A GUARDARE ALLE COLLINE PAGINA 1251 DELLO 20LUGLIO 2020
























































Di cosa parliamo in questa pagina.


















GIULIA MARIA CRESPI
FONDO AMBIENTE ITALIANO

CUCINA CASALINGA DEL REDENTUR
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COVID19: AVEVAMO VISTO GIUSTO
Avverto subito con una posizione politicamente corretta per non finire catalogato coi No-Covid. Per evitare l'infezione basta seguire quattro semplici regole: (1) lavarsi spesso le mani con un buon sapone e con particolare attenzione alle unghie quando non si è in ambiente domestico (2) usare sempre la mascherina chirurgica quando si è in presenza di altre persone (3) tenere sempre dalle persone una distanza pari a due braccia (4)  non partecipare ad assembramenti.
Detto questo noi abbiamo sempre sostenuto che la quarantena così come era stata dettata, nelle varie disposizioni dei DPCM e regionali era esattamente il contrario del buonsenso per evitare l'infettamento: abbiamo sempre sostenuto che l'attività sportiva all'aperto e una vita  all'aria aperta nel rispetto della quattro regole suddette assieme ad una drastica riduzione se non abolizione della frequentazione dei centri commerciali supermercati costituivano un sistema giusto ed equilibrato che non faceva correre pericoli. Anzi: sostenevamo che proprio la vita all'aria aperta (vietata) piuttosto che la possibilità di fare la spesa (che ormai tutti effettuano dentro spazi dotati di aria condizionata) molto frequentati da migliaia di persone ogni giorno costituivano il primo una pratica da consentire ed incentivare mentre la seconda esattamente da disincentivare.
Poi sappiamo com'è andata: milioni di italiani  costretti a stare chiusi in casa con la sola possibilità di  fare la spesa al supermercato, fare quattro passi nella via e portare il cane a fare la pupu.
Abbiamo anche lanciato l'allarme di come proprio nei grandi magazzini supermercati la presenza dell'aria condizionata e di magliai di persone costituiva un pericoloso occasione d'infettamento.
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le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!




























































































































































































































CUCINA CASALINGA DEL REDENTUR
1 - Leggendo i programmi dei centri ricreativi estivi si trova p.e. che il “focus del CRD sarebbe quello di diffondere, tra i giovani, sani valori e principi, tra cui l'amicizia, la condivisione e l'integrazione, attraverso la pratica di discipline motorie e discipline artistiche. Sensibilizzare i giovani sull' importanza dello "stare insieme" rispettando le nuove regole sociali con educatori profesisonali e laboratori ad hoc. Anche attraverso i nostri laboratori:  Artistico, educativo, Motorio, multi esperienziale, cucina, valore aggiunto, Lab. Teatrale, spazio verde, linguistico e molto altro ancora!.

A noi pare una semplice riproposizione di un vecchio dopo scuola d'antan-senza neanche la soddisfazione di avere a che fare con qualche suora manesca e pettoruta- appena aggiornato perché i presenti sono i ragazzini di oggi che già smanettano meglio dei genitori e degli amministratori sui cellulari. I bambini vanno abituati a stare alla stanga e soprattutto non debbono perdere le buone abitudini all'obbedienza ovviamente tutta colpa del covid19.
In buona sostanza alla fine si tratta di creare da una parte un po' di occupazione precaria non sai quanto qualificata tranne quello promesso sul volantino, e dall'altra parte togliersi di torno per un certo tempo ogni giorno 'ste pargoli. Ovviamente sempre tutto in termini  politicamente corretti perché tutto avviene per perseguire un armonico sviluppo della personalità dei partecipanti. Ovvio!: mica prometteranno di farne dei bulli o delinquenti.
Sarebbe interessante sapere quanti sono i genitori che lavorano anche perché coi costi-prezzi proposti quest'anno,  partecipare al CRE è roba da famiglie ricche per via dei piccoli gruppi obbligatori e quindi del maggior numero di spazi ed “educatori” necessari. Quanto siano capaci  come educatori dei ragazzi-ragazze  di meno di vent'anni resta un mistero ma siccome c'è sempre l'italico stellone che vigila stiamo apposto. Importante che tutto fili via liscio senza intoppi. Ed infatti tutto avviene appunto in batteria ed alla stanga, perché in questo modo occhio (estraneo) non vede e cuore non mormora.
Già: c'è il covid19.

2 - Peccato che quando noi eravamo in prima elementare proprio il nostro compagno di banco, figlio di una coppia di maestri,  schiattò per il tifo pochi giorni dopo l'inizio della scuola. Adesso uno immagina la chiusura della scuola: nossignori. Ci vaccinarono e non perdemmo che la mezza giornata impiegata per vaccinare l'intera classe. Invece sia io che mia sorella –due anni più grande di me- figli di contadini ed allevatori passavamo l'estate “fuori con le vacche” vale a dire a fare i pastorelli sui prati di Selvino. Come erano incoscienti i nostri genitori  rispetto ai genitori amministratori ed educatori attuali!. Ho iniziato ad andare a cavallo sellato con una sola coperta di lana militare quando avevo tre anni. Già alle  elementari ed assieme alla sorella più grandi di me di due anni partivamo a cavallo dai pressi della Concezione di Albino e  su per la mulattiera fino a Selvino. Il cavallo aveva anche il basto con le cassette per portare a valle degli stracchini mentre in salita erano pieni di salame  frutta abbigliamento per rifornire i nostri adulti che stavano tutta la stagione sui pascoli. Si saliva per la Valle dell'Albina dalla (Madonna della) Concezione di Albino ai prati della Madonna della Neve di Selvino di lunedì e si scendeva di sabato mattina portando a valle appunto gli stracchini.
La giornata tipo sui prati  consisteva al mattino in un mezzo bagno con acqua fredda tiepida dentro una tinozza di lamiera zincata, a seguire via in paese a prendere il pane. Avevamo il permesso di stare in paese a fare comunella coi ragazzi del posto e con quelli villeggianti salvo rientrare per le dieci di mattina. Pomeriggio dormitina su un pagliericcio coperto dalla solita coperta di lana militare (quella che poi serviva anche da sella), merenda con quello che c'era –in genere pane e fragole raccolte per i prati- e verso le sei altra scappata in paese per un gelato e giocare con altri ragazzini. La sera era il momento di scuola per imparare a conoscere gli uccelli dal canto e poi, una volta radunate e munte le mucche, si dava una mano nella piccola casera. Dormivamo  e vivevamo in una casella, vale a dire un fienile ed avevamo per soffitto il tetto di coppi che non era affatto a tenuta stagna negli acquazzoni.
Ecco perché quando leggiamo di avere perduto “dei sani valori e principi, tra cui l'amicizia, la condivisione e l'integrazione, attraverso la pratica di discipline motorie e discipline artistiche. Sensibilizzare i giovani sull' importanza dello "stare insieme" rispettando le nuove regole sociali con educatori professionali  e laboratori ad hoc. Anche attraverso i nostri laboratori:  Artistico, educativo, Motorio, multi esperienziale, cucina, valore aggiunto (buono questo: sarebbe interessante cosa consiste…) , Teatrale, spazio verde, linguistico e molto altro ancora!.”Che volete di più? Un lucano? No, perché alcolico.  Comprendiamo perché siano così stronzi. Adesso.

3 - Giovedì 16 luglio sera in piazza della chiesa la Parrocchia ha organizzato una Messa per i 45 cittadini che sono morti nel periodo della pandemia. A parte il fatto che non riusciamo ancora a comprendere i  numeri dei contagiati (variano nell'ambito di una decina attorno ai 70) del nostro comune così come li presenta il Corriere, abbiamo voluto essere presenti alla cerimonia  per rispetto  di questi sfortunati. Purtroppo abbiamo  appreso che oltre ai tre che sapevamo defunti  anche che la sindaca abbia dato il permesso alla celebrazione – sia pure tutti a debita distanza- dal momento che  seguendo la raffica di ordinanze e il relativo tono spaventato e drammatizzante, ci è sempre apparsa come una timorosissima. La chiesa ha deciso di mostrare in piazza sul palco della Messa anche il Cristo deposto che viene conservato in una teca, scultura in legno si dice di scuola fantoniana. E' stata un messa in tono minore, nello stile e nelle abitudini dei Curnesi i quali hanno fatto della piattezza il loro plot esistenziale. I Curnesi non si scaldano mai  per nulla e i neo arrivati manco ci pensano di partecipare a queste manifestazioni. Del resto il parroco non è un mons. Ravasi e la sindaca non è una Maraini e quindi ci si deve accontentare: quei poveretti e quelle poverette filate via dalla vita senza clamore hanno avuto un ricordo in tono minore. Ciascuno si prenda il proprio dolore e tanto basta. Ci aspettavamo che la Chiesa portasse il Cristo deposto con una processione di pochi metri  prima della Messa e poi sempre con una processione che lo riportasse dentro la teca. No: il Cristo era già piazzato sul palco. Ci aspettavamo che il Comune fornisse un momento musicale post Comunione e invece via con la messa normale.  Ci aspettavamo che durante la Messa i vari Alpini e FFOO si togliessero il cappello ma non è accaduto. Non il minimo sforzo per suscitare un'emozione che appagasse un dolore improvviso e (forse) immeritato. Negot de fa: 'a n se prope di faró.

4 - Il covid19 ha portato una enorme fortuna economica alle casse comunali: una cifra prossima se non superiore (di poco) al milione di euro. Vedi tabella che è stata estratta dalla delibera di giunta n. 65 del 30-06-2020 che ha approvato la seconda variazione del Piano esecutivo di gestione 2020-2022.
Adesso questa delibera di giunta DOVRA' essere oggetto di una deliberazione del consiglio comunale e c'è da sperare che non sia anche quella (seduta) tenuta SEGRETA e magari pure censurata per via di qualche parola sgradita pronunciata da qualche consigliere. Perché il consiglio comunale di Curno è stato furbo: ha approvato un regolamento per la pubblicazione della registrazione delle sedute nel quale è previsto che se ci sono “parole indebite” l'intera seduta viene censurata. Vale a dire che ciascun consigliere ha in mano il pallino per nascondere la seduta all'ascolto verifica da parte dei cittadini. Adesso poi per via della pandemia, anziché spostare le sedute dal consiglio nel palazzetto dello sport, la sindaca ha deciso di secretarne le sedute. Probabilmente si caca talmente sotto che teme di infettarsi di covid19 anche… di ritorno via bit.
I cittadini di Curno NON si illudano di leggere sul sito del Comune IL DETTAGLIO di come sono-saranno impiegate queste ENORMI somme “covid19” dal momento che non è nello stile  della sindaca Gamba di fornire il minimo di spiegazione politica delle scelte che determinano la spesa verso questo o quello. La Gamba amministra il Comune credendosi non un sindaco ma un amministratore unico. Anzi: il mercato  può pretendere qualche delucidazione ad un Ad di una spa mentre qui a Curno, bastano ed avanzano le delibere di giunta e consiglio dove NON SPIEGA E MOTIVA MAI NULLA.

5 – Ma i primi sei mesi del 2020 sono stati davvero fortunati per le finanze comunali non solo per il milione di euro ricevuto per la pandemia ma c'è anche … il resto. E forse abbiamo dimenticato qualcosa. Vedasi tabella. Va detto subito che le cifre indicate non sono tutte pacchetti di euro ma possono anche essere beni che arrivano al Comune. Quindi non trattasi tutta di soldi da spendere.
Anche qui possiamo ripeterci. I cittadini non si aspettino di leggere un documento della sindaca in cui spiega com'é che sono arrivati tutti questi soldi e beni e dove verranno impiegati (e magari perché li piuttosto che la). Soprattutto non permettevi di alzare il dito per porre qualche domanda se non state nelle sue grazie: consideratevi già fulminati prima di aprire bocca.

COVID19: AVEVAMO VISTO GIUSTO
Avverto subito con una posizione politicamente corretta per non finire catalogato coi No-Covid. Per evitare l'infezione basta seguire quattro semplici regole: (1) lavarsi spesso le mani con un buon sapone e con particolare attenzione alle unghie quando non si è in ambiente domestico (2) usare sempre la mascherina chirurgica quando si è in presenza di altre persone (3) tenere sempre dalle persone una distanza pari a due braccia (4)  non partecipare ad assembramenti.
Detto questo noi abbiamo sempre sostenuto che la quarantena così come era stata dettata, nelle varie disposizioni dei DPCM e regionali era esattamente il contrario del buonsenso per evitare l'infettamento: abbiamo sempre sostenuto che l'attività sportiva all'aperto e una vita  all'aria aperta nel rispetto della quattro regole suddette assieme ad una drastica riduzione se non abolizione della frequentazione dei centri commerciali supermercati costituivano un sistema giusto ed equilibrato che non faceva correre pericoli. Anzi: sostenevamo che proprio la vita all'aria aperta (vietata) piuttosto che la possibilità di fare la spesa (che ormai tutti effettuano dentro spazi dotati di aria condizionata) molto frequentati da migliaia di persone ogni giorno costituivano il primo una pratica da consentire ed incentivare mentre la seconda esattamente da disincentivare.
Poi sappiamo com'è andata: milioni di italiani  costretti a stare chiusi in casa con la sola possibilità di  fare la spesa al supermercato, fare quattro passi nella via e portare il cane a fare la pupu.
Abbiamo anche lanciato l'allarme di come proprio nei grandi magazzini supermercati la presenza dell'aria condizionata e di magliai di persone costituiva un pericoloso occasione d'infettamento.

Vero che per fare  una ricerca con la giusta dose di attendibilità occorrono  i tempi adeguati ma ecco
Alla fine  verità e buonsenso  vengono allo scoperto.
I raggi ultravioletti hanno un effetto sull'epidemia di Sars-CoV-2? La risposta è positiva secondo un team italiano composto da medici e astrofisici che sta facendo un grosso lavoro sull'argomento. Gli autori fanno parte dell'Università degli Studi di Milano (dipartimento “Luigi Sacco”), Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) e Istituto nazionale dei tumori. Mario Clerici, primo firmatario dei lavori, è professore ordinario di Immunologia all'Università di Milano e direttore scientifico della Fondazione Don Gnocchi.
Avete fatto lo stesso esperimento con i raggi UvA e UvB, ovvero quelli che arrivano sulla superficie terrestre?
«Sì, e i risultati sono molto simili, ma li stiamo sistemando e quindi non sono ancora disponibili per la comunità scientifica. Partendo da questi dati ci siamo poi chiesti se ci fosse una correlazione tra irraggiamento solare e epidemiologia di Covid-19. Il lavoro degli astrofisici è stato raccogliere dati sulla quantità di raggi solari in 260 Paesi, dal 15 gennaio a fine maggio. La corrispondenza con l'andamento dell'epidemia di Sars-CoV-2 è risultata quasi perfetta: minore è la quantità di UvA e UvB, maggiore è il numero di infezioni. Questo potrebbe spiegarci perché in Italia, ora che è estate, abbiamo pochi casi e con pochi sintomi, mentre alcuni Paesi nell'altro emisfero — come quelli del Sud America, in cui è inverno — stanno affrontando il picco. Un caso a sé stante è rappresentato da Bangladesh, India e Pakistan dove, nonostante il clima caldo, le nuvole dei monsoni bloccano i raggi solari e quindi l'epidemia è in espansione. Sottolineo che, nell'analisi dei colleghi astrofisici, sono state prese in considerazione anche altre variabili, come l'uso della mascherina e il distanziamento interpersonale».
Secondo i vostri studi, quindi, potremmo stare tranquilli in spiaggia, anche senza mascherina?
«I nostri esperimenti portano ad affermare questo, senza dubbio. Le goccioline che possono essere emesse da un eventuale soggetto positivo vengono colpite dai raggi solari e la carica virale è disattivata in pochi secondi. Il discorso potrebbe valere anche per superfici di ogni genere».

A seguire una sintesi degli studi che riguardano la dispersione del covid19 attarverso l'aria condizionata e annessi vari.
L'aria condizionata favorisce i contagi di Covid-19? Una questione piuttosto dibattuta tra gli esperti, che nel pieno della stagione estiva continua a destare diversi dubbi. Il report dell'Istituto Superiore di Sanità aiuta a far chiarezza definendo le «modalità di contagio aerogeno mediato dagli impianti di climatizzazione e ventilazione».
Uno di questi modi è sicuramente il cosiddetto droplet. Goccioline di saliva che produciamo quando parliamo, tossiamo o facciamo uno starnuto. Le gocce più pesanti rimangono nell'aria per poco tempo, per poi depositarsi sulle superfici, automaticamente veicoli di contagio se in presenza di virus.
Il punto, per la questione condizionatori, starebbe invece nelle gocce di dimensioni più piccole, che evaporando rapidamente e creando un aerosol di nuclei residui, rimangono in sospensione nell'aria più a lungo. Il sospetto è che queste gocce più piccole possano, in condizioni di umidità e di scarso ricambio dell'aria, facilitare nuovi contagi.
Ma in che senso esattamente? A chiarire meglio la questione è Giovanni Rezza, a capo del dipartimento malattie infettive dell'Istituto Superiore di Sanità: «L'aria condizionata non trasmette il Covid19 ma può funzionare da vento per le goccioline». Il problema sarebbe dunque il cosiddetto “effetto vento”.
Il report dell'Iss, dedicato agli impianti di ventilazione e climatizzazione in luoghi chiusi (esclusi gli ospedali), parla di «velocità superiori a 2 metri al secondo che determinano il trascinamento di gocce, aumentando in modo significativo il rischio di sospensione di carica virale». Ma aggiunge anche che molto dipende da come si gestiscono impianti e ambienti.
L'immissione di aria esterna determina una diluizione dei patogeni, riducendo la carica virale media e quindi la probabilità di contagio, mentre il ricircolo può diventare fonte di rischio. «Qualora la ripresa dell'aria non avvenga nello stesso ambiente di immissione in modo bilanciato, può comportare la diffusione dei patogeni verso gli ambienti adiacenti».
La ventilazione è dunque uno dei criteri di utilizzo più efficace per evitare eventuali contagi. Sostituire cioè l'aria interna, eventualmente contaminata, con quella che arriva dall'esterno.