A GUARDARE ALLE COLLINE PAGINA 1255 DEL 05AGOSTO 2020
























































Di cosa parliamo in questa pagina.





















C'E' DA PIANGERE NEL VEDERE SENTIRE LE 15 PUNTATE DELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 29 GIUGNO
Ennesima figura barbina da parte del consiglio comunale anche nella seduta del 29 giugno 2020 che per decisione della sindaca si è tenuta segretamente (traduzione: senza cittadini) per salvare i consiglieri e la cittadinanza eventuale infezione covid19. Considerate che in base all'indagine Istat dei mesi scorsi almeno il 25% dei presenti “dovrebbe-potrebbe” avere sviluppato gli anticorpi e quindi… chi vivrà vedrà. Pure due consiglieri sono stati adeguatamente distanziati assegnando loro un semplice tavolo anziché i tavoli con le gonne midi che sono disponibili al resto del consiglio. La seduta poteva benissimo essere tenuta p.e. nel palazzetto dello sport consentendo anche l'accesso dei cittadini ma sarebbe interessante andare a vedere in che stato di pulizia stia quel posto dopo sei mesi di abbandono.
La registrazione della seduta è stata suddivisa in 15 parti (quindici!) ma sostanzialmente la seduta è muta e incomprensibile nel senso che non è stata registrata. Non si comprende se i silenzi siano stati introdotti artificialmente per eludere “parole sconvenienti” oppure per questioni tecniche oppure volontariamente. Chissà.
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MEGLIO IL MORANDI DEL PIANO

Non c'è nulla da fare: il viadotto di Riccardo Morandi era un'opera di ingegneria che resterà nella storia ed ha fatto scuola. Il viadotto Genova san Giorgio di Renzo Piano non gli lega nemmeno i calzari. Non glieli spolvera nemmeno. La quantità di matematica fisica immaginazione creatività che c'era nel Morandi manca del tutto nel Piano. Il Genova San Giorgio è sostanzialmente il progetto di un tubo appoggiato ogni tanto su dei pilastri. Una delle strutture più semplici da progettare calcolare  fabbricare specie ai giorni nostri coi calcolatori e la scienza delle costruzioni dov'è arrivata adesso.
Fuori dubbio che essendo necessario fabbricarlo e metterlo in opera nel più breve tempo possibile non si poteva che immaginarlo come un tubo in ferro e fabbricarlo in una decina di officine e portarlo in cantiere per il montaggio.
Basta immaginare il Riccardo Morandi chino sulla carta con un regolo calcolatore di legno e la banda dei numeri un osso con incise le numerazioni oppure a fare di conto scrivendo numeri  e funzioni a penna su fogli di carta (a quanto pare non usava nemmeno le biro!) rispetto al progettare un tubo schiacciato fino a dargli la forma della carena usando gli attuali calcolatori per capire la differenza tra la fatica e il farsi una mezza pippa. Basta pensare che probabilmente tutti i disegni del viadotto Morandi vennero fatti a matita (nemmeno passati a inchiostro) su fogli di carta velina e poi stampati forse in eliografia se non  in cianografia.
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le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!






















BAGNO NEL BREMBO, 1950





































































































































































































C'E' DA PIANGERE NEL VEDERE SENTIRE LE 15 PUNTATE DELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 29 GIUGNO
Ennesima figura barbina da parte del consiglio comunale anche nella seduta del 29 giugno 2020 che per decisione della sindaca si è tenuta segretamente (traduzione: senza cittadini) per salvare i consiglieri e la cittadinanza eventuale infezione covid19. Considerate che in base all'indagine Istat dei mesi scorsi almeno il 25% dei presenti “dovrebbe-potrebbe” avere sviluppato gli anticorpi e quindi… chi vivrà vedrà. Pure due consiglieri sono stati adeguatamente distanziati assegnando loro un semplice tavolo anziché i tavoli con le gonne midi che sono disponibili al resto del consiglio. La seduta poteva benissimo essere tenuta p.e. nel palazzetto dello sport consentendo anche l'accesso dei cittadini ma sarebbe interessante andare a vedere in che stato di pulizia stia quel posto dopo sei mesi di abbandono.
La registrazione della seduta è stata suddivisa in 15 parti (quindici!) ma sostanzialmente la seduta è muta e incomprensibile nel senso che non è stata registrata. Non si comprende se i silenzi siano stati introdotti artificialmente per eludere “parole sconvenienti” oppure per questioni tecniche oppure volontariamente. Chissà.
Anche questo lavoro pubblico (impianto di videoregistrazione) si rivela un'altra capocchiata fatta da chi non sa nulla e per di più non va nemmeno a vedere (semmai riesca a vedere: può anche essere cieco di natura) come fanno altrove nonostante abbiano speso oltre 20mila euro. Tanto per capire come fanno gli appalti quando hanno comprato le attrezzature il venditore gliele ha consegnate nelle scatole e ciao stai bene. Allora si sono accorti che dovevano essere montate e collaudate e quindi altro appalto per il montaggio alla faccia della legge che prevede che gli appalti non si possano dividere.
Lo ripetiamo. A parte che occorre una telecamera con obiettivo di maggiore risoluzione, occorre anche dotare ogni consigliere di microfono personale e quindi disporre di una registratore digitale da 15 piste in modo che  la faccenda si semplifichi. Dopo di che una banale app consente di ascoltare la seduta senza interruzioni e senza censure. Censure che ci sono perché i consiglieri si sono dati un regolamento che consente loro di pronunciare la giusta parolina “fatale” per cui possono censurare la seduta.

Tre esempi per capire come le registrazioni sono state fatte ad hoc per essere censurate.
Sono flash di interventi di consiglieri in quanto ci sono ma manca il prima e il dopo e quindi sono incomprensibili.
L'ass. Rota in merito agli aiuti dati dal comune alle famiglie per la crisi economica indotta dal covid 19 ha dichiarato che sono venute richieste un massima parte da famiglie che non erano mai passate dai servizi sociali. La sindaca ha detto che sono state dati mediamente 300 € per intervento. Hanno scoperto l'acqua calda dal momento che fin dal primo provvedimento del governo è venuta alla luce l'inadeguatezza dell'Inps  a fornire tempestivamente gli aiuti previsti per legge: bastava legge anche il Bugiardino per saperlo. Comunque sono state bene attente a non dichiarare quanti aiuti p.e. da 50€, quanti da 100€, quanti da 150€. Insomma nessuna informazione seria e concreta al di la dei soldi: un metodo che nemmeno il più vecchio bottegaio della Valvarrone metterebbe in atto.
Il secondo esempio viene dall'intervento della consigliera Serra addetta alla rumenta comunale la quale  ha dichiarato che sostanzialmente la raccolta differenziata che era programmata pensando a un certo bilancio entrate-costi è stata sconvolta perché p.e. il mercato della carta è crollato (quindi nessuna entrata) mentre il costo dello smaltimento del legno è cresciuto di oltre il 90%. Vero che qualcosa del genere è successo in primis come riflesso del lockdown ecc. ecc. ma è anche vero che questo aumento dei costi della bolletta TARI (che ha paventato in modo chiaro) deriva dal fatto che abbiamo la rumenta “in house” ragione per cui  è come se il comune dovesse da solo dedicarsi a cercare lo smaltitore che  costi meno o paghi di più (la carta). Se invece ci fosse stato il solito contratto, quello aveva tariffe fissate e quindi  la variazione dello smaltimento-ricavi stava tutto a carico della ditta appaltante. Insomma col covid19 ( ma temiamo che sia una vera e propria manovra nazionale partita  con la scusa del covid19) la scelta della rumenta raccolta e smaltita aderendo ad una spa non è stata la migliore.
L'ass. Cavagna addetto alla sicurezza dei cittadini (ha comunicato che ci sarebbero 200 cittadini iscritti ai gruppi di vicinato: neanche il 10% delle famiglie. Roda da ridere) ha anche scoperto che il poderoso sistema di  8+8=16 (o 6+6=12: non abbiamo compreso bene il numero) che vigilano ingressi e uscite di malintenzionati dal paese bello da vivere e leggono perfino le targhe delle auto NON è in funzione da un anno perché… guarda caso!- le telecamere funzionano con la corrente  che va portata a domicilio delle medesime e per arrivare a destino  occorrono scavi, condotte, cavi, ecc. che non si sono potuti fare. Quando hanno fatto l'appalto per l'illuminazione pubblica non c'avevano pensato oppure quella delle tlc è la solita bufala da spendere?. Ah! Non ridete: in quel contrato hanno dimenticato anche i semafori.
Buon ultimo  il cons. Locatelli ha chiesto come-perché secondo quanto dichiarato a lui dai dipendenti comunali sia accaduto che nel cimitero nello stesso giorno si siano ritrovate DUE ditte differenti incaricate di eseguire il medesimo lavoro. Non abbiamo potuto sentire la risposta perché l'audio è (ovviamente?) scomparso.
Il bello è che i consiglieri recitano la parte con sussiego e molto seriamente senza rendersi conto che forse… il re è nudo.

Se c'è un modo sicuro per perdere credibilità questo è sicuro.

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MEGLIO IL MORANDI DEL PIANO

Non c'è nulla da fare: il viadotto di Riccardo Morandi era un'opera di ingegneria che resterà nella storia ed ha fatto scuola. Il viadotto Genova san Giorgio di Renzo Piano non gli lega nemmeno i calzari. Non glieli spolvera nemmeno. La quantità di matematica fisica immaginazione creatività che c'era nel Morandi manca del tutto nel Piano. Il Genova San Giorgio è sostanzialmente il progetto di un tubo appoggiato ogni tanto su dei pilastri. Una delle strutture più semplici da progettare calcolare  fabbricare specie ai giorni nostri coi calcolatori e la scienza delle costruzioni dov'è arrivata adesso.
Fuori dubbio che essendo necessario fabbricarlo e metterlo in opera nel più breve tempo possibile non si poteva che immaginarlo come un tubo in ferro e fabbricarlo in una decina di officine e portarlo in cantiere per il montaggio.
Basta immaginare il Riccardo Morandi chino sulla carta con un regolo calcolatore di legno e la banda dei numeri un osso con incise le numerazioni oppure a fare di conto scrivendo numeri  e funzioni a penna su fogli di carta (a quanto pare non usava nemmeno le biro!) rispetto al progettare un tubo schiacciato fino a dargli la forma della carena usando gli attuali calcolatori per capire la differenza tra la fatica e il farsi una mezza pippa. Basta pensare che probabilmente tutti i disegni del viadotto Morandi vennero fatti a matita (nemmeno passati a inchiostro) su fogli di carta velina e poi stampati forse in eliografia se non  in cianografia.
Ma è la differenza che esiste soprattutto nel contenuto creativo sia dal punto di vista architettonico che ingegneristico tra il Morandi e il Piano che faranno storia. Il Morandi è un pezzo di storia dell'architettura e dell'ingegneria dei ponti crollato per nulla manutenzione di un manufatto realizzato da personale e macchine non all'altezza del compito. Il Piano è un progetto che sanno fare tutti i neolaureati del triennio. Nel Piano non c'è la minima traccia di creatività architettonica e ingegneristica. E' la banalità del calcolo matematico  volta a creare un tubo che poggia ogni tot metri.
Perfino la qualità degli acciai utilizzati nel Piano  rispetto al Morandi non è confrontabile. Oggi la qualità del materiale acciaio, l'affidabilità, la precisione della lavorazione e del montaggio rendono il viadotto di Renzo Piano paragonabile a un orologio meccanico. Basta invece leggere la documentazione prodotta quando vennero riparati i primi quattro stralli della pila 9 nel 1993-96 per comprendere come fosse stata un'opera che nessuna maestranza –nonostante l'indubbia perizia e buona volontà- era in grado di realizzare con la necessaria precisione e affidabilità senza contare l'assenza di adeguati mezzi di verifica. Al tempo della costruzione (1963-'67) : per esempio non era possibile fare le radiografie del manufatto dove i cavi d'acciaio si saldavano a mezzo della boiacca di cemento colata nei tubi che li contenevano agli stralli. E fu proprio li che si produsse il difetto che farà cedere  gli stralli della pila 10 nell'agosto del 2018: difetto che negli stralli della pila 9 erano già stati sistemati nel 1993-'96.
Il viadotto Morandi è crollato per quella mancata manutenzione che però doveva essere già stata fatta dall'ANAS fin dal 1996 quando venne fatto l'intervento sulla pila 9. L'ANAS quando nel 1993-1999 sentì parlare di privatizzazione pensò bene di risparmiare così che i suoi dirigenti poterono consegnarono un pacco di lire allo Stato come rendimento della società. L'intero gruppo operativo dell'ANAS trasmigrò dal pubblico ai privati e valendo il sottinteso accordo stato-privati tu prendi il bidone ed io non controllerò troppo se tu non farai il tuo dovere, sono arrivati al 14 agosto 2018.