A GUARDARE ALLE COLLINE PAGINA 1270 DEL 06 SETTEMBRE 2020
























































Di cosa parliamo in questa pagina.




















PERCHÉ CURNO NON HA
INTERLOQUITO CON LA PROVINCIA
SULL’AMMODERNAMENTO
DELLA DALMINE-ALMÈ?
In maniera del tutto casuale nel corso del tempo parlando con vari operatori lungo la SP470dir incontrati per motivi professionali  (professionali dal punto di vista del loro mestiere: un tagliando dell'auto piuttosto che uno spurgo di una fossa biologica oppure la restituzione di animali scappati di casa) è risultato evidente come questi soggetti – non uno ma almeno una dozzina- avessero “legittimamente” preso “a suo tempo” (si parla degli anni '80 fino ad oggi) come consulente e delegato alla difesa dei propri interessi rispetto agli eventuali problemi che sarebbero sorti con l'allargamento della SP470dir quello che era il deus ex machina della Lega curnese e poi consigliere regionale.
Se poi incrociamo la defenestrazione del sindaco del buon governo un mese e mezzo prima della fine del mandato come operazione montata  in accordo tra quel consigliere regionale, il PD e parte di FI curnesi, vediamo come la chiamata alle armi del vicesindaco Conti nel consiglio comunale dello 03 agosto 2020 verso le minoranze, diventano pezzi del medesimo puzzle. Ovviamente non erano i soli motivi di convergenza per far saltare quel bravissimo sindaco dimisisonato anticipatamente come tale e trombato anche come candidato deputato dell'UDC.
Tenendo conto del quarto di secolo intercorso tra la progettazione e l'esecuzione dei lavori sono mutate anche le condizioni.
(...)

INDACATURA SFORTUNATA
Quinquennio sfortunato quello della sindacatura Gamba, un soggetto che pareva avanzare spavalda col bandierone dell'innovazione in paese di Bortolini che non avevano nemmeno frequentato all'UniBg uno dei tanti corsi di moda al tempo. L'aveva preceduta una collega (nel senso che era stata una delle prime laureate all'UniBG) ma che da brava professoressa viveva nel limbo  delle cacate (cit) carte: tutto a posto niente in ordine.
Della Gamba s'è scoperto come non avesse controllato da assessore delegata la modifica della convezione Comune-Polisportiva stilata dalla  dirigente dei servizi sociali sportivi e chi più ne ha più ne metta col risultato- guarda caso prima delle elezioni!- la convenzione era stata generosamente allungata del  40%. Minuzie. Bazzeccole.
Poi le era cascata addosso la Sentenza Leggeri, una puttanata che si trascinava dai peggiori tempi del consociativismo dc-psi-pci nel 1990 (o '91), costatata tra prima durante e dopo almeno un milione di euro in danno al Comune. Tutti soldi che  non sa si sa se la Gamba abbia richiesto indietro da chi aveva preparato ed approvato quella delibera.
Non bastassero queste due grane arriva anche quella del raddoppio della ferrovia (che si ferma a Curno perché RFI non ha i soldi per rifare i viadotti sul Quisa, via San Clemente e il Brembo) con la tripla resa per il fondoschiena: chiusura dei due passaggi a livello e nessuna soluzione finora sul tappeto oltre a nessuna idea sul “chi li paga?”.
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le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!



























FILE MOLTO GRANDE




FILE MOLTO GRANDE
































































































































































































PERCHÉ CURNO NON HA
INTERLOQUITO CON LA PROVINCIA
SULL’AMMODERNAMENTO
DELLA DALMINE-ALMÈ?
In maniera del tutto casuale nel corso del tempo parlando con vari operatori lungo la SP470dir incontrati per motivi professionali  (professionali dal punto di vista del loro mestiere: un tagliando dell'auto piuttosto che uno spurgo di una fossa biologica oppure la restituzione di animali scappati di casa) è risultato evidente come questi soggetti – non uno ma almeno una dozzina- avessero “legittimamente” preso “a suo tempo” (si parla degli anni '80 fino ad oggi) come consulente e delegato alla difesa dei propri interessi rispetto agli eventuali problemi che sarebbero sorti con l'allargamento della SP470dir quello che era il deus ex machina della Lega curnese e poi consigliere regionale.
Se poi incrociamo la defenestrazione del sindaco del buon governo un mese e mezzo prima della fine del mandato come operazione montata  in accordo tra quel consigliere regionale, il PD e parte di FI curnesi, vediamo come la chiamata alle armi del vicesindaco Conti nel consiglio comunale dello 03 agosto 2020 verso le minoranze, diventano pezzi del medesimo puzzle. Ovviamente non erano i soli motivi di convergenza per far saltare quel bravissimo sindaco dimisisonato anticipatamente come tale e trombato anche come candidato deputato dell'UDC.
Tenendo conto del quarto di secolo intercorso tra la progettazione e l'esecuzione dei lavori sono mutate anche le condizioni.
Per esempio il Parco delle Cornelle  scrive che nel 2017 aveva avuto 350mila visitatori e se pensiamo che sono sostanzialmente concentrati in due giornate alla settimana significa che siamo sui 3500 al giorno, corrispondenti sommariamente a un centinaio di bus oppure a 1500-2000 vetture.
Evidente quindi che lo svincolo la strada provinciale e la via che tra Motto e Valbrembo conduce al parco doveva avere una struttura adeguata che, giunta al dunque e sommandosi con le esondazioni del Riolo- ha condotto chi aveva potestà di decidere, non senza dimenticare le azioni di lobby perseguita d autorevoli esponenti politici di cui ho detto, che si addivenisse alla costosissima soluzione adottata.
Peraltro a nostro avviso di scarsa efficacia  visto che ci attendiamo prima dei prossimi cinque anni la dimostrazione pratica che la soluzione è errata e insufficiente. Purtroppo

per chi  abita ed ha attività sul posto.

La coraggiosa attività politica del Conti-PD e della Serra (sindaca di Curno ed assessore provinciale al momento dell'inizio dei lavori di ampliamento) ha lasciato nelle mani della Lega la gestione dell'impatto sul territorio  curnese dell'ampliamento della strada fino ad arrivare ai giorni nostri coi due (per adesso) casini nostrani: le “dune” che danno fastidio a qualche villettaro sulla strada provinciale e il sottopasso di via Brembo alla SP470dir. L'azione coraggiosa si è manifestata anche col nuovo PGT dove sostanzialmente non si mai nemmeno discusso di quell'ampliamento, dato come morto. Finzione puramente  da politica politicante.
In se le due collinette di terreno di scavo sui lobi est del quadrifoglio tra l'ex Briantea e la SP470dir si possono anche sopportare se ci fosse la buona volontà di fare un adeguato intervento di modellazione paesaggistica e di giardino. Mancano soldi  intelligenza e buona volontà e d occorre costruire l'adeguata cordata per la bisogna che soddisfi tutte le parti politiche coinvolte che comparirà dopo una dozzina di franamenti del terreno sulla strada. Tempo al tempo ci saranno anche quelli.
La faccenda che ci aveva incuriosito era quella dell'astuto geometra che s'era fatto una lussuosa villetta proprio davanti alla SP470dir e adesso, nonostante il ricco incarico ricevuto dal Comune di Curno per la progettazione della pista pedociclabile lungofiume Brembo, protesta sia per le dune-colline che gli serrano la visuale che perché le barriere antirumore  sono diventate cieche. Da trasparenti con le rondini svolazzanti dipinte a normale assi di legno. Mentre mi domandavo com'è che uno va a comprare un terreno proprio in quella posizione sapendo di trovarsi davanti una specie di autostrada che gli avrebbe svalutato di botto l'investimento la solita vocina mi ha suggerito la soluzione: bisogna sapere quanto poco ha pagato quel terreno. Eh già.

Sulla cazzata che sortirà a fine lavori l'ampliamento del sottopasso di via Brembo ci sarà da divertirsi quando verrà aperto: pedoni e ciclisti che salgono dal basso  potranno andare a sbattere contro il muro che regge il preziosissimo giardino di un altro leghista che ha affidato anche lui la difesa dei propri interessi al di cui ho scritto prima. Ci siamo permessi di suggerire alla sindaca Gamba un intervento perché la stessa Vitali e il Comune, in accordo anche col privato, provvedano a  creare una soluzione ragionevole ma c'è da stare certi che la la coppia Gamba-Conti non ci darà ascolto.

Nel lobo di NO tra via Europa e la stessa SP 470dir è in via di formazione un'altra duna o collina ma quella è una zona minata dal momento che tutto il quadrilatero temporibus illis era una discarica poi coperta da terreni coltivi e quindi li è meglio non toccare nulla

SINDACATURA SFORTUNATA
Quinquennio sfortunato quello della sindacatura Gamba, un soggetto che pareva avanzare spavalda col bandierone dell'innovazione in paese di Bortolini che non avevano nemmeno frequentato all'UniBg uno dei tanti corsi di moda al tempo. L'aveva preceduta una collega (nel senso che era stata una delle prime laureate all'UniBG) ma che da brava professoressa viveva nel limbo  delle cacate (cit) carte: tutto a posto niente in ordine.
Della Gamba s'è scoperto come non avesse controllato da assessore delegata la modifica della convezione Comune-Polisportiva stilata dalla  dirigente dei servizi sociali sportivi e chi più ne ha più ne metta col risultato- guarda caso prima delle elezioni!- la convenzione era stata generosamente allungata del  40%. Minuzie. Bazzeccole.
Poi le era cascata addosso la Sentenza Leggeri, una puttanata che si trascinava dai peggiori tempi del consociativismo dc-psi-pci nel 1990 (o '91), costatata tra prima durante e dopo almeno un milione di euro in danno al Comune. Tutti soldi che  non sa si sa se la Gamba abbia richiesto indietro da chi aveva preparato ed approvato quella delibera.
Non bastassero queste due grane arriva anche quella del raddoppio della ferrovia (che si ferma a Curno perché RFI non ha i soldi per rifare i viadotti sul Quisa, via San Clemente e il Brembo) con la tripla resa per il fondoschiena: chiusura dei due passaggi a livello e nessuna soluzione finora sul tappeto oltre a nessuna idea sul “chi li paga?”.
Non bastava anche questa della ferrovia che la nostra si tira addosso le due grane del CVI2 e del CVI1. Per tirarsi meglio la mattonata sugli attributi, ecco le due relazioni che prefigurano un futuro d'oro per i due CVI una volta che il Comune vi avrà investito un milione e passa di euro ex covid19. Peccato che il futuro d'oro, almeno nella primo caso del CVI2, lo vedano solo i titolati consulenti della sindaca ma non lo veda nessun altro: due gare a vuoto. Certo è che l'idea di ristrutturare i due CVI è pari  a quella di una Fiat che nel 2020 rimette sul mercato la 500 del 1957. Un vintage clamoroso.
Intanto il CVI2 è affidata alla solita coop e mantenuta li in quanto tale: non sono stai finora pubblicati ne incassi e spese di questa poderosa gestione comunale per altra mano (è un must dell'attuale maggioranza: in tutto) del CVI2.
A ramengo dopo cinque o sette anni di  progetti e promesse anche la pista pedociclabile lungofiume nonostante nientemeno  che la nomina di un “commissario” che è un fedelissimo assertore della lista Vivere Curno: tutto fermo anche li perché ci sono di mezzo tre soggetti che hanno alle spalle potenti lobbisti che sanno come trattare col Comune di Curno.
Buon ultime arrivano le due-tre dune della SP470 e il muro contro cui si schianteranno pedoni e ciclisti che risalgono la via Brembo verso il centro del paese.
Consigliamo alla sindaca Gamba un pellegrinaggio a Medjugorje.