli dei servizi sociali: il resto non esiste- dopo l'avvento del covid19, lavoro volto a rimodulare gran parte dei progetti sociali in corso ed ovviamente qui s'è dilungata sul fumosissimo progetto per i soggetti autisti dentro la vecchia Rodari.  Progetto al quale parteciperebbero “in modo condiviso” l'ATS, i Comuni ed i genitori dei ragazzi portatori non solo della disabilità autistica. Cioè sostanzialmente un progetto “fai da te” tra soggetti la cui preparazione culturale e scientifica è forse assai discutibile visto che l'ATS è tutta di nomina politica, i sindaci idem con polenta e i genitori: speriamo che i nostri figli se la cavino.
Quando nei primi anni '90 (quindi TRENTA anni or sono) partì la prima esperienza di scuola potenziata per affrontare il problema dell'handicap vennero chiamati i più autorevoli esperti  regionali –allora il tema apparteneva a poche regioni del nord- per avere le debite indicazioni operative.
Con la sindaca Gamba si torna alla cucina domestica per di più avvelenata dalla politica e dall'inevitabile scontro politico tra amministrazioni di diversi colori politici.
Alla luce della pessima performance del governo regionale e delle ATS provinciali in ordine alla tragedia del covid19 il cittadino pensa che un progetto (che non è solo edilizio) del genere debba avere come riferimento due-tre professionisti di livello nazionale che nel confronto coll'ambito socio-locale  ne costruisca appunto  prima di tutto un progetto sociale  da cui poi derivare gli aggiustamenti edilizi da apportare all'edificio della vecchia Rodari.
Trent'anni or sono ci riconoscemmo ignoranti sul tema benché ne avessimo immediata contezza e scegliemmo di riconoscere la nostra ignoranza chiedendo aiuto a chi ne sapeva più di noi.
Oggi sono tutti professori e professoresse.

IL DISABILE? E' UN'ESCA
Nel Piano del Diritto allo Studio comunale  è prevista una spesa di 287.799,48 euro destinata al servizio di assistenza socio educativa scolastica di 30 ragazzini disabili.  Fanno 9.592 euro a cranio. Quasi mille euro al mese. Questa pratica dura da almeno trent'anni e quindi il Comune ha speso dai 10 ai 15 milioni di euro per questa pratica. Questa situazione  comincia a stancare il cittadino per diversi motivi, primo tra tutti  perché non comprende com'è che in 30 anni siamo sempre li a  fare anno dopo anno la fotocopia del piano precedente aumentando la spesa (senza mai un rendiconto qualificato del risultato).
Ci sono diverse questioni che rendono pesante questa enorme spesa perché  per esempio la provincia rimborsa la stessa spesa per i disabili adulti (sia pure non interamente e in tempi qualche volte eccessivamente lunghi).
Un cittadino disabile non presta servizio militare. Un cittadino disabile non può fare il poliziotto carabiniere vigile del fuoco. Speso non può nemmeno guidare un veicolo.
La disabilità è un utile strumento per fare soldi a partire dal basso. In una classe di 24 alunni se la maestra individua un disabile, questo viene indirizzato ad un supporto e quindi significa una riduzione parziale del suo carico di lavoro, vale a dire un aumento di stipendio.

Ci si domanda poi perché quei 287.799,48 euro non debbano essere a carico di Regione o Stato visto che la disabilità adulta é a carico di un ente superiore.
La ragione è semplice. 30 disabili su una popolazione scolastica di 860 scolari a Curno  –ragionamento spannometrico ma non tanto- vuol dire che il 3,4% degli 88.000 scolari bergamaschi significano 2992  disabili a livello provinciale.
Verificato che esattamente come per la rumenta- esiste un virtuosa condivisione  tra i diversi soggetti: coop, onlus, pochissimi privati che lavorano nel settore- significa  che ogni anno  il settore crea un giro d'affari di 2.992x9,592 eur=28.699.264 di euro.
Siccome la pressoché totalità di questi ha un preciso legame politico –dal centrosinistra fino alla lega ed ai fratelli italiani- è evidente come –qualunque sia la maggioranza che governa, c'è spazio per tutti e quindi deriva alla politica sia qualche finanziamento diretto (lecito: per carità!) sia un profitto elettorale.
Infatti i piani del diritto allo studio sono sempre votati all'unanimità nei consigli comunali tranne che a Curno dove la fratelli italiani si astiene per via del mancato inserimento del finanziamento del ricordo delle foibe.
Questi 28.699.264 di euro (VENTOTTO MILIONI in Bergamasca) pongono un altro interrogativo.
La maestra che  insegna nella scuola ci arriva previo un concorso nazionale (al 17 settembre nella scuola  dell'obbligo bergamasca su 12.500 insegnanti restavano ancora da nominare circa 2.800 supplenti e altri 1.000 per il sostegno) MENTRE chi lavora per coop-onlus e privati che forniscono il servizio ai vari comuni  NON sono assunti per concorso ma per conoscenza e  semplice deposito del titolo di studio.
Insomma il disabile  nel sistema scolastico è una sorta di ESCA che serve  due volte al politico ed una volta alla scuola privata e l'esca è totalmente indifesa dal momento che vista la piramide di governo e di finanziamento politico del sistema, è il sistema stesso che sceglie decide finanzia e controlla senza mai certificare anzi: sostanzialmente AUTOCERTIFICA quel che nemmeno da lontano ha in mente da fare.