|
|
|
|
L CONSIGLIO COMUNALE DEL PRIMO SETTEMBRE
Nella seduta del consiglio comunale del primo settembre, la prima che
avviene in epoca di covid19 con la presenza dei cittadini, i
consiglieri erano chiamati a discutere modificare approvare la
struttura del contratto con cui verranno messi in gara di appalto per
l'assegnazione dei due CVI. La pubblicazione delle registrazioni della
seduta stavolta avvenuta con rapidità (meno di 15 giorni rispetto al
mese delle precedenti) col risultato che quando domenica pm ci siamo
messi ad ascoltarle era impossibile. Invece lunedì la situazione era
cambiata mentre come al solito la registrazione era quel che era sia
nell'audio che nel video (pare una seduta nell'acquario) oltre che non
hanno ancora imparato a trasferire nella registrazione le diapositive
che la sindaca proietta. Facessero ricorso alla consulenza di qualche
ragazzino di quelli che fanno bordello in piazza di notte.
(...)
DUE INTERVENTI
Interessante l'unico intervento del barbutissimo vicesindaco Conti
quando ha ricordato come nel tempo sia venuto meno l'entusiasmo e la
dedizione dei volontari che avevano creato il CVI2 e poi il GS
Marigolda, sottolineando come questo sia anche il portato e
dell'invecchiamento e della situazione sociale attuale. Il ragionamento
nell'ottica di contestare la vulgata circolante secondo la quale la
giunta Gamba avrebbe sostanzialmente sbattuto fuori del CVI2 il GS
Marigolda. Il suo è stato l'unico “ragionamento politico” della
maggioranza che esulasse dalla mera gestione monopolistica del potere
(di cui Gamba e Serra sono maestre) ed è apparso come un evidente
tentativo di “recuperare” il consenso perduto dopo le vicende attorno
al CVI2. La verità è che il Pd (che è il principale azionista politico
elettorale della maggioranza) ormai si regge su un'ideologia che è
quella del potere, del controllo. Comunque sia e con chiunque. Sebbene
si definiscano gli unici guardiani degli autentici valori
costituzionali, è sempre più evidente che l'obiettivo sia governare per
governare. Governare significa potere, comando. In estrema sintesi: il
partito dell'establishment.
(...)
|
|
PDF: 3,9 Mb
|
|
|
|
|
IL CONSIGLIO COMUNALE DEL PRIMO SETTEMBRE
Nella seduta del consiglio comunale del primo settembre, la prima che
avviene in epoca di covid19 con la presenza dei cittadini, i
consiglieri erano chiamati a discutere modificare approvare la
struttura del contratto con cui verranno messi in gara di appalto per
l'assegnazione dei due CVI. La pubblicazione delle registrazioni della
seduta stavolta avvenuta con rapidità (meno di 15 giorni rispetto
al mese delle precedenti) col risultato che quando domenica pm ci
siamo messi ad ascoltarle era impossibile. Invece lunedì la situazione
era cambiata mentre come al solito la registrazione era quel che era
sia nell'audio che nel video (pare una seduta nell'acquario) oltre che
non hanno ancora imparato a trasferire nella registrazione le
diapositive che la sindaca proietta. Facessero ricorso alla consulenza
di qualche ragazzino di quelli che fanno bordello in piazza di notte.
La sindaca ha massacrato i consiglieri e i cittadini presenti con una
allocuzione urbi et orbi con una relazione di un'ora e mezza
salvo che quel che dovevano essere le premesse per far comprendere
tutto il seguito di 90 minuti le ha pronunciate alla fine. Ovviamente
questo ha creato un bel casino.
La sindaca comunque si è ben riparata le spalle precisando che:
1 – il 90% delle regole inserite nel presente modello di contratto sono
state indicate dalla Commissione Sport (quindi se qualcosa non funziona
colpa della commissione)
2 - i piani economici relativi ai due CVI sono stati
affidati e redatti ad un unico professionista (quindi i due fallimenti
delle gare d'appalto sono sua responsabilità)
3 – le due relazioni sono state realizzate in rispetto di una legge del
2012 di derivazione europea (e quindi negli otto anni
successivi sono state fatte convenzioni con le società sportive non
rispettose delle regole già esistenti).
Ovviamente trattandosi di due contratti che hanno comuni basi, c'è una
parte identica e due parti differenti relative alla diversa
composizione degli impianti nei due CVI. La sindaca ha quindi esposto
la base comune e i particolari relativi ai due centri.
Alla conclusione della durata della convenzione tra Comune e GS
Marigolda per la gestione del CVI2 la maggioranza aveva approvato una
completa ristrutturazione del CVI2 per una cifra elevatissima (850mila
euro) che il futuro gestore del centro avrebbe dovuto investire nello
spazio di un anno e poi avrebbe ricavato la somma investita
nella gestione del CVI secondo tariffe concordate con l'amministrazione
comunale. La gara d'appalto era andata vuoto e una vocina aveva
suggerito al Comune di metterci lui un po' di soldi visto che le banche
non intendevano rischiare una cifra del genere con nessun operatore.
Il Comune decide quindi di investire mezzo milione di euro per opere di
ristrutturazione del CV2 in modo da rendere “più appetibile” l'offerta
ma anche questa gara, peraltro allungata nel tempo per l'avvento
del covid19, va a vuoto. Il Comune avrebbe investito la mega somma
ma avrebbe chiesto un affitto al gestore. Un'idea geniale quella
di un Comune che si mette a fare da banca ad un privato che si accolli
un fardello da ristrutturare tale quale come quel rudere edilizio che è
il CVI2.
L'avvento della pandemia blocca la situazione ma è un autentico colpo
di fortuna per il Comune di Curno: i 45 curnesi morti per covid 19
fanno arrivare nelle casse del Comune una cifra- tra protezione civile
stato regione ed altri enti- una cifra di quasi un MILIONE di euro cui
poi si aggiungeranno un altro mezzo milione del credito sportivo. Il
Comune integrerà quella cifra con altri 130mila euro ex oneri di
urbanizzazione ed altri contributi ragione per cui verso agosto il
comune può spendere e decide di spendere 850mila euro per la
completa ristrutturazione del CVI2 ed altrettanti per il CVI1.
Nelle more del covid 19 anche la questione del futuro della gestione
del CVI1 era venuta in discussione ed anche con questo centro era stata
applicata la medesima procedura della valutazione della redditività
economica della struttura sempre da parte del medesimo professionista
che l'aveva fatta per il CVI2.
A fine agosto 2020 la situazione é quindi del tutto mutata rispetto a
quando era decollata malissimo la questione del futuro del CVI2. Non
saranno più i futuri gestori che ci metteranno i soldi per la
ristrutturazione dei due CVI e poi sconteranno l'investimento nella
gestione ventennale successiva ma adesso i gestori avranno in mano due
strutture rimesse completamente a nuovo (coi soldi dei morti di
covid19…) e quindi dovranno versare un canone di affitto annuo
abbastanza elevato per via delle generosissime valutazioni contenute
nei PEF del professionista scelto dalla sindaca.
Va anche detto che mentre nella ristrutturazione del CVI2 alla
Marigolda e relativo contratto di affidamento è contenuto
anche il bar, per il CVI1 nel contratto NON ci sarà il bar che è già
stata affittato ad un soggetto terzo. Anche la differenza del numero di
impianti fruibili nei due CVI fa si che alla fine il tecnico
superpartes incaricato ha stimato che il gestore del CVI2 vendendo
l'uso degli impianti potrebbe ricavare 4,4 milioni in 15 anni;
pagherebbe un affitto di 11mila euro l'anno e potrebbe arrivare a
ricevere fino a 15mila euro come rimborso per le tariffe scontate
applicate.
Per il CVI2 il gestore vendendo l'uso degli impianti potrebbe ricavare
4,4 milioni in 15 anni; pagherebbe un affitto di 11mila
euro l'anno e potrebbe arrivare a ricevere fino a 15mila euro come
rimborso per le tariffe scontate applicate.
Naturalmente l'accesso agli impianti sportivi avverrà a tariffe
differenti (ed anche orari preferenziali) per i cittadini qualsiasi
rispetto a quelli dei residenti a Curno e quelli di Curno iscritti alle
società locali. L'abbattimento delle tariffe secondo la residenza
o l'adesione a società locali o estranee del tipo di utenza è uno
degli argomenti che manda in brodo di giuggiole la nostra sindaca ed
infatti ci ha dedicato almeno mezz'ora dell'ora e mezza della sua
allocuzione. Non ne parliamo sia perché ci abbiamo compreso poche sia
perché provvederanno gli utenti a districarsi nel ginepraio.
Il fatto che nel contratto di affitto e gestione sia previsto che le
società sportive e i cittadini curnesi possono accedere a tariffe
agevolate all'uso dei singoli impianti , tariffe ovviamente
inferiori e quelle fissate dal gestore per l'universo, fa
derivare da parte del Comune (è un'idea della maggioranza Vivere
Curno) che il Comune contribuisca con una data cifra da versare al
gestore per colmare la differenza tra la tariffa normale e quella
speciale applicata.
Ovviamente questo finanziamento comunale al gestore ha un ammontare
indicato dall'estensore dello studio e viene scontato dall'affitto
annuale.
C'è quindi l'obbligo reciproco tra società sportive, gestore e comune
di rendicontarsi e controllare le ore secondo le diverse tariffe
applicate.
La maggioranza di Vivere Curno qui non ha compreso che in Europa vige
la regola che lo Satto (nelle sue varie articolazioni) NON può
finanziare società private in condizioni di normalità perché
trattasi “di aiuti di stato” alle imprese. Quindi il Comune può dare
contributi ai singoli cittadini ma non alle società ne quelle sportive
cui siano iscritti e neppure al gestore degli impianti.
La sindaca Gamba, seguendo la sua vena di sovranismo comunale (“prima i
Curnesi!”) ha inoltre dimenticato che NON può fare tariffe
differenziate verso i cittadini (residenti trattati meglio dei non
residenti) dal momento che i denari investiti negli impianti sono in
massima parte di provenienza Stato Regione e NON SONO proventi
comunali. Quindi non si possono fare trattamenti economici differenti.
E' la stessa situazione della case popolari di via Sant'Jesus: per
costruirle il comune ha ricevuto aiuti dallo stato ma
l'occupazione degli appartamenti non è riservata a condizioni più
favorevoli per i curnesi rispetto al resto dei cittadini. Chi è
avanti in graduatoria ottiene la casa.
|
|
DUE INTERVENTI
Interessante l'unico intervento del barbutissimo vicesindaco Conti
quando ha ricordato come nel tempo sia venuto meno l'entusiasmo e la
dedizione dei volontari che avevano creato il CVI2 e poi il GS
Marigolda, sottolineando come questo sia anche il portato e
dell'invecchiamento e della situazione sociale attuale. Il ragionamento
nell'ottica di contestare la vulgata circolante secondo la quale la
giunta Gamba avrebbe sostanzialmente sbattuto fuori del CVI2 il GS
Marigolda. Il suo è stato l'unico “ragionamento politico” della
maggioranza che esulasse dalla mera gestione monopolistica del potere
(di cui Gamba e Serra sono maestre) ed è apparso come un evidente
tentativo di “recuperare” il consenso perduto dopo le
vicende attorno al CVI2. La verità è che il Pd (che è il
principale azionista politico elettorale della maggioranza) ormai si
regge su un'ideologia che è quella del potere, del controllo. Comunque
sia e con chiunque. Sebbene si definiscano gli unici guardiani degli
autentici valori costituzionali, è sempre più evidente che l'obiettivo
sia governare per governare. Governare significa potere, comando. In
estrema sintesi: il partito dell'establishment.
Conti fa finta di non sapere che è il consigliere più anziano (è in
comune dai primi anni '90) ed è stato da sempre uno degli attori
principali delle amministrazioni –di maggioranza o di
opposizione- rispetto all'urbanistica ed ai lavori pubblici. La
bruttezza di Curno porta allì80% la sua firma e il resto quella della
Lega. Tutte ma proprio tutte le amministrazioni che si sono succedute
dalla creazione del CVI2 non hanno mai voluto sciogliere il nodo dei
contenuti delle convenzioni del comune coi due gruppi sportivi:
il Comune lascia fare e le società gestiscono il bene pubblico
come fatto privato. Conti ha sempre annuito e approvato. Facile
immaginare il mormorio della popolazione. Tra l'altro proprio Conti è
l'inventore del costosissimo impianto di riscaldamento dello
spogliatoio del CVI2, che è una autentica fortuna per l'enel. Adesso
che il CVI2 è ridotto al limite estremo e i volontari non ci vogliono
più mettere ne soldi ne tempo l'hanno abbandonato in mano al
comune.
Quindi sarà pure vero che l'entusiasmo dei volontari di 50 anni or sono
s'è scemato, ma è altrettanto evidente come il Comune abbia fatto di
tutto lasciare andare in malora il CVI2: non per niente adesso va
rifatto da capo a piedi. Anche le persone più pazienti alla fine
mandano a fanculo chi di dovere.
La minoranza forzaitaliota dentro Obiettivo Curno con capogruppo
consigliare Giovanni Locatelli non ha votato la delibera sui due
modelli di contratto per l'affidamento dei due CVI e si è allontanata
dall'aula. La capogruppo di maggioranza Serra ha emesso un comunicato “
al momento della votazione, Giovanni Locatelli ha dichiarato che non
aveva nulla da dichiarare vista la discussione avuta (?) e che
non avrebbe partecipato al voto lasciando liberi gli altri componenti
del gruppo consiliare Obiettivo Curno, di decidere. Anche Paolo Cavagna
e Francesca Bugini hanno deciso di non partecipare al voto.
Semplicemente, alla resa dei conti, la minoranza non si è espressa né
per il sì, né per il no e nemmeno per l'astensione. Non ha voluto
proprio partecipare al voto e i cittadini di Curno non sapranno mai il
perchè. E non e stata la prima volta!”.
Come è noto Obiettivo Curno non è stato votato da gran parte degli
elettori leghisti che hanno dirottato i voti sulla FdI Carrara dietro
indicazione del leghista Pedretti audace concorrente del
Locatelli nonchè co-fondatore della Lega a Curno. Non è detto che
quelli del PD non abbiano intrallazzato col Pedretti proprio per
sconfiggere la lista forza italiota. In certe operazioni, pensiamo alle
elezioni del 1990, il gruppone pci-psi-dc che aveva votato per
l'avvento del centro commerciale aveva svuotato la Lista dei Verdi per
Curno promettendo ai candidati posti e prebende che puntualmente sono
arrivati in pochi anni. Il regista dell'operazione è poi finito
condannato.
Fuori dubbio che il trio Locatelli Cavagna e Bugini siano completamente
impreparati ad affrontare una seduta consigliare semplicemente
perché non sono capaci di fare due ragionamenti logici di seguito e poi
di trovare i collegamenti tra i due. Stavolta pur di non
assumersi responsabilità sono scappati servendo la vittoria su un
piatto di portata ad una Serra che li ha sfanculati con tutta
l'eleganza di una cattoprogressista che fa le prediche su youtube.
Locatelli e la Carrara immaginano di trarre qualche vantaggio politico
elettorale da questa mossa ma non hanno compreso che –ancora una volta-
con un ENORME spreco di denaro la maggioranza consegna i due CVI ai
privati perché comunque la pensi la Gamba e il suo consulente, sono i
privati che hanno il coltello per il manico mentre lei e la maggioranza
hanno in mano nemmeno una cerbottana.
|
|
|