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LUNEDI SU L'ECO LA DRITTA SUL COME FARE I CRE 2020
Quei genitori che non hanno letto L'Eco del primo giugno (lunedì) hanno
perso una buona occasione: sapere con largo anticipo che programmi
comuni e parrocchie riserveranno ai loro figli nel caso vogliamo
mandarli in quei contesti. Che ormai raccolgono il 95% della
popolazione scolastica nella stagione estiva.
Quasi tutti i comuni sull'esempio della città hanno predisposto una
sondaggio on line coi genitori per cercare di raccogliere esigenze e
idee e mantenere nel contempo una totale libertà d'azione senza alcuna
trasparenza e controllo dal momento che essendo i risultati
dell'inchiesta sia in buona parte ”orientata” che invisibili al resto
del mondo, i gestori potranno spendere senza troppa faccia tosta sia
l'idea che loro sono dei democratici che ascoltano la base e quindi
che i programmi sono costruiti non solo in rispetto alle regole
covis19 ma per rispondere alle proposte ed esigenze di genitori e
bambini. Che poi tutto finisca nel calderone degli oratori e delle
coop-onlus cattoliche o di tale matrice è un puro caso dal momento che
solo i maliziosi pensano che certe iniziative nascano per sfruttare
relazioni clientelari.
Nell'attuale caos organizzativo l'unica certezza è che (a Curno) non
mancano gli spazi per alloggiare i numerosi gruppi che sarà
obbligatorio creare per rispetto della normativa. Non mancano gli spazi
fisici di mattoni e nemmeno quelli in cui impiantare dei tendoni,
semmai i comuni non saranno così addormentati di accorgersi tutti
insieme nella seconda metà di giugno di avere bisogno di 200-300
tendono in tutta la provincia… perché si da il caso che dovranno
chiedere aiuto a russi e cinesi se non addirittura pure i cubani.
Arrivati a fine maggio 2020 il Comune –sulla scorta dei numeri
dell'estate 2019- doveva avere già pronto uno schema operativo in cui
erano individuati gli spazi coperti esistenti e quelli copribili e
quanti gruppi ospitarvi dal momento che il “costume” delle famiglie che
mandano i figli in queste strutture sono sostanzialmente sempre le
stesse.
(...)
CHE STRANO: AMMINISTRAZIONI DI COLORE DIFFERENTE FANNO GLI STESSI
VOLANTINI CELEBRATIVI DEI "LORO" VOLONTARI. cHISSA' PERCHE SI COPIANO?
Non è un caso se decine di comuni (della bergamasca) hanno deciso di
pubblicare volantini di ringraziamento ai volontari comunali che si
sono attivati durante la pandemia. E non è un caso che i volantini
siano redatti con lo steso stile e contenuto. Ne diamo due esempi:
Curno e Mapello. E non per stilare una classifica su chi… ce l'ha più
lungo. Il primo amministrato da una giunta sostenuta dal PD come
azionista elettorale di maggioranza a sindaco donna e il secondo
(Mapello) sempre a sindaco donna sostenuto da una maggioranza
FI+Lega+FdI. I due comuni hanno la medesima popolazione, Mapello di
mezzo migliaio minore, ma purtroppo diviso da due importanti
infrastrutture : una ex statale e la ferrovia e quindi formato da tre
grandi frazioni. Curno fortunatamente ha solo la parte ovest – Merena
Marigolda e Lungobrembo- separate dal paese.
Diciamo anche che Curno ha avuto qualche decina di infettati e defunti
per covid19 (per quel che valgono questi numeri) superiore a Mapello.
Mapello invece ha il maggior numero di ville dotate di piscine in
muratura ed anche una superficie di pannelli solari istallati dieci
volte quella di Curno.
Cosa hanno fatto i volontari nei due comuni si legge nella foto che
riproduce i due volantini: tre pagine per Mapello e due per Curno.
Francamente non ci aspettavamo questa sovrabbondante pubblicità da
parte della politica verso il volontariato perché l'importanza del
volontariato segna una assenza della politica in quanto organizzazione
in grado di rispondere ai problemi dei cittadini.
(....)
IL COMUNE S'E' PORTATO A CASA 1,7 MILIONI ALLA FACCIA DEL COVID19
L'11 maggio la giunta comunale (assente il vicesindaco) ha approvato la
quarta variazione d'urgenza del bilancio 2020-2022 che prevede un
incremento delle entrate per 1.006.034,50 euro, una riduzione delle
spese per 248.923,33 euro e l'insieme del bilancio di previsione viene
rimodulato prevedendo 1.205.362,27 euro di nuove o maggiori spese
accompagnate da una riduzione delle entrate per 49.595,56 euro.
Scorrendo l'elenco delle maggiori voci si legge che il comune ha
(finalmente) incassato dalla provincia (1) 101.259,52 euro quale
rimborso spese pregresse per assistenza educativa scolastica alunni
scuole superiori.
Ci sono (2) 71.133,31euro quale contributo da privati per acquisizione
area e opere a scomputo pcc4 via Battisti/de Amicis cui si aggiungono
altri (3) 40.000 euro dalla cessione di diritti edificatori vari.
(...)
LA MAGGIORANZA HA MESSO IN QUARANTENA ANCHE IL CONSIGLIO COMUNALE
La maggioranza presumibilmente d'accordo con l'inesistente opposizione
e senza informare la cittadinanza ha abolito il consiglio comunale. Per
ignote ragioni mentre altri comuni fanno sedute pure in
videoconferenza, a Curno niente sedute da tre o quattro mesi. Il
consiglio comunale l'hanno messo in lockdown. Già prima la maggior
parte delle sedute consiglieri era ACCURATAMENTE cancellata dalla
videoregistrazioni per una qualche scusa MAI resa nota in dettaglio.
(...)
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PDF: 10,5Mb
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La
maggioranza presumibilmente d'accordo con l'inesistente opposizione e
senza informare la cittadinanza ha abolito il consiglio comunale. Per
ignote ragioni mentre altri comuni fanno sedute pure in
videoconferenza, a Curno niente sedute da tre o quattro mesi. Il
consiglio comunale l'hanno messo in lockdown. Già prima la maggior
parte delle sedute consiglieri era ACCURATAMENTE cancellata dalla
videoregistrazioni per una qualche scusa MAI resa nota in dettaglio. I
cittadini leggono sul Bugiardino di una pioggia di euro che arriva al
comune (oltre 870mila) cui si aggiunge una ulteriore pioggia entrate
per 840mila euro. Nella variazione di bilancio dell'11
maggio non c'è traccia di tutto questo ben di dio che in epoca covid19
è caduto nelle tasche dei Curnesi i quali, scorrendo le determinazioni
sull'albo pretorio s'accorgono di essere un paese di poveri e sfigati
cui vengono distribuiti a raffica centinaia di bonus per sopravvivere
(al covid19 o farsi portare a casa la settimana enigmistica:perché no?)
e relative conseguenze nonostante che i contagiati locali non abbiano
mai superato il numero di 90 e i percettori del Rdc-PdC non abbiano mai
superato tali cifra.
Non ci aspettiamo che la sindaca spieghi tutte queste entrate e
queste enormi spese dal momento che lei tratta i cittadini … se non
capiscono le sue slides, che frequentino corsi all'UniBG e ciao
stiano bene.
Non ci aspettiamo nemmeno che l'imbelle minoranza si accorga di questi maxi temporali di euro che piovono addosso.
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Non
è un caso se decine di comuni (della bergamasca) hanno deciso di
pubblicare volantini di ringraziamento ai volontari comunali che si
sono attivati durante la pandemia. E non è un caso che i volantini
siano redatti con lo steso stile e contenuto. Ne diamo due esempi:
Curno e Mapello. E non per stilare una classifica su chi… ce l'ha più
lungo. Il primo amministrato da una giunta sostenuta dal PD come
azionista elettorale di maggioranza a sindaco donna e il secondo
(Mapello) sempre a sindaco donna sostenuto da una maggioranza
FI+Lega+FdI. I due comuni hanno la medesima popolazione, Mapello
di mezzo migliaio minore, ma purtroppo diviso da due importanti
infrastrutture : una ex statale e la ferrovia e quindi formato da
tre grandi frazioni. Curno fortunatamente ha solo la parte ovest
– Merena Marigolda e Lungobrembo- separate dal paese.
Diciamo anche che Curno ha avuto qualche decina di infettati e defunti
per covid19 (per quel che valgono questi numeri) superiore a Mapello.
Mapello invece ha il maggior numero di ville dotate di piscine in
muratura ed anche una superficie di pannelli solari istallati dieci
volte quella di Curno.
Cosa hanno fatto i volontari nei due comuni si legge nella foto che
riproduce i due volantini: tre pagine per Mapello e due per Curno.
Francamente non ci aspettavamo questa sovrabbondante pubblicità da
parte della politica verso il volontariato perché l'importanza del
volontariato segna una assenza della politica in quanto organizzazione
in grado di rispondere ai problemi dei cittadini.
Noi siamo stati educati secondo il principio che la mano destra
non deve mai sapere cosa combina (di buono) la mano sinistra, ma qui
ormai siamo agli altarini mediatici che fanno scoprire il
rapporto poco democratico e trasparente della politica col mondo del
volontariato (e viceversa).
Un tempo i Comuni avevano delle commissioni formate da cittadini
e consiglieri-assessori- che nei vari settori collaboravano con
l'amministrazione e quando c'era da dare una mano quei componenti erano
i primi a mobilitarsi. Adesso, imperanti sindaci ed assessori usciti
dalle università provinciali ed allevati nel sistema Formigoni, le
commissioni comunali (ambiente, cultura, sport, socialità, scuola,
ecc.) non esistono più e quindi sotto col volontariato che esiste
in tutte le sfumature dal momento che ormai fondare una associazione di
volontari pare sia come portare le mutande (pulite: speriamo).
Un tempo le commissioni comunali (previste da tutti gli statuti)
rappresentavano le mille sfumature culturali e politiche del territorio
ed erano anche la “scuola” da cui uscivano gli amministratori del
domani mentre adesso sono diventate il braccio operativo della
maggioranza che, priva di consenso esteso, da una parte
compera al minor prezzo possibile i servizi per i cittadini (p.e.
a Curno la cultura è appaltata ad una coop; quasi tutto il sociale è in
mano a coop-onlus) immaginatevi quindi la potenziale qualità, e
dall'altra in questo modo si libera “del fastidio” di mediare e
ragionare col paese. Della serie: qui comando io, questa è casa
mia, Bergamo (o Curno o Mapello o chissà chi mola mia).
Se poi andiamo ad osservare i “servizi” che questo volontariato
assoldato dalle varie maggioranze hanno reso ai cittadini ci accorgiamo
che sono servizi di bassissimo valore: in buona sostanza hanno fatto la
domestica a delle persone che varrebbe davvero la pena sindacare quanto
ne abbiano davvero bisogno e perché non abbiano più famigliari e
“congiunti” con cui relazionarsi. Attivare questo tipo di
servizio significa stimolare e riconoscere l'isolamento e la
scarsa socializzazione dell'io dei vari soggetti che li chiedono.
Questo volontariato invece di costruire relazioni costruiscono isolamento.
Questo volontariato invece di favorire relazioni stimolano l'isolamento.
La “ggggente” viene così convinta che non è necessario mettersi
in gioco nelle relazione cogli altri ma che basta una telefonata ai
servizi sociali perchè arrivi il volontario con la spesa.
Ovvio che delle amministrazioni comunali guidate da personale senza
alcuna formazione politica culturale ma comunque bene incrodata alla
destra vedano come fumo negli occhi qualsiasi crescita di una autonomia
e di una socialità che non sia controllata attraverso
l'elargizione di soldi e servizi.
Queste amministrazioni non mirano a creare autonomia personale e di giudizio ma dipendenza.
Quando ci fu l'alluvione di Firenze chi scrive aveva 19 anni ed assieme
a un paio di compagni di classe decise di scendere a dare una
mano. Ce lo suggerirono le immagini della televisione. In Milano
centrale e poi anche sul treno trovammo altri giovani che scendevano
anche loro a Firenze a dare una mano. Di “organizzati” c'erano solo dei
ragazzi del Movimento Studentesco che poi sarebbe diventata Comunione e
Liberazione. Fuori la stazione di S. Maria Novella c'era una tenda “dei
compagni del PCI” cui ci rivolgemmo per trovare qualche dritta. Quata
merda e quata palcia m'ha maia prima di turnà n'dre per Nedal.
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Quei
genitori che non hanno letto L'Eco del primo giugno (lunedì) hanno
perso una buona occasione: sapere con largo anticipo che programmi
comuni e parrocchie riserveranno ai loro figli nel caso vogliamo
mandarli in quei contesti. Che ormai raccolgono il 95% della
popolazione scolastica nella stagione estiva.
Quasi tutti i comuni sull'esempio della città hanno predisposto una
sondaggio on line coi genitori per cercare di raccogliere esigenze e
idee e mantenere nel contempo una totale libertà d'azione senza
alcuna trasparenza e controllo dal momento che essendo i risultati
dell'inchiesta sia in buona parte ”orientata” che invisibili al
resto del mondo, i gestori potranno spendere senza troppa faccia tosta
sia l'idea che loro sono dei democratici che ascoltano la base e quindi
che i programmi sono costruiti non solo in rispetto alle regole
covis19 ma per rispondere alle proposte ed esigenze di genitori e
bambini. Che poi tutto finisca nel calderone degli oratori e delle
coop-onlus cattoliche o di tale matrice è un puro caso dal momento che
solo i maliziosi pensano che certe iniziative nascano per sfruttare
relazioni clientelari.
Nell'attuale caos organizzativo l'unica certezza è che (a Curno) non
mancano gli spazi per alloggiare i numerosi gruppi che sarà
obbligatorio creare per rispetto della normativa. Non mancano gli spazi
fisici di mattoni e nemmeno quelli in cui impiantare dei tendoni,
semmai i comuni non saranno così addormentati di accorgersi tutti
insieme nella seconda metà di giugno di avere bisogno di 200-300
tendono in tutta la provincia… perché si da il caso che dovranno
chiedere aiuto a russi e cinesi se non addirittura pure i cubani.
Arrivati a fine maggio 2020 il Comune –sulla scorta dei numeri
dell'estate 2019- doveva avere già pronto uno schema operativo in
cui erano individuati gli spazi coperti esistenti e quelli copribili e
quanti gruppi ospitarvi dal momento che il “costume” delle famiglie che
mandano i figli in queste strutture sono sostanzialmente sempre le
stesse.
La questione è che il comune si trova da solo davanti a questo problema
dal momento che i rapporti con la scuola sono abbastanza freddini se
non gelati ed ha sostanzialmente interrotto i rapporti proprio con
quelle organizzazioni sportive e non che da sole avevano sempre retto
il volontariato organizzato in paese.
Adesso tocca al comune farsi carico di gestire un volontariato casuale,
sicuramente volenteroso ma del tutto differente da quello che veniva
messo in campo da un GS Marigolda, dagli Amici della Musica oppure
dalla Polisportiva. Dell'Oratorio c'è poco da aggiungere perché loro
sono “rodati” dalla fondazione.
Altro aspetto è che questa estate i vari gruppi dovranno recuperare
quello che la scuola non ha potuto dare per il blocco nazionale: il che
non é… uno schiocco delle dita.
Meno male che comunque spazi e soldi (del comune) ci sono.
L'Oratorio, i due CVI, i due spazi dell'agriturismo, il Vivaio
Forestale, la Biblioteca e le due palestre (medie ed elementari del
Brembo). C'era solo da mettersi PRIMA a lavorare ed organizzare: adesso
speriamo che il Comune non si limiti a sbolognare con l'ennesimo
appaltino al minor costo possibile tutta l'operazione com'è nel costume
di questa maggioranza.
Quale e quanta sia la “stima” che l'attuale maggioranza gode degli
operatori la si legge nelle gare che vanno regolarmente a vuoto per
cercare un gestore dei due CVI. Aspettano solo di far calare le braghe
al Comune.
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L'11
maggio la giunta comunale (assente il vicesindaco) ha approvato la
quarta variazione d'urgenza del bilancio 2020-2022 che prevede un
incremento delle entrate per 1.006.034,50 euro, una riduzione
delle spese per 248.923,33 euro e l'insieme del bilancio di previsione
viene rimodulato prevedendo 1.205.362,27 euro di nuove o maggiori
spese accompagnate da una riduzione delle entrate per 49.595,56 euro.
Scorrendo l'elenco delle maggiori voci si legge che il comune ha
(finalmente) incassato dalla provincia (1) 101.259,52 euro
quale rimborso spese pregresse per assistenza educativa scolastica
alunni scuole superiori.
Ci sono (2) 71.133,31euro quale contributo da privati per
acquisizione area e opere a scomputo pcc4 via Battisti/de Amicis cui si
aggiungono altri (3) 40.000 euro dalla cessione di diritti edificatori
vari.
Segue la poderosa polpetta di oltre mezzo milione di (4)
euro 554.249,54 euro ottenuta quale contributo da privati per
acquisizione area e opere a scomputo pcc Losma.
Poi ci sono (5) 70.000 euro quale contributo ministeriale legge di
bilancio 2020 per la messa in sicurezza scalinata esterna nuova
biblioteca e auditorium (vedremo cosa combineranno).
Ma non c'è stato solo questa pioggia di ben-di-dio dal moneto che c'è anche il resto che elenchiamo sinteticamente:
(6) 59.412,36 euro dal Fondo di solidarietà' comunale per l'anno 2020 per i comuni delle regioni a statuto ordinario
(7) 350.000 euro dalla Regione Lombardia per Interventi per la
ripresa economica” per l'attuazione delle misure di sostegno agli
investimenti ed allo sviluppo infrastrutturale
(8) 462.587,60 euro del «Fondo comuni ricadenti nei territori delle
province di Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi e Piacenza»: «In
considerazione della particolare gravità dell'emergenza sanitaria da
Covid-19.
Sommando le otto voci dovremmo essere attorno ai 1,7 milioni di euro di
maggiori entrate.Detto questo credo sia giunto il momento di creare una
commissione composta da tre esperti nominati dalla maggioranza e tre
dalla minoranza assieme ad un rappresentate per maggioranza e minoranza
per verificare le spese sociali del comune in tempo di covid19.
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