A GUARDARE ALLE COLLINE PAGINA 1293 DEL 08 NOVEMBRE 2020
























































Di cosa parliamo in questa pagina.
























LA CHIASSATA SOTTO CASA GORI
DELITTO DI LESA MAESTA'
Narrano le gazzette che un discreto numero di micropartite iva accompagnati da noti fascio leghisti nostrani hanno percorso il viale della città fin sotto l'abitazione del sindaco Gori ed hanno inscenato una gazzarra di protesta per il vigente dpcm. Scritto minuscolo.  Immediate le reazioni scandalizzate degli assessori ed al seguito i codinisti del piddi. Protestare –scrivono gli assessori- sotto l'abitazione del sindaco specie se sta in città alta  è una violazione della privatezza dello stesso e una doppia mancanza di sensibilità istituzionale dal momento che il sindaco non ha emanato il dpcm e lui è sindaco solo quando sta a palazzo. Leggere i post dei vari assessori e codinisti che li applaudono fa sorridere dal momento che una maggioranza che ha nelle micropartite iva delle botteghe di città la propria base elettorale vedersi contestata proprio da quelle e dalla  generica categoria dei bottegai c'è appunto di che… sorridere.
Poi vedi un popolo da ztl o impiegati pubblici che applaudono (il sindaco) mentre gli operai leghisti protestano in piazza. Un mondo all'incontrario.
Viene in mente lo scorpione e la rana.
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I DANNI DEL BREMBO ALLA RONCOLA
750.000 EURO BUTTATI
Tra Curno e Dalmine il fiume Brembo ha tre traverse. Per traverse si intendono degli attraversamenti del fiume con infrastrutture (qui sono sotto terra) di grande importanza strategica. La prima è quella di Curno all'altezza della casa della sindaca Gamba, creata dalla Provincia per sottopassare il corso del fiume con le tubazioni delle fogne del Comune di Curno (vanno al depuratore di Brembate) e  dell'acqua potabile che dai pozzi della Carlinga l'A2A fornisce ai Comuni dell'Isola. Erano i tempi dell'acqua inquinata dall'atrazina e l'acqua “buona” di Curno era necessaria per “diluire” l'acqua inquinata da atrazina  tratta dai pozzi nel territorio dell'Isola.
La seconda traversa si trova nei pressi di Casa Foresti a Treviolo. Venne realizzata  nel primo dopoguerra per portare l'acqua del Brembo dalla vasca di livellamento sopra la centrale di Bonate allo stabilimento della Dalmine. La tubazione posata dentro una cuna scavata nel sottostante bancale di roccia era sovrastata da una passerella utilizzata anche dagli operai della Dalmine per passare il fiume. Del tutto casualmente  approdando sulla sponda sinistra intercettava il sistema di presa del Rio Brembilla (1300 d.C.) dotata di  quattro bocche di presa per graduare la quantità ed alimentata anche dalle acque del Rio Ceresino che derivava dal fiume all'altezza della Marigolda.
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le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!






























































































































































































































LA CHIASSATA SOTTO CASA GORI
DELITTO DI LESA MAESTA'
Narrano le gazzette che un discreto numero di micropartite iva accompagnati da noti fascio leghisti nostrani hanno percorso il viale della città fin sotto l'abitazione del sindaco Gori ed hanno inscenato una gazzarra di protesta per il vigente dpcm. Scritto minuscolo.  Immediate le reazioni scandalizzate degli assessori ed al seguito i codinisti del piddi. Protestare –scrivono gli assessori- sotto l'abitazione del sindaco specie se sta in città alta  è una violazione della privatezza dello stesso e una doppia mancanza di sensibilità istituzionale dal momento che il sindaco non ha emanato il dpcm e lui è sindaco solo quando sta a palazzo. Leggere i post dei vari assessori e codinisti che li applaudono fa sorridere dal momento che una maggioranza che ha nelle micropartite iva delle botteghe di città la propria base elettorale vedersi contestata proprio da quelle e dalla  generica categoria dei bottegai c'è appunto di che… sorridere.
Poi vedi un popolo da ztl o impiegati pubblici che applaudono (il sindaco) mentre gli operai leghisti protestano in piazza. Un mondo all'incontrario.
Viene in mente lo scorpione e la rana.
Già perché la giunta Gori è la giunta delle partite iva, quella dei bottegai in primis e quella dei lavori fatti pressappoco ma van bene così, si potevano tutti progettare meglio ed eseguire meno peggio. Sui costi (eccessivi) ci sono pareri opposti  che pendono verso l'eccessivo visto l'esito finale.E adesso pure la categoria di 'mpustur catolec s'incazzano  -vedi tu!- coll'unico “politico” presente in città. A difenderlo il popolo delle madamine e degli abitanti delle ZTL.
Contro il quale (Gori) la Lega schierò uno scolorito candidato sindaco dell'ala bossiana della Lega locale tanto tutto il resto è in mano sua (di Salvini: comuni sanità consorzio di bonfica ecc.). Potevano contestare l'altrettanto incolore Misiani? O un Benigni che sta ancora pulendo la stalla?.
Come fa sorridere  la proposta –stavolta c'è anche il sindaco che più o meno la sostiene: fuori i numeri!- che la Bergamasca andrebbe pitturata di arancio anziché di rosso e relative conseguenze. Va detto che la reazione del sindaco è stata più intelligente di quella dei suoi assessori preoccupati in primis di apparire il più politicamente possibile correttissimi nel lodare il re.
Leggere come-cosa scrivono certi assessori della giunta Gori fa pensare di avere davanti delle persone toccate dalla grazia del buondio rispetto ai loro interlocutori che se non li applaudono a prescindere sono dei dannati.  Pensate che un Brembilla scrive compiaciuto che ieri  è andato a farsi vaccinare e medici e infermieri si sono comportati con cortesia comprensione professionalità. Non gli è nemmeno è passato per l'anticamera del cervello che siccome sta sul Bugiardino ogni giorno, quindi lo conoscono anche i sassi e che… perché lui l'hanno vaccinato il 5 novembre mentre la maggioranza dei bergamaschi sarà già un miracolo siano vaccinati dopo il 20 novembre?. Non hanno nemmeno questa furbizia prima di una sensibilità.
Lo stesso dicasi per lo sceriffo Gandi che essendo l'assessore che tiene in mano la borsa dei dobloni comunali, ha ricordato a chi protestava i fondi stanziati per l'innovazione, il raddoppio dei berceaux, la riduzione delle imposte ecc. ecc. Tutte cose vere peraltro obbligate (almeno le tasse). Peccato che nell'azione dei comuni manchi una risposta: quante partite iva tra i bottegai sono davvero necessari e quanti  non dovevano nemmeno aprire bottega od ufficio?. Tradotto in parole povere: quanti dovranno scomparire tra crisi e G5?. Che era poi la DOMANDA che  i trecento manifestanti di ieri avevano in mente da porre e non hanno saputo dire.
Domanda che se la deve porre anche Gori dal momento che fare i bilanci comunali senza qualche migliaio di partite iva e qualche lookdown ogni tanto, non sarà più comodo come fino al 2019.

I DANNI DEL BREMBO ALLA RONCOLA
750.000 EURO BUTTATI
Tra Curno e Dalmine il fiume Brembo ha tre traverse. Per traverse si intendono degli attraversamenti del fiume con infrastrutture (qui sono sotto terra) di grande importanza strategica. La prima è quella di Curno all'altezza della casa della sindaca Gamba, creata dalla Provincia per sottopassare il corso del fiume con le tubazioni delle fogne del Comune di Curno (vanno al depuratore di Brembate) e  dell'acqua potabile che dai pozzi della Carlinga l'A2A fornisce ai Comuni dell'Isola. Erano i tempi dell'acqua inquinata dall'atrazina e l'acqua “buona” di Curno era necessaria per “diluire” l'acqua inquinata da atrazina  tratta dai pozzi nel territorio dell'Isola.
La seconda traversa si trova nei pressi di Casa Foresti a Treviolo. Venne realizzata  nel primo dopoguerra per portare l'acqua del Brembo dalla vasca di livellamento sopra la centrale di Bonate allo stabilimento della Dalmine. La tubazione posata dentro una cuna scavata nel sottostante bancale di roccia era sovrastata da una passerella utilizzata anche dagli operai della Dalmine per passare il fiume. Del tutto casualmente  approdando sulla sponda sinistra intercettava il sistema di presa del Rio Brembilla (1300 d.C.) dotata di  quattro bocche di presa per graduare la quantità ed alimentata anche dalle acque del Rio Ceresino che derivava dal fiume all'altezza della Marigolda.
La terza “infausta” traversa (messa in diagonale piuttosto che ortogonale al corso) è stata realizzata un decennio dopo la costruzione del viadotto sul Brembo dell'Asse Interurbano e collega tra di loro i pilastri del viadotto dentro il letto del fiume. Tutti i problemi di erosione della sponda sinistra del fiume all'altezza del Parco Callioni della Roncola derivano dalle capocchiate compiute prima dalla cava frantoio Benzoni, poi da chi durante la costruzione dell'asse depredò il fiume delle sabbie per costruire l'allungamento della pista del Caravaggio. Poi anche dall'abolizione del c.d. “lago Blu” che era una grande vasca (creata da uno scavo abusivo del frantoio Benzoni) sulla sponda destra. Risultato di tutte queste genialate debitamente autorizzate da stato regione provincia è che la larghezza del fiume s'è dimezzata e la lunghezza del fiume tra la prima e la seconda traversa s'è ridotto di quasi un chilometro ed altrettanto tra la prima e la terza. Adesso la pendenza del corso è aumentata e quindi è aumentata anche la velocità di scorrimento delle acque; la direzione è stata artificialmente cambiata e la corrente adesso va a sbattere contro la sponda sinistra  colpendo in pieno la sponda che regge il Parco Callioni.
La storia del Parco Caglioni andrebbe fatta studiare agli ingegneri del Politecnico di Dalmine perché imparino come NON si manomette il corso di un fiume salvo avere come retro pensiero l'idea che fare danni e creare le premesse per farne domani non sia un disegno  apposto creato per foraggiare progettisti imprese e la solita catena che s'arricchisce con questi eventi creati apposta dall'uomo.
Tanto poi si da la colpa al riscaldamento globale che notoriamente assorbe tutto senza protestare.
Non abbiamo idea di quanti soldi pubblici siano stati inghiottiti dal Parco Callioni fin dalla sua creazione (lasciamo perdere gli impianti: parliamo dei lavori sul fiume)  ma questo parco vale oro al metro quadro nemmeno l'avessero realizzato nel centro di Treviolo anziché a cavallo della coda della Roggia Serio Grande (che è quel che é… basta vedere il colore dell'acqua).
Adesso arriveranno 750mila euro che se va bene diverranno un milione a fine corsa e sono soldi spesi inutilmente dal momento che con pochi euro hai voglia di creare una sistemazione che risolva il problema. Minimo bisognerebbe creare tra le tre traverse esistenti almeno altrettante in maniera da trasformare il corso del fiume in una serie di vasche livellate così che i processi di erosione delle sponde si riducano al minimo e si pareggino, tenendo conto che col verificarsi degli straventi cui assistiamo da alcuni anni la gestione sarà comunque assai problematica. Poi bisognerebbe ampliare di almeno 50 metri la sezione del fiume in modo da abbassare il livello delle piene.
Anzi: tra la soglia di Ponte san Pietro e la soglia di Dalmine (dove c'è la traversa) visto che il fiume dagli anni '50 ad oggi ha visto ridotta la sua ampiezza  di ¾ e la sua profondità moltiplicata per 3-4-5 volte, questo tratto andrebbe tutto sistemato a vasche successive. Hai voglia!.