A GUARDARE ALLE COLLINE PAGINA 1252 DEL 25 LUGLIO 2020
























































Di cosa parliamo in questa pagina.




















1-VIA ROMA E VIA FERMI E IL RADDOPPIO DELLA LINEA FERROVIARIA

2-PERCHÉ AUMENTA IL COSTO DELLA  MANUTENZIONE DEL VERDE PUBBLICO  PASSANDO DALLA PRIMAVERA ALL'ESTATE?

3-QUEL MALEDUCATO DI DELUCA

4-LE “CORSIE” CICLABILI SEGNO DI DECADENZA


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le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!




























































































































































































































Via Roma e via Fermi e il raddoppio della linea ferroviaria

Il 18 luglio in una intervista a L'Eco l'ad di RFI Maurizio Gentile alla domanda di  Dino Nikpalj : Avete trovato una soluzione per i passaggi a livello, soprattutto quel­lo di Cumo? Rispondeva: «Si, e sono state inserite nel pro­getto definitivo della Fase 1 del raddoppio Ponte-Bergamo- Montcllo. A Curno verrà realiz­zato un sottovia ciclopedonale che sostituirà l'attuale passaggio a livello di via Roma. Per quello di via Fermi ne è invece previsto uno carrabile con deviazione e ribassamento della viabilità at­tuale, con marciapiede e pista ciclopedonale rialzata. Nell'at­tesa ci confronteremo con il ter­ritorio per individuare insieme provvedimenti transitori».
La sindaca Gamba è corsa ai ripari ed ecco scodellata la solita intervista della giornalista di Prima Bergamo nella quale non c'è traccia della soluzione del sottopasso pedociclabile di via Roma e appare lo schema di quello su via Fermi.
Una misurazione googalata dice che lo scivolo per sottopassare la ferrovia sarà lungo sui 160 mt e quindi con una pendenza di 5% consente un dislivello tra binari e sottopasso di 8,5 mt. Possibile quindi anche una pendenza minore visto che la luce della galleria deve essere almeno 4,20 mt. Sarà importante vedere come reagiranno  la Esselunga ed anche  l'immobiliare del Centro Zebra quando si vedranno mazzolare da una soluzione come quella prospettata. Ancora più divertente immaginare i due anni (almeno) di lavori necessari che si sommeranno ai due anni per realizzare il sottopasso pedociclabile di via Roma (anche qui: chissà come reagiranno i frontisti ?…). Senza contare i piccoli problemi di smaltimento acque piovane.
Alla fine della fiera il tanto propagandato raddoppio ferroviario  che avrebbe dovuto trasformare il paese bello da vivere in un eden metropolitano, diverrà un casino –se tutto fila via senza intoppi- un casino inimmaginabile per almeno cinque anni nei quali avremo il paese spezzato in due parti per scambiare le quali occorreranno dai 10 minuti alla mezz'ora. Coi Curnesi contenti come pasque.

Vale la pena di leggere quanto la sindaca dice: “la prima bozza di progetto  prevedeva infatti che si po­tesse attraversare la linea fer­roviaria solo passando da una nuova bretella stradale
che, partendo dalla rotatoria dell'ospedale e attraversando il territorio di Treviolo, avreb­be raggiunto la via Fermi. Mentre in via Fermi e in via Roma erano previsti solo sot­topassi ciclopedonali. (…) È stato aperto un tavolo pluripartecipato con i diversi enti interessati alla viabilità generale della zona ovest di Bergamo e dell'ospedale Pa­pa Giovanni e successiva­mente l'Amministrazione co­munale di Curno ha presen­tato a Rfi una bozza di progetto per un sottopasso car­rabile in via Fermi.
«Questo progetto è stato sostanzialmente recepito da Rfi, ed è quello che è ora pubblicato sul portale del Ministero dell'Ambiente per essere sottoposto alla verifica di impatto ambientale», spie­ga il sindaco. Ma il lavoro non é finito. [Magari ha dimenticato qualcosa ma lei la fa sempre facile con la “roba” degli altri] Ora si tratta di fare in modo che l'impatto acustico della linea ferroviaria sia contenuto da idonee barriere antirumore e, soprattutto, che il progetto di raddoppio soddisfi le esigenze dei ter­ritori, costituendo una linea di trasporto su ferro leggera, frequente e rapida, che con­senta il collegamento tra la periferia ovest e la città come alternativa valida ed ecolo­gica all'automobile».  [ Questa è una balla dal momento che il raddoppio della ferrovia NON servirà ne a Curno ne a Mozzo e neppure a Bergamo] Gamba sottolinea: «Anche su questo fronte, l'alleanza tra enti e soggetti diversi è fondamentale. Occorre pri­vilegiare soluzioni valide per la quotidianità di studenti, lavoratori e cittadini che si spostano per studio e per lavoro, piuttosto che focaliz­zarsi su eventi eccezionali e di breve durata come le Olimpiadi invernali del 2026».
Concludendo. (1) A Curno non ci sarà una stazione dei treni (2) il raddoppio della ferrovia si fermerà alla Dorotina (3) l'aumento delle corse dei treni non produrrà  diminuzione del traffico veicolare (4) non c'è nessun rapporto tra trasporto e ospedali cittadini (4) Meglio insonorizzare una abitazione che avere davanti sei metri di muro cieco di una barriera antirumore.
Poi: chi vivrà vedrà e la sindaca Gamba speri ardentemente di non arrivare alle prossime elezioni col casino in via Brembo e sulla ferrovia.


Perché aumenta il costo della  manutenzione del verde pubblico passando dalla primavera all'estate?

Leggiamo in una determinazione della responsabile settore territorio patrimonio lavori pubblici ecologia: (…) Considerato che con propria determinazione n. 156 del 30.04.2020 veniva affidato il servizio di manutenzione del verde pubblico dal 04.05.2020 al 31.07.2020 per l'importo pari a € 14.500.00 oltre Iva 22% per un totale di € 17.690.00; e che si rende pertanto necessario provvedere all'affidamento del servizio di manutenzione ordinaria e straordinaria del verde pubblico per i mesi di luglio, agosto e settembre 2020 al fine di garantire il servizio(…)determina (…) di approvare il Report della procedura Sintel (…) per l'affidamento del servizio di manutenzione ordinaria e straordinaria del verde pubblico per il periodo luglio - settembre 2020 e di affidare il servizio di cui sopra alla ditta XXXXX (…) per l'importo di aggiudicazione pari a € 23.200,00 oltre Iva 22% per un totale di € 28.304,00 alle condizioni meglio specificate nella lettera di invito.

Se non abbiamo sbagliato la lettura per (poco meno de)i tre mesi maggio giugno e luglio il Comune ha speso 17.690 mila euro per la manutenzione del verde. Poi leggiamo che per i tre mesi di … luglio agosto e settembre spenderà la bellezza di 28.304 euro. Un aumento del 60% per il medesimo lavoro sulle medesime aree?. Alla grande, siamo sciori!. Basta avere un po' di pratica per capire che  nei mesi da maggio a luglio la quantità di verde da tagliare e raccogliere  è (perlomeno) il doppio di quello dei mesi estivi ed allora ci si domanda: come mai c'è questo balzo da 17 a 28 mila?. Che siano compreso anche la “permanente” o dei “colpi di sole” all'erbetta delle aiuole in vista del Redentur e de la Sunta?
Stiamo aspettando una risposta credibile dall'ufficio ma pensiamo che non ci rispondano. Sono ipersensibili in ordine a queste domande.


Quel maleducato di DeLuca
Preciso subito che sono un fans di DeLuca soprattutto perché non ha un cognato che fabbrica camici da regalare alla Regione Campania. Lombrosianamente parlando DeLuca ispira simpatia mentre Fontana (presidente Regione Lombardia) appare come la rappresentazione della morte improvvisa: gli manca solo la falce in mano e una tunica nera addosso. Anzi: una tunica ovviamente “negra” per fare in pendant.
De Luca ha pizzicato il fratello del commissario Montalbano segretario nazionale del PD: “Abbiamo anticipato di 20 giorni le misure prese poi dal Governo, anticipato decisioni prese dal Nord con grande ritardo. Ci ricordiamo alcune frasi come 'Milano non si fermà, 'Bergamo non si ferma'. Un segretario di partito, che è anche un mio amico, è andato a fare un brindisi, ma siccome Dio c'è ha beccato il Covid“.
Molto netto il commento della deputata PD Elena Carnevali: «De Luca si occupi dei bisogni della Campania ed eviti di parlare di Bergamo, del nostro dolore e dei nostri morti. Ci risparmi la sua ossessione per la Lombardia e il suo sarcasmo». Peccato che Carnevali dimentichi che la sanità campana riceve dallo Stato 40euro in meno pro capite rispetto al Veneto. C'è  il post del vicesindaco di Bergamo Sergio Gandi: «Per fare la sua campagna elettorale, per tirare acqua al suo mulino, il presidente di una regione non trova di meglio che offendere il nostro territorio e i nostri rappresentanti istituzionali. Dalle altre regioni, in verità, salvo poche eccezioni, non ci sono arrivati aiuti quando ne avevamo bisogno, e ci arrivano insulti ora. Più che offeso sono deluso, da una politica misera e senza cuore».
Lascio DeLuca che è IL presidente di una Regione e non un cittadino comune e nemmeno l'assessore (Gandi) di una città medio piccola come Bergamo però da bergamasco  devo fare notare che (1) grandissima parte del PD bergamasco e dei Bergamaschi era contrario alla dichiarazione di zona rossa nella Valle Seriana: basti SOLO pensare alle dichiarazioni di Gori e a tutta la manfrina successiva  di tutta la parte “industriosa” della provincia (2) ci fosse stato pure Gori al posto di Fontana, in meno di due anni NON sarebbe stato capace di rivoltare la sanità lombarda rispetto ai 50 anni di co-gestione a maggioranza di CDX+Lega. Quindi la tragedia del covid19 sarebbe stata esattamente la stessa. (3) i Bergamaschi sono perfettamente (cor)responsabili della tragedia visto che da mezzo secolo scelgono proprio quelli che  stavolta li hanno massacrati. (4) tanto per dimostrarsi cojoni al cubo i Bergamaschi risultano essere tra i maggiori donatori alla sanità lombarda di ben 130 milioni di euro di cui quasi 30 agli ospedali provinciali. Solo degli ottusi al cubo danno soldi ai loro assassini.
Nella vita quando ti senti dire che sei nudo, meglio darsi un'occhiata se hai le mutande oppure no. Anche se te lo dicono in modo sgradevole.


Le “corsie” ciclabili segno di decadenza

Bergamo news. L'articolo 232 del cosiddetto “decreto rilancio” contiene diverse misure per incoraggiare l'utilizzo di mezzi di trasporto più sostenibili: un'esigenza diventata ancora più urgente dopo l'allentamento delle restrizioni contro il coronavirus, che rischiano di rendere le città più trafficate di prima vista la riduzione della capienza dei mezzi pubblici, soprattutto in vista della riapertura delle scuole a settembre.
La “corsia ciclabile” è una novità assoluta che si differenzia dalla “pista ciclabile”. È definita nel documento del Governo come “una parte longitudinale della carreggiata, posta a destra, delimitata mediante una striscia bianca discontinua, valicabile e ad uso promiscuo, idonea a permettere la circolazione sulle strade urbane dei velocipedi nello stesso. Oltre ai tempi e costi ridotti, la virtù principale della corsia ciclabile è infatti “quella di marcare” sulla strada lo spazio di rispetto e tutela del ciclista. A differenza della pista ciclabile vera e propria, che richiederebbe uno spazio dedicato esclusivamente ai ciclisti (non sempre ricavabile nelle strade a sezione ristretta, tanto comuni a Bergamo), la “corsia ciclabile” individua uno spazio di attenzione e precedenza per la mobilità dolce in modo meramente visivo, all'interno della carreggiata. Secondo alcuni esperti di mobilità sostenibile, gli automobilisti tendono a non percepire che il lato destro della carreggiata possa essere occupato dai ciclisti: di conseguenza prestano loro meno attenzione nelle manovre, non rispettando la distanza di sicurezza. Se invece le biciclette si muovono sul lato destro della strada all'interno di una segnaletica di protezione come quella individuata dalle “corsie ciclabili”, per quanto leggera, le condizioni di sicurezza migliorano. Amen.
Diciamo che le piste ciclabili sono per 999 volte su mille una medaglia da esibire anche se all'atto pratico servono quasi a zero.
Ovviamente non siamo contrari alle piste ciclabili ma  lo siamo per COME sono realizzate finora: soldi sprecati. Invece di realizzare mille segmenti sarebbe più sensato che queste opere venissero considerate davvero strategiche (e non blasoni da esibire) ragion per cui viene deciso che… vanno da qui a li… e quindi ecco scodellata adesso quest'idea cretina delle corsie ciclabili. Siccome la politica noin riesce più a giustificare i mille segmenti inutili  per i quali ha speso barcate di soldi senza costrutto e utilità, ecco la trovata del solito: colleghiamo i segmenti esistenti con le corsi e dipinte per terra. Ma se era così logica  questa idea perché non è stata adottata prima?.
Basta osservare la foto in questa pagina per capire l'obiettiva pericolosità di questo modo di fare che rivela ancora una volta l'idea di un paese straccione che all'atto pratico, tira fuori un secchio di pittura e ciao stai bene.