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PER FORTUNA CHE DI MESTIERE FA L'AVVOCATO!
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L'IDEA DEL COMUNE PER IL SOTTOPASSO DI VIA FERMI ALLA FERROVIA -1 - 2
Con inattesa celerità la dirigente del settore ci ha mandato la copia
della proposta di sottopasso ferroviario in via Fermi avanzata dal
Comune di Curno a RFI. L'avevamo chiesto con un accesso agli atti
partendo dalla dichiarazione della sindaca alla giornalista di Prima
Bergamo che abbiamo riportato in originale sulla pagina 1252.
Esprimiamo soddisfazione nel rilevare come la nostra idea che fosse il
Comune ad avanzare una proposta anziché attendere che ci mettesse mano
RFI sia stata condivisa anche dalla giunta Gamba: del resto non avevano
alternative. O esporsi o subire.
Esaminate le sette pagine della proposta comunale ci siamo resi conto
che non collimavano con quanto pubblicato venerdi u.s. da Prima
Bergamo. Evidente che quel che è stato pubblicato dal settimanale deve
essere venuto fuori da qualche ufficio comunale.
(...)
LA FIRMA DELL'UOMO CHE HA FATTO DI CURNO UN PAESE BRUTTO (ANCHE DA VIVERCI)
Più che la sindaca Gamba che di urbanistica ne mastica zero come
mastica zero di politica (non è uscita ne dal liceo classico ne dalla
Camilluccia ne dalle Frattocchie ma da una modesta UniBG) della stramba
soluzione avanzata per il sottopasso di via Fermi dovrebbe vergognarsi
l'arch. Conti, vicesindaco ed assessore all'urbanistica praticamente da
quando è entrato come consigliere per conto del PCI (ieri: 1990) e
delle piccole imprese edili locali, quelle che attraverso la presa del
potere controllavano ogni attività edilizia residenziale per
massimizzare il proprio profitto riducendo e controllando in maniera
ferrea l'offerta. La bruttezza di Curno porta la sua firma più ancora
che quella della Lega o del CDX.
(...)
PRONTA LA PASSERELLA DI VIA CARLINGA SULL'ASSE INTERUBANO:
PECCATO CHE MANCHI TUTTO A MONTE ED A VALLE
E' quasi pronto il passaggio pedonale e ciclabile (forse solo
ciclabile, forse entrambi?) sull'asse interurbano sul fianco est della
via Carlinga. Trattasi di un'opera realizzata su progetto e spesa dalla
Provincia che ha avuto qualche problema durante la costruzione tra
impresa e provincia. Anche stavolta siamo alle comiche dal momento che
il Comune di Curno cui spetta l'onere di realizzare i percorsi
pedociclabili sulla via Carlinga a partire dalla via Gandhi ( a sud
della nuova Rodari dove dovrebbe sorgere l'ormai dimenticata nuova
palestra) non ha realizzato alcun progetto e quindi –c'è da
scommetterci- vedremo anche stavolta che le opere saranno realizzate da
qualche operatore a sconto di oneri dovuti lautamente scontati nel
senso che se ci perde deve essere davvero uno di quelli bravi.
(...)
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PDF: 4,0Mb
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E'
quasi pronto il passaggio pedonale e ciclabile (forse solo ciclabile,
forse entrambi?) sull'asse interurbano sul fianco est della via
Carlinga. Trattasi di un'opera realizzata su progetto e spesa dalla
Provincia che ha avuto qualche problema durante la costruzione tra
impresa e provincia. Anche stavolta siamo alle comiche dal momento
che il Comune di Curno cui spetta l'onere di realizzare i
percorsi pedociclabili sulla via Carlinga a partire dalla via Gandhi (
a sud della nuova Rodari dove dovrebbe sorgere l'ormai dimenticata
nuova palestra) non ha realizzato alcun progetto e quindi –c'è da
scommetterci- vedremo anche stavolta che le opere saranno realizzate da
qualche operatore a sconto di oneri dovuti lautamente scontati nel
senso che se ci perde deve essere davvero uno di quelli bravi. Come
succede con tutti i pezzi di piste pedociclabili a Curno Made by Conti.
Anche stavolta ci aspettiamo un esercito di pedoni e ciclisti che
giorno e notte scenderanno da Curno ad Albegno e poi verso Dalmine e
ritorno. Del resto che c'é di meglio andare all'Università o all'ITIS a
Dalmine in bici in pieno inverno magari con la neve e la pattina
ghiacciata? Oppure volete mettere che bello per gli umarelli curnesi e
treviolesi sostare sulla passerella a guardare i veicoli che passano
sotto?. Insomma ragazzuoli un'altra figata, di quelle da pubblicare sul
giornaletto comunale ed anche sui volantini elettorali.
La passerella risulta essere un gran bel progetto tutto di cemento (e
ferro zincato:le barriere) peccato che abbiano piantato i piloni
proprio ma proprio a filo della strada ragion per cui semmai
domani la provincia volesse ampliare l'asse interurbano,
bisognerà demolire la passerella. Una genialata: insomma. Certo è che
riuscire in una unica botta riuscire a fare un'opera che resterà
inutile per chissà quanti anni e che blocca un eventuale ampliamento
della strada sottostante, beh… ce ne vuole.
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L'IDEA DEL COMUNE PER IL SOTTOPASSO DI VIA FERMI ALLA FERROVIA -1
Con inattesa celerità la dirigente del settore ci ha mandato la copia
della proposta di sottopasso ferroviario in via Fermi avanzata
dal Comune di Curno a RFI. L'avevamo chiesto con un accesso agli atti
partendo dalla dichiarazione della sindaca alla giornalista di Prima
Bergamo che abbiamo riportato in originale sulla pagina 1252.
Esprimiamo soddisfazione nel rilevare come la nostra idea che fosse il
Comune ad avanzare una proposta anziché attendere che ci mettesse mano
RFI sia stata condivisa anche dalla giunta Gamba: del resto non avevano
alternative. O esporsi o subire.
Esaminate le sette pagine della proposta comunale ci siamo resi conto
che non collimavano con quanto pubblicato venerdi u.s. da Prima
Bergamo. Evidente che quel che è stato pubblicato dal settimanale deve
essere venuto fuori da qualche ufficio comunale.
Vuol dire che nello spazio di pochi giorni hanno deciso di modificare
l'idea originale presentata sul settimanale (MA NON ai cittadini…).
Il 18 luglio in una intervista a L'Eco l'ad di RFI Maurizio Gentile
alla domanda di Dino Nikpalj, l'ad di RFI annunciava che
per il sottopasso quello di via Fermi si prevedeva un sottopasso
carrabile con deviazione e ribassamento della viabilità attuale, con
marciapiede e pista ciclopedonale rialzata.
Avevamo scritto che una misurazione via google dice che lo scivolo per
sottopassare la ferrovia (dal disegno di Prima Bergamo) sarebbe stato
lungo sui 160 mt e quindi con una pendenza di 5% consente un dislivello
tra binari e sottopasso di 8,5 mt. Possibile quindi anche una pendenza
minore visto che la luce della galleria deve essere almeno 4,20 mt.
Adesso dal disegno del Comune (NON firmato da un professionista)
leggiamo che la rampa nord (lato KFC) sarà lunga 74m con una
pendenza dell'8%. La rampa sud (di fronte al centro sportivo
Gamba) sarà lunga 95.6 m con una pendenza del 5%. Il
sovrapasso ferroviario sarà largo 12 mt e la luce tra piano ferroviario
e piano stradale sarà di 7mt.
E' ignoto lo spessore del ponte tra l'intradosso e il profilo dei binari: 150, 200, 250 cm?.
Uscendo da via Donizetti (al PL) non si entrerà sulla via Fermi come
adesso ma si girerà verso sud percorrendo un nuovo controviale
(sempre davanti al centro sportivo: abolita quindi la pista ciclabile?)
che porterà il traffico verso una rotatoria tra via Marconi, Ruffilli e
Fermi con uscita su via Fermi all'altezza della sede SEI.
NON sarà più possibile passare da via Fermi nella strada tra il KFC e
la Esselunga (credo sia proprietà della Esselunga…) per accedere alla
quale Slunga i Curnesi dovranno passare da via Donizetti, scendere
lungo via Fermi fino alla rotonda tra via Marconi, Ruffilli e
Fermi quindi tornare indietro fino alla rotonda sulla exBriantea con
via Meucci, proseguire verso Curno fino alla rotonda tra via Bergamo e
via dell'Aeronautica e quindi accedere FINALMENTE al parcheggio della
Esselunga.
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L'IDEA DEL COMUNE PER IL SOTTOPASSO DI VIA FERMI ALLA FERROVIA - 2
Hanno così il buontempo di recitare due decine di avemarie.
Cambieranno anche i flussi veicolari in via Donizetti tra le villette
(da senso unico in uscita diverrà a doppio senso di circolazione) ed
anche gli ingressi-uscite dal Centro Zebra cambieranno abbastanza
radicalmente.
Lo stesso dicasi per via Marconi che diverrà tutta a doppio senso di
circolazione anche nella mitica “strecia di asen”. Da via
Zaccagnini ed alla villetta con lo “scalone d'onore” in fronte.
Già davanti alla soluzione prospettata su Prima Bergamo avevamo
avanzato la perplessità: sarà importante vedere come reagiranno
la Esselunga ed anche l'immobiliare del Centro Zebra quando si
vedranno mazzolare da una soluzione come quella prospettata. Da quel
che si vede adesso nella proposta del Comune vedremo come reagiranno
anche quelli del Centro sportivo Gamba che si vedranno segati via dei
parcheggi e l'alberatura (che è del comune…).
Credo che scoppierà una grossa grana giudiziaria perché i soggetti
coinvolti non hanno granche timore degli amministratori curnesi.
Ma ci sarà anche la reazione dei Curnesi che per andare a Bergamo
oppure alla Esselunga dovranno percorrere quasi un chilometro in
più così come l'interruzione viaria di Via Roma sarà un bel rebus
da risolvere visto che ci sono degli accessi carrali a via IX Febbraio.
Morale della favola le ennemila promesse dei partiti circa il
raddoppio ferroviario ripetute anche stavolta dalla sindaca Gamba:
“occorre privilegiare soluzioni valide per la quotidianità di
studenti, lavoratori e cittadini che si spostano per studio e per
lavoro, piuttosto che focalizzarsi su eventi eccezionali e di breve
durata come le Olimpiadi invernali del 2026” i Curnesi dal raddoppio
ferroviario NON trarrano UN SOLO vantaggio. Infatti (1) il paese sarà
spezzato in due parti (2) non ci sarà la stazione ferroviaria (3) la
viabilità interna di alcune zone diverrà un pericoloso casino (4)
vedremo come reagiranno gli abitanti di via XI Febbraio (tra i CC e la
gelateria davanti al comune) cui capiterà tra capo e collo il
sottopasso di via Roma (5) Esselunga, Zebra e Gamba non staranno zitti
e silenti a subire l'ennesima cappellata del Comune.
Divertente scoprire che DOPO 40 anni di assessorato diretto od ombra da
parte dell'arch. Conti i Curnesi avranno una “strecia di asen”
sulla via Brembo al sottopasso della 470dir ed un'altra “strecia di
asen” sulla via Marconi.
Quando avevamo visto la soluzione prospettata su Prima Bergamo
pensavamo che fosse stata pensata per evitare di dovere rifare (sopra
tutto) la maxi fognatura che in via Fermi sottopassa il passaggio a
livello. Come si vede dalla fotografia, li sotto NON c'è solo la
fognatura comunale che sottopassa un mega condotto (scaricava le acque
piovane del nord ferrovia a valle).TUTTA la fognatura della parte di NE
sopra la ferrovia del territorio comunale DOVRA' essere spostata e
quindi rifatta da cima a fondo. Un bazzecola da almeno mezzo milione di
euro.
Ancora più divertente immaginare i tempi necessari per i lavori per
realizzare sia il sottopasso di via fermi che il sottopasso
pedociclabile di via Roma.
Senza contare i piccoli problemi di smaltimento acque piovane nel
sottopasso di via Fermi, visto che il Comune di Curno riesce a farsi
allagare una scuola oppure la via Europa. Mica costruzioni di mezzo
secolo oro sono ma di ierl'altro.
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Più
che la sindaca Gamba che di urbanistica ne mastica zero come mastica
zero di politica (non è uscita ne dal liceo classico ne dalla
Camilluccia ne dalle Frattocchie ma da una modesta UniBG) della stramba
soluzione avanzata per il sottopasso di via Fermi dovrebbe vergognarsi
l'arch. Conti, vicesindaco ed assessore all'urbanistica praticamente da
quando è entrato come consigliere per conto del PCI (ieri: 1990) e
delle piccole imprese edili locali, quelle che attraverso la presa del
potere controllavano ogni attività edilizia residenziale per
massimizzare il proprio profitto riducendo e controllando in maniera
ferrea l'offerta. La bruttezza di Curno porta la sua firma più ancora
che quella della Lega o del CDX. E se volete un emblema della bruttezza
basta fare la carta delle piste ciclabili, della Piazza Vittoria e di
quella della Chiesa senza dimenticare quella del Comune.
Per fortuna della giunta Gamba, e quindi anche dell'ass. Conti, i
lavori di raddoppio della ferrovia e della costruzione dei due
sottopassi (via Roma e via Fermi) non saranno nemmeno iniziati quando
ci sarà la prossima tornata elettorale altrimenti potrebbero stare
certi di essere sconfitti. Sconfitta meritata soprattutto per quella
pervicace volontà del “faccio tutto io da solo e non ascolto nessuno
tranne chi mi da sempre ragione». La chiamano condivisione.
Per carità: non pensiamo o pretendiamo che diano ascolto alle nostre
idee ma che almeno, un comune con le casse strapiene zeppe di soldoni,
che almeno brigasse per avere i migliori professionisti e consiglieri
piuttosto che procurarseli col metodo lidl.
Adesso col raddoppio FINTO della linea ferroviaria (anche
questa: raddoppia fino alla Dorotina perché non hanno i soldi e le idee
di che fare coi viadotti sul Quisa e il Brembo: roba da quarto
mondo) il paese sarà spaccato in tre parti. Fanculo a Merena Marigolda
e Lungobrembo perché la giunta Gamba nemmeno morta allargherà il tratto
di via Brembo dalla Madonnina alla 470 dir.
Fanculo alla parte NE del paese legato con un sottopasso pedonale (poi
vedremo che cagata riusciranno a combinare) e con un cervellotico otto
volante col resto. Ah!” poi ci dovrebbe essere la rambla del TS1: una
autostrada coi pedoni che faranno da birilli.
Ecco: datevi una regolata e lasciateci tranquilli.
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