A GUARDARE ALLE COLLINE PAGINA 1265 DEL 27 AGOSTO 2020
























































Di cosa parliamo in questa pagina.




















IL COMUNE FA BRICOLAGE DI RETE
mente generoso nel distribuire incarichi professionali a gogo pagandoli però col braccino corto e previa accurata scelta delle ditte al fine di una “congrua assegnazione” anche con la storia della rete internet é riuscito nel suo intento.
Viene confermato come l'assegnazione degli incarichi e la scelta degli esecutori  sia attuata con prassi e scelte che fingono il rispetto formale delle regole con una sovrabbondanza di citazioni e invece le aggirano, vi usano violenza.
Uno immagina che di fronte al cambiamento tecnologico derivato dall'avvento della fibra ottica, il comune decida di collegare ogni suo posto di lavoro osservazione prestazione di servizi appunto utilizzando SOLO la FTTH. Tra l'altro il comune essendo dotato della pubblica illuminazione e proprietario delle strade può utilizzare i condotti dei cavi interrati della prima ed eventualmente tracciare la propria rete dove manca (in realtà NON manca da nessuna parte: semmai sarebbe da rifare vista l'anzianità).
(...)

FORSE DEV'ESSERE UNO DI QUELLI BRAVI
Non so se un architetto classe 1965 che sia arrivato ad avere mezza dozzina di studi associati in tutto il mondo sia uno bravo o meno. So solo che se un architetto arriva ad avere diecimila articoli che  trattano le opere del suo studio, forse- dico forse-  merita rispetto più di quelli che fanno le rotonde i dossi la ri-pavimentazione di via Roma oppure le scuole  che si allagano quando piove troppo a Curno. Forse. Quello studio venne fondato nell'88 a FI ospitato nei magazzini dei commercianti medioevali lungArno. A Curno progettò lo StopLine, discoteca la cui proprietà (assieme al campo di golf di Longuelo) era di una società del segretario di… Moro che fece una brutta fine (galera) per via di certi traffici petroliferi e connessi.  Ovviamente a insaputa di Moro. “Contro” lo Stop.Line si schierò il centrosinistra quando aveva come capogruppo il calciatore iper cattolico Perico, in quanto sicuro covo di perdizione dell'illibatezza delle fanciulle indigene. Peccato che –guarda il caso!- mentre combattevano per  difendere l'illibatezza delle fanciulle “dimenticarono” di verificare che fosse sottoscritta la convenzione che destinava l'ex parcheggio zebra come standard dello StopLine. Al momento giusto venne a galla che la convezione non c'era e la minoranza non aveva fatto il suo dovere e li non sorse… l'”ecomostro” ma quei due elegantissimi centrini commerciali che sono il KFC e l'Aldi. Con grande soddisfazione della giunta Gamba e del suo vice Conti che pure era tra quelli che avevano dimenticato di fare il proprio dovere quando erano minoranza.
(...)

RIFATTA LA PAVIMENTAZIONE DI VIA ROMA NORD
Torino Pinerolo Val Pellice : da quelle parti più o meno viene la pietra di luserna  che piastrellava fino ieri togliendo il sonno a tutti i residenti via Roma, opera –la piastrellatura- del mai compianto sindaco del buongoverno che non riuscì nemmeno a farsi eleggere in Parlamento nelle liste dell'UDC al cui segretario provinciale nonché immobiliarista sfortunato voleva concedere la realizzazione dell”ecomostro” vale a dire di una megavolumetria dove adesso sorgono invece i graziosi KFC e ALDI e per questo venne mandato a casa dalla fuga della maggioranza dei consiglieri comunali. Tempi bui quelli, quando si mandavano a casa i sindaci che governavano bene e piastrellavano le pubbliche vie con sottilissime pietre di luserna per risparmiare sulla spesa. Peccato che chi ebbe l'idea delle piastrelle sottili sottili  sottili confuse il corsello di una villetta a schiera con una pubblica via. Succede a chi è troppo tegnone e intelligente.
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le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!




























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IL COMUNE FA BRICOLAGE DI RETE
mente generoso nel distribuire incarichi professionali a gogo pagandoli però col braccino corto e previa accurata scelta delle ditte al fine di una “congrua assegnazione” anche con la storia della rete internet é riuscito nel suo intento.
Viene confermato come l'assegnazione degli incarichi e la scelta degli esecutori  sia attuata con prassi e scelte che fingono il rispetto formale delle regole con una sovrabbondanza di citazioni e invece le aggirano, vi usano violenza.
Uno immagina che di fronte al cambiamento tecnologico derivato dall'avvento della fibra ottica, il comune decida di collegare ogni suo posto di lavoro osservazione prestazione di servizi appunto utilizzando SOLO la FTTH. Tra l'altro il comune essendo dotato della pubblica illuminazione e proprietario delle strade può utilizzare i condotti dei cavi interrati della prima ed eventualmente tracciare la propria rete dove manca (in realtà NON manca da nessuna parte: semmai sarebbe da rifare vista l'anzianità).
Noi immaginavamo che venisse dato un incarico  con gara aperta a tutti gli operatori indipendente dal costo potenziale e invece ecco che anche qui scatta la furbizia formale dei progettini e dei lavoretti che consentono di assegnare l'esecuzione sostanzialmente in maniera clientelare. Il funzionario decide di chiamare un numero ristretto di progettisti e imprese (che sceglie lui o che magari sono suggeriti senza suggerirli) e si fa fare un'offerta e tra quelle sceglie la minore.
Il buonsenso e la legge stessa sui contratti e sui progetti PREVEDE e ORDINA che un progetto e un lavoro NON possono essere spezzettati al fine di ridurre la concorrenza ma vanno assegnati unitariamente quando hanno lo stesso fine e genere.
Il Comune invece di affidare a un professionista o azienda specializzata la realizzazione di un progetto di rete comunale e poi fare il debito appalto, magari coi lavori suddivisi in uno-due anni, va avanti pezzo per pezzo e soprattutto –come si vede di seguito- anziché fare un passo avanti ed avere la rete comunale tutta su fibra ad altissima velocità e capacità, accade il contrario.

Del resto da un comune che decide di istallare le telecamere di controllo stradale (senza consultarsi col comune confinante…) e dimentica che occorrono i collegamenti per la fornitura dell'alimentazione elettrica. Un comune che affida un maxi incarico ad una società la fornitura dell'elettricità e il rifacimento dell'impianto di illuminazione e poi dimentica di affidarci pure semafori e telecamere: beh… dove volete che arrivi? E che dire che ha dimenticato perfino di inserire la clausola:  cablare in fibra ottica tutti i punti  del comune. Hanno dimenticato anche quello.
Ecco gli esempi pratici di come il Comune viola la sostanza della legge sugli appalti-incarichi  mentre finge di rispettarli formalmente col solito profluvio parolaio.

Il Comune di Curno ha deciso l'affidamento per la  realizzazione di un nuovo impianto di rete dati in categoria cat. 6E mediante cablaggio strutturato del municipio. L'operazione costerà 22.570 euro. Il che significa che in comune arriva la fibra ottica MA non si sa se la fibra ottica collegherà anche la biblioteca, le varie scuole  comunali e private accreditate, la sala della Marigolda e i due CVI nonché la palazzina ASL, l'oratorio  comunale dietro le case popolari e perlomeno cinque cartelli da dislocarsi in varie parti del paese per informazione ai cittadini. Certo è che usare la fibra ottica con questi criteri è da medioevo: vado a mille fino al municipio e poi mi inchiodo con una bicicletta (quasi da corsa). Come i genovesi col braccino corto e la mente poco aperta.

Poi la coperta troppo corta o del tutto sproporzionata appare in tutta la sua evidenza.
Con altra determinazione  il Comune ha  finanziato il proseguimento del servizio di connettività internet via ponte radio dal comune verso gli edifici scolastici “preso atto che in considerazione delle esigenze manifestate dall'Istituto Comprensivo di Curno, si è reso necessario offrire una maggiore banda di connettività al fine di non creare disservizi nel momenti di maggiore utilizzo della rete informatica soprattutto in considerazione delle punte di utilizzo della rete internet,implementando per il tramite della società (…) il collegamento internet della Scuola Primaria e Secondaria di I grado di Curno con attivazione di ponte radio dedicate taglio banda 50 Mb Down- Max 50 Mb up”.
Ci deve essere qualcosa che non quadra  dal momento che  non si comprende quanti siano quelli che dal comune alle scuole e viceversa riescano a scambiarsi dati a quella velocità e soprattutto in quella quantità. Come comprare una  ferrari per andare al bar. Possibile ma irragionevole.


Il Comune di Curno ha deciso l'acquisto di QUATTRO network switch ciascuno dotato di 48 (avete letto bene: quarantotto) porte  e quindi sorge la domanda visto che 48x4=192. Davvero il comune di Curno ha 192 computer collegati in rete? Davvero ci sono 192 persone che  lavorano al personal computer?. C'è qualcosa che non quadra in quel 192 nemmeno collegando le telecamere sulle strade (le cui immagini non dovrebbero essere accessibili a tutti). Da notare che lo switch non prevede l'ingresso  in fibra ottica ma da quel che si comprende useranno il cavo Cat6 per i collegamenti interni.

FORSE DEV'ESSERE UNO DI QUELLI BRAVI
Non so se un architetto classe 1965 che sia arrivato ad avere mezza dozzina di studi associati in tutto il mondo sia uno bravo o meno. So solo che se un architetto arriva ad avere diecimila articoli che  trattano le opere del suo studio, forse- dico forse-  merita rispetto più di quelli che fanno le rotonde i dossi la ri-pavimentazione di via Roma oppure le scuole  che si allagano quando piove troppo a Curno. Forse. Quello studio venne fondato nell'88 a FI ospitato nei magazzini dei commercianti medioevali lungArno. A Curno progettò lo StopLine, discoteca la cui proprietà (assieme al campo di golf di Longuelo) era di una società del segretario di… Moro che fece una brutta fine (galera) per via di certi traffici petroliferi e connessi.  Ovviamente a insaputa di Moro. “Contro” lo Stop.Line si schierò il centrosinistra quando aveva come capogruppo il calciatore iper cattolico Perico, in quanto sicuro covo di perdizione dell'illibatezza delle fanciulle indigene. Peccato che –guarda il caso!- mentre combattevano per  difendere l'illibatezza delle fanciulle “dimenticarono” di verificare che fosse sottoscritta la convenzione che destinava l'ex parcheggio zebra come standard dello StopLine. Al momento giusto venne a galla che la convezione non c'era e la minoranza non aveva fatto il suo dovere e li non sorse… l'”ecomostro” ma quei due elegantissimi centrini commerciali che sono il KFC e l'Aldi. Con grande soddisfazione della giunta Gamba e del suo vice Conti che pure era tra quelli che avevano dimenticato di fare il proprio dovere quando erano minoranza.
Per una mera coincidenza temporale ritirò anche il fascicolo di indirizzo (una serie di interviste a direttori di 30 biblioteche lombarde e relazioni dei convegni dell'ass. bibliotecari italiani oltre che la legge della R. L.). Nel concorso di idee la sua bozza di progetto (ed altre opere) apparve immediatamente spanne sopra l'altra dozzina di concorrenti. Tra quelli c'era anche l'architetto UDC che aveva progettato la caserma dei CC oppure i palazzi in costruzione sull'ex torcitura Quarenghi via Marigolda.  Nessuno avrebbe scommesso che questo giovanissimo gruppo di architetti che in Lombardia non aveva progettato nemmeno un garage. Tanto per capire l'ordine dei problemi p.e. se c'è la Cappella Sistina il merito non è solo del pittorello Michelangelo ma di un Giulio II che la volle. Più terra terra per quelli intelligenti, sicuramente Cristiano Ronaldo gioca benissimo ma il merito è anche di chi seppe coglierne e svilupparne le doti. Da solo sarebbe rimasto a fare l'operaio o l'impiegato in Portogallo.
Nelle bozze iniziali la biblioteca era adiacente all'auditorium ma quando il progetto venne sottoposto ai VVFF questi ordinarono senza incertezza di separare fisicamente una dall'altro con un cavedio di sicurezza antincendio (c'era appena stata la tragedia dell'incendio del cinema torinese). L'Italcementi regalò il colorante rosso del calcestruzzo che al momento non era ancora autorizzato e proprio l'esito dei getti di Curno contribuirono alla sua approvazione. L'opera doveva avere una vetrata intera  sui lati ovest delle sale di lettura cosi' pure un'altra  sul lato est per creare un corridoio al PT ed un magazzino al 1.piano. Poi per questione di costi vista la durata della costruzione vennero abolite. Non era nemmeno previsto quel pisellone in mezzo al giardino ovest che ospita non saprei se una pompa di calore oppure una caldaia. Era previsto pure che l'ingresso alla biblioteca e auditorium avvenisse dalla pubblica via e percorrendo una salitella in galleria arrivasse all'ingresso posto al medesimo livello di quello delle medie (uso handicap). La giunta Gamba l'ha cancellato perché dovrebbe risolvere l'ingresso a quella stalletta che è l'auditorium delle medie. Che al tempo si prevedeva venisse destinato alla scuola ed usato quello nuovo. Il divorzio consumato tra dirigente scolastica e giunta non prevede che la scuola usi l'auditorium comunale “salvo” apposito accordo scritto. Roba tipo un film di Benigni.

RIFATTA LA PAVIMENTAZIONE DI VIA ROMA NORD
Torino Pinerolo Val Pellice : da quelle parti più o meno viene la pietra di luserna  che piastrellava fino ieri togliendo il sonno a tutti i residenti via Roma, opera –la piastrellatura- del mai compianto sindaco del buongoverno che non riuscì nemmeno a farsi eleggere in Parlamento nelle liste dell'UDC al cui segretario provinciale nonché immobiliarista sfortunato voleva concedere la realizzazione dell”ecomostro” vale a dire di una megavolumetria dove adesso sorgono invece i graziosi KFC e ALDI e per questo venne mandato a casa dalla fuga della maggioranza dei consiglieri comunali. Tempi bui quelli, quando si mandavano a casa i sindaci che governavano bene e piastrellavano le pubbliche vie con sottilissime pietre di luserna per risparmiare sulla spesa. Peccato che chi ebbe l'idea delle piastrelle sottili sottili  sottili confuse il corsello di una villetta a schiera con una pubblica via. Succede a chi è troppo tegnone e intelligente.
Più o meno dopo una decina d'anni ecco che l'Enel concorda col Comune il rifacimento del fondo stradale come risarcimento per il passaggio sulle pubbliche vie di un cavidotto dalla via Fermi fino al confine con Mozzo-via Dorotina e la soluzione concordata è quella dell'asfalto stampato, come hanno già fatto  davanti alla nuova Rodari.
Giusto! Pacchianeria per pacchianeria se vale per la scuola che dovrebbe “anche” educare i pargoli al buongusto, perché no anche alla strada d'ingresso al paese bello da vivere?.
L'aspetto positivo dell'opera sta nel fatto che finalmente pedoni e ciclisti non inciamperanno e cascheranno più per via delle piastrelle che si muovono e soprattutto i residenti riusciranno finalmente a dormire di notte non essendoci più il concerto delle piastrelle che scrocchiano gioiosamente quando passano i veicoli.
Per il resto l'opera è l'ennesima cacchiata di una giunta a corto di idee e buonsenso. A parte il colore che pare una reocata di quelle che si vedevano un tempo fuori delle osterie, le fessure 20x20mm se non 25x25mm, che stanno come impronta e disegnare la finta piastrellatura entro pochi giorni si riempiranno di rutto, che si consoliderà per via del grasso che cola dai veicoli e dello smog e quindi  la pavimentazione avrà le fughe nere  che puzzeranno gradevolmente ogni volta che dopo la pioggia viene il sole.
Quindi. Largo Vittoria è un catalogo di pavimentazione varia. Piazza della chiesa è un altro catalogo. Via Roma nord è un altro modello. Adesso si aspetta cosa decideranno per il tratto di via Roma dal passaggio a livello al semaforo: attendiamo il quarto catalogo. Cari miei: la fantasia al potere!.