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UN COMUNE CON SETTE SCUOLE
Il paese bello da vivere non è solo il primo polo commerciale della
provincia ma ha anche il record nella tipologia di scuole presenti sul
suo territorio. Esiste infatti la scuola statale l’Istituto
Comprensivo "F. Gatti" con la 1- Scuola Primaria e 2-Secondaria di
primo grado di Curno (il comprensivo tiene assieme anche le scuole di
Mozzo).
Poi esistono due scuole private per i minori di sei anni ed a Curno c’è
la 3-Scuola dell’infanzia San Giovanni bosco con la Sezione Primavera
che gestisce anche il nido comunale Giuseppe Percassi di Mozzo. La san
Giovanni Bosco é un ente morale.
Alla Marigolda c’é la 4- Scuola dell'infanzia Sorelle Cittadini e il
Nido "Il Grillo Parlante". La scuola dell'infanzia "Sorelle Cittadini"
ha avuto origine nell'anno 1972 ed appartiene alle suore Orsoline di
Somasca.
Ammonta a 630mila euro (100%) la spesa-investimento che il Comune di
Curno dedica alla scuola come risulta dal piano comunale per il diritto
allo studio. La maggior parte di questa spesa è per il servizio di
assistenza socio educativa scolastica- pari a 288mila euro (46%) è
destinata ai 30 ragazzini.
(...)
Ovviamente ciascuno dei soggetti che partecipano al processo educativo
ricevono fondi comunali, rette private ed anche fondi regionali e
statali ma così come abbiamo sottolineato che dopo 30 anni di
investimenti per i ragazzi disabili tuttora non si ha un resoconto dei
risultati e nemmeno una indicazione nota aperta condivisa sul che fare,
altrettanto i cittadini di Curno NON hanno una valutazione super
partes dei risultati di questo enorme investimento.
Che pare un treno che viaggia stabilmente sul binario bipartisan
votato sempre all’unanimità da maggioranza ed opposizione visto che
sostanzialmente sono tutte spese che vanno a vantaggio dei privati col
sovrappiù delle rette pagate dalle famiglie.
Chissà se dopo trent’anni che lo stesso schema si ripete esattamente
identico MA mano queste risorse vengono aggredite (si fa per dire)
vieppiù dal privato sociale non ci sia da mettere mano davvero.
UFFICIO TECNICO: UNA MAGIORANZA DC NOMINA UN TECNICO DC
(...)
E' di queste ore la determinazione della dirigente dell'ufficio tecnico
comunale di affidare “in termini assolutamente necessari e
indifferibili visto il permanere di carenza di personale inserito nel
Settore Pianificazione e Sviluppo del Territorio di conferire alla soc.
ARC'H. E' Srl con sede legale a Bergamo in via Pascoli n. 7 (...) un
servizio di supporto ed assistenza tecnica, amministrativa ed
informatica alle procedure di appalto con organizzazione di mezzi e
risorse a totale cura, spese e rischio di esecuzione della prestazione,
da parte della Società per un totale di n. 20 settimane con prestazioni
di servizio per almeno 18 ore settimanali, alle condizioni previste nel
disciplinare d'incarico depositato agli atti dell'ufficio, che prevede
in costo complessivo pari a € 10.800.00 oltre Iva 22%”.
Geniale la nostra sindaca e la sua maggioranza: probabilmente non
conoscono la storia delle mitiche baionette di Mussolini e adesso si
rendono conto che arrivano alle elezioni coi cantieri ancora aperti nel
caso migliore e con qualche cantiere nemmeno aperto e qualcuno magari
bloccato da qualche lite con l'impresa.
(...)
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UN COMUNE CON SETTE SCUOLE
Il paese bello da vivere non è solo il primo polo commerciale della
provincia ma ha anche il record nella tipologia di scuole presenti sul
suo territorio. Esiste infatti la scuola statale l’Istituto
Comprensivo "F. Gatti" con la 1- Scuola Primaria e 2-Secondaria
di primo grado di Curno (il comprensivo tiene assieme anche le
scuole di Mozzo).
Poi esistono due scuole private per i minori di sei anni ed a Curno c’è
la 3-Scuola dell’infanzia San Giovanni bosco con la Sezione
Primavera che gestisce anche il nido comunale Giuseppe Percassi
di Mozzo. La san Giovanni Bosco é un ente morale.
Alla Marigolda c’é la 4- Scuola dell'infanzia Sorelle Cittadini e il
Nido "Il Grillo Parlante". La scuola dell'infanzia "Sorelle Cittadini"
ha avuto origine nell'anno 1972 ed appartiene alle suore Orsoline di
Somasca.
Ammonta a 630mila euro (100%) la spesa-investimento che il Comune di
Curno dedica alla scuola come risulta dal piano comunale per il diritto
allo studio. La maggior parte di questa spesa è per il
servizio di assistenza socio educativa scolastica- pari a 288mila euro
(46%) è destinata ai 30 ragazzini. Si legge nel Piano:
”l'Amministrazione Comunale di Curno ha siglato un protocollo di intesa
con i Comuni aderenti all'Ambito Territoriale di Dalmine che fissa
criteri omogenei per l'impiego e l'assegnazione degli assistenti
educatori agli alunni disabili; il presente Piano di Diritto allo
Studio, nello stanziamento dei fondi necessari all'assistenza
scolastica agli alunni disabili, tiene conto delle indicazioni
operative per l'attuazione della stessa, approvate dall'Assemblea dei
Sindaci dell'Ambito Territoriale di Dalmine nella seduta del
13.06.2016. Il servizio di assistenza educativa scolastica alunni
disabili è basato sul sistema dell'accreditamento: per meglio
valorizzare il ruolo della famiglia nel rapporto con gli educatori e
per consentire la libertà di scelta, all'interno di un sistema
garantito, il Comune ha fissato dei parametri per accreditare
cooperative e aziende qualificate, mantenendo il ruolo di indirizzo, di
garanzia e di supervisione dell'assistente sociale comunale”.
Non ci sono spiegazioni del fatto che mentre la popolazione scolastica
diminuisce accade che i ragazzini disabili aumentino di numero.
Chissà. 288mila euro diviso per 30 ragazzini fanno 9.600
euro ciascuno vale a dire più di mille euro al mese e DOPO
trent’anni di questo spendere quasi la metà del Piano non è mai
comparsa una ricerca che certifichi la bontà dell’investimento.
Si spende e tutti contenti come accade nell’italietta cattolica.
Non condividiamo questo modo di spendere senza alcun controllo esterno
affidato a una università che certifichi la qualità dell’esito e
indichi i miglioramenti eventuali da applicare anziché affidarsi
all’assemblea dei sindaci ed al parere dei genitori.
Il 75% dei bambini curnesi aventi diritto alla scuola per l’infanzia
frequenta quelle di Curno mentre i bambini residenti aventi diritto
nati dal 2010 al 2014 (scuola primaria) sono 329, di loro il 67,78%
frequenta il nostro I.C. La percentuale dello scorso anno scolastico
2019/2020 era del 73% (342 aventi diritto).
I ragazzi residenti nati dal 2007 al 2009 (scuola secondaria di I
grado) sono 232, di questi il 60% è iscritto alla scuola Pascoli. La
percentuale dello scorso anno scolastico 2019/2020 era del 78% (258
aventi diritto), pertanto si è registrata una diminuzione nelle
iscrizioni dei residenti.
75%, 68% e 60% sono valori che dovrebbero stimolare il Comune e
l’Istituto Comprensivo a sondare con una indagine la ragione per cui il
25%, il 32% e il 40% non vanno a scuola in paese. Vengono addotte
due motivazioni: appartengono nel primo caso a famiglie
dove la madre non lavora e nel secondo –terzo caso ai fenomeni
migratori dei residenti collegati col posto di lavoro. Sarebbe
interessante sapere DOVE vanno quel 32% e quel 40% che sono valori
troppo consistenti.
Inimmaginabile che Comune e Scuola decidano di sondare a fondo le
ragioni per cui dal 25% al 40% degli aventi diritto se ne vadano
altrove. Potrebbero sortire sgradevoli sorprese.
Ma il Comune di Curno che vanta essere storicamente tra i primi comuni
della Bergamasca ad avere adottato il “Piano per il diritto allo
studio” ha anche la sua “Scuola Comunale” che partendo dal fatto
che per decisione del Consiglio d'istituto, dall'anno scolastico
2018/2019 per le classi prime di entrambi i plessi della scuola
primaria di Curno sono disponibili solo 27 ore di lezione con due
pomeriggi (il lunedì e il mercoledì). È stata eliminata l'opzione di 30
ore di lezione con 5 rientri pomeridiani. Per venire incontro alle
esigenze delle famiglie che desiderano o necessitano di mantenere lo
schema orario con 5 pomeriggi, l'Amministrazione Comunale ha ideato il
progetto 5-"OLTRElaSCUOLA", proponendo attività educative integrative
che si svolgeranno nei tre pomeriggi non coperti da attività
scolastiche (martedì, giovedì e venerdì), dalle ore 14.10 alle ore
15.40, con possibilità di usufruire del servizio mensa al termine delle
lezioni alle ore 13.10. Le attività proposte sono concordate con l'A.C.
e la Cooperativa incaricata e rientrano nell'ambito dell'educazione
musicale, dell'approccio ludico alla lingua inglese, e di attività
laboratoriali/manipolative in presenza di un educatore professionale.
Il servizio è gestito dalla Cooperativa Città del Sole di Bergamo, che
si è aggiudicata la gestione dei servizi scolastici (post, assistenza
in mensa e “OLTRElaSCUOLA”) per 4 anni scolastici (fino a giugno 2023).
La partecipazione dei ragazzini al servizio avviene dietro pagamento di
una retta da parte delle famiglie. Il Comune partecipa con la spesa per
i locali e relativi problemi connessi.
Sistemate quindi del due scuole statali, le due scuole private,
la scuola comunale prevede anche 6 -«Ready-Set-Go” che è stata
gestita da diversi soggetti” mentre il Progetto "Tutti per uno" è
in collaborazione con l'Oratorio Jerzy Popieluszko.
Non basta. A partire dal 1 Settembre 2018, a seguito di regolare
procedura negoziata, così come previsto dal codice dei contratti, per
l’affidamento in concessione del servizio, la 7-“Scuola di musica di
Curno” sarà gestita dall’Associazione “Milleunanota” di Bergamo (Scuola
di Curno).
Ovviamente ciascuno dei soggetti che partecipano al processo educativo
ricevono fondi comunali, rette private ed anche fondi regionali e
statali ma così come abbiamo sottolineato che dopo 30 anni di
investimenti per i ragazzi disabili tuttora non si ha un
resoconto dei risultati e nemmeno una indicazione nota aperta condivisa
sul che fare, altrettanto i cittadini di Curno NON hanno una
valutazione super partes dei risultati di questo enorme
investimento.
Che pare un treno che viaggia stabilmente sul binario bipartisan
votato sempre all’unanimità da maggioranza ed opposizione visto che
sostanzialmente sono tutte spese che vanno a vantaggio dei privati col
sovrappiù delle rette pagate dalle famiglie.
Chissà se dopo trent’anni che lo stesso schema si ripete esattamente
identico MA mano queste risorse vengono aggredite (si fa per
dire) vieppiù dal privato sociale non ci sia da mettere mano davvero.
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UFFICIO TECNICO: UNA MAGIORANZA DC NOMINA UN TECNICO DC
La situazione disastratissima dell'ufficio tecnico comunale –che è poi
il procuratore di buona parte delle risorse economiche al comune- é che
ha in groppa una mole di progetti e problemi da gelare il sangue
anche al miglior UUTT della provincia. Se all'inizio dell'anno la
sindaca ha sollevato il dirigente destinandolo alla fureria comunale ed
affidando l'incarico a due architetti donne (in condominio con
altro comune), la situazione non si è comunque sbloccata ed non
siamo lontani dalla certezza che la tabella che abbiamo pubblicato (e
che ripetiamo debitamente ingrassata di altri temi dimenticati
negli scaffali dell'ufficio) non sia stata che una puntuale
punzecchiatura alla maggioranza perché si dia una mossa sia in ordine
alla realizzazione delle opere sia in ordine ad una maggiore
trasparenza-concorrenza-qualità nelle progettazioni e nell'esecuzione
delle opere stesse.
E' di queste ore la determinazione della dirigente dell'ufficio tecnico
comunale di affidare “in termini assolutamente necessari e
indifferibili visto il permanere di carenza di personale inserito nel
Settore Pianificazione e Sviluppo del Territorio di conferire alla soc.
ARC'H. E' Srl con sede legale a Bergamo in via Pascoli n. 7 (...) un
servizio di supporto ed assistenza tecnica, amministrativa ed
informatica alle procedure di appalto con organizzazione di mezzi e
risorse a totale cura, spese e rischio di esecuzione della prestazione,
da parte della Società per un totale di n. 20 settimane con prestazioni
di servizio per almeno 18 ore settimanali, alle condizioni previste nel
disciplinare d'incarico depositato agli atti dell'ufficio, che prevede
in costo complessivo pari a € 10.800.00 oltre Iva 22%”.
Geniale la nostra sindaca e la sua maggioranza: probabilmente non
conoscono la storia delle mitiche baionette di Mussolini e adesso
si rendono conto che arrivano alle elezioni coi cantieri ancora aperti
nel caso migliore e con qualche cantiere nemmeno aperto e qualcuno
magari bloccato da qualche lite con l'impresa.
Tanto per essere chiari altrimenti salta su qualcuno a praticare
l'abitale character assassination: l'incarico nasce da una
determinazione della dirigente dell'ufficio e non è una delibera della
giunta. Ma solo gli ingenui crederanno che la dirigente non si sia
confrontata con la sindaca e la giunta o non abbia messo nero su bianco
un indirizzo dettato dalla sindaca stessa. Non fosse altro che
–oggi- gli studi professionali sono alla disperata ricerca di ogni
sorta di lavoro pur di campare e quindi chissà perché tra i diecimila
proprio questo sia stato scelto. Forse perché il più vicino?.
Ma c'è un MA grande come il “Curvo”, disegnato dell'archistar Daniel
Libeskind. Non l'abbiamo scelto a caso. E l'indicazione è volutamente
proprio centrata per il significato che gli danno i milanesi.
Il MA consiste nel fato che l'Arc'hé srl non è di un
professionista qualsiasi ma è il… sindaco di Treviolo che appartiene
alla stessa area politica della maggioranza curnese. Forse anche più
politicamente colorata piddina.
Insomma siamo sempre tutto… in cucina camera e bagno. Senza contare che
il vicesindaco Conti è un progettista storicamente –la sua famiglia in
primis- inserito dai tempi di adamo&eva nell'edilizia
privata in quel di Treviolo.
Niente da dire sulla professionalità del soggetto in ordine
all'incarico visto che da quando é nato ha sempre cibato architettura
urbanistica lavori pubblici e politica (basta scorrere l'elenco dei
lavori che ha sul sito per capire la stretta relazione tra professione
e politica e religione cattolica) ma una GAFFE così grossolana diventa
addirittura una provocazione –queste cose le vedevamo alla grande ai
tempi migliori della DC…- non poteva che combinarla una Gamba che nega
sempre la politica pur essendo un sindaco. Quindi un politico.
Tanto per dire come non sappia fare il suo mestiere. Quando la
Esselunga RI-costruì il suo mausoleo di Lenin-Caprotti al posto della
prima Esselunga, il progetto del mausoleo lo fece uno studio e per la
direzione e la contabilità dei lavori ne scelse un altro… in conflitto
di interessi col primo.
Un Comune come Curno doveva fare una gara per cercare un grande studio
di livello CE cui affidare tutto il caos dei lavori pubblici in cui
affogano i nostri addetti ma abbiamo l'impressione, dopo la prima gara
sulla manutenzione dei beni comunali, che fra gli studi imprese
potenzialmente concorrenti sia corsa la voce di tenersi lontani
il più possibile dal paese bello da vivere.
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