A GUARDARE ALLE COLLINE PAGINA 1286 DEL 17 OTTOBRE 2020
























































Di cosa parliamo in questa pagina.























COVID:BASTA TERRORISMO MEDIATICO
DOPO SETTE MESI NON HANNO FATTO NULLA
FATE QUELLO CHE NON È STATO FATTO!
Gli studenti che siedono tra i banchi nelle scuole italiane sono oltre otto milioni. È infatti pari a 7.599.259 la popolazione scolastica della scuola statale, mentre 866.805 sono gli alunni degli istituti paritari. Di questi ultimi 7 su 10 frequentano la scuola dell'infanzia. Per le statali la regione con il maggior numero di iscritti è la Lombardia (1.183.493 studenti). Mentre il Molise, con 37.170 alunni, è la regione con il minor numero. A questo esercito bisogna aggiungere gli insegnanti che per il 2019/2020 i posti del personale docente sono 835.489, di cui 150.609 per il sostegno. Il fronte dove operano questi dieci milioni di italiani sono le scuole. Gli istituti scolastici statali sono complessivamente 8.094 a cui si aggiungono i 129 Centri provinciali per l'istruzione degli adulti, per un totale di 8.223. Quasi 41.000 le sedi scolastiche (ogni istituto può avere più plessi): 13.286 per l'Infanzia, 14.896 per la Primaria, 7.228 per le Secondarie di I grado e 5.339 per quelle di II grado.
La conclusione è che la scuola muove ogni giorno almeno dieci milioni di persone e questo enorme frullatore ha fatto il suo peggior mestiere: il 16 ottobre ha scodellato un incremento di persone positive al covid19 di 122 mediamente per ciascuna provincia ed è morta una persona ogni due province.
(...)

SE IL THOR NON TORA
Chissà se l'assessore alla sicurezza Cavagna sia riuscito finalmente dopo due anni ad ottenere che l'Enel gli faccia l'allacciamento per istallare il contatore  destinato ad alimentare le otto telecamere (in via Brembo, Merena, Carlinga, Roma (Poste), Donizetti e Curnasco per un costo di 110.000 euro)  che dovevano-dovrebbero servire a proteggere i cittadini curnesi dalle torme di ladri che assaltano le villette a schiera nostrane per depredare le vecchiette dei 500 euro in contanti della pensione appena incassata. Per non dire dell'oro di famiglia rubato a chilogrammi: peggio che la storiaccia dell'oro alla patria. Nel paese bello da vivere esiste nientemeno che un “Osservatorio per la Sicurezza” (facile immaginare chi ci stia oltre vigili e carabinieri) col supporto nientepocodimeno che della Protezione Civile e dei Gruppi di Vicinato (chissà perché mancano la Parrocchia e la Caritas). Forse adesso che i lavori pubblici sono passati sotto mano all'architetto ci si può attendere una svegliata, ma comunque finora le telecamere non si vedono istallate.
Di poche ore or sono la notizia sulle gazzette regionali e provinciali :”i 10varchi elettronici già annunciati dal Comune di Bergamo saranno operativi nel 2021 e andranno ad aggan­ciarsi a «Thor», sistema nato in Valle Seriana, dove puntagli occhi su 32 Comuni. «Sarà avviato all'inizio di settembre, ma è lo scenario più pessimistico», ci tiene a precisare Atb, società parteci­pata comunale che sta gesten­do l'appalto per creare un nuo­vo e unico server da installare in Questura.
(...)

LA VARIANTE PGT DEI TIRONI
Un'impresa edile veronese in forma di srl che raggruppa altre srl (varrebbe la pena che nel fascicolo ci fossero maggiori informazioni) ha presentato la richiesta-proposta di una modifica di una parte del vigente PGT che vedete nel disegno allegato. Diciamo subito che formalmente  si prevede una modesta riduzione dell'edificabile  e l'estensione del tutto su un'area maggiore rispetto a quella individuata nel PGT. Se le previsioni del PGT facevano complessivamente  piangere per la modestia culturale e urbanistica che le guidava:  l'idea di una autostrada come via Fermi-Europa fosse travestita da rambla  permeabile ai pedoni e con ai bordi  i vari chioschi per la vendita di  tipiche cianfrusaglie materiali ed alimentari, dove ciascun operatore poteva intervenire con la necessaria bizzaria architettonica, anche questa variante sta perfettamente nella stessa linea.
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DEVI TRASLOCARE? CHIEDI UNA MANO (6000 EURO) DAL COMUNE
Con una determinazione della responsabile servizi alla persona è stato concesso un contributo economico a un cittadino “considerato che il nucleo 17720 di cui trattasi necessita di cambio alloggio perché l'appartamento è stato dichiarato inagibile; ravvisata la necessità di provvedere all'assunzione dell'impegno di spesa per l'erogazione di mi contributo per trasloco per l'importo di € 6.000,00 che trova copertura al Cap. 3200 avente ad oggetto «Contributi per soggetti a rischio di esclusione sociale»', determina di impegnare il contributo di € 6.000,00 a favore del nucleo n° 17720 con l'imputazione al Cap. 3200 avente ad oggetto «Contributi per soggetti a rischio di esclusione sociale».
Non è finita perché con altra determinazione viene concesso un'altro  maxi contributo sempre di 6.000 euro al  nucleo (famigliare) 2936 in quanto viene sottoposto al cambio alloggio su richiesta dell'amministra zione comunale.
(...)



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le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!




























































































































































































































DEVI TRASLOCARE? CHIEDI UNA MANO (6000 EURO) DAL COMUNE
Con una determinazione della responsabile servizi alla persona è stato concesso un contributo economico a un cittadino “considerato che il nucleo 17720 di cui trattasi necessita di cambio alloggio perché l'appartamento è stato dichiarato inagibile; ravvisata la necessità di provvedere all'assunzione dell'impegno di spesa per l'erogazione di mi contributo per trasloco per l'importo di € 6.000,00 che trova copertura al Cap. 3200 avente ad oggetto «Contributi per soggetti a rischio di esclusione sociale»', determina di impegnare il contributo di € 6.000,00 a favore del nucleo n° 17720 con l'imputazione al Cap. 3200 avente ad oggetto «Contributi per soggetti a rischio di esclusione sociale».
Non è finita perché con altra determinazione viene concesso un'altro  maxi contributo sempre di 6.000 euro al  nucleo (famigliare) 2936 in quanto viene sottoposto al cambio alloggio su richiesta dell'amministra zione comunale.
Morale della favola. Adesso sappiamo che in paese ci sono degli appartamenti INAGIBILI (WIKIPEDIA: Secondo la legge, una casa è inagibile «quando il suo degrado non è superabile con interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria ma con interventi di restauro e risanamento conservativo e/o di ristrutturazione edilizia». Questo vuol dire che l'immobile è diroccato, pericolante o fatiscente.) da cui deve sgombrare il fittavolo MA il Comune gli paga niente.poco.di.meno.che SEIMILA euro di spese per il trasloco. Il nostro trasloco dieci anni or sono costò 800 euro (con fattura ed iva…) ma forse noi avevamo solo poche masserizie mentre il cittadino in questione, in quanto povero, dispone degli arredi di una piccola reggia. Bella poi anche quella del cittadino che per cambiare alloggio nello stesso edificio nel falansterio di via IV Novembre (passa da un appartamento ampio ad uno più piccolo perché la sciura sarebbe rimasta vedova). Avevo ascoltato dal gazzettino padano locale questa storia assieme ai  numerosi “consigli” delle sciure che mentre sorbivano il cappuccio prima d'andare a messa delle otto l'avevano avvertita: scherzi!? per il trasloco ti ci vorranno  dai cinque agli ottomila euro! In effetti il Comune ha (quasi) fatto un affare: 6000.
Adesso siamo tutti avvisati: se dovessimo traslocare, vediamo di combinare bene le cose e farci pagare il trasloco dal Comune. Prima i Curnesi!.


COVID:BASTA TERRORISMO MEDIATICO
DOPO SETTE MESI NON HANNO FATTO NULLA
FATE QUELLO CHE NON È STATO FATTO!
Gli studenti che siedono tra i banchi nelle scuole italiane sono oltre otto milioni. È infatti pari a 7.599.259 la popolazione scolastica della scuola statale, mentre 866.805 sono gli alunni degli istituti paritari. Di questi ultimi 7 su 10 frequentano la scuola dell'infanzia. Per le statali la regione con il maggior numero di iscritti è la Lombardia (1.183.493 studenti). Mentre il Molise, con 37.170 alunni, è la regione con il minor numero. A questo esercito bisogna aggiungere gli insegnanti che per il 2019/2020 i posti del personale docente sono 835.489, di cui 150.609 per il sostegno. Il fronte dove operano questi dieci milioni di italiani sono le scuole. Gli istituti scolastici statali sono complessivamente 8.094 a cui si aggiungono i 129 Centri provinciali per l'istruzione degli adulti, per un totale di 8.223. Quasi 41.000 le sedi scolastiche (ogni istituto può avere più plessi): 13.286 per l'Infanzia, 14.896 per la Primaria, 7.228 per le Secondarie di I grado e 5.339 per quelle di II grado.
La conclusione è che la scuola muove ogni giorno almeno dieci milioni di persone e questo enorme frullatore ha fatto il suo peggior mestiere: il 16 ottobre ha scodellato un incremento di persone positive al covid19 di 122 mediamente per ciascuna provincia ed è morta una persona ogni due province.
Meravigliarsi quindi che con l'avvio delle scuole sia  ripartita la pandemia è mettere la testa sotto la sabbia anche perché quel tornare insieme è il maggior stimolo per ritrovarsi poi la sera, sul campo di calcio: insomma in compagnia a fare bisboccia.
Non leggete questa affermazione come incolpazione della scuola.
Il mondo della scuola sostanzialmente è  portatore sano dell'infezione e al suo interno se la scambia discretamente senza danneggiarsi per nulla mentre quando studenti insegnanti personale tornano a casa, seminano infezione alla grande sui bus  a casa e laddove si ritrovano.
Tutte cose prevedibili. Prevedibilissime.
Secondo il Ministero della Salute attualmente la maggior parte dei focolai è legata all'ambito familiare (76,1% di tutti i focolai attivi), con un lieve aumento dei focolai associati ad attività ricreative (6,3%) e all'ambito lavorativo (5,6%). Del resto basta vedere la situazione del trasporto pubblico locale dove i viaggiatori stanno stipati come sardine con la museruola per attendersi una diffusione massiccia. Uno scambio  poco virtuoso che dalla popolazione giovane arriva sulla popolazione adulta visto che l'età media dei deceduti  il 6 marzo era di 81 anni mentre adesso l'età media degli infettati  sta attorno ai 40 anni. Che è suppergiù l'età dei genitori coi figli a scuola.
Fa sorridere l'idea lombarda secondo la quale ci sarà divieto di consumare bevande su suolo pubblico dopo le ore 18, bar e ristoranti da domani dovranno chiudere alle 24 e in queste attività dopo le 18 il consumo di alimenti e bevande sarà consentito esclusivamente ai tavoli. Insomma ci si infetta in piedi e dopo le 24: cretinate a raffica.
C'è un parco autobus privato che è fermo da nove mesi e potrebbe essere immediatamente immesso  in aggiunta al TPL (trasporto pubblico locale) compensandolo adeguatamente visto che i mezzi anche da fermi si logorano. Niente! In sette mesi non c'hanno pensato. Meglio distribuire i soldi a pioggia al popolo bove e raccattare a strascico i consensi elettorali alle regionali e comunali anziché programmare l'immissione in servizio.
Apriti cielo poi all'idea dei doppi turni a scuola oppure all'alternanza di metà classe in aula una settimana e l'altra metà in rete.
Pure il mite Arcuri s'è tolto qualche macigno dalla scarpa. "In questi mesi alle Regioni abbiamo inviato 3059 ventilatori polmonari per le terapie intensive, 1429 per le subintensive; prima del Covid le terapie intensive erano 5179, abbiamo attivato fino a 9463 posti, ora risultano attive 6628, dovevamo averne altri 1.600 che sono già nelle disponibilità delle singole regioni ma non sono ancora attive; chiederei alle regioni di attivarle.Abbiamo altri 1.500 ventilatori disponibili, ma prima di distribuirli vorremmo vedere attivati i 1.600 posti letto di terapia intensiva per cui abbiamo già inviato i ventilatori".
Comunica Terna: a settembre i consumi elettrici italiani sono tornati sui valori di un anno fa, dopo sei mesi di forte contrazione per l'emergenza sanitaria da Covid-19. Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale ad alta e altissima tensione, ha registrato una richiesta di energia pari a 26,6 miliardi di kWh, un dato in linea con quello di settembre del 2019. Insomma c'è un'Italia che s'è messa a girare e un'altra che non è ferma ma non gira al ritmo necessario. L'infermiera Caterina Plantamura  scrisse in un posti virale  che a un certo punto (della battaglia per la pandemia negli ospedali) che lei e le sue colleghe erano li “senza sapere che non siamo stati addestrati a fronteggiare una pandemia e ci siamo trovati immersi nella merda di punto in bianco”. Già. Una parte dell'Italia è sempre quella che quando c'é una alluvione o un terremoto, senza avere il debito addestramento corre a salvare altri italiani ed a estrarli maciullati da sotto le rovine del terremoto. E c'è un'altra Italia che aspetta sempre l'addestramento. Traduzione: il debito compenso.

SE IL THOR NON TORA
Chissà se l'assessore alla sicurezza Cavagna sia riuscito finalmente dopo due anni ad ottenere che l'Enel gli faccia l'allacciamento per istallare il contatore  destinato ad alimentare le otto telecamere (in via Brembo, Merena, Carlinga, Roma (Poste), Donizetti e Curnasco per un costo di 110.000 euro)  che dovevano-dovrebbero servire a proteggere i cittadini curnesi dalle torme di ladri che assaltano le villette a schiera nostrane per depredare le vecchiette dei 500 euro in contanti della pensione appena incassata. Per non dire dell'oro di famiglia rubato a chilogrammi: peggio che la storiaccia dell'oro alla patria. Nel paese bello da vivere esiste nientemeno che un “Osservatorio per la Sicurezza” (facile immaginare chi ci stia oltre vigili e carabinieri) col supporto nientepocodimeno che della Protezione Civile e dei Gruppi di Vicinato (chissà perché mancano la Parrocchia e la Caritas). Forse adesso che i lavori pubblici sono passati sotto mano all'architetto ci si può attendere una svegliata, ma comunque finora le telecamere non si vedono istallate.
Di poche ore or sono la notizia sulle gazzette regionali e provinciali :”i 10varchi elettronici già annunciati dal Comune di Bergamo saranno operativi nel 2021 e andranno ad aggan­ciarsi a «Thor», sistema nato in Valle Seriana, dove puntagli occhi su 32 Comuni. «Sarà avviato all'inizio di settembre, ma è lo scenario più pessimistico», ci tiene a precisare Atb, società parteci­pata comunale che sta gesten­do l'appalto per creare un nuo­vo e unico server da installare in Questura. Una comprensi­bile prudenza, dati i ritardi ac­cumulati con l'ultimo inter­vento di potenziamento del si­stema di videosorveglianza cittadino. Nei 10 nuovi varchi le telecamere leggeranno le targhe di tutti i veicoli in en­trata e in uscita dalla città se­gnalando alle forze dell'ordine chi non rispetta le regole, dal­l'assicurazione alla classe eco­logica, per arrivare alle auto «sospette», perché rubate o coinvolte in attività crimino­se. I varchi saranno allestiti in via per Orio, Briantea, Borgo Palazzo, Corridoni, Grumello, Correnti, Stezzano, Ramerà, Bersaglieri e Autostrada”.
Finora non si è bene compreso se il sistema di Curno si integrerà col sistema Thor oppure sarà una gestione casalinga governata dalla madamine indigene quelle del “Prima i Curnesi” ma quel che è certo  oltre al costo pazzesco di fornitura e istallazione (le otto telecamere di Curno costeranno 110mila euro oltre le spese per la fornitura elettrica e i collegamenti telematici finora ancora non stabiliti e finanziati: arriveremo a 200mila…) , stupisce il costo annuale per mantenere in funzione il tutto: 500 euro per telecamera.
Questa delle telecamere e del c.d. sistema Thor è una delle bufale spacciate alla popolazione per farle credere chissà quale protezione che in effetti non esiste nel momento necessario dal momento che le immagini delle telecamere non sono  viste in diretta ma in differita: vale a dire se succede qualche casino si vanno a rivedere i filmati. E quanto alle sanzioni sulle mancate assicurazioni bolli e verifiche sulle auto, basta vedere i capitoli dei crediti non riscossi dei comuni e degli enti preposti per capire chi…paga. Queste spese sono solo propaganda elettorale che il paese paga al posto di spese che dovrebbero stare a carico dei partiti che governano (semmai un domani non si scopra un'ennesima tangentopoli…).

LA VARIANTE PGT DEI TIRONI
Un'impresa edile veronese in forma di srl che raggruppa altre srl (varrebbe la pena che nel fascicolo ci fossero maggiori informazioni) ha presentato la richiesta-proposta di una modifica di una parte del vigente PGT che vedete nel disegno allegato. Diciamo subito che formalmente  si prevede una modesta riduzione dell'edificabile  e l'estensione del tutto su un'area maggiore rispetto a quella individuata nel PGT. Se le previsioni del PGT facevano complessivamente  piangere per la modestia culturale e urbanistica che le guidava:  l'idea di una autostrada come via Fermi-Europa fosse travestita da rambla  permeabile ai pedoni e con ai bordi  i vari chioschi per la vendita di  tipiche cianfrusaglie materiali ed alimentari, dove ciascun operatore poteva intervenire con la necessaria bizzaria architettonica, anche questa variante sta perfettamente nella stessa linea. Insomma si persegue senza deflettere nel progetto di trasformare  l'ambito commerciale di Curno in una sorta di territorio che per il suo disordine e l'assoluta mancanza di uno stile unitario, è destinato  a diventare alla svelta periferia informe ed abbandonata visto anche quando accade post covid19.
Evoluzione post covid19 che –viste le date della documentazione- non hanno nemmeno preso in considerazione e probabilmente prima che si muova un mattone, ci saranno profondi ripensamenti.

In questo pezzo però vogliamo mettere sotto osservazione solo una parte del procedimento che ha visto il Comune “determinato” a dare il consenso all'operazione (solo per portare a casa un paccone di oneri: perché così vuole la sindaca Gamba e così si adegua l'assessore Conti). Alla conferenza dei servizi per l'avvio del procedimento di verifica di assoggettabilità alla valutazione ambientale strategica si constata come al di la degli ovvi consensi degli enti e società pubbliche interessate, compare un avvocato che –senza mostrare alcuna delega scritta e certificata- viene preso dalla conferenza come rappresentante degli interessi di due gruppi sociali esterni. Un gruppo sarebbero gli  “Amici dell'Isolotto” e l'altro gruppo, sempre rappresentato dallo stesso avvocato  sarebbe l'associazione "Amici di Longuelo”. Sostanzialmente questo professionista è usato dalla maggioranza come l'uomo “terzo” per giustificare il rispetto formale della legge: “avete visto che  abbiamo invitato tutti i gruppi interessati e che addirittura hanno mandato un avvocato!?”. Eh già!.
Peccato che  non si comprende l'interesse che avrebbero gli “Amici dell'Isolotto” di Ponte san Pietro coi quali Vivere Insieme tresca da parecchi anni per via della passerella sul Quisa (ma Curno NON ha nemmeno il progetto della pista ciclabile per arrivarci…) come non si comprende che interesse possa avere l'Associazione “Amici di Longuelo” per questa variante al PGT di Curno.
Siamo probabilmente nel solito gioco che le madamine mettono in atto quando parlano di “condivisione” che poi alla fine finisce sempre che fanno quel cazzo che pare loro.
Anche perché se a marzo 2019 la LOSMA  aveva presentato un proprio SUAP per modificare le proprie volumetrie e spazi esterni fino a ridosso dell'asse interurbano, quando questo arriva in dirittura finale è già in discussione la variante di questa parte che è immediatamente adiacente ad est del sedime LOSMA.
Invece di operare un cucitura ed armonizzazione dei due interventi si verifica che nello stile proprio dell'arch. Conti – che ciascuno faccia i cazzi che vuole soprattutto che siano il più brutti possibile che a me va bene lo stesso- i due interventi proprio non si parlano. Giusto! In epoca di covid19 ci si parla solo se si è congiunti.