|
|
|
|
LA MAGNATA
37 miliardi del MES per la sanità dintorni e contorno? Addosso coi
ferri! Si stanno già fregando le manine rapaci gli assessori e
presidenti di regioni italiane in massima parte di centrodestra
leghista. Lega ufficialmente contraria al MES. Già possiamo immaginare
le potenti beghe tra le regioni per accaparrarsi la propria parte. La
maggiore possibile. I fondi saranno divisi in base alla popolazione di
ciascuna regione o in base alle esigenze manifestate durante quella
strage di stato che è stato il covid19? Già possiamo immaginare tra
qualche mese decine di indagini e successivi processi – hanno già
cominciato coi dpi…- per ruberie clientele violazioni della concorrenza
bustarelle.
Al 10 maggio solo una stretta minoranza di cittadini delle regioni più
colpite sono stati sottoposti a tampone ed esami sierologici e quindi
in buona sostanza ci sono ancora in giro qualche milione di punti di
domanda se infettano oppure no oppure se la caveranno semmai il virus
si accontenti di una sola passata vernino-primaverile. Di un solo colpo
di scopa a ramazzare la parte messa peggio della popolazione,
risultato di mezzo secolo di cattivo benessere.
(...)
COI VOSTRI PREDICOZZI C'AVETE ROTTO ASSAI
Non bastava il maresciallo in borghese (per non essere riconosciuto e
beccare i trasgressori?) in giro per la città col vespone vecchio come
la maresana che sale in moto sui marciapiedi senza mascherina (il
maresciallo: non il vespone) a molestare a capocchia – chissà per
qualcuno si e qualcun altro no- i cittadini beccati fermi, seduti su
una panchina senza dimenarsi in improbabili ginnastiche, oppure fermi a
bersi un caffè d'asporto dal momento che normalmente quando si beve il
caffè in piedi si corre anche. Qualcuno avverta il bravo maresciallo in
vespone prima di tutto di non salire in moto (accesa) sui marciapiedi
e secondo se è vero che oltre 300mila italiani sono stati sanzionati in
periodo di quarantena, c'è da mettersi a ridere nell'immaginare cosa
succederà alla giustizia italiana investita da oltre trecentomila nuovi
processi ( era una violazione penale trasgredire le regole della
quarantena).
E se domenica su L'Eco la comandante della polizia locale di città
lamentava che –titolo di L''Eco- “c'è troppa gente in giro”. Ed oggi
lunedì torna alla carica: Troppa gente in città «Non uscite per il
gelato» La domenica, in tanti sul Sentierone e lungo la Corsarola.
Nessuna sanzione Da Gabriella Messina (polizia locale) arriva però
l'appello a limitare le uscite.
Non era mancato venerdì scorso il “discorso del sindaco” dal balcone
del municipio su Piazza Vittorio Veneto che chiedeva intimava ai
giovani di trattenersi nel fine settimana.
(...)
|
|
PDF: 12Mb
|
|
|
|
|
LA MAGNATA
37 miliardi del MES per la sanità dintorni e contorno? Addosso coi
ferri! Si stanno già fregando le manine rapaci gli assessori e
presidenti di regioni italiane in massima parte di centrodestra
leghista. Lega ufficialmente contraria al MES. Già possiamo immaginare
le potenti beghe tra le regioni per accaparrarsi la propria parte. La
maggiore possibile. I fondi saranno divisi in base alla popolazione di
ciascuna regione o in base alle esigenze manifestate durante
quella strage di stato che è stato il covid19? Già possiamo immaginare
tra qualche mese decine di indagini e successivi processi – hanno già
cominciato coi dpi…- per ruberie clientele violazioni della concorrenza
bustarelle.
Al 10 maggio solo una stretta minoranza di cittadini delle regioni più
colpite sono stati sottoposti a tampone ed esami sierologici e quindi
in buona sostanza ci sono ancora in giro qualche milione di punti
di domanda se infettano oppure no oppure se la caveranno semmai il
virus si accontenti di una sola passata vernino-primaverile. Di un solo
colpo di scopa a ramazzare la parte messa peggio della
popolazione, risultato di mezzo secolo di cattivo benessere.
Nel giorno in cui vengono smontati i presidi americani di Cremona e si
comincia anche per quelli italiani dell'esercito e della marina, mentre
gli ultimi russi girano ancora per la città senza stellette
e mostrine e cercano relazione con noi arcigni bergamaschi forse nella
prospettiva che una volta terminato il servizio di leva sotto Putin,
programmino una bella fuga nel paese del sole, quelle due cattedrali
nel deserto delle fiere di Bergamo e Milano mostrano tutta la bulleria
e l'impotenza di chi fa le cose per mostrarle in televisione piuttosto
che per servire davvero la popolazione. Adesso non sanno più che farne
perché mantenerle aperte costa l'ira di dio, i medici e il personale
presente devono essere pagati oppure tornare laddove proviene e in
attesa di un destino ignoto a tutti che suggerisce il mantenimento
–costi quel che costi- almeno fino al prossimo Natale- gli italiani
vivono in apnea sperando nel buondio perché dopo oltre due mesi la
Regione non riesce a fare nulla di esaustivo.
Tamponi ed esami sono stati fatti a meno del 10% della popolazione e se
togliamo anche quelli con meno di dieci anni arriviamo all'80% che non
sa in che condizioni stia.
La necessità di questo screening che dove essere anche ripetuto (una
volta alla settimana a Vò) cozza contro la mancanza di soldi materiali
laboratori e tempo necessari a realizzarli. Provare due volte al mese
(quattro esami) tutta la popolazione oltre gli 11 anni non è impresa
che la Lombardia è in grado di realizzare ma è il solo modo di
procedere per isolare il più velocemente possibili gli infetti e i
potenziali untori finchè l'R0 sta attorno allo 0,5. Vale a
dire stare in “relativa” sicurezza.
Questo è quello che si deduce combinando le informazioni che centinaia
di professoroni quasi tutti di nomina e fede centrodestra e
leghista ci propinano 24 ore al giorno salvo concludere
concludere che… lavatevi le mani e state in quarantena.
Il disegno è chiaro ed appare benissimo dall'articolo di Fubini e da
tutto il rumore di sottofondo che si sente, si annusa, cercano di
farcelo capire: pantalone metta mano al portafoglio, si paghi gli esami
e come per miracolo ci saranno laboratori tamponi prelievi
risultati (con la debita percentuale di falsi per ciulare il
consumatore: siamo italiani o no?). Vedrete che se pantalone mette mano
al portafoglio in meno di dieci giorni tutta la popolazione lombarda
viene esaminata. Ennesimo miracolo a Milano!.
Se poi anziani e pensionati non hanno i soldi per pagarsi gli
esami privatamente, beh, un'altra bella ramazzata contribuirà a
risanare i conti delle ATS e dell'INPS. E perché no? anche dei
comuni. Basta sapere traccheggiare per i tempi giusti.
Tutto questo col contorno di giornali locali e televisione che
propinano gesti e virtù eroiche degli operatori il cui eroismo –
mai dimenticare che le (poche) prove della Regione Lombardia dicono che
mentre il 67% della popolazione civile testata ha sviluppato gli
anticorpi solo il 24% degli operatori-eroi ce li ha- consiste
nello sbattimento di essere piombati in una momentanea rivoluzione del
pacifico tran tran in cui la regione e le ATS li avevano comodamente
parcheggiati: tutto programmato, tutto organizzato, sabato e domenica a
casa. Una macchina -gli ospedali -che viaggia col motore al
minimo per costare formalmente di meno e far guadagnare soprattutto chi
noleggia macchinari. Una macchina –le RSA- che fanno soldi a palate
tanto se non paga il ricoverato ci pensano i comuni a impinguare la
spesa.
|
|
COI VOSTRI PREDICOZZI C'AVETE ROTTO ASSAI
Non bastava il maresciallo in borghese (per non essere riconosciuto e
beccare i trasgressori?) in giro per la città col vespone vecchio
come la maresana che sale in moto sui marciapiedi senza mascherina (il
maresciallo: non il vespone) a molestare a capocchia – chissà per
qualcuno si e qualcun altro no- i cittadini beccati fermi, seduti su
una panchina senza dimenarsi in improbabili ginnastiche, oppure fermi a
bersi un caffè d'asporto dal momento che normalmente quando si beve il
caffè in piedi si corre anche. Qualcuno avverta il bravo maresciallo in
vespone prima di tutto di non salire in moto (accesa) sui
marciapiedi e secondo se è vero che oltre 300mila italiani sono stati
sanzionati in periodo di quarantena, c'è da mettersi a ridere
nell'immaginare cosa succederà alla giustizia italiana investita da
oltre trecentomila nuovi processi ( era una violazione penale
trasgredire le regole della quarantena).
E se domenica su L'Eco la comandante della polizia locale di
città lamentava che –titolo di L''Eco- “c'è troppa gente in
giro”. Ed oggi lunedì torna alla carica: Troppa gente in città «Non
uscite per il gelato» La domenica, in tanti sul Sentierone e lungo la
Corsarola. Nessuna sanzione Da Gabriella Messina (polizia locale)
arriva però l'appello a limitare le uscite.
Non era mancato venerdì scorso il “discorso del sindaco” dal balcone
del municipio su Piazza Vittorio Veneto che chiedeva intimava ai
giovani di trattenersi nel fine settimana.
L'Italia della politica stracciona e fallita manda vanti i suoi
scherani a spaventare i cittadini colpevolizzandoli delle loro (della
politica) mancanza di idee mezzi soluzioni a distanza di due mesi dal
botto pestilenziale.
Non importa se finora tamponi zero, istituzioni assenti: ma pronti a
indignarsi per la foto della Corsarola piena (sic?!) di gente a
passeggio.
La foto di un discreto movimento in Largo Porta Nuova, via XX Settembre
o nella Corsarola è stata spalmata dappertutto e ha ottenuto il
suo scopo: il nuovo unguento durante la pandemia è lo scolare nemici
facili da dare in pasto all'opinione pubblica. Specie quella seduta sul
divano col cellulare in mano: la prima che se del caso finisce intubata.
Davanti a poche decine di persone –ricordate i pienoni di questa
estate?- cercano di fare dimenticare ancora una volta che Bergamo sta
nella stessa regione in cui ci sono stati oltre 3000 morti, c'é stata
una corposa moria di anziani lasciati soli, nella stessa regione che è
ultima per il numero di tamponi fatti per numero di abitanti, nella
stessa regione in cui milioni di persone hanno continuato a lavorare
mentre il virus dilagava, nella stessa regione che da mesi ci intossica
con una narrazione trionfalistica per pretendere la riapertura.
Caccia al cittadino seduto sulla panchina e grandi foto sui
bugiardino per fare dimenticare -lo dice il presidente
della Società italiana di cardiologia, Ciro Indolfi, che la
mortalità per infarto è triplicata passando dal 4.1% al 13.7% a causa
della mancanza di cure (la riduzione dei ricoveri è stata del 60%) o
dei ritardi (i tempi sono aumentati del 39%), causati dalla paura del
contagio. Lo ha accertato uno studio nazionale in 54 ospedali, nella
settimana 12/19 marzo, confrontando lo stesso periodo dello
scorso anno. Per Indolfi “L'attenzione della sanità su Covid-19 e
la paura del contagio rischiano di vanificare i risultati ottenuti in
Italia con le terapie più innovative per l'infarto e gli sforzi per la
prevenzione degli ultimi 20 anni.
A Bergamo Milano Cremona così come tutta la Lombardia, ancora non si
eseguono i tamponi ai famigliari di persone decedute da settimane:
davvero questo non vi fa inorridire più di un gelato consumato in piedi
o seduti su una panchina? In Lombardia il presidente Fontana dice di
non avere ancora i reagenti per i test, nelle farmacie ancora si fatica
a trovare le mascherine, si spinge a riaprire tutto mentre i numeri dei
decessi e dei contagi sono ancora altissimi, non c'è nulla da dire su
questo?. Non c'è nulla da dire sul fatto che quasi sicuramente
–lo scrive Repubblica Milano stamane- “La Lombardia apre ai test
sierologici a pagamento nei laboratori privati. Il test sarà
volontario e toccherà alle Ats ricevere le domande.” Vale a dire che
sarà privatizzata anche la prevenzione della pandemia: chi ha i soldi
saprà come comportarsi e chi non li ha che s'arrangi. Meglio: che muoia
alla svelta per non spandere eventualmente altre infezioni.
|
|
|