A GUARDARE ALLE COLLINE PAGINA 1202 DEL 26 MARZO 2020
























































Di cosa parliamo in questa pagina.



















TU MI CRITICHI? ED IO MI FACCIO UNA PAGINA INTERA SU L'ECO
In risposta alla lettera denuncia dei 13  grandi addetti a reparti dedicati al covid19 dell'ospedale Giovanni XXIII sono scesi in campo i  generali e le generalesse: Maria Beatrice Stasi Direttore generale, Fabio Pezzoli Direttore sanitario, Fabrizio Limonta Direttore sociosanitario, Monica Anna Fumagalli Direttore amministrativo ASST Papa Giovanni XXIII. Non bastavano i 5 generaloni ecco scendere in campo anche una ventina colonnelli. Si sono fatti pubblicare (non a pagamento…) due lettere che occupano una intera pagina di L'Eco in risposta ai contestatori. Peccato che le due dozzine di maxi dirigenti abbiano addosso tutti il marchio di nomina lottizzata ma questo sarebbe il meno. La questione è che sostanzialmente danno ragione a quel che raccontavano i tredici nella loro denuncia… che non è stata pubblicata da un ignoto quotidiano provinciale ma da una rivista internazionale dopo una attenta verifica.
Il sistema sanitario nazionale a partire dai medici di base via via fin dentro l'ospedale è diventato una potente macchina da infezione mentre il governo emetteva a raffica decreti per convincere od obbligare gli italiani a stare il più distanti possibile l'uno dall'altro.
(...)

UN DECRETO AL MESE LEVA IL COVID DI TORNO
Pacchetto economico anti Coronavirus? Solo fuffa (finora)
di Giuliano Mandolesi
Una pioggia di Dpcm, tre decreti legge e un decreto del Mef, ma gli italiani non hanno ancora ricevuto 1 euro dallo Stato per fronteggiare l’emergenza economica innescata dal Coronavirus.
Dopo oltre 60 giorni dalla dichiarazione dello stato di emergenza infatti, gli interventi di sostegno del governo sono di fatto tutti ancora in stand by, bloccati da numerosi passaggi burocratici ed ancora lungi dall’essere “pronti all’uso” per i contribuenti.
(...)
LE NOSTRE PROPOSTE
Diciamo che stavolta è il caso di cambiare davvero direzione partendo da alcuni elementi:
1)    Non sappiamo quanto durerà questa situazione di blocco anche se formalmente dovrebbe terminare  entro il 31 luglio così come precisato nella delibera del CdM del 31 gennaio 2020 sulla base del Decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. I, ed in particolare l'articolo 7, comma 1, lettera c), e l'articolo 24, comma 1; la quale delibera del CdM prescrive: 1)In considerazione di quanto esposto in premessa, ai sensi e per gli effetti dell'articolo 7, comma 1, lette­ra c) e dell'articolo 24, comma I, del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, è dichiarato, per 6 mesi dalla data del presente provvedimento, lo stato di emergenza in con­seguenza del rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili.
2)    Non sappiamo quanto durerà la crisi complessiva (e speriamo non ne esca una peste)
3)    Pertanto noi porremmo attenzione a:
4)   Dare una tantum a tutti i lavoratori e pensionati  una 14.a pari ad una mensilità fino a chi ne riscuote 15mila annui. Escluse le categorie che la percepiscono già.
5)   Pagare  300 euro per il primo figlio a carico  e 150 ciascuno dei successivi.
6)   Abolizione assegni famigliari
7)   Allungare la  durata del mutuo per le rate non pagate per crisi lavorativa o di salute.
(...)

SAI LA SODDISFAZIONE
PER UN ELETTORE LEGHISTA
MORIRE DA SOLO COME UN CANE
IN UN OSPEDALE LEGHISTA
In bergamasca alle ultime elezioni regionali la Lega s'è portata a casa il 29,64%, Forza Italia il 14,32%, Fratelli d'Italia il 3,64%, Fontana presidente l'1,46% e Noi con l'Italia l'1,26% così che il presidente Fontana è stato eletto col 49,75% dei voti.
Deve essere fonte di grande soddisfazione per  quegli elettori  che hanno votato in massa Lega and company quando hanno avuto la telefonata dall'ospedale che il proprio marito o moglie o madre o padre o  fratello e via elencando le parentele e (e le amicizie) c'hanno lasciato la rusca  (anche) per via del covdi19. Intanto che aspettavano l'indipendenza è arrivato la mazzata del covid19. Intanto che aspettavano di godersi il capitano a Palazzo Chigi è arrivata la mazzata del covid19. Un capitano coraggioso: quando è stato il momento di fare la finanziaria 2020 se l'è svignata.
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le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!





































































































































































































































TU MI CRITICHI? ED IO MI FACCIO UNA PAGINA INTERA SU L'ECO


In risposta alla lettera denuncia dei 13  grandi addetti a reparti dedicati al covid19 dell'ospedale Giovanni XXIII sono scesi in campo i  generali e le generalesse: Maria Beatrice Stasi Direttore generale, Fabio Pezzoli Direttore sanitario, Fabrizio Limonta Direttore sociosanitario, Monica Anna Fumagalli Direttore amministrativo ASST Papa Giovanni XXIII. Non bastavano i 5 generaloni ecco scendere in campo anche una ventina colonnelli. Si sono fatti pubblicare (non a pagamento…) due lettere che occupano una intera pagina di L'Eco in risposta ai contestatori. Peccato che le due dozzine di maxi dirigenti abbiano addosso tutti il marchio di nomina lottizzata ma questo sarebbe il meno. La questione è che sostanzialmente danno ragione a quel che raccontavano i tredici nella loro denuncia… che non è stata pubblicata da un ignoto quotidiano provinciale ma da una rivista internazionale dopo una attenta verifica.
Il sistema sanitario nazionale a partire dai medici di base via via fin dentro l'ospedale è diventato una potente macchina da infezione mentre il governo emetteva a raffica decreti per convincere od obbligare gli italiani a stare il più distanti possibile l'uno dall'altro.
In televisione sfilano stanze piene dei letti della terapia intensiva che paiono magazzini. Letti in fila addossati alle pareti dei corridoio fuori le stanze. Reparti di altre malattie  velocemente  smantellati con dimissioni spIntanee e trasformati in terapie intensive o similari. Il personale medico a partire da quello di base del tutto privo di mascherine, senza  alcun indirizzo sul come ricevere e trattare i propri malati ragione per cui almeno per due settimane in ambulatorio sedevano uno accanto all'altro il sano e l'infetto che non sapeva.
La mitica sanità italiana s'è scoperta come un grande magazzino dove in tempo reale come per ogni scatola di fusilli scontrinata al supermercato c'è un cervellone che esamina le consistenze  del magazzino centrale  e periferico e procede se del caso agli ordini oppure a ordinare la vendita a prezzo scontato perché s'avvicina la data di scadenza.
La sanità s'è scoperta senza  attrezzature, senza vestiario, senza letti, senza materiali, senza personale, senza uno STRACCIO di IDEA su come procedere davanti all'aggressione di un nuovo virus.
La sanità non è al servizio del cittadino che si ammala ma il cittadino malato serve a tenere in piedi il grande affare della sanità che è la macchina per fare soldi dalle case farmaceutiche medicali  e della sanità privata. Nelle sale di terapia intensiva fa tutto la macchina e i programmi che le guidano mentre il ruolo del medico e del personale è solo quello di ausilio ad istallare-inserire la macchina e farla funzionare dal momento che anche il controllo del funzionamento  e del paziente sono assicurati da sonde e da un programma ad hoc.
Poi un giorno succede l'evento che sconvolge la ruotine. Stavolta l'evento ha anticipato tutti. Dai ragionieri che debbono fa quadrare le previsioni di spesa e incasso e pagamento all'ultimo dottore che magari ha solo poche settimane ci  esperienza in reparto.
Alla fine di questa baraonda faranno i conti di quanto è costatala pandemia, l'argomento doverrà occasione di una serie interminabile di dibattiti televisivi e intanto  tutto  procederà come prima  sperando nell'italico stellone che non ne succeda un'altra. Almeno dopo i prossimi 15 anni..

UN DECRETO AL MESE LEVA IL COVID DI TORNO


Pacchetto economico anti Coronavirus? Solo fuffa (finora)
di Giuliano Mandolesi
Una pioggia di Dpcm, tre decreti legge e un decreto del Mef, ma gli italiani non hanno ancora ricevuto 1 euro dallo Stato per fronteggiare l’emergenza economica innescata dal Coronavirus.
Dopo oltre 60 giorni dalla dichiarazione dello stato di emergenza infatti, gli interventi di sostegno del governo sono di fatto tutti ancora in stand by, bloccati da numerosi passaggi burocratici ed ancora lungi dall’essere “pronti all’uso” per i contribuenti.
La crisi però sta già colpendo duramente imprese e professionisti.
Secondo le ultime stime diffuse da Goldman Sachs, gli effetti del Covid-19 sull’economia italiana saranno disastrosi tanto da far crollare il Pil nel 2020 dell’11-12% ma gli interventi di sostegno contenuti del decreto cura Italia, dinnanzi ad un tracollo di tale portata, risultano essere a dir poco insufficienti.
Risultano ancor più insufficienti se paragonati al piano di battaglia anti Coronavirus previsto dal governo britannico che ha messo sul piatto un sostegno a tutto tondo per imprese, dipendenti ed autonomi, soggetti a cui è riservato un lungo stop del pagamento di tasse per tutto il 2020.
Di certo un altro livello dunque rispetto al brevissima sospensione dei versamenti concesso al PMI  italiane ad ai 600 euro previsti come indennizzo per gli autonomi, bonus che tra l’altro ancora non è stato ancora erogato.
L’una tantum per gli autonomi inoltre nasce con un peccato originale molto grave ovvero che non sarà erogato all’intera platea delle partite Iva Inps perché i fondi stanziati non bastano per tutti ma solo per 399 mila soggetti.
Visti i presupposti dunque, al problema meramente quantitativo dei miliardi stanziati per contrastare la crisi, si aggiunge anche quello della rapidità  con cui i provvedimenti poi impattano nell’economia reale, ovvero la velocità con cui la disposizione poi raggiunge i beneficiari producendo lo sperato effetto economico positivo.

L’equivoco sulla liquidità.
Sebbene si senta parlare spesso di necessità di liquidità e gli interventi del governo sembrano andare principalmente in quella direzione, in realtà, quella che stiamo affrontando non è crisi delle risorse monetarie ma del reddito.
Ci sveglieremo post Covid-19 con un mercato pressoché azzerato, bisognerà ricostruire ed agire sul lato della domanda e un’iniezione di liquidità sotto questo punto di vista ha un effetto solo nel brevissimo termine.
Senza produzione di ricchezza, senza dunque reddito, il finanziamento concesso alle imprese rischia di trasformarsi in una erogazione a fondo perduto poiché le stesse, senza mercato e senza capacità di produrre adeguatamente reddito, non saranno in di rifondere il debito accumulato.

LE NOSTRE PROPOSTE

Diciamo che stavolta è il caso di cambiare davvero direzione partendo da alcuni elementi:
1)    Non sappiamo quanto durerà questa situazione di blocco anche se formalmente dovrebbe terminare  entro il 31 luglio così come precisato nella delibera del CdM del 31 gennaio 2020 sulla base del Decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. I, ed in particolare l'articolo 7, comma 1, lettera c), e l'articolo 24, comma 1; la quale delibera del CdM prescrive: 1)In considerazione di quanto esposto in premessa, ai sensi e per gli effetti dell'articolo 7, comma 1, lette­ra c) e dell'articolo 24, comma I, del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, è dichiarato, per 6 mesi dalla data del presente provvedimento, lo stato di emergenza in con­seguenza del rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili.
2)    Non sappiamo quanto durerà la crisi complessiva (e speriamo non ne esca una peste)
3)    Pertanto noi porremmo attenzione a:
4)   Dare una tantum a tutti i lavoratori e pensionati  una 14.a pari ad una mensilità fino a chi ne riscuote 15mila annui. Escluse le categorie che la percepiscono già.
5)   Pagare  300 euro per il primo figlio a carico  e 150 ciascuno dei successivi.
6)   Abolizione assegni famigliari
7)   Allungare la  durata del mutuo per le rate non pagate per crisi lavorativa o di salute.
8)   Le abitazioni  all'asta per ragioni incolpevoli passano in proprietà allo Stato che rimborsa la banca e l'ex proprietario diventa affittuario.
9)   La bolletta energetica al consumatore ed alle imprese - Per la durata del periodo di crisi dichiarato- contiene solo la parte relativa ai consumi della materia prima  e IVA. Lo Stato rimborsa al gestore il resto e rinuncia alle sue accise. -   
10)  Abbassare di 0,30 c il prezzo dei carburanti.
11)  Chi non usa medicinali equivalenti  deve pagare l'intero prezzo.
12)  Il costo dei medicinali per le c.d. “malattie sociali o del benessere” certificate ATS a partire dal 2025 per coloro che hanno venti anni nel 2020 saranno interamente a carico del malato.
13)  I cittadini che non si vaccinano con gli interventi gratuiti già predisposti per legge dovranno rimborsare il costo delle cure  mediche ospedaliere e medicinali perle relative malattie. Il costo verrà trattenuto ratealmente nel corso di un anno sulla paga o la pensione.
14) Destinare la riduzione dell'evasione fiscale ottenuta tramite lo scontrino elettronico destinando i maggiori proventi  metà a favore del lavoratore e metà dell'impresa.
15) Ogni linea telefonica e internet ha un “contratto sociale” al costo di 0,75 euro al giorno (1000 minuti, 1000 sms, 100Gb mensili) 
16) Il reddito si calcola sull'intera famiglia al lordo comprensivo anche dei rendimenti di titoli di stato. Chi non li reimpiega entro sei mesi dopo la scadenza gli entrano nel reddito.
 17) Le classi di reddito sono da 1000 euro l'una fino a 100mila. Oltre tale soglia la % di tassazione viene fissata  in accordo con l'AdE.
18)  L'addizionale IRPEF comunale può arrivare fino al 5% in aggiunta quella nazionale.
19) La tassazione sulla prima casa viene stabilita in rapporto alla dimensione della stessa e del numero di abitanti (sono esclusi il garage e la cantina e le parti comuni). Giardini e piscine sono conteggiati pari alla casa. P.e. una famiglia fino a due persone non paga per una abitazione +garage+cantina di superficie fino a 70 mq. P.e. una famiglia fino a due persone in  una abitazione +garage+cantina di superficie di 150 mq. paga la tassa sugli 80 mq sopravvenienti.
20) Comuni (oltre 200mila abitanti o raggruppamenti di comuni fino a 200mila abitanti), Province e Regioni possono emettere titoli di debito pubblico con rendimento pari a quello di analoga durata dello Stato che possono essere acquistati solo dai residenti e ricevono un compenso  identico a quelli dello Stato ma sono esenti da tassazione. Possono essere destinati a edilizia scolastica, trasporti, manutenzione del territorio. Possono sostituirsi a investimenti di ANAS, RFI.
21) Nello spazio di 5 anni si deve arrivare al trasporto pubblico gratuito per i lavoratori e le partite IVA. Viene finanziato con pagamenti attraverso la bolletta dell'acqua per studenti lavoratori e partite iva. Il costo dei parcheggi si moltiplica obbligatoriamente per cinque salvo una quota del 10% liberi di durata fino a 30 minuti.
22) In alternativa a quanto sopra. Si introduce il biglietto elettronico collegato al numero del cellulare. Quando un viaggiatore sale-scende dal bus-treno un lettore rileva il numero di cellulare e addebita la  relativa  spesa che scala il credito dell'utenza.
23) Ai negozi e uffici viene concessa –per il periodi di crisi- una riduzione della tassazione locale al 100% per le ore-giorni chiusure ed al 50% per il tempo restante della crisi.
24) Le mancate entrate degli enti locali sono compensate dallo Stato rispetto ai bilanci 2019.
25) Ai lavoratori autonomi viene riconosciuto il50% del reddito dichiarato nell'anno precedente per i periodi di crisi.

SAI LA SODDISFAZIONE
PER UN ELETTORE LEGHISTA
MORIRE DA SOLO COME UN CANE
IN UN OSPEDALE LEGHISTA

In bergamasca alle ultime elezioni regionali la Lega s'è portata a casa il 29,64%, Forza Italia il 14,32%, Fratelli d'Italia il 3,64%, Fontana presidente l'1,46% e Noi con l'Italia l'1,26% così che il presidente Fontana è stato eletto col 49,75% dei voti.
Deve essere fonte di grande soddisfazione per  quegli elettori  che hanno votato in massa Lega and company quando hanno avuto la telefonata dall'ospedale che il proprio marito o moglie o madre o padre o  fratello e via elencando le parentele e (e le amicizie) c'hanno lasciato la rusca  (anche) per via del covdi19. Intanto che aspettavano l'indipendenza è arrivato la mazzata del covid19. Intanto che aspettavano di godersi il capitano a Palazzo Chigi è arrivata la mazzata del covid19. Un capitano coraggioso: quando è stato il momento di fare la finanziaria 2020 se l'è svignata. Esattamente il contrario di come fanno io bergamaschi davanti a un problema: affrontarlo magari uscendone con  qualche  scalfittura anche permanente. La soddisfazione di quel 50% di popolazione bergamasca che s'è tirata la mazzata sulle palle e  ne ha mandato al creatore  un numero imprecisato é impagabile: l'hanno finalmente messa nel c**o all'avvocato. Loro al cimitero, lui senza pochette a Palazzo Chigi.
E sai che soddisfazione sapere che la persona cara, che pure lei una su due votava Lega,è stata mandata al rogo senza neppure un funerale e gliel'hanno restituita dentro una cassetta di legno o una specie di termos in polvere: che magari è tutto un mischiotto visto che le salme non le cremano una per una ma le infornano a sei o dodici per volta. L'energia costa.
Sai la soddisfazione di sentire dei sindaci leghisti coglioni che si lamentano perché sarebbero spariti i morti o comparsi dei morti abusivi.  Perché questi maledetti eletori leghisti al 50% non si fidavano certo di portare il parente ammalato in ospedale e allora  meglio morisse a casa. Così i numeri delle anagrafi dei comuni non coincidono coi numeri dell'ISSedella Regione. Chissà chi svelerà il mistero.  Oltre al fatto che tutto il sistema sanità nazionale  costruito in funzione dei profitti delle industrie medicali e farmaceutiche ha avuto una bella pensata: invece di fare i tamponi a tappeto per beccare via via tutti quelli potenziali e veri infetti hanno deciso di fare il tampone solo a quelli con manifestazioni evidenti di infezione.
Dov'è la furbata?  Se io aumento le persone testate diminuiscono percentalmente gli infetti se io restringo le persone testate aumenta la % di infetti. Ergo bisogna fare così perché è il solo modo di aumentare la spesa sanitaria: perché alla fine della fiera ogni morto  costerà 50mila euro al SSN, ogni guarito qualcosa di più e poi volete mettere la quantità di materiali  macchine straordinari che dovranno pagare le regioni?.
Volete mettere che  arriverà un Dpcm che sospende quel maledetto codice degli appalti (peraltro già sospeso)?.

La questione è ancora in alto mare perché tranne pochissimi nessuno dei morti è stata fatta l'autopsia. Insomma resta sempre il dubbio: morto PER il covid19 o morto anche COL covid19 addosso. Lo sa Iddio e non l'ATS a governo leghista.
Sai la soddisfazione per un cittadino su due vedere come sono ridotte a carnaio le sale di rianimazione con malati infermieri medici tutti ammontonati gli uni sugli altri mentre giustamente il leghista di stretta fede salviniana stava a un metro di distanza dal leghista di stretta fede bossiana e due metri da un elettore piddino.
Sai la soddisfazione di vedere in diretta quella faccia tosta di Belotti, nipote di un vescovo ormai defunto, in attillata giacchettina tirolese piagnere davanti agli otto gatti presenti alla Camera per gli elettori leghisti lumbardi deceduti: alla fine saranno almeno 2-3000 voti in meno alla Lega e CDX assortito.