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LA GIUNTA GAMBA C'HA LE GOMME A TERRA
La giunta Gamba già immaginava a fine 2019 che gli ultimi due anni di
mandato sarebbero andati a gonfie vele con una gran numero di opere
pubbliche da inaugurare:
(1)-la biblioteca,
(2)-l'auditorium (1997-2020…),
(3)-i nuovi parcheggi tra i mercato e la palazzina ASL,
(4)-la pista ciclabile dalla Roncola a Ponte san Pietro,
(5)-l'inutilizzabile pista ciclabile da via Fermi a ponte sulla roggia Serio Grande (per il Caravaggio aspetta e spera..).
Niente da fare per
(6)-quella da via Gandhi al sovrappasso dell'asse interurbano per collegarsi con Albegno.
Niente da fare anche
(7)- per l'allargamento della parte di via Brembo dall'incrocio con via DeAmicis fino al ponte della Sp470dir.
(8)-Niente da fare nemmeno per la rotonda su via Lecco per accedere
alla SP470 dir. Non si parli nemmeno 8-della stazione ferroviaria,
(9)-del sottopasso alla ferrovia.
In buona sostanza il quinquennio della giunta Gamba si avvia, demerito
in piccola parte anche del covid19, con un mezzo fallimento, una
sequela di opere fatte nei minimi termini e di bassissima qualità
architettonica perché invece di cercare di massimizzarla non fosse
altro per rispetto dei cittadini e come stimolo, culturale, la sindaca
Gamba l'ha volutamente schiantata con appalti ai minimi termini.
Dell'elenco di 9 opere sopra illustrato forse se ne finiranno due-tre:
peraltro trattandosi della biblioteca auditorium sarebbe meglio che se
ne vergognasse(ro) visti chi sono gli azionisti elettorali della
maggioranza. Responsabili primi dei 30 anni che sono stati impiegati a
finirle.
(...)
FASCISTA DA SEMPRE E PER SEMPRE
Il lettore presti un quarto d’ora del suo tempo per vedere questo
filmato di Sgarbi: https://youtu.be/wScnGef925s perchè tutto quel che
viene dopo parte da li. Il filmato è finito anche nelle carte
dell’indagine sulle minacce alla signorina Silvia Romano .
Partiamo dalla vicenda della Silvia Romano che è stata riportata in
Italia dopo un rapimento durato quasi due anni attraverso un
complicata triangolazione (o anche più numerosa) di uomini e nazioni
dietro pagamento di un riscatto. Naturalmente il nostro s’è buttato a
pesce sulla vicenda grondando invidia di non potere parlare chiaro come
fa lo Sgarbi che è protetto dalla immunità parlamentare. Ci si è
gettato in due tappe, per verificare l’effetto che fa dopo la prima
sortita.
Ma restiamo a Sgarbi ed al primo post del nostro.
L’Italia degli impostori cattolici s’è subito inalberata per via dei
soldi pagati per il riscatto (aspetto però tenuto sotto traccia perché
poco onorevole da rendere esplicito anche per degli impostori) e
soprattutto perché “quella” ha osato, nell’Italia cattolica,
presentarsi convertita all’Islam e arabo-vestita. Con l’aggravante per
gli impostori cattolici (e non) di essere pure femmina e convertita. Se
fosse stata un maschio l’avrebbero invece issata su un piedistallo:
vedi casi precedenti.
(...)
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LA GIUNTA GAMBA C'HA LE GOMME A TERRA
La giunta Gamba già immaginava a fine 2019 che gli ultimi due anni di
mandato sarebbero andati a gonfie vele con una gran numero di
opere pubbliche da inaugurare:
(1)-la biblioteca,
(2)-l'auditorium (1997-2020…),
(3) -i nuovi parcheggi tra i mercato e la palazzina ASL,
(4)-la pista ciclabile dalla Roncola a Ponte san Pietro,
(5)-l'inutilizzabile pista ciclabile da via Fermi a ponte sulla roggia Serio Grande (per il Caravaggio aspetta e spera..).
Niente da fare per
(6)-quella da via Gandhi al sovrappasso dell'asse interurbano per collegarsi con Albegno.
Niente da fare anche
(7)- per l'allargamento della parte di via Brembo dall'incrocio con via DeAmicis fino al ponte della Sp470dir.
(8)-Niente da fare nemmeno per la rotonda su via Lecco per
accedere alla SP470 dir. Non si parli nemmeno 8-della stazione
ferroviaria,
(9)-del sottopasso alla ferrovia.
In buona sostanza il quinquennio della giunta Gamba si avvia, demerito
in piccola parte anche del covid19, con un mezzo fallimento, una
sequela di opere fatte nei minimi termini e di bassissima qualità
architettonica perché invece di cercare di massimizzarla non fosse
altro per rispetto dei cittadini e come stimolo, culturale, la sindaca
Gamba l'ha volutamente schiantata con appalti ai minimi termini.
Dell'elenco di 9 opere sopra illustrato forse se ne finiranno due-tre:
peraltro trattandosi della biblioteca auditorium sarebbe meglio che se
ne vergognasse(ro) visti chi sono gli azionisti elettorali della
maggioranza. Responsabili primi dei 30 anni che sono stati impiegati a
finirle.
Pure il governo complessivo del comune si avvia verso un completo
fallimento politico dal momento che –tranne la ragioneria- la
dirigenza complessiva –in combinazione con una guida politica priva di
cultura politico amministrativa- non si è dimostrata all'altezza di
reggere un comune importante come Curno di fronte alla crisi del
commercio e poi dell'avvento del covid19.
Paese importante perché è inserito in un contesto internazionale mentre
la politica campa osservando l'ombelico delle proprie clientele. Buoni
solo (forse) a rintracciare le bombole dell'ossigeno mezze vuote oppure
a fabbricare mascherine fai da te. A rincorrere chi gioca il gratta e
vinci. A fare carnevale in piazza come fossero di nuovo all'oratorio.
Teste più vecchie perfino di quelle della peggiore DC che amministrò il
paese. Perfino un Lodetti Silvano andò a Roma al congresso della DC nel
Palazzo Nervi, vide i lampioni stradali, e li volle anche a
Curno. Nel 2028 si fanno fare un progetto della neo palestra della
Rodari che ha meno contenuti della prima stalla moderna di Curno. Salvo
che costa come preventivo alla mano una villetta a schiera di quelle di
lusso: però. Pavimentazioni stradali che invece di buona pietra
–anche artificiale ma ben fatta- sono plastificate come le
bacchette delle recinzioni dei pollai e degli orti.
Che dire infine del clamoroso fallimento dell'appalto del CVI2 cui
seguirà quello del CVI1 oppure del sotterfugio di riassegnare il
trasporti persone inabili alla solita coop senza un appalto pubblico?.
Una maggioranza ed una sindaca testarda che non mollano –leggere:
vendita- parti inutilizzate ed obsolete della proprietà comunale
per rimettere in sesto il resto.
Una sindaca abbandonata al suo destino anche dai dipendenti che –al di
la del recitare i divieti copia-incolla- ministeriali- non riesce a
tenere insieme un paese che va a brandelli..
Tutti e tutte a fare i primi e le prime della classe nel redarguire
quei pochissimi italiani che se ne impipano del lokdown. Rimane storico
il sindaco DeCaro di Bari che rincorreva un cittadino
ostiandogli: «A casa, o moriremo tutti». C'è stato il sindaco Sala di
Milano che quando c'è da ringraziare i milanes lo fa con piacere,
ma ci sta pure quando li avverte bruscamente, ripetendosi: Ci sono
momenti in cui c'è da incazzarsi. E questo è uno di quei momenti.
Milano ha bisogno di tornare a lavorare, a lavorare (si ripete e batte
le dita sul tavolo). Non permetterò che quattro scalmanati senza
mascherina uno a fianco all'altro.
Domenica su L'Eco la comandante della polizia locale di
città lamentava che –titolo di L''Eco- “c'è troppa gente in
giro”. Lunedì torna alla carica: Troppa gente in città «Non uscite per
il gelato» La domenica, in tanti sul Sentierone e lungo la Corsarola.
Nessuna sanzione però da Gabriella Messina (polizia locale) arriva però
l'appello a limitare le uscite.
Non era mancato venerdì scorso il “discorso del sindaco” dal balcone
del municipio su Piazza Vittorio Veneto che chiedeva intimava ai
giovani di trattenersi nel fine settimana.
Stamane su L'Eco: “Troppa gente non rispetta le regole”: a Lallio di
nuovo chiusi i parchi comunali. Dopo le tante segnalazioni di
infrazioni di questi giorni la sindaca Sara Peruzzini ha deciso di
chiudere nuovamente le aree pubbliche. Come sapete il vicesindaco di
Lallio è un alto dirigente al Comune di Curno, quello che ha l'ufficio
più vicino alla sindaca Gamba oltre alla segretaria comunale. L'8
maggio la sindaca Gamba aveva pubblicato l'ordinanza: “Fino a cessate
esigenze emergenziali, rimane confermata la sospensione, presso tutti
gli esercizi commerciali, del gioco lecito con vincita in denaro,
operato con dispositivi elettronici del tipo “slot machines”, comunque
denominati, dei giochi numerici (a titolo esemplificativo e non
esaustivo winforlife, winforlife vincicasa, 10&lotto, Millionday
ect.) compresi i gratta e vinci, delle scommesse su eventi sportivi e
non sportivi, nonché la disattivazione di monitor e televisori al fine
di impedire la permanenza degli avventori per motivi di gioco
all'interno dei locali”. Invece oggi si legge su L'Eco che il sindaco
di Nembro va esattamente in direzione opposta ai suoi colleghi, alla
Gamba in particolare: via libera a slot e gratta e vinci ma i
parchi restano chiusi”. Chissà perché a Nembro si può giocare un gratta
e vinci mentre rischi la pandemia a Curno. Boh.
Con un discreto ritardo da ieri si legge sul sito del Comune (di
Curno): Curno SiCura (notare la finesse del SiCura!) - Pulizia
straordinaria con sanificazione degli spazi pubblici gestiti dal
comune. Pubblicata il 11/05/2020. Proseguendo la lettura si scopre che
gli interventi programmati sono GIA' partiti il 02 maggio, poi il 06,
il 07, il 08 mentre l'ampia zona della palazzina ASL sarà trattata
dall1 al 16 maggio. Pensare che noi immaginavamo che anche ad uffici
chiusi almeno una volta alla settimana venissero effettuate le pulizie
regolari e invece si scopre che – contrariamente a quanto asserito da
emeriti professoroni in televisione. Le eventuali infezioni depositate
due mesi or sono su arredi pavimenti e quant'altro non sono sparite ma
permangono e quindi bisogna risanare tutto. Talmente sicuri del fatto
loro che manco s'accorgono della contraddizione. Comunque mentre in
molti comuni bergamaschi i cimiteri sono aperti del tutto –
Nembro per citare un nome già detto- a Curno l'accesso al cimitero è
contingentato per venti persone due mezze giornate per settimana.
Detto questo se volete vedere com'è messa Curno, passate dalle
Crocette: mura e asfalto. Oppure date uno sguardo ai giardini della
Piazza del Comune.
E' stata pubblicata la delibera della giunta regionale del cinque
maggio u.s. che assegna ai comuni una somma in base al numero degli
abitanti da destinare a “interventi per la ripresa economica per
l'attuazione delle misure di sostegno agli investimenti ed allo
sviluppo infrastrutturale”. A Curno dovrebbero arrivare 350mila euro.
Ne abbiamo già dato notizia quando venne approvata la Legge Regionale 4
maggio 2020, n. 9 “Interventi per la ripresa economica” (ma avevamo
indicato una cifra minore come suggerito dall'articolo di L'Eco. Il
capogruppo forzista della minoranza consigliare ha proposto “che
tutto questo denaro venga utilizzato, assieme ad altri fondi che il
comune ha nella sua disponibilità (avanzo di bilancio) per realizzare
una vero centro anziani assistito, purtroppo nemmeno previsto
dall'attuale amministrazione, della tipologia dell'Arioli Dolci di
Treviolo.
Questo intervento è assolutamente necessario per la comunità di Curno,
non solo alla luce della tragedia del corona virus che ci ha colpito
negli ultimi mesi ma, soprattutto, perché l'eta media della popolazione
di Curno si è alzata notevolmente: nell'ultimo decennio le persone over
65 anni sono infatti passate da circa il 16% della popolazione curnese
a circa il 25%. Speriamo bene.
Già immaginiano la giunta Gamba che si frega le manine soprattutto per decidere il destino della vecchia Rodari
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FASCISTA DA SEMPRE E PER SEMPRE
Il lettore presti un quarto d’ora del suo tempo per vedere questo
filmato di Sgarbi: https://youtu.be/wScnGef925s perchè tutto quel che
viene dopo parte da li. Il filmato è finito anche nelle carte
dell’indagine sulle minacce alla signorina Silvia Romano .
Partiamo dalla vicenda della Silvia Romano che è stata riportata in
Italia dopo un rapimento durato quasi due anni attraverso un
complicata triangolazione (o anche più numerosa) di uomini e
nazioni dietro pagamento di un riscatto. Naturalmente il nostro s’è
buttato a pesce sulla vicenda grondando invidia di non potere parlare
chiaro come fa lo Sgarbi che è protetto dalla immunità parlamentare. Ci
si è gettato in due tappe, per verificare l’effetto che fa dopo la
prima sortita.
Ma restiamo a Sgarbi ed al primo post del nostro.
L’Italia degli impostori cattolici s’è subito inalberata per via dei
soldi pagati per il riscatto (aspetto però tenuto sotto traccia perché
poco onorevole da rendere esplicito anche per degli impostori) e
soprattutto perché “quella” ha osato, nell’Italia cattolica,
presentarsi convertita all’Islam e arabo-vestita. Con
l’aggravante per gli impostori cattolici (e non) di essere pure femmina
e convertita. Se fosse stata un maschio l’avrebbero invece issata su un
piedistallo: vedi casi precedenti.
Siccome il nostro si reputa intelligente, ecco che “qui non c’è
Michela Murgia che tenga, qui non c’è la minaccia di suo stolidissimo
fascistometro che possa impedirci di porre le seguenti questioni e
(orrore!) di ragionare” e perciò scodella le sue verità miscelando
eventi di epoche talmente lontane che è come confrontare mele con
gnocchi. Casualmente per il nostro pure la Murgia ha il difetto di
essere femmina e per di più di buona fortuna letteraria e televisiva:
che difettano al nostro benché ambisca perlomeno di stare al
posto di Casalino.
Per non pagare il riscatto per la liberazione della Romano il
nostro dice che bastava sequestrare i conti correnti (della famiglia
Romano?) come ai tempi dei rapimenti da parte dei sardAgnoli e dei
calabresi. Stavolta quei soldi sono del tutto veri ma anche del tutto
inventati. Veri per chi li riscuote (infatti li può usare come scambio
merce) e inventati per lo Stato che li paga (per stampare questa moneta
basta una mail alla BCE) .
Quei soldi sono partite di giro nel senso che tornano in patria
per comprare armi ma una parte servono anche ad arricchire
personalmente i vari capi del terrorismo. Figurarsi se un terrorista ha
paura di andare all’inferno se intasca metà del riscatto e la mette in
Svizzera. Allah è misericordioso.
Senza contare che pure il bilancio dello stato italiano è alimentato
dai profitti delle industrie belliche nazionali quindi quel riscatto
torna anche a vantaggio di 62 milioni di italiani. Compreso il nostro
che ha messo al mondo due sfortunati messi a spese del bilancio
nazionale. Se del caso ripuliscono la faccenda del riscatto
con una ditta turca: altro mega produttore mondiale di armi visto che
fra l’altro (la Turchia) sostiene al Queeda. Basta una ricerca in rete
per trovare la storia dei legami tra il gruppo terroristico
al-Shabaab (che ha rapito la Romano) e quello di AlQuaeda sostenuto
dalla Turchia.
Il custode non perde l’occasione di scrivere un bigino di storia
patria –cogliendo i suggerimenti di Sgarbi- sui rapimenti di Aldo Moro,
le lamentazioni di Paolo IV, i capelli bianchi di Cossiga, il
testamento di LaMalfa, l’opportunismo di Andreotti come se più che al
destino di Moro importasse salvare le proprie palle dal momento che non
erano commossi o emozionati per Moro ma per se stessi.
Non c’è bisogno di chiamare un filosofo o un laureato del DAMS per
capire al volo come il nostro abbia fatto proprio l’intero
ragionamento dello Sgarbi ma non abbia il coraggio di esplicitarlo in
modo altrettanto chiaro: Sgarbi infatti è protetto dall’immunità
parlamentare mentre il nostro rischierebbe la galera.
Conclude il primo post con un gnignora-gnignara il con le sue
solite frasi ambigue. Ci sto ma non ci sto. Vorrei starci per lucrare
qualcosa ma non posso. Si legge: “perché domandarsi l’entità del
riscatto pagato, da chi, sotto quale voce di spesa e con quali
modalità, sarebbe «odioso»? Perché sarebbe odioso domandarsi il perché
e soprattutto il come dei buoni servigi della Turchia? Significa che
chi si pone la domanda dev’essere odiato?”.
Per uno che va in giro col lapis rosso blu a correggere anche gli
accenti mal digitati dal correttore automatico questa frase dove
soggetto verbo complemento sintassi fanno tutto un mischiotto
incomprensibile alla fine si domanda: è la quantità del riscatto ad
essere odiosa oppure è il riscatto ad essere odioso? E poi perché se il
pagamento del riscatto è una scelta odiosa sarebbe da odiare chi l’ha
pagato?. Che c’entra?.
Insomma: ancora una volta conclude con un pasticcio per far capire che
c’è posto anche per lui. Che non ha il coraggio di insultare la Romano
prima di tutto perché donna, poi perché volontaria, poi perché s’è
convertita all’islam. Per mostrasi degno di essere accolto da chi ha
gettato la bandiera nel fosso del quale ne è ormai il portavoce.
Il bello però doveva ancora venire perchè –nonostante chiami a
testimoniare un inutile Asfa Mahmoud iman casorettese-milanes , che
dice il suo parere riguardo alla conversione di Silvia Romano, al
nostro forse sono fischiate le orecchie ed ecco il seguito del post
dove prende di petto “certi progressisti di casa nostra, in realtà
similprogressisti, che stanno ai progressisti veri come le scimmie
stanno all’uomo, per non parlare poi dei cattoprogressisti. Avrebbero
una voglia matta di cacciare noi, che vorremmo ragionare su questa
faccenda, nella bolgia dei fascisti. Noi, che non siamo fascisti, e che
non facciamo fatica a riconoscere atteggiamenti fascisti in coloro che
vorrebbero mettere la mordacchia al ragionamento”.
Nulla di nuovo che sia un fervente seguace del papa tedesco e sul ruolo
della donna, visto che la sua gli ha ribaltato la casa in testa quando
l’ha conosciuto bene.
Prosegue: Non diciamo questo perché noi si abbia nostalgia del
cattolicesimo conservatore e bellicoso d’un tempo; ci limitiamo ad
osservare che il cattolicesimo moderno, fortemente inquinato dal
protestantesimo, più vicino alla psicanalisi (che, secondo Popper, è
una pseudoscienza) che al lascito spirituale e culturale dei Padri
della Chiesa, non risponde più al bisogno del sacro che è insito
nell’uomo, e che si riaccende nei momenti di smarrimento.
Arrivati alla fine la conclusione è sempre la stessa: se sei un
fascista resti sempre tale e quale anche se tenti maldestramente di
nasconderti frullando le parole.
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