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IL CONSIGLIO COMUNALE DEL 28 OTTOBRE
1- Succede nel paese bello da vivere che un cittadino che conosciamo
solo di vista –sappiamo per certo che è uno tra i primi volontari in
termini temporali- ci fermi e di domandi se sia vera la notizia che il
Comune avrebbe dato alla Parrocchia la somma di 45mila euro perché per
via dei DPCM collegati al covid 19 non ha potuto fare le due Sagre del
Raviolo. Sagra del Raviolo è una nostra denominazione della Festa del
Redentore e di S. Gaetano. Mi chiede anche se sia vero che il comune
“ha assunto dei giovani volontari che paga 10 euro l'ora”. Sfruttando
la potenza del cloud e dei moderni cellulari gli scodello le
determinazioni e gliele trasferisco sul suo cellulare via bluetooth. Il
tipo ringrazia e se ne va ma ci pare assai incazzato. Ho l'impressione
che ci saranno problemi per la nostra sindaca.
(...)
IL DISABILE? E' UN'ESCA
Nel Piano del Diritto allo Studio comunale è prevista una spesa di
287.799,48 euro destinata al servizio di assistenza socio educativa
scolastica di 30 ragazzini disabili. Fanno 9.592 euro a cranio. Quasi
mille euro al mese. Questa pratica dura da almeno trent'anni e quindi
il Comune ha speso dai 10 ai 15 milioni di euro per questa pratica.
Questa situazione comincia a stancare il cittadino per diversi motivi,
primo tra tutti perché non comprende com'è che in 30 anni siamo sempre
li a fare anno dopo anno la fotocopia del piano precedente aumentando
la spesa (senza mai un rendiconto qualificato del risultato).
Ci sono diverse questioni che rendono pesante questa enorme spesa
perché per esempio la provincia rimborsa la stessa spesa per i
disabili adulti (sia pure non interamente e in tempi qualche volte
eccessivamente lunghi).
Un cittadino disabile non presta servizio militare. Un cittadino
disabile non può fare il poliziotto carabiniere vigile del fuoco. Speso
non può nemmeno guidare un veicolo.
La disabilità è un utile strumento per fare soldi a partire dal basso.
In una classe di 24 alunni se la maestra individua un disabile, questo
viene indirizzato ad un supporto e quindi significa una riduzione
parziale del suo carico di lavoro, vale a dire un aumento di stipendio.
(...)
Ci si domanda poi perché quei 287.799,48 euro non debbano essere a
carico di Regione o Stato visto che la disabilità adulta é a carico di
un ente superiore.
La ragione è semplice. 30 disabili su una popolazione scolastica di 860
scolari a Curno –ragionamento spannometrico ma non tanto- vuol dire
che il 3,4% degli 88.000 scolari bergamaschi significano 2992 disabili
a livello provinciale.
Verificato che esattamente come per la rumenta- esiste un virtuosa
condivisione tra i diversi soggetti: coop, onlus, pochissimi privati
che lavorano nel settore- significa che ogni anno il settore crea un
giro d'affari di 2.992x9,592 eur=28.699.264 di euro.
Siccome la pressoché totalità di questi ha un preciso legame politico
–dal centrosinistra fino alla lega ed ai fratelli italiani- è evidente
come –qualunque sia la maggioranza che governa, c'è spazio per tutti e
quindi deriva alla politica sia qualche finanziamento diretto (lecito:
per carità!) sia un profitto elettorale.
Infatti i piani del diritto allo studio sono sempre votati
all'unanimità nei consigli comunali tranne che a Curno dove la fratelli
italiani si astiene per via del mancato inserimento del finanziamento
del ricordo delle foibe.
Questi 28.699.264 di euro (VENTOTTO MILIONI in Bergamasca) pongono un altro interrogativo.
La maestra che insegna nella scuola ci arriva previo un concorso
nazionale (al 17 settembre nella scuola dell'obbligo bergamasca su
12.500 insegnanti restavano ancora da nominare circa 2.800 supplenti e
altri 1.000 per il sostegno) MENTRE chi lavora per coop-onlus e privati
che forniscono il servizio ai vari comuni NON sono assunti per
concorso ma per conoscenza e semplice deposito del titolo di studio.
Insomma il disabile nel sistema scolastico è una sorta di ESCA che
serve due volte al politico ed una volta alla scuola privata e l'esca
è totalmente indifesa dal momento che vista la piramide di governo e di
finanziamento politico del sistema, è il sistema stesso che sceglie
decide finanzia e controlla senza mai certificare anzi: sostanzialmente
AUTOCERTIFICA quel che nemmeno da lontano ha in mente da fare.
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PDF: 4,6Mb
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IL CONSIGLIO COMUNALE DEL 28 OTTOBRE
1- Succede nel paese bello da vivere che un cittadino
che conosciamo solo di vista –sappiamo per certo che è uno tra i primi
volontari in termini temporali- ci fermi e di domandi se sia vera la
notizia che il Comune avrebbe dato alla Parrocchia la somma di 45mila
euro perché per via dei DPCM collegati al covid 19 non ha potuto
fare le due Sagre del Raviolo. Sagra del Raviolo è una nostra
denominazione della Festa del Redentore e di S. Gaetano. Mi chiede
anche se sia vero che il comune “ha assunto dei giovani volontari che
paga 10 euro l'ora”. Sfruttando la potenza del cloud e dei moderni
cellulari gli scodello le determinazioni e gliele trasferisco sul suo
cellulare via bluetooth. Il tipo ringrazia e se ne va ma ci pare assai
incazzato. Ho l'impressione che ci saranno problemi per la nostra
sindaca.
2 - Domenica ci è capitato di vedere su facebook la trasmissione della
Messa Granda in diretta dalla chiesa parrocchiale ad opera di qualche
giovanotto dell'oratorio di Curno ripresa con un normale cellulare.
Volti e voci dei protagonisti perfettamente visibili e
percettibili. Basta confrontare le videoregistrazioni del consiglio
comunale pubblicati sul sito comunale e questa trasmissione “fai da te”
per capire come il nostro Comune abbia speso una sfraccata di soldi tra
impianti e spazi di pubblicazione per arrivare al pessimo risultato
verificabile.
Adesso vediamo la seduta consigliare del 28 ottobre '20
-celebrata in parte via skype- per mettersi le mani nei capelli: è il
caso di chiamare davvero quei ragazzi dell'oratorio.
Forse basta anche un ragazzino delle scuole medie.
I Curnesi non sanno che rischio (o che fortuna?) hanno corso
la scorsa fine di ottobre: potevano restare di colpo senza
consiglio comunale. Infatti la seduta in municipio s'è svolta con tre
soli consiglieri presenti (Gamba Conti e Bellezza + il segretario
comunale) e tutti gli altri accasati per via del covid19.
3 - Come i lettori possono verificare c'è una differenza tra la tabella
dei soldi ricevuti dal comune che abbiamo compilato ed aggiornato noi
(la nostra tabella deriva dalla lettura delle delibere e determinazioni
pubblicate all'albo pretorio) e quella presentata in consiglio
comunale.
Vale la pena di soffermarsi sulla terza tabella sulla destinazione dei
Fondi Zone Rosse al 28 ottobre 2020 perché della prima somma
-134.144,36 €- la sindaca ha dato solo una descrizione orale delle
destinazioni (sarebbero una ventina se non ricordiamo male) e la
questione non è assolutamente corretta perché sarebbe necessario ci
fosse una tabella coi dettagli anziché un mero ragionamento verbale. Il
tutto come esempio di trasparenza e condivisione.
4 - La prima sorpresa nella presentazione della variazione di bilancio
sta nel maggiore costo dell'appalto del servizio di smaltimento delle
rumenta nostrana che costerà 73.500,00 € in più (aumento di oltre il
10% sul complessivo?). Interrogata in merito la consigliera Serra
delegata al problema ha spiegato che circa 45mila € sono per
l'aumento della quantità (ma sarebbe una quota 2019…) e il resto perché
sono venuti a mancare gli introiti della vendita delle materie seconde
che adesso il mercato non compera più e quindi vanno smaltiti.
Formalmente noi paghiamo la rata della rumenta in base al numero degli
abitanti e questa rata diminuisce in base agli incassi per la vendita
delle materie seconde MA se quelle non si vendono più e vanno smaltite
la diminuzione non c'è: quindi c'è un aumento.
Naturalmente la Serra ha fatto finta di niente – per colpa del mercato
asserisce!- mentre si conferma come la soluzione adottata “in house” è
stata un errore perché in questo modo siamo diventati smaltitori della
nostra rumenta mentre se il servizio fosse stato affidato a una ditta
avremmo pagato SOLO la maggiore quantità. Ha concluso con una
minacciosa promessa: la società di cui facciamo parte tra qualche
anno creerà anche un proprio sistema di discarica: vuole fare le
scarpe all'A2A?. Altri guai in vista.
5 - La seduta si è ferocemente stata animata dopo l'intervento del
consigliere di minoranza Locatelli che ha lamentato il gran
numero di progetti e interventi –per sistemare la biblioteca- che
si sono succeduti da quando amministrano le sindache Serra prima e
Gamba adesso. L'ass. Conti delegato dalla sindaca alla risposta è
partito col lanciafiamme ad alta voce accusando la giunta Gandolfi (in
cui Locatelli era assessore) di avere lasciato fermo il cantiere a
marcire cinque anni così che i danni allora creati si sono dovuti
sistemare successivamente dalle giunte Serra&Gamba. Conti: Siamo
qui a mettere le pezze agli altri e sentirci dire che buttiamo soldi?.
6 - No assessore Conti: lei la intorcia bene ma la faccenda non è
esattamente così. Prima di tutto lei ha governato almeno per 15
anni col cantiere fermo mentre la giunta Gandolfi solo cinque:
come mai in quasi vent'anni di governo la sua formazione politica NON
ha concluso i lavori? Le ragioni le sanno tutti: (a) la sua parte
politica NON voleva ed ha sempre osteggiato la costruzione della
biblioteca. Ricordi le pantomine messe in piedi da Perico and company.
(b) Lei sa benissimo che la biblioteca da una chiave di lettura della
realtà che cozza col criterio clientelare col quale amministrate per
scroccare voti: a voi interessa di più fare la carità attraverso
i servizi sociali che spendere in cultura. (c) Per capire come
intendete la cultura basta osservare come l'avete… appaltata ad una
società privata in stretti rapporti con l'assessora addetta. Si può
immaginare il Comune di Bergamo che da in appalto la gestione del
Donizetti? Magari alla Fininvest?.
7 - Al consigliere Locatelli è uscita una battuta del tutto
inappropriata circa l'attendibilità del prospetto dei costi di
costruzione della biblioteca a partire dalla prima delibera avanzando
l'idea che il prospetto sarà manipolato. Faccenda che dura da sempre
dal momento che Serra e Gamba accusano la giunta Gandolfi (e
quindi anche Locatelli) di non avere finito i lavori utilizzando
un avanzo di bilancio disponibile mentre il parere di Gandolfi è
esattamente opposto. L'avanzo c'era come c'era e c'è pure la
pervicace opposizione del Gandolfi contro la biblioteca.
Storie vecchie: ne al CDX a trazione leghista ne al CSX importa
sostanzialmente una virgola che la biblioteca entri in funzione
perché inevitabilmente sottrarrà risorse alla gestione clientelare dei
servizi sociali che da almeno mezzo secolo ingrassa la base
elettorale delle due formazioni.
8 - Altra battuta severissima del Locatelli contro gli ennemila
progetti con cui le giunte Serra&Gamba hanno affrontato la
sistemazione della Biblioteca e Auditorium connesso. Conti s'è adontato
alla grande ed anche la sindaca Gamba ha dato fuori sentendosi accusata
in prima persona. Lei confonde la battaglia politica come fosse le dita
sporche della nutella da parte dei bambini.
Non c'è niente da fare: comunque la si giri tutta l'operazione sulla
biblioteca DOVEVA essere affidata ad un solo progetto ed con un
appalto unico: lo prevede la legge che un lavoro unitario non si può
suddividere in ennemila progetti ed ennemila appaltini per ridurre la
concorrenza nella scelta dei progettisti e delle imprese.
Si legga la Delibera ANAC numero 976 del 23 ottobre 2019. Che non è del secolo scorso.
Anzi: ADDIRITTURA pure tutta la sistemazione degli spazi tra via
Carlinga, Biblioteca, parcheggio CVI e bretella stradale fino a via IV
Novembre DOVEVA essere affidata con una gara che includeva tutto e non
negli ennemila progettini e lavorini come sta andando avanti
finora.
9 – Abbiamo ascoltato la registrazione fino all'approvazione del piano
del diritto allo studio e poi ci siamo fatti una flebo di ristoro.
Certo è che fronte a una seduta messa così, facile immaginare che la
gggente pensi che questo consiglio comunale meglio farne un fascio e
cuocere le boröle.
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CUCINA DOMESTICA
Quei 134mila euro senza tabella. La sindaca Gamba normalmente
generosa con le sue tabelle quando c'è stato da illustrare in dettaglio
come la sua giunta abbia deciso di spendere i 134.144,36 € del
“fondo zone rosse” ha dimenticato di comporre un bella tabella con un
elenco dettagliato delle spese e ne ha illustrato i contenuti SOLO a
voce. Vero che potremmo trascrivere il suo intervento ma siccome
la sindaca non è l'ultima arrivata, è evidente il trucco: mettere in
file ben visibili i numeri è sempre antipatico (per chi deve spiegarli).
La sindaca Gamba intervenendo dopo l'incendiario intervento del suo
vice Conti nonché assessore ai lavori pubblici in merito agli
ennemila incarichi ed appalti per rendere fruibile la biblioteca
ha rivendicato dapprima con voce rotta dall'emozione l'IMMANE
lavoro compiuto dagli uffici –per lei uffici comunali si intendono solo
quelli dei servizi sociali: il resto non esiste- dopo l'avvento del
covid19, lavoro volto a rimodulare gran parte dei progetti sociali in
corso ed ovviamente qui s'è dilungata sul fumosissimo progetto per i
soggetti autisti dentro la vecchia Rodari. Progetto al quale
parteciperebbero “in modo condiviso” l'ATS, i Comuni ed i genitori dei
ragazzi portatori non solo della disabilità autistica. Cioè
sostanzialmente un progetto “fai da te” tra soggetti la cui
preparazione culturale e scientifica è forse assai discutibile visto
che l'ATS è tutta di nomina politica, i sindaci idem con polenta e i
genitori: speriamo che i nostri figli se la cavino.
Quando nei primi anni '90 (quindi TRENTA anni or sono) partì la prima
esperienza di scuola potenziata per affrontare il problema
dell'handicap vennero chiamati i più autorevoli esperti regionali
–allora il tema apparteneva a poche regioni del nord- per avere le
debite indicazioni operative.
Con la sindaca Gamba si torna alla cucina domestica per di più
avvelenata dalla politica e dall'inevitabile scontro politico tra
amministrazioni di diversi colori politici.
Alla luce della pessima performance del governo regionale e delle ATS
provinciali in ordine alla tragedia del covid19 il cittadino pensa che
un progetto (che non è solo edilizio) del genere debba avere come
riferimento due-tre professionisti di livello nazionale che nel
confronto coll'ambito socio-locale ne costruisca appunto
prima di tutto un progetto sociale da cui poi derivare gli
aggiustamenti edilizi da apportare all'edificio della vecchia Rodari.
Trent'anni or sono ci riconoscemmo ignoranti sul tema benché ne
avessimo immediata contezza e scegliemmo di riconoscere la nostra
ignoranza chiedendo aiuto a chi ne sapeva più di noi.
Oggi sono tutti professori e professoresse.
IL DISABILE? E' UN'ESCA
Nel Piano del Diritto allo Studio comunale è prevista una spesa
di 287.799,48 euro destinata al servizio di assistenza socio educativa
scolastica di 30 ragazzini disabili. Fanno 9.592 euro a cranio.
Quasi mille euro al mese. Questa pratica dura da almeno trent'anni e
quindi il Comune ha speso dai 10 ai 15 milioni di euro per questa
pratica. Questa situazione comincia a stancare il cittadino per
diversi motivi, primo tra tutti perché non comprende com'è che in
30 anni siamo sempre li a fare anno dopo anno la fotocopia del
piano precedente aumentando la spesa (senza mai un rendiconto
qualificato del risultato).
Ci sono diverse questioni che rendono pesante questa enorme spesa
perché per esempio la provincia rimborsa la stessa spesa per i
disabili adulti (sia pure non interamente e in tempi qualche volte
eccessivamente lunghi).
Un cittadino disabile non presta servizio militare. Un cittadino
disabile non può fare il poliziotto carabiniere vigile del fuoco. Speso
non può nemmeno guidare un veicolo.
La disabilità è un utile strumento per fare soldi a partire dal basso.
In una classe di 24 alunni se la maestra individua un disabile, questo
viene indirizzato ad un supporto e quindi significa una riduzione
parziale del suo carico di lavoro, vale a dire un aumento di stipendio.
Ci si domanda poi perché quei 287.799,48 euro non debbano essere a
carico di Regione o Stato visto che la disabilità adulta é a carico di
un ente superiore.
La ragione è semplice. 30 disabili su una popolazione scolastica di 860
scolari a Curno –ragionamento spannometrico ma non tanto- vuol
dire che il 3,4% degli 88.000 scolari bergamaschi significano
2992 disabili a livello provinciale.
Verificato che esattamente come per la rumenta- esiste un virtuosa
condivisione tra i diversi soggetti: coop, onlus, pochissimi
privati che lavorano nel settore- significa che ogni anno
il settore crea un giro d'affari di 2.992x9,592 eur=28.699.264 di euro.
Siccome la pressoché totalità di questi ha un preciso legame politico
–dal centrosinistra fino alla lega ed ai fratelli italiani- è evidente
come –qualunque sia la maggioranza che governa, c'è spazio per tutti e
quindi deriva alla politica sia qualche finanziamento diretto (lecito:
per carità!) sia un profitto elettorale.
Infatti i piani del diritto allo studio sono sempre votati
all'unanimità nei consigli comunali tranne che a Curno dove la fratelli
italiani si astiene per via del mancato inserimento del finanziamento
del ricordo delle foibe.
Questi 28.699.264 di euro (VENTOTTO MILIONI in Bergamasca) pongono un altro interrogativo.
La maestra che insegna nella scuola ci arriva previo un concorso
nazionale (al 17 settembre nella scuola dell'obbligo bergamasca
su 12.500 insegnanti restavano ancora da nominare circa 2.800 supplenti
e altri 1.000 per il sostegno) MENTRE chi lavora per coop-onlus e
privati che forniscono il servizio ai vari comuni NON sono
assunti per concorso ma per conoscenza e semplice deposito del
titolo di studio.
Insomma il disabile nel sistema scolastico è una sorta di ESCA
che serve due volte al politico ed una volta alla scuola privata
e l'esca è totalmente indifesa dal momento che vista la piramide di
governo e di finanziamento politico del sistema, è il sistema stesso
che sceglie decide finanzia e controlla senza mai certificare anzi:
sostanzialmente AUTOCERTIFICA quel che nemmeno da lontano ha in mente
da fare.
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