A GUARDARE ALLE COLLINE PAGINA 1201 DEL 25 MARZO 2020
























































Di cosa parliamo in questa pagina.



















CADUTOIL VELO DI IPOCRISIA DELLA SANITA' ITALIANA E LOMBARDA:
E' STATA ILPRINCIPALE VEICOLO DELL'INFEZIONE DI COVID19
Probabile che in tutto questo interminabile chiacchiericcio sulla pandemia nessuno si sia posto una domanda: gli italiani fanno ancora l'amore in tempo di covid19?.
Non ci risulta che tra le raccomandazioni e i dpcm ci siano regole consigli norme in merito anche perché un paese di impostori cattolici, certi argomenti sono tabù e quindi… ciascuno si arrangi come meglio crede.
Immagino Floris che interroga una sessuologa oppure un dirigente ISS in merito. Per non dire quell'aringa sbiancata con la natrolina della Berlinguer. Sulle reti di B. saremmo immediatamente al livello  di I-Fix-Ctceh-Ctceh [che per chi non lo conosca era uno dei settimanali porno –assieme a Confidenze che era la versione vaticana- che ci hanno “educato” ai tempi dell'adolescenza.
Diamolo per scontato che il mese di febbraio non conti, ma marzo aprile maggio  [speriamo solo questi tre mesi] saranno mesi  che ci faranno scontare NOVE mesi DOPO un netto calo delle nascite. Quindi è abbastanza certo che sia questo anno che il prossimo perderemo 1/12 di nascite in meno rispetto all'anno scorso (visto che le nascite hanno un andamento in discesa) mentre nel 2021 ne perderemo 2/12. L'andamento delle nascite sarebbe quindi dal 2029 al2021 il seguente: 435>400>365 mila.
Probabile che nel 2021 nasceranno “solo” 350mila italiani.
Quindi a fronte degli odierni 6.820 defunti “nel tempo del covid19” quand'anche la cifra dovesse raddoppiare o triplicare, il problema non sta dalla parte “dei morti” bensì in quello della “riduzione delle nascite”. Che è ben più serio per chi non viva nel proprio egoismo e guardi con animo sereno –(...)

LA SINDACA MUTA
Ovvio che il sito web del Comune pubblichi via via le disposizioni governative in ordine alla pandemia in atto ma sarebbe interessante dare mandato a Ilvo Diamanti di interrogare gli italiani su quanto sanno e hanno compreso delle centinaia di pagine (forse siamo più vicino alle mille…) delle solitarie decisioni del PdC ed in particolare quanti Curnesi ne siano concretamente informati: vale a dire sappiano quel che debbono e possono fare.
Chiuso il Comune –only opened on request-  ieri è arrivato un decreto sindacale che individua il  personale che a turno sarà presente negli uffici. Leggendo questo decreto ci è venuto in mente questo articolo: (COLLEGAMENTO IN FONDO PAGINA)
Sull'albo pretorio non si leggono più le bibliche determinazioni dell'ufficio lavori pubblici o quelle dal bunker pianoterra a sinistra.
Una amministrazione moderatamente trasparente e dialogante coi suoi cittadini in una situazione come l'attuale perlomeno spiegherebbe qualcosa che la popolazione –peraltro costretta a casa- va a racimolare telefonicamente o con brevissime battute in fila davanti al panettiere (se non c'è la cretina che li spia da dietro le persiane dal palazzo dei portici e poi si scandalizza su fessbooc).
L'altro ieri una consigliera di minoranza ha dato l'annuncio della morte di quello che fu una delle colonne democristiane (sempre fregato dai suoi “amici”) e poi forziste del paese e la pagina ha ricevuto almeno 150 partecipazioni. Adesso i funerali si fanno (anche) contando i numeri dei presenti sulla pagina di fessbucc.
Chi vuole sapere chi dei suoi concittadini abbia subito la falce diretta o indiretta del covid19  deve comprare il bugiardino. Un Comune che non funzioni solo come dispensiere di bonus economici  dovrebbe avere la sensibilità di pubblicare una colonna di chi é trapassato in questo periodo. Un Comune che non funzioni solo come ufficio opened on request dovrebbe dirci quanti sono i dipendenti in ferie, presenti, in quarantena (della serie: evitateli  per tre mesi anche dopo il 03 aprile…). [ C'e l'ha detto ieri].
(...)



PDF: 8,2 Mb














































le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!





















L'OSPEDALE IN FIERA MILANO

OSPEDALE COVID19
NELLA STRISCIA DI GAZA














































































































































https://phastidio.net/2020/03/23/pa-il-tesoretto-delle-ferie-e-i-furbetti-delle-esenzioni/.   

http://www.comune.mapello.bg.it/upload/mapello/gestionedocumentale/Video24Marzo2020_784_9400.MP4.

https://catalyst.nejm.org/doi/full/10.1056/CAT.20.0080































































CADUTOIL VELO DI IPOCRISIA DELLA SANITA' ITALIANA E LOMBARDA:
E' STATA ILPRINCIPALE VEICOLO DELL'INFEZIONE DI COVID19


Probabile che in tutto questo interminabile chiacchiericcio sulla pandemia nessuno si sia posto una domanda: gli italiani fanno ancora l'amore in tempo di covid19?.
Non ci risulta che tra le raccomandazioni e i dpcm ci siano regole consigli norme in merito anche perché un paese di impostori cattolici, certi argomenti sono tabù e quindi… ciascuno si arrangi come meglio crede.
Immagino Floris che interroga una sessuologa oppure un dirigente ISS in merito. Per non dire quell'aringa sbiancata con la natrolina della Berlinguer. Sulle reti di B. saremmo immediatamente al livello  di I-Fix-Ctceh-Ctceh [che per chi non lo conosca era uno dei settimanali porno –assieme a Confidenze che era la versione vaticana- che ci hanno “educato” ai tempi dell'adolescenza.
Diamolo per scontato che il mese di febbraio non conti, ma marzo aprile maggio  [speriamo solo questi tre mesi] saranno mesi  che ci faranno scontare NOVE mesi DOPO un netto calo delle nascite. Quindi è abbastanza certo che sia questo anno che il prossimo perderemo 1/12 di nascite in meno rispetto all'anno scorso (visto che le nascite hanno un andamento in discesa) mentre nel 2021 ne perderemo 2/12. L'andamento delle nascite sarebbe quindi dal 2029 al2021 il seguente: 435>400>365 mila.
Probabile che nel 2021 nasceranno “solo” 350mila italiani.
Quindi a fronte degli odierni 6.820 defunti “nel tempo del covid19” quand'anche la cifra dovesse raddoppiare o triplicare, il problema non sta dalla parte “dei morti” bensì in quello della “riduzione delle nascite”. Che è ben più serio per chi non viva nel proprio egoismo e guardi con animo sereno –se  riesce- al proprio ed altrui futuro.
Il primo impatto di questa decrescita delle nascite lo avremo nelle scuole da fine anno 2021 oltre al fatto che non sappiamo che esiti avrà circa la qualità psicofisica dei neonati post covid19.
Perché bisogna mettere in conto anche quello.

Cambiando di botto registro ieri è caduto tutto il velo di ipocrisia e falsità che finora aveva  tenuto assieme l'altare della mitica sanità pubblica padana e quella italiana:la migliore salità dell'orbe terraqueo. Probabile che il botto qualcuno lo  avesse sentito maturare perché nei giorni scorsi a centinaia sulle televisioni avevano imperversato  ministri presidenti di regione   assessori regionali alla salute e welfare, tutti in concorrenza con tutti   -l'uno davvero contro l'altro armato- magnificare sia le  sorti della propria gestione (l'oste che loda il proprio vino…) sia a lodare  il personale degli ospedali, i volontari della CRI fino agli Alpini.
Per non dimenticare i neo-rider a costo zero che consegnano il mangiare la spesa e i medicinali ai vecchietti  in cambio del voto domani.
Cartelli appesi ai cancelli degli ospedali lodavano l'immenso sacrificio del personale mentre in continuazione da un mese costante era l'annuncio che i posti in terapia intensiva erabno ormai esauriti ma non si sono esauriti ancora.
Per almeno 15 giorni la sanità privata ha navigato sott'acqua sperando  di non essere coinvolta e quando ormai il bubbone era al colmo l'intervento di Landini a MezzOra da zia Annunziata ha scoperchiato quella grande massa di furbi che l'ottimo se lo fanno pagare privatamente e pubblicamente a peso d'oro e il mediocre lo scaricano sul pubblico.
E così tredici medici del Giovanni XXIII l'altro ieri sono venuti allo scoperto  con la pubblicazione di una loro lettera raccontando in forma elegante e rigorosa quello che ormai si vedeva scorre come un fiume esondato sulle televisioni: che sostanzialmente tutto ma proprio tutto il sistema sanitario italiano funzionava da macchina infettante mentre rincorreva la speranza di salvare e guarire qualcuno con l'avvertimento –detto ipocritamente con parole addolorate e contrite- che se sei già troppo malandato  mettiti il cuore in pace.
Il sistema sanitario nazionale a aprtire dai medici di base via via fin dentro l'ospedale è diventato una potente macchina da infezione mentre il governo emetteva a raffica decreti per convincere od obbligare gli italiani a stare il più distanti possibile l'uno dall'altro.
In televisone sfilano stanze piene dei letti della terapia intensiva che paiono magazzini. Letti in fila addossati alle pareti dei corridoio fuori le stanze. Reparti di altre malattie  velocemente  smantellati con dimissioni spIntanee e trasformati in terapie intensive o similari. Il personale medico a partire da quello di base del tutto privo di mascherine, senza  alcun indirizzo sul come ricevere e trattare i propri malati ragione per cui almeno per due settimane in ambulatorio sedevano uno accanto all'altro il sano e l'infetto che non sapeva.
Ancora adesso a distanza di un mese dalla presa d'atto che si trattava di un mostricciattolo ignoto non ci sono mascherine. Ancora adesso a distanza di un mese dalla presa d'atto che si trattava di un mostricciattolo ignoto più che di ospedali si vedono magazzini di malati attaccati alle macchine. Ancora adesso a distanza di un mese dalla presa d'atto che si trattava di un mostricciattolo ignoto nessuno di chi governava la meravigliosa sanità  lombarda e italiana ha ancora preso atto di quanti muoiono in casa “anche di covid19” senza nemmeno essere ricoverati (e forse salvati) e non vogliono nemmeno farsi ricoverare per non morire soli come cani  bastonati senza nemmeno vedere per l'ultima volta qualcuno che li ama e che amano.
Però la pompa magna che celebra gli eroi non smette di suonare la grancassa. Forse perché non cedano e scendano  tutti i sciopero. La mitica sanità italiana s'è scoperta come un grande magazzino dove in tempo reale per ogni scatola di fusilli scontri nata c'è un cervellone che esamina le consistenze  del magazzino centrale  e periferico e procede se del caso agli ordini oppure a ordinare la vendita a prezzo scontato perché s'avvicina la data di scadenza.
La sanità s'è scoperta senza  vestiario, senza letti, senza materiali, senza personale, senza uno STRACCIO di IDEA su come procedere davanti all'aggressione di un nuovo virus.

Adesso la battaglia del governo nazionale regionale locale sta nel fare credere che tutta la colpa della pandemia non stia nel casino che s'è formato dal malato all'ospedale con sistema di infezione, ma la colpa è tutta del cittadino che va a correre per strada [ ed infatti milioni di runner li vedevi in giro non a correre ma a slimonarsi per strada….) o che va a fare la spesa tutte le mattine anche se compera solo 4 michette o un chilo di zucchero.
Dal governo nazionale che fa le dirette face book a mezzanotte per  avvisare il lancio di un decreto che non ha nemmeno scritto sulla carta fino alla liquidazione del Parlamento e l'andare avanti da un mese in qua  per DPCM e ordinanze. Manco fossimo  dopo Caporetto.
Nel frattempo anche il BelPaese è sceso in campo. Il Fontana lombardo non voleva essere da meno dei cinesi ed ha scodellato l'ospedale in fiera  ma poi si sono accorri che c'erano i montatori di stand ma  non c'erano le macchine per curare i degenti. Via. Stop, via di nuovo,. Avanti piano finchè non arrivano cubani cinesi e russi. I quali hanno pensato bene di arrivare qui portandosi tutto quel che occorre perché stimano che  noi chiacchieriamo troppo e facciamo poco.
Non bastava la figuraccia caccosa del Fontana a di Milano pure gli alpini leghisti di stretta osservanza bossiana hanno deciso per un altro ospedale in fiera. Anche qui una sequela di figuracce finché sono arrivati i materiali dei russi, i dottori cinesi e cubani e  -in primis- Emergency. La quale ha detto subito: noi ci mettiamo il personale ma sappiate che  ci potranno stare un letto per ciascun medico e personale. Perciò il numero dei letti dall'originale 200 s'è ridotto a 120.

Grazie e dio per quel minimo di orgoglio nazionale che sbotta quando  ci sono le grandi tragedie per adesso pur mantenendo sempre l'intero sistema come rapido ed efficace mezzo per infettare quante più persone possibili va avanti.
Il buondio ha gettato uno sguardo.

LA SINDACA MUTA

Ovvio che il sito web del Comune pubblichi via via le disposizioni governative in ordine alla pandemia in atto ma sarebbe interessante dare mandato a Ilvo Diamanti di interrogare gli italiani su quanto sanno e hanno compreso delle centinaia di pagine (forse siamo più vicino alle mille…) delle solitarie decisioni del PdC ed in particolare quanti Curnesi ne siano concretamente informati: vale a dire sappiano quel che debbono e possono fare.
Chiuso il Comune –only opened on request-  ieri è arrivato un decreto sindacale che individua il  personale che a turno sarà presente negli uffici. Leggendo questo decreto ci è venuto in mente questo articolo: (1)
Sull'albo pretorio non si leggono più le bibliche determinazioni dell'ufficio lavori pubblici o quelle dal bunker pianoterra a sinistra.
Una amministrazione moderatamente trasparente e dialogante coi suoi cittadini in una situazione come l'attuale perlomeno spiegherebbe qualcosa che la popolazione –peraltro costretta a casa- va a racimolare telefonicamente o con brevissime battute in fila davanti al panettiere (se non c'è la cretina che li spia da dietro le persiane dal palazzo dei portici e poi si scandalizza su fessbooc).
L'altro ieri una consigliera di minoranza ha dato l'annuncio della morte di quello che fu una delle colonne democristiane (sempre fregato dai suoi “amici”) e poi forziste del paese e la pagina ha ricevuto almeno 150 partecipazioni. Adesso i funerali si fanno (anche) contando i numeri dei presenti sulla pagina di fessbucc.
Chi vuole sapere chi dei suoi concittadini abbia subito la falce diretta o indiretta del covid19  deve comprare il bugiardino. Un Comune che non funzioni solo come dispensiere di bonus economici  dovrebbe avere la sensibilità di pubblicare una colonna di chi é trapassato in questo periodo. Un Comune che non funzioni solo come ufficio opened on request dovrebbe dirci quanti sono i dipendenti in ferie, presenti, in quarantena (della serie: evitateli  per tre mesi anche dopo il 03 aprile…). [ C'e l'ha detto ieri].

Visto che la politica in questo momento è sostanzialmente disoccupata ( sedute della giunta via schipe con quell'aeroporto che abbiamo come sala consigliare per riunire cinque gatti della giunta?) ci si attendeva che la sindaca dedicasse qualche spiegazione sul perché ha distolto l'ex dirigente del settore manutenzione e lavori pubblici da cotesto impiego destinandolo come furiere personale della sindaca stessa. Niente. Ci si aspettava che spiegasse di avere scritto a tutti  gli ex  consiglieri comunali che votarono delibera costata al Comune la botta della “sentenza Leggeri” di mettersi d'accordo per restituire alla svelta quel paccone di euro più le spese già sostenute e gli interessi e rivalutazione ma… niente. Ci si attendeva che la sindaca spiegasse com'è che  in paese ci sono persone sfortunate che costano al comune somme spropositate per stare ospiti spesso in posti scelti dalle stesse ma… niente.
Si attendevano notizie sulla pista lungofiume e della passerella sul Quisa ma …niente. Si aspettavano notizie sulla rotonda di via Lecco ma …niente. Si attendeva una qualche riduzione delle tasse ai residenti oltre via Dalmine ma anche stavolta…niente. Si attendeva   la messa in piedi del cantiere per costruire la nuova palestra della Rodari ma … niente. Forse l'impresa romana sta lavorando a creare (almeno) un sito web. I cittadini – tranne quelli che leggono l'albo pretorio- hanno saputo che la gara per l'assegnazione del CVI2 era andat a ramengo e il comune aveva prolungato i termini. Niente anche li.
Intanto ci sono sindache che bene o male qualcosa dicono ai propri cittadini ed amministrati: (2)
Siamo un paese lasciato andare per i fatti suoi.