A GUARDARE ALLE COLLINE PAGINA 1273 DEL 12SETTEMBRE 2020
























































Di cosa parliamo in questa pagina.























UNA LETTERA A NATALIA ASPESI SUL VENERDI DI  REPUBBLICA.
La pubblichiamo intera perché merita la lettura.

Per aver io risposto con un emoticon di cortesia a una banale chat circolare e unilaterale dell'innominabile ex (seconda) moglie di anni 78, scomparsa da vent'anni da ogni orizzonte affettivo e con la quale intrattengo un cosiddetto “civile rapporto”,
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Invece di ringraziare Iddio o la Fortuna per essere scampati al covid19, di cui erano un obiettivo perfetto vista l'ignoranza e la bulleria di base da cui erano afflitti (i due signori citati sopra) , questi hanno deciso di finirla (uno no: sarà a breve sotto un ponte o giù dal ponte) da soli. Ci sono uomini, perché solo di maschi si tratta, arrivati all'età della saggezza- così la vendono e la pretendono dai giovani- sono  cretini perfetti. Esempi inimitabili. Poi per carità: ho constatato che tutti gli anziani che hanno seguito a puntino i 60 giorni di quarantena chiusi in casa coi figli o i volontari che gli facevano la spesa  sono usciti salvi dal covid19 ma fusi di cervello. Va bene: nella vita non si può avere tutto. E' evidente che anche in questi (secondi) casi siamo sempre nel gruppo di quelli troppo intelligenti.  Ecco. Sono convinto che il nostro servizio sanitario ed anche il buondio largheggino eccessivamente nel tenere al mondo certe persone: sarebbe meglio –per loro e i loro parenti e la società- che avessero già chiuso il ciclo. Ormai sono al mondo solo a inquinare mangiare (medicinali specialmente) cagare rompere il prossimo farsi del male. Meglio che il buondio tragga a se questa “crema” della nostra società. Gioielli del genere meglio che se ne vadano in cielo (o al purgatorio o all'inferno: scelgano).
Pensavo che fossero i giovani che per primi  considerano spesso la vita un diritto da spendere alla pene di cane. Invece no: ci sono anche  dei vecchi. E che vecchi!.

L’ORGASMO DI MR. ZENONI
Monopattini in sharing, subito boom: ad agosto quasi mille noleggi al giorno
(...)
Anche quella dei monopattini è una cazzata da mettere in conto allo Zenoni al quale interessa di più  un paio di articoli sul giornali composti coi suoi comunicati stampa : il Comune di Bergamo non ha la volontà, la capacità di tenere sotto controllo la situazione. Inutile dire che non ce l'abbiamo coll'uso dei monopattini ma ce l'abbiamo sia col CATTIVO uso che descrive con alta e commovente partecipata meraviglia lo Zenoni sia l'abuso che costantemente si vede per la città SENZA che si veda un vigili uno, un poliziotto uno, un carabiniere uno che non diciamo “multi” i contravventori i monopattino ma almeno “li fermi e li faccia scendere”.
Senza contare che se fosse vero che il percorso medio a noleggio è mediamente di soli di 2,52km: cioè un tratto che si poteva benissimo percorre anche a piedi nei 16 minuti, non ci voleva  migliore dimostrazione dell'abuso che ne fanno.
Senza contare –facciamo l'esempio di Colle Aperto- che i marciapiedi del “balcone sulla Valverde” sono percorsi da centinaia di motociclette, bici elettriche bici normali, già prima dei pochi  monopattini privati e adesso  in massa dai monopattini comunali. I quali motociclisti ciclisti motorizzati ciclisti pedalizzati pattinatori fanno slalom tra i passanti alla faccia delle norma di circolazione   e -vigliacco iddio!- che vedi un vigili che fermi  tutti e “almeno” li inviti a scendere conducendo il mezzo a mano sulla sede stradale. Facile immaginare che adesso cogli esigui costi di abbonamento mensili, la bolgia aumenterà e i vigili staranno bene attenti alle auto in sosta piuttosto che al pericolo che corrono i pedoni.

TRAGEDIA DI AZZANO, È OMICIDIO COLPOSO
Condanna a 6 anni e 8 mesi per Scapin
(...)
E' finita come era prevedibile:”riconosciuto il concorso di causa nell'evento” e quindi facendo quattro conti della serva l'investitore non farà un altro giorno di galera. Mica perché noi lo volessimo ma perché quando vedi uno “scontro” tra un uomo di 34 anni e due  ragazzotti o ragazzini di 18 e 21 anni capisci subito che siamo nel novero delle teste di minchia. Quindi l'unica è di sperare di non capitare mai in mezzo a questo genere di persone. Cioè quelli per cui la vita conta una minchia esattamente come l'86enne che va a funghi da solo e casca nel burrone oppure il caso dei due  ultrasettantacinquenni che si sbattono fuori di casa per una emoticon. Valgono appunto una emoticon. Immaginate cosa avranno allevato la figliata.






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le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!
































































































































































































































UNA LETTERA A NATALIA ASPESI SUL VENERDI DI  REPUBBLICA.
La pubblichiamo intera perché merita la lettura.

Per aver io risposto con un emoticon di cortesia a una banale chat circolare e unilaterale dell'innominabile ex (seconda) moglie di anni 78, scomparsa da vent'anni da ogni orizzonte affettivo e con la quale intrattengo un cosiddetto “civile rapporto”, la mia amata compagna attuale (da 17 anni e settantaduenne) ha deciso di considerare cessata ogni relazione tra noi, adottando le seguenti pene accessorie: 1) invito perentorio a lasciare entro 24 ore la dimora condivisa da anni, accompagnato dalla messa a disposizione di due sporte Ikea destinate a raccogliere mutande, magliette, calzini, scarpe e medicinali. 2) Invito a raggiungere in taxi la dimora d'origine, a 600 chilometri di distanza, affrontando Covid incombente e temperatura di 38 gradi alla tenera età di 85 anni, con problemi di autonomia nella mobilità. 3) Preclusione definitiva della possibilità di prosecuzione delle terapie instaurate in loco, per il controllo sanitario di un linfoma maligno a lento decorso e interruzione di un ciclo di interventi odontoioatrici. 4) Propalazione, a titolo di motivazione e giustificazione, di informazioni non veritiere e squalificanti su presunti comportamenti sanzionati, sottolineando altresì
la ingratitudine dimostrata per i benefici nel tempo ricevuti. 5) Per pura magnanimità si è rinunciato al colpo di pistola, ignorando che sarebbe stato accolto come un colpo di grazia. Tanto se ritiene, per sua riflessione sulla irrilevanza dell'età in simili vicende.

Una notizia da L'Eco di Bergamo venerdi 11 settembre.
Nel dirupo mentre cerca funghi, grave uomo di 86 anni
Si trova ricoverato in gravi condizioni - con un trauma cranico, diversi traumi e un principio di ipotermia - agli Spedali Civili di Brescia l'anziano che ieri si è infortunato nei boschi sopra Piazzatorre. L'uomo, 86 anni, residente in paese, si trovava in una zona piuttosto impervia dei monti dietro casa, quando è precipitato per diversi metri nella valle. Come tanti altri, in questi giorni si era avventurato nel sottobosco alla ricerca dei pregiati funghi porcini, ma qualcosa è andato storto, ed è precipitato lungo il pendio, ruzzolando fino al torrente nel fondovalle, nella Valle dei Fontanini, a circa 1.050 metri di altezza.
(…)

Invece di ringraziare Iddio o la Fortuna per essere scampati al covid19, di cui erano un obiettivo perfetto vista l'ignoranza e la bulleria di base da cui erano afflitti (i due signori citati sopra) , questi hanno deciso di finirla (uno no: sarà a breve sotto un ponte o giù dal ponte) da soli. Ci sono uomini, perché solo di maschi si tratta, arrivati all'età della saggezza- così la vendono e la pretendono dai giovani- sono  cretini perfetti. Esempi inimitabili. Poi per carità: ho constatato che tutti gli anziani che hanno seguito a puntino i 60 giorni di quarantena chiusi in casa coi figli o i volontari che gli facevano la spesa  sono usciti salvi dal covid19 ma fusi di cervello. Va bene: nella vita non si può avere tutto. E' evidente che anche in questi (secondi) casi siamo sempre nel gruppo di quelli troppo intelligenti.  Ecco. Sono convinto che il nostro servizio sanitario ed anche il buondio largheggino eccessivamente nel tenere al mondo certe persone: sarebbe meglio –per loro e i loro parenti e la società- che avessero già chiuso il ciclo. Ormai sono al mondo solo a inquinare mangiare (medicinali specialmente) cagare rompere il prossimo farsi del male. Meglio che il buondio tragga a se questa “crema” della nostra società. Gioielli del genere meglio che se ne vadano in cielo (o al purgatorio o all'inferno: scelgano).
Pensavo che fossero i giovani che per primi  considerano spesso la vita un diritto da spendere alla pene di cane. Invece no: ci sono anche  dei vecchi. E che vecchi!.

L’ORGASMO DI MR. ZENONI
Monopattini in sharing, subito boom: ad agosto quasi mille noleggi al giorno

Il Comune: "Così risparmiati 5.488kg di CO2"
Mancano pochi giorni alla Settimana Europea della Mobilità Sostenibile 2020 e il Comune di Bergamo – dati alla mano – fa il punto sul servizio di monopattini in sharing, svolto da BIT Mobility e inaugurato il 18 agosto scorso. Negli ultimi 13 giorni del mese si sono registrati al servizio 5.614 utenti, per un totale di 12.159 noleggi, ben 935 al giorno: cifre molto importanti che sanciscono il successo immediato dei monopattini elettrici che il Comune ha installato in modalità sharing e a flusso libero in tutta la città.
Con i nuovi mezzi sono stati già percorsi, sempre al 30 agosto, 30.757 kilometri, con un percorso medio a noleggio di 2,52km e una durata media di 16 minuti. Interessante evidenziare che gli spostamenti con i monopattini hanno consentito di risparmiare 5.488kg di CO2 che si sarebbero invece propagati nell'aria della città qualora si fossero utilizzati veicoli a motore tradizionale. L'età media degli utenti dei monopattini in sharing, cioè 29 anni, di cui ben il 67% maschi.  Il 57% degli utilizzi dei monopattini avviene tra le 20 e le 4 del mattino, quando cioè si dirada il traffico e la frequenza del trasporto pubblico in città. Un altro 19% degli utilizzi avviene tra le 16 e le 20, che fa pensare a un uso dei mezzi elettrici per muoversi in uscita dal lavoro e verso i luoghi di aggregazione. Queste percentuali sono certamente destinate ad evolversi con l'avvio dell'anno scolastico e la ripartenza post ferie e la componente diurna dovrebbe crescere rispetto a quella serale.
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Anche quella dei monopattini è una cazzata da mettere in conto allo Zenoni al quale interessa di più  un paio di articoli sul giornali composti coi suoi comunicati stampa : il Comune di Bergamo non ha la volontà, la capacità di tenere sotto controllo la situazione. Inutile dire che non ce l'abbiamo coll'uso dei monopattini ma ce l'abbiamo sia col CATTIVO uso che descrive con alta e commovente partecipata meraviglia lo Zenoni sia l'abuso che costantemente si vede per la città SENZA che si veda un vigili uno, un poliziotto uno, un carabiniere uno che non diciamo “multi” i contravventori i monopattino ma almeno “li fermi e li faccia scendere”.
Senza contare che se fosse vero che il percorso medio a noleggio è mediamente di soli di 2,52km: cioè un tratto che si poteva benissimo percorre anche a piedi nei 16 minuti, non ci voleva  migliore dimostrazione dell'abuso che ne fanno.
Senza contare –facciamo l'esempio di Colle Aperto- che i marciapiedi del “balcone sulla Valverde” sono percorsi da centinaia di motociclette, bici elettriche bici normali, già prima dei pochi  monopattini privati e adesso  in massa dai monopattini comunali. I quali motociclisti ciclisti motorizzati ciclisti pedalizzati pattinatori fanno slalom tra i passanti alla faccia delle norma di circolazione   e -vigliacco iddio!- che vedi un vigili che fermi  tutti e “almeno” li inviti a scendere conducendo il mezzo a mano sulla sede stradale. Facile immaginare che adesso cogli esigui costi di abbonamento mensili, la bolgia aumenterà e i vigili staranno bene attenti alle auto in sosta piuttosto che al pericolo che corrono i pedoni.

MESSAGGI D'INIZIO ANNO SCOLASTICO.
A Roma Conte, nel paese bello da vivere  Gamba e Rota.

Narra il Corriere che “Ha avuto vita brevissima il videomessaggio registrato che Giuseppe Conte avrebbe dovuto mandare agli studenti dagli schermi di Raiuno. Inserito nella scaletta della prima puntata di Domenica In del 13 settembre, alla vigilia del ritorno a scuola, è stato prontamente tolto, poche ore dopo l'annuncio entusiasta di Mara Venier: «Una nostra esclusiva, un segnale di speranza per tutti gli italiani». Silenziato dallo stesso presidente del Consiglio, che alla fine ha optato per un messaggio su Facebook.
Perché nel frattempo le opposizioni erano già insorte in coro contro l'ospitata domenicale. «Sono sicuro che la tv pubblica darà lo stesso spazio, lo stesso giorno e sulla stessa rete, al capo dell'opposizione, altrimenti abbiamo pronte le denunce in tutte le sedi opportune», minacciava il leader leghista Matteo Salvini”.

Invece nel paese bello da vivere la coppia Gamba (sindaca) e Rota (assessora all'istruzione) hanno pubblicato una sbrodolante  lettera di auguri urbi et orbi sul sito istituzionale. L'unico aspetto che si può notare nella lettera è che non ha il piglio aggressivo e  piuttosto maleducato che hanno tutti i comunicati e il modo di porsi da parte della sindaca Gamba. La mano della Rota ha attenuato –anzi- piuttosto cambiato i toni abituali
Facendola diventare una minestrina di farina di polenta e latte. Öna polt.
Nella lettera si legge un evidente distacco del Comune dalla Scuola, come se  il Comune parlasse in terza persona di quel gran mare magnum che è in generale la scuola segno evidente a volere marcare che i due destini sono separati. Ragion per cui il Comune ha graziosamente piazzato quattro spettacoli teatrali in micro cortili –occhio agli assembramenti!- proprio per genitori e ragazzi nei giorni immediatamente precedenti l'inizio delle lezioni. Il senso dell'operazione teatro la capiscono anche gli orbi ma la coppia Gamba e Rota non ha compreso che la dirigente scolastica non viene da piccola amministratrice di  comune ma ha alle spalle battaglie campali con “mostri” di ben maggiore forza.
Gamba e Rota potevano imitare tutti i loro colleghi e presentare numeri immagini di cose fatte –vedi il post sulle scuole di Almenno e l'intervento della Lori Poli su L'Eco- mentre loro –come d'abitudine- censurano tutto anche perché non hanno fatto nulla.
Naturalmente alle due autrici non è manco passato per l'anticamera della crapa  che un messaggio del genere, oltre che inutile –fate i bravi se potete- semmai meritava di essere redatto e co-firmato anche dalle opposizioni che risulta votino sempre compunte quella vagonata di soldi che il comune dedica alla scuola mascherandolo come piano del diritto allo studio mentre sostanzialmente è solo il sostegno ad una forma di occupazione precaria e di incerta qualificazione (come mai per insegnare occorre partecipare e vincere un concorso mentre per fare un doposcuola basta essere assunti da una coop?) ma di sicuro ritorno elettorale indigeno e provinciale.

TRAGEDIA DI AZZANO, È OMICIDIO COLPOSO
Condanna a 6 anni e 8 mesi per Scapin

Riconosciuto il concorso di causa nell'evento, il pm, invece, aveva chiesto per l'investitore 16 anni e l'accusa di omicidio volontario. È arrivata venerdì 11 settembre verso le 17.30 la sentenza del processo per la tragedia di Azzano in cui erano morti due ragazzi: Luca Carissimi e Matteo Ferrari, di 21 e 18 anni, dopo una lite scoppiata all'esterno della discoteca Setai di Orio. (…)

E' finita come era prevedibile:”riconosciuto il concorso di causa nell'evento” e quindi facendo quattro conti della serva l'investitore non farà un altro giorno di galera. Mica perché noi lo volessimo ma perché quando vedi uno “scontro” tra un uomo di 34 anni e due  ragazzotti o ragazzini di 18 e 21 anni capisci subito che siamo nel novero delle teste di minchia. Quindi l'unica è di sperare di non capitare mai in mezzo a questo genere di persone. Cioè quelli per cui la vita conta una minchia esattamente come l'86enne che va a funghi da solo e casca nel burrone oppure il caso dei due  ultrasettantacinquenni che si sbattono fuori di casa per una emoticon. Valgono appunto una emoticon. Immaginate cosa avranno allevato la figliata.