A GUARDARE ALLE COLLINE PAGINA 1292 DEL 06 NOVEMBRE 2020
























































Di cosa parliamo in questa pagina.
























CURNO É UN PAESE IMMOBILE
FUNZIONA SOLO LA BENEFICENZA
Per fortuna che la sindaca Gamba della Fornass del Bremb ha sollevato dall'incarico il precedente dirigente del settore lavori pubblici e manutenzioni demansionandolo alla fureria ed alla palestra in costruzione (con 10 mesi di ritardo) della Rodari supervisionato niente-poco-di-meno che dalla consigliera capogruppo Serra, già sindaca e co-autrice politica assieme al vicesindaco Conti sempre della stessa new Rodari edificata in soli tre lustri. Cambiato il dirigente (solo diplomato) maschio ecco attribuito il medesimo incarico ad una dirigente (laureata) femmina  ma da quel che si vede – forse complice anche la pandemia- in otto mesi non s'è mosso quasi nulla mentre dai cantieri che i privati hanno messo in piedi, quelli viaggiano a  cento all'ora.
Insomma siamo un paese IMMOBILE tranne alcuni lavori minimi (alcuni assai discutibili: come mai la biblioteca l'hanno dovuta sigillare DUE volte?) attorno alla biblioteca. Peccato che lo spazio tra cimitero, CVI1, Scuola media, Biblioteca e new Rodari sia stato progettato a spizzichi e bocconi e adesso  è ridotto nel cesso che  vedete: non si comprende dove stia la zona esclusivamente pedonale e quella con la possibile circolazione delle auto. Con l'aggiunta che il parcheggio esterno all'ingresso del CVI1 potrebbe essere destinato a qualsiasi monnezza visto che il destino lo potrà proporre… il futuro gestore del CVI1. Mai visto una cosa del genere: solo a Curno si poteva concepire una vaccata del genere.
Nei fatti la giunta Gamba finora ha concluso solo (neanche del tutto) opere che erano iniziate  anche decenni or sono – biblioteca e scuola elementare- e il resto è tutto fermo. Neanche quello che era o sarebbe il sogno della sindaca di crearsi il proprio mausoleo nella vecchia Rodari è andato in porto: gli altri sindaci al di la del consenso di convenienza non vogliono cacciare moneta.
(...)

CUCINA CASALINGA
1 - Quando ho letto che Curno era diventato un quartiere di Bergamo sono rimasto di stucco: chi ha autorizzato il direttore dell'Orto Botanico a questa modifica istituzionale e con quale diritto se l'é presa?! Ho pensato immediatamente alla solita storia del laureato cittadino che considera il villico come il solito ignorantone da acculturare  e catechizzare.
Poi lui si giustificherà: mi hanno chiamato le amministratrici di Curno.
Peggio ancora: invece di difendere l'autonomia  istituzionale del Comune di Curno che è un dovere che assegna loro la legge, queste qui vanno a (s)vendere il paese al solito cittadino (cittadino come abitante della città e generalmente più istruito del villico o dell'uomo della periferia) che si crede, perché laureato e dirigente, di fare scuola al resto del popolo bove che non è cittadino e nemmeno abita in collina o nelle zone a circolazione riservata.
Del resto il sistema della madamine curnesi é sempre quello: un regolare appaltino di poche migliaia di euro, una «oculata» se non mirata scelta delle ditte da invitare ed ecco scodellato il vincitore della gara polticamente e culturalmente (non s)gradito. 
Figurarsi che hanno dato in appalto persino la cultura: come se il Comune di Bergamo facesse un appalto per gestire il Donizetti e lo vincesse Mediaset.
Nossignore. Così come nessun curnese va in casa del direttore dell'Orto Botanico a dettare legge perchè verrebbe messo alla porta, altrettanto il direttore dell'OB (o chi per lui) non si permetta di venire a Curno a illuminare noi poveri  ignorantoni.
Basti ricordare che nei dieci anni di governo della Lega nel paese bello da vivere quella (1) ha costruito la caserma dei CC (su cui dc pci psi s'erano baloccati per un quarto di secolo); (2) ha comprato i 4 ettari di terreno tra le medie e via Carlinga per farvi la biblioteca (3) ha fatto il progetto ed ha cominciato la costruzione della biblioteca (che il centrosinistra non è riuscito a concludere nonostante 20 anni di governo) (4) ha piantumato tutto via Fermi su un lato e (5) ha introdotto nel PRG il vincolo sulle aree per l'orto botanico (per il quale i 20 anni di governo del centrosinistra non ha mosso una foglia); (6) ha costruito il palazzetto dello sport e l'oratorio laico (!) di via S.Jesus (7) ha costruito il capannone al CVI2. Bisogna riconoscere a Cesare i suoi meriti così come la giunta Gamba ha regalato 300 o 350mila metri cubi di ampliamente del commerciale su via Fermi. 'Na stupidaggine 300mila metri cubi.
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le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!






















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INTONATA








































































































































































































CURNO É UN PAESE IMMOBILE
FUNZIONA SOLO LA BENEFICENZA

Per fortuna che la sindaca Gamba della Fornass del Bremb ha sollevato dall'incarico il precedente dirigente del settore lavori pubblici e manutenzioni demansionandolo alla fureria ed alla palestra in costruzione (con 10 mesi di ritardo) della Rodari supervisionato niente-poco-di-meno che dalla consigliera capogruppo Serra, già sindaca e co-autrice politica assieme al vicesindaco Conti sempre della stessa new Rodari edificata in soli tre lustri. Cambiato il dirigente (solo diplomato) maschio ecco attribuito il medesimo incarico ad una dirigente (laureata) femmina  ma da quel che si vede – forse complice anche la pandemia- in otto mesi non s'è mosso quasi nulla mentre dai cantieri che i privati hanno messo in piedi, quelli viaggiano a  cento all'ora.
Insomma siamo un paese IMMOBILE tranne alcuni lavori minimi (alcuni assai discutibili: come mai la biblioteca l'hanno dovuta sigillare DUE volte?) attorno alla biblioteca. Peccato che lo spazio tra cimitero, CVI1, Scuola media, Biblioteca e new Rodari sia stato progettato a spizzichi e bocconi e adesso  è ridotto nel cesso che  vedete: non si comprende dove stia la zona esclusivamente pedonale e quella con la possibile circolazione delle auto. Con l'aggiunta che il parcheggio esterno all'ingresso del CVI1 potrebbe essere destinato a qualsiasi monnezza visto che il destino lo potrà proporre… il futuro gestore del CVI1. Mai visto una cosa del genere: solo a Curno si poteva concepire una vaccata del genere.
Nei fatti la giunta Gamba finora ha concluso solo (neanche del tutto) opere che erano iniziate  anche decenni or sono – biblioteca e scuola elementare- e il resto è tutto fermo. Neanche quello che era o sarebbe il sogno della sindaca di crearsi il proprio mausoleo nella vecchia Rodari è andato in porto: gli altri sindaci al di la del consenso di convenienza non vogliono cacciare moneta.

Qui di seguito –in forma di domanda sul loro destino -l'elenco delle opere pubbliche di cui s'è perso traccia da cinque anni  a questa parte:
1.Quando cominciano e finiscono i lavori della pista ciclabile lungo il Brembo?
2.Dov'è il progetto della pista ciclabile da via Brembo alla passerella sul Quisa?
3.Com'è finita la querelle sui livelli lungo il fiume Brembo?
4.Come mai il Comune non si è fatto autorizzare ad eseguire i lavori per la palestra della Rodari in periodo di covid19 come i lavori della SP470dir?
5.Quando costruiscono la rotonda su via Lecco?
6.Quando cominciano e finiscono i lavori della pista ciclabile in via Ruffilli e il ponte sulla roggia Serio?
7.C'è un accordo con Treviolo e Bergamo per la pista ciclabile fino all'ospedale?  Chi la deve progettare e finanziare?
8.Stesso discorso per la pista ciclabile su via Carlinga di cui la Provincia c'ha già regalato la passerella sull'asse interurbano: dov'è il progetto da via Gandhi ad Albegno?
9.A quando la pista ciclabile tra la Merena Marigolda Lungobrembo con centro del paese?
10.Quando apre i battenti la Biblioteca Civica e l'Auditorium annesso?
11.Il nuovo parcheggio sull'ex campo di tamburello come mai s'è “ridotto” rispetto al progetto originale?
12.Quando verranno istallate le telecamere per il controllo degli accessi al Paese?  Saranno integrate nel sistema Thor provinciale?
13.Come mai si programmano le sedute consigliari in modalità telematica mentre si organizzano assembramenti di anziani nella sala consigliare per celebrazioni varie?
14.E' possibile avere un dettaglio di come avete speso quel 1.026.392,67 di euro che il Comune ha ricevuto ex covid19?
15.Com'é che esiste un consigliere delegato e i cittadini per sapere le notizie comunali sono costretti ad acquistare un settimanale proto-leghista cui la sindaca rilascia interviste teleguidate?
16.Come mai il colore della copertura della nuova Rodari da nero com'era all'inizio adesso si presenta in ben 4 colorazioni differenti: dov'é la determinazione per cambiare il colore e perché?.

Noi immaginavamo che questi ritardi fossero dovuti al fatto che l'ufficio preposto funzionasse sostanzialmente con due sole persone ma anche adesso che è passato in mano ad una laureata non s'è mosso niente di più velocemente.

Immaginavamo che il metodo tremendamente clientelare imposto dalla legge sugli appalti  dai vari governi Renzi Gentiloni e Conte facesse decollare  questi lavori vista la fame di lavoro delle imprese e invece tutto resta solo carta carta carta carta carta carta: finora questi lavori hanno ingrassato centinaia di professionisti che benché scelti clientelarmente per il minor prezzo sul mercato possibile  concretamente non s'è mosso un mattone. Quadrello fermo: insomma.


L'unica cosa che funziona con la giunta Gamba è la beneficenza spicciola –basta leggere lo sterminio di determini in merito…- opportunamente celata dietro il diritto alla privatezza. Talmente rigorosa la riservatezza che invece di chiamare all'opera i titolari di reddito di cittadinanza la giunta Gamba –sull'onda delle idee matte di un Boccia e un Decaro- si è inventata il “volontariato a dieci euro l'ora”.
Le leggi sugli appalti del trio RGC: Renzi Gentiloni Conte sono state una pacchia per assegnare clientelarmente incarichi e forniture. Basta tenere gli appalti contenuti e a decidere chi farsi fare i prezzi basta il funzionario il quale non elenca nemmeno nelle sue poderose “determinazioni” chi erano le ditte o i professionisti “fortunati” da lui interpellati per farsi fare il prezzo.

La sindaca Gamba (forse) non ha compreso la battuta bergamasca  che ”tutti i dottori sono uomini (e donne...) ma non tutti gli uomini sono dottori”. Traduzione per i non addetti ai lavori: il Comune di Curno   ha bloccato i 16 lavori pubblici sopra elencati semplicemente perché non è capace di farli andare avanti. Non ne sono capaci sindaco assessori funzionari: aspettano e sperano.

CUCINA CASALINGA
1 - Quando ho letto che Curno era diventato un quartiere di Bergamo sono rimasto di stucco: chi ha autorizzato il direttore dell'Orto Botanico a questa modifica istituzionale e con quale diritto se l'é presa?! Ho pensato immediatamente alla solita storia del laureato cittadino che considera il villico come il solito ignorantone da acculturare  e catechizzare.
Poi lui si giustificherà: mi hanno chiamato le amministratrici di Curno.
Peggio ancora: invece di difendere l'autonomia  istituzionale del Comune di Curno che è un dovere che assegna loro la legge, queste qui vanno a (s)vendere il paese al solito cittadino (cittadino come abitante della città e generalmente più istruito del villico o dell'uomo della periferia) che si crede, perché laureato e dirigente, di fare scuola al resto del popolo bove che non è cittadino e nemmeno abita in collina o nelle zone a circolazione riservata.
Del resto il sistema della madamine curnesi é sempre quello: un regolare appaltino di poche migliaia di euro, una «oculata» se non mirata scelta delle ditte da invitare ed ecco scodellato il vincitore della gara polticamente e culturalmente (non s)gradito. 
Figurarsi che hanno dato in appalto persino la cultura: come se il Comune di Bergamo facesse un appalto per gestire il Donizetti e lo vincesse Mediaset.
Nossignore. Così come nessun curnese va in casa del direttore dell'Orto Botanico a dettare legge perchè verrebbe messo alla porta, altrettanto il direttore dell'OB (o chi per lui) non si permetta di venire a Curno a illuminare noi poveri  ignorantoni.
Basti ricordare che nei dieci anni di governo della Lega nel paese bello da vivere quella (1) ha costruito la caserma dei CC (su cui dc pci psi s'erano baloccati per un quarto di secolo); (2) ha comprato i 4 ettari di terreno tra le medie e via Carlinga per farvi la biblioteca (3) ha fatto il progetto ed ha cominciato la costruzione della biblioteca (che il centrosinistra non è riuscito a concludere nonostante 20 anni di governo) (4) ha piantumato tutto via Fermi su un lato e (5) ha introdotto nel PRG il vincolo sulle aree per l'orto botanico (per il quale i 20 anni di governo del centrosinistra non ha mosso una foglia); (6) ha costruito il palazzetto dello sport e l'oratorio laico (!) di via S.Jesus (7) ha costruito il capannone al CVI2. Bisogna riconoscere a Cesare i suoi meriti così come la giunta Gamba ha regalato 300 o 350mila metri cubi di ampliamente del commerciale su via Fermi. 'Na stupidaggine 300mila metri cubi.
Le uniche opere pubbliche iniziate e finite dal centrosinistra sono state –in quattro lustri-la stazione ecologica di cui hanno sbagliato perfino gli accessi, gli spogliatoi del CVI2 che hanno fatto fallire i gestori per i costi energetici,  la nuova Rodari senza palestra e per di più consumando alla grande proprio l'area che la Lega aveva acquistato per dare spazio alle medie ed alla biblioteca.
Dev'essere un metodo di un certo cattolicesimo imperante che pensa sempre di dover convertire “gli altri”.  Loro posseggono la via la verità la vita e gli altri sono dei potenziali dannati. C'è in giro un youtube dove l'ex sindaca Serra fa una predica ed avverte di essere stata chiamata a servire il buonDio per dare la dritta per la giusta via al popolo (bove: questo lo dico io) curnese. Adesso arriva il direttore dell'O.B. a cachetizzarci. Insomma siamo sempre  nella stessa corsia. State a casa vostra.




2 - Narrano le gazzette che ieri sera un discreto numero di micropartite iva accompagnati da noti fascio leghisti nostrani hanno percorso il viale della città fin sotto l’abitazione del sindaco Gori ed hanno inscenato una gazzarra di protesta per il vigente dpcm. Scritto minuscolo.  Immediate le reazioni scandalizzate degli assessori –in prima fila Gandi Brembilla Angeloni- ed al seguito i codinisti del piddi. Protestare –scrivono gli assessori- sotto l’abitazione del sindaco specie se sta in città alta  è una violazione della privatezza dello stesso e una doppia mancanza di sensibilità istituzionale dal momento che il sindaco non ha emanato il dpcm e lui è sindaco solo quando sta a palazzo. Leggere i post dei vari assessori e codinisti che li applaudono fa sorridere dal momento che una maggioranza che ha nelle microparite iva delle botteghe di città la propria base elettorale vedersi contestata proprio da quelle e dalla  generica categoria dei bottegai c’è appunto di che… sorridere.
Viene in mente lo scorpione e la rana.
Come fa sorridere  la proposta –stavolta c’è anche il sindaco che più o meno la sostiene- che la Bergamasca andrebbe pitturata di arancio anziché di rosso e relative conseguenze.
Leggere come-cosa scrivono certi assessori della giunta Gori fa pensare di avere davanti delle persone toccate dalla grazia del buondio rispetto ai loro interlocutori che se non li applaudono sono dei dannati.  Pensate che un Brembilla scrive compiaciuto che ieri  è andato a farsi vaccinare e medici e infermieri si sono comportati con cortesia comprensione professionalità. Al tipo non è nemmeno è passato per l’anticamera del cervello che siccome sta sul Bugiardino ogni giorno, quindi lo conoscono anche i sassi e che… perché lui l’hanno vaccinato il 5 novembre mentre la maggioranza dei bergamaschi sarà già un miracolo siano vaccinati dopo il 20 novembre?.
Lo stesso dicasi per lo sceriffo Gandi che essendo l’assessore che tiene in mano la borsa dei dobloni comunali, ha ricordato a chi protestava i fondi stanziati per l’innovazione, il raddoppio dei berceaux, la riduzione delle imposte ecc. ecc. Tutte cose vere. Peccato che nell’azione dei comuni manchi una risposta : quante partite iva tra i bottegai sono davvero necessari e quanti  non dovevano nemmeno aprire bottega od ufficio?. Tradotto in parole povere: quanti dovranno scomparire tra crisi e G5?. Che era poi la DOMANDA che  i trecento manifestanti di ieri avevano in mente da porre e non hanno saputo dire.