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IL COMUNE FA BRICOLAGE DI RETE
mente generoso nel distribuire incarichi professionali a gogo pagandoli
però col braccino corto e previa accurata scelta delle ditte al fine di
una “congrua assegnazione” anche con la storia della rete internet é
riuscito nel suo intento.
Viene confermato come l'assegnazione degli incarichi e la scelta degli
esecutori sia attuata con prassi e scelte che fingono il rispetto
formale delle regole con una sovrabbondanza di citazioni e invece le
aggirano, vi usano violenza.
Uno immagina che di fronte al cambiamento tecnologico derivato
dall'avvento della fibra ottica, il comune decida di collegare ogni suo
posto di lavoro osservazione prestazione di servizi appunto utilizzando
SOLO la FTTH. Tra l'altro il comune essendo dotato della pubblica
illuminazione e proprietario delle strade può utilizzare i condotti dei
cavi interrati della prima ed eventualmente tracciare la propria rete
dove manca (in realtà NON manca da nessuna parte: semmai sarebbe da
rifare vista l'anzianità).
(...)
FORSE DEV'ESSERE UNO DI QUELLI BRAVI
Non so se un architetto classe 1965 che sia arrivato ad avere mezza
dozzina di studi associati in tutto il mondo sia uno bravo o meno. So
solo che se un architetto arriva ad avere diecimila articoli che
trattano le opere del suo studio, forse- dico forse- merita rispetto
più di quelli che fanno le rotonde i dossi la ri-pavimentazione di via
Roma oppure le scuole che si allagano quando piove troppo a Curno.
Forse. Quello studio venne fondato nell'88 a FI ospitato nei magazzini
dei commercianti medioevali lungArno. A Curno progettò lo StopLine,
discoteca la cui proprietà (assieme al campo di golf di Longuelo) era
di una società del segretario di… Moro che fece una brutta fine
(galera) per via di certi traffici petroliferi e connessi. Ovviamente
a insaputa di Moro. “Contro” lo Stop.Line si schierò il centrosinistra
quando aveva come capogruppo il calciatore iper cattolico Perico, in
quanto sicuro covo di perdizione dell'illibatezza delle fanciulle
indigene. Peccato che –guarda il caso!- mentre combattevano per
difendere l'illibatezza delle fanciulle “dimenticarono” di verificare
che fosse sottoscritta la convenzione che destinava l'ex parcheggio
zebra come standard dello StopLine. Al momento giusto venne a galla che
la convezione non c'era e la minoranza non aveva fatto il suo dovere e
li non sorse… l'”ecomostro” ma quei due elegantissimi centrini
commerciali che sono il KFC e l'Aldi. Con grande soddisfazione della
giunta Gamba e del suo vice Conti che pure era tra quelli che avevano
dimenticato di fare il proprio dovere quando erano minoranza.
(...)
RIFATTA LA PAVIMENTAZIONE DI VIA ROMA NORD
Torino Pinerolo Val Pellice : da quelle parti più o meno viene la
pietra di luserna che piastrellava fino ieri togliendo il sonno a
tutti i residenti via Roma, opera –la piastrellatura- del mai compianto
sindaco del buongoverno che non riuscì nemmeno a farsi eleggere in
Parlamento nelle liste dell'UDC al cui segretario provinciale nonché
immobiliarista sfortunato voleva concedere la realizzazione
dell”ecomostro” vale a dire di una megavolumetria dove adesso sorgono
invece i graziosi KFC e ALDI e per questo venne mandato a casa dalla
fuga della maggioranza dei consiglieri comunali. Tempi bui quelli,
quando si mandavano a casa i sindaci che governavano bene e
piastrellavano le pubbliche vie con sottilissime pietre di luserna per
risparmiare sulla spesa. Peccato che chi ebbe l'idea delle piastrelle
sottili sottili sottili confuse il corsello di una villetta a schiera
con una pubblica via. Succede a chi è troppo tegnone e intelligente.
(...)
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PDF:4,2Mb
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IL COMUNE FA BRICOLAGE DI RETE
mente generoso nel distribuire incarichi professionali a gogo pagandoli
però col braccino corto e previa accurata scelta delle ditte al fine di
una “congrua assegnazione” anche con la storia della rete internet é
riuscito nel suo intento.
Viene confermato come l'assegnazione degli incarichi e la scelta degli
esecutori sia attuata con prassi e scelte che fingono il rispetto
formale delle regole con una sovrabbondanza di citazioni e invece le
aggirano, vi usano violenza.
Uno immagina che di fronte al cambiamento tecnologico derivato
dall'avvento della fibra ottica, il comune decida di collegare ogni suo
posto di lavoro osservazione prestazione di servizi appunto utilizzando
SOLO la FTTH. Tra l'altro il comune essendo dotato della pubblica
illuminazione e proprietario delle strade può utilizzare i condotti dei
cavi interrati della prima ed eventualmente tracciare la propria rete
dove manca (in realtà NON manca da nessuna parte: semmai sarebbe da
rifare vista l'anzianità).
Noi immaginavamo che venisse dato un incarico con gara aperta a
tutti gli operatori indipendente dal costo potenziale e invece ecco che
anche qui scatta la furbizia formale dei progettini e dei lavoretti che
consentono di assegnare l'esecuzione sostanzialmente in maniera
clientelare. Il funzionario decide di chiamare un numero ristretto di
progettisti e imprese (che sceglie lui o che magari sono suggeriti
senza suggerirli) e si fa fare un'offerta e tra quelle sceglie la
minore.
Il buonsenso e la legge stessa sui contratti e sui progetti PREVEDE e
ORDINA che un progetto e un lavoro NON possono essere spezzettati al
fine di ridurre la concorrenza ma vanno assegnati unitariamente quando
hanno lo stesso fine e genere.
Il Comune invece di affidare a un professionista o azienda
specializzata la realizzazione di un progetto di rete comunale e poi
fare il debito appalto, magari coi lavori suddivisi in uno-due anni, va
avanti pezzo per pezzo e soprattutto –come si vede di seguito- anziché
fare un passo avanti ed avere la rete comunale tutta su fibra ad
altissima velocità e capacità, accade il contrario.
Del resto da un comune che decide di istallare le telecamere di
controllo stradale (senza consultarsi col comune confinante…) e
dimentica che occorrono i collegamenti per la fornitura
dell'alimentazione elettrica. Un comune che affida un maxi incarico ad
una società la fornitura dell'elettricità e il rifacimento
dell'impianto di illuminazione e poi dimentica di affidarci pure
semafori e telecamere: beh… dove volete che arrivi? E che dire che ha
dimenticato perfino di inserire la clausola: cablare in fibra
ottica tutti i punti del comune. Hanno dimenticato anche quello.
Ecco gli esempi pratici di come il Comune viola la sostanza della legge
sugli appalti-incarichi mentre finge di rispettarli formalmente
col solito profluvio parolaio.
Il Comune di Curno ha deciso l'affidamento per la realizzazione
di un nuovo impianto di rete dati in categoria cat. 6E mediante
cablaggio strutturato del municipio. L'operazione costerà 22.570 euro.
Il che significa che in comune arriva la fibra ottica MA non si sa se
la fibra ottica collegherà anche la biblioteca, le varie scuole
comunali e private accreditate, la sala della Marigolda e i due CVI
nonché la palazzina ASL, l'oratorio comunale dietro le case
popolari e perlomeno cinque cartelli da dislocarsi in varie parti del
paese per informazione ai cittadini. Certo è che usare la fibra ottica
con questi criteri è da medioevo: vado a mille fino al municipio e poi
mi inchiodo con una bicicletta (quasi da corsa). Come i genovesi col
braccino corto e la mente poco aperta.
Poi la coperta troppo corta o del tutto sproporzionata appare in tutta la sua evidenza.
Con altra determinazione il Comune ha finanziato il
proseguimento del servizio di connettività internet via ponte radio dal
comune verso gli edifici scolastici “preso atto che in considerazione
delle esigenze manifestate dall'Istituto Comprensivo di Curno, si è
reso necessario offrire una maggiore banda di connettività al fine di
non creare disservizi nel momenti di maggiore utilizzo della rete
informatica soprattutto in considerazione delle punte di utilizzo della
rete internet,implementando per il tramite della società (…) il
collegamento internet della Scuola Primaria e Secondaria di I grado di
Curno con attivazione di ponte radio dedicate taglio banda 50 Mb Down-
Max 50 Mb up”.
Ci deve essere qualcosa che non quadra dal momento che non
si comprende quanti siano quelli che dal comune alle scuole e viceversa
riescano a scambiarsi dati a quella velocità e soprattutto in quella
quantità. Come comprare una ferrari per andare al bar. Possibile
ma irragionevole.
Il Comune di Curno ha deciso l'acquisto di QUATTRO network switch
ciascuno dotato di 48 (avete letto bene: quarantotto) porte e
quindi sorge la domanda visto che 48x4=192. Davvero il comune di Curno
ha 192 computer collegati in rete? Davvero ci sono 192 persone
che lavorano al personal computer?. C'è qualcosa che non quadra
in quel 192 nemmeno collegando le telecamere sulle strade (le cui
immagini non dovrebbero essere accessibili a tutti). Da notare che lo
switch non prevede l'ingresso in fibra ottica ma da quel che si
comprende useranno il cavo Cat6 per i collegamenti interni.
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FORSE DEV'ESSERE UNO DI QUELLI BRAVI
Non so se un architetto classe 1965 che sia arrivato ad avere mezza
dozzina di studi associati in tutto il mondo sia uno bravo o meno. So
solo che se un architetto arriva ad avere diecimila articoli che
trattano le opere del suo studio, forse- dico forse- merita
rispetto più di quelli che fanno le rotonde i dossi la
ri-pavimentazione di via Roma oppure le scuole che si allagano
quando piove troppo a Curno. Forse. Quello studio venne fondato nell'88
a FI ospitato nei magazzini dei commercianti medioevali lungArno. A
Curno progettò lo StopLine, discoteca la cui proprietà (assieme al
campo di golf di Longuelo) era di una società del segretario di… Moro
che fece una brutta fine (galera) per via di certi traffici petroliferi
e connessi. Ovviamente a insaputa di Moro. “Contro” lo Stop.Line
si schierò il centrosinistra quando aveva come capogruppo il calciatore
iper cattolico Perico, in quanto sicuro covo di perdizione
dell'illibatezza delle fanciulle indigene. Peccato che –guarda il
caso!- mentre combattevano per difendere l'illibatezza delle
fanciulle “dimenticarono” di verificare che fosse sottoscritta la
convenzione che destinava l'ex parcheggio zebra come standard dello
StopLine. Al momento giusto venne a galla che la convezione non c'era e
la minoranza non aveva fatto il suo dovere e li non sorse…
l'”ecomostro” ma quei due elegantissimi centrini commerciali che sono
il KFC e l'Aldi. Con grande soddisfazione della giunta Gamba e del suo
vice Conti che pure era tra quelli che avevano dimenticato di fare il
proprio dovere quando erano minoranza.
Per una mera coincidenza temporale ritirò anche il fascicolo di
indirizzo (una serie di interviste a direttori di 30 biblioteche
lombarde e relazioni dei convegni dell'ass. bibliotecari italiani oltre
che la legge della R. L.). Nel concorso di idee la sua bozza di
progetto (ed altre opere) apparve immediatamente spanne sopra l'altra
dozzina di concorrenti. Tra quelli c'era anche l'architetto UDC che
aveva progettato la caserma dei CC oppure i palazzi in costruzione
sull'ex torcitura Quarenghi via Marigolda. Nessuno avrebbe
scommesso che questo giovanissimo gruppo di architetti che in Lombardia
non aveva progettato nemmeno un garage. Tanto per capire l'ordine dei
problemi p.e. se c'è la Cappella Sistina il merito non è solo del
pittorello Michelangelo ma di un Giulio II che la volle. Più terra
terra per quelli intelligenti, sicuramente Cristiano Ronaldo gioca
benissimo ma il merito è anche di chi seppe coglierne e svilupparne le
doti. Da solo sarebbe rimasto a fare l'operaio o l'impiegato in
Portogallo.
Nelle bozze iniziali la biblioteca era adiacente all'auditorium ma
quando il progetto venne sottoposto ai VVFF questi ordinarono senza
incertezza di separare fisicamente una dall'altro con un cavedio di
sicurezza antincendio (c'era appena stata la tragedia dell'incendio del
cinema torinese). L'Italcementi regalò il colorante rosso del
calcestruzzo che al momento non era ancora autorizzato e proprio
l'esito dei getti di Curno contribuirono alla sua approvazione. L'opera
doveva avere una vetrata intera sui lati ovest delle sale di
lettura cosi' pure un'altra sul lato est per creare un corridoio
al PT ed un magazzino al 1.piano. Poi per questione di costi vista la
durata della costruzione vennero abolite. Non era nemmeno previsto quel
pisellone in mezzo al giardino ovest che ospita non saprei se una pompa
di calore oppure una caldaia. Era previsto pure che l'ingresso alla
biblioteca e auditorium avvenisse dalla pubblica via e percorrendo una
salitella in galleria arrivasse all'ingresso posto al medesimo livello
di quello delle medie (uso handicap). La giunta Gamba l'ha cancellato
perché dovrebbe risolvere l'ingresso a quella stalletta che è
l'auditorium delle medie. Che al tempo si prevedeva venisse destinato
alla scuola ed usato quello nuovo. Il divorzio consumato tra dirigente
scolastica e giunta non prevede che la scuola usi l'auditorium comunale
“salvo” apposito accordo scritto. Roba tipo un film di Benigni.
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RIFATTA LA PAVIMENTAZIONE DI VIA ROMA NORD
Torino Pinerolo Val Pellice : da quelle parti più o meno viene la
pietra di luserna che piastrellava fino ieri togliendo il sonno a
tutti i residenti via Roma, opera –la piastrellatura- del mai compianto
sindaco del buongoverno che non riuscì nemmeno a farsi eleggere in
Parlamento nelle liste dell'UDC al cui segretario provinciale nonché
immobiliarista sfortunato voleva concedere la realizzazione
dell”ecomostro” vale a dire di una megavolumetria dove adesso sorgono
invece i graziosi KFC e ALDI e per questo venne mandato a casa dalla
fuga della maggioranza dei consiglieri comunali. Tempi bui quelli,
quando si mandavano a casa i sindaci che governavano bene e
piastrellavano le pubbliche vie con sottilissime pietre di luserna per
risparmiare sulla spesa. Peccato che chi ebbe l'idea delle piastrelle
sottili sottili sottili confuse il corsello di una villetta a
schiera con una pubblica via. Succede a chi è troppo tegnone e
intelligente.
Più o meno dopo una decina d'anni ecco che l'Enel concorda col Comune
il rifacimento del fondo stradale come risarcimento per il passaggio
sulle pubbliche vie di un cavidotto dalla via Fermi fino al confine con
Mozzo-via Dorotina e la soluzione concordata è quella dell'asfalto
stampato, come hanno già fatto davanti alla nuova Rodari.
Giusto! Pacchianeria per pacchianeria se vale per la scuola che
dovrebbe “anche” educare i pargoli al buongusto, perché no anche alla
strada d'ingresso al paese bello da vivere?.
L'aspetto positivo dell'opera sta nel fatto che finalmente pedoni e
ciclisti non inciamperanno e cascheranno più per via delle piastrelle
che si muovono e soprattutto i residenti riusciranno finalmente a
dormire di notte non essendoci più il concerto delle piastrelle che
scrocchiano gioiosamente quando passano i veicoli.
Per il resto l'opera è l'ennesima cacchiata di una giunta a corto di
idee e buonsenso. A parte il colore che pare una reocata di quelle che
si vedevano un tempo fuori delle osterie, le fessure 20x20mm se non
25x25mm, che stanno come impronta e disegnare la finta piastrellatura
entro pochi giorni si riempiranno di rutto, che si consoliderà per via
del grasso che cola dai veicoli e dello smog e quindi la
pavimentazione avrà le fughe nere che puzzeranno gradevolmente
ogni volta che dopo la pioggia viene il sole.
Quindi. Largo Vittoria è un catalogo di pavimentazione varia. Piazza
della chiesa è un altro catalogo. Via Roma nord è un altro modello.
Adesso si aspetta cosa decideranno per il tratto di via Roma dal
passaggio a livello al semaforo: attendiamo il quarto catalogo. Cari
miei: la fantasia al potere!.
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