A GUARDARE ALLE COLLINE PAGINA 1237 DEL 04 GIUGNO 2020
























































Di cosa parliamo in questa pagina.



















LUNEDI SU L'ECO LA DRITTA SUL COME FARE I CRE 2020
Quei genitori che non hanno letto L'Eco del primo giugno (lunedì) hanno perso una buona occasione: sapere con largo anticipo che programmi comuni e parrocchie riserveranno ai loro figli nel caso vogliamo mandarli in quei contesti. Che ormai raccolgono il 95% della popolazione scolastica nella stagione estiva.
Quasi tutti i comuni sull'esempio della città hanno predisposto una sondaggio on line coi genitori per cercare di raccogliere esigenze e idee e mantenere nel contempo una totale  libertà d'azione senza alcuna trasparenza e controllo dal momento che essendo i risultati dell'inchiesta sia in buona parte ”orientata”  che invisibili al resto del mondo, i gestori potranno spendere senza troppa faccia tosta sia l'idea che loro sono dei democratici che ascoltano la base e quindi che  i programmi sono costruiti non solo in rispetto alle regole covis19 ma per rispondere alle proposte ed esigenze di genitori e bambini. Che poi tutto finisca nel calderone degli oratori e delle coop-onlus cattoliche o di tale matrice è un puro caso dal momento che solo i maliziosi pensano che certe iniziative nascano per sfruttare relazioni clientelari.
Nell'attuale caos organizzativo l'unica certezza è che (a Curno) non mancano gli spazi per alloggiare i numerosi gruppi che sarà obbligatorio creare per rispetto della normativa. Non mancano gli spazi fisici di mattoni e nemmeno quelli in cui impiantare dei tendoni, semmai i comuni non saranno così addormentati di accorgersi tutti insieme nella seconda metà di giugno di avere bisogno di 200-300 tendono in tutta la provincia… perché si da il caso che dovranno chiedere aiuto a russi e cinesi se non addirittura pure i cubani.
Arrivati a fine maggio 2020 il Comune –sulla scorta dei numeri dell'estate 2019- doveva  avere già pronto uno schema operativo in cui erano individuati gli spazi coperti esistenti e quelli copribili e quanti gruppi ospitarvi dal momento che il “costume” delle famiglie che mandano i figli in queste strutture sono sostanzialmente sempre le stesse.
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CHE STRANO: AMMINISTRAZIONI DI COLORE DIFFERENTE FANNO GLI STESSI VOLANTINI CELEBRATIVI DEI "LORO" VOLONTARI. cHISSA' PERCHE SI COPIANO?
Non è un caso se decine di comuni (della bergamasca) hanno deciso di pubblicare volantini di ringraziamento ai volontari comunali che si sono attivati durante la pandemia. E non è un caso che i volantini siano redatti con lo steso stile e contenuto. Ne diamo due esempi: Curno e Mapello. E non per stilare una classifica su chi… ce l'ha più lungo.  Il primo amministrato da una giunta sostenuta dal PD come azionista elettorale di maggioranza a sindaco donna e il secondo (Mapello)  sempre a sindaco donna sostenuto da una maggioranza FI+Lega+FdI. I due comuni hanno la medesima popolazione, Mapello  di mezzo migliaio minore, ma purtroppo diviso da due importanti infrastrutture : una ex statale e la ferrovia e quindi formato da tre  grandi frazioni. Curno fortunatamente ha solo la parte ovest – Merena Marigolda e Lungobrembo- separate dal paese.
Diciamo anche che Curno ha avuto qualche decina di infettati e defunti per covid19 (per quel che valgono questi numeri) superiore a Mapello. Mapello invece ha il maggior numero di ville dotate di piscine in muratura ed anche una superficie di pannelli solari istallati dieci volte quella di Curno.
Cosa hanno fatto i volontari nei due comuni si legge nella foto che riproduce i due volantini: tre pagine per Mapello e due per Curno.
Francamente non ci aspettavamo questa sovrabbondante pubblicità da parte della politica verso il volontariato perché l'importanza del volontariato segna una assenza della politica in quanto organizzazione in grado di rispondere ai problemi dei cittadini.
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IL COMUNE S'E' PORTATO A CASA 1,7 MILIONI ALLA FACCIA DEL COVID19
L'11 maggio la giunta comunale (assente il vicesindaco) ha approvato la quarta variazione d'urgenza del bilancio 2020-2022 che prevede  un incremento delle entrate per  1.006.034,50 euro, una riduzione delle spese per 248.923,33 euro e l'insieme del bilancio di previsione viene rimodulato prevedendo 1.205.362,27  euro di nuove o maggiori spese accompagnate da una riduzione delle entrate per 49.595,56 euro.
Scorrendo l'elenco delle maggiori voci  si legge che il comune ha (finalmente) incassato dalla provincia (1) 101.259,52 euro   quale rimborso spese pregresse per assistenza educativa scolastica alunni scuole superiori.
Ci sono  (2) 71.133,31euro quale contributo da privati per acquisizione area e opere a scomputo pcc4 via Battisti/de Amicis cui si aggiungono altri (3) 40.000 euro dalla cessione di diritti edificatori vari.
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LA MAGGIORANZA HA MESSO IN QUARANTENA ANCHE IL CONSIGLIO COMUNALE
La maggioranza presumibilmente d'accordo con l'inesistente opposizione e senza informare la cittadinanza ha abolito il consiglio comunale. Per ignote ragioni mentre altri comuni fanno sedute pure in videoconferenza, a Curno  niente sedute da tre o quattro mesi. Il consiglio comunale l'hanno messo in lockdown. Già prima la maggior parte delle sedute consiglieri era ACCURATAMENTE  cancellata dalla videoregistrazioni per una qualche scusa MAI resa nota in dettaglio.
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le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!






























































































































































































































La maggioranza presumibilmente d'accordo con l'inesistente opposizione e senza informare la cittadinanza ha abolito il consiglio comunale. Per ignote ragioni mentre altri comuni fanno sedute pure in videoconferenza, a Curno  niente sedute da tre o quattro mesi. Il consiglio comunale l'hanno messo in lockdown. Già prima la maggior parte delle sedute consiglieri era ACCURATAMENTE  cancellata dalla videoregistrazioni per una qualche scusa MAI resa nota in dettaglio. I cittadini leggono sul Bugiardino di una pioggia di euro che arriva al comune (oltre 870mila) cui si aggiunge una ulteriore pioggia entrate per 840mila euro. Nella variazione di bilancio   dell'11 maggio non c'è traccia di tutto questo ben di dio che in epoca covid19 è caduto nelle tasche dei Curnesi i quali, scorrendo le determinazioni sull'albo pretorio s'accorgono di essere un paese di poveri e sfigati cui vengono distribuiti a raffica centinaia di bonus per sopravvivere (al covid19 o farsi portare a casa la settimana enigmistica:perché no?) e relative conseguenze nonostante che i contagiati locali non abbiano mai superato il numero di 90 e i percettori del Rdc-PdC non abbiano mai superato tali cifra.
Non ci aspettiamo che la sindaca  spieghi tutte queste entrate e queste enormi spese dal momento che lei tratta i cittadini … se non capiscono le sue slides, che frequentino  corsi all'UniBG e ciao stiano bene.
Non ci aspettiamo nemmeno che l'imbelle minoranza si accorga di questi maxi temporali di euro che piovono addosso.

Non è un caso se decine di comuni (della bergamasca) hanno deciso di pubblicare volantini di ringraziamento ai volontari comunali che si sono attivati durante la pandemia. E non è un caso che i volantini siano redatti con lo steso stile e contenuto. Ne diamo due esempi: Curno e Mapello. E non per stilare una classifica su chi… ce l'ha più lungo.  Il primo amministrato da una giunta sostenuta dal PD come azionista elettorale di maggioranza a sindaco donna e il secondo (Mapello)  sempre a sindaco donna sostenuto da una maggioranza FI+Lega+FdI. I due comuni hanno la medesima popolazione, Mapello  di mezzo migliaio minore, ma purtroppo diviso da due importanti infrastrutture : una ex statale e la ferrovia e quindi formato da tre  grandi frazioni. Curno fortunatamente ha solo la parte ovest – Merena Marigolda e Lungobrembo- separate dal paese.
Diciamo anche che Curno ha avuto qualche decina di infettati e defunti per covid19 (per quel che valgono questi numeri) superiore a Mapello. Mapello invece ha il maggior numero di ville dotate di piscine in muratura ed anche una superficie di pannelli solari istallati dieci volte quella di Curno.
Cosa hanno fatto i volontari nei due comuni si legge nella foto che riproduce i due volantini: tre pagine per Mapello e due per Curno.
Francamente non ci aspettavamo questa sovrabbondante pubblicità da parte della politica verso il volontariato perché l'importanza del volontariato segna una assenza della politica in quanto organizzazione in grado di rispondere ai problemi dei cittadini.
Noi siamo stati educati  secondo il principio che la mano destra non deve mai sapere cosa combina (di buono) la mano sinistra, ma qui ormai siamo  agli altarini mediatici che fanno scoprire il rapporto poco democratico e trasparente della politica col mondo del volontariato (e viceversa).
Un tempo i Comuni avevano delle commissioni formate da cittadini e  consiglieri-assessori- che nei vari settori collaboravano con l'amministrazione e quando c'era da dare una mano quei componenti erano i primi a mobilitarsi. Adesso, imperanti sindaci ed assessori usciti dalle università provinciali ed allevati nel sistema Formigoni, le commissioni comunali (ambiente, cultura, sport, socialità, scuola, ecc.) non esistono più  e quindi sotto col volontariato che esiste in tutte le sfumature dal momento che ormai fondare una associazione di volontari  pare sia come portare le mutande (pulite: speriamo).
Un tempo le commissioni comunali (previste da tutti gli statuti) rappresentavano le mille sfumature culturali e politiche del territorio ed erano anche la “scuola” da cui uscivano gli amministratori del domani mentre adesso sono diventate il braccio operativo della maggioranza che,  priva di consenso esteso,  da una parte compera al minor prezzo possibile i servizi  per i cittadini (p.e. a Curno la cultura è appaltata ad una coop; quasi tutto il sociale è in mano a coop-onlus) immaginatevi quindi la potenziale qualità, e dall'altra in questo modo si libera “del fastidio”  di mediare e ragionare col paese. Della serie: qui comando io, questa è casa mia,  Bergamo (o Curno o Mapello o chissà chi mola mia).
Se poi andiamo ad osservare i “servizi” che questo volontariato assoldato dalle varie maggioranze hanno reso ai cittadini ci accorgiamo che sono servizi di bassissimo valore: in buona sostanza hanno fatto la domestica a delle persone che varrebbe davvero la pena sindacare quanto ne abbiano davvero bisogno e perché non abbiano più famigliari e “congiunti” con cui relazionarsi. Attivare questo tipo di servizio  significa stimolare e riconoscere l'isolamento e la scarsa socializzazione dell'io dei vari soggetti che li chiedono.
Questo volontariato invece di costruire relazioni costruiscono isolamento.
Questo volontariato invece di favorire relazioni stimolano l'isolamento.
La “ggggente” viene così convinta che non è necessario  mettersi in gioco nelle relazione cogli altri ma che basta una telefonata ai servizi sociali perchè arrivi il volontario con la spesa.
Ovvio che delle amministrazioni comunali guidate da personale senza alcuna formazione politica culturale ma comunque bene incrodata alla destra vedano come fumo negli occhi qualsiasi crescita di una autonomia e di una socialità che non sia controllata  attraverso l'elargizione di soldi e servizi.
Queste amministrazioni non  mirano a creare autonomia personale e di giudizio ma dipendenza.
Quando ci fu l'alluvione di Firenze chi scrive aveva 19 anni ed assieme a un paio di compagni di classe  decise di scendere a dare una mano. Ce lo suggerirono le immagini della televisione. In Milano centrale e poi anche sul treno trovammo altri giovani che scendevano anche loro a Firenze a dare una mano. Di “organizzati” c'erano solo dei ragazzi del Movimento Studentesco che poi sarebbe diventata Comunione e Liberazione. Fuori la stazione di S. Maria Novella c'era una tenda “dei compagni del PCI” cui ci rivolgemmo per trovare qualche dritta. Quata merda e quata palcia m'ha maia prima di turnà n'dre per Nedal.

Quei genitori che non hanno letto L'Eco del primo giugno (lunedì) hanno perso una buona occasione: sapere con largo anticipo che programmi comuni e parrocchie riserveranno ai loro figli nel caso vogliamo mandarli in quei contesti. Che ormai raccolgono il 95% della popolazione scolastica nella stagione estiva.
Quasi tutti i comuni sull'esempio della città hanno predisposto una sondaggio on line coi genitori per cercare di raccogliere esigenze e idee e mantenere nel contempo una totale  libertà d'azione senza alcuna trasparenza e controllo dal momento che essendo i risultati dell'inchiesta sia in buona parte ”orientata”  che invisibili al resto del mondo, i gestori potranno spendere senza troppa faccia tosta sia l'idea che loro sono dei democratici che ascoltano la base e quindi che  i programmi sono costruiti non solo in rispetto alle regole covis19 ma per rispondere alle proposte ed esigenze di genitori e bambini. Che poi tutto finisca nel calderone degli oratori e delle coop-onlus cattoliche o di tale matrice è un puro caso dal momento che solo i maliziosi pensano che certe iniziative nascano per sfruttare relazioni clientelari.

Nell'attuale caos organizzativo l'unica certezza è che (a Curno) non mancano gli spazi per alloggiare i numerosi gruppi che sarà obbligatorio creare per rispetto della normativa. Non mancano gli spazi fisici di mattoni e nemmeno quelli in cui impiantare dei tendoni, semmai i comuni non saranno così addormentati di accorgersi tutti insieme nella seconda metà di giugno di avere bisogno di 200-300 tendono in tutta la provincia… perché si da il caso che dovranno chiedere aiuto a russi e cinesi se non addirittura pure i cubani.
Arrivati a fine maggio 2020 il Comune –sulla scorta dei numeri dell'estate 2019- doveva  avere già pronto uno schema operativo in cui erano individuati gli spazi coperti esistenti e quelli copribili e quanti gruppi ospitarvi dal momento che il “costume” delle famiglie che mandano i figli in queste strutture sono sostanzialmente sempre le stesse.
La questione è che il comune si trova da solo davanti a questo problema dal momento che i rapporti con la scuola sono abbastanza freddini se non gelati ed ha sostanzialmente interrotto i rapporti proprio con quelle organizzazioni sportive e non che da sole avevano sempre retto il volontariato organizzato in paese.
Adesso tocca al comune farsi carico di gestire un volontariato casuale, sicuramente volenteroso ma del tutto differente da quello che veniva messo in campo da un GS Marigolda, dagli Amici della Musica oppure dalla Polisportiva. Dell'Oratorio c'è poco da aggiungere perché loro sono “rodati” dalla fondazione.
Altro aspetto è che questa estate i vari gruppi dovranno recuperare quello che la scuola non ha potuto dare per il blocco nazionale: il che non é… uno schiocco delle dita.
Meno male che comunque spazi e soldi (del comune) ci sono.  L'Oratorio, i due CVI, i due spazi dell'agriturismo, il Vivaio Forestale, la Biblioteca e le due palestre (medie ed elementari del Brembo). C'era solo da mettersi PRIMA a lavorare ed organizzare: adesso speriamo che il Comune non si limiti a sbolognare con l'ennesimo appaltino al minor costo possibile tutta l'operazione com'è nel costume di questa maggioranza.
Quale e quanta sia la “stima” che l'attuale maggioranza gode degli operatori la si legge nelle gare che vanno regolarmente a vuoto per cercare un gestore dei due CVI. Aspettano solo di far calare le braghe al Comune.

L'11 maggio la giunta comunale (assente il vicesindaco) ha approvato la quarta variazione d'urgenza del bilancio 2020-2022 che prevede  un incremento delle entrate per  1.006.034,50 euro, una riduzione delle spese per 248.923,33 euro e l'insieme del bilancio di previsione viene rimodulato prevedendo 1.205.362,27  euro di nuove o maggiori spese accompagnate da una riduzione delle entrate per 49.595,56 euro.
Scorrendo l'elenco delle maggiori voci  si legge che il comune ha (finalmente) incassato dalla provincia (1) 101.259,52 euro   quale rimborso spese pregresse per assistenza educativa scolastica alunni scuole superiori.
Ci sono  (2) 71.133,31euro quale contributo da privati per acquisizione area e opere a scomputo pcc4 via Battisti/de Amicis cui si aggiungono altri (3) 40.000 euro dalla cessione di diritti edificatori vari.
Segue la poderosa polpetta di   oltre mezzo milione di (4) euro 554.249,54  euro ottenuta quale contributo da privati per acquisizione area e opere a scomputo pcc Losma.
Poi ci sono (5) 70.000 euro quale contributo ministeriale legge di bilancio 2020 per la messa in sicurezza scalinata esterna nuova biblioteca e auditorium (vedremo cosa combineranno).
Ma non c'è stato solo questa pioggia di ben-di-dio dal moneto che c'è anche il resto che elenchiamo sinteticamente:
(6)  59.412,36 euro dal Fondo di solidarietà' comunale per l'anno 2020 per i comuni delle regioni a statuto ordi­nario
(7)  350.000 euro dalla Regione Lombardia per Inter­venti per la ripresa economica” per l'attuazione delle misu­re di sostegno agli investimenti ed allo sviluppo infrastrut­turale
(8) 462.587,60 euro del «Fondo comuni ricadenti nei territori delle province di Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi e Piacenza»: «In considerazione della particolare gra­vità dell'emergenza sanitaria da Covid-19.

Sommando le otto voci dovremmo essere attorno ai 1,7 milioni di euro di maggiori entrate.Detto questo credo sia giunto il momento di creare una commissione composta da tre esperti nominati dalla maggioranza e tre dalla minoranza assieme ad un rappresentate per maggioranza e minoranza per verificare le spese  sociali del comune in tempo di covid19.