A GUARDARE ALLE COLLINE PAGINA 1253 DEL 31 LUGLIO 2020
























































Di cosa parliamo in questa pagina.



















PER FORTUNA CHE DI MESTIERE FA L'AVVOCATO!

L'IDEA DEL COMUNE PER IL SOTTOPASSO DI VIA FERMI ALLA FERROVIA -1 - 2
Con inattesa celerità la dirigente del settore ci ha mandato la copia della proposta di sottopasso  ferroviario in via Fermi avanzata dal Comune di Curno a RFI. L'avevamo chiesto con un accesso agli atti partendo dalla dichiarazione della sindaca alla giornalista di Prima Bergamo che abbiamo riportato in originale sulla pagina 1252. Esprimiamo soddisfazione nel rilevare come la nostra idea che fosse il Comune ad avanzare una proposta anziché attendere che ci mettesse mano RFI sia stata condivisa anche dalla giunta Gamba: del resto non avevano alternative. O esporsi o subire.
Esaminate le sette pagine della proposta comunale ci siamo resi conto che non collimavano con quanto pubblicato venerdi u.s. da Prima Bergamo. Evidente che quel che è stato pubblicato dal settimanale deve essere venuto fuori da qualche ufficio comunale.
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LA FIRMA DELL'UOMO CHE HA FATTO DI CURNO UN PAESE BRUTTO (ANCHE DA VIVERCI)
Più che la sindaca Gamba che di urbanistica ne mastica zero come mastica zero di politica (non è uscita ne dal liceo classico ne dalla Camilluccia ne dalle Frattocchie ma da una modesta UniBG) della stramba soluzione avanzata per il sottopasso di via Fermi dovrebbe vergognarsi l'arch. Conti, vicesindaco ed assessore all'urbanistica praticamente da quando è entrato come consigliere per conto del PCI (ieri: 1990) e delle piccole imprese edili locali, quelle che attraverso la presa del potere controllavano ogni attività edilizia residenziale per massimizzare il proprio profitto riducendo e controllando in maniera ferrea l'offerta. La bruttezza di Curno porta la sua firma più ancora che quella della Lega o del CDX.
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PRONTA LA PASSERELLA DI VIA CARLINGA SULL'ASSE INTERUBANO:
PECCATO CHE MANCHI TUTTO A MONTE ED A VALLE
E' quasi pronto il passaggio pedonale e ciclabile (forse solo ciclabile, forse entrambi?) sull'asse interurbano sul fianco est della via Carlinga. Trattasi di un'opera realizzata su progetto e spesa dalla Provincia che ha avuto qualche problema durante la costruzione tra impresa e provincia. Anche stavolta siamo alle comiche dal momento che  il Comune di Curno cui spetta l'onere di realizzare i percorsi pedociclabili sulla via Carlinga a partire dalla via Gandhi ( a sud della nuova Rodari dove dovrebbe sorgere l'ormai dimenticata nuova palestra) non ha realizzato alcun progetto e quindi –c'è da scommetterci- vedremo anche stavolta che le opere saranno realizzate da qualche operatore a sconto di oneri dovuti lautamente scontati nel senso che se ci perde deve essere davvero uno di quelli bravi.
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le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!































I MISTERI SOTTO IL
PASSAGGIO A LIVELLO DI VIA FERMI


























































































































































































E' quasi pronto il passaggio pedonale e ciclabile (forse solo ciclabile, forse entrambi?) sull'asse interurbano sul fianco est della via Carlinga. Trattasi di un'opera realizzata su progetto e spesa dalla Provincia che ha avuto qualche problema durante la costruzione tra impresa e provincia. Anche stavolta siamo alle comiche dal momento che  il Comune di Curno cui spetta l'onere di realizzare i percorsi pedociclabili sulla via Carlinga a partire dalla via Gandhi ( a sud della nuova Rodari dove dovrebbe sorgere l'ormai dimenticata nuova palestra) non ha realizzato alcun progetto e quindi –c'è da scommetterci- vedremo anche stavolta che le opere saranno realizzate da qualche operatore a sconto di oneri dovuti lautamente scontati nel senso che se ci perde deve essere davvero uno di quelli bravi. Come succede con tutti i pezzi di piste pedociclabili a Curno Made by Conti.
Anche stavolta ci aspettiamo un esercito di pedoni e ciclisti che giorno e notte scenderanno da Curno ad Albegno e poi verso Dalmine e ritorno. Del resto che c'é di meglio andare all'Università o all'ITIS a Dalmine in bici in pieno inverno magari con la neve e la pattina ghiacciata? Oppure volete mettere che bello per gli umarelli curnesi e treviolesi sostare sulla passerella a guardare i veicoli che passano sotto?. Insomma ragazzuoli un'altra figata, di quelle da pubblicare sul giornaletto comunale ed anche sui volantini elettorali.
La passerella risulta essere un gran bel progetto tutto di cemento (e ferro zincato:le barriere) peccato che abbiano piantato i piloni proprio ma proprio a filo della strada ragion per cui semmai domani   la provincia volesse ampliare l'asse interurbano, bisognerà demolire la passerella. Una genialata: insomma. Certo è che riuscire in una unica botta riuscire a fare un'opera  che resterà inutile per chissà quanti anni e che blocca un eventuale ampliamento della strada sottostante, beh… ce ne vuole.

L'IDEA DEL COMUNE PER IL SOTTOPASSO DI VIA FERMI ALLA FERROVIA -1

Con inattesa celerità la dirigente del settore ci ha mandato la copia della proposta di sottopasso  ferroviario in via Fermi avanzata dal Comune di Curno a RFI. L'avevamo chiesto con un accesso agli atti partendo dalla dichiarazione della sindaca alla giornalista di Prima Bergamo che abbiamo riportato in originale sulla pagina 1252. Esprimiamo soddisfazione nel rilevare come la nostra idea che fosse il Comune ad avanzare una proposta anziché attendere che ci mettesse mano RFI sia stata condivisa anche dalla giunta Gamba: del resto non avevano alternative. O esporsi o subire.
Esaminate le sette pagine della proposta comunale ci siamo resi conto che non collimavano con quanto pubblicato venerdi u.s. da Prima Bergamo. Evidente che quel che è stato pubblicato dal settimanale deve essere venuto fuori da qualche ufficio comunale.
Vuol dire che nello spazio di pochi giorni hanno deciso di modificare l'idea originale presentata sul settimanale (MA NON ai cittadini…).
Il 18 luglio in una intervista a L'Eco l'ad di RFI Maurizio Gentile alla domanda di  Dino Nikpalj, l'ad di RFI  annunciava che per il sottopasso quello di via Fermi si prevedeva un sottopasso carrabile con deviazione e ribassamento della viabilità at­tuale, con marciapiede e pista ciclopedonale rialzata.
Avevamo scritto che una misurazione via google dice che lo scivolo per sottopassare la ferrovia (dal disegno di Prima Bergamo) sarebbe stato lungo sui 160 mt e quindi con una pendenza di 5% consente un dislivello tra binari e sottopasso di 8,5 mt. Possibile quindi anche una pendenza minore visto che la luce della galleria deve essere almeno 4,20 mt.
Adesso dal disegno del Comune (NON firmato da un professionista) leggiamo  che la rampa nord (lato KFC) sarà lunga 74m con una pendenza dell'8%. La rampa sud (di fronte al centro sportivo Gamba)   sarà lunga 95.6 m con una pendenza del 5%. Il sovrapasso ferroviario sarà largo 12 mt e la luce tra piano ferroviario e piano stradale sarà di 7mt.
E' ignoto lo spessore del ponte tra l'intradosso e il profilo dei binari: 150, 200, 250 cm?.

Uscendo da via Donizetti (al PL) non si entrerà sulla via Fermi come adesso ma si  girerà verso sud percorrendo un nuovo controviale (sempre davanti al centro sportivo: abolita quindi la pista ciclabile?) che porterà il traffico verso una rotatoria tra via Marconi, Ruffilli e Fermi con uscita su via Fermi all'altezza della sede SEI.
NON sarà più possibile passare da via Fermi nella strada tra il KFC e la Esselunga (credo sia proprietà della Esselunga…) per accedere alla quale Slunga i Curnesi dovranno passare da via Donizetti, scendere lungo via Fermi fino alla rotonda  tra via Marconi, Ruffilli e Fermi quindi tornare indietro fino alla rotonda sulla exBriantea con via Meucci, proseguire verso Curno fino alla rotonda tra via Bergamo e via dell'Aeronautica e quindi accedere FINALMENTE al parcheggio della Esselunga.

L'IDEA DEL COMUNE PER IL SOTTOPASSO DI VIA FERMI ALLA FERROVIA - 2

Hanno così il buontempo di recitare due decine di avemarie.
Cambieranno anche i flussi veicolari in via Donizetti tra le villette (da senso unico in uscita diverrà a doppio senso di circolazione) ed anche gli ingressi-uscite dal Centro Zebra cambieranno abbastanza radicalmente.
Lo stesso dicasi per via Marconi che diverrà tutta a doppio senso di circolazione anche nella mitica “strecia di asen”. Da  via Zaccagnini ed alla villetta con lo “scalone d'onore” in fronte.

Già davanti alla soluzione prospettata su Prima Bergamo avevamo avanzato la perplessità: sarà importante vedere come reagiranno  la Esselunga ed anche  l'immobiliare del Centro Zebra quando si vedranno mazzolare da una soluzione come quella prospettata. Da quel che si vede adesso nella proposta del Comune vedremo come reagiranno anche quelli del Centro sportivo Gamba che si vedranno segati via dei parcheggi e l'alberatura (che è del comune…).
Credo che scoppierà una grossa grana giudiziaria perché i soggetti coinvolti non hanno granche timore degli amministratori  curnesi.
Ma  ci sarà anche la reazione dei Curnesi che per andare a Bergamo oppure alla Esselunga dovranno percorrere  quasi un chilometro in più così come l'interruzione  viaria di Via Roma sarà un bel rebus da risolvere visto che ci sono degli accessi carrali a via IX Febbraio.

Morale della favola le ennemila promesse dei partiti  circa il raddoppio ferroviario ripetute anche stavolta dalla sindaca Gamba: “occorre pri­vilegiare soluzioni valide per la quotidianità di studenti, lavoratori e cittadini che si spostano per studio e per lavoro, piuttosto che focaliz­zarsi su eventi eccezionali e di breve durata come le Olimpiadi invernali del 2026” i Curnesi dal raddoppio ferroviario NON trarrano UN SOLO vantaggio. Infatti (1) il paese sarà spezzato in due parti (2) non ci sarà la stazione ferroviaria (3) la viabilità interna di alcune zone diverrà un pericoloso casino (4) vedremo come reagiranno gli abitanti di via XI Febbraio (tra i CC e la gelateria davanti al comune) cui capiterà tra capo e collo il sottopasso di via Roma (5) Esselunga, Zebra e Gamba non staranno zitti e silenti a subire l'ennesima cappellata del Comune.
Divertente scoprire che DOPO 40 anni di assessorato diretto od ombra da parte dell'arch. Conti i Curnesi avranno  una “strecia di asen” sulla via Brembo al sottopasso della 470dir ed un'altra “strecia di asen” sulla via  Marconi.

Quando avevamo visto la soluzione prospettata su Prima Bergamo pensavamo che fosse stata pensata per evitare di dovere rifare (sopra tutto) la maxi fognatura che in via Fermi sottopassa il passaggio a livello. Come si vede dalla fotografia, li sotto NON c'è solo la fognatura comunale che sottopassa un mega condotto (scaricava le acque piovane del nord ferrovia a valle).TUTTA la fognatura della parte di NE sopra la ferrovia del territorio comunale DOVRA' essere spostata e quindi rifatta da cima a fondo. Un bazzecola da almeno mezzo milione di euro.

Ancora più divertente immaginare i tempi necessari per i lavori per realizzare sia il sottopasso di via fermi che il sottopasso pedociclabile di via Roma.
Senza contare i piccoli problemi di smaltimento acque piovane nel sottopasso di via Fermi, visto che il Comune di Curno riesce a farsi allagare una scuola oppure la via Europa. Mica costruzioni di mezzo secolo oro sono ma di ierl'altro.

Più che la sindaca Gamba che di urbanistica ne mastica zero come mastica zero di politica (non è uscita ne dal liceo classico ne dalla Camilluccia ne dalle Frattocchie ma da una modesta UniBG) della stramba soluzione avanzata per il sottopasso di via Fermi dovrebbe vergognarsi l'arch. Conti, vicesindaco ed assessore all'urbanistica praticamente da quando è entrato come consigliere per conto del PCI (ieri: 1990) e delle piccole imprese edili locali, quelle che attraverso la presa del potere controllavano ogni attività edilizia residenziale per massimizzare il proprio profitto riducendo e controllando in maniera ferrea l'offerta. La bruttezza di Curno porta la sua firma più ancora che quella della Lega o del CDX. E se volete un emblema della bruttezza basta fare la carta delle piste ciclabili, della Piazza Vittoria e di quella della Chiesa senza dimenticare quella del Comune.
Per fortuna della giunta Gamba, e quindi anche dell'ass. Conti, i lavori di raddoppio della ferrovia e della costruzione dei due sottopassi (via Roma e via Fermi) non saranno nemmeno iniziati quando ci sarà la prossima tornata elettorale altrimenti potrebbero stare certi di essere sconfitti. Sconfitta meritata soprattutto per quella pervicace volontà del “faccio tutto io da solo e non ascolto nessuno tranne chi mi da sempre ragione». La chiamano condivisione.
Per carità: non pensiamo o pretendiamo che diano ascolto alle nostre idee ma che almeno, un comune con le casse strapiene zeppe di soldoni, che almeno brigasse per avere i migliori professionisti e consiglieri piuttosto che procurarseli col metodo lidl.
Adesso  col raddoppio FINTO della linea ferroviaria  (anche questa: raddoppia fino alla Dorotina perché non hanno i soldi e le idee di che fare  coi viadotti sul Quisa e il Brembo: roba da quarto mondo) il paese sarà spaccato in tre parti. Fanculo a Merena Marigolda e Lungobrembo perché la giunta Gamba nemmeno morta allargherà il tratto di via Brembo dalla Madonnina alla 470 dir.
Fanculo alla parte NE del paese legato con un sottopasso pedonale (poi vedremo che cagata riusciranno a combinare) e con un cervellotico otto volante col resto. Ah!” poi ci dovrebbe essere la rambla del TS1: una autostrada coi pedoni che faranno da birilli.
Ecco: datevi una regolata e lasciateci tranquilli.