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DOPO LA QUARANTENA ARRIVANO 60.000 CAMICIE GIALLO ROSSE
Dopo la quarantena che ha costretto gli italiani a casa per due mesi
salvo uscire solo per andare a prendere da mangiare –non tutti però –
ecco che il governo scodella una nuova versione lite di controllo
autoritario della circolazione delle persone e naturalmente la colpa è
sempre degli Italiani: “L’Italia fa i conti con la difficoltà di
gestire la fase 2: troppa gente per strada, troppi pochi controllori a
impedire assembramenti. Per questo il governo è corso ieri al riparo
reclutando 60 mila "assistenti civici" da mettere a disposizione dei
Comuni per gestire gli ingressi negli spazi pubblici (parchi, mercati,
spiagge). Il compito dei volontari sarà aiutare a far rispettare il
distanziamento sociale per le strade delle città italiane. Il bando è
stato pubblicato ieri dalla Protezione civile dopo un lavoro di
coordinamento tra il ministro per gli affari Regionali, Francesco
Boccia, e il presidente dell’Anci, e sindaco di Bari, Antonio Decaro.
«Non sono ronde e non sono agenti di polizia municipale» spiega Boccia.
«Si tratta invece di volontari che metteranno a disposizione dei loro
Comuni fino a 16 ore settimanali». Scrive il Corriere. E il ministro
(degli affari regionali e delle autonomie) Boccia “ ci tiene a
precisare che non si tratterà né di agenti mascherati né di lavoro non
retribuito. «Sono volontari a tutti gli effetti. E non avranno alcuna
funzione di polizia giudiziaria. Il loro compito sarà di ricordare le
regole. E se le persone continueranno a non rispettarle gli assistenti
civici potranno chiamare gli agenti di polizia municipale ». I
volontari non si confonderanno tra la folla. «Saranno — si legge nel
bando — ben riconoscibili perché indosseranno una casacca blu o un
fratino con dietro la scritta "assistente civico" e davanti il logo
della Protezione civile, dell’Anci e del Comune in cui prestano il
servizio ».
(...)
CONSIGLI SGRADITI ALLA MAGGIORANZA
L’ESTATE DEI RAGAZZI? CURNO POTREBBE ALLESTIRE
5-6 TENDONI PER OSPITARE FINO A 180 RAGAZZI
ASSIEME AL CINEMA ESTIVO PER GRANDI
E PICCOLINI. LA QUESTIONE È CHE QUALCUNO
FINORA HA DORMITO E DORME TUTTORA
Due post sul sito “sei di Curno se” hanno chiesto informazioni sul
probabile o possibile destino dei ragazzini nella prossima stagione
estiva visto che finora il comune non ha aperto bocca e sta aspettando
che Roma o Milano diano qualche dritta dal momento che –ormai l'abbiamo
verificato- sindaci e insegnanti si muovono seguendo solo l'onda romana
per non avere grane.
A questo punto però Scuola Comune Parrocchia Gruppi sportivi
“dovrebbero” avere pronta qualche idea dal momento che –quando il
futuro è incerto e quindi bisogna pensare di lavorare nelle peggiori
ristrettezze delle regole- gli spazi in paese non mancano proprio
partendo dal principio che anche i ragazzini debbono stare il meno
ammontonati possibili.
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DOPO LA QUARANTENA ARRIVANO 60.000 CAMICIE GIALLO ROSSE
Dopo la quarantena che ha costretto gli italiani a casa per due mesi
salvo uscire solo per andare a prendere da mangiare –non tutti però –
ecco che il governo scodella una nuova versione lite di controllo
autoritario della circolazione delle persone e naturalmente la colpa è
sempre degli Italiani: “L’Italia fa i conti con la difficoltà di
gestire la fase 2: troppa gente per strada, troppi pochi controllori a
impedire assembramenti. Per questo il governo è corso ieri al riparo
reclutando 60 mila "assistenti civici" da mettere a disposizione dei
Comuni per gestire gli ingressi negli spazi pubblici (parchi, mercati,
spiagge). Il compito dei volontari sarà aiutare a far rispettare il
distanziamento sociale per le strade delle città italiane. Il bando è
stato pubblicato ieri dalla Protezione civile dopo un lavoro di
coordinamento tra il ministro per gli affari Regionali, Francesco
Boccia, e il presidente dell’Anci, e sindaco di Bari, Antonio Decaro.
«Non sono ronde e non sono agenti di polizia municipale» spiega Boccia.
«Si tratta invece di volontari che metteranno a disposizione dei loro
Comuni fino a 16 ore settimanali». Scrive il Corriere. E il ministro
(degli affari regionali e delle autonomie) Boccia “ ci tiene a
precisare che non si tratterà né di agenti mascherati né di lavoro non
retribuito. «Sono volontari a tutti gli effetti. E non avranno alcuna
funzione di polizia giudiziaria. Il loro compito sarà di ricordare le
regole. E se le persone continueranno a non rispettarle gli assistenti
civici potranno chiamare gli agenti di polizia municipale ». I
volontari non si confonderanno tra la folla. «Saranno — si legge nel
bando — ben riconoscibili perché indosseranno una casacca blu o un
fratino con dietro la scritta "assistente civico" e davanti il logo
della Protezione civile, dell’Anci e del Comune in cui prestano il
servizio ».
Dai un divisa a un italiano e ti ritroverai neanche con degli “arditi del popolo” ma con una camicia nera.
Mi chiedo cosa accadrebbe se fossero sguinzagliate a controllare
distanze, e di fatto abitudini personali, tra le persone 60.000
cosiddetti “assistenti civici”. L’ennesima trovata, che appare come una
farsa da Ddr, film “Le vite degli altri”, di un governo che sembra
ignorare che in tutte le Democrazie Occidentali, anche in tempi di
Covid, il compito di vigilare e controllare appartiene alle forze
dell’ordine, in tutte le loro articolazioni. Ecco, forse in alcuni casi
non ci sarebbe la stessa reazione civile avuta di fronte a quel
supermercato, di fronte a un’uscita fuori posto. Si rischia, come hanno
fatto notare civilmente molti sui social, una sorta di ribellione, di
“guerriglia sociale” , degli uni contro gli altri, alle prese magari
con il vicino che con pettorina blu ti viene a sindacare e senza alcuna
vera autorità costituzionale per poterlo fare. Si rischia, certamente
senza volerlo, di gettare altra benzina sul fuoco della crisi economica
che già impazza.
Gente che non ha mai fatto OP (ordine pubblico) in Alto Adige quando
quei terroristi ed anche normali cittadini non avevano riguardo di
sparati addosso anche da qualche chilometro di distanza col fucile per
cervi e stambecchi che si credono investiti –dio ce l’ha data! Guai a
chi ce la toglie- del destino di noi infami cittadini che osiamo
disobbedirli.
Una pandemia che ha fatto pochissime vittime –davvero poche rispetto
anche alla polmonite tradizionale che gli anziani snobbano alla faccia
del vaccino gratuito- nel 90% dei casi già predestinate con le proprie
mani a morire di cattivo benessere e tenuti in vita non per loro e i
loro cari ma perché comodi per i bilanci delle industrie chimiche.
Governo, presidenti di regioni e sindaci leggono questa leggerezza dei
cittadini come irresponsabilità perché non hanno il coraggio di
ammettere che è soltanto segnale: il cittadino NON crede alla pubblica
autorità perché dopo tre mesi non riesce a fornire una mascherina al
giorno e nemmeno a fare a tappeto tamponi a tutti.
Così prima la quarantena con l’illecito penale se ti beccavano in giro
abusivamente, poi i permessi presa-per-i-fondelli, adesso gli
“assistenti civici” e non ci vuole molto ad immaginare quanti
saranno scazzottati.
Quando su un nuovissimo sottopasso stradale dove transitano 20-30 mila
veicoli al giorno è comparsa la scritta: covid19= strage di stato (ed è
ancora li dopo tre settimane) mi era sembrata la solita esagerazione di
qualche circolo anarchico ma se poi mettiamo in fila le ennemila
conferenze stampa della PC, le ennemila conferenze dei presidenti ed
assessori regionali; le ennemila conferenze dell’ISS, la cronica e
persistente mancanza di dpi, tamponi, reagenti, respiratori : lo
sconvolgimento degli operatori ospedalieri costretti in pochi giorni a
passare da un regolare tran tran presidiato dall’alto nel quale il
malato era un pezzo della catena di montaggio all’avvento dei caduti
dal fronte, ecco che coraggiosamente quegli eroi hanno deciso che i
vecchi non valeva la pena di intubarli mentre i giovani almeno si
salvano e continueranno a lavorare. Non senza scordare le
migliaia di bombole di ossigeno disperse ai quattro angoli della
nazione perché chi le aveva utilizzate non le aveva riportate alla
farmacia.
E per mettere a posto tutto questo caos ecco scodellato il senso unico
pedonale nella corsarola (ma i furgoni possono passare anche in
direzione contraria a quella dei pedoni). Ecco scodellati gli
assistenti civici che sono tutto ma non sono nessuno: nel senso
che possono parlare e il cittadino sbattersene le balle. Però
possono fare la spia ai vigili ed agli agenti: quello li non indossava
la mascherina. Poi si finisce a processo e c’è da ridere.
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L’ESTATE DEI RAGAZZI? CURNO POTREBBE ALLESTIRE
5-6 TENDONI PER OSPITARE FINO A 180 RAGAZZI
ASSIEME AL CINEMA ESTIVO PER GRANDI
E PICCOLINI. LA QUESTIONE È CHE QUALCUNO
FINORA HA DORMITO E DORME TUTTORA
Due post sul sito “sei di Curno se” hanno chiesto informazioni sul
probabile o possibile destino dei ragazzini nella prossima stagione
estiva visto che finora il comune non ha aperto bocca e sta aspettando
che Roma o Milano diano qualche dritta dal momento che –ormai l'abbiamo
verificato- sindaci e insegnanti si muovono seguendo solo l'onda romana
per non avere grane.
A questo punto però Scuola Comune Parrocchia Gruppi sportivi
“dovrebbero” avere pronta qualche idea dal momento che –quando il
futuro è incerto e quindi bisogna pensare di lavorare nelle peggiori
ristrettezze delle regole- gli spazi in paese non mancano proprio
partendo dal principio che anche i ragazzini debbono stare il meno
ammontonati possibili.
Curno dispone
(1) del tendone dell'oratorio in centro dove ci possono stare comodamente larghi una trentina di ragazzini. Un'altra trentina
(3) ci possono stare al CVI2. Al CVI 1 ce ne possono stare un'altra trentina magari allestendo un tendone(2).
Pure alla scuola di via Emilia-LungoBrembo
(4) si può montare un tendone e poi si può domandare all'agriturismo di via Lungobrembo
(5) di potere montare uno-due tendoni. Alla mala parata non bastassero
180 posti si potrebbe pensare ad un tendone in nel terreno incolto
(6) a fianco dell'agriturismo di via Lungobrembo adottando una
occupazione d'urgenza del campo privato. Saremmo a 150-180-210 posti
allestibili con poca spesa (tendone, gabinetti, docce) anche
utilizzando i risparmi del piano del diritto allo studio. In prima fase
si progetta l'insieme con la maggiore distanza obbligata e poi man mano
che arriva il tempo si vede se c'è da aggiustare qualcosa.
Sotto i tendoni si potrebbero anche portare i banchi-tavoli delle
scuole: insomma creare qualcosa a metà strada tra il CRE e i boyscouts.
Magari potrebbero prestare servizio degli insegnanti originali (anche
se dubitiamo che ci stiano).
Insomma delle soluzioni ci sono (e nemmeno poche) e i costi
(al comune ed alle famiglie) dovrebbero già essere perlomeno noti e
quindi essere già avviata la macchina organizzativa ma intanto che il
Comune perde tempo a fare la sartina (confezionare mascherine) e la
postale (spedirle ai cittadini) , evidente che gli scappano i problemi
di maggiore peso.
Ma il Comune “dovrebbe” pensare anche agli adulti e visto che le
gradinate della biblioteca auditorium sono collaudate, sarebbe il caso
di organizzare un ciclo di proiezioni estive o spettacoli teatrali e
musicali sia di lirica che moderna.
Ma il cinema all'aperto non si può altrimenti si lamentano gli amici
del Conca Verde (ma questi perché non chiedono in affitto lo spazio di
Curno?) e per il resto siccome la programmazione assegnata è degna
dell'oratorio, si lamenterebbe pure quello.
Insomma sarà un'estate di quelle bruttine, cari curnesi. Niente sarà
più come prima recitano i gazzettieri governativi e non. Sarà peggio di
prima.
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