A GUARDARE ALLE COLLINE PAGINA 1249 DELLO 11 LUGLIO 2020
























































Di cosa parliamo in questa pagina.




















BILANCIO DEI PRIMI TRE ANNI DELLA GIUNTA GAMBA:
ACCUMULARE PROBLEMI ANZICHE' RISOLVERLI
Il forsennato dirigismo della sindaca Gamba va regolarmente a sbattere contro la politica. Nonostante lei faccia sempre finta che le sue scelte siano sempre slegate dalla politica, questa non la molla e le presenta il conto. Finché era assessore c'era sempre la furba Serra –quella del trio luce& lievito&sa le- che copriva dal lato –appunto- della politica ma quando ha sotto le chiappe la sedie sindacale, ecco che le scoppiano a ripetizioni problemi su problemi che poi non sa risolvere e li lascia li a stagionare. Probabile che a fine mandato ne  abbia un bel mazzo nella cesta da sbrogliare. Da lasciare in eredità al successore.
Come faceva la peggiore DC: procrastinare sperando che la gggente dimentichi e scavalchi.
(...)

VIA BREMBO: QUANDO ALGHERANNO IL MARCIAPIEDI DELLA VIA?
Quello che la sindaca Gamba e il suo assessore Conti NON hanno ancora detto ai Curnesi è che il tratto di marciapiedi che c'è su via Brembo partendo dal semaforo di via 2Giugno/DeAmics fino al sottopasso, resterà largo come adesso ANCHE DOPO l'allargamento del sottopasso di via Brembo alla Dalmine-Almè.
Questo marciapiedi è talmente stretto che quando si incrociano due persone debbono mettersi di lato.
Se una carrozzina incontra un passante, questo deve scendere dal marciapiede.
Il problema sta nel fatto che tutte le costruzioni sul lato nord della via Brembo stanno a brevissima distanza (5mt?) dalla via e quindi in quel tratto se si vuole ampliare sia la strada che il marciapiede bisogna “mettere le mani” sui giardinetti privati e li scoppia “na guera”. Che poi quelle licenze edilizie le abbiano rilasciate tutte delle giunte democristiane le cui eredi politiche stanno nell'attuale gineceo che è il consiglio comunale della giunta Serra&Gamba, questi… so' problemi loro.
Via Brembo ai suoi vertici si trova ad avere a che fare con tre proprietari fortemente ammanigliati politicamente tra lega e forzisti (tutti di matrice democristiana: però) ragion per cui ad est il Comune non ha ne il coraggio ne la volontà ne la forza  di acquisire quei due metri  necessari a dare una sezione minimamente adeguata a strada e marciapiedi. Invece ad ovest, hai voglia che il Comune riesca a mettere mano sul sedime per farci la pista pedociclabile lungofiume. Ed hai voglia che riesca a mettere mano sui terreni per arrivare con la pista da via Brembo al futuribile ponticello sul torrente Quisa.
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le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!































LE NUOVE CLASSI
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BILANCIO DEI PRIMI TRE ANNI DELLA GIUNTA GAMBA:
ACCUMULARE PROBLEMI ANZICHE' RISOLVERLI
Il forsennato dirigismo della sindaca Gamba va regolarmente a sbattere contro la politica. Nonostante lei faccia sempre finta che le sue scelte siano sempre slegate dalla politica, questa non la molla e le presenta il conto. Finché era assessore c'era sempre la furba Serra –quella del trio luce& lievito&sa le- che copriva dal lato –appunto- della politica ma quando ha sotto le chiappe la sedie sindacale, ecco che le scoppiano a ripetizioni problemi su problemi che poi non sa risolvere e li lascia li a stagionare. Probabile che a fine mandato ne  abbia un bel mazzo nella cesta da sbrogliare. Da lasciare in eredità al successore.
Come faceva la peggiore DC: procrastinare sperando che la gggente dimentichi e scavalchi.

0Tragica e bellissima è stata la figuraccia inanellata quando –dice lei: ma non ci crede nessuno- ha scoperto che la dirigente  dei servizi sociali aveva  male interpretato una delibera consigliare e nel rifare la convenzione con la Polisportiva Curno per la gestione del CV1 e quindi l'aveva… inavvertitamente allungata di due anni. Il bello era che al momento lei era l'assessora delegata allo sport.

1Nello stesso periodo è scoppiata la potentissima bega col GS Marigolda in ordine alla gestione del CVI2: di cui il GS Marigolda e l'intero quartiere ne erano stati fondatori e creatori e  l'avevano mantenuto in vita. Non bastandole un inutile scontro col GS Marigolda per la pessima gestione della vicenda, ecco entrare in campo audaci scodallatori di PEF (piani economici finanziari) che avrebbero  dovuto dimostrare la redditività del CVI2 e quindi del CVI2) essere affidabile mediante gara d'appalto. E' andata buca una prima volta. Allora la creatività dell'amministrazione Gambapensa bene di investire mezzo milione di euro per fare le opere necessarie mirando così da un lato ad aumentare l'affitto del futuro gestore e dall'altro a ridurre l'investimento dello stesso per rammodernare il CVI2.
Un altro buco anche stavolta col rischio di una grana giudiziaria.
La soluzione? Il CVI2 viene affidato alla solita onlus coop e i soldi epr l'usod egli impianti incamerati direttamente dal Comune.  Peccato che finora non si sia vista una delibera in cui risulti CHIARAMENTE gli incassi impianto per impianto e mese per mese.
Intanto il CVI2 appare come un morticino gestito senza entusiasmo da personale raccogliticcio e variabile.

2 Ammazzati con due colpi da maestra sia il GS Marigolda che il CVI2. Magari –a pensare male secondo la prassi andreottiana- si potrebbe pensare che l'obiettivo della sindaca Gamba non sia affatto quello di assegnare mediante gara il CVI2 ma di tenerlo sotto il controllo del comune assegnandolo per forza alla solita coop onlus che si dichiarerà disposta al sacrificio.

3Poi le capita la vicenda della sentenza Leggeri. Che fortunosamente riesce a superare perché tutto sommato il comune non sta messo male. A questo punto il cittadino normale immagina che siccome i 600mila euro che il Comune ha dovuto pagare ai leggeri per una delibera consigliare fatta in danno degli stessi vanno rifusi dai responsabili, il cittadino si aspetta che la sindaca mandi il malloppo a chi di dovere. Da una lettera della segretaria comunale  si deduce che la sindaca Gamba non ha mosso un dito: ci credo bene visto che tra democristiani comunisti e socialisti che hanno votato la maledetta delibera sono gli attuali azionisti di maggioranza della lista della sindaca.

4 Non bastasse la batosta da 600mila euro, ecco che scoppia il caso della chiusura dei passaggi a livello. Per mezzo secolo destra centro e sinistra avevano sbolognato al popolo la promessa di una stazione ferroviaria e poi del raddoppio delle linea ferroviaria MA al dunque si scopre che (1) il raddoppio della linea  semmai ci sarà arriverà solo alla Dorotina (2) bisognerà smontare una parte della caserma dei CC (3) non ci sarà nessuna stazione in centro al paese ma semmai sarà all'altezza del PL di via Fermi (4) in compenso il paese sarà SPACCATO  in due parti: quella al di sopra della ferrovia e quella al di sotto con inenarrabili difficoltà di scambio. Intanto che la nostra scrive infuocate lettere a destra ed a manca RFI la guata compassionevole proprio di chi ha alle spalle 150 anni di esistenza e vittorie su tutti gli enti locali del belpaese.

5Dopo vent'anni prendono il via i lavori di ampliamento della via Dalmine e –chissà perché!?- il Comune in tema non ha mai aperto bocca salvo che… l'ampliamento del sottopasso di via Brembo si rivela più complesso del previsto (dagli amministratori: non dai cittadini che queste cose le sanno per esperienza) col risultato che per sei mesi la parte ovest del paese risulta tagliata fuori dalla parte centrale… e non si sa quando potranno tornare a percorrere il maledetto o benedetto sottopasso.

6Dura da cinque sei anni il gran casino della passerella sul torrente Quisa, secondato da ennemila procesis studi convenzioni fino alla nomina di un commissario ad acta che però… adeso si trova nella situazione per cui c'è l'impresa che ha vinto l'appalto per costruire la passerella MA il Comune di Curno non ha nemmeno il progetto e i terreni per creare il percorso. Considerando i soggetti in causa si prevede che forse arriveranno prima le elezioni  comunali.

7 L'appalto per la costruzione della nuova palestra delle Rodari è stato vinto qualche mese or sono da una  anonima  impresa romana ma i lavori, complice la quarantena, non sono iniziati. Non sono stati nemmeno consegnati. Intanto i soldi restano li fermi e boh!?.

8Mazzuolato il GS Marigolda e in via di mazzuoamento anche  la Polisportiva Curno adesso  ha cominciato a mazzolare anche il Volontariato pre-esistente con la mira di riportarlo sotto il ferreo controllo di se stessa. Uno dei caratteri del volontariato era sempre stata la gratuita della prestazione dei volontari e le varie associazioni ricevevano se del caso sovvenzioni per acquistare beni materiali (macchine attrezzi) e consumi immediati (benzina, tasse).

9La sindaca ha introdotto il principio di un “volontariato pagato 10 euro l'ora”: il che mira a svuotare il volontariato gratuito dal momento che… perché io devo lavorare gratis mentre quello al mio fianco si becca dieci euro all'ora?.
A parte il carattere illegale nella creazione di questa forma di volontariato (viste le funzioni), si torna al caso degli appalti per l'assegnazione del CVI2: che sia anche questa operazione sulla stessa linea?.

Invece di sfruttare una giusta concorrenza per ottenere progetti risultati e servizi migliori per la cittadina, si malversa l'applicazione delle leggi col risultato di fare fallire le assegnazioni (le imprese non si presentano nemmeno…)  e in TUTTE, ma proprio TUTTE le operazioni messe in atto dalla sindaca Gamba  si legge la medesima trafila adottata dai vari governi nazionali per l'Alitalia, per l'ILVA, per Autostrade: fare scappare gli operatori seri, arrivare ad affidare il tutto ai soliti carrozzoni targati politicamente, scaricare addosso ai cittadini maggiori costi e peggiori servizi. Tanto è vero che –esattamente come per le scuole minori- la popolazione è costretta a subire le tariffe dei privati. Se nell'amministrare un comune manca una visione ed una prassi della politica intese bene, è evidente che una logica bottegaia alla fine ti porta a sbattere contro la realtà dal momento che un conto è vendere  fette di salame –ci sono  mille negozi che lo fanno- ed altro conto è fare opere pubbliche e prestare servizi che “devono” essere modulati e calibrati proprio e solo su quella popolazione. Vi si legge un mix di grillismo mescolato col doroteismo della peggiore DC proprio nel momento in cui la politica appare fondamentale perfino nella pandemia.

VIA BREMBO: QUANDO ALGHERANNO IL MARCIAPIEDI DELLA VIA?
Quello che la sindaca Gamba e il suo assessore Conti NON hanno ancora detto ai Curnesi è che il tratto di marciapiedi che c'è su via Brembo partendo dal semaforo di via 2Giugno/DeAmics fino al sottopasso, resterà largo come adesso ANCHE DOPO l'allargamento del sottopasso di via Brembo alla Dalmine-Almè.
Questo marciapiedi è talmente stretto che quando si incrociano due persone debbono mettersi di lato.
Se una carrozzina incontra un passante, questo deve scendere dal marciapiede.
Il problema sta nel fatto che tutte le costruzioni sul lato nord della via Brembo stanno a brevissima distanza (5mt?) dalla via e quindi in quel tratto se si vuole ampliare sia la strada che il marciapiede bisogna “mettere le mani” sui giardinetti privati e li scoppia “na guera”. Che poi quelle licenze edilizie le abbiano rilasciate tutte delle giunte democristiane le cui eredi politiche stanno nell'attuale gineceo che è il consiglio comunale della giunta Serra&Gamba, questi… so' problemi loro.
Via Brembo ai suoi vertici si trova ad avere a che fare con tre proprietari fortemente ammanigliati politicamente tra lega e forzisti (tutti di matrice democristiana: però) ragion per cui ad est il Comune non ha ne il coraggio ne la volontà ne la forza  di acquisire quei due metri  necessari a dare una sezione minimamente adeguata a strada e marciapiedi. Invece ad ovest, hai voglia che il Comune riesca a mettere mano sul sedime per farci la pista pedociclabile lungofiume. Ed hai voglia che riesca a mettere mano sui terreni per arrivare con la pista da via Brembo al futuribile ponticello sul torrente Quisa.
C'è da scommettere che ad est ne uscirà un classico pateracchio come sono le piste ciclabili dell'ass. Conti nel paese bello da vivere: cominciano dappertutto e finiscono sempre nel vuoto. Ad ovest si aspettano gli eventi che –scommettiamo- non accadranno: inimmaginabile che il terzetto Conti-Serra-Gamba esproprino dei piccoli pezzi di terreni privati. La questione è che i proprietari di queste aree hanno potentissimi ammaniglia menti con la politica che conta ben di più di una sindaca e di un assessore curnesi e quindi… nella vita non si può sempre avere la botte piena e la moglie ciucca.