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IN 3 ANNI GORLE,SCANZO PEDRENGO HANNO APPROVATO IL PROGETTO, FINANZIATO APPALTATO E REALIZZATO UNA PASSERELLA DI 55 MT SUL SERIO
IN CINQUE ANNI CURNO E PONTE SAN PIETRO NON HANNO POSATO
UN MATTONE DI UNA PASSERELLA DI 25 MT SUL TORRENTE QUISA
NON È ORA DI MANDARE A CASA QUALCUNO
Una passerella pedonale in discesa da ovest verso est sul fiume Serio
nel tratto più difficile del suo corso nei paesi, quello tra la sponda
destra di Gorle e la sponda sinistra di Scanzorosciate, in due anni ha
visto la decisione di farla e la sua realizzazione pratica. Lunga 52 o
55 mt che sia nella serata di martedì 6 febbraio 2018 il Consiglio
Comunale di Scanzorosciate ha varato l'accordo di programma definitivo
per la realizzazione dell'opera tra i Comuni di Scanzorosciate,
Pedrengo e Gorle. Un investimento di circa un milione di euro frutto di
una collaborazione tra i tre Comuni, la Provincia di Bergamo, il
Consorzio di Bonifica e il BIM (Bacino Imbrifero Montano).
Oggi 12 settembre il manufatto, realizzato dalla 'Cividini Ing. e Co.
S.r.l.' di Dalmine, e finanziata dai tre Comuni, dal Bim (Bacino
Imbrifero Montano dei Fiumi Brembo e Serio: ha anticipato le somme ai
comuni) con un contributo della Provincia di Bergamo e con la
partecipazione del Consorzio di Bonifica della Media Pianura
Bergamasca, quale stazione appaltante dei lavori e responsabile delle
attività di cantiere è stata posata a terra. Occorreranno ancora alcune
settimane per le opere di collegamento tra l'esistente e il piano di
scorrimento, ma per novembre la passerella sarà aperta al transito.
(...)
SCUOLA: UNA PEZZA DOPO L'ALTRA
I SOLAI SCODELLANO, MA TUTTO È A POSTO
UN CONTROSOFFITTO NASCONDE IL FONDO CADENTE
(MA LO DICONO SOLO IL GIORNO DOPO L’INIZIO DELLA SCUOLA)
Sarà il caso ma proprio nel giorno in cui iniziano le lezioni, nel
tardo pomeriggio il Comune pubblica all'albo pretorio le delibere dei
lavori effettuati per mettere in sicurezza alcune aule della scuola
media e delle elementari di viale Lungobrembo. A pensare male si fa
peccato ma s'indovina. Quante altre magagne debbono essere ancora
svelate delle nostre vecchie scuole che ormai viaggiano se non
superano i 50 anni d'età?. Il bello è che non è la prima volta che
accade questa storia dello scodellamento dei solai, vale a dire che la
parte inferiore dei conci (sono i mattoni forati che stanno tra i
travetti di calcestruzzo dei solai) si stacca e crolla a terra o sui
banchi. Diciamo che spanno metricamente non si ammazzerebbe nessuno ma
siccome questa storia –perliamo della scuola media- accadde fin dal
primo anno di apertura, è evidente che adesso occorre pensare a un
intervento definitivo che potrebbe anche significare la demolizione e
ricostruzione dei due edifici visto che hanno un'età ormai da fine
della propria storia.
Quando alcuni solai delle scuole medie “scodellarono” pochi mesi dopo
la chiusura del cantiere (1965? 1970?) e nel corso della stagione
invernale, una delle giustificazioni addotte [ sia pure in forma
dubitativa] dall'impresa costruttrice e dal progettista dei cementi
armati (che non erano degli sprovveduti) fu che quei conci erano stati
cotti in forni alimentati per la prima volta a metano (prima usavano
–diciamo- gasolio petrolio oli pesanti…) e la cottura avveniva in
tempi più rapidi di prima. Magari avevano dimenticato di precisare che
lo spessore della parete dei conci nel frattempo aveva perso anche due
millimetri (da otto a sei) e nelle aule avevano cominciato a riscaldare
a temperature molto elevate modificando completamente l'umidità interna
della struttura che così perdeva compattezza.
Un altro scodellamento era avvenuto anche un paio – tre anni or sono e
s'era rabberciato la situazione in fretta anche quella volta.
(...)
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PDF: 4,9 Mb
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Giovanni Testa, classe 1987, avvocato, sindaco di Gorle al secondo mandato con una lista civica di centrosinistra.
Davide Casati, classe 1985, sindaco di Scanzo, laureato in economia,
dirigente in Regione Lombardia anche lui al secondo mandato con una
lista civica di centrosinistra.
Gabriele Gabbiadini classe 1980, e Simona d'Alda classe 1983 sindaci di Pedrengo con una lista civica di CDX e Lega.
Perlita Serra, classe 1953, laureata in lingue e letteratura straniera,
con alle spalle 15 anni di consigliatura e un mandato come sindaco a
Curno e di assessore provinciale, attualmente Guida in città e
consigliere delegata alla rumenta.
Luisa Gamba, classe 1963, laureata in economia e commercio
attualmente lavora come Consulente di direzione d'impresa per aziende
dei settori profit e non-profit, assessore nella sindacatura Serra e
adesso sindaca al primo mandato.
Questi sono gli attori-autori e le attrici-autrici principali delle
performance politiche amministrative che li hanno visti impegnati nella
vicenda delle due passerelle.
Non c'è niente da fare: i due sindaci maschi stravincono alla grande
nei confronti delle due sindache Perlita Serra prima e Luisa Gamba
adesso quando c'è da… istallare passerelle sui fiumi e sui torrenti.
Conoscendole immaginiamo che le due sindache di Curno “imputino” al
Comune capofila dell'operazione (Ponte san Pietro) i ritardi
nella conclusione dell'opera ma resta evidente che nel Comune di Curno
O non esiste la volontà politica di arrivare alla conclusione oppure la
sequenza delle troppe carte inutili messe in campo senza arrivare dopo
CINQUE anni ad avere nemmeno il progetto finito del collegamento
(pedonale, ciclabile, boh?) indica che abbiamo un ufficio tecnico e un
segretario comunale che non sono all'altezza di seguire i problemi.
Come del resto si vede anche nel caso della palestra della nuova Rodari.
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IN 3 ANNI GORLE,SCANZO PEDRENGO HANNO APPROVATO IL PROGETTO,
FINANZIATO APPALTATO E REALIZZATO UNA PASSERELLA DI 55 MT SUL SERIO
IN CINQUE ANNI CURNO E PONTE SAN PIETRO NON HANNO POSATO
UN MATTONE DI UNA PASSERELLA DI 25 MT SUL TORRENTE QUISA
NON È ORA DI MANDARE A CASA QUALCUNO
Una passerella pedonale in discesa da ovest verso est sul fiume Serio
nel tratto più difficile del suo corso nei paesi, quello tra la sponda
destra di Gorle e la sponda sinistra di Scanzorosciate, in due
anni ha visto la decisione di farla e la sua realizzazione
pratica. Lunga 52 o 55 mt che sia nella serata di martedì 6 febbraio
2018 il Consiglio Comunale di Scanzorosciate ha varato l'accordo di
programma definitivo per la realizzazione dell'opera tra i Comuni di
Scanzorosciate, Pedrengo e Gorle. Un investimento di circa un milione
di euro frutto di una collaborazione tra i tre Comuni, la Provincia di
Bergamo, il Consorzio di Bonifica e il BIM (Bacino Imbrifero Montano).
Oggi 12 settembre il manufatto, realizzato dalla 'Cividini Ing. e Co.
S.r.l.' di Dalmine, e finanziata dai tre Comuni, dal Bim (Bacino
Imbrifero Montano dei Fiumi Brembo e Serio: ha anticipato le somme ai
comuni) con un contributo della Provincia di Bergamo e con la
partecipazione del Consorzio di Bonifica della Media Pianura
Bergamasca, quale stazione appaltante dei lavori e responsabile delle
attività di cantiere è stata posata a terra. Occorreranno ancora alcune
settimane per le opere di collegamento tra l'esistente e il piano di
scorrimento, ma per novembre la passerella sarà aperta al transito.
Invece Il Comune di Curno s'era messo assieme a quello di Ponte san
Pietro e quello di Presezzo per ottenere un finanziamento dalla
Fondazione Cariplo 2015 per la creazione di un connessione ecologica
tra il PLIS (Parco Locale di Interesse Sovracomunale) del Monte Canto e
Bedesco (quello che da Pontida scavalca appunto il M. Canto e scende
nella piana dell'Isola per congiungersi col Parco del Basso Brembo cui
stavano o stanno per aderire anche i comuni a nord dello stesso fino ad
arrivare a Ponte san Pietro. Il Comune di Ponte san Pietro era il
capofila che governava l'operazione che comprendeva anche la
realizzazione di due passerelle. Una sul torrente Lesina per passare da
Ponte a Presezzo e un'altra sul torrente Quisa per passare
dall'Isolotto di Ponte san Pietro a Curno. Era un'idea assai
tirata per i capelli dal momento che la cementificazione tra
Mapello-Presezzo-Ponte san Pietro è talmente elevata da rendere il
parco molto cartaceo e poco reale: ma tanto vale pert distribuire un
po' di soldi agli amici.
Dal lontano 2015 arriviamo a fine maggio 2020 senza avere messo in posa
un solo mattone: l'ufficio tecnico del Comune di Ponte, ente capofila
dell'iniziativa, ha concluso la gara d'appalto per la realizzazione
della paserella –che sarà lunga 25 mt- tra Curno e Ponte san Pietro
sull'Isolotto, assegnando la realizzazione dei lavori al raggruppamento
temporaneo d'imprese formato dalle ditte Guadagno Silvio e D.M.F.
Damioli. Nel rispetto delle procedure previste dal codice nazionale
degli appalti, il contratto sarà firmato entro fine giugno 2020:
durante l'estate potrà così aprire un cantiere molto atteso dai
cittadini dei due paesi e anche dai comitati ambientalisti locali. Non
è accaduto.
Quindi per fare una passerella ciclopica come quella di Gorle/Scanzo
lunga 50 mt per di più su un fiume in mezzo a due paesi in meno di due
anni sono passati dalla chiacchiere dei consigli comunali alla posa in
opera del manufatto mentre di quella tra Curno e Ponte san Pietro non
sono nemmeno iniziati i lavori e il Comune di Curno fino adesso – 13
settembre- non ha approvato il progetto della pista pedociclabile che
dovrà collegare quella di Treviolo dentro l'ex Frantoio Benzoni con via
Brembo e del tratto tra via Brembo e la passerella NON esiste traccia
di progetto approvato. Dalle poche carte pubblicate finora pare
che la pista da via Brembo scenderà nel letto del fiume
Brembo e poi in quello del torrente Quisa per approdare all'attacco
della passerella. Giusto! I pedoni e i ciclisti si lavino i piedi
prima di invadere il comune vicino.
In realtà la situazione è ancora più indietro nonostante la nomina di
un “commissario” (un fidatissimo della giunta) dal momento che di
mezzo ci sono 3-4 proprietari che non paiono bene orientati nei
confronti del Comune. L'ex sindaca Serra aveva elegantemente schivato
la faccenda lasciandola in eredità alla sua successora che non pare
certamente la più adatta a risolvere questioni del genere visto quanto
è “stinca”.
Se c'era bisogno di dimostrare che la giunta Serra prima e la giunta
Gamba poi sono del tutto imbranate ( o cher se ne freganno benché
asseriscano il contrario) nel seguire quest'opera, bastano le date. In
due anni coinvolgendo enti di livello superiore i due tre comuni
interessati alla passerella sul Serio sono passati dalle carte alla
messa in opera. A Curno invece le due sindache spendono ogni due-tre
mesi un'intervista ma finora hanno prodotto più chiacchiere (o BALLE?)
e carta senza mai posare un mattone.
Senza contare che della passerella sul Serio – che è lunga 52 o 55 mt e
sta su un fiume- è stata progettata da soli tre professionisti mentre
nella vicenda della passerella sul Quisa ormai abbiamo perso il numero
dei professionisti chiamati nell'intera procedura. Col risultato
che decine di soggetti si sono azionati con debiti copia-incolla
a produrre studi già stranoti quando alla fine la passerella sarà
pagata dai due Comuni metà ciascuno e con un contributo del BIM.
Cioè: l'operazione passerella é servita a depredare i fondi della
Fondazione CARIPLO per giustificare qualcosa che si poteva fare
benissimo senza quegli “studi” e relative spese: la passerella la
pagano i cittadini e ciao stai bene mentre almeno centomila euro sono
stati spesi in studi di nessuna utilità e necessità.
Maggiori info a AGUARDAREALLECOLLINE pagine 1123-1130
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SCUOLA: UNA PEZZA DOPO L'ALTRA
I SOLAI SCODELLANO, MA TUTTO È A POSTO
UN CONTROSOFFITTO NASCONDE IL FONDO CADENTE
(MA LO DICONO SOLO IL GIORNO DOPO L’INIZIO DELLA SCUOLA)
Sarà il caso ma proprio nel giorno in cui iniziano le lezioni, nel
tardo pomeriggio il Comune pubblica all'albo pretorio le delibere dei
lavori effettuati per mettere in sicurezza alcune aule della
scuola media e delle elementari di viale Lungobrembo. A pensare male si
fa peccato ma s'indovina. Quante altre magagne debbono essere
ancora svelate delle nostre vecchie scuole che ormai viaggiano se
non superano i 50 anni d'età?. Il bello è che non è la prima volta
che accade questa storia dello scodellamento dei solai, vale a
dire che la parte inferiore dei conci (sono i mattoni forati che stanno
tra i travetti di calcestruzzo dei solai) si stacca e crolla a terra o
sui banchi. Diciamo che spanno metricamente non si ammazzerebbe nessuno
ma siccome questa storia –perliamo della scuola media- accadde
fin dal primo anno di apertura, è evidente che adesso occorre pensare a
un intervento definitivo che potrebbe anche significare la demolizione
e ricostruzione dei due edifici visto che hanno un'età ormai da fine
della propria storia.
Quando alcuni solai delle scuole medie “scodellarono” pochi mesi
dopo la chiusura del cantiere (1965? 1970?) e nel corso della
stagione invernale, una delle giustificazioni addotte [ sia pure
in forma dubitativa] dall'impresa costruttrice e dal progettista dei
cementi armati (che non erano degli sprovveduti) fu che quei conci
erano stati cotti in forni alimentati per la prima volta a metano
(prima usavano –diciamo- gasolio petrolio oli pesanti…) e la
cottura avveniva in tempi più rapidi di prima. Magari avevano
dimenticato di precisare che lo spessore della parete dei conci nel
frattempo aveva perso anche due millimetri (da otto a sei) e nelle aule
avevano cominciato a riscaldare a temperature molto elevate modificando
completamente l'umidità interna della struttura che così perdeva
compattezza.
Un altro scodellamento era avvenuto anche un paio – tre anni or
sono e s'era rabberciato la situazione in fretta anche quella volta.
La politica a Curno fa finta di non vedere che adesso si presentano i
conti del passato. I due CVI centri vivere insieme subiranno nei
prossimi mesi interventi per 1,7 milioni ma siamo sicuri che da qui a
2-3 anni arriveremo a superare i due milioni. Senza contare quel che è
già stato l'intervento sul bar del CVI1. La vecchia Rodari è stata
abbandonata per soddisfare la bulleria della coppia Serra-Morelli che
volevano farsi la nuova scuola secondo il proprio modello IDEOLOGICO.
Risultato una stangata da 3 milioni e passa e quindici anni di cantiere
e tutta una serie di piccole magagne di un progetto bello quanto
problematico (perfino nelle scossaline ). Si attende la
costruzione della palestra della nuova Rodari ma dopo 9 mesi non si
vede nemmeno il cantiere senza contare che trattasi della solita
stalletta per cavali travestita da palestra: tanto per essere durevole
ed educativa. La c.d. Palazzina dell'ASL è arrivata anch'essa a fine
corsa e non sanno nemmeno che farne esattamente come per la vecchia
Rodari per la quale la giunta Gamba ha fatto il giro delle sette chiese
a mendicare soldi e compartecipazione per destinazioni che non
convincono nessuno (a cacciare i soldi…). Il municipio è un colabrodo
energetico (ma con le pompe di calore: come cuocere il pollo nel forno
con lo sportello aperto…) con un vistosa crepa in mezzo al pavimento da
quando l'hanno aperto che mai nessuno ha provveduto a chiuderla.
Facciamo finta di niente sul come scrivono i capitolati per la
manutenzione del verde pubblico e come viene manutenzionato perché
pare soprattutto un mucchio di letame vecchio di mezzo
secolo che … il prato della Esselunga: tanto per fare un esempio di
come si mantiene il verde. Sulla storia di via Roma se ne è parlato
talmente tanto che adesso hanno avuto l'ardita idea di…
seppellirla sotto una colata di plastica. Un po' come il cerone delle
signore e del cavaliere.
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