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CUCINA CASALINGA DEL REDENTUR
1 - Leggendo i programmi dei centri ricreativi estivi si trova p.e. che
il “focus del CRD sarebbe quello di diffondere, tra i giovani, sani
valori e principi, tra cui l'amicizia, la condivisione e
l'integrazione, attraverso la pratica di discipline motorie e
discipline artistiche. Sensibilizzare i giovani sull' importanza dello
"stare insieme" rispettando le nuove regole sociali con educatori
profesisonali e laboratori ad hoc. Anche attraverso i nostri
laboratori: Artistico, educativo, Motorio, multi esperienziale,
cucina, valore aggiunto, Lab. Teatrale, spazio verde, linguistico e
molto altro ancora!.
A noi pare una semplice riproposizione di un vecchio dopo scuola
d'antan-senza neanche la soddisfazione di avere a che fare con qualche
suora manesca e pettoruta- appena aggiornato perché i presenti sono i
ragazzini di oggi che già smanettano meglio dei genitori e degli
amministratori sui cellulari. I bambini vanno abituati a stare alla
stanga e soprattutto non debbono perdere le buone abitudini
all'obbedienza ovviamente tutta colpa del covid19.
In buona sostanza alla fine si tratta di creare da una parte un po' di
occupazione precaria non sai quanto qualificata tranne quello promesso
sul volantino, e dall'altra parte togliersi di torno per un certo tempo
ogni giorno 'ste pargoli. Ovviamente sempre tutto in termini
politicamente corretti perché tutto avviene per perseguire un armonico
sviluppo della personalità dei partecipanti. Ovvio!: mica prometteranno
di farne dei bulli o delinquenti.
Sarebbe interessante sapere quanti sono i genitori che lavorano anche
perché coi costi-prezzi proposti quest'anno, partecipare al CRE è
roba da famiglie ricche per via dei piccoli gruppi obbligatori e quindi
del maggior numero di spazi ed “educatori” necessari. Quanto siano
capaci come educatori dei ragazzi-ragazze di meno di
vent'anni resta un mistero ma siccome c'è sempre l'italico stellone che
vigila stiamo apposto. Importante che tutto fili via liscio senza
intoppi. Ed infatti tutto avviene appunto in batteria ed alla stanga,
perché in questo modo occhio (estraneo) non vede e cuore non mormora.
Già: c'è il covid19.
2 - Peccato che quando noi eravamo in prima elementare proprio il
nostro compagno di banco, figlio di una coppia di maestri,
schiattò per il tifo pochi giorni dopo l'inizio della scuola. Adesso
uno immagina la chiusura della scuola: nossignori. Ci vaccinarono e non
perdemmo che la mezza giornata impiegata per vaccinare l'intera classe.
Invece sia io che mia sorella –due anni più grande di me- figli di
contadini ed allevatori passavamo l'estate “fuori con le vacche” vale a
dire a fare i pastorelli sui prati di Selvino. Come erano incoscienti i
nostri genitori rispetto ai genitori amministratori ed educatori
attuali!. Ho iniziato ad andare a cavallo sellato con una sola coperta
di lana militare quando avevo tre anni. Già alle elementari ed
assieme alla sorella più grandi di me di due anni partivamo a cavallo
dai pressi della Concezione di Albino e su per la mulattiera fino
a Selvino. Il cavallo aveva anche il basto con le cassette per portare
a valle degli stracchini mentre in salita erano pieni di salame
frutta abbigliamento per rifornire i nostri adulti che stavano tutta la
stagione sui pascoli. Si saliva per la Valle dell'Albina dalla (Madonna
della) Concezione di Albino ai prati della Madonna della Neve di
Selvino di lunedì e si scendeva di sabato mattina portando a valle
appunto gli stracchini.
La giornata tipo sui prati consisteva al mattino in un mezzo
bagno con acqua fredda tiepida dentro una tinozza di lamiera zincata, a
seguire via in paese a prendere il pane. Avevamo il permesso di stare
in paese a fare comunella coi ragazzi del posto e con quelli
villeggianti salvo rientrare per le dieci di mattina. Pomeriggio
dormitina su un pagliericcio coperto dalla solita coperta di lana
militare (quella che poi serviva anche da sella), merenda con quello
che c'era –in genere pane e fragole raccolte per i prati- e verso le
sei altra scappata in paese per un gelato e giocare con altri
ragazzini. La sera era il momento di scuola per imparare a conoscere
gli uccelli dal canto e poi, una volta radunate e munte le mucche, si
dava una mano nella piccola casera. Dormivamo e vivevamo in una
casella, vale a dire un fienile ed avevamo per soffitto il tetto di
coppi che non era affatto a tenuta stagna negli acquazzoni.
Ecco perché quando leggiamo di avere perduto “dei sani valori e
principi, tra cui l'amicizia, la condivisione e l'integrazione,
attraverso la pratica di discipline motorie e discipline artistiche.
Sensibilizzare i giovani sull' importanza dello "stare insieme"
rispettando le nuove regole sociali con educatori professionali e
laboratori ad hoc. Anche attraverso i nostri laboratori:
Artistico, educativo, Motorio, multi esperienziale, cucina, valore
aggiunto (buono questo: sarebbe interessante cosa consiste…) ,
Teatrale, spazio verde, linguistico e molto altro ancora!.”Che volete
di più? Un lucano? No, perché alcolico. Comprendiamo perché siano
così stronzi. Adesso.
3 - Giovedì 16 luglio sera in piazza della chiesa la Parrocchia ha
organizzato una Messa per i 45 cittadini che sono morti nel periodo
della pandemia. A parte il fatto che non riusciamo ancora a comprendere
i numeri dei contagiati (variano nell'ambito di una decina
attorno ai 70) del nostro comune così come li presenta il Corriere,
abbiamo voluto essere presenti alla cerimonia per rispetto
di questi sfortunati. Purtroppo abbiamo appreso che oltre ai tre
che sapevamo defunti anche che la sindaca abbia dato il permesso
alla celebrazione – sia pure tutti a debita distanza- dal momento
che seguendo la raffica di ordinanze e il relativo tono
spaventato e drammatizzante, ci è sempre apparsa come una
timorosissima. La chiesa ha deciso di mostrare in piazza sul palco
della Messa anche il Cristo deposto che viene conservato in una teca,
scultura in legno si dice di scuola fantoniana. E' stata un messa in
tono minore, nello stile e nelle abitudini dei Curnesi i quali hanno
fatto della piattezza il loro plot esistenziale. I Curnesi non si
scaldano mai per nulla e i neo arrivati manco ci pensano di
partecipare a queste manifestazioni. Del resto il parroco non è un
mons. Ravasi e la sindaca non è una Maraini e quindi ci si deve
accontentare: quei poveretti e quelle poverette filate via dalla vita
senza clamore hanno avuto un ricordo in tono minore. Ciascuno si prenda
il proprio dolore e tanto basta. Ci aspettavamo che la Chiesa portasse
il Cristo deposto con una processione di pochi metri prima della
Messa e poi sempre con una processione che lo riportasse dentro la
teca. No: il Cristo era già piazzato sul palco. Ci aspettavamo che il
Comune fornisse un momento musicale post Comunione e invece via con la
messa normale. Ci aspettavamo che durante la Messa i vari Alpini
e FFOO si togliessero il cappello ma non è accaduto. Non il minimo
sforzo per suscitare un'emozione che appagasse un dolore improvviso e
(forse) immeritato. Negot de fa: 'a n se prope di faró.
4 - Il covid19 ha portato una enorme fortuna economica alle casse
comunali: una cifra prossima se non superiore (di poco) al milione di
euro. Vedi tabella che è stata estratta dalla delibera di giunta n. 65
del 30-06-2020 che ha approvato la seconda variazione del Piano
esecutivo di gestione 2020-2022.
Adesso questa delibera di giunta DOVRA' essere oggetto di una
deliberazione del consiglio comunale e c'è da sperare che non sia anche
quella (seduta) tenuta SEGRETA e magari pure censurata per via di
qualche parola sgradita pronunciata da qualche consigliere. Perché il
consiglio comunale di Curno è stato furbo: ha approvato un regolamento
per la pubblicazione della registrazione delle sedute nel quale è
previsto che se ci sono “parole indebite” l'intera seduta viene
censurata. Vale a dire che ciascun consigliere ha in mano il pallino
per nascondere la seduta all'ascolto verifica da parte dei cittadini.
Adesso poi per via della pandemia, anziché spostare le sedute dal
consiglio nel palazzetto dello sport, la sindaca ha deciso di
secretarne le sedute. Probabilmente si caca talmente sotto che teme di
infettarsi di covid19 anche… di ritorno via bit.
I cittadini di Curno NON si illudano di leggere sul sito del Comune IL
DETTAGLIO di come sono-saranno impiegate queste ENORMI somme “covid19”
dal momento che non è nello stile della sindaca Gamba di fornire
il minimo di spiegazione politica delle scelte che determinano la spesa
verso questo o quello. La Gamba amministra il Comune credendosi non un
sindaco ma un amministratore unico. Anzi: il mercato può
pretendere qualche delucidazione ad un Ad di una spa mentre qui a
Curno, bastano ed avanzano le delibere di giunta e consiglio dove NON
SPIEGA E MOTIVA MAI NULLA.
5 – Ma i primi sei mesi del 2020 sono stati davvero fortunati per le
finanze comunali non solo per il milione di euro ricevuto per la
pandemia ma c'è anche … il resto. E forse abbiamo dimenticato qualcosa.
Vedasi tabella. Va detto subito che le cifre indicate non sono tutte
pacchetti di euro ma possono anche essere beni che arrivano al Comune.
Quindi non trattasi tutta di soldi da spendere.
Anche qui possiamo ripeterci. I cittadini non si aspettino di leggere
un documento della sindaca in cui spiega com'é che sono arrivati tutti
questi soldi e beni e dove verranno impiegati (e magari perché li
piuttosto che la). Soprattutto non permettevi di alzare il dito per
porre qualche domanda se non state nelle sue grazie: consideratevi già
fulminati prima di aprire bocca.
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COVID19: AVEVAMO VISTO GIUSTO
Avverto subito con una posizione politicamente corretta per non finire
catalogato coi No-Covid. Per evitare l'infezione basta seguire quattro
semplici regole: (1) lavarsi spesso le mani con un buon sapone e con
particolare attenzione alle unghie quando non si è in ambiente
domestico (2) usare sempre la mascherina chirurgica quando si è in
presenza di altre persone (3) tenere sempre dalle persone una distanza
pari a due braccia (4) non partecipare ad assembramenti.
Detto questo noi abbiamo sempre sostenuto che la quarantena così come
era stata dettata, nelle varie disposizioni dei DPCM e regionali era
esattamente il contrario del buonsenso per evitare l'infettamento:
abbiamo sempre sostenuto che l'attività sportiva all'aperto e una
vita all'aria aperta nel rispetto della quattro regole suddette
assieme ad una drastica riduzione se non abolizione della
frequentazione dei centri commerciali supermercati costituivano un
sistema giusto ed equilibrato che non faceva correre pericoli. Anzi:
sostenevamo che proprio la vita all'aria aperta (vietata) piuttosto che
la possibilità di fare la spesa (che ormai tutti effettuano dentro
spazi dotati di aria condizionata) molto frequentati da migliaia di
persone ogni giorno costituivano il primo una pratica da consentire ed
incentivare mentre la seconda esattamente da disincentivare.
Poi sappiamo com'è andata: milioni di italiani costretti a stare
chiusi in casa con la sola possibilità di fare la spesa al
supermercato, fare quattro passi nella via e portare il cane a fare la
pupu.
Abbiamo anche lanciato l'allarme di come proprio nei grandi magazzini
supermercati la presenza dell'aria condizionata e di magliai di persone
costituiva un pericoloso occasione d'infettamento.
Vero che per fare una ricerca con la giusta dose di attendibilità occorrono i tempi adeguati ma ecco
Alla fine verità e buonsenso vengono allo scoperto.
I raggi ultravioletti hanno un effetto sull'epidemia di Sars-CoV-2? La
risposta è positiva secondo un team italiano composto da medici e
astrofisici che sta facendo un grosso lavoro sull'argomento. Gli autori
fanno parte dell'Università degli Studi di Milano (dipartimento “Luigi
Sacco”), Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) e Istituto nazionale
dei tumori. Mario Clerici, primo firmatario dei lavori, è professore
ordinario di Immunologia all'Università di Milano e direttore
scientifico della Fondazione Don Gnocchi.
Avete fatto lo stesso esperimento con i raggi UvA e UvB, ovvero quelli che arrivano sulla superficie terrestre?
«Sì, e i risultati sono molto simili, ma li stiamo sistemando e quindi
non sono ancora disponibili per la comunità scientifica. Partendo da
questi dati ci siamo poi chiesti se ci fosse una correlazione tra
irraggiamento solare e epidemiologia di Covid-19. Il lavoro degli
astrofisici è stato raccogliere dati sulla quantità di raggi solari in
260 Paesi, dal 15 gennaio a fine maggio. La corrispondenza con
l'andamento dell'epidemia di Sars-CoV-2 è risultata quasi perfetta:
minore è la quantità di UvA e UvB, maggiore è il numero di infezioni.
Questo potrebbe spiegarci perché in Italia, ora che è estate, abbiamo
pochi casi e con pochi sintomi, mentre alcuni Paesi nell'altro emisfero
— come quelli del Sud America, in cui è inverno — stanno affrontando il
picco. Un caso a sé stante è rappresentato da Bangladesh, India e
Pakistan dove, nonostante il clima caldo, le nuvole dei monsoni
bloccano i raggi solari e quindi l'epidemia è in espansione. Sottolineo
che, nell'analisi dei colleghi astrofisici, sono state prese in
considerazione anche altre variabili, come l'uso della mascherina e il
distanziamento interpersonale».
Secondo i vostri studi, quindi, potremmo stare tranquilli in spiaggia, anche senza mascherina?
«I nostri esperimenti portano ad affermare questo, senza dubbio. Le
goccioline che possono essere emesse da un eventuale soggetto positivo
vengono colpite dai raggi solari e la carica virale è disattivata in
pochi secondi. Il discorso potrebbe valere anche per superfici di ogni
genere».
A seguire una sintesi degli studi che riguardano la dispersione del covid19 attarverso l'aria condizionata e annessi vari.
L'aria condizionata favorisce i contagi di Covid-19? Una questione
piuttosto dibattuta tra gli esperti, che nel pieno della stagione
estiva continua a destare diversi dubbi. Il report dell'Istituto
Superiore di Sanità aiuta a far chiarezza definendo le «modalità di
contagio aerogeno mediato dagli impianti di climatizzazione e
ventilazione».
Uno di questi modi è sicuramente il cosiddetto droplet. Goccioline di
saliva che produciamo quando parliamo, tossiamo o facciamo uno
starnuto. Le gocce più pesanti rimangono nell'aria per poco tempo, per
poi depositarsi sulle superfici, automaticamente veicoli di contagio se
in presenza di virus.
Il punto, per la questione condizionatori, starebbe invece nelle gocce
di dimensioni più piccole, che evaporando rapidamente e creando un
aerosol di nuclei residui, rimangono in sospensione nell'aria più a
lungo. Il sospetto è che queste gocce più piccole possano, in
condizioni di umidità e di scarso ricambio dell'aria, facilitare nuovi
contagi.
Ma in che senso esattamente? A chiarire meglio la questione è Giovanni
Rezza, a capo del dipartimento malattie infettive dell'Istituto
Superiore di Sanità: «L'aria condizionata non trasmette il Covid19 ma
può funzionare da vento per le goccioline». Il problema sarebbe dunque
il cosiddetto “effetto vento”.
Il report dell'Iss, dedicato agli impianti di ventilazione e
climatizzazione in luoghi chiusi (esclusi gli ospedali), parla di
«velocità superiori a 2 metri al secondo che determinano il
trascinamento di gocce, aumentando in modo significativo il rischio di
sospensione di carica virale». Ma aggiunge anche che molto dipende da
come si gestiscono impianti e ambienti.
L'immissione di aria esterna determina una diluizione dei patogeni,
riducendo la carica virale media e quindi la probabilità di contagio,
mentre il ricircolo può diventare fonte di rischio. «Qualora la ripresa
dell'aria non avvenga nello stesso ambiente di immissione in modo
bilanciato, può comportare la diffusione dei patogeni verso gli
ambienti adiacenti».
La ventilazione è dunque uno dei criteri di utilizzo più efficace per
evitare eventuali contagi. Sostituire cioè l'aria interna,
eventualmente contaminata, con quella che arriva dall'esterno.
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