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C'E' DA PIANGERE NEL VEDERE SENTIRE LE 15 PUNTATE DELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 29 GIUGNO
Ennesima figura barbina da parte del consiglio comunale anche nella
seduta del 29 giugno 2020 che per decisione della sindaca si è tenuta
segretamente (traduzione: senza cittadini) per salvare i consiglieri e
la cittadinanza eventuale infezione covid19. Considerate che in base
all'indagine Istat dei mesi scorsi almeno il 25% dei presenti
“dovrebbe-potrebbe” avere sviluppato gli anticorpi e quindi… chi vivrà
vedrà. Pure due consiglieri sono stati adeguatamente distanziati
assegnando loro un semplice tavolo anziché i tavoli con le gonne midi
che sono disponibili al resto del consiglio. La seduta poteva benissimo
essere tenuta p.e. nel palazzetto dello sport consentendo anche
l'accesso dei cittadini ma sarebbe interessante andare a vedere in che
stato di pulizia stia quel posto dopo sei mesi di abbandono.
La registrazione della seduta è stata suddivisa in 15 parti (quindici!)
ma sostanzialmente la seduta è muta e incomprensibile nel senso che non
è stata registrata. Non si comprende se i silenzi siano stati
introdotti artificialmente per eludere “parole sconvenienti” oppure per
questioni tecniche oppure volontariamente. Chissà.
Anche questo lavoro pubblico (impianto di videoregistrazione) si rivela
un'altra capocchiata fatta da chi non sa nulla e per di più non va
nemmeno a vedere (semmai riesca a vedere: può anche essere cieco di
natura) come fanno altrove nonostante abbiano speso oltre 20mila euro.
Tanto per capire come fanno gli appalti quando hanno comprato le
attrezzature il venditore gliele ha consegnate nelle scatole e ciao
stai bene. Allora si sono accorti che dovevano essere montate e
collaudate e quindi altro appalto per il montaggio alla faccia della
legge che prevede che gli appalti non si possano dividere.
Lo ripetiamo. A parte che occorre una telecamera con obiettivo di
maggiore risoluzione, occorre anche dotare ogni consigliere di
microfono personale e quindi disporre di una registratore digitale da
15 piste in modo che la faccenda si semplifichi. Dopo di che una
banale app consente di ascoltare la seduta senza interruzioni e senza
censure. Censure che ci sono perché i consiglieri si sono dati un
regolamento che consente loro di pronunciare la giusta parolina
“fatale” per cui possono censurare la seduta.
Tre esempi per capire come le registrazioni sono state fatte ad hoc per essere censurate.
Sono flash di interventi di consiglieri in quanto ci sono ma manca il prima e il dopo e quindi sono incomprensibili.
L'ass. Rota in merito agli aiuti dati dal comune alle famiglie per la
crisi economica indotta dal covid 19 ha dichiarato che sono venute
richieste un massima parte da famiglie che non erano mai passate dai
servizi sociali. La sindaca ha detto che sono state dati mediamente 300
€ per intervento. Hanno scoperto l'acqua calda dal momento che fin dal
primo provvedimento del governo è venuta alla luce l'inadeguatezza
dell'Inps a fornire tempestivamente gli aiuti previsti per legge:
bastava legge anche il Bugiardino per saperlo. Comunque sono state bene
attente a non dichiarare quanti aiuti p.e. da 50€, quanti da 100€,
quanti da 150€. Insomma nessuna informazione seria e concreta al di la
dei soldi: un metodo che nemmeno il più vecchio bottegaio della
Valvarrone metterebbe in atto.
Il secondo esempio viene dall'intervento della consigliera Serra
addetta alla rumenta comunale la quale ha dichiarato che
sostanzialmente la raccolta differenziata che era programmata pensando
a un certo bilancio entrate-costi è stata sconvolta perché p.e. il
mercato della carta è crollato (quindi nessuna entrata) mentre il costo
dello smaltimento del legno è cresciuto di oltre il 90%. Vero che
qualcosa del genere è successo in primis come riflesso del lockdown
ecc. ecc. ma è anche vero che questo aumento dei costi della bolletta
TARI (che ha paventato in modo chiaro) deriva dal fatto che abbiamo la
rumenta “in house” ragione per cui è come se il comune dovesse da
solo dedicarsi a cercare lo smaltitore che costi meno o paghi di
più (la carta). Se invece ci fosse stato il solito contratto, quello
aveva tariffe fissate e quindi la variazione dello
smaltimento-ricavi stava tutto a carico della ditta appaltante. Insomma
col covid19 ( ma temiamo che sia una vera e propria manovra nazionale
partita con la scusa del covid19) la scelta della rumenta
raccolta e smaltita aderendo ad una spa non è stata la migliore.
L'ass. Cavagna addetto alla sicurezza dei cittadini (ha comunicato che
ci sarebbero 200 cittadini iscritti ai gruppi di vicinato: neanche il
10% delle famiglie. Roda da ridere) ha anche scoperto che il poderoso
sistema di 8+8=16 (o 6+6=12: non abbiamo compreso bene il numero)
che vigilano ingressi e uscite di malintenzionati dal paese bello da
vivere e leggono perfino le targhe delle auto NON è in funzione da un
anno perché… guarda caso!- le telecamere funzionano con la
corrente che va portata a domicilio delle medesime e per arrivare
a destino occorrono scavi, condotte, cavi, ecc. che non si sono
potuti fare. Quando hanno fatto l'appalto per l'illuminazione pubblica
non c'avevano pensato oppure quella delle tlc è la solita bufala da
spendere?. Ah! Non ridete: in quel contrato hanno dimenticato anche i
semafori.
Buon ultimo il cons. Locatelli ha chiesto come-perché secondo
quanto dichiarato a lui dai dipendenti comunali sia accaduto che nel
cimitero nello stesso giorno si siano ritrovate DUE ditte differenti
incaricate di eseguire il medesimo lavoro. Non abbiamo potuto sentire
la risposta perché l'audio è (ovviamente?) scomparso.
Il bello è che i consiglieri recitano la parte con sussiego e molto seriamente senza rendersi conto che forse… il re è nudo.
Se c'è un modo sicuro per perdere credibilità questo è sicuro.
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MEGLIO IL MORANDI DEL PIANO
Non c'è nulla da fare: il viadotto di Riccardo Morandi era un'opera di
ingegneria che resterà nella storia ed ha fatto scuola. Il viadotto
Genova san Giorgio di Renzo Piano non gli lega nemmeno i calzari. Non
glieli spolvera nemmeno. La quantità di matematica fisica immaginazione
creatività che c'era nel Morandi manca del tutto nel Piano. Il Genova
San Giorgio è sostanzialmente il progetto di un tubo appoggiato ogni
tanto su dei pilastri. Una delle strutture più semplici da progettare
calcolare fabbricare specie ai giorni nostri coi calcolatori e la
scienza delle costruzioni dov'è arrivata adesso.
Fuori dubbio che essendo necessario fabbricarlo e metterlo in opera nel
più breve tempo possibile non si poteva che immaginarlo come un tubo in
ferro e fabbricarlo in una decina di officine e portarlo in cantiere
per il montaggio.
Basta immaginare il Riccardo Morandi chino sulla carta con un regolo
calcolatore di legno e la banda dei numeri un osso con incise le
numerazioni oppure a fare di conto scrivendo numeri e funzioni a
penna su fogli di carta (a quanto pare non usava nemmeno le biro!)
rispetto al progettare un tubo schiacciato fino a dargli la forma della
carena usando gli attuali calcolatori per capire la differenza tra la
fatica e il farsi una mezza pippa. Basta pensare che probabilmente
tutti i disegni del viadotto Morandi vennero fatti a matita (nemmeno
passati a inchiostro) su fogli di carta velina e poi stampati forse in
eliografia se non in cianografia.
Ma è la differenza che esiste soprattutto nel contenuto creativo sia
dal punto di vista architettonico che ingegneristico tra il Morandi e
il Piano che faranno storia. Il Morandi è un pezzo di storia
dell'architettura e dell'ingegneria dei ponti crollato per nulla
manutenzione di un manufatto realizzato da personale e macchine non
all'altezza del compito. Il Piano è un progetto che sanno fare tutti i
neolaureati del triennio. Nel Piano non c'è la minima traccia di
creatività architettonica e ingegneristica. E' la banalità del calcolo
matematico volta a creare un tubo che poggia ogni tot metri.
Perfino la qualità degli acciai utilizzati nel Piano rispetto al
Morandi non è confrontabile. Oggi la qualità del materiale acciaio,
l'affidabilità, la precisione della lavorazione e del montaggio rendono
il viadotto di Renzo Piano paragonabile a un orologio meccanico. Basta
invece leggere la documentazione prodotta quando vennero riparati i
primi quattro stralli della pila 9 nel 1993-96 per comprendere come
fosse stata un'opera che nessuna maestranza –nonostante l'indubbia
perizia e buona volontà- era in grado di realizzare con la necessaria
precisione e affidabilità senza contare l'assenza di adeguati mezzi di
verifica. Al tempo della costruzione (1963-'67) : per esempio non era
possibile fare le radiografie del manufatto dove i cavi d'acciaio si
saldavano a mezzo della boiacca di cemento colata nei tubi che li
contenevano agli stralli. E fu proprio li che si produsse il difetto
che farà cedere gli stralli della pila 10 nell'agosto del 2018:
difetto che negli stralli della pila 9 erano già stati sistemati nel
1993-'96.
Il viadotto Morandi è crollato per quella mancata manutenzione che però
doveva essere già stata fatta dall'ANAS fin dal 1996 quando venne fatto
l'intervento sulla pila 9. L'ANAS quando nel 1993-1999 sentì parlare di
privatizzazione pensò bene di risparmiare così che i suoi dirigenti
poterono consegnarono un pacco di lire allo Stato come rendimento della
società. L'intero gruppo operativo dell'ANAS trasmigrò dal pubblico ai
privati e valendo il sottinteso accordo stato-privati tu prendi il
bidone ed io non controllerò troppo se tu non farai il tuo dovere, sono
arrivati al 14 agosto 2018.
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