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CURNO É UN PAESE IMMOBILE
FUNZIONA SOLO LA BENEFICENZA
Per fortuna che la sindaca Gamba della Fornass del Bremb ha sollevato
dall'incarico il precedente dirigente del settore lavori pubblici e
manutenzioni demansionandolo alla fureria ed alla palestra in
costruzione (con 10 mesi di ritardo) della Rodari supervisionato
niente-poco-di-meno che dalla consigliera capogruppo Serra, già sindaca
e co-autrice politica assieme al vicesindaco Conti sempre della stessa
new Rodari edificata in soli tre lustri. Cambiato il dirigente (solo
diplomato) maschio ecco attribuito il medesimo incarico ad una
dirigente (laureata) femmina ma da quel che si vede – forse complice
anche la pandemia- in otto mesi non s'è mosso quasi nulla mentre dai
cantieri che i privati hanno messo in piedi, quelli viaggiano a cento
all'ora.
Insomma siamo un paese IMMOBILE tranne alcuni lavori minimi (alcuni
assai discutibili: come mai la biblioteca l'hanno dovuta sigillare DUE
volte?) attorno alla biblioteca. Peccato che lo spazio tra cimitero,
CVI1, Scuola media, Biblioteca e new Rodari sia stato progettato a
spizzichi e bocconi e adesso è ridotto nel cesso che vedete: non si
comprende dove stia la zona esclusivamente pedonale e quella con la
possibile circolazione delle auto. Con l'aggiunta che il parcheggio
esterno all'ingresso del CVI1 potrebbe essere destinato a qualsiasi
monnezza visto che il destino lo potrà proporre… il futuro gestore del
CVI1. Mai visto una cosa del genere: solo a Curno si poteva concepire
una vaccata del genere.
Nei fatti la giunta Gamba finora ha concluso solo (neanche del tutto)
opere che erano iniziate anche decenni or sono – biblioteca e scuola
elementare- e il resto è tutto fermo. Neanche quello che era o sarebbe
il sogno della sindaca di crearsi il proprio mausoleo nella vecchia
Rodari è andato in porto: gli altri sindaci al di la del consenso di
convenienza non vogliono cacciare moneta.
(...)
CUCINA CASALINGA
1 - Quando ho letto che Curno era diventato un quartiere di Bergamo
sono rimasto di stucco: chi ha autorizzato il direttore dell'Orto
Botanico a questa modifica istituzionale e con quale diritto se l'é
presa?! Ho pensato immediatamente alla solita storia del laureato
cittadino che considera il villico come il solito ignorantone da
acculturare e catechizzare.
Poi lui si giustificherà: mi hanno chiamato le amministratrici di Curno.
Peggio ancora: invece di difendere l'autonomia istituzionale del
Comune di Curno che è un dovere che assegna loro la legge, queste qui
vanno a (s)vendere il paese al solito cittadino (cittadino come
abitante della città e generalmente più istruito del villico o
dell'uomo della periferia) che si crede, perché laureato e dirigente,
di fare scuola al resto del popolo bove che non è cittadino e nemmeno
abita in collina o nelle zone a circolazione riservata.
Del resto il sistema della madamine curnesi é sempre quello: un
regolare appaltino di poche migliaia di euro, una «oculata» se non
mirata scelta delle ditte da invitare ed ecco scodellato il vincitore
della gara polticamente e culturalmente (non s)gradito.
Figurarsi che hanno dato in appalto persino la cultura: come se il
Comune di Bergamo facesse un appalto per gestire il Donizetti e lo
vincesse Mediaset.
Nossignore. Così come nessun curnese va in casa del direttore dell'Orto
Botanico a dettare legge perchè verrebbe messo alla porta, altrettanto
il direttore dell'OB (o chi per lui) non si permetta di venire a Curno
a illuminare noi poveri ignorantoni.
Basti ricordare che nei dieci anni di governo della Lega nel paese
bello da vivere quella (1) ha costruito la caserma dei CC (su cui dc
pci psi s'erano baloccati per un quarto di secolo); (2) ha comprato i 4
ettari di terreno tra le medie e via Carlinga per farvi la biblioteca
(3) ha fatto il progetto ed ha cominciato la costruzione della
biblioteca (che il centrosinistra non è riuscito a concludere
nonostante 20 anni di governo) (4) ha piantumato tutto via Fermi su un
lato e (5) ha introdotto nel PRG il vincolo sulle aree per l'orto
botanico (per il quale i 20 anni di governo del centrosinistra non ha
mosso una foglia); (6) ha costruito il palazzetto dello sport e
l'oratorio laico (!) di via S.Jesus (7) ha costruito il capannone al
CVI2. Bisogna riconoscere a Cesare i suoi meriti così come la giunta
Gamba ha regalato 300 o 350mila metri cubi di ampliamente del
commerciale su via Fermi. 'Na stupidaggine 300mila metri cubi.
(...)
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PDF: 4,9 Mb
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CURNO É UN PAESE IMMOBILE
FUNZIONA SOLO LA BENEFICENZA
Per fortuna che la sindaca Gamba della Fornass del Bremb ha sollevato
dall'incarico il precedente dirigente del settore lavori pubblici e
manutenzioni demansionandolo alla fureria ed alla palestra in
costruzione (con 10 mesi di ritardo) della Rodari supervisionato
niente-poco-di-meno che dalla consigliera capogruppo Serra, già sindaca
e co-autrice politica assieme al vicesindaco Conti sempre della stessa
new Rodari edificata in soli tre lustri. Cambiato il dirigente (solo
diplomato) maschio ecco attribuito il medesimo incarico ad una
dirigente (laureata) femmina ma da quel che si vede – forse
complice anche la pandemia- in otto mesi non s'è mosso quasi nulla
mentre dai cantieri che i privati hanno messo in piedi, quelli
viaggiano a cento all'ora.
Insomma siamo un paese IMMOBILE tranne alcuni lavori minimi (alcuni
assai discutibili: come mai la biblioteca l'hanno dovuta sigillare DUE
volte?) attorno alla biblioteca. Peccato che lo spazio tra cimitero,
CVI1, Scuola media, Biblioteca e new Rodari sia stato progettato a
spizzichi e bocconi e adesso è ridotto nel cesso che
vedete: non si comprende dove stia la zona esclusivamente pedonale e
quella con la possibile circolazione delle auto. Con l'aggiunta che il
parcheggio esterno all'ingresso del CVI1 potrebbe essere destinato a
qualsiasi monnezza visto che il destino lo potrà proporre… il futuro
gestore del CVI1. Mai visto una cosa del genere: solo a Curno si poteva
concepire una vaccata del genere.
Nei fatti la giunta Gamba finora ha concluso solo (neanche del tutto)
opere che erano iniziate anche decenni or sono – biblioteca e
scuola elementare- e il resto è tutto fermo. Neanche quello che era o
sarebbe il sogno della sindaca di crearsi il proprio mausoleo nella
vecchia Rodari è andato in porto: gli altri sindaci al di la del
consenso di convenienza non vogliono cacciare moneta.
Qui di seguito –in forma di domanda sul loro destino -l'elenco delle
opere pubbliche di cui s'è perso traccia da cinque anni a questa
parte:
1.Quando cominciano e finiscono i lavori della pista ciclabile lungo il Brembo?
2.Dov'è il progetto della pista ciclabile da via Brembo alla passerella sul Quisa?
3.Com'è finita la querelle sui livelli lungo il fiume Brembo?
4.Come mai il Comune non si è fatto autorizzare ad eseguire i lavori
per la palestra della Rodari in periodo di covid19 come i lavori della
SP470dir?
5.Quando costruiscono la rotonda su via Lecco?
6.Quando cominciano e finiscono i lavori della pista ciclabile in via Ruffilli e il ponte sulla roggia Serio?
7.C'è un accordo con Treviolo e Bergamo per la pista ciclabile fino all'ospedale? Chi la deve progettare e finanziare?
8.Stesso discorso per la pista ciclabile su via Carlinga di cui la
Provincia c'ha già regalato la passerella sull'asse interurbano: dov'è
il progetto da via Gandhi ad Albegno?
9.A quando la pista ciclabile tra la Merena Marigolda Lungobrembo con centro del paese?
10.Quando apre i battenti la Biblioteca Civica e l'Auditorium annesso?
11.Il nuovo parcheggio sull'ex campo di tamburello come mai s'è “ridotto” rispetto al progetto originale?
12.Quando verranno istallate le telecamere per il controllo degli
accessi al Paese? Saranno integrate nel sistema Thor provinciale?
13.Come mai si programmano le sedute consigliari in modalità telematica
mentre si organizzano assembramenti di anziani nella sala consigliare
per celebrazioni varie?
14.E' possibile avere un dettaglio di come avete speso quel 1.026.392,67 di euro che il Comune ha ricevuto ex covid19?
15.Com'é che esiste un consigliere delegato e i cittadini per sapere le
notizie comunali sono costretti ad acquistare un settimanale
proto-leghista cui la sindaca rilascia interviste teleguidate?
16.Come mai il colore della copertura della nuova Rodari da nero
com'era all'inizio adesso si presenta in ben 4 colorazioni differenti:
dov'é la determinazione per cambiare il colore e perché?.
Noi immaginavamo che questi ritardi fossero dovuti al fatto che
l'ufficio preposto funzionasse sostanzialmente con due sole persone ma
anche adesso che è passato in mano ad una laureata non s'è mosso niente
di più velocemente.
Immaginavamo che il metodo tremendamente clientelare imposto dalla
legge sugli appalti dai vari governi Renzi Gentiloni e Conte
facesse decollare questi lavori vista la fame di lavoro delle
imprese e invece tutto resta solo carta carta carta carta carta carta:
finora questi lavori hanno ingrassato centinaia di professionisti che
benché scelti clientelarmente per il minor prezzo sul mercato
possibile concretamente non s'è mosso un mattone. Quadrello
fermo: insomma.
L'unica cosa che funziona con la giunta Gamba è la beneficenza
spicciola –basta leggere lo sterminio di determini in merito…-
opportunamente celata dietro il diritto alla privatezza. Talmente
rigorosa la riservatezza che invece di chiamare all'opera i titolari di
reddito di cittadinanza la giunta Gamba –sull'onda delle idee matte di
un Boccia e un Decaro- si è inventata il “volontariato a dieci euro
l'ora”.
Le leggi sugli appalti del trio RGC: Renzi Gentiloni Conte sono state
una pacchia per assegnare clientelarmente incarichi e forniture. Basta
tenere gli appalti contenuti e a decidere chi farsi fare i prezzi basta
il funzionario il quale non elenca nemmeno nelle sue poderose
“determinazioni” chi erano le ditte o i professionisti “fortunati” da
lui interpellati per farsi fare il prezzo.
La sindaca Gamba (forse) non ha compreso la battuta bergamasca
che ”tutti i dottori sono uomini (e donne...) ma non tutti gli uomini
sono dottori”. Traduzione per i non addetti ai lavori: il Comune di
Curno ha bloccato i 16 lavori pubblici sopra elencati
semplicemente perché non è capace di farli andare avanti. Non ne sono
capaci sindaco assessori funzionari: aspettano e sperano.
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CUCINA CASALINGA
1 - Quando ho letto che Curno era diventato un quartiere di Bergamo
sono rimasto di stucco: chi ha autorizzato il direttore dell'Orto
Botanico a questa modifica istituzionale e con quale diritto se l'é
presa?! Ho pensato immediatamente alla solita storia del laureato
cittadino che considera il villico come il solito ignorantone da
acculturare e catechizzare.
Poi lui si giustificherà: mi hanno chiamato le amministratrici di Curno.
Peggio ancora: invece di difendere l'autonomia istituzionale del
Comune di Curno che è un dovere che assegna loro la legge, queste qui
vanno a (s)vendere il paese al solito cittadino (cittadino come
abitante della città e generalmente più istruito del villico o
dell'uomo della periferia) che si crede, perché laureato e dirigente,
di fare scuola al resto del popolo bove che non è cittadino e nemmeno
abita in collina o nelle zone a circolazione riservata.
Del resto il sistema della madamine curnesi é sempre quello: un
regolare appaltino di poche migliaia di euro, una «oculata» se non
mirata scelta delle ditte da invitare ed ecco scodellato il vincitore
della gara polticamente e culturalmente (non s)gradito.
Figurarsi che hanno dato in appalto persino la cultura: come se il
Comune di Bergamo facesse un appalto per gestire il Donizetti e lo
vincesse Mediaset.
Nossignore. Così come nessun curnese va in casa del direttore dell'Orto
Botanico a dettare legge perchè verrebbe messo alla porta, altrettanto
il direttore dell'OB (o chi per lui) non si permetta di venire a Curno
a illuminare noi poveri ignorantoni.
Basti ricordare che nei dieci anni di governo della Lega nel paese
bello da vivere quella (1) ha costruito la caserma dei CC (su cui dc
pci psi s'erano baloccati per un quarto di secolo); (2) ha comprato i 4
ettari di terreno tra le medie e via Carlinga per farvi la biblioteca
(3) ha fatto il progetto ed ha cominciato la costruzione della
biblioteca (che il centrosinistra non è riuscito a concludere
nonostante 20 anni di governo) (4) ha piantumato tutto via Fermi su un
lato e (5) ha introdotto nel PRG il vincolo sulle aree per l'orto
botanico (per il quale i 20 anni di governo del centrosinistra non ha
mosso una foglia); (6) ha costruito il palazzetto dello sport e
l'oratorio laico (!) di via S.Jesus (7) ha costruito il capannone al
CVI2. Bisogna riconoscere a Cesare i suoi meriti così come la giunta
Gamba ha regalato 300 o 350mila metri cubi di ampliamente del
commerciale su via Fermi. 'Na stupidaggine 300mila metri cubi.
Le uniche opere pubbliche iniziate e finite dal centrosinistra sono
state –in quattro lustri-la stazione ecologica di cui hanno sbagliato
perfino gli accessi, gli spogliatoi del CVI2 che hanno fatto fallire i
gestori per i costi energetici, la nuova Rodari senza palestra e
per di più consumando alla grande proprio l'area che la Lega aveva
acquistato per dare spazio alle medie ed alla biblioteca.
Dev'essere un metodo di un certo cattolicesimo imperante che pensa
sempre di dover convertire “gli altri”. Loro posseggono la via la
verità la vita e gli altri sono dei potenziali dannati. C'è in giro un
youtube dove l'ex sindaca Serra fa una predica ed avverte di essere
stata chiamata a servire il buonDio per dare la dritta per la giusta
via al popolo (bove: questo lo dico io) curnese. Adesso arriva il
direttore dell'O.B. a cachetizzarci. Insomma siamo sempre nella
stessa corsia. State a casa vostra.
2 - Narrano le gazzette che ieri sera un discreto numero di
micropartite iva accompagnati da noti fascio leghisti nostrani hanno
percorso il viale della città fin sotto l’abitazione del sindaco Gori
ed hanno inscenato una gazzarra di protesta per il vigente dpcm.
Scritto minuscolo. Immediate le reazioni scandalizzate degli
assessori –in prima fila Gandi Brembilla Angeloni- ed al seguito i
codinisti del piddi. Protestare –scrivono gli assessori- sotto
l’abitazione del sindaco specie se sta in città alta è una
violazione della privatezza dello stesso e una doppia mancanza di
sensibilità istituzionale dal momento che il sindaco non ha emanato il
dpcm e lui è sindaco solo quando sta a palazzo. Leggere i post dei vari
assessori e codinisti che li applaudono fa sorridere dal momento che
una maggioranza che ha nelle microparite iva delle botteghe di città la
propria base elettorale vedersi contestata proprio da quelle e
dalla generica categoria dei bottegai c’è appunto di che…
sorridere.
Viene in mente lo scorpione e la rana.
Come fa sorridere la proposta –stavolta c’è anche il sindaco che
più o meno la sostiene- che la Bergamasca andrebbe pitturata di arancio
anziché di rosso e relative conseguenze.
Leggere come-cosa scrivono certi assessori della giunta Gori fa pensare
di avere davanti delle persone toccate dalla grazia del buondio
rispetto ai loro interlocutori che se non li applaudono sono dei
dannati. Pensate che un Brembilla scrive compiaciuto che
ieri è andato a farsi vaccinare e medici e infermieri si sono
comportati con cortesia comprensione professionalità. Al tipo non è
nemmeno è passato per l’anticamera del cervello che siccome sta sul
Bugiardino ogni giorno, quindi lo conoscono anche i sassi e che… perché
lui l’hanno vaccinato il 5 novembre mentre la maggioranza dei
bergamaschi sarà già un miracolo siano vaccinati dopo il 20 novembre?.
Lo stesso dicasi per lo sceriffo Gandi che essendo l’assessore che
tiene in mano la borsa dei dobloni comunali, ha ricordato a chi
protestava i fondi stanziati per l’innovazione, il raddoppio dei
berceaux, la riduzione delle imposte ecc. ecc. Tutte cose vere. Peccato
che nell’azione dei comuni manchi una risposta : quante partite iva tra
i bottegai sono davvero necessari e quanti non dovevano nemmeno
aprire bottega od ufficio?. Tradotto in parole povere: quanti dovranno
scomparire tra crisi e G5?. Che era poi la DOMANDA che i trecento
manifestanti di ieri avevano in mente da porre e non hanno saputo dire.
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