|
|
|
|
SARA' UN AUTUNNO BELLISSIMO
L'HA PRONMESSO GUALTIERI
Dunque. Dunque il 5S sono pronti a dare un cappotto 4:2 nelle regionali
e nei maggiori comuni e regioni al centrodestra ed alla lega per poi
rifare un governo nazionale con DiMaio al posto di Conte. Il disegno
può essere sventato solo dagli elettori (ovvio..) visto che ormai i 5S
con la riduzione dei parlamentari diverranno insignificanti nel
prossimo parlamento. Questa la prospettiva del 22 settembre 2020 e del
mese successivo.
L'attuale parlamento deve durare fino alla fine con la maggioranza di ieri.
Zingaretti sconfitto nel cappotto regionale e comunale, Conte rispedito
alle sue carte e il partito penta stellato acquetato perché gli
stipendi e quindi le rate dei mutui sono assicurati per l'intero
quinquennio.
Insignificanti i 5S e scomparso pure il PD perché due terzi dei suoi
elettori non andranno nemmeno a votare vista la confusione in cui versa
Zingaretti e tutto il partito a livello nazionale e locale. Per non
parlare dei parlamentari.
La promessa di Salvini a DiMaio è troppo ghiotta perché sia rifiutata
da quest'ultimo e Salvini sa bene che Mattarella imperante e il caos
nel suo partito, lui non ha grandi possibilità di ricevere l'incarico
dal presidente palermitano. Mattarella dovesse scegliere nel mazzo
della Lega ne ha almeno due tre alternativi a Salvini.
Anche perché Salvini sa che se diventasse PdC tempo una settimana gli
pioverebbero addosso ennemila processi e siccome la giustizia italiana
serve solo a pagare stipendi ai giudici e parcelle agli avvocati -poi
ogni tanto ci casca pure una sentenza…- lui sa bene che meglio non
stare a Palazzo Chigi. Meglio il Viminale o magari Palazzo Piacentini
di via Arenula.
(...)
PRIMA SI SONO FATTE LE GUARDIE EPRSONALI PAGATE 10 EURO L'ORA
ADESSO SI FANNO PURE LA SCUOLA PERSONALE
Probabile che siamo davvero ignoranti della Costituzione Italiana e
quindi pensiamo ancora che spetti al Parlamento il diritto dovere di
organizzare –in senso esteso: tempi programmi contenuti personale- la
scuola italiana. Non è la prima volta che scopriamo che questo diritto
non è costituzionalmente un diritto esclusivo dello Stato. Leggiamo
infatti in un comunicato della giunta Gamba che “l'Amministrazione
Comunale ha ideato il progetto “OLTRElaSCUOLA”, proponendo attività
educative integrative che si svolgeranno negli altri tre pomeriggi (… e
che) le attività proposte, distribuite sull'anno scolastico da ottobre
a maggio, saranno programmate in accordo con l'Amministrazione
Comunale, secondo i temi principali: educazione musicale, inglese,
laboratori manuali ed espressivi… La novità del prossimo anno
scolastico sarà l'outdoor education, giochi e attività strutturate che
si potranno svolgere nei giardini della scuola.”
Naturalmente il servizio sarà gestito dalla Cooperativa Città del Sole
di Bergamo, che si è aggiudicata la gestione dei servizi scolastici
(post, assistenza in mensa e “OLTRElaSCUOLA”) fino a giugno 2023. E ci
avvisa che “durante la mensa scolastica (tra la fine delle lezioni e
l'inizio dei pomeriggi scolastici) e durante le attività educative i
bambini saranno affidati ad un Assistente Educatore”.
Tutto questo perché i genitori e la dirigente scolastica hanno deciso
che “dall'anno scolastico 2018/2019 per le classi prime di entrambi i
plessi della scuola primaria di Curno sono disponibili solo 27 ore di
lezione con due pomeriggi (il lunedì e il mercoledì) ed é stata quindi
eliminata l'opzione di 30 ore di lezione con 5 rientri pomeridiani”. I
tre “rientri” mancanti saranno sostituiti quindi dal progetto “Oltre la
Scuola”.
(...)
|
|
PDF:3,8Mb
|
|
|
|
|
SARA' UN AUTUNNO BELLISSIMO
L'HA PRONMESSO GUALTIERI
Dunque. Dunque il 5S sono pronti a dare un cappotto 4:2 nelle regionali
e nei maggiori comuni e regioni al centrodestra ed alla lega per poi
rifare un governo nazionale con DiMaio al posto di Conte. Il disegno
può essere sventato solo dagli elettori (ovvio..) visto che ormai i 5S
con la riduzione dei parlamentari diverranno insignificanti nel
prossimo parlamento. Questa la prospettiva del 22 settembre 2020 e del
mese successivo.
L'attuale parlamento deve durare fino alla fine con la maggioranza di ieri.
Zingaretti sconfitto nel cappotto regionale e comunale, Conte rispedito
alle sue carte e il partito penta stellato acquetato perché gli
stipendi e quindi le rate dei mutui sono assicurati per l'intero
quinquennio.
Insignificanti i 5S e scomparso pure il PD perché due terzi dei suoi
elettori non andranno nemmeno a votare vista la confusione in cui versa
Zingaretti e tutto il partito a livello nazionale e locale. Per non
parlare dei parlamentari.
La promessa di Salvini a DiMaio è troppo ghiotta perché sia rifiutata
da quest'ultimo e Salvini sa bene che Mattarella imperante e il caos
nel suo partito, lui non ha grandi possibilità di ricevere l'incarico
dal presidente palermitano. Mattarella dovesse scegliere nel mazzo
della Lega ne ha almeno due tre alternativi a Salvini.
Anche perché Salvini sa che se diventasse PdC tempo una settimana gli
pioverebbero addosso ennemila processi e siccome la giustizia
italiana serve solo a pagare stipendi ai giudici e parcelle agli
avvocati -poi ogni tanto ci casca pure una sentenza…- lui sa bene
che meglio non stare a Palazzo Chigi. Meglio il Viminale o magari
Palazzo Piacentini di via Arenula.
Zingaretti sa benissimo che ormai la partita della riforma delle legge
elettorale è persa per sempre come sono perse per sempre sia una
nuova legislazione sui migranti e quella della cittadinanza. Le ultime
due sono perse due volte perché la maggioranza degli elettori piddini
non sono poi così contrari al manganello coi clandestini e la
cittadinanza. 'mpustur catolec: insomma.
Oggi i problemi della politica sono il risveglio della pandemia e i
soldi UE da spendere. La faccenda è che nessuno governo sa metterci
mano alla prima ne ai progetti per spendere o investire i secondi.
Sulla pandemia il governo le regioni e il CTS hanno dimostrato di non
avere compreso nulla nonostante la tragedia e le spese i danni subiti
il dolore dei superstiti. Invece di tracciare tutte le partenze dei
mezzi aerei navi treni traghetti (e quindi gli arrivi…) al dunque del
ritorno, non c'era una sola tenda di triage pronta per raccogliere i
campioni. Il rientro s'è dimostrato l'ennesimo colabrodo esattamente
com'era stata la fuga dal nord al sud all'annuncio del lockdown. Nella
Wuhan italiana l'operazione non l'hanno messa in mano all'ospedale
pubblico ma ad uno privato: uno di quelli che era partito con almeno un
mese di ritardo rispetto alla sanità pubblica nel mettere a
disposizione le terapie intensive.
Colabrodo dappertutto anche sull'uso delle mascherine, del controllo
degli assembramenti: spariti esercito marina vigili carabinieri
poliziotti volontari. Una fuga in massa di una massa di controllori
ignoranti e rompicoglioni che –indossata una divisa- nei giorni del
lockdown si erano impegnati in massa a spaccare i marroni alla gente
senza una logica.
Una pandemia affrontata seguendo i consigli della mamma della nonna della maestra:
-Lavarsi spesso le mani con acqua e sapone o un gel a base alcolica
-Evitare contatti ravvicinati, mantenendo la distanza di almeno un metro
-Evitare luoghi affollati
-Coprirsi bocca e naso con fazzoletti monouso quando si starnutisce o tossisce, altrimenti usare la piega del gomito
-Non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani.
Insomma siamo ancora fermi all'asilo.
Intanto se si vanno a guardare come vanno le faccende nei comuni
italiani –un po' meno le grandi città- si scoprono che sono tutti pieni
di soldi, ne hanno distribuito a iosa clientelarmente senza alcun
controllo, e intanto le famiglie italiane hanno solidamente
incrementato i propri risparmi. Del resto quei 150 miliardi di debito
pubblico sono finiti tutti nelle tasche di imprese e cittadini che
avevano nemmeno grandi possibilità di spesa vista la quarantena
imperante. Che poi era tutta una mezza finta verificando i consumi
elettrici e della benzina.
Intanto stiamo tutti aspettando il 14 settembre riapertura delle scuole
e il 20 settembre il referendum e le elezioni che pare (finalmente) non
si terranno più negli edifici scolastici ma “altrove”. Dove non si sa
dal momento che sulla scheda di identificazione elettorale c'è
già un indirizzo e quindi… che fare?.
Le 150 sigle sindacali della scuola (vedi tabella in testata) sono
attivissime per fare fallire l'inizio dell'anno scolastico sia per
ragioni economiche che per ragioni politiche e questa non è una novità
scodellata dalla ministra Azzolina ma ormai è così da sempre in
quanto quelle sigle sindacali non sono altro che l'interfaccia della
politica: come non si nega a nessun parlamentare il diritto di farsi il
proprio micro-partitino, perché tale diritto si dovrebbe negare agli
insegnanti e perché si dovrebbero costringere a tornare in classe
dopo 6 mesi di duro lavoro di didattica a distanza?.
C'è da sperare che esista un grande pezzo di Paese che regga la baracca come sempre accade nelle tragedie italiane.
|
|
PRIMA SI SONO FATTE LE GUARDIE EPRSONALI PAGATE 10 EURO L'ORA
ADESSO SI FANNO PURE LA SCUOLA PERSONALE
Probabile che siamo davvero ignoranti della Costituzione Italiana e
quindi pensiamo ancora che spetti al Parlamento il diritto dovere di
organizzare –in senso esteso: tempi programmi contenuti personale- la
scuola italiana. Non è la prima volta che scopriamo che questo
diritto non è costituzionalmente un diritto esclusivo dello Stato.
Leggiamo infatti in un comunicato della giunta Gamba che
“l'Amministrazione Comunale ha ideato il progetto “OLTRElaSCUOLA”,
proponendo attività educative integrative che si svolgeranno negli
altri tre pomeriggi (… e che) le attività proposte, distribuite
sull'anno scolastico da ottobre a maggio, saranno programmate in
accordo con l'Amministrazione Comunale, secondo i temi principali:
educazione musicale, inglese, laboratori manuali ed espressivi… La
novità del prossimo anno scolastico sarà l'outdoor education, giochi e
attività strutturate che si potranno svolgere nei giardini della
scuola.”
Naturalmente il servizio sarà gestito dalla Cooperativa Città del Sole
di Bergamo, che si è aggiudicata la gestione dei servizi scolastici
(post, assistenza in mensa e “OLTRElaSCUOLA”) fino a giugno 2023. E ci
avvisa che “durante la mensa scolastica (tra la fine delle lezioni e
l'inizio dei pomeriggi scolastici) e durante le attività educative i
bambini saranno affidati ad un Assistente Educatore”.
Tutto questo perché i genitori e la dirigente scolastica hanno deciso
che “dall'anno scolastico 2018/2019 per le classi prime di entrambi i
plessi della scuola primaria di Curno sono disponibili solo 27 ore di
lezione con due pomeriggi (il lunedì e il mercoledì) ed é stata quindi
eliminata l'opzione di 30 ore di lezione con 5 rientri pomeridiani”. I
tre “rientri” mancanti saranno sostituiti quindi dal progetto “Oltre la
Scuola”.
Fin dai tempi della presidenza Gatti (alla scuola media: che allora era
del tutto autonoma dalle elementari mentre adesso c'è una dirigente per
tutto il ciclo dal parto dell'infante alle superiori) s'era instaurato
un caloroso inciucio scuola-comune ad alta resa di consenso elettorale
(per i partiti in Comune) per cui c'era una gara ad ingrassare il più
possibile il piano del diritto allo studio ed al tempo pieno e –nel
pieno rispetto del principio extracostituzionale per cui nella scuola
comandano gli insegnanti e i genitori- vigeva da sempre il patto
per cui nessuno si poteva permettere non solo di effettuare ma perfino
di chiedere una valutazione a posteriore dell'investimento pubblico che
per l'anno scolastico in via di conclusione doveva arrivare a 600mila
euro.
Stimo che la pandemia abbia risparmiato alle casse comunale un centone mila di euro.
L'idea del tempo pieno a scuola –che pare non sia del tutto gradito dai
genitori visto che hanno deciso loro di toglierselo- poggiava su due
pilastri della scuola: il tempo pieno favorisce l'accesso al lavoro
delle donne e il tempo pieno favorisce la formazione culturale e
sociale dei ragazzini.
La decisione dei genitori di togliersi di dosso il tempo pieno pubblico
ha smentito quella verità data come immutabile anche perché in tempi di
bassa occupazione (che significa prima di tutto: non esistono occasioni
di lavoro anche in nero) altri 320 euro per due quadrimestri per il
primo figlio residente forse non tutte le famiglie ne dispongono.
L'iniziativa comunale non è così innocente come vuole apparire: la
scuola non si muove e si muove quindi il comune per venire
incontro alle esigenze dei genitori.
La perdita dell'innocenza la si legge perfettamente in quella frase:”
Le attività proposte, distribuite sull'anno scolastico da ottobre a
maggio, saranno programmate in accordo con l'Amministrazione Comunale,
secondo i temi principali: educazione musicale, inglese, laboratori
manuali ed espressivi… La novità del prossimo anno scolastico sarà
l'outdoor education, giochi e attività strutturate che si potranno
svolgere nei giardini della scuola” che nella testa delle nostre
amministratrici vuol dire che E' IL COMUNE che decide quell'indirizzo
di politica culturale da attuarsi in quegli ambiti temporali. Non si
parla nemmeno di “confronto con la scuola” e tanto meno di “condivisone
con la scuola” parolina magica che le nostre amministratrici spendono
ogni 9x10 salvo poi farsi sempre i cazzi loro.
In effetti bisognerebbe usare un altro termine piuttosto che quello dell'attributo maschile.
Tutto questo perché la nuova dirigente scolastica ha cortesemente messo
alla porta l'invadenza del comune sulle scelte della scuola (c'è
ovviamente anche una componente di contrapposizione politica: ma
naturalmente sia la sindaca che la dirigente la smentiscono…) anche
perché nel piano del diritto allo studio, la parte dei finanziamenti
che vanno alla scuola sono meno del 15% e il resto va in massima parte
a coop ed onlus di chiara appartenenza politica. In sostanza la scuola
è un'occasione per il partito di maggioranza per creare e
mantenere ed allargare la base di consenso elettorale usando i
bisogni dei genitori come alibi della spesa. Garantendo comunque che
NON ci siano MAI verifiche sulla qualità del servizio prestato da parte
di un soggetto terzo qualificato. Ragion per cui se uno vuole insegnare
deve fare un concorso mentre invece se uno vuole insegnare nel tempo
prolungato… basta che vinca l'appalto al minor prezzo possibile.
Poi si lamentano che i ragazzini fanno a botte.
|
|
|