A GUARDARE ALLE COLLINE PAGINA 1197 DEL 19 MARZO 2020
























































Di cosa parliamo in questa pagina.



















SE TRA 10 GIORNI IL PICCO DELL’INFEZIONE
NON VIENE SUPERATO GLI ITALIANI
SCENDERANNNO A ROMA COI FORCONI
A SLOGGIARE IL GOVERNO
Disse il Conte: «Abbiamo evitato il collasso del sistema, le misure restrittive stanno funzionando, ed è ovvio che quando raggiungeremo il picco e il contagio comincerà a decrescere, almeno in percentuale, speriamo fra qualche giorno, non potremo tornare subito alla vita di prima. Vedremo. Tra cinque-sei giorni gli Italiani potranno verificare senza dubbi se il numero degli infetti diminuisce stabilmente oppure se l'infezione miete ancora infettati e vittime con l'attuale ritmo. Nel frattempo avranno scontato l'ennesima dose di polemiche dal momento che il 3 aprile scade il DPCM del 04 marzo 2020  ed avranno superato anche quello del picco dell'epidemia - in termini di nuovi casi giornalieri – che si “dovrebbe” avere  intorno al 23-25 marzo.
A quella data -3 aprile- ieri 18 marzo dicevano dovrebbero essere in funzione l'ospedale da campo dell'ANA presso la Fiera di Bergamo. Oggi 19 aprile la Regione ha fermato l'operazione: non ci sono gli operatori. A Cremona dovrebbe essere in funzione  l'ospedale della Samaritan's Puresem. Una ong americana che appartiene alla chiesa evangelica specializzata (la ong) a operare in teatri di guerra che ha già mandato a Cremona  60 membri, tra medici e tecnici specializzati. A Milano sarà pronto anche il padiglione del S.Raffaele presumibilmente almeno metà del  nuovo padiglione regionale presso la Fiera di Milano, che dovrebbe  ospitare fino a 400 malati in terapia sub intensiva.
(...)

GENERALESSE SENZA ESERCITO
La sindaca Gamba –notoriamente ostile ai social media- ha ritenuto di pubblicare sulla pagina face book “SEI DI CURNO SE…” l'ennesimo bigino del decreto covid19 che non è proprio 'na roba del tutto legale (basta leggere  l'articolo di Ainis di oggi su Repubblica) forse a seguito delle solite polemiche di chi vuole insegnare a dir messa al Papa: la solita che sta dietro le persiane di casa a spiare i pensionati che vanno in farmacia o dal panettiere e –orrorre!- si permettono di fermarsi e salutarsi anziché azzannarsi e poi filarsela via a gambe levate. Anzi! Escono a fare? Stiano a casa e crepino di fame e depressione!. Sappiamo che in Italia – donne e uomini- amano moltissimo indossare la divisa delle essesse per raddrizzare le gambe (degli altri…).
La faccenda è che oltre alle pesanti racole che il covid19 e il DPCM pubblicato ufficialmente ieri le hanno messo  in groppa si trova davanti il casino di avere in cassa  oltre un mlione di euro  per aprire diversi cantieri ma non c'è la truppa necessaria per muoverli.
(...)

BERGAMASCHI E LOMBARDI NON IMPARERANNO:
TANTO NOTER 'NGA I SOLCC
La tragicomica vicenda della creazione dell'ospedale da campo dell'ANA presso uno dei padiglioni della Fiera di Bergamo prima partito con grande clangor di trombe, poi fermato dalla Regione e riavviato nello spazio di  mezza giornata pure con l'intervento del ministro delle autonomie Boccia  (che non è un giovane alpino con una sola C) dimostra  ancora una volta che la guerra interna alla Lega –tra bossiani e salviniani- è tutt'altro che esaurita col pagamento a Bossi senior  ed alla sua compagnia della polpetta di 49 milioni per togliere di mezzo definitivamente la “Lega Nord” affinché non disturbi la creatura –anzi: le creature- e la leadership di Salvini. Prima di tutto desta qualche interrogativo il fatto che l'ANA si sia svegliata SOLO dopo tre settimane tre dal suo dormiveglia ed abbia scoperto che dispone di uno dei più attrezzati ospedali da campo (da parte di una associazione privata) nell'UE.
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le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!


































































































































































































































SE TRA 10 GIORNI IL PICCO DELL’INFEZIONE
NON VIENE SUPERATO GLI ITALIANI
SCENDERANNNO A ROMA COI FORCONI
A SLOGGIARE IL GOVERNO

Disse il Conte: «Abbiamo evitato il collasso del sistema, le misure restrittive stanno funzionando, ed è ovvio che quando raggiungeremo il picco e il contagio comincerà a decrescere, almeno in percentuale, speriamo fra qualche giorno, non potremo tornare subito alla vita di prima. Vedremo. Tra cinque-sei giorni gli Italiani potranno verificare senza dubbi se il numero degli infetti diminuisce stabilmente oppure se l'infezione miete ancora infettati e vittime con l'attuale ritmo. Nel frattempo avranno scontato l'ennesima dose di polemiche dal momento che il 3 aprile scade il DPCM del 04 marzo 2020  ed avranno superato anche quello del picco dell'epidemia - in termini di nuovi casi giornalieri – che si “dovrebbe” avere  intorno al 23-25 marzo.
A quella data -3 aprile- ieri 18 marzo dicevano dovrebbero essere in funzione l'ospedale da campo dell'ANA presso la Fiera di Bergamo. Oggi 19 aprile la Regione ha fermato l'operazione: non ci sono gli operatori. A Cremona dovrebbe essere in funzione  l'ospedale della Samaritan's Puresem. Una ong americana che appartiene alla chiesa evangelica specializzata (la ong) a operare in teatri di guerra che ha già mandato a Cremona  60 membri, tra medici e tecnici specializzati. A Milano sarà pronto anche il padiglione del S.Raffaele presumibilmente almeno metà del  nuovo padiglione regionale presso la Fiera di Milano, che dovrebbe  ospitare fino a 400 malati in terapia sub intensiva.
Va detto subito che se la progressione dell'infezione andasse avanti con l'intensità attuale nella Regione quei posti letti non sarebbero nemmeno lontanamente sufficienti (fino alla sub-intensiva) immaginando la grandezza di una città come Milano se si infettasse come la Bergamasca.
Dal 24 febbraio al 18 marzo sono 22-23 giorni trascorsi finiti. In TRE settimane chi governa la situazione NON sono riusciti ad allestire nessun ospedale aggiuntivo (a parte il riuso di quello che avevano già abbandonato o il farsi avanti di chi ha spazi vuoti da affittare alla regione) e i quattro in corso di allestimento (BG, CR, MI1, MI2) saranno pronti se tutto gira per il meglio tra una settimana: vale a dire che in TRENTA giorni non sono riusciti ne a trovare tutte le mascherine necessarie e nemmeno i respiratori e nemmeno ad allestire quei 1200 posti letto regionali che entro fine di questa settimana saranno necessari. Davanti a questo livello di disorganizzazione questi dirigenti vanno in TV assieme ai loro  trombeggiatori e tutti in coro ordinano ai cittadini: state a casa!.
Che è come l'ubriaco che grida agli altri: smettetela di bere!.
Non solo: ormai minacciano esplicitamente di trasformare ogni abitazione in una galera e intanto hanno messo in atto il controllo degli spostamenti  delle persone attraverso la geolocalizzazione del cellulare e per di più cercano di darcela a bere  che non violano la privatezza delle persone.
Oltre alla cretinata (uno) di chi si lamenta che il Lombardia si muove ancora il 40% della popolazione come se uno dei  motori economici del paese stese fermo senza  bloccare l'intero Paese. Oltre alla cretinata (due) di accusare  che ci sono troppi viaggiatori sul metro fingendo di non spare che le corse sono diminuite  ma le persone debbono pure reggere in piedi quella baracca che è Milano. Una insensibilità che fa arrabbiare anche i  più buoni.
Magari è il caso –questi politici e relativi trombeggiatori- che vadano a casa loro visto che in massima parte sono di nomina o spartizione politica (comprese molte caposala maschi e femmine) e quindi di scarsa o bassa attendibilità. E sparo nel mucchio perché adesso è sempre politicamente corretto specificare che non per tutti é così.
Detto questo, basta risentire le parole di Ilaria Capua (La7) per capire – anche alla luce di quello che è già successo nel 2014 e 2018 a Bresso, poi a Brescia SO nel 2018, poi  nel basso Sebino  nel 2019-2020 e adesso a Vò e Codogno- che così come non hanno previsto ne compreso cosa sia successo nei casi precedenti,  non saranno in grado nemmeno di decifrare questo che è assai più grave.
Senza essere medico proprio Bresso Brescia e poi anche il basso Sebino mi hanno insegnato che questi virus parassiti (da soli muoiono in fretta ma appena s'attaccano a qualcosa di buono sviluppano alla grande) trovano non solo nelle nostre sputacchiate (tossite nel fazzoletto o nel cavo del gomito…dice il Conte) il primo veicolo di infezione ma anche il sistema di aerazione dei bus, degli uffici, dei treni, delle case e sopratutto dei grandi centri commerciali sono il migliore e più veloce sistema per spandere l'infezione per un semplice fatto fisico. La sputacchiata di uno sul pulman (o dentro un treno o dentro un centro commerciale o in una stanza di ospedale) viene immediatamente spruzzata addosso a tutti quelli che viaggiano visto che qualche ora il virus perlomeno è molto attivo e quell'aria viene fatta circolare dappertutto mescolandosi con mille altre infezioni.
Lo stesso vale per gli ospedali, specie quelli più moderni che vivono a finestre bloccate dove c'è il peggiori sistema per la diffusione per via aerea di ogni sorta di infezione.
Poi non vale la pena stabilire se infetta di più stare seduti al bar oppure  stare mezz'ora  su un bus strapieno oppure lavorare dieci ore nello stesso ambiente dove tutti si infettano comodamente l'un l'altro: piuttosto vale la pena che  l'aria sia cambiata spesso (su un bus dovrebbe essere continua) e disinfettata quella immessa.
Tutto questo perché cambiare per rinnovare l'aria in casa, al bar, al ristorante, sui bus, sui treni in ospedale costa un sacco di soldi di energia e quindi gli impianti vanno al minimo riutilizzando in massima parte l'aeria vecchia.

GENERALESSE SENZA ESERCITO




La sindaca Gamba –notoriamente ostile ai social media- ha ritenuto di pubblicare sulla pagina face book “SEI DI CURNO SE…” l'ennesimo bigino del decreto covid19 che non è proprio 'na roba del tutto legale (basta leggere  l'articolo di Ainis di oggi su Repubblica) forse a seguito delle solite polemiche di chi vuole insegnare a dir messa al Papa: la solita che sta dietro le persiane di casa a spiare i pensionati che vanno in farmacia o dal panettiere e –orrorre!- si permettono di fermarsi e salutarsi anziché azzannarsi e poi filarsela via a gambe levate. Anzi! Escono a fare? Stiano a casa e crepino di fame e depressione!. Sappiamo che in Italia – donne e uomini- amano moltissimo indossare la divisa delle essesse per raddrizzare le gambe (degli altri…).
La faccenda è che oltre alle pesanti racole che il covid19 e il DPCM pubblicato ufficialmente ieri le hanno messo  in groppa si trova davanti il casino di avere in cassa  oltre un mlione di euro  per aprire diversi cantieri ma non c'è la truppa necessaria per muoverli.
Ci sono i soldi per la palestra della Rodari  il cui appalto è stato vinto da una ditta romana senza  pagina web e che per adesso non ha piantato un chiodo. Siamo a oltre un milione di euro tra quelli già spesi e quelli fermi arrivati da Roma. Ci sono i soldi per la sistemazione del tratto stradale tra via del cimitero e il piazzale delle Scuola Media-CVI1 ma anche li –oltre il deposito della Colman che sta mettendo a posto l'illuminazione pubblica- non si vede un chiodo. C'è la rotonda su via Lecco – la mitica rotonda Scavolini- da appaltare. Ci sono i soldi ma forse non è stato nemmeno approvato il progetto definitivo e quindi non sono riusciti a fare l'appalto. Altre opere minori  in centro (che noi eviteremmo per motivi di convenienza politica…) ed alla Marigolda idem con patate. Ci sono i soldi e parte del progetto anche per la pista pedociclabile lungo il fiume Brembo e la passerella sul Quisa ma devono essersi accorti che hanno cannato qualcosa ed è tutto fermo. Non sarebbero soldi del comune (ma sono soldi del comune: la paga una ditta per una concessione edificatoria)  anche per il tratto di pista pedocilabile che da via Marconi attraverso via Ruffilli dovrebbe arrivare in territorio di Treviolo oltre la roggia. Ma anche li non si sa se sono disponibili le aree da occupare, se il Consorzio di Bonfica ha dato l'approvazione del ponticello sui suoi due canali, se il Comune di Treviolo ha dato il suo parere visto che si modifica anche un tratto della strada di servizio alla roggia.
Sommando le spese già affrontate e quelle previste siamo ad almeno 1,5milioni di lavori che potrebbero già essere in corso di realizzazione ma di cui esiste solo un enorme mucchio di carta –in buona parte prodotta dall'ufficio (su questo è insuperabile) e in buona parte di progetti assegnati in base al minor costo possibile “ovviamente” per avere il miglior risultato-  ormai li fanno fare al minor prezzo possibile- e quindi adesso, mentre i cantieri dei privati sono tutti in funzione alla faccia del covid19, quelli del Comune non si vedono nemmeno col binocolo. Anche con un di quelli 50x80.
La sindaca Gamba con un audacissimo colpo politico amministrativo ha messo a capo dell'ufficio lavori pubblici l'attuale dirigente dell'urbanistica ed ha assegnato al vecchio dirigente l'incarico di furiere del Comune, assegnandogli un ufficio adiacente quello della sindaca.
Ci sono voluti 5 anni come assessore e relativa delega alla manutenzione del territorio ed altri tre come sindaca e relativa delega per NON accorgersi ANCORA che “forse” nel Comune di Curno la “svolta” attualmente impressa non basta perché ormai siamo ridotti come nella storia delle baionette di Mussolini. O alla proprietà commutativa nelle addizioni.
Non bastasse questo la ciliegina sulla torta del malgoverno (o sull'incapacità di governare) della maggioranza e della sindaca ecco che due giorni oro sono il Comune deve calare  di nuovo le braghe (e siamo alla terza volta che le molla) ed annuncia la proroga termini presentazione offerte procedura aperta per l'affidamento ventennale in concessione mista del CVI2. Il Comune aveva perfino deciso di fare da banca al volenteroso che  si fosse sacrificato nell'operazione ma nessuno deve essersi presentato e la scusa del covd19 arriva  puntuale a giustificare la proroga. Intanto altro mezzo milione  di euro restano in cassa anziché creare benessere e lavoro al Paese.

C'è un terrificante mix di impreparazione politica e di mentalità burocratica che si annodano inestricabilmente tra di loro e si resta stupiti dalla interminabile serie di concause che allungano i tempi ragione per cui  uno è portato a pensare qualunque ipotesi. E se domandi qualche spiegazione alla sindaca, mica risponde. Del resto pare che neppure la minoranza, a parte fare la parte della “löciaegie” il paese va avanti per conto suo. Per i cazzi suoi.

BERGAMASCHI E LOMBARDI NON IMPARERANNO:TANTO NOTER 'NGA I SOLCC


La tragicomica vicenda della creazione dell'ospedale da campo dell'ANA presso uno dei padiglioni della Fiera di Bergamo prima partito con grande clangor di trombe, poi fermato dalla Regione e riavviato nello spazio di  mezza giornata pure con l'intervento del ministro delle autonomie Boccia  (che non è un giovane alpino con una sola C) dimostra  ancora una volta che la guerra interna alla Lega –tra bossiani e salviniani- è tutt'altro che esaurita col pagamento a Bossi senior  ed alla sua compagnia della polpetta di 49 milioni per togliere di mezzo definitivamente la “Lega Nord” affinché non disturbi la creatura –anzi: le creature- e la leadership di Salvini. Prima di tutto desta qualche interrogativo il fatto che l'ANA si sia svegliata SOLO dopo tre settimane tre dal suo dormiveglia ed abbia scoperto che dispone di uno dei più attrezzati ospedali da campo (da parte di una associazione privata) nell'UE. Vero che gli alpini hanno il cuore generoso e il cervello duro, ma questo torpore in una provincia dove il sodalizio lega+alpini è più che ferreo e li coinvolge al 90%, lascia perplessi  visto che dall'inizio gli ospedali avevano avanzato fin dall'inizio il loro allarme.
Poi c'è sul tappeto che le due regioni cardine dell'economia nazionale – Lombardia e Veneto-sono in ferrea opposizione col governo nazionale con un Salvini che neanche in ombra dirige l'orchestrazione delle iniziative  delle regioni versus il governo centrale che non appare proprio granche sveglio. Non bastassero Lombardia e Veneto c'è anche il Piemonte che è in mano  al CDX+Lega anche se il presidente piemontese appare meno scarraffone dei suoi due colleghi.

Così oggi ci troviamo ad avere decine di strutture che possono accogliere terapie intensive ed assimilabili mentre abbiamo i magazzini… VUOTI di attrezzature per dotarle e senza personale per farle funzionare: perché la spesa pubblica ha determinato anche un certo modo di produrre le cose necessarie. Solo quel che occorre mese per mese, settimana per settimana e niente o quasi zero a magazzino.
In meno di una settimana ecco che compare all'orizzonte una ong americana che impianta un ospedale a Cremona, il S.Raffaele che parte anch'esso, la coppia Fontana Gallera che s'inventa due padiglioni per 400 posti letto in Fiera di Milano (tutta roba in mano leghista) e che viene uuna prima volta bloccata dalla Protezione Civile: non abbiamo personale e macchine. Poi arriva l'ANA nazionale che vuole creare un ospedale da campo alla Fiera di Bergamo ed a ecco  le vendetta della Lega salviniana: non sia mai che i bossiani bergamaschi arrivano primi, date l'alt.
Naturalmente la verità raccontata è tutta differente e politicamente corretta ma la sostanza resta quella: la lotta di potere tra due fazioni di un partito che si oppongono anche al governo nazionale cercando di dimostrare d'essere il meglio. Sulla grippa dei malati e  dei potenziali  ammalati.
Ovviamente nei i bergamaschi ne i lombardi ne i veneti trarranno qualche lezione da questa vicenda perchè da perfetti 'mpustur catolec” fingono di piangere i morti da soli ma poi chiodo schiaccia chiodo e  c'è da badare alla fabbrichetta ed al commercialista per inserirsi nel Cura (l')Italia e ciao  ai morti tanto non tornano più indietro.
Il fatto è che oltre queste vendette  tra fazioni, tra governo ed opposizione, tra regione verdi e governo giallo rosso (rosso?) del futuro non c'è certezza. Chissà quanto durerà il covid19 e come finirà?.