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AGGIORNAMENTO DEL POST DELLA PAGINA U.S.
L’ESTATE DEI RAGAZZI? CURNO POTREBBE ALLESTIRE 5-6 TENDONI
PER OSPITARE FINO A 180 RAGAZZI
SENZA DIMENTICARE IL CINEMA ESTIVO PER GRANDI E PICCOLINI.
LA QUESTIONE È CHE QUALCUNO FINORA HA DORMITO E DORME TUTTORA
Due post sul sito “sei di Curno se” hanno chiesto informazioni sul
probabile o possibile destino dei ragazzini nella prossima stagione
estiva visto che finora il comune non ha aperto bocca e sta aspettando
che Roma o Milano diano qualche dritta dal momento che –ormai l'abbiamo
verificato- sindaci e insegnanti si muovono seguendo solo l'onda romana
per non avere grane.
Aggiorniamo il post (dell'altra pagina) sulle possibili iniziative ed
organizzazioni di una estate per i ragazzi delle scuole ed anche degli
adulti che per i non addetti ai lavori potrebbe sembrare uno schiocco
di dita.
Partiamo da una posizione precisa visto che fino ad oggi sono in vigore tre sole regole:
(1) mantenere almeno 1 mt di distanza tra le persone
(2) indossare la mascherina chirurgica
(3) lavarsi spesso le mani.
Per qualsiasi iniziativa che preveda piccoli gruppi di persone queste
regole debbono essere rispettate fisicamente. Vale a dire che se
un ragazzino sta seduto al proprio banco deve stare ad almeno un metro
dal compagno, che questo stia (in piedi o seduto) alla sua destra
sinistra, davanti, dietro.
E' stato quindi allestito uno schema planimetrico che rispetti queste
distanze al fine di capire “quanto spazio” occorre per un gruppo di 6
ragazzi e poi i multipli.
Lo vedete nell'immagine del post.
In buona sostanza i ragazzini sono figurati seduti a tavoli di 60x60cm
e ciascuna seduta dista da quella di fianco non meno di 135 cm.
Ogni ragazzino volta le spalle ad un compagno e la distanza tra le
spalle è di 1,0 mt (in realtà è maggiore: 120 cm).
Scontato che ogni posto sia numerato e corrisponda ad una “numero”ragazzino” sia per l'accesso alle sedute che per l'uscita.
Lo schema è immaginato (ovviamente è solo uno schema) per capire la
dimensione minima che dovrebbero avere i tendoni da istallare e i
conseguenti costi di noleggio. Per ospitare 6 gruppi di ragazzini
per complessivi 36 persone occorre un tendone di 8x10mt, due
gabinetti da cantiere ed un box docce da 4 persone (almeno) esterni.
A questo punto occorre anche trovare i posti disponibili sia per la
presenza di attrezzature utilizzabili che per istallare eventualmente
di nuove ( a noleggio).
Curno oggi dispone del tendone dell'oratorio in centro dove ci possono stare comodamente larghi una trentina di ragazzini (1).
Al CVI 1 ce ne possono stare un'altra trentina alternativamente nella
palestra delle scuole medie oppure allestendo un tendone(2).
Un'altra trentina (3) ci possono stare al CVI2 nel capannone di legno.
Nel vasto giardino della scuola di via Emilia-LungoBrembo (4) si può montare un tendone
Si può anche ricorrere ai privati.
Si può domandare all'agriturismo di via Lungobrembo (5) di potere montare uno tendone oppure di usare una delle sue sale.
Alla mala parata non bastassero 180 posti si potrebbe pensare ad un
tendone in nel terreno incolto (6) difianco dell'agriturismo di via
Lungobrembo adottando una occupazione d'urgenza del campo privato.
Saremmo a 150-180-210 posti allestibili con poca spesa (noleggio dei 4
tendoni, 4 gabinetti + 4 docce) anche utilizzando i risparmi del piano
del diritto allo studio.
In prima fase si progetta l'insieme con la maggiore distanza obbligata
e poi man mano che arriva il tempo si vede se c'è da aggiustare
qualcosa (di meno pesante organizzativamente).
Sotto i tendoni si potrebbero anche portare i banchi-tavoli delle
scuole: spostando l'attività estiva maggiormente sul rapporti
ragazzini-insegnanti che coi volontari.
Potrebbero prestare servizio degli insegnanti originali (anche se dubitiamo che ci stiano).
Insomma delle soluzioni ci sono (e nemmeno poche) e i costi
(al comune ed alle famiglie) dovrebbero già essere perlomeno noti e
quindi essere già avviata la macchina organizzativa ma purtroppo finora
non c'è stata nemmeno una assemblea coi genitori (si può fare sotto il
capannone o i tendoni del tennis o nella palestra per mantenere le
distanze e cuare gli accessi distanziati) .
Il Comune “dovrebbe” pensare anche agli adulti e visto che le gradinate
della biblioteca auditorium sono collaudate e davanti c'è uno spazio
pedonale dove potrebbero starci anche delle sedie. Sarebbe il caso di
organizzare un ciclo di proiezioni estive o spettacoli teatrali e
musicali sia di lirica che moderna.
Pur in un momento assai infelice si può fare qualcosa per tenere
assieme il paese dopo avergli inflitto la quarantena come fosse colpa
dei cittadini l'avvento del covid19, come fosse colpa dei ragazzini
averci chiuso la scuola e mandato a ramengo un anno scolastico.
Detto questo immaginiamo la disperazione di quando – nel caso
succedesse che il Comune si muova- di quando leggeremo la
“determinazione” o la raffica di determinazioni che gli uffici
potrebbero vorrebbero dovrebbero produrre.
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FAMIGLIE E IMPRESE ITALIANE (SENZA SOLDI?)
HANNO FATTO IL PIENO DEL BTP-ITALIA
Btp Italia? Collocamento soddisfacente. Mes? E’ un creditore
intergovernativo dotato di ampi poteri discrezionali con tutte le
conseguenze rispetto a un eventuale ricorso, prova ne è che Francia,
Spagna, Portogallo e Grecia se ne sono sfilati. L’analisi
dell’economista Domenico Lombardi, già in Banca d’Italia e al Fmi
La sedicesima edizione del Btp Italia si è chiusa con un primato,
raccogliendo la cifra record di 22,3 miliardi di euro, anche grazie al
tasso dell’1,4%. Eppure c’è chi ha osservato: il ricorso al Mes
costerebbe meno all’Italia.
Ma è davvero così? E c’è solo da festeggiare per l’esito del Btp
Italia? A queste e ad altre domande risponde l’economista Domenico
Lombardi, già in Banca d’Italia e al Fondo monetario internazionale
Emissione Btp Italia: un successone come alcuni commentatori lo hanno definito o è meglio evitare trionfalismi?
Il collocamento dei Btp Italia è stato ampiamente soddisfacente,
soprattutto dato contesto assai critico che attraversiamo. Anche il
lavoro preparatorio di chi l’ha organizzato ha contribuito in maniera
importante insieme ad alcune caratteristiche peculiari che hanno
definito questo collocamento.
In che senso?
Il collocamento ha riguardato un settore – quello delle famiglie e dei
piccoli risparmiatori – che detengono direttamente una quota molto
bassa del nostro debito pubblico, pari a circa il 3 per cento.
Nell’ambito del collocamento loro dedicato, poi, il 60 per cento dei
contratti sottoscritti è stato di importo inferiore ai 20.000 euro – si
è trattato, in larga parte, di micro-allocazioni.
Andiamo sul costo: è stato detto che il tasso del Btp Italia sia stato
un mezzo salasso per lo Stato che ricadrà in varie forme sui cittadini,
che ne pensa?
Se si intende privilegiare un segmento della popolazione come i piccoli
risparmiatori, anche con micro-allocazioni, è ovvio che la
remunerazione offerta dovrà essere più allettante di quella destinata
esclusivamente a investitori istituzionali che operano all’ingrosso e
lavorano sul punto base nelle loro valutazioni di convenienza. Ma
questo lavora in ambo le direzioni: proprio sul cambio di un punto
base, possono scaricare sul mercato grossi quantitativi, come peraltro
è già avvenuto, anche recentemente.
Quindi più vantaggi che svantaggi?
Il costo marginalmente più elevato del collocamento è compensato dalla
maggiore stabilità associata al portafoglio delle famiglie che tendono
a essere meno reattive rispetto a variazioni delle condizioni di
mercato. Prova ne è che il MEF ha ritenuto, a mio avviso molto
saggiamente, di razionare la domanda di istituzionali soddisfacendola
solo nella misura del 42 per cento degli ammontari richiesti e,
viceversa, ha assecondato in pieno quella proveniente dai piccoli
risparmiatori. Ciò detto, sul fatto che le conseguenze ricadano sui
cittadini, sono d’accordo. Ma questo è sempre vero: cominciando con la
remunerazione offerta di cui beneficeranno tanti piccoli risparmiatori.
Ci si deve aspettare altri collocamenti destinati ai piccoli risparmiatori?
È una decisione che spetta all’emittente, ma chiaramente mi aspetto che
ce ne saranno altri per almeno due motivi: la bassa quota di debito
classata sinora presso questo gruppo, in assoluto ma anche rispetto al
dato storico, e la maggiore stabilità che caratterizza questo tipo di
portafogli.
Se ci saranno altri collocamenti analoghi, potrebbero essere migliorati per tener conto di alcune preoccupazioni emerse?
Il tasso offerto ha rappresentato una variabile importante, ma ha anche
suscitato qualche preoccupazione. Tali preoccupazioni sono, peraltro,
legittime alla luce dell’enorme mole di debito che occorre servire.
Lei che cosa suggerirebbe?
Io suggerirei di lavorare sul premio di fedeltà per rendere questi
collocamenti attrattivi per le famiglie e i piccoli risparmiatori. In
altre parole, si potrebbe offrire un rendimento allineato alla media
del mercato e, in aggiunta, un premio fedeltà relativamente generoso,
anche con un trattamento fiscale premiante, per i piccoli risparmiatori.
In che senso?
Nel collocamento della scorsa settimana alcuni temono che il rendimento
sia stato un pelino più elevato rispetto alla media di mercato di cui
tutti hanno beneficiato, anche gli istituzionali. I piccoli
risparmiatori, poi, riceveranno un premio di fedeltà dell’8 per mille –
soggetto, peraltro, alla medesima imposizione sulla cedola, pari al
12,5 per cento. Su queste ultime due variabili per il segmento retail
(premio e relativa tassazione) credo si possa lavorare.
Tornando al costo. Molti economisti dicono: sarebbe stato più
conveniente ricorrere al Mes che ci presterebbe a un tasso assai più
allettante.
Non credo si possa ragionare in termini meccanicistici o, comunque,
riduttivi. Il Mes è un creditore intergovernativo dotato di ampi poteri
discrezionali con tutte le conseguenze che questo comporta, anche in
termini segnaletici rispetto a un’eventuale adesione ad un suo
programma. Prova ne è che Francia, Spagna, Portogallo e Grecia se ne
sono sfilati, almeno per ora, a meno di volerli collocare tutti nelle
frange dell’antieuropeismo ideologico.
Però nella sua lista di Paesi manca Cipro che pare stia per richiedere un prestito al Mes.
Cipro è una piccola economia, quindi sarei cauto nello stabilire
parallelismi spuri. Cipro, poi, ha già fatto una pesante
ristrutturazione quando era sotto programma Mes. L’Italia no. È
importante che ci sia un dibattito reale sul tema, senza preclusioni
ideologiche da un lato, ma neanche dall’altro. Occorre sempre molta,
tanta, anche troppa cautela perché le conseguenze, come ha ricordato,
ricadono sempre sui cittadini.
Michele Arnese
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DOPO CHE GLIELO ABBIAMO RICORDATO IL COMUNE PROMETTE AI CURNESI UNA ESTATE MERAVIGLIOSA
Non avessimo appena appena scritto* su queste pagine che “Due post sul
sito “sei di Curno se” hanno chiesto informazioni sul probabile o
possibile destino dei ragazzini nella prossima stagione estiva visto
che finora il comune non ha aperto bocca e sta aspettando che Roma o
Milano diano qualche dritta dal momento che –ormai l'abbiamo
verificato- sindaci e insegnanti si muovono seguendo solo l'onda romana
per non avere grane. A questo punto però Scuola Comune Parrocchia
Gruppi sportivi “dovrebbero” avere pronta qualche idea dal momento che
–quando il futuro è incerto e quindi bisogna pensare di lavorare nelle
peggiori ristrettezze delle regole- gli spazi in paese non mancano
proprio partendo dal principio che anche i ragazzini debbono stare il
meno ammontonati possibili”.
Ed ecco che il Comune ha risposto in tempo reale (letto il nostro
pezzo spedito all'assessora Rota via PEC il giorno 25 maggio anche in
risposta al petulante protoleghista tenutario del sito curnese)
che “Estate 2020 – Un'estate speciale: opportunità organizzate di gioco
e socialità per bambini e adolescenti e non solo… (…) dopo il lungo
periodo di reclusione (meno male che ammette di avere RECLUSO le
persone!) dovuta all'emergenza COVID. Intanto (…)
l'amministrazione sta valutando attentamente una serie di opportunità e
progetti, da realizzarsi in vari luoghi (ma davvero?!?) del paese di
Curno. Non appena la proposta sarà stata definitivamente elaborata
provvederemo a informare la popolazione tramite il sito e gli altri
canali istituzionali di comunicazione. Pensavano usavate i piccioni
viaggiatori. Le attività riguarderanno la riapertura regolamentata dei
parchi e di giardini pubblici speriamo già a partire da inizio giugno
(sai che decisone radicale!) e attività organizzate ludico ricreative
(centri estivi) a partire da metà del mese di giugno.
Entro la settimana sarà erogato un questionario on line ai genitori
(sul sito del comune e tramite whatsapp) per valutare eventuali bisogni
e preferenze delle famiglie.
Carissime mie: la gattina frettolosa partorisce i gattini ciechi.
Com'è che prima scrivete: Non appena la proposta sarà stata
definitivamente elaborata provvederemo a informare la popolazione
tramite il sito e gli altri canali istituzionali di comunicazione.” Che
in italiano significa che avete già delle soluzioni pronte e poi ”
Entro la settimana sarà erogato un questionario on line ai genitori
(sul sito del comune e tramite whatsapp) per valutare eventuali bisogni
e preferenze delle famiglie.”. Ci prendete per il naso?.
Niente quindi assemblea pubblica in una piazza (o in palestra), ma
tutto tenuto segreto per potersi fare i cavolacci propri asserendo che
pure la popolazione li aveva chiesti (tipico delle madamine che
governano: farsi i cavoli loro e dare sempre colpa al prossimo ma NON
fare MAI nulla alla luce del sole).
Comunque ai ragazzi è stato fatto perdere praticamente un anno di
educazione (e di scuola) e adesso ecco che le autorevoli menti
uscite dell'UniBg caleranno sul popolo bove, previa illuminazione (la
lampada sotto il moggio), salatura (il sale della terra) e lievitazione
(il lievito della parola)… un'estate speciale. Meno male!. Scommettete
che sarà sempre affidata a una coop oppure a una onlus d'area
catto-cislina?.
Ciliegina finale sulla bugia: Per tutte le fasce di età l'Amministra
zione sta invece studiando delle nuove opportunità di socializzazione e
culturali al fine di garantire il giusto bilanciamento tra diritto alla
socialità, allo sport, alla vita all'aria aperta e necessità di
garantire condizioni di tutela della salute. Già come quelle degli anni
passati? Non è ora che usciate una volta per tutte dall'oratorio delle
suore?. Siete amministratrici della Repubblica e non dell'Ordine delle
Suore o dei Preti.
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